Diamante n°65 Preview

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Diamante A&T, international magazine focused on stone processing technologies and diamond tool applications // Diamante A&T, pubblicazione internazionale dedicata alle tecnologie di lavorazione lapidea e alle applicazioni degli utensili diamantati.

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ADV 09 MANO-A4IngIta-TR.ai 1 12/02/09 18:01

Pubblicazione Trimestrale65a Edizione - Giugno 2011

ISSN 1824-5765In Copertina / On Cover page:

GE.M.E.G. SrlVia Ilice, 1754033 Avenza Carrara (Ms) - ItalyTel.: +39 0585 856605Fax: +39 0585 [email protected]

Editore / Publisher Editorial and Advertising OfficeG&M Associated SasVia Caracciolo n° 26 20155 Milano - ItalyTel. & Fax +39 02 [email protected]

Direttore Responsabile:Renata Marchi

Progettazione, Grafica, Traduzionia cura di: G&M Associated Sas

Hanno collaborato:J.N. BolandO. CaiF. FurgiueleE.G. GrigoryevZ. GacsiR. GroppettiX.S. LiL. MarchiniL. PasseggiaJ. Pazmane gli Autori citati.

Stampa: Lazzati IndustriaGrafica S.r.l., Casorate Sempione (Va)

Autorizzazione del Tribunale diMilano n° 454 del 18 novembre 1993

Registro Operatori di Comunicazionen° 4373 del 21 novembre 2001 (ex Registro Nazionale della Stampan° 454 del 18 ottobre 1993).

Spedizione in abb. postale 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96

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DDAPPLICAZIONI TECNOLOGIA&

IAMANTE

13 Gemeg, alla ricerca del blocco perfettoGemeg, always looking for the perfect block

16 Rabarama con Telara Studio d’ArteRabarama with Telara Studio d’Arte

22 Sulle tracce della scultura: Jacopo Antonio Ponzanelli, “Scultore, ed Architetto di Carrara” Tracing the history of sculpture: Jacopo Antonio Ponzanelli, “Sculptor, and Architect from Carrara”

30 Carrara Marble Week. Luci sulla città per le notti del marmo A Marble Week in Carrara to rediscover the relationship between marble and the town

40 I “Bagni Misteriosi” di Giorgio de Chirico nati e risorti grazie a Margraf / The “Bagni Misteriosi” by Giorgio de Chirico, born and revived thanks to Margraf

45 Consolidamento di polveri per acciai rapidi solidificate velocemente mediante sinterizzazione a scarica elettrica Consolidation of the rapidly solidified high speed steel powders by electric discharge sintering

52 Effetto delle fasi interfacciali sulle proprietà meccaniche di compositi Al/SiC(Ni)p / Effect of the interfacial phases on the mechanical properties of Al/SiC(Ni)p composites

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati, che saranno utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione, e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione.

Immagine di Copertina / Cover Page“Alla ricerca del blocco perfetto”“Always looking for the perfect block”by GEMEG

Pietra / Stone

Tecnologia / Technology

Inserzionisti / Advertisers

3 BOVONE DIAMOND TOOLS1 CO.FI.PLAST4-78 DIAMOND PAUBER1° INS. DIAMOND SERVICE44 EPMA6 GEMS SUPERABRASIVES72 HILTI ITALIA8 INTERMETAL9 MADE EXPO 2011 - Milano71 MARBLE 2012 - Izmir

39 MARMOMACC 2011 - Verona1° INS. MARMOTEC CARRARA 20122° INS. MEGA BUILD 2011 - Istanbul2 METALPOLVERI2° INS. NATURAL STONE 2011 - Istanbul29 REDAPRINT79 SAIE 2011 - Bologna59 STONETECH 2012 - Shanghai80 URMA ROLLS1 WIRES ENGINEERING

38 Schede tecniche Vademecum51 Schede tecniche Vademecum

I COP. GE.M.E.G.II COP. ZHONGNAN DIAMONDIII COP. POLIGEMIV COP. DELLAS

Subscription Diamond Estimators

Italy - Europe Euros 150,00U.S.A. - Africa - Asia Euros 180,00Oceania Euros 200,00

60 Integrità e usura di utensili in metallo duro rivestiti con un composito di diamanteIntegrity and wear of diamond composite coated carbide tools

65 Caratterizzazione di rivestimenti di diamante CVD mediante prove di nanoindentazioneCharacterization of CVD diamond coatings by nanoindentation tests

73 Svettando su Londra. La demolizione controllata protagonista dello skyline della CityTowering over London. Concrete cutting reaches its ‘Pinnacle’

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Edilizia / Building

Diamante Industriale / Industrial Diamond

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DDAPPLICAZIONI TECNOLOGIA

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2011 15:27 Pagina 1

Nel primo trimestre 2011 ancora un segno positivo per il marmo italianoOsservatorio Marmomacc: l’Italia si conferma ancora leader nella lavorazione e commercializzazione dei prodottilapidei. In progressiva ripresa import-export della materiaprima ma anche dei materiali lavorati e semilavorati.

Marmo italiano in crescita nel primo trimestre 2011.Continua la rincorsa del comparto lapideo italiano versouna consolidata ripresa. Anche nel primo trimestre 2011,rispetto allo stesso periodo del 2010, l’import/exportregistra un segno positivo evidenziato dai dati, elaboratidall’Osservatorio Marmomacc su fonte Istat. Si conferma quindi una crescita di questo comparto for-temente collegato alle costruzioni e ai grandi progetti,così come all’interior design e al settore del contract.Segnali positivi benauguranti a tre mesi dalla 46a edizionedi Marmomacc (Mostra Internazionale di Marmi, Pietre,Design e Tecnologie), la più importante fiera internazio-nale del settore, in programma a Verona da mercoledì21 settembre a sabato 24 settembre 2011 (www.marmo-macc.com). Nel primo trimestre 2011 le esportazioni complessivenazionali di marmi e graniti finiti e semilavorati, grezzi(pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra dagesso, creta e ardesia), hanno toccato quota 327,1milioni di euro contro 300,3 milioni di euro dello stessoperiodo del 2010 (+8,9%); mentre le importazioni totalisi sono attestate a 102,2 milioni di euro contro 95,3milioni del primo trimestre 2010 (+7,2%). Nel dettaglio, l’esportazione di grezzi (pietre ornamentalie da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e arde-sia) è stata di 70,2 milioni di euro contro i 58,6 milionidel primo trimestre 2010 (+19,8%); in aumento anchel’importazione di materiale grezzo attestatasi a 69,5milioni di euro contro i 65,6 milioni di euro dello scorsoanno (+6,2%).Per quanto riguarda i materiali lavorati e semilavorati, le esportazioni sono state pari a 256,8 milioni di eurocontro 241,7 milioni di euro (+6,3%); le importazionihanno registrato 32,6 milioni di euro contro 29,7 milionidi euro dello scorso anno (+9,8%).Numeri positivi per l’export di prodotto grezzo che, nelprimo trimestre 2011, aumenta del 19,8%: spiccano le esportazioni verso l’Asia pari a 44,7 milioni di euro in crescita del 33,1% rispetto allo stesso periodo delloscorso anno. Nello specifico esportazioni sostenute siaverso la Cina che l’India. Complessivamente le esportazioni verso i Paesi Europeisono state di 13,2 milioni di euro contro 11,7 milioni dieuro (+16,8%); quelle verso l’Africa di 9,5 milioni dieuro contro 11,2 milioni di euro (-14,8%); quelle versol’Asia di 44,7 milioni contro 33,6 milioni di euro(+33,1%). Dati che confermano una vitalità del compar-to lapideo in aree storiche quanto inedite del mondo.Sensibile anche la crescita delle importazioni di prodottogrezzo, aumentate del 6,2%: il Brasile costituisce il maggior fornitore per le aziende italiane con 13 milioni di euro nel primo trimestre 2011 contro 10,1 milioni di euro (+28,2%) dello stesso periodo dello scorso anno.In calo le importazioni di materiale grezzo dall’India:

11,1 milioni di euro contro 12 milioni di euro (-7,5%) edal Sudafrica (4,9 milioni di euro contro 6,3 milioni dieuro).In crescita, alla fine del primo trimestre 2011, anche ilcomparto dei prodotti finiti e semilavorati. Le esportazio-ni sono state pari a 256,8 milioni di euro contro 241,7milioni di euro (+6,3%); le importazioni hanno registrato32,6 milioni di euro contro 29,7 milioni di euro delloscorso anno (+9,8%).Esportazioni in crescita verso i mercati europei del 7,2%(126,5 milioni di euro contro 117,9 milioni di euro); increscita anche quello verso i Paesi Americani per un controvalore complessivo di 57,9 milioni di euro contro55,8 milioni di euro del primo trimestre 2010 (+3,7%)ed Asiatici del 16,4% (58 milioni contro 49,8 milioni). In calo le esportazioni verso l’Africa (10,6 milioni di eurocontro 14,2 milioni di euro).Passando alle specifiche aree, su tutti spiccano le espor-tazioni verso gli USA che hanno registrato un controvalo-re di 42,6 milioni di euro rispetto a 41,2 milioni (+3,5%)mentre il mercato canadese ha diminuito le importazionidel 6,4% (8,2 milioni di euro contro 8,8 milioni di euro).Nell’area americana in crescita il Messico con 2,5 milionidi euro contro i 2,3 milioni di euro (+10,6%). In leggero calo le esportazioni verso la Germania per uncontrovalore di 28,3 milioni di euro contro 28,6 milioni (-0,9%) ma in controtendenza positiva altri mercati nelprimo trimestre 2011. Esportazioni in aumento versoSvizzera (17,6 milioni di euro contro 16,8 milioni dieuro), Austria (7 milioni di euro contro 6,2 milioni dieuro); Francia (14,8 milioni di euro contro 13,3 milioni di euro), Paesi Bassi (4,2 milioni di euro contro 3,4 milioni di euro), Regno Unito (10,9 milioni di euro contro9,7 milioni di euro), Spagna (3,6 milioni di euro contro2,7 milioni di euro). Consistenti incrementi nelle esportazioni si sono registrati anche verso i mercati del Medio Oriente (Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi,Iran, Libano) per un controvalore di 35,1 milioni di euro contro 29,2 milioni di euro (+20,3%). In crescita, nel primo trimestre 2011, le esportazioni sisono registrati verso le aree legate ai Paesi dell’EstEuropa: verso Russia, Polonia, Ungheria, RepubblicaCeca Slovacchia, Croazia, Turchia, Romania, Bulgaria,Albania e Ucraina le esportazioni sono state di 23 milionidi euro contro 20 milioni di euro (+14,9%).

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 11

Marmomacc 2011 an IncreasinglyInternational event

The Exhibition of Natural Stones, Technologies andDesign - the world leader in the sector - focuses withgreat interest on countries with a growing market andstrengthens its international status by doubling upappointments in the USA and Saudi Arabia.

As the leading exhibition world-wide with more than1500 exhibitors from 56 countries and 56 thousandprofessional operators (48.5% from 132 countries atthe 2010 edition) over a net area of 77,782 squaremetres, Marmomacc confirms its status as the mostimportant and qualified international appointment forbusiness and professional updates in the variousfields of the sector: from unfinished stone to designinstallations in stone, machinery, instrumental productsand accessories. Expectations for the 46th edition are already high: in short, Marmomacc envisagesmaintaining results in line with those for 2010. The increase of 12.5% in international operators in2010 over 2009 is a good signal that for 2011 alsoenvisages international visitors from economicallymore dynamic geographical areas, such as Asia andSouth America. The geo-economic areas achieving themost significant increases were: Africa (+9.06%) withthe inclusion of new African countries in the visitor list,such as Madagascar, Mozambique, Namibia, Nigeria,Guinea and South Africa; East Asia (+23.79%) thanks especially to Singapore (+64%) and India (+54.1%),the country where VeronaFiere has set up “VeronaFiereLems India Ltd.” for direct organisation of events andinitiatives intended to promote trade; Taiwan, Vietnamand South Korea were also up. In the EU (+6.14%),Germany (+19.8%) - one of the most important mar-kets for processed products that in recent months hasshown some signs of recovery - was joined by goodresults for Denmark, Estonia, Finland, Latvia,Portugal, the United Kingdom and Sweden. The rest of Europe posted an increase of 6.49% inoperator attendance, thanks to countries such asCroatia, Norway, Russia, Serbia, Switzerland.

Macchine utensili: l’assemblea generale Ucimu conferma la ripresadell’industria italiana nel 2011.Produzione +18,1%, export +22,3%

Giancarlo Losma, presidente Ucimu: “Se i costruttorihanno nella loro intraprendenza, nel supporto dellaassociazione di riferimento e dell’ICE elementi fonda-mentali per il successo, tutto questo non è però sufficien-te. Ciò da cui le imprese italiane internazionalizzate nonpossono prescindere è un adeguato supporto del sistemabancario-creditizio che permetta loro di penetrare e presidiare i mercati stranieri in modo strutturato”.

Nel 2010, l’industria italiana costruttrice di macchineutensili, robot e automazione ha dimostrato di sapercogliere appieno la ripresa, confermandosi ai verticidelle graduatorie mondiali ove occupa la quarta posi-zione tra i produttori e la terza tra gli esportatori. Crescono: produzione 4.196 milioni di euro (+2,5%);export 2.604 milioni di euro (+3%); consumo 2.467milioni (+5,7%); consegne sul mercato interno 1.592 milioni (+1,7%). Questo, in sintesi, il bilancio2010 che è stato illustrato da Giancarlo Losma, presidente Ucimu-Sistemi per Produrre, l’associazionedei costruttori italiani di macchine utensili robot e automazione, in occasione dell’Assemblea annuale cui è intervenuto Maurizio Lupi, vicepresidenteCamera dei Deputati.La ripresa, avviata nel 2010, si intensificherà nel2011, come emerge dai dati elaborati dal CentroStudi & Cultura di Impresa di Ucimu. Secondo le pre-visioni, nel 2011, infatti, la produzione dell’industriaitaliana costruttrice di macchine utensili, robot, auto-mazione crescerà a 4.955 milioni di euro, registrandoun incremento del 18,1% rispetto all’anno preceden-te. Il positivo risultato è determinato principalmentedalla performance delle esportazioni che, in crescitadel 22,3%, raggiungeranno quota 3.185 milioni dieuro. Se nel 2010, la Cina è risultata primo mercatodi sbocco dell’offerta italiana di made in Italy di setto-re, scalzando la Germania dal vertice della graduato-ria, nei primi tre mesi del 2011 (ultimo dato disponi-bile), le vendite di macchine utensili italiane destinateai costruttori tedeschi hanno segnato un deciso incre-mento. In ragione di ciò, Germania e Cina assorbonola stessa quota di export italiano, pari al 13,9%.In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2011, prin-cipali aree di destinazione risultano: Cina (+13,8%)rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,Germania (+115,6%), Stati Uniti (+123,4%), India(+58,9%), Brasile (+125,7%), Francia (-14,7%),Turchia (+110,5%), Polonia (+96,3%), Russia (-52,5%), Svizzera (+42,7%). Con riferimento al mercato domestico, nel 2011, ilconsumo, atteso in crescita dell’11,7%, si attesterà a2.755 milioni di euro, trainando la ripresa delle conse-gne dei costruttori che raggiungeranno il valore di1.770 milioni, l’11,2% in più rispetto all’anno precedente.“Nonostante il quadro di generale miglioramento - haaffermato Giancarlo Losma, presidente Ucimu - resta

alto il timore dei costruttori per la debolezza del mercatodomestico che recupera soltanto una minima parte delterreno perso durante la crisi. La svogliatezza delladomanda interna ha spinto i costruttori a intensificare lapropria attività sui mercati stranieri, anche in quelli piùlontani. A supporto delle imprese - ha continuato GiancarloLosma - l’associazione ha sviluppato iniziative concrete.È il caso di “Uomo Ucimu in Cina”, manager cinese cheaffianca le aziende italiane nella attività di penetrazionenel paese del dragone, cui si aggiunge Piattaforma India,nata con il medesimo obiettivo e per la quale sarannoavviate a breve le procedure di recruitment del managerche opererà a fianco delle imprese. Partner strategico di questi progetti è l’ICE, i cui fondi,tra il 2008 e il 2011, sono stati dimezzati. Al di là delladecurtazione dell’ammontare destinato alla promozionedel made in Italy nel mondo, ciò che ci preoccupa mag-giormente - ha affermato Losma - è la confusione che siè creata intorno al ruolo dell’Istituto nazionale per il

Commercio Estero, la cui sopravvivenza, negli ultimimesi, è stata messa in discussione più volte. Le piccole emedie imprese hanno bisogno di una agenzia dedicataalla promozione capace di supportarle nel processo diinternazionalizzazione così come hanno bisogno di unadeguato supporto del sistema bancario-creditizio.Occorre che, al pari delle imprese di piccole e mediedimensioni, anche le banche italiane avviino un realeprocesso di internazionalizzazione, in modo da assisterele aziende in quelle aree dove il business è vivace.L’esempio dei concorrenti tedeschi è sotto gli occhi ditutti: le banche seguono le imprese nelle loro “incursioni”nei mercati stranieri. Questo deve essere possibile ancheper noi imprenditori italiani.In questo senso - ha concluso Giancarlo Losma - il rap-porto banca-impresa non può fermarsi al solo dibattitosull’opportunità di Basilea 3. Esso ha bisogno di un concreto re-design da cui dipende il rafforzamento del-l’intero sistema economico del Paese che ha nell’exportla sua più chiara prospettiva di sviluppo”.

Italian machine tool orders: first quarterof the year confirms recovery (+19.1%)

There has been a double figure increase in the index ofmachine tool orders, that, in the first quarter of 2011, hasgrown by 19.1%, compared to the same period of the previous year, with an absolute value of the index equalto 112.9 (base 2005=100).The positive trend therefore extends - as demonstrated inthe data drawn up by the Studies Dept. Ucimu, the Italianmachine tools, robots and automation manufacturers’association - counting five consecutive quarters of growthand confirming the recovery of investment in capitalgoods. Notwithstanding this increase, the gap betweeninternal market performance, which is still stagnant, and theforeign market, which has brilliantly recovered most of theground lost in 2009, remains quite profound. The index of orders from the national market, suffered a1.3% drop, with respect to the same period of 2010. This demonstrates once again the weakness of internaldemand, that continues to be faint in its restart, as evidenced by the absolute index that stops at a quota of69.2. On the contrary, the feedback received by Italian manufactures in foreign markets is satisfying, as shownby the index of orders collected abroad, that after agrowth of 32.7% compared to the same period of 2010,has reached an absolute value of 141.9, nearing againthe record levels of 2007. From the export data analysisdeveloped by the Centro Studi & Cultura di Impresa starting from the ISTAT data, it is clear the heterogeneityof the outlet markets of the Italian supply sector.In particular, in 2010 China reached the top position ofthe destination areas of the made-in-Italy sector, gaining14.2% of total exports by the Italian industry, followed byGermany (10.5%), United States (5.8%), India (5.6%),

France (5.6%), Russia (4.8%) and Brazil (4.7%). The firstseven positions are all occupied by BRIC countries.“While the foreign markets respond well - says GiancarloLosma, president of Ucimu, the national market is stillhaving difficulties in restarting its recovery. The extended apathy expressed by the national demandis worrying and risks deteriorating the productive structureof the sector, that more than anything else, represents themanufacturing framework of the country. All this makes itessential a thorough reflection on the measures to beadopted in order to re-launch consumption of capitalgoods. While understanding that the budget of theGovernment, which is presently busy balancing publicexpenditure, is cut down to the bone - says GiancarloLosma - we believe that measures intended to supportthe competitiveness in the economy cannot be completelyset aside. If the free amortization measure - continuedLosma - that Italian manufacturers have long beendemanding, cannot be carried out in a short term for thelack of resources, it is not acceptable that the coefficientsthrough which companies can deduct expenses for theuse of capital goods have not been changed in more thantwenty years. The promise of a revision of the amortizationrate dates back to 2008. The present reference table waswritten in 1988 and much has changed since then. The technology behind the machines has completely revolutionized the way of producing and operating in themanufacturing sector as a whole. For this reason animmediate revision is required. What manufacturers aswell operators further down the production chain areexpecting is the carrying out of the revision as written inthe decree against crisis (Decree-Law 78/09) that provides for the increase of the rates for the highest technology assets, and for those that offer energy saving”.

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GEMEG, una delle aziende leader a Carrara nella produzione e com-mercializzazione di blocchi di marmodi alta qualità, negli ultimi anni haincrementato l’attività di lavorazioneselezionando dalla propria cava imateriali migliori da destinare agrandi progetti in tutto il mondo.Con personale qualificato Gemegaccoglie i visitatori nei suoi duedepositi, dove è in grado di presenta-re una vasta gamma di materialiprovenienti dalle principali areeestrattive delle cave di Carrara. Grazie ad un preciso processoestrattivo, GEMEG è in grado diorganizzare la cava, i tagli ed ilmagazzino, seguendo le singole esigenze progettuali.Architetti e privati da tutto il mondohanno conosciuto il mondo GEMEG,apprezzandone la serietà, la profes-sionalità e la passione per un mate-riale tanto ricercato quanto naturale.

GEMEG, one of the leading companies in quarrying and tradingof high quality marble blocks inCarrara, over the last few years hasincreased its processing activities by selecting from its own quarry the best materials to be destined to bigprojects throughout the world.Through its qualified staff, GEMEG,welcomes visitors in two showrooms,where they can find a wide range of materials coming from the mainextractive areas of the Carrara basin.Thanks to a high quality extractionprocess, GEMEG is able to managethe quarry, the cutting and the warehouse according to the projectrequirements.Architects and individuals from allover the world have experiencedGEMEG’s world, appreciating its reliability, its professionalism and its passion for a such unique andnatural material.

lla ricerca del blocco perfettolways looking for the perfect block

di/by Gianni Sani, Photos © GEMEG

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Non è la prima volta cheDiamante si occupa di questaazienda: GEMEG è una impor-

tante realtà nel settore del marmo,presente praticamente in tutto ilmondo, estrae, seleziona, lavora ecommercializza i materiali migliori chele Apuane possono offrire, ed è ormaida diversi anni che ha impostato unaprogrammazione accuratissima delprocesso estrattivo. Dalla cava almagazzino ogni centimetro di marmoè controllato, seguito e monitorato daprofessionisti e aggiornate tecnologieinformatiche, ed è forse uno dei pochicasi al mondo in cui non è sbagliatoparlare di “produzione” di marmo.Abbinata a questa nuova filosofiaaziendale, GEMEG si è anche distintaper il linguaggio che utilizza per pro-muovere se stessa ed il suo materiale.Le incursioni al Fuorisalone di Milano,la partecipazione a Natural StoneVision, la presenza (raccontata neln°62 di Diamante) con uno standmolto particolare a Marmotec 2010,la realizzazione del film “Il capo” presentato nella sezione orizzonti alFestival del Cinema di Venezia e, asettembre, Marmomacc 2011 dimo-strano che l’impegno di questa azien-da, vecchia all’anagrafe ma giovanenello spirito, è tutto improntato aricreare quel rapporto deturpato tra“l’umanità ed il marmo”.È vero ciò che ha detto PhilippeDaverio alla conferenza inaugurale diCarrara Marble Week, tenuta assiemea volti importanti del mondo dell’ar-chitettura, e cioè che “Carrara è ilmarmo perché lo ha deciso l’umanità”ma è anche vero che dal secondodopoguerra “l’umanità” si è scordatadel marmo e l’oblio si è manifestatoanche a Carrara. Dagli anni cinquanta, infatti, la produ-zione, o meglio l’estrazione e la suc-cessiva lavorazione della materiaprima, si è prepotentemente indiriz-zata sulla quantità, le aziende hannosmesso di investire in ricerca, i pro-gettisti sono stati ammaliati da mate-riali industriali “moderni” e il mondodell’architettura ha voltato le spalle aquello che è stato per secoli il mate-riale più nobile per costruire.Abbiamo tutti presente le migliaia diedifici realizzati durante il boom eco-

nomico degli anni sessanta, quei condomini anche di pochi piani, quellepalazzine perfino eleganti, che pre-sentavano freddi e svogliati atrii rive-stiti con statuari venati a macchiaaperta, vani scala con gradini in cala-catta o travertino di due centimetri ecorrimano in ferro e plastica e, perfi-no, cabine ascensori con importantirossi di Verona come pavimento. Il marmo aveva perso il ruolo da protagonista che aveva avuto fino adallora nel grande spettacolo dell’archi-tettura. Le ultime apparizioni sui pal-coscenici internazionali erano stati imigliori edifici dell’architettura razio-nalista: dalla casa del fascio diTerragni con l’elegante rivestimento inbotticino alle numerose stazioni ferro-viarie, dal Palazzo della Civiltàdell’EUR ai tanti edifici pubblici sparsisu tutto il territorio italiano.Le cause di questa perdita di ruoloandrebbero ricercate nella modificadella percezione del “bello”, nell’ap-piattimento culturale che ha raggiun-to ormai livelli preoccupanti. Anche in una realtà “piccola” ma altamente simbolica, come Carrara, ildistacco tra il marmo e la gente eradiventato abissale. Ma quello che èavvenuto in queste settimane puòinvertire questa tendenza.Le idee non si propagano se non cisono degli ottimi scrittori che sannoraccontartele: idea, scrittore, colletti-vità. Marmo, architetto, collettività. È questo il messaggio che è statolanciato da GEMEG, portare di nuovoi progettisti ed i loro prodotti inmezzo alla gente, portare il materialein piazza per raccontarne le potenzia-lità, ricordare a tutti che splendidapietra è il marmo. Quello che colpiscedi più degli eventi GEMEG è la parte-cipazione, un carosello di persone, ungirotondo di famiglie, un abbracciosimbolico tra artisti di strada, cavato-ri, architetti, gente comune che dopotanto tempo condivide un linguaggio.Ed è proprio il linguaggio il filo conduttore della filosofia di questaazienda, il linguaggio della materia,dell’architettura e del design, dellearti e della comunicazione.La materia, il marmo, il blocco; unelemento così puro da rimanere ognivolta sorpresi dalla sua bellezza.

I t is not the first time Diamantedeals with this company:GEMEG, an important reality

in the marble industry - virtually present all over the world - extracts,selects, processes, and sales thebest materials offered by the ApuanAlps, and has been following ameticulous programming of theextracting process since severalyears by now. From the quarry tothe store, every centimeter of marble is checked, followed andmonitored by professionals andstate-of-the-art computer technologies. This is probably oneof the few cases in the whole world,where we can truly use the world “production” of marble.Further than this new corporate philosophy, GEMEG has also stoodout for the language used to promotethe company and its product.Its blitz to Milan's ‘Fuorisalone’, itsparticipation to the Natural StoneVision, its presence at Marmotec2010 (related on Diamante’s n° 62)with a very peculiar stand, the production of the movie ‘Il capo’ -presented in the section ‘Orizzonti’of the Venice Film Festival - and at Marmomacc next September,demonstrate the engagement ofthis company - old in age, but not inspirit - always looking to restore thetarnished relationship between“marble and people”.What Philippe Daverio said duringCarrara Marble Week’s openingconference - organized togetherwith important figures of the architectural world - is true:“Carrara is synonym of marble,because people have decided so”.But, what is also true is that, sinceWorld War II, “people” have neglected marble and the oblivionhas touched also Carrara.Since the 1950s, in fact, the production, or better, the extractionand the subsequent transformationof the raw material has focused

overwhelmingly on quantity, thecompanies have stopped investingin research, the designers havebeen enchanted by the “modern”industrial materials, and the architectural world has turned itsback on what has always been thenoblest material in the buildingworld.Everybody remember the thousands of buildings realized during the 1960s economic boom,the apartment blocks (even theones with a few floors) or the smalland elegant buildings, featuringcool and lazy hallways covered in statuary and veined open-match marble, staircases with two-centimeter Calacatta orTravertine steps and iron or plastichandrail, and even lift cabinsfloored with important Verona redmarbles. Marble has lost the leading role it had been having inthe big show of architecture.The latest appearances on theinternational stages had been thebest buildings of the rationalisticarchitecture: Terragni's 'Casa delfascio' (old headquarters of theItalian Fascists Party, t.n.), with its elegant covering in Botticinomarble, the numerous train stations,the ‘Palazzo della Civiltà’ in Rome’sEUR district, and the many publicbuildings scattered all over Italy.The reasons for this loss of importance should be searched inthe change of the perception of“beauty”, and in the cultural flattening which, by now, has reached preoccupying levels.Even in a “small” but highly symbolic reality like Carrara, thegap between the marble and thepeople had become huge.But what has happened in the latestweeks can change this trend.Ideas cannot spread without thework of good writers, who can helpdivulging them: idea, writer, society.Marble, architect, society.

15DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia

This is the message launched by GEMEG: tobring again the designers and their productamongst people, to bring the material in thestreets and show its potential, to remind people what a wonderful stone marble is. What strikes more in GEMEG’s events is participation: a whirl of people, a merry-go-round of families, a symbolic embraceamongst street artists, quarriers, architects,common people, who now share a commonlanguage, after a long time.And language, precisely, is the underlyingtheme of this company's philosophy: the language of the material, of architecture, ofdesign, of art, and of communication.The matter, the marble, the block, such apure element, always surprising for its beauty.

Rabarama with Telara Studio d’Arte Two sculptures for ANTICOnforme, the big exhibition for the summer season in Florence

by Lorenzo Marchini, IMM Carrara

O ne of the most well-known contemporary

artists to have recently recovered a strong,

intense relationship with marble is Rabarama.

After a series of successes in Europe, the Americas,

China and numerous others in Italy, this sculptress

takes her monumental works both to the Venice

Biennial and one of the most visited and classical

places in Florence.

Lettere lmplose and Sapere, two large works in marble

made at Telara Studio d’Arte in Carrara, will be on show

in Florence at a large new solo exhibition curated by

Luca Beatrice this summer which will include altogether

about forty works at different locations around the town:

Pitti Palace, Boboli Gardens and the Royal Stables.

Rabarama’s creative adventure involves the critics with

its multicoloured interpretations of the human figure

portrayed as a showcase of an inescapable existential

DNA and inevitably gains the consensus of the public

that instinctively find in the public art of these hypnotising

tattooed androgens immediate stupor and consonance

together with the threads of the impelling interior

Lettere Implose, Marmo Bianco di Carrara, cm 60x233x164, 2005-2010

Rabarama con Telara Studio d’ArteDue grandi sculture pronte per ANTICOnforme la mostra dell'estate di Firenzedi Lorenzo Marchini, IMM Carrara

F ra gli artisti più notid'arte contemporaneache hanno recentemente

recuperato un rapporto forte emolto intenso con il marmo c'èRabarama, scultrice che, dopouna serie di mostre di succes-so in Europa, Americhe, Cina enumerosi analoghi exploit inItalia, porta le sue operemonumentali a Firenze, in unodei complessi più classici evisitati.Due grandi opere in marmo,Lettere lmplose e Sapere, sonostate realizzate a Carrara,negli studi Telara, e sarannoesposte a Firenze per unanuova grande personale, cura-ta da Luca Beatrice, che si

svolgerà in estate e ospiteràuna quarantina di opere indiversi siti: Palazzo Pitti,Giardino di Boboli e ScuderieReali.L'avventura creativa diRabarama coinvolge la criticacon le sue policrome interpre-tazioni della figura umana,intesa come vetrina di un ineluttabile DNA esistenziale;altrettanto certo è il favore del pubblico che, nella PublicArt di questi ipnotizzantiandrogeni tatuati, trova istinti-vamente e ovunque immediati stupori e consonanze, insiemeai fili di quell'impellente dialo-go interiore che l'uomo noncessa di avere con se stesso.

Presentata da Vecchiato ArtGalleries, la nuova esposizione di Rabarama ha come titoloANTICOnforme e si terrà dal 9 giugno al 30 settembre, presen-tando opere collocate nei puntifocali del giardino di Boboli, unfolto nucleo centrale nel complessodelle cosiddette Le Pagliere e nelparco delle Scuderie Reali, altrenella piazza antistante PalazzoPitti, la reggia medicea che ètutt’uno con Boboli.Le sculture saranno una quaranti-na, quasi tutte di gran formato:alcune, per lo più in bronzo dipinto, appartengono aserie ormai celebri: da Co-stell-azione a Trans-calare,da Bozzolo a Trans-lettera,da Re-cinta a Ri-nascita.Altre, inedite, rappresenta-no, invece, l'ultima meta-morfosi di una ricercaormai ai confini dellametafisica. Sono in bianco marmo diCarrara: la testa diTadashii, le figure femminili di Alveoli eLettere Implose.Di Rabarama ben si

conoscono dettagli biografici eascendenze artistico - culturali: ilnome anagrafico, Paola Epifani, lanascita a Roma nel 1969 da geni-tori artisti, il trasferimento giova-nissima in Veneto, l’innato talentoper la scultura rivelato fin da pic-cola, gli studi specifici e, dagli anniNovanta, la collaborazione con lapadovana Galleria Vecchiato, gra-zie alla quale sviluppa una perso-nale ricerca filosofico-estetica distretta impronta determinista, sor-retta da capacità tecniche del tuttonon comuni ed esplicita fin dallascelta della griffe.

Rabarama, che in sanscrito signifi-ca ‘segni divini’ o ‘segni della divi-nità’, è lo pseudonimo che porta all'inserimento di geroglifici, geometrie, puzzle e lettering concui l'artista tatua le sue figureasessuate e che sono i misteriosisimboli delle regole primordiali incui l'umanità è eternamente imprigionata. La scultura di Rabarama diventacosi body painting e viceversa, inuna stessa, identica poesia, decli-nata con sensibilità tutta femminilee trasportata con passione nelmarmo di Carrara.

dialogue that man does not

cease to have with himself.

Presented by Vecchiato Art

Galleries, Rabarama’s new

exhibition is entitled

ANTICOnforme and will be

held from 9 June to 30

September with works

located in the focal points

of the Boboli Gardens, the

main body of work in the so-called

Le Pagliere building and the Royal

Stables park, others in the square

in front of Pitti Palace, the Medici

palace adjoined to the Boboli

gardens.

There will be around forty pieces of

sculpture, almost all of which are

large: some, mostly in painted

bronze, belong to the famous

series: from Co-stell-azione to

Trans-calare, from Bozzolo to

Trans-lettera, from Re-cinta to

Ri-nascita. Others, not shown

before, represent the last

metamorphism of research that now

borders on metaphysics.

These are in Carrara white marble:

the head of Tadashii, the female

figures of Alveoli and Lettere

lmplose (that we are publishing as

a preview).

Rabarama's biography and artistic-

cultural career are well-known.

Her real name is Paola Epifani.

She was born in Rome in 1969 of

artist parents and moved to the

Veneto region when very young.

She discovered her innate talent for

sculpture at an early age, then took

up art studies and from the 90s she

has been working with the gallery in

Padua Galleria Vecchiato, thanks to

which she has developed her own

personal philosophical-aesthetic

research which is clearly determinist,

supported by her unusual

technical skills and explicit in

the choice of name. Rabarama,

which in Sanskrit means ‘divine

signs’ or ‘signs of divinity’ is the

pseudonym which leads to the

inclusion of hieroglyphics, geometric

shapes, puzzles and lettering with

which the artist tattoos her sexless

figures and which are the mysteri-

ous symbols of the primitive rules

by which humanity is imprisoned

forever. Rabarama's work becomes

body painting and vice versa, in the

same, identical poetry which shows

a completely feminine sensitivity

passionately turned into Carrara

marble.

Telara Studio d’Arte,dieci anni dedicatialla scultura

Il laboratorio di scultura Telara nasce nel 2001a Carrara all’interno della Carlo Telara Marbleuna azienda del marmo per l’architettura che

opera sul mercato mondiale dal 1925. In questi dieci anni il laboratorio ha ospitatodecine di scultori Italiani e stranieri, artisti chehanno realizzato lì le proprie opere in marmo. La filosofia di base che ha spinto l’azienda adaprire uno spazio al suo interno dedicato allascultura è stata quella di riconoscere la necessitàdi rinsaldare il rapporto millenario fra scultura earchitettura a Carrara e di esplorare il legame traarte contemporanea e design in marmo. Nel corso dell’ultimo anno con il contributo didue artigiani di grande esperienza, AdrianoGerbi e Mauro Tonazzini, il laboratorio si è com-pletamente riorganizzato diventando TelaraStudio d’Arte specializzato nella produzione eriproduzione su commessa di sculture in marmod’arte classica, moderna e contemporanea. La maestria di artigiani specializzati nelle tecni-che tradizionali della scultura, combinata alla

profonda conoscenza del materiale ed al know-how della lavo-razione del marmo e delle pietre, consentono al laboratorio disoddisfare ogni tipo di richiesta. Dall’Ottobre 2010 il laborato-rio è impegnato, fra le molte attività, nella realizzazione di tresculture monumentali: Lettere lmplose, Sapere e Tran-sito del-l’artista Paola Epifani, in arte Rabarama, di cui le prime duedestinate alla grande mostra a cura di Luca Beatrice che si terràa Firenze dal 10 giugno al 30 settembre 2011 mentre Tran-sitoinvece sarà presentata alla Biennale di Venezia nel PadiglioneItalia.

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 19

Telara Studio d’Arte,ten years in sculpture

T he sculpture workshop Telara was set up in 2001 in Carrara aspart of the Carlo Telara Marble company, a marble companyspecialising in architecture that has been working on

international markets since 1925. Over the past ten years theworkshop has hosted dozens of Italian and foreign sculptors, artistswho have created their own works of art in marble on the premises.The basic idea behind the decision to open a space for sculpture onthe company premises was the recognition of the need to strengthenthe two-thousand year relationship between sculpture and architecturein Carrara and to explore the link between contemporary art anddesign in marble. Over the past year, with the contribution of two craftsmen with greatexperience, Adriano Gerbi and Mauro Tonazzini, the workshop hasbeen totally reorganized and has become Telara Studio d’Artespecialised in the production and reproduction of commissionedpieces or classical, modern and contemporary pieces of artwork. The mastery of craftsmen skilled in the traditional techniques ofsculpture, combined with a thorough knowledge of marble and stoneand their working, enables the workshop to meet all requirements.Among its many activities, since October 2010 the workshop has beeninvolved in the production of three monumental sculptures: Letterelmplose, Sapere and Tran-sito by the artist Paola Epifani known asRabarama. The first two are to feature in the large exhibitioncoordinated by Luca Beatrice to be held in Florence from 10 June to30 September 2011. The work entitled Tran-sito will be presented at theVenice Biennial in the Italian Pavilion.

Tran-sito, Marmo Bianco di Carrara

Sapere, Marmo Bianco di Carrara, cm 195x221x134, 2005-2011

“Io e il marmodi Carrara”“È un’emozione che toglie il fiato. È la scultura per definizione, la più avvincente delle avventure artistiche”. Rabarama in questa intervista dalle cave racconta il suo rapporto con il marmoTesti e Foto a cura di Catola & Partners, Firenze

R abarama, alias PaolaEpifani, e il marmo diCarrara. Bianco, puro,

accecante, solenne, eterno.Dopo argilla e bronzo, i primiamori, l’artista ha incontratonel più nobile dei materiali unnuovo, straordinario elementoespressivo per le sue monu-mentali opere dai tatuaggi primordiali. La grande personale ANTICOnforme, inprogramma a Firenze con 40opere, presenta anche ottoinedite, attualmente in fase dirifinitura nei laboratori dellacosta toscana. Una nona scul-tura andrà, invece, allaBiennale di Venezia.Quest'ultima fa parte delle seiaffidate allo Studio Scultura diMassimo Galleni (Pietrasanta-Lucca). I titoli: Abbandono(destinata a Venezia), Alveoli,Tadashii, In-cinta, Particelleestinte, Ri-volto.Tre sono, invece, affidate alloStudio d’Arte Telara (Avenza-Massa): Lettere implose, Tran-sito, Sapere. Le misure, variabili, sono inmedia di 2,20 metri di larghez-za, 2 di profondità e 1,70 dialtezza, con punte di 2,50 x2,44 x 270. Misure da giganti.“Quello col marmo”, raccontaRabarama, “è un rapporto natonegli ultimi anni. La GalleriaVecchiato, con cui collaboro,aveva aperto a Forte deiMarmi una nuova sede che haportato qui anche me. Alloralavoravo molto con l’argilla, lamia vera passione, ma a forzadi frequentare marmisti ecavatori ho voluto provare conil marmo. La grande differenzacon l’argilla è che lì si deveaggiungere e plasmare, men-tre col marmo si deve togliere.Lì la forma va costruita, nelmarmo è, invece, prigioniera

nel blocco e lo scultore nondeve far altro che liberarla dalsuperfluo”. Detto così pare facilissimo. In effetti anche Donatello,Michelangelo o Canova nonavevano che da affrancare iloro capolavori scultorei dallazavorra che li opprimeva. “Esatto. E usavano appunto ilmarmo di Carrara. Stando inquesti luoghi, dove il marmo èla materia regina, non potevocerto sottrarmi, così comenessun vero scultore potrebbe.Come Michelangelo e Canova,ma anche come tanti artisti anoi contemporanei, mi appog-gio ai laboratori locali, alla loroconoscenza del marmo, allaloro fantastica perizia.Mi avvalgo degli stessi cavatorie scalpellini ed è un’emozionedavvero senza pari lavorarequesta materia che ti impolve-ra, che lascia sugli abiti e sullapelle una patina bianca, quasisoffocante, ma che alla fineemerge in tutta la sua purezzae solennità. Una purezza, direi,altamente spirituale”.Altamente, come alte sono lecave che dominano le AlpiApuane e questa larga fasciadel Tirreno.“Le cave offrono lo scenario

più affascinante. Sono autenti-che cattedrali, incutono rispet-to per la materia e la monta-gna. Quassù capisci il valoredel marmo, senti il peso dellaterra che te lo dona, ma anchequello della fatica dell’uomoche scava. E allora avvertianche la profonda responsabi-lità di fare un lavoro perfetto,nel modo giusto, nei punti giusti”.

Ri-volto, Marmo Bianco di Carrara, cm 250x125x75, 2001-2009

Tadashii, Marmo Bianco di Carrara, cm 150x105x115, 2009-2011

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 21

Rabarama posa davanti alla scultura In-cinta,

Marmo Bianco di Carrara, cm 220x267x128,5,

2009-2011

Alveoli, Marmo Bianco di Carrara, cm 215x230x194, 2001-2011

Particelle estinte, Marmo Bianco di Carrara, cm 250x195x128, 2000-2009

Cinque linguaggi diver-si, cinque atelier discultura, tante loca-tions e il centro stori-co di Carrara occupa-to a tempo pieno dal

marmo in tutte le sue forme e intutte le declinazioni più moderne,raccontato da mostre di design efotografiche, spiegato con la forzadi installazioni e sculture chehanno occupato piazze, vicoli,palazzi storici e botteghe. Questa è stata Carrara MarbleWeek, la manifestazione pensata eorganizzata da CarraraFiere, cheha voluto riproporre e sottolineareil legame della città con il marmo,un evento che ha rappresentatouna nuova importante tappa diavvicinamento a CarraraMarmotec2012, un evento che ha coinvoltotutta la città con l’obiettivo di rac-contare e rendere fruibili, attraver-so iniziative di altissimo livello, ivalori e i linguaggi del marmo che,sedimentati nel tempo, hanno pro-dotto quella cultura originale checaratterizza e rende unica la città.L’evento è stato progettato percoinvolgere tutta la città occupan-do spazi, strade, piazze e luoghisimbolo, creando un percorso che,attraverso eventi, mostre e dibatti-

ti ha voluto far dialogare e intera-gire la tradizione del marmo con ilsuo futuro, grazie anche agli alle-stimenti pensati e coordinati daSilvia Nerbi e Paolo Armenise,architetti che vantano ormai espe-rienze importanti.“È stato un appuntamento con ilquale abbiamo voluto proporre unavisione moderna del marmo, tantodelle sue funzioni quanto della suaimmagine. Un evento - ha detto fral’altro il presidente di CarraraFiereGiorgio Bianchini - che ha volutounire il futuro, che è CararaMarmotec2012, con il passato e il presentedella città che è cultura, architettu-ra e competenze, riscoprendo edattualizzando il rapporto fra lacittà. Il marmo non è solo materia,ma è un “portato” di tradizione econoscenze che rendono facile enaturale il dialogo, non solo fra lacittà e il “suo” marmo, ma di tuttoil territorio con i protagonisti dellacultura della pietra a livello inter-nazionale”.Carrara Marble Week è stata, per-ciò, una festa della città che si èritrovata attorno al marmo, ripor-tato nel centro storico, collocando-lo al centro dell’attenzione dell’in-tera comunità, ma è stata ancheun’iniziativa complessa perché havoluto mantenere vivo e aggiorna-to il legame territoriale, della cittàe dell’intero comprensorio apuo-versiliese, con il materiale che nesegna profondamente la storia e lacultura.“Abbiamo programmato una setti-mana di eventi (protratta poi ad unmese ndr) con la realizzazione diinstallazioni che hanno messo inevidenza la bellezza e la contem-poraneità della cultura del marmoattraverso un percorso che ha toc-cato tutto il centro storico, utiliz-zando diversi linguaggi della mate-

ria proposti nei luoghi simbolo diCarrara. Sono state realizzate alcu-ne installazioni di grande effetto,come un portale monumentale diblocchi di marmo – ha commentatoParis Mazzanti, direttore generaledi CarraraFiere, – abbiamo fattoconoscere alla città il Cubo diSnøhetta, presentato in aprile aMilano durante la settimana delDesign, ma anche i laboratori chehanno fatto e fanno la storia dellascultura e del design. Abbiamolavorato anche sulle suggestioniche il marmo può far nascere,coinvolgendo aziende che operanonei campo dell’illuminazione artisti-ca e dell’arredamento di altissimolivello. Insomma, tanti modi perrendere il marmo facile ed attuale,anche attraverso eventi, dibattiti,conferenze”.Carrara Marble Week ha sceltoquattro linguaggi per raccontare ilmarmo, che hanno avuto altrettan-ti percorsi su strade, edifici storicie piazze antiche, testimoniandouna realtà e un rapporto ricchi difascino:

◗❍ il linguaggio della Materia: conundici blocchi di marmo che hannosegnato un percorso sulle strade,per aiutare a riflettere sul significa-to del marmo, accompagnati daun’ampia testimonianza fotograficacon in primo piano i volti dei cava-tori che permettono alla materia didiventare materiale. L’itinerario si èaperto nella parte di Via Roma checonfina con l’Accademia di BelleArti e si è sviluppato attraverso laPiazza D’Armi.

◗❍ il linguaggio dell’Architettura:per raccontare l’architettura con lapietra naturale, attraverso unamostra e tre grandi installazioniche partivano dall’Accademia di

Five different forms of

expression, six sculpture

workshops, many

locations and Carrara’s

old town occupied full

time with marble in all its forms and

most avant-garde variations with

design and photo exhibitions,

installations and pieces of sculpture

that were scattered around the

squares, narrow streets, old

buildings and workshops.

This was Carrara Marble Week, the

event that took place from 8 to 27

June, created and organized by

CarraraFiere to revive and emphasise

the connection between the town

and marble. An event that has been

an important stage in the lead-up to

CarraraMarmotec 2012, a high

profile event that involved all the

town to show and divulge the value

and forms of expression of marble

that, sedimented over time, have

produced the original culture that

makes the town unique.

The event has been designed to

involve the entire town occupying

spaces, streets, squares and

symbolic places, creating an itinerary

with exhibitions and debates with

a view to creating a dialogue and

interaction between marble’s

tradition and its future.

“The purpose of the event was to

give a modern vision of marble,

both of its functions and its image.

An event - said the CarraraFiere

Chairman Giorgio Bianchini - that

aimed to combine the future, which

is CarraraMarmotec 2012, with the

past and the present of the town

which is culture, architecture and

skills, rediscovering and renewing

the relationship between the town

and marble. Marble is not only a

material, but also a conveyor of

tradition and knowledge that

makes the dialogue easy and

natural between the town and “its”

marble and all the territory with its

international stone culture leaders”.

Carrara Marble Week has been a

party for the whole town, bringing

marble back to the old town and

placing it at the centre of attention

of the entire community. It was also

a complicated event as it aimed to

keep the territorial link alive between

the town and the entire Apuo-

Versilian area through the material

that has had profound effects on

its history and culture.

“We have planned a week (later

became a month) of events with

installations that highlighted the

beauty and contemporary nature of

the marble culture with itineraries

crossing the entire old town using

different forms of expression in the

symbolic places of Carrara. There

were installations of great impact

like a monumental gate in blocks

of marble - said Paris Mazzanti,

CarraraFiere’s managing director -

we showed Snøhetta’s Cube

presented in April in Milan during

the Design Week as well as the

workshops that have written and

continue to write the history of

sculpture and design. We have

worked too on the sensations

that marble can inspire involving

companies working in the field

of artistic lighting and high end

furnishings. Many ideas to show

that marble is user-friendly and

modern with side events, debates

and conferences”.

Carrara Marble Week has chosen

four forms of expression in four

separate itineraries through the

streets and in the old buildings and

squares that bore witness to this

fascinating world:

◗❍ The language of matter: with

eleven blocks of marble that

signposted an itinerary through the

streets to allow the public to reflect

on the meaning of marble together

with a large number of photographs

showing the faces of the quarrymen

that enable the matter to become a

material. The itinerary began in Via

Roma at the corner where the Fine

Arts Academy is located and

continued towards Piazza D’Armi.

◗❍ The language of architecture:

architecture and natural stone

with an exhibition and three large

installations starting from the Fine

Arts Academy, across Via Loris

Giorgi and down to Piazza Alberica.

An exhibition entitled “Project,

Marble, Architecture” with marble at

the centre of other projects

underway such as the “One World

Trade Centre”. Zero Light was

shown in Piazza Alberica, a large

installation which stands as a

metaphor of man’s journey through

architecture and light, the signs

through which the relationship

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 33

Belle Arti attraverso via LorisGiorgi per arrivare in piazzaAlberica. Lungo il percorso ancheuna mostra, “Il progetto, il marmo,l’architettura” che ha presentato ilmarmo come protagonista anche diprogetti in fase di realizzazione,come il “One World Trade Centre”.In Piazza Alberica è stato presen-tato Zero Light, la grande installa-zione metafora del percorso del-l’uomo attraverso l’architettura e laluce, i segni attraverso i quali ride-finire il rapporto tra l’uomo chevive e l’uomo che abita.

◗❍ il linguaggio delle Arti: con un percorso nell’arte, nella sculturae nella cultura della pietra natura-le, nelle strade e nelle piazze dellastoria cittadina, Piazza dellaAccademia, Piazza del Duomo,Piazza delle Erbe e altre ancora,che hanno ospitato cinque labora-tori ed i loro artisti: dal laboratorioCorsanini allo Studio Cremoni, dalloStudio Devoti 3d al LaboratorioNicoli, allo Studio SGF.

◗❍ i linguaggi del Design e dellaComunicazione: percorsi affasci-nanti, attraverso locations dove siè raccontato il Design come qualitàespressiva e strumento di comuni-cazione di valori, ma anche l’ap-proccio di giovani designer e l’uti-lizzo del marmo nelle loro creazio-ni. Un viaggio attraverso le stradee i palazzi delle città, che ha avutocome epicentro Corso Rosselli, conla partecipazione di alcune grandiaziende protagoniste dell'ItalianDesign, in un contesto in cui l’hotelMichelangelo è elemento di comu-nicazione del valore del marmo,luogo di sosta, dell’incontro e del-l’accoglienza di qualità.

È stato un grande sforzo organiz-zativo, supportato da ToscanaPromozione e dalla Camera diCommercio che ha organizzato l’incoming di una delegazione diarchitetti provenienti da tuttaEuropa, dai Paesi del Golfo edall’America e che ha portato que-sti professionisti, scelti con grandecura, a Carrara per visitare “CarraraMarble Week”, ma anche perincontrare aziende, vedere cave,partecipare a workshop ed amomenti di confronto tecnico ecommerciale.La prima edizione di CarraraMarble Week, aperta l’otto giugno,è stata poi protratta fino a domeni-ca 26 per esaudire le richieste diquanti hanno voluto mantenere

vivo nel centro storico di Carraraun evento che ha riportato ilmarmo a contatto con la città e,ancora prima della conclusione, èstata annunciata la seconda edizio-ne: si aprirà il 23 maggio 2012, inconcomitanza con CarraraMarmotec,31esima edizione della fiera inter-nazionale dei marmi, tecnologia e design in programma aCarraraFiere dal 23 al 26 maggio.L’annuncio è stato dato dal diretto-re di CarraraFiere, Paris Mazzanti,assieme al sindaco di Carrara,Angelo Zubbani, nel corso di unincontro con la stampa, gli impren-ditori e gli artisti che hanno parte-cipato, con entusiasmo, all’eventoed hanno potuto veder crescere,ogni sera, l’attenzione dei carraresima anche di migliaia di visitatori.Un fiume di gente che ha ritrovatol’amore per la città assieme all’am-mirazione per il marmo che ne èmateriale simbolo.“Ci siamo accorti che CarraraMarble Week non poteva rimanereun fatto isolato - ha detto ParisMazzanti in Piazza Alberica, sceltacome luogo simbolo della città edell’evento - ed abbiamo accoltocon piacere le sollecitazioni delleaziende partner e degli artisti, maanche di tutti coloro che abitano edoperano nel centro storico.L’evento si trasforma in un “for-mat” destinato ad ampliarsi e adaccogliere le attività culturali diCarraraMarmotec. Così avremo infiera, durante la giornata, le atti-vità commerciali, il “business” e glioperatori potranno essere protago-nisti, anche la sera, di Carrara

Marble Week nel centro storico cheha dimostrato di essere straordina-riamente accogliente e adatto perquesto tipo di iniziative. È stato unsuccesso che ci impegna a miglio-rare ulteriormente. Naturalmente,visto lo sforzo organizzativo cheimporrà anche la seconda edizione,resterà aperto più a lungo diCarraraMarmotec, ma di date eprogrammi avremo modo di ripar-lare. Vorrei però sottolineare,ancora una volta, il sostegno e lacollaborazione che abbiamo avuto

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 35

between man that is alive and man

that lives is redefined.

◗❍ The language of the arts: an

itinerary focusing on natural stone

art, sculpture and culture in the

streets and squares reminiscent of

the town’s history, Piazza della

Accademia, Piazza del Duomo,

Piazza delle Erbe and others that

hosted six sculpture workshops

together with their artists: from the

Studio Francesco Cremoni to Silvio

Santini’s S.G.F. Scultura, from Luigi

Corsanini Studio d’Arte e Scultura

to Devoti 3d and the Studi D’arte

Cave Michelangelo and the Studi di

Scultura Carlo Nicoli.

◗❍ The language of Design and Communication: fascinating

itineraries stopping at locations

showed Design as a form of

expression and a tool for the

communication of values as well as

the approach of young designers

and the use of marble in their

creations. A journey through the

streets and the buildings of the

town with Corso Rosselli at the

centre and the participation of some

of the leading companies in Italian

Design. The Hotel Michelangelo

was an element to convey the value

of marble, a place to stop, meet

and welcome quality.

The event has required great

organization and has been supported

by Toscana Promozione and the

Chamber of Commerce that has

organised the arrival of a selected

delegation of architects from all

over Europe, the Gulf countries and

America who came to Carrara to

visit the “Carrara Marble Week” and

meet the companies, see the

quarries and take part in workshops

and technical and commercial

events.

Carrara Marble Week has been

a big event, a party that involved

the entire town with debates,

exhibitions, artists that performed in

the streets and lighting designed to

enhance the well-known places

around the town and make them

new and magical together with

settings designed and coordinated

by Silvia Nerbi e Paolo Armenise,

architects with many years of

experience.

A challenge, a full programme each

day supported by CarraraFiere and

a group of leading companies that

have actively taken part in this

project to put Carrara in the

limelight once more.

Partners of the event were: Franchi

Umberto Marmi; GEMEG; Il Fiorino;

MT&S; Italmarble di Pocai;

Savema; Società Apuana Marmi;

Up Group, with Martinelli Luce as

the technical sponsor.

Of great significance was the

contribution from the Tuscan

Regional Government, Toscana

Promozione, Massa Carrara

Province, Carrara Council, Carrara

Savings Bank Foundation, Massa

Carrara Chamber of Commerce

and Carrara Savings Bank that

was the sole bank sponsor while

Carrara Fine Arts Academy gave

its most prestigious rooms for the

event.

da Aziende e Istituzioni, associazio-ni e artisti: senza di loro sarebbestato sicuramente tutto più difficile”.Soddisfatto il sindaco di Carrara,Angelo Zubbani, “perché l’eventoha fatto centro, con un mix calibra-to di grandi opere, mostre, tesoridiffusi ma anche iniziative chehanno portato in piazza tantagente, come non era mai accaduto.C’è stata una riscoperta del marmoe dell’orgoglio di esserne la cittàsimbolo. Mi piacerebbe - ha dettoancora Angelo Zubbani - che leinstallazioni non fossero tolte tutteassieme, con un distacco progres-sivo e non traumatico così che glieffetti di questa riscoperta possanorestare a lungo in attesa di unaseconda edizione.” Il grande David, che campeggianella piazza del mercato, la cadillacdi marmo e il cubo “Zero” collocatiin piazza Alberica saranno, dun-que, visibili e lasceranno la cittàcon calma. Resterà, nel ricordo ditutti, un evento che ha avutoapprezzamenti unanimi, realizzatoda CarraraFiere che ha avuto comepartner aziende leader che si sonorese protagoniste di un progettoche è riuscito a mettere Carrara alcentro dell’attenzione, partendo

dalla valorizzazione di una culturaspecifica come quella del marmopresentato nello scenario di uncentro storico.Sono stati partner dell’iniziativa:Franchi Umberto Marmi; GEMEG; Il Fiorino; MT&S; Italmarble Pocai;Savema; Società Apuana Marmi,Up Group, con Martinelli Lucesponsor tecnico. Determinante il contributo di

Regione Toscana, ToscanaPromozione, Provincia di MassaCarrara, Comune di Carrara,Fondazione Cassa di Risparmio diCarrara, Camera di Commercio diMassa Carrara e della Cassa diRisparmio di Carrara, sponsor ban-cario unico, mentre l’Accademia diBelle Arti di Carrara ha messo adisposizione spazi e sale prestigio-se.

Le “griffe” dell’architettura internazionale a CarraraUn incoming organizzato dalla Camera di Commercio in occasione della settimana dedicata al marmo, ha

portato in Toscana professionisti della progettazione selezionati fra gli studi che hanno firmato progetti importanti con usi eccellenti del marmo. Un programma ricco di incontri in azienda e confronti sull’uso dei

lapidei in collaborazione con CarraraFiere, Toscana Promozione e Lucca Promos

Sono trentacinque le “archistar”, progettisti di livellointernazionale che vantano un ricco curriculum nel-l’uso del marmo e che rappresentano gli studi e le

associazioni professionali più importanti nei rispettivipaesi, che sono state in Toscana per partecipare adincontri, dibattiti, convegni organizzati in occasione diCarrara Marble Week, l’evento che ha avuto comeobiettivo la valorizzazione del marmo e del suo rapporto con la città e il territorio.L’iniziativa è stata curata dalla Camera di Commercio diMassa-Carrara e Toscana Promozione, in collaborazio-ne con CarraraFiere e Lucca Promos, e ha previstovisite in città ed incontri con le imprese che hanno aderito con entusiasmo ad un progetto che le ha messein contatto con professionisti specializzati in progettiche prevedono l’utilizzo dei materiali lapidei.I progettisti sono stati selezionati con la collaborazionedella rete delle Camere di Commercio Italiane all’Esteroe di CarraraFiere in preparazione di Marmotec 2012,

evento di riferimento per il mondo della progettazione. Gli architetti, che provenivano sia da Paesi europei(Francia, Germania, Portogallo, Svizzera, Regno Unito)sia dalle Americhe (Messico, Canada e Argentina),hanno soggiornato a Carrara e preso parte agli eventidi Carrara Marble Week che si sono svolti nel centrostorico e “hanno seguito anche un programma studiatoche li ha portati in visita nelle cave - sottolinea NorbertoRicci, presidente della Camera di Commercio diCarrara - e incontrato alcune imprese rappresentativedell’offerta toscana di materiali lapidei per presentazionie visite in azienda, allo scopo di promuovere i nostrimateriali, le nostre lavorazioni e i nostri servizi di eccel-lenza e favorire l’avvio di contatti commerciali. La partecipazione all’iniziativa, che ha grande valenza promozionale, è stata aperta a tutte le impresetoscane del settore lapideo interessate e strutturate perconfrontarsi con progetti e realizzazioni di respiro inter-nazionali”.

DIAMANTE Applicazioni & Tecnologia 37

La cultura del marmo è la ricchezza di Carrara

Pubblico delle grandi occasioni alla tavola rotonda condotta da Philippe Daverio con grandi architetticome Mario Botta, Mario Bellini, Peter Marino e Alexander Sipkes sull’uso e attualità del marmo

che, grazie alle capacità di chi lo lavora, si trasforma da materiale in opera d’arte

Il salone di rappresentanza della Camera di Commercio di Carrara non è stato sufficiente ad accogliere unpubblico strabocchevole che ha partecipato con grande entusiasmo alla conferenza coordinata da PhilippeDaverio su ‘Progettare con il Marmo’, che si è tenuta giovedì 9 giugno nell’ambito di Carrara Marble Week.

La tavola rotonda ha colto in pieno l’obiettivo, con Mario Botta che, conuna frase molto chiara, ha sintetizzato la sua visione del marmo e delrapporto fra Carrara e il suo materiale prezioso, affermando che“La ricchezza di Carrara non è il marmo, ma il lavoro del marmo. Senza

questo plusvalore, fatto di tradizione, arte e cultura, la pietra è solo unpezzo di monte. Io sono un muratore - ha detto ancora Botta - e so beneche senza l’arte, l’intelligenza e il lavoro dell’uomo, il marmo resta mate-ria, strumento neutro, in pratica solo un pezzo di montagna. Il marmo tra-sforma la natura in cultura e Carrara, che detiene la cultura del marmo,non deve vendere marmo grezzo svendendo le montagne, ma venderequello che è il suo valore aggiunto più importante che è dato dal lavoro,dalle capacità, dalla manualità, dalle esperienze che consentono la lavo-razione di alto livello e rendono il marmo di Carrara prezioso, un elemen-to identitario unico, insostituibile in un mondo sempre più globalizzato,perché l’architetto, come tutta l’umanità, vede nel marmo il materiale cheavvicina all’eternità”. Proprio questo punto è stato ripreso da Philippe Daverio che ha ricordatocome il marmo è il materiale che, di fatto, trasforma l’ingegneria dellacostruzione in architettura ed è determinante nel “dare valore ad un edificio creando la città e costruendo la memoria collettiva, generandoidentità e creando una forma di rassicurazione”.Molto apprezzato l’intervento di Mario Bellini, che ha ripercorso il suo rapporto con la pietra, e con il marmo in particolare, materiale amato atutte le latitudini, citando le sue esperienze in Italia come in Giappone.Oggi - ha detto fra l’altro Bellini - dobbiamo progettare e costruire mettendo in competizione i prezzi dei materiali di fronte ad una committenza molto attenta ai costi e, dunque, l’uso del marmo deve essere di altissimo livello, un uso che aumenti il valore ed il prestigio del contesto in cui è inserito”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Peter Marino (senior project dello studio Spadaro di NewYork) che ha portato come esempio gli interventi realizzati da lui personalmente e dallo Studio “su abitazio-ni prestigiose e sedi di grandi griffe, come Fendi, dove la pietra è stata utilizzata come materiale checomunica importanza e valore, un valore che viene garantito dalla manualità e dall’esperienza di artigianiitaliani. Ecco perché - ha detto Marino - nei miei lavori impiego tante pietre di tutta Italia ma non rinunciomai all’estro e alla manualità italiana”.Di grande interesse anche l’intervento diAlexander Sipkes (associate director delprestigioso SOM, lo studio Skidmore,Owen and Merrill) che è stato incaricato diintervenire su Ground Zero, incarico per ilquale ha pesato la grande esperienza diuno studio che vanta capacità e potenzia-lità professionali di altissimo profilo, conusi di eccellenza del marmo e della pietra,documentate, nel corso del lungo inter-vento, da foto di progetti realizzati a tuttela latitudini, con impieghi di grande archi-tettura entrati nei testi studiati da chi vuoleapprofondire non solo le soluzioni costrut-tive ma anche l’uso moderno, intelligentee razionale dei materiali, come il marmo,che SOM ha sempre utilizzato, creandosuggestioni estetiche e dando valore agliedifici.

ADEMECUM

Società / Company..............

Stabilimento e LaboratoriPlant and WorkshopsIndirizzo / Address...............

Resp.Comm./Sales ManagerResp.Tecnico/Technical Manager

BELFORTGLASS Srl

Via Regione Fornale, 1015070 Belforte Monferrato (AL) - ItalyTel. +39 0143 86244 / 81949Fax +39 0143 [email protected]

Sig. Mauro BovoneSig. Franco Marenco

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZAOperat iv i ty Market branch

❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori:Diamond tools for application in the sectors:◆ Vetro / Glass

BB

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

LINEA PRINCIPALI PRODOTTIMain Product Lines

Mole diamantate a legante metallico e resinoide per il vetroDiamond wheels at metallic and resinoid binders for glass

costruite con / manufactured with:• LEGANTI METALLICI SINTERIZZATI / Sintered metal binders • LEGANTI RESINOIDI / Resinoid binders

QU

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Consolidamento di polveri per acciai rapidi solidificate velocemente mediante

sinterizzazione a scarica elettrica di E.G. Grigoryev

Istituto di Ingegneria Fisica, Mosca, Russia

ABSTRACTIn questa memoria è indagato il consolidamento di una polvere, con struttura ad alta densità e alta resistenza,per acciaio rapido e sono definiti i parametri ottimali difunzionamento. La polvere per acciaio rapido è statasolidificata rapidamente mediante sinterizzazione conscarica elettrica. Si è rilevato che la densità e la resi-stenza dell'acciaio rapido da polveri dipendono, essen-zialmente, dai parametri della scarica elettrica ad altatensione e dalla pressione meccanica applicata. Le parti-celle di polvere di acciaio rapido vengono ridistribuite inun volume compatto, grazie alla pressione magnetica dell'impulso della scarica ed alla pressione meccanicaesterna. La distribuzione della pressione magnetica èdefinita dalla distribuzione della densità di corrente in uncompatto di polvere. Il processo di densificazione dellapolvere ha natura ondulatoria nella sinterizzazionemediante scarica elettrica. L’influenza congiunta dellapressione meccanica esterna e di quella magneticaforma alcune zone differenziate, con una diminuzionedella frazione volumetrica dei pori nel materiale consoli-dato. Abbiamo determinato dei criteri adimensionali,

definendo dei parametri per la diminuzione della frazionevolumetrica dei pori, durante la sinterizzazione mediantescarica elettrica.

INTRODUZIONEGli acciai rapidi sono utilizzati principalmente per gliutensili da taglio, dal momento che sono caratterizzatidalla capacità di mantenere un elevato livello di durezzanel taglio ad alta velocità dei metalli. Questi acciai sonoleghe a base ferrosa in un sistema multicomponente Fe-C-Me, dove Me rappresenta un gruppo di elementileganti, comprendente principalmente W, Mo, Cr, V e Co.La microstruttura dell'acciaio rapido è costituita da unamatrice di martensite contenente carburi ricchi di tung-steno, molibdeno e vanadio, e questo porta a proprietàutili, quali la resistenza all'usura e la tenacità [1].Questa specifica combinazione di proprietà rende l'ac-ciaio rapido il materiale preferito in molte applicazioni,come i processi di taglio. Al fine di ottenere utensili conuna maggiore capacità di lavoro, è necessario che laporosità sia minima [2]. Notevoli progressi nella metal-lurgia delle polveri per acciai rapidi si sono avuti con lo

ABSTRACT

The consolidation of high density and high strength

structure of powder high-speed steel is investigated

and optimal operating parameters are defined.

The rapidly solidified high-speed steel powder was

consolidated by the electric discharge sintering.

It was found that the density and strength of powder

high-speed steel essentially depends from high voltage

electrical discharge parameters and applied mechanical

pressure. Powder particles of high-speed steel are

redistributed in the compact volume due to magnetic

pressure of discharge current pulse and the external

mechanical pressure. The distribution of magnetic

pressure is defined by the distribution of a current density

in the powder compact. The powder densification process

has wave nature in the electric discharge sintering.

Joint influence of external mechanical and magnetic

pressure forms some different zones with cumulative

collapse of pores in volume of consolidated material.

We determined the dimensionless criteria defining

parameters of cumulative collapse of pores during the

electric discharge sintering.

INTRODUCTION

High speed steels are mainly used for cutting tools, since

they are characterized by their capacity to retain a high

level of hardness while cutting metals at high speed.

These steels are ferrous based alloys of the Fe-C-Me

multicomponent system where Me represents a group of

alloying elements comprising mainly W, Mo, Cr, V, and

Co. The microstructure of high-speed steels consists of

a matrix of martensite embedded with carbides rich in

tungsten, molybdenum and vanadium, and this leads to

useful properties such as wear resistance and toughness

Consolidation of the rapidly solidified high speed steel powders by electric

discharge sintering by E.G. Grigoryev

Moscow Engineering Physics Institute, Moscow, Russia

World Congress et Exhibition PM 2010 - Florence, ItalyHard Materials & Diamond Tools

ADEMECUM

Società / Company..............

Stabilimento e LaboratoriPlant and WorkshopsIndirizzo / Address...............

Resp.Comm./Sales ManagerResp.Tecnico/Technical Manager

BOVONE DIAMOND TOOLS Srl

Via Voltri, 7815076 Ovada (AL) - ItalyTel. +39 0143 835796 - 89Fax +39 0143 [email protected]

Sig.ra Patrizia PastorinoDr. Renato Genocchio

SETTORE MERCEOLOGICO DI APPARTENENZAOperat iv i ty Market branch

❏ Utensili diamantati per applicazioni nei settori:Diamond tools for application in the sectors:◆ Lapideo / Stone◆ Vetro / Glass

BB

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

LINEA PRINCIPALI PRODOTTIMain Product Lines

Mole diamantate / mole periferiche per tutti i diametri e profili Mole lucidanti / feltri / foretti / ossido di cerio Diamond wheels - peripheral wheels for all diameters and profiles Polishing wheels - felts - drills - cerium oxide Diamond wheels at metallic and resinoid binders for glass

costruiti con: / manufactured with :• LEGANTI METALLICI SINTERIZZATI / Sintered metal binders • LEGANTI RESINOIDI / Resinoid binders

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Caratterizzazione di rivestimenti di diamante CVDmediante prove dinanoindentazione

ABSTRACTI valori della durezza e del modulo di Young di un rive-stimento di diamante CVD (Chemical Vapor Deposition)sono stati determinati dalle curve carico-profondità dipenetrazione ottenute da una prova di nanoindentazio-ne. Allo scopo di valutare l’influenza dello spessore delrivestimento e del carico massimo sulla durezza e sulmodulo di Young, le prove sono state condotte per due diversi valori del carico massimo, ad una velocità di carico costante, su provini aventi rivestimenti di diversospessore. I valori ottenuti sono in accordo con quelliriportati in letteratura.

1. INTRODUZIONEIl CVD (Chemical Vapor Deposition) è il processo attraverso il quale delle sostanze in fase vapore sonodecomposte e fatte reagire prima di essere condensatesu di un substrato per formare un rivestimento solido.Questa tecnica inizialmente utilizzata nell’industria deisemiconduttori è ampiamente diffusa per la produzionedi componenti ottici, microelettronici e meccanici.Il processo di formazione del diamante CVD viene realizzato utilizzando una miscela gassosa di idrocarburi,generalmente metano (CH4), ed idrogeno; in alternativapossono essere utilizzati anche CO ed ossigeno. Il limite attuale della tecnica è costituito dalle elevatetemperature, 800-1000°C che deve raggiungere il substrato. Ciò rende difficoltosa la deposizione su substrati realizzati in acciaio. La tecnologia CVD sviluppatasi nell’ultimo ventennio permette di depositare rivestimenti continui su superficiestese (diametri maggiori di 300 mm [1]) con spessorimaggiori di 3 mm. È così possibile sfruttare le proprietàdel diamante [2] in tutte quelle applicazioni in cui èrichiesta un’elevata resistenza alla corrosione e all’ero-sione [3]. Per contro, l’elevata durezza ha costituito sinora un limite alla conoscenza delle proprietà meccani-che di questo materiale dalle grandi potenzialità. Infatti, le prove più utilizzate per caratterizzare questomateriale sono le prove di nanoindentazione che preve-dono l’utilizzo di penetratori dalla forma particolare.Inoltre, le proprietà rilevate risultano fortemente influenzate, oltre che dalla qualità del rivestimento, dallacorretta esecuzione delle prove ed interpretazione deirisultati sperimentali. Nel presente lavoro viene descritta una procedura sperimentale per la determinazione della durezza e delmodulo di elasticità, mediante nanoindentazione, di unrivestimento di diamante CVD. Le esperienze sono state

ABSTRACTThe microhardness and Young’s modulus of a CVD

diamond film were determined from load-penetration depth

curves obtained by nanoindentation technique.

To evaluate the effects of coating thickness and maximum

applied load on hardness and elastic modulus, tests were

carried out for two different load levels at a constant loading

rate. Samples with different thickness were tested.

Values of hardness and elastic modulus are comparable to

those reported in literature.

1. INTRODUCTIONCVD (Chemical Vapor Deposition) is a process where

volatile substances decompose and react before condensing

on a substrate surface to produce a solid coating.

This technique, initially used in the semiconductor industry,

is widely used in the production of optical, microelectronic

and mechanical components.

The CVD diamond growth process requires a mixture of

hydrocarbons, usually methane (CH4) and hydrogen;

CO and oxygen can also be used as an alternative.

The limit of this technology is the high temperatures,

800-1000°C, the substrate must withstand.

So the deposition on a steel substrate is technically difficult.

CVD technology developed over the last 20 years permits

the deposition of continuous coatings on large surfaces

(diameter larger than 300 mm [1]) with thicknesses greater

than 3 mm. It is thus possible to take advantage of the

properties of diamond [2] in many engineering applications

for which a higher resistance to corrosion and erosion is

required [3]. However, the high hardness has imposed a

limit on the knowledge of the mechanical properties of this

material. In fact, the most common tests used to characterize

this material are nanoindentation measurements performed

with specially shaped indenters. Furthermore, measured

properties are strongly influenced not only by the quality of

the coating, but also by a correct execution and interpretation

of test results.

This paper describes an experimental procedure for the

determination of the hardness and of the elastic modulus

through nanoindentation of a CVD diamond coating.

The experiments were performed using a NanoTest 600

device (Micro Materials Ltd) with a Berkovich indenter.

2. THEORETICAL FUNDAMENTALSThe elastic modulus and hardness of a coating can be

Luca De Fazio1, Franco Furgiuele2

1 Magnetti Marelli Spa, Bari plant, Italy2 Mechanics Department, University of Calabria, Arcavacata di Rende (CS), Italy

Characterization of CVD diamond

coatings by nanoindentation

tests

TOWERING OVERLONDONCONCRETE CUTTING REACHES

ITS PINNACLE

SVETTANDO SU LONDRALA DEMOLIZIONE CONTROLLATA PROTAGONISTA

DELLO SKYLINE DELLA CITY

NEL CUORE DEL QUARTIERE FINANZIARIO DI LONDRA È IN PIENO

SVOLGIMENTO UN PROGETTO EDILIZIO DI GRANDE PRESTIGIO. LA TORRE PINNACLE, NOTA ANCHE COME BISHOPGATE TOWER, IL CUI COMPLETAMENTO È PREVISTO PER LA FINE DEL 2012,SARÀ IL SECONDO EDIFICIO PIÙ ALTO, NON SOLO DEL REGNO

UNITO, MA ANCHE DELL’INTERA UNIONE EUROPEA. TUTTAVIA, PER CONSENTIRE ALLA NUOVA TORRE DI PRENDERE

FORMA NEL SITO PREVISTO, SI È RESA NECESSARIA LA DEMOLIZIONE

DI UN PREESISTENTE EDIFICIO CARATTERIZZATO DALLA PRESENZA

DI UN BASAMENTO SU PIÙ LIVELLI E PILASTRI IN CEMENTO

ARMATO CHE DOVEVANO ESSERE TAGLIATI E RIMOSSI, PRIMA DI

POTER INIZIARE I LAVORI PER LA NUOVA COSTRUZIONE.

L a torre, di 288 metri e 63 piani di altezza, èstata progettata dagli architetti dello studioKohn Pedersen Fox di New York.

Il Pinnacle, originariamente previsto di 307 metri, a causa dei rilievi mossi dall’autorità britannica dell’aviazione civile (CAA), è stato ridotto e riportato a“soli” 288. Un edificio preesistente è stato demolitodalla Keltbray Limited di Esher, Inghilterra, conservan-done, però, tre livelli interrati e installando nuovi pila-stri che, passando attraverso le solette per solai diquesto basamento, dovevano sostenere la struttura del

nuovo grattacielo. La Keltbray doveva, quindi, ricavare140 aperture ottagonali e 150 circolari, con diametro variabile da 1,4 a 3 metri, attraverso quattro livelli disolette per solai in cemento armato, dalla base finoalla platea di fondazione. Questo avrebbe consentito l’installazione di pilastri di diametro 2,4 metri. Le solette per solai avevano uno spessore di 60 cm, mentre lo spessore della platea di

A MAJOR CONSTRUCTION PROJECT IS TAKING PLACE IN THE

HEART OF LONDON’S FINANCIAL DISTRICT. ANTICIPATED FOR

COMPLETION IN LATE 2012, THE PINNACLE, ALSO KNOWN

AS THE BISHOPSGATE TOWER, WILL STAND AS THE SECOND-

TALLEST BUILDING NOT ONLY IN THE UNITED KINGDOM BUT

ALSO THE ENTIRE EUROPEAN UNION.

IN ORDER FOR THE NEW TOWER TO TAKE SHAPE, HOWEVER,

AN EXISTING BUILDING HAD TO BE DEMOLISHED ON THE

PROPOSED SITE. THE BUILDING HAD SEVERAL LEVELS OF

CONCRETE FLOOR SLABS AND REINFORCED PILES THAT

REQUIRED CUTTING AND REMOVAL BEFORE WORK ON THE

NEW CONSTRUCTION COULD BEGIN.

FFFFrrrroooommmm CCCCoooonnnnccccrrrreeeetttteeee OOOOppppeeeennnniiiinnnnggggssss,,,, MMMMaaaarrrrcccchhhh 2222000011111111

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Distributore per la UE della Xertech Ltd.Sud Africa