Diapason Chitarra

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Fingerpicking.net http://www.fingerpicking.org/online/printpage.php?articleId=8 1 di 2 22/06/2008 1.50 Autore: Giangi Pubblicato: 31/12/2004 Diapason o scala di una chitarra :: Il diapason o scala di una chitarra è generalmente uno dei parametri costruttivi meno conosciuti e/o considerati da molti chitarristi. Non di rado mi capita di chiedere: “ che bella chitarra hai! Che diapason ha? ” e la risposta spesso è: “ non lo so. “ Vediamo brevemente che cosa è il diapason di una chitarra e come influisce sul suono e sulla suonabilità. Il diapason di uno strumento a corde è la distanza fra il capotasto e l’osso del ponte. Per le chitarre acustiche e classiche, generalmente è compreso fra 61 e 67 cm. Chitarre per bambini possono avere diapason più corti; chitarre particolari come la chitarra baritono diapason più lunghi. Una volta deciso il diapason di una chitarra si determina la posizione dei tasti mediate la “divisione successiva per 17.84”. Si divide la lunghezza del diapason per 17.84, e quella è la distanza dal capotasto dove sistemare il primo fret; si sottrae alla lunghezza del diapason la distanza trovata e la si divide ancora per 17.84 e cosi via per tutti gli altri tasti. La posizione del 12° tasto “dovrebbe” dividere il diapason esattamente a metà. Dico dovrebbe perché, come vedremo, la matematica è una cosa, la realta un’altra. A titolo di esempio alcuni valori calcolati per diverse scale: SCALA 1° TASTO 2° TASTO 3° TASTO 4° TASTO 5° TASTO 610 34.27 32.34 30.53 28.81 27.19 630 35.39 33.40 31.53 29.76 28.09 640 35.96 33.94 32.03 30.23 28.53 660 37.08 35.00 33.03 31.17 29.42 670 37.64 35.53 33.53 31.65 29.87 (misure in mm) Quali sono i vantaggi di un diapason lungo piuttosto che corto? Un diapason lungo avrà le distanze fra i tasti maggiore e quindi richiederà un’apertura della mano maggiore; nel contempo le corde risulteranno più tese con un generale aumento del volume sonoro. Un diapason corto invece avrà i tasti più riavvicinati e le corde meno tese a tutto vantaggio della suonabilità e della morbidezza della chitarra. La differenza di tensione delle corde, a parità di scalatura, non è un fenomeno cosi trascurabile come può sembrare; per esempio se monto il capotasto al primo tasto di una chitarra con scala da 66 cm di fatto ottengo una chitarra con scala 62.3 cm; ma per ripristinare l’accordatura devo abbassare tutte le corde di mezzo tono. Ciò può rendere l’idea della differenza di tensione delle corde fra una chitarra con diapason lungo e una con diapason corto. Per i chitarristi che per motivi di intonazione vocale sono usi accordare la chitarra un tono sotto è meglio un diapason lungo in modo tale che le corde abbiano comunque una tensione sufficiente da suonare brillanti. Chi invece ha la mano piccola e preferisce una chitarra morbida, una scala corta è altamente consigliata. Il 12° tasto in realtà, non divide il diapason in due sezioni uguali. Questo perchè le corde della chitarra vibrano ad una certa distanza dalla tastiera (action), che aumenta man mano ci allontaniamo dal capotasto. Quando premiamo una corda, oltre ad accorciare la sezione vibrante, la tendiamo e questo aumento di tensione aumenta l’altezza della nota. Per ovviare questo problema la distanza dal 12° tasto all’osso del ponte è maggiore della distanza fra il capotasto e il 12° tasto.Nelle chitarre con corde in metallo la differenza di tensione fra i cantini e i bassi, e la generale differenza di action sempre fra i cantini e bassi richiede una variazione di scala differenziata. Infatti l’osso del ponte delle chitarre folk è inclinato, rendendo cosi la scala sui bassi più lunga di 4 – 6 mm (dipende dal diapason) di quella dei cantini. Nelle chitarre classiche, essendo la tensione delle corde e l’action più o meno costanti, questa compensazione non è necessaria (vedi foto). A volte, per le folk, la compensazione data dall’inclinazione dell’osso del ponte non è sufficiente e si rende necessario sagomare opportunamente il profilo dell’osso del ponte. Tipicamente questo avviene in corrispondenza della seconda corda (si). Ci sono in commercio anche ossi del ponte compensati sul si e sul mi basso.

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1 di 2 22/06/2008 1.50

Autore: Giangi Pubblicato: 31/12/2004

Diapason o scala di una chitarra ::

Il diapason o scala di una chitarra è generalmente uno dei parametri costruttivi meno conosciuti e/o considerati da moltichitarristi. Non di rado mi capita di chiedere: “ che bella chitarra hai! Che diapason ha? ” e la risposta spesso è: “ non loso. “ Vediamo brevemente che cosa è il diapason di una chitarra e come influisce sul suono e sulla suonabilità.

Il diapason di uno strumento a corde è la distanza fra il capotasto e l’osso del ponte. Per le chitarre acustiche e classiche,generalmente è compreso fra 61 e 67 cm. Chitarre per bambini possono avere diapason più corti; chitarre particolaricome la chitarra baritono diapason più lunghi.

Una volta deciso il diapason di una chitarra si determina la posizione dei tasti mediate la “divisione successiva per 17.84”.Si divide la lunghezza del diapason per 17.84, e quella è la distanza dal capotasto dove sistemare il primo fret; si sottraealla lunghezza del diapason la distanza trovata e la si divide ancora per 17.84 e cosi via per tutti gli altri tasti. Laposizione del 12° tasto “dovrebbe” dividere il diapason esattamente a metà. Dico dovrebbe perché, come vedremo, lamatematica è una cosa, la realta un’altra.

A titolo di esempio alcuni valori calcolati per diverse scale:

SCALA 1° TASTO 2° TASTO 3° TASTO 4° TASTO 5° TASTO610 34.27 32.34 30.53 28.81 27.19630 35.39 33.40 31.53 29.76 28.09640 35.96 33.94 32.03 30.23 28.53660 37.08 35.00 33.03 31.17 29.42670 37.64 35.53 33.53 31.65 29.87

(misure in mm)

Quali sono i vantaggi di un diapason lungo piuttosto che corto?

Un diapason lungo avrà le distanze fra i tasti maggiore e quindi richiederà un’apertura della mano maggiore; nelcontempo le corde risulteranno più tese con un generale aumento del volume sonoro.

Un diapason corto invece avrà i tasti più riavvicinati e le corde meno tese a tutto vantaggio della suonabilità e dellamorbidezza della chitarra. La differenza di tensione delle corde, a parità di scalatura, non è un fenomeno cosi trascurabilecome può sembrare; per esempio se monto il capotasto al primo tasto di una chitarra con scala da 66 cm di fatto ottengouna chitarra con scala 62.3 cm; ma per ripristinare l’accordatura devo abbassare tutte le corde di mezzo tono. Ciò puòrendere l’idea della differenza di tensione delle corde fra una chitarra con diapason lungo e una con diapason corto.

Per i chitarristi che per motivi di intonazione vocale sono usi accordare la chitarra un tono sotto è meglio un diapasonlungo in modo tale che le corde abbiano comunque una tensione sufficiente da suonare brillanti. Chi invece ha la mano piccola e preferisce una chitarra morbida, una scala corta è altamente consigliata.

Il 12° tasto in realtà, non divide il diapason in due sezioni uguali. Questo perchè le corde della chitarra vibrano ad unacerta distanza dalla tastiera (action), che aumenta man mano ci allontaniamo dal capotasto. Quando premiamo unacorda, oltre ad accorciare la sezione vibrante, la tendiamo e questo aumento di tensione aumenta l’altezza della nota. Perovviare questo problema la distanza dal 12° tasto all’osso del ponte è maggiore della distanza fra il capotasto e il 12°tasto.Nelle chitarre con corde in metallo la differenza di tensione fra i cantini e i bassi, e la generale differenza di actionsempre fra i cantini e bassi richiede una variazione di scala differenziata. Infatti l’osso del ponte delle chitarre folk èinclinato, rendendo cosi la scala sui bassi più lunga di 4 – 6 mm (dipende dal diapason) di quella dei cantini. Nelle chitarreclassiche, essendo la tensione delle corde e l’action più o meno costanti, questa compensazione non è necessaria (vedifoto). A volte, per le folk, la compensazione data dall’inclinazione dell’osso del ponte non è sufficiente e si rendenecessario sagomare opportunamente il profilo dell’osso del ponte. Tipicamente questo avviene in corrispondenza dellaseconda corda (si). Ci sono in commercio anche ossi del ponte compensati sul si e sul mi basso.

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E’ da tener presente che quando si varia l’action di una chitarra, sia abbassandola sia alzandola, l’operazione può farperdere leggermente l’intonazione della chitarra. Se abbassiamo l’action la corda, in corrispondenza dei tasti più vicini alponte, quando premuta verrà tesa meno e quindi potrà risultare un po’ calante. L’inverso se l’action viene alzata. Datoche generalmente e questione di millimetro o frazione è possibile sagomare l’osso del ponte, se è sufficientemente largo,in modo da realizzare le micrometriche compensazioni.

Per curiosità una foto di una Guild dove le scale sulle corde basse e sulle alte sono molto diverse. Una chitarra simile macon corde in nylon fu presentata l’anno scorso a Sarzana.

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