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diario economico | marzo 2016 i principali indicatori economici in italia e nel friuli venezia giulia rapporto di ricerca quarto trimestre 2015 pordenone, 11 marzo 2016 (14233fv05)

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diario economico | marzo 2016

i principali indicatori economici in italia e nel friuli

venezia giulia

rapporto di ricerca – quarto trimestre 2015

pordenone, 11 marzo 2016 (14233fv05)

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pordenone, 11 marzo 2016 | 2

agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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CONSIDERAZIONI GENERALI DI SINTESI

•Il 2015 coincide con l’anno dell’uscita dell’Italia dalla recessione (per lo meno dal punto di vista prettamente

«statistico»). Se infatti da una parte il PIL fa registrare il segno «più» dopo le ripetute cadute degli ultimi tempi,

dall’altra si avverte un campanello d’allarme, suggerito dall’entità della crescita in atto, più bassa di quanto

Governo e tutti i principali osservatori avevano stimato negli scorsi mesi (soltanto +0,6% rispetto al 2014,

risultato al di sotto delle attese).

•In ogni caso, ripartono (seppur ancora forse troppo lentamente) i consumi, e cresce la fiducia delle imprese, che

fa da contraltare a quella dei consumatori, che subisce una frenata alquanto inattesa. Al contempo, un punto

d’attenzione da non sottovalutare è la situazione dei prezzi, che continuano a ristagnare presagendo un nuovo

periodo di deflazione (contingenza che d’altra parte coinvolge l’Europa intera, a dispetto degli sforzi della Bce

dell’ultimo anno atti a contrastarne lo spettro).

•Il tasso di disoccupazione è in lieve calo, pur confermandosi le criticità relative al segmento della popolazione

più giovane (15-24 anni). Aumentano comunque i contratto a tempo indeterminato, frutto degli effetti del Jobs

Act che, nel saldo tra assunzioni e cessazioni, ha prodotto in Italia il 46,9% di posti fissi in più rispetto al 2014. La

regione più performante in questo senso è il Friuli Venezia Giulia (+109,7%).

•Nella regione, a fine 2015, si è registrata la nascita di 5.706 nuove imprese e la cessazione di 6.312 attività, per

un saldo negativo di -606 imprese (+382 del terziario, -988 degli altri settori). La dinamica è ancora preoccupante,

sebbene risulti meno veloce rispetto a quella dello scorso anno (oltre -3.500 imprese).

•A livello territoriale, è la provincia di Udine ad evidenziare il saldo meno confortante tra imprese nate e imprese

cessate nel 2015 (-364). Seguono la provincia di Pordenone (-100), la provincia di Trieste (-98), la provincia di

Gorizia (-44). In generale, è bene sottolineare come in tutti i casi si registri un incremento delle imprese del

terziario.

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agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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pordenone, 11 marzo 2016 | 5

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

apr lug ott gen 13 apr lug ott gen 14 apr lug ott gen 15 apr lug ott gen 16

andamento delle imprese italiane | a febbraio, migliora lievemente il

clima di fiducia delle imprese italiane, raggiungendo quota 103,1…

103,1

75,8

Andamento della fiducia delle imprese italiane secondo

l’istituto nazionale di statistica

Fonte: Istat, Conti Nazionali, Febbraio 2016Indici destagionalizzati. Base 2010=100 (nuova riclassificazione).

punti base

ECONOMIA ITALIANA

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60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

apr lug ott gen 13 apr lug ott gen 14 apr lug ott gen 15 apr lug ott gen 16

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

apr lug ott gen 13 apr lug ott gen 14 apr lug ott gen 15 apr lug ott gen 16

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

apr lug ott gen 13 apr lug ott gen 14 apr lug ott gen 15 apr lug ott gen 16

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

110,0

120,0

apr lug ott gen 13 apr lug ott gen 14 apr lug ott gen 15 apr lug ott gen 16

andamento della fiducia delle imprese delle

costruzioni

andamento delle imprese italiane | …la fiducia migliora in tutti i settori,

tranne che per la manifattura, in leggero calo rispetto a gennaio…

andamento della fiducia delle imprese della

manifattura

102,0

119,3

94,5

andamento della fiducia delle imprese del

commercio

andamento della fiducia delle imprese dei

servizi

106,6

67,7

106,5

64,5

punti base punti base

punti base punti base

87,0

Fonte: Istat, Conti Nazionali, Febbraio 2016Indici destagionalizzati. Base 2010=100 (nuova riclassificazione).

ECONOMIA ITALIANA

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75,0

80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

115,0

120,0

mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic

fiducia dei consumatori | peggiora la fiducia dei consumatori a

febbraio, interrompendo il trend in corso da diversi mesi a questa

parte…

114,5

Fonte: Istat, Fiducia dei consumatori, Febbraio 2016L’indice è elaborato sulla base di nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori. I risultati delle nove

domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati tramite media aritmetica semplice; il risultato è poi riportato a indice (in base 2010) e

destagionalizzato con il metodo diretto.

82,5 punti base

Andamento della fiducia dei consumatori secondo l’istituto

nazionale di statistica

ECONOMIA ITALIANA

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agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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1.200

2.200

3.200

4.200

5.200

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

iscrizioni | in friuli venezia giulia, nel 2015, sono nate 5.706 nuove

imprese: 4.311 imprese del terziario, 1.395 imprese degli altri settori di

attività economica…

Iscrizioni di nuove imprese in Friuli Venezia Giulia nel 2015.

terziario

Altri settori di

attività

economica

4.311

1.395

Nuove imprese nate in Friuli Venezia Giulia

valori assoluti

2.503

2.358

Valori assoluti (numerosità di unità locali). Fonte: elaborazione Format Research su dati Infocamere (Movimprese). Altri settori di attività

economica: manifattura, costruzioni, agricoltura.

DEMOGRAFIA FRIULI VENEZIA GIULIA

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1.200

2.200

3.200

4.200

5.200

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

cessazioni | in friuli venezia giulia, nel 2015, sono cessate 6.312

imprese: 3.929 imprese del terziario, 2.383 imprese degli altri settori di

attività economica…

terziario

3.929

2.383

Imprese cessate in Friuli Venezia Giulia

Altri settori di

attività

economica

3.258

2.916

valori assoluti

Valori assoluti (numerosità di unità locali). Fonte: elaborazione Format Research su dati Infocamere (Movimprese). Altri settori di attività

economica: manifattura, costruzioni, agricoltura.

Cessazioni di imprese in Friuli Venezia Giulia nel 2015.

DEMOGRAFIA FRIULI VENEZIA GIULIA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 11

-2.800

-2.300

-1.800

-1.300

-800

-300

200

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

saldo tra iscritte e cessate | in friuli venezia giulia, nel 2015, il saldo

tra nuove iscrizioni e cessazioni sarà negativo: -606 imprese (+382

del terziario, -988 degli altri settori)…

Saldo tra imprese iscritte e imprese cessate in Friuli Venezia Giulia

valori assoluti

terziario

Altri settori di

attività

economica-755

-558

382

-988

Valori assoluti (numerosità di unità locali). Fonte: elaborazione Format Research su dati Infocamere (Movimprese). Altri settori di attività

economica: manifattura, costruzioni, agricoltura.

Saldo tra nuove imprese nate e imprese cessate in Friuli Venezia Giulia nel 2015.

DEMOGRAFIA FRIULI VENEZIA GIULIA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 12

saldo tra iscritte e cessate | il saldo tra iscritte e cessate nelle

province del friuli venezia giulia è negativo, in particolare nella

provincia di udine che registra -364 imprese nel 2015…

Saldo tra imprese iscritte e imprese cessate nel Friuli Venezia Giulia e nelle

province (Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine)

Valori assoluti (numerosità di unità locali). Fonte: elaborazione Format Research su dati Infocamere (Movimprese). Altri settori di attività

economica: manifattura, costruzioni, agricoltura.

Saldo tra nuove imprese nate e imprese cessate in Friuli Venezia Giulia nel 2015.

Terziario Altri settori TOTALE

Gorizia 13 -57 -44

Pordenone 146 -246 -100

Trieste 7 -105 -98

Udine 216 -580 -364

FVG 382 -988 -606

DEMOGRAFIA FRIULI VENEZIA GIULIA

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agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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pordenone, 11 marzo 2016 | 14

380.000

385.000

390.000

395.000

400.000

405.000

410.000

09 II III IV 10 II III IV 11 II III IV 12 II III IV 13 II III IV 14 II III IV 15 II III IV

prodotto interno lordo | nel quarto trimestre 2015 il PIL è aumentato

dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti… la variazione rispetto al

2014 è pari a +0,6%, corretto per gli effetti di calendario…

Fonte: Istat, Conti Nazionali (Conto economico delle risorse e degli impieghi - Valori concatenati [milioni di euro - anno di riferimento 2005]. Dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di

calendario. Eventuali lievi discrepanze tra i valori qui riportati e quelli contenuti nelle stime preliminari sono attribuibi li ad arrotondamenti e revisioni)

387.533

405.921

milioni di euro

Serie storica del Pil dal gennaio 2009 ad oggi

Variazione PIL 2015 su PIL 2014

+0,6%

ECONOMIA ITALIANA

La variazione riportata (+0,6%) fa riferimento al PIL corretto per gli effetti di calendario (destagionalizzazione).

Il dato grezzo, al netto della destagionalizzazione, fa segnare una variazione pari a +0,8%.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 15

295.000

300.000

305.000

310.000

315.000

320.000

325.000

330.000

335.000

09 II III IV 10 II III IV 11 II III IV 12 II III IV 13 II III IV 14 II III IV 15 II III IV

consumi | si confermano i lievi cenni di ripresa anche per quanto

riguarda i consumi, in aumento a dicembre del +0,3% a livello

congiunturale…

Fonte: Istat, Conti Nazionali Consumi - Valori concatenati [milioni di euro - anno di riferimento 2005]. Dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario. Eventuali lievi discrepanze tra i

valori qui riportati e quelli contenuti nelle stime preliminari sono attribuibili ad arrotondamenti e revisioni.

Serie storica dei consumi dal gennaio 2009 ad oggi

312.115

328.520

milioni di euro

ECONOMIA ITALIANA

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consumi | …in sostanza, si consolida la situazione dei consumi, che

fanno segnare, su base annua, un incremento pari al +1,7%...

Fonte: Consumi e prezzi, Ufficio Studi Confcommercio (Marzo 2016)

ICC in volume - Dati destagionalizzati (media mobile a tre mesi)

ECONOMIA ITALIANA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 17

60.000

65.000

70.000

75.000

80.000

85.000

09 II III IV 10 II III IV 11 II III IV 12 II III IV 13 II III IV 14 II III IV 15 II III IV

investimenti | tornano a crescere gli investimenti fissi lordi nel quarto

trimestre del 2015… a livello congiunturale si registra un incremento

dello 0,8%…

Fonte: Istat, Conti Nazionali Investimenti fissi lordi - Variazioni percentuali sul trimestre precedente

Serie storica degli investimenti fissi lordi dal gennaio 2009 ad oggi

milioni di euro

65.135

81.913

Si riscontra anche un

miglioramento in termini

tendenziali (+1,6%)

ECONOMIA ITALIANA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 18

88,0

89,0

90,0

91,0

92,0

93,0

94,0

95,0

96,0

III IV 13 II III IV 14 II III IV 15 II III IV

produzione industriale | in calo la produzione industriale a dicembre

(-0,7% rispetto a novembre)… il quarto trimestre 2015 fa registrare

una lieve flessione rispetto al quarto trimestre del 2014 (-1,0%)…

Fonte: Istat, Produzione industrialeConsumi - Valori concatenati (milioni di euro - anno di riferimento 2005). Dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario. Eventuali lievi discrepanze tra i

valori qui riportati e quelli contenuti nelle stime preliminari sono attribuibili ad arrotondamenti e revisioni.

91,4

95,5

punti base

Serie storica della produzione industriale dal 2012 ad oggi

Dal 2007 la produzione industriale

italiana è calata di oltre il 25%

(Rapporto sulla competitività della Commissione Ue)

ECONOMIA ITALIANA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 19

106,0

106,4

106,8

107,2

107,6

108,0

I13

II13

III13

IV13

I14

II14

III14

IV14

I15

II15

III15

IV15

prezzi al consumo | l’indice dei prezzi a dicembre resta stabile, sia nel

confronto con il mese precedente, sia a livello tendenziale… in

sostanza, l’inflazione tarda ancora a ripartire…

Serie storica dei prezzi al consumo dal 2012 ad oggi

107,3

106,7

punti base

Fonte: Istat, Prezzi al consumoIndice generale nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi. Coefficiente di raccordo da base 1995 a base 2010

ECONOMIA ITALIANA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 20

debito / pil

Grecia 171,0

Italia 134,6

Portogallo 130,5

Belgio 108,7

Irlanda 99,4

Cipro 109,6

Spagna 99,3

Francia 97,0

Regno Unito 88,6

Croazia 85,9

Austria 85,3

Slovenia 84,1

.

.

Bulgaria 26,9

Lussemburgo 21,3

Estonia 9,8

debito / pil | l’italia è ancora lontana dal rispetto dei parametri del

fiscal compact… per scendere a quota 60% entro 20 anni sarà

necessario recuperare quasi quattro punti l’anno…

Fonte: Eurostat

134,6 il rapporto debito / pil

93,5 la media dell’Eurozona

86,8 la media dell’UE a 28 paesi

74,6 i punti di distanza dal vincolo del

Fiscal Compact (60%). L’Italia

dovrà recuperare, mediamente,

3,7 punti l’anno per 20 anni.

ECONOMIA ITALIANA

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agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

45,0

50,0

gen 11apr 11 lug 11 ott 11gen 12apr 12 lug 12 ott 12gen 13apr 13 lug 13 ott 13gen 14apr 14 lug 14 ott 14gen 15apr 15 lug 15 ott 15

lavoro | a dicembre il tasso di disoccupazione è stabile rispetto al mese

precedente, ma più basso a livello tendenziale… non calano gli

«inattivi» (36,2 su 36,1 su base annua)…

8,111,4

Fonte: Istat, Occupati e disoccupati, Febbraio 2016Il tasso di disoccupazione è il rapporto tra i disoccupati (persone non occupate tra i 15 e i 74 anni) e le corrispondenti forze di lavoro. I dati sono destagionalizzati.

Tasso di disoccupazione dal gennaio 2011 ad oggi

28,3

37,9

val %

Giovani (15-24)

Complessiva

Sono in netta crescita le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Nel 2015 si sono registrate più di 2,4 milioni di

assunzioni a tempo indeterminato a fronte di 1.684.911 cessazioni con un aumento netto di circa 764.000 posti stabili.

Nel dato sono comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti. (Fonte: Osservatorio sul precariato, INPS)

ECONOMIA ITALIANA

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2013variazione

assolutavariazione %

1300740 -26990 -2,1%

3190262 175331 5,5%

229351 1733 0,8%

4720353 150.074 3,2%

2013

418509 -88.661 -21,2%

69635 -364 -0,5%

488144 -89.025 -18,2%

gen - dic

A. NUOVI RAPPORTI DI LAVORO

gen - dic 2015 su 2014

TAB. 1 – RAPPORTI DI LAVORO*: ATTIVAZIONI E TRASFORMAZIONI NEI MESI DI GENNAIO - DICEMBRE DEGLI ANNI 2013, 2014 E 2015

A2. Assunzioni a termine

gen - dic 2014 su 2013

3353649 -11944 -0,4%

2014 2015variazione

assolutavariazione %

TOTALE 5408804 538377 11,1%

A1. Assunzioni a tempo indeterminato 1273750 1870959 597209 46,9%

B1. Trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine

3365593

492729 162.881 49,4%

A3. Assunzioni in apprendistato 231084 184196 -46888 -20,3%

TOTALE

4870427

578081 178.962 44,8%

B. VARIAZIONI CONTRATTUALI DI RAPPORTI DI LAVORO ESISTENTI 2014 2015

399119

329848

Fonte: INPS - elaborazione al 10 Febbraio 2015

B2. Apprendisti trasformati a tempo indeterminato 69271 85352 16.081 23,2%

Fonte: Inps, Rapporto sul precariato 2015.

Nuovi rapporti di lavoro attivati nel 2015 e confronto con i due anni precedenti

lavoro | sono cresciuti del 46,9% rispetto all’anno precedente i

contratti a tempo indeterminato in italia… diminuiscono le assunzioni

a termine e in apprendistato…

ECONOMIA ITALIANA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 24

Fonte: Inps, Rapporto sul precariato 2015.

Complesso

Assunzioni

2015/2014

2013 2014 2015 2014 2015 2013 2015 2013 2014 2015 %

62462 60003 105982 228612 224517 18450 15196 296559 307.635 345695 12,4%

2657 2183 3296 8676 7714 1155 889 12741 11.870 11899 0,2%

25648 23506 38530 100004 91313 9146 6749 130305 132.230 136592 3,3%

251486 239781 364478 697607 726064 39514 33872 917787 979.697 1124414 14,8%

18484 16245 26074 63724 63677 5534 5262 86351 85.886 95013 10,6%

91610 82080 135745 277904 287584 25532 24216 371018 387.320 447545 15,5%

15022 13626 28569 67458 68433 4679 3555 83913 85.729 100557 17,3%

78162 75055 126717 292260 286477 25004 20609 384873 391.799 433803 10,7%

82763 84585 123868 225248 216375 20370 16685 318282 330.082 356928 8,1%

13165 11991 21986 40912 39309 4596 3871 58049 57.578 65166 13,2%

25640 22962 40109 98719 94330 8608 7400 132638 130.472 141839 8,7%

136014 135017 219984 410001 420145 26112 17932 549158 570.266 658061 15,4%

35424 35167 46465 92508 90049 3792 2628 127154 131.408 139142 5,9%

7564 7310 9379 12171 10942 412 270 19008 19.881 20591 3,6%

158778 164843 213243 218225 215649 10483 7305 387209 393.256 436197 10,9%

94576 97527 120572 198785 186057 9114 6238 296934 305.065 312867 2,6%

12688 13253 18064 28436 34300 1111 777 41530 42.762 53141 24,3%

35844 37983 47691 51908 49181 3919 2398 91121 93.312 99270 6,4%

121755 121677 138180 174582 167789 9670 6863 301499 305.390 312832 2,4%

29720 27681 40745 76293 72712 2129 1410 112108 105.866 114867 8,5%

1299462 1272475 1869677 3364033 3352617 229330 184125 4718237 4867504 5406419 11,1%

1278 1275 1282 1560 1032 21 71 2116 2.923 2385 -18,4%

1278 1275 1282 1560 1032 21 71 2116 2923 2385 -18,4%

1300740 1273750 1870959 3365593 3353649 229351 184196 4720353 4870427 5408804 11,1%TOTALE 3190262 231084 46,9%

ESTERO 817 88 0,5%

ESTERO** 817 88 0,5%

SARDEGNA 80259 1892 47,2%

ITALIA 3189445 230996 46,9%

CALABRIA 51358 3421 25,6%

SICILIA 170074 9131 13,6%

PUGLIA 193244 8753 23,6%

BASILICATA 27731 1073 36,3%

MOLISE 11032 400 28,3%

CAMPANIA 217948 10188 29,4%

LAZIO 387032 25248 62,9%

ABRUZZO 87938 3733 32,1%

UMBRIA 40288 4675 83,4%

MARCHE 98390 8791 74,7%

EMILIA ROMAGNA 281707 24484 68,8%

TOSCANA 215149 20249 46,4%

VENETO 253876 27336 65,4%

FRIULI VENEZIA GIULIA 64212 4645 109,7%

LOMBARDIA 626787 42309 52,0%

TRENTINO ALTO ADIGE 62333 5917 60,5%

VALLE D'AOSTA 8929 1011 51,0%

LIGURIA 95511 8720 63,9%

2013 2014 %

PIEMONTE 215647 19020 76,6%

Assunzioni

tempo

indet.

gen - dic gen - dic gen - dic gen - dic 2015/2014

Tab. 4b – NUOVI RAPPORTI DI LAVORO* ATTIVATI NEI MESI DI GENNAIO - DICEMBRE DEGLI ANNI 2013, 2014 E 2015 PER REGIONE DI LAVORO

Area Geografica

Assunzioni a tempo

indeterminatoAssunzioni a termine Assunzioni in apprendistato Complesso Assunzioni

Nuovi rapporti di lavoro attivati nel 2015 e confronto con i due anni precedenti

+62,8% rispetto

alla media

Italia

lavoro | in generale, il friuli venezia giulia è la prima regione in italia

per incremento di contratti a tempo indeterminato nel 2015…

FRIULI VENEZIA GIULIA

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pordenone, 11 marzo 2016 | 25

Fonte: Inps, Rapporto sul precariato 2015.

Trasf. di

rapporti a

termine

Complesso

Trasformazioni

2015/2014 2015/2014

2013 2014 2015 2014 2015 2013 2015 % %

6229 6305 7720 24883 38543 39533 46263 54,9% 48,3%

189 209 233 606 997 1200 1230 64,5% 50,9%

2400 2268 2633 8747 12657 14193 15290 44,7% 38,8%

13142 13267 17082 78197 117421 109332 134503 50,2% 47,1%

1622 1620 1710 7830 11322 11170 13032 44,6% 37,9%

9164 9426 12137 34580 51731 50024 63868 49,6% 45,1%

1395 1392 1609 8210 11589 11438 13198 41,2% 37,5%

6824 6847 9023 31706 50812 46100 59835 60,3% 55,2%

6111 6102 6889 22482 34086 36733 40975 51,6% 43,3%

1984 1663 1979 4568 6799 8109 8778 48,8% 40,9%

3000 2939 3291 9356 15005 15424 18296 60,4% 48,8%

6583 6636 8747 33522 50027 49810 58774 49,2% 46,4%

1122 1054 1301 6399 9658 10378 10959 50,9% 47,0%

150 121 132 1101 1397 1737 1529 26,9% 25,1%

2186 2138 2740 18328 26907 23488 29647 46,8% 44,9%

2905 2719 3046 15414 21103 22298 24149 36,9% 33,2%

358 289 344 2297 2875 3182 3219 25,2% 24,5%

816 817 1027 3883 5792 5637 6819 49,2% 45,1%

2522 2619 2789 11596 15334 17750 18123 32,2% 27,5%

877 779 872 5862 8365 10026 9237 42,7% 39,1%

69579 69210 85304 329567 492420 487562 577724 49,4% 44,9%

56 61 48 281 309 582 357 10,0% 4,4%

56 61 48 281 309 582 357 10,0% 4,4%

69635 69271 85352 329848 492729 488144 578081 49,4% 44,8%TOTALE 418509 399119

ESTERO* 526 342

ESTERO 526 342

ITALIA 417983 398777

SICILIA 15228 14.215

SARDEGNA 9149 6.641

BASILICATA 2824 2.586

CALABRIA 4821 4.700

CAMPANIA 21302 20.466

PUGLIA 19393 18.133

ABRUZZO 9256 7.453

MOLISE 1587 1.222

MARCHE 12424 12.295

LAZIO 43227 40.158

TOSCANA 30622 28.584

UMBRIA 6125 6.231

FRIULI VENEZIA GIULIA 10043 9.602

EMILIA ROMAGNA 39276 38.553

TRENTINO ALTO ADIGE 9548 9.450

VENETO 40860 44.006

LIGURIA 11793 11.015

LOMBARDIA 96190 91.464

PIEMONTE 33304 31.188

VALLE D'AOSTA 1011 815

gen - dic gen - dic gen - dic

2013 2014

Tab. 4d – VARIAZIONI CONTRATTUALI DI RAPPORTI DI LAVORO ESISTENTI NEI MESI DI GENNAIO - DICEMBRE DEGLI ANNI 2013, 2014 E 2015 PER REGIONE DI LAVORO

Area Geografica

Apprendisti trasformati a

tempo indeterminato

Trasformazioni a tempo

indeterminato di rapporti a

termine

Complesso Trasformazioni

Variazioni Contrattuali di Rapporti di Lavoro Esistenti nel 2013 – 2014 – 2015

lavoro | …e si tratta spesso di «nuovi» contratti a tempo

indeterminato… il friuli venezia giulia registra infatti un 38% di

trasformazioni, quota molto più bassa rispetto alla media italia (45%)…

FRIULI VENEZIA GIULIA

Le

trasformazioni in

FVG sono più

basse rispetto

alla media Italia.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 26

lavoro | in sintesi…

FRIULI VENEZIA GIULIA

Riepilogando…

•In Italia, la variazione di nuovi contratti a tempo indeterminato (2015 su 2014)

è pari a +46,9%...

• Rispetto al 2014, le «trasformazioni» di contratti a tempo

indeterminato sono state il 44,9% in più.

•In Friuli Venezia Giulia, la variazione raggiunge il +109,7%, dato di molto

superiore alla media…

• Rispetto al 2014, le «trasformazioni» di contratti a tempo

indeterminato sono state il 37,5% in più.

Il combinato disposto tra l’incremento di contratti a tempo indeterminato

(che in FVG risulta più elevato della media) e il dato relativo alle

trasformazioni (che in FVG risultano meno elevate della media) testimonia

come, in Friuli Venezia Giulia, il Jobs Act funzioni e produca veri e propri

«nuovi» posti fissi.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 27

agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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pordenone, 11 marzo 2016 | 28

commercio elettronico | il 66,2% delle famiglie italiane dispone di

un accesso ad internet… tale quota sale al 69,4% in FVG, che è la

terza regione dopo trentino alto adige e lombardia…

Fonte: ISTAT – Cittadini, imprese e ICT, Dicembre 2015

Famiglie che dispongono di accesso ad

internet in Italia…

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud e Isole

67,9%

69,2%

68,1%61,7%

69,4%

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pordenone, 11 marzo 2016 | 29

commercio elettronico | sebbene l’italia faccia segnare un tasso di

incremento del livello di «digitalizzazione» delle famiglie pari al

+17,5% (tra i più marcati in europa), lo scenario è ancora al di sotto

rispetto alla media…

• Le famiglie che dispongono

di accesso ad internet in

Italia sono il 66,2%...

• La situazione è ben distante

rispetto alla top 12 dei paesi

europei…

• …e anche rispetto alla

media (75%)…

Fonte: Worldbank.org / Eurostat, 2015

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pordenone, 11 marzo 2016 | 30

commercio elettronico | …in generale, nel quarto trimestre 2015,

oltre un consumatore su quattro ha utilizzato internet per

effettuare acquisti… anche in questo caso, il FVG è la terza

regione in italia (dopo valle d’aosta e lombardia)…

Fonte: ISTAT – Cittadini, imprese e ICT, Dicembre 2015

Persone che in Italia hanno utilizzato

internet nei mesi di ottobre,

novembre, dicembre 2015 per

ordinare/comprare merci e/o

servizi su Internet

27,2%

Nord Ovest

Nord Est

Centro Sud e Isole

33,1%

30,5%

28,9% 18,8%

33,7%

Le percentuali sono calcolate sul segmento

della popolazione che utilizza internet

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pordenone, 11 marzo 2016 | 31

commercio elettronico | il giro di affari legato agli acquisti online dei

consumatori italiani vale circa 16,6 miliardi di euro… l’incremento

rispetto al 2014 è di 2,2 miliardi (+16%)…

…Valgono

16,6 miliardi

di euro

Acquisti online dei consumatori italiani

Valevano

14,4 miliardi

di euro…

Fonte: Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano. Osservatorio eCommerce B2c.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 32

commercio elettronico | la progressione del fenomeno è evidente

negli anni… rispetto al 2009, il giro d’affari vale oggi circa 10

miliardi in più…

Valore degli acquisti online dei consumatori italiani (serie storica dal 2009 al 2015)

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Fonte: Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano. Osservatorio eCommerce B2c.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 33

commercio elettronico | …i settori che hanno registrato la crescita più

forte rispetto al 2014 sono l’editoria, l’ict, l’abbigliamento, il turismo…

..i settori che più degli altri hanno contribuito

a questa crescita sono…

…nel 2015 l’e.commerce acquista un valore del

+16% rispetto all’anno precedente

Fonte: Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano. Osservatorio eCommerce B2c.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 34

commercio elettronico | in generale, i «servizi» valgono il 60% degli

acquisti on line… i «prodotti» soltanto il 40%...

Acquisti on

line di

«servizi»

Fonte: Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano. Osservatorio eCommerce B2c.

60%

Servizi legati al

turismo47%

Assicurazioni8%

Servizi di

ticketing5%

Acquisti on

line di

«prodotti»

40%

Informatica ed

elettronica13%

Abbigliamento9%

Editoria4%

Altre categorie (arredamento, beauty, prodotti

c2c, etc)

14%La distinzione tra «servizi» e «prodotti» è in base

all’acquisto ritenuto «prevalente»

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pordenone, 11 marzo 2016 | 35

commercio elettronico | …d’altra parte, la crescita dell’e.commerce è

evidente anche a livello globale… in questo senso, «amazon prime»

rappresenta al meglio l’evoluzione del fenomeno, con quasi 80mln di

iscritti (addirittura oltre quelli su cui può contare «netflix»)…

Il 70% degli utenti

ha acquistato su

Amazon.com

usando un

dispositivo mobile.

70%

185Globalmente sono

stati spediti pacchi

in 185 Paesi.

In USA l’abbonamento a Prime costa

99 dollari l’anno… in Italia 20 dollari…

Gli iscritti a Netflix sono

circa 69 mln nel mondo

Fonte: Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano. Osservatorio eCommerce B2c.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 36

commercio elettronico | il fenomeno del commercio elettronico

interessa anche le imprese… in italia, a disporre di un proprio sito

sono il 67% delle imprese, di cui l’11% lo utilizza per vendere i propri

prodotti/servizi… in FVG la quota arriva a sfiorare il 12%...

Fonte: OFI – Osservatorio Finanza Italia, Format Research. Valori percentuali. Base campione: 4.009 casi. I dati sono riportati

all’universo.

67,4 68,8

Terziario Italia Terziario FVG

La Sua impresa utilizza Internet per

vendere i propri prodotti / servizi?

Sì, per mezzo di un proprio sito

di commercio elettronico

Sì, per mezzo di siti “aggregatori”

(ebay, expedia, groupon,

groupalia, etc)

11,1

3,7

11,8

3,8

Imprese del terziario con un sito web

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pordenone, 11 marzo 2016 | 37

Facendo uguale a 100 il totale dei ricavi della Sua impresa, quale è stata la percentuale

delle vendite realizzate su Internet… ?

commercio elettronico | i ricavi delle imprese provenienti dalle

vendite on line risultano in aumento… il 12% delle imprese della

regione ha realizzato oltre il 15% dei ricavi in rete (+2,7 rispetto alla

media italia)…

Fonte: OFI – Osservatorio Finanza Italia, Format Research. Valori percentuali. Base campione: esclusivamente le imprese che

praticano il commercio elettronico. I dati sono riportati all’universo.

Terziario

Italia

Terziario

FVG

Nel 2015, il 9,4% ha

realizzato oltre il 15%

dei ricavi tramite

vendite on line.

Si tratta di una

percentuale in crescita

rispetto al 2014.

Nel 2015, il 12,1%

ha realizzato oltre il

15% dei ricavi tramite

vendite on line.

Si tratta di una

percentuale in crescita

rispetto al 2014.

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pordenone, 11 marzo 2016 | 38

commercio elettronico | l’attività di e.commerce è destinata ancora

principalmente a clienti in italia… le imprese del friuli venezia

giulia si mostrano leggermente più «aperte» verso l’estero…

Fonte: OFI – Osservatorio Finanza Italia, Format Research. Valori percentuali. Base campione: esclusivamente le imprese che

praticano il commercio elettronico. I dati sono riportati all’universo.

…prevalentemente a clienti

in Italia ed in qualche caso a

clienti di altri paesi

…solo a clienti in Italia

…prevalentemente a clienti

di altri paesi

41,2

55,6

3,2

La Sua impresa vende per mezzo di Internet…?

Terziario

Italia

Terziario

FVG

38,1

54,1

7,8

Ancora bassa la percentuale di imprese

che vende tramite internet

prevalentemente all’estero

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pordenone, 11 marzo 2016 | 39

commercio elettronico | in generale, in italia, le imprese del terziario

che praticano commercio elettronico (sul proprio sito o su siti

aggregatori) sono il 10%... la quota scende a circa il 4% se si

considerano anche le imprese dell’industria…

Fonte: OFI – Osservatorio Finanza Italia, Format Research. Valori percentuali. Le percentuali sono ricalcolate sul totale delle imprese.

100,0

67,4

10,0

2,8

Imprese del terziario ITALIA

…con un sito web

…che praticano e.commerce

…che hanno collegato il sito di e.commerce al remote banking

Valori in %

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pordenone, 11 marzo 2016 | 40

commercio elettronico | a livello regionale, il FVG risulta

abbastanza allineato alla media italia… come già visto per i

consumatori, tuttavia, il fenomeno è leggermente più accentuato…

100,0

Imprese del terziario FVG

…con un sito web

…che praticano e.commerce

…che hanno collegato il sito di e.commerce al remote banking

68,8

10,7

3,2

Fonte: OFI – Osservatorio Finanza Italia, Format Research. Valori percentuali. Le percentuali sono ricalcolate sul totale delle imprese.

Valori in %

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pordenone, 11 marzo 2016 | 41

agendaconsiderazioni generali di sintesi

clima di fiducia

demografia delle imprese

conti nazionali

lavoro

commercio elettronico

glossario

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pordenone, 11 marzo 2016 | 42

glossario |

Esportazioni di beni e servizi: Le cessioni di beni e di servizi da

unità residenti a unità non residenti. Le esportazioni di beni

includono tutti i beni ceduti a unità non residenti, a titolo oneroso

o gratuito. Esse sono valutate al valore Fob (free on board) che

corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del paese

esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo ex fabbrica, i

margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli

eventuali diritti all'esportazione. Le esportazioni di servizi

comprendono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati

da unità residenti a unità non residenti.

Importazioni di beni e servizi: acquisti di beni e di servizi che le

unità residenti effettuano da unità non residenti. Le importazioni

di beni comprendono tutti i beni acquisiti presso unità non

residenti, a titolo oneroso o gratuito. Nel Conto delle risorse e

degli impieghi esse sono valutate al valore Fob (free on board).

Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto,

assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità

residenti.

Inflazione: generale e continuo aumento dei prezzi di beni e

servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione

del potere d'acquisto della moneta.

Investimenti fissi lordi: sono costituiti dalle acquisizioni (al

netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori

residenti, a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni

materiali non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e

immateriali (per esempio software) prodotti, destinati a essere

utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore a un

anno.

IPC: è una sigla che indica l'indice dei prezzi al consumo che

misura il rincaro dei beni e servizi rappresentativi del consumo

delle economie domestiche. Indica di quanto i consumatori

devono aumentare o diminuire le loro spese per mantenere lo

stesso volume di consumo a dispetto delle variazioni dei prezzi.

Occupazione (ula): Unità di lavoro, rappresentano una misura

dell’occupazione con la quale le posizioni lavorative a tempo

parziale (contratti di lavoro part-time e seconde attività) sono

riportate in unità di lavoro a tempo pieno. Le unità di lavoro sono

calcolate al netto della cassa integrazione guadagni.

Pil: valore totale dei beni e servizi prodotti in un Paese da parte

di operatori economici residenti e non residenti nel corso di un

anno, e destinati al consumo dell'acquirente finale, agli

investimenti privati e pubblici, alle esportazioni nette

(esportazioni totali meno importazioni totali).

Pressione fiscale apparente: rapporto (percentuale) tra gettito

derivante da imposte dirette, indirette, contributi sociali e imposte

in conto capitale, e Pil. Si tratta di un rapporto calcolato su dati

così come pervengono ai sistemi contabili.

Pressione fiscale effettiva, reale o legale si ottiene depurando

il Pil dell'ammontare stimato dei redditi evasi. In altre parole, è

quella che mediamente è sopportata da un euro di prodotto

legalmente e totalmente dichiarato.

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Prezzi correnti: Metodo utilizzato per la valutazione dei beni e

servizi prodotti ai prezzi vigenti sul mercato nel periodo in cui si

effettua la valutazione stessa.

Spesa della P.A. e ISP: consumi finali delle AP e delle ISP

Valore della spesa per beni e servizi delle Amministrazioni

pubbliche (AP) e delle Istituzioni senza scopo di lucro al servizio

delle famiglie (ISP) sostenuta per il diretto soddisfacimento dei

bisogni, individuali o collettivi, dei membri della collettività.

Spesa delle famiglie residenti: valore della spesa che le

famiglie sostengono per l’acquisto di beni e servizi necessari per

il soddisfacimento dei propri bisogni. I consumi si distinguono in:

consumi finali interni, che sono effettuati sul territorio economico

del paese da unità residenti e non residenti; consumi finali

nazionali, che sono effettuati sul territorio economico del paese e

nel Resto del mondo dalle unità residenti

glossario |

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