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È FASHION TECHNO settembre 2016 54 in azienda confezione È vero, c’è tessuto e tessuto, e ci sono diverse destinazioni d’uso, ma di fatto il ciclo produttivo è lo stesso: arriva il rotolo, si taglia, si confeziona e si realizza un prodotto ad hoc pronto per essere indossato, in questo caso non da una persona, ma dal sedile di un’auto. La componente fashion in entrambi i casi c’è, oggi più che mai, c’è la grande maestria artigiana delle cucitrici, e ci sono anche i fornitori di materiali e tecnologie, da Alcantara per i tessuti a Coats e Amann per i filati, da Kuris per il cad cam a Dap Italia per il cucito, solo per citarne alcuni. ESPERIENZA VENTENNALE NELLA PRODUZIONE DI FODERE «L’azienda ASC, ovvero Automotive Seat Covers, nasce nel 2009, ma l’esperienza che abbiamo nella produzione di fodere di alta qualità in tessuto di Paola Tisi Rotoli di tessuto, laboratorio prove, CAD, tavoli di stesura e taglio, linee di cucito… No, questa volta non siamo in un’azienda di confezione per l’abbigliamento. Abbiamo osservato gli stessi processi produttivi in una realtà del comparto automotive: ASC di Frosinone , dove i tessuti prendono vita e diventano fodere per interni auto dall’outfit perfetto un abito su misura e in pelle è ventennale – ci spiega Paolo Meloni, amministratore unico dell’azienda-. Nasciamo infatti nel ’90 circa, quando mio padre, Giovanni Meloni, con alle spalle una consolidata esperienza nel settore automotive, fonda la Carint e inizia a produrre fodere per auto. Il 2009 segna l’inizio di un nuovo percorso all’insegna della continuità, tra l’altro insieme a un altro socio dal quale però presto ci dividiamo. Oggi di fatto sono io a gestire interamente l’azienda, anche se mio padre collabora ancora alla supervisione degli aspetti finanziari. Ho iniziato il mio percorso in Carint con la giusta gavetta, che mi ha fatto attraversare tutte le fasi del processo interno, dalla produzione a laboratorio, logistica e amministrazione. Un percorso formativo sudato sul campo che si è arricchito In ASC si lavora per quattro macro aree, ognuna dedicata alla cucitura di specifiche tipologie di fodera Anche per l’auto

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È vero, c’è tessuto e tessuto, e ci sono diverse destinazioni d’uso, ma di fatto il ciclo produttivo è lo stesso: arriva il rotolo, si taglia, si confeziona e si realizza un prodotto ad hoc pronto per essere indossato, in questo caso non da una persona, ma dal sedile di un’auto. La componente fashion in entrambi i casi c’è, oggi più che mai, c’è la grande maestria artigiana delle cucitrici, e ci sono anche i fornitori di materiali e tecnologie, da Alcantara per i tessuti a Coats e Amann per i filati, da Kuris per il cad cam a Dap Italia per il cucito, solo per citarne alcuni.

ESPERIENZA VENTENNALE NELLA PRODUZIONE DI FODERE«L’azienda ASC, ovvero Automotive Seat Covers, nasce nel 2009, ma l’esperienza che abbiamo nella produzione di fodere di alta qualità in tessuto

di Paola Tisi

Rotoli di tessuto, laboratorio prove, CAD, tavoli di stesura e taglio, linee di cucito… No, questa volta non siamo in un’azienda di confezione per l’abbigliamento. Abbiamo osservato gli stessi processi produttivi in una realtà del comparto automotive: ASC di Frosinone, dove i tessuti prendono vita e diventano fodere per interni auto dall’outfit perfetto

un abitosu misura

e in pelle è ventennale – ci spiega Paolo Meloni, amministratore unico dell’azienda-. Nasciamo infatti nel ’90 circa, quando mio padre, Giovanni Meloni, con alle spalle una consolidata esperienza nel settore automotive, fonda la Carint e inizia a produrre fodere per auto. Il 2009 segna l’inizio di un nuovo percorso all’insegna della continuità, tra l’altro insieme a un altro socio dal quale però presto ci dividiamo. Oggi di fatto sono io a gestire interamente l’azienda, anche se mio padre collabora ancora alla supervisione degli aspetti finanziari. Ho iniziato il mio percorso in Carint con la giusta gavetta, che mi ha fatto attraversare tutte le fasi del processo interno, dalla produzione a laboratorio, logistica e amministrazione. Un percorso formativo sudato sul campo che si è arricchito

In ASC si lavora per quattro macro aree, ognuna dedicata alla cucitura di specifiche tipologie di fodera

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da un lato dall’incontro e confronto con gli altri lavoratori dell’azienda, per i quali abbiamo sempre nutrito un grande rispetto, dall’altro con gli insegnamenti duri e preziosi di mio padre, che è stato un maestro esigente e severo, ma per me fondamentale». E aggiunge: «In questa sede produciamo circa 350 kit di fodere al giorno, in solo tessuto, per Fiat: sia per il nuovo modello della Giulietta MCA, con gli allestimenti nelle versioni Super, Giulietta, Pack sport ed Enti di stato, sia per la Grande Punto, con allestimenti nelle versioni: Lounge e Twin air».

DAL TAGLIO ALLA CONFEZIONE: L’ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVOAd accompagnarci in visita ai reparti produttivi è Vincenzo Minotti, Operations manager di ASC. Il ciclo ha inizio nell’area accettazione, dove arrivano i tessuti, che vengono sottoposti a controlli a campione secondo le specifiche tecniche condivise con Fiat. «Effettuiamo verifiche e prove nel nostro laboratorio – spiega Minotti -. Ciascun pezzo lavorato nei nostri reparti, dalla materia prima al prodotto finito, è dotato di barcode contenente tutte le informazioni che ne permettano la rintracciabilità totale negli anni». Ma il discorso non vale solo per i tessuti. C’è infatti anche una miscellanea di componenti, dai bordioni agli ecoestrusi, dalle cerniere ai filati. E ogni filato è specifico per le diverse tipologie di fodera: variano colori e consistenze, che vanno dal titolo 25 al 40. La prima fase produttiva è quella di stesura e taglio: 4 impianti Kuris ricevono dall’ufficio cad i file divisi per tipologia di fodera e preparano il tagliato, diverso a seconda degli allestimenti, per le successive lavorazioni. E da qui i pezzi tagliati, che si dividono anche in anteriori e posteriori, vengono portati direttamente sulle due aree di cucitura.

KSL 351 CNC: le caratteristiche tecnicheImpianto automatico CNC con testa cucitrice rotativa a 360° e campo di cucitura 600 x 600 mm. La macchina è dotata di sollevamento automatico della testa cucitrice ed è composta da: telaio portante base per testa cucitrice, motori servo AC per assi X – Y – Z, percorso cucitura liberamente programmabile, pannello di comando touch screen, riconoscimento automatico del telaio per 15 programmi di cucitura, tavolo di cucitura fisso con testa rotante, con sollevamento automatico un ago a doppio punto annodato (tipo 301), sistema ago 134/35, sistema KSL per trasporto ago e trasporto superiore, dispositivo rasafilo per filo ago e filo spolina, sensore rottura filo ago, controllo fine filo spolina tramite contapunti, avvolgitore per spoline indipendente, “tendina” di sicurezza area di caricamento, tramite sensori ottici. Voltaggio impianto 400 V AC, 3PH/NPE, 50Hz, 32 A.

4. Paolo Meloni, amministratore unico di ASC di Frosinone

5. Vincenzo Minotti, Operations manager di Asc

1. Ciascuna fodera in tessuto realizzata da ASC è dotata di barcode che ne garantisce le rintracciabilità totale nel corso degli anni

2. Uno scorcio delle linee di stesura

3. Quattro tavoli di taglio ricevono dall’ufficio cad i file divisi per tipologia di fodera e preparano il tagliato, diverso a seconda degli allestimenti

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L’IMPORTANZA DEL CUCITOQuattro le linee di cucitura, due dedicate alla Giulietta e due alla Grande Punto, ottimizzate già dalla fase di asservimento. «Una delle migliori caratteristiche di questa azienda – afferma Minotti – è quella di riuscire a organizzare e gestire un layout di produzione in maniera molto snella. Lavoriamo per 4 macro aree, ognuna dedicata alla cucitura di specifiche tipologie di fodera, ma non è facile verticalizzare le produzioni, se si pensa che una fodera della 199 ha 134 cuciture! Riuscendo a ottimizzare il processo però riusciamo a contenere il tempo ciclo e a efficientare qualità e resa produttiva». Le linee di cucitura sono rappresentate per lo più da macchine piane e macchine a

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colonna, per le fasi fondamentali di accoppiatura e impuntura. «Su una linea di cucito in particolare ASC quest’anno ha investito in modo massiccio – spiega Meloni – raggiungendo un 90% di macchine nuove. Per crescere bisogna investire, nelle persone e nelle tecnologie, e io credo molto nelle innovazioni tecnologiche, che danno vantaggio alla resa produttiva e qualitativa e ci fanno guardare al futuro con ottimismo. Questa per esempio – aggiunge Minotti – che chiamiamo ‘fragilizzata’, è una macchina Durkopp Adler su cui abbiamo investito recentemente e che si differenzia da tutte le altre: esegue una sola specifica cucitura, quella appunto del tratto della fragilizzata, con passo punto più lungo e filato più sottile, perché all’interno viene collocato il modulo airbag; questo tratto di cucitura è sottoposto a un controllo al 100% e qualsiasi imperfezione o anomalia si verifichi viene individuata attraverso il computer dalla macchina, che non rilascia l’etichetta della fodera». Ma l’aspetto sicurezza non è l’unico a caratterizzare le fodere. Oggi più che mai anche l’estetica è diventata imprescindibile. «Questa è una macchina a bi-ago per realizzare una doppia impuntura, che è un passaggio estetico che poi possiamo vedere sulla fodera finita – spiega ancora Minotti -. Le richieste estetiche ultimamente cambiano spesso, mediamente una vettura nuova dopo un paio d’anni ha i primi restyling,

per i quali lo stile cambia continuamente colori, motivi, forme geometriche… Sempre dovute a esigenze stilistiche di Fiat anche le doppie impunture dei ‘centrali’, ovvero delle parti delle fodere che compongono le sedute, che presentano quindi spessori maggiori; in questa fase di mecatura, che effettuiamo con un altro impianto nuovo e performante su cui abbiamo recentemente investito, il KSL 351 CNC di Dap Italia, eseguiamo doppie cuciture estetiche con un filato bonderizzato e passo punto di 6 mm».

PRESERVARE IL MADE IN ITALY«Sicuramente crediamo nel made in Italy – afferma in conclusione Paolo Meloni -. Anni addietro avevamo anche tentato un’attività

all’estero, ma l’abbiamo ceduta subito perché non crediamo in ciò che l’estero può dare: costi minori del dipendente sì, ma con un rapporto produttivo di 1 a 5, perché l’automatismo arriva fino a un certo punto, poi serve la manualità. Senza contare la localizzazione geografica, con i conseguenti tempi di trasporto da gestire e il servizio puntuale che solo se sei vicino ai tuoi clienti puoi assicurare. E poi il fondamentale rapporto diretto con i fornitori di tecnologia, che in Italia possono seguirti da vicino e supportarti per qualunque necessità».

Posto di lavoro attrezzato per la realizzazione di cuciture a punto di rottura predeterminato per airbagPosto di lavoro attrezzato per cuciture documentate a parametri programmati su sedili automobilistici e per cuciture “Side Bag”. Dotato di testa cucitrice triplice trasporto classe 550. Rasafilo per fili corti (5 mm circa). Travettatura e alzapiedino elettropneumatici. Lunghezza punto regolabile con passo-passo. Dispositivo per variazione alternanza piedini. Sensore di controllo tensione filo ago. Dispositivo di controllo fine filo spolina. Filarello indipendente. Con computer di controllo con software, lettore scanner, monitor touch screen da 15’. Minimotore elettronico integrato. Controllo del bordo di cucitura tramite sensori e riconoscimento tacche; differenze di tolleranza provocano l’arresto della cucitura. Lettore codice a barre per riconoscimento filo dell’ago e filo spolina (1D matrix barcode). Lettore codice a barre per identificazione del codice sulla spolina.

6. Contribuiscono alla realizzazione di motivi estetici di vario tipo anche due impianti di ellettrosaldatura

7. Le linee di cucitura sono rappresentate per lo più da macchine piane e macchine a colonna, per le fasi fondamentali di accoppiatura e impuntura

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