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IL RETTORE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Protocollo Generale 31 OTT. 2017 Prot 2 ó Zr5 - Tic, I Cl. 3 Ren.Décreti n°. 3 é > Al~b uravERsrrA degli STUDI di CATANIA Vista la L. 9 maggio 1989, n. 168, istitutiva del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e successive modifiche ed integrazioni; vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, e successive modifiche ed integrazioni; visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 881 del 23 marzo 2015 e successive modifiche ed integrazioni; visto il Regolamento di Ateneo, emanato con D.R. n. 3387 dell'8 ottobre 2015; visto il D.R. n. 4245 del 12 luglio 2010, con il quale, a seguito dell'accorpamento del Dipartimento di Analisi, rappresentazione e progetto nelle aree del mediterraneo (ARP), del Dipartimento di Architettura e urbanistica (DAU) e del Dipartimento di Architettura, storia, strutture, territorio, rappresentazione, restauro, ambiente (ASTRA), è stato costituito il dipartimento di Architettura (DARC); visto il D.R. n. 8358 del 27 dicembre 2010, con il quale sono stati indicati tutti i docenti e i settori scientifico-disciplinari dei tre dipartimenti ARP, DAU e ASTRA confluiti nel DARC; visto il D.R. n. 755 del 29 febbraio 2012, con il quale è stata istituita la Struttura didattica speciale di Architettura, sede decentrata di Siracusa dell'Università degli Studi di Catania, ed è stato emanato il relativo ordinamento; visto il D.R. n. 832 del 2 marzo 2012 , con il quale è stato emanato il regolamento del DARC; visto il D.R. n. 179 del 14 gennaio 2013, con il quale, in via ricognitiva, sono stati individuati i docenti, con i relativi SSD, afferenti, fra gli altri, al DARC e al Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale (DICA), quest'ultimo costituito con D.R. n. 5098 del 19 novembre 1999; vista la delibera del Consiglio di amministrazione del 25 ottobre 2013, con la quale, previo parere del Senato accademico del 22 ottobre 2013, il DICA è stato disattivato, con afferenza dei docenti di tale dipartimento al DARC, anche per settori scientifico disciplinari non ricompresi nel DARC; visto il D.R. n. 309 del 30 gennaio 2014, con il quale il dipartimento di Architettura (DARC) ha assunto la nuova denominazione di dipartimento Ingegneria civile e-architettura (DICAR), ed il relativo regolamento è stato modificato nella parte concernente la denominazione della struttura dipartimentale; vista la delibera del Consiglio di amministrazione del 4 aprile del 2016, con la quale, previo parere favorevole del Senato accademico del 30 marzo 2016, è stata disposta la disattivazione del Dipartimento di ingegneria industriale (DII) e sono stati individuati i dipartimenti di destinazione dei docenti del DII, molti dei quali sono confluiti nel DICAR; - vista la delibera del 20 ottobre 2017, con la quale il Consiglio del dipartimento di Ingegneria civile e architettura, nell'effettuare una ricognizione dei settori scientifico-disciplinari attualmente presenti in tale dipartimento, ha proposto la modifica del decreto istitutivo dello stesso dipartimento, riguardante l'ampliamento dei settori scientifico-disciplinari afferenti al DICAR, ricomprendendo tutti i settori dell'area CUN 08, tutti i settori ING/IND dell'area CUN 09, nonché tutti i settori attualmente presenti sia nel DICAR che nella SDS di Architettura di Siracusa, come elencati nella summenzionata delibera; considerato che, nel corso della succitata seduta, il Consiglio del DICAR, tenuto conto delle modifiche all'Ordinamento della Struttura didattica speciale di Architettura di Siracusa approvate dal Consiglio della struttura medesima in data 17 ottobre 2017, ha anche approvato alcune proposte di modifica da apportare al suindicato regolamento del DICAR;

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IL RETTORE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA

Protocollo Generale

31 OTT. 2017 Prot 2 ó Zr5- Tic, I Cl. 3 Ren.Décreti n°. 3 é

> Al~b

uravERsrrA degli STUDI di CATANIA

— Vista la L. 9 maggio 1989, n. 168, istitutiva del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e successive modifiche ed integrazioni;

— vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, e successive modifiche ed integrazioni; — visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 881 del 23 marzo 2015 e successive modifiche

ed integrazioni; — visto il Regolamento di Ateneo, emanato con D.R. n. 3387 dell'8 ottobre 2015; — visto il D.R. n. 4245 del 12 luglio 2010, con il quale, a seguito dell'accorpamento del

Dipartimento di Analisi, rappresentazione e progetto nelle aree del mediterraneo (ARP), del Dipartimento di Architettura e urbanistica (DAU) e del Dipartimento di Architettura, storia, strutture, territorio, rappresentazione, restauro, ambiente (ASTRA), è stato costituito il dipartimento di Architettura (DARC);

— visto il D.R. n. 8358 del 27 dicembre 2010, con il quale sono stati indicati tutti i docenti e i settori scientifico-disciplinari dei tre dipartimenti ARP, DAU e ASTRA confluiti nel DARC;

— visto il D.R. n. 755 del 29 febbraio 2012, con il quale è stata istituita la Struttura didattica speciale di Architettura, sede decentrata di Siracusa dell'Università degli Studi di Catania, ed è stato emanato il relativo ordinamento;

— visto il D.R. n. 832 del 2 marzo 2012 , con il quale è stato emanato il regolamento del DARC; — visto il D.R. n. 179 del 14 gennaio 2013, con il quale, in via ricognitiva, sono stati individuati i

docenti, con i relativi SSD, afferenti, fra gli altri, al DARC e al Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale (DICA), quest'ultimo costituito con D.R. n. 5098 del 19 novembre 1999;

— vista la delibera del Consiglio di amministrazione del 25 ottobre 2013, con la quale, previo parere del Senato accademico del 22 ottobre 2013, il DICA è stato disattivato, con afferenza dei docenti di tale dipartimento al DARC, anche per settori scientifico disciplinari non ricompresi nel DARC;

— visto il D.R. n. 309 del 30 gennaio 2014, con il quale il dipartimento di Architettura (DARC) ha assunto la nuova denominazione di dipartimento Ingegneria civile e-architettura (DICAR), ed il relativo regolamento è stato modificato nella parte concernente la denominazione della struttura dipartimentale;

— vista la delibera del Consiglio di amministrazione del 4 aprile del 2016, con la quale, previo parere favorevole del Senato accademico del 30 marzo 2016, è stata disposta la disattivazione del Dipartimento di ingegneria industriale (DII) e sono stati individuati i dipartimenti di destinazione dei docenti del DII, molti dei quali sono confluiti nel DICAR;

- vista la delibera del 20 ottobre 2017, con la quale il Consiglio del dipartimento di Ingegneria civile e architettura, nell'effettuare una ricognizione dei settori scientifico-disciplinari attualmente presenti in tale dipartimento, ha proposto la modifica del decreto istitutivo dello stesso dipartimento, riguardante l'ampliamento dei settori scientifico-disciplinari afferenti al DICAR, ricomprendendo tutti i settori dell'area CUN 08, tutti i settori ING/IND dell'area CUN 09, nonché tutti i settori attualmente presenti sia nel DICAR che nella SDS di Architettura di Siracusa, come elencati nella summenzionata delibera;

— considerato che, nel corso della succitata seduta, il Consiglio del DICAR, tenuto conto delle modifiche all'Ordinamento della Struttura didattica speciale di Architettura di Siracusa approvate dal Consiglio della struttura medesima in data 17 ottobre 2017, ha anche approvato alcune proposte di modifica da apportare al suindicato regolamento del DICAR;

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- viste le delibere del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, assunte nelle rispettive adunanze del 26 e del 27 ottobre 2017, con le quali sono state approvate le suindicate proposte di modifica dello statuto e del regolamento del DICAR;

— vista la e-mail del 30 ottobre 2017, con la quale il direttore del dipartimento di Matematica e informatica ha fatto presente che lo stesso dipartimento non ha alcuna obiezione alla presenza del settore scientifico-disciplinare MAT/05 tra i SDD del DICAR;

- sentiti il direttore del DICAR e il direttore del dipartimento di Scienze chimiche con riferimento al SSD CHIM/07;

— tutto ciò premesso;

DECRETA

Art. 1 Il D.R. n. 4245 del 12 luglio 2010 istitutivo del dipartimento di Ingegneria civile e- architettura (DICAR) è modificato con l'inserimento dei settori scientifico-disciplinari di seguito elencati:

• ICAR/01 IDRAULICA • ICAR/02 COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA • ICAR/03 INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE • ICAR/04 STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI • ICAR/05 TRASPORTI • ICAR/06 TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA • ICAR/07 GEOTECNICA • ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI • ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI • ICAR/10 ARCHITETTURA TECNICA • ICAR/11 PRODUZIONE EDILIZIA • ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA • ICAR/13 DISEGNO INDUSTRIALE • ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA • ICAR/15 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO • ICAR/16 ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO • ICAR/17 DISEGNO • ICAR/18 STORIA DELL'ARCHITETTURA • ICAR/19 RESTAURO • ICAR/20 TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA • ICAR/21 URBANISTICA • ICAR/22 ESTIMO • ING-IND/O I ARCHITETTURA NAVALE • ING-IND/02 COSTRUZIONI E IMPIANTI NAVALI E MARINI • ING-IND/03 MECCANICA DEL VOLO • ING-IND/04 COSTRUZIONI E STRUTTURE AEROSPAZIALI • ING-IND/05 IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI • ING-IND/06 FLUIDODINAMICA • ING-IND/07 PROPULSIONE AEROSPAZIALE • ING-IND/08 MACCHINE A FLUIDO • ING-IND/09 SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE • ING-IND/10 FISICA TECNICA INDUSTRIALE • ING-IND/11 FISICA TECNICA AMBIENTALE • ING-IND/12 MISURE MECCANICHE E TERMICHE • ING-IND/13 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE • ING-IND/14 PROGETTAZIONE MECCANICA E COSTRUZIONE DI MACCHINE

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• ING-IND/15 DISEGNO E METODI DELL'INGEGNERIA INDUSTRIALE • ING-IND/16 TECNOLOGIE E SISTEMI DI LAVORAZIONE • ING-IND/17 IMPIANTI INDUSTRIALI MECCANICI • ING-1ND/18 FISICA DEI REATTORI NUCLEARI • ING-IND/19 IMPIANTI NUCLEARI • ING-IND/20 MISURE E STRUMENTAZIONE NUCLEARI • ING-IND/2 I METALLURGIA • ING-IND/22 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI • 1NG-1ND/23 CHIMICA FISICA APPLICATA • ING-IND/24 PRINCIPI DI INGEGNERIA CHIMICA • ING-IND/25 IMPIANTI CHIMICI • ING-IND/26 TEORIA DELLO SVILUPPO DEI PROCESSI CHIMICI • ING-IND/27 CHIMICA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA • ING-IND/28 INGEGNERIA E SICUREZZA DEGLI SCAVI • ING-IND/29 INGEGNERIA DELLE MATERIE PRIME • ING-IND/30 IDROCARBURI E FLUIDI DEL SOTTOSUOLO • ING-ND/31 ELETTROTECNICA • ING-IND/32 CONVERTITORI, MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI • ING-IND/33 SISTEMI ELETTRICI PER L'ENERGIA • ING-IND/34 BIOINGEGNERIA INDUSTRIALE • ING-IND/35 INGEGNERIA ECONOMICO-GESTIONAI,E • M-GGR/02 GEOGRAFIA ECONOMICO POLITICA • MAT/05 ANALISI MATEMATICA • L-ANT/03 STORIA ROMANA • CHIM/07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE

Art. 2 Ai sensi dell'art. 33 dello Statuto di Ateneo, il regolamento del dipartimento di Ingegneria civile e architettura (DICAR), emanato con il D.R. n. 832 del 2 marzo 2012 e ss.mm., è modificato come da testo che si allega al presente decreto, del quale costituisce parte integrante,

Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato sul sito web dell'Ateneo, unitamente al Regolamento di cui al precedente art. 1. Le modifiche al D.R. n. 4245 del 12 luglio 2010 e al suindicato regolamento entreranno in vigore il giorno stesso della pubblicazione.

Catania, 3 1 DT T, 2017 IL RETTORE

Francesco Basile

V. V.

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UNIVERSITÀ degli STUDI di CATANIA

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA (DICAR)

(art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

Art. 1

Oggetto, denominazione e sede

Il presente regolamento disciplina l'organizzazione e le modalità di funzionamento degli organi del dipartimento denominato "Ingegneria civile e architettura" (DICAR), di qui in avanti "dipartimento", istituito con D.R. n. 4245 del 12.7.2010 e avente sedi operative a Catania e Siracusa e sede legale e amministrativa a Catania, viale Andrea Doria, n. 6.

Art. 2

Funzioni

Il dipartimento esercita le funzioni e le competenze di cui all'art. 14 dello Statuto di Ateneo.

Art. 3

Organi del Dipartimento

1. Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto di Ateneo, sono organi del dipartimento: il Consiglio di dipartimento, il direttore, la Giunta e la Commissione paritetica dipartimentale. 2. Il dipartimento può articolarsi in sezioni comprendenti uno o più settori scientifico-disciplinari, tra di loro omogenei, nel rispetto dell'art. 14, comma 5, dello Statuto di Ateneo e dell'art. 20 del Regolamento di Ateneo. Ogni sezione intradipartimentale deve essere costituita con delibera, adottata a maggioranza degli aventi diritto del Consiglio di dipartimento, su proposta motivata di almeno sei componenti dell' i stituenda sezione.

Art. 4

Il Consiglio

1. Il Consiglio di dipartimento è composto da: a. i professori afferenti al dipartimento; b. i ricercatori a tempo determinato e a tempo indeterminato, confermati e non, afferenti

al dipartimento; c. i professori e ricercatori, afferenti al dipartimento e incardinati nella struttura didattica

speciale di Architettura con sede a Siracusa.

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I professori e i ricercatori incardinati nelle sedi di Catania e di Siracusa, ferma restando ogni possibilità di reciproca collaborazione, prestano servizio primariamente nelle rispettive sedi, concorrendo così al soddisfacimento dei requisiti minimi per l'accreditamento dei corsi ed alla copertura dei relativi insegnamenti in modo prioritario presso la sede di appartenenza. In caso non avessero adeguato carico didattico presso la sede di appartenenza, i docenti devono integrare la loro attività didattica presso l'altra sede, dietro compensazione delle spese eventualmente determinate dall'Ateneo ed in ogni caso a carico della struttura beneficiaria. 2. Il numero complessivo dei componenti del Consiglio di dipartimento non può essere inferiore a 45 unità, ai sensi dell'art. 14, comma 4, dello Statuto. 3. Alle sedute partecipano con diritto di voto i rappresentanti degli studenti e i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, ai sensi dell'art. 15, comma 2, dello Statuto di Ateneo.

Art. 5

Attribuzioni del Consiglio di dipartimento

1.Le funzioni del Consiglio di dipartimento sono definite, oltre che dal presente regolamento, dall'art. 14 dello Statuto di Ateneo e dai regolamenti di Ateneo. In particolare al Consiglio di dipartimento spetta:

a) formulare proposte in ordine alla programmazione del fabbisogno di professori e di ricercatori, tenendo conto della quota parte assegnata dal Consiglio di amministrazione alla struttura didattica speciale di Architettura con sede a Siracusa;

b) formulare al Consiglio di amministrazione le proposte di chiamata dei professori e dei ricercatori, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata di professori di prima fascia; dei professori di prima e di seconda fascia, per la chiamata di professori di seconda fascia e dei ricercatori;

c) organizzare e coordinare l'attività didattica dei corsi di studio e di dottorato di ricerca, nonché di master di primo livello e secondo livello delle eventuali Scuole di specializzazione, di competenza del dipartimento, giusta delibera del Consiglio di amministrazione, previo parere obbligatorio del Senato accademico;

d) nel rispetto dei criteri previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti di Ateneo, provvedere ad assicurare la copertura di tutti gli insegnamenti attivati e a determinare la distribuzione dei compiti dei professori e dei ricercatori, d'intesa con gli interessati e con i Consigli dei corsi di studio, avendo cura, tra l'altro, di attuare una equa ripartizione del carico didattico;

e) proporre l'istituzione e l'attivazione di corsi di studio, di master e di dottorato di ricerca, nonché di Scuole di specializzazione, la modifica e la razionalizzazione dell'offerta didattica, l'aggiornamento e l'innovazione dei curricoli, il miglioramento della qualità dei programmi formativi;

f) riconoscere la specificità didattica e scientifica della struttura didattica speciale di Architettura con sede a Siracusa e nella programmazione dell'uso delle risorse in generale, e, più specificamente nelle determinazioni di cui alla lettera d) del presente comma, tenere conto delle sue specifiche esigenze, coerentemente con gli indirizzi dettati in proposito dal Consiglio di amministrazione;

g) avanzare richieste di servizi tecnico-amministrativi al direttore generale, che li assicura nel rispetto degli indirizzi forniti dal Consiglio di amministrazione;

h) formulare proposte al Senato accademico in ordine al regolamento di dipartimento e alle sue modifiche;

i) proporre la stipula, nell'ambito dei propri fini istituzionali, di contratti con la pubblica amministrazione e con enti pubblici e privati, e fornire prestazioni a favore di terzi, nel rispetto di quanto stabilito dal Consiglio di amministrazione.

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j) disciplinare l'uso delle strutture e dei mezzi di ricerca al fine di garantire a tutti i componenti del dipartimento la libertà di insegnamento e di ricerca;

k) determinare i criteri generali per lo svolgimento di ricerche e di consulenze per enti pubblici o privati in ordine alla compatibilità di detta attività con lo svolgimento della funzione scientifica del dipartimento;

1) deliberare la stipula di accordi di collaborazione, convenzioni, contratti, protocolli di intesa ed atti unilaterali, direttamente connessi ad attività didattiche e di ricerca, che siano di specifico interesse del dipartimento, ai sensi dell'art. 28, comma 3, dello Statuto;

m) esaminare ed approvare, per quanto di competenza, i programmi di ricerca scientifica nonché il loro coordinamento con altre strutture di ricerca dell'Ateneo;

n) approvare, nei limiti delle risorse proprie, le richieste di finanziamento avanzate dai componenti del dipartimento per la partecipazione a progetti di didattica e di ricerca;

o) dettare i criteri per l'utilizzazione dei fondi assegnati al dipartimento per le sue attività scientifiche di cui all'art. 2, criteri che dovranno tener conto di eventuali esigenze sopravvenute e di adattamenti che si rendono indispensabili in corso d'anno;

p) disciplinare l'uso dei locali attribuiti al dipartimento, secondo criteri definiti dall'Ateneo in apposito regolamento;

q) approvare i criteri di utilizzazione del budget assegnato al dipartimento; r) esercitare ogni altro compito che lo Statuto e i regolamenti di Ateneo espressamente

attribuiscono alle strutture dipartimentali. 2. Il Consiglio può delegare proprie attribuzioni alla Giunta ad eccezione di quelle di cui alle lettere: a-b-d-e-f-h-l-n-o-p-q-r del precedente comma.

Art. 6

Convocazione del Consiglio

1. La convocazione e la determinazione del relativo ordine del giorno sono disposte dal direttore del dipartimento, in via ordinaria ogni due mesi e, in via straordinaria, tutte le volte che sia necessario ovvero quando ne faccia richiesta motivata almeno 1/5 dei componenti il Consiglio. 2. Su invito del direttore possono essere sentite persone esterne al Consiglio su questioni all'ordine del giorno. 3. La convocazione della seduta del Consiglio deve essere comunicata a tutti gli aventi diritto, anche mediante posta elettronica all'indirizzo telematico comunicato dall'interessato, con anticipo di almeno quattro giorni lavorativi. 4. In caso d'urgenza, la convocazione può essere fatta con preavviso non inferiore a ventiquattro ore, con mezzi adeguati a raggiungere gli interessati.

Art. 7

Validità delle sedute

1. Per la validità delle sedute, in prima convocazione, è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti del Consiglio. In seconda convocazione è sufficiente la partecipazione di almeno il 40% dei componenti del Consiglio. Nel computo per determinare la maggioranza non si tiene comunque conto di coloro che hanno giustificato validamente l'assenza, ai sensi del Regolamento di Ateneo, a condizione che sia presente in seduta almeno 1/3 dei componenti. 2. Le sedute del Consiglio sono presiedute dal direttore o, in caso di assenza o di impedimento del medesimo, dal vicedirettore, di cui al successivo articolo 9, comma 2. 3. La verifica del numero legale durante la seduta può essere disposta in ogni momento dal presidente, di propria iniziativa o su richiesta di un componente.

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4. In ogni caso, la seduta non è valida in assenza del direttore o del vicedirettore, ovvero, in assenza di entrambi, di un componente delegato dal direttore, nel rispetto della normativa vigente. 5. Nessun componente può prendere parte a sedute o parti di esse in cui vengono trattati argomenti per i quali risulti direttamente interessato. Tale impedimento sussiste anche quando siano interessati il coniuge, i parenti o gli affini fino al quarto grado. E' sempre tenuto fermo il dovere di astensione nei casi previsti dalle norme vigenti.

Art. 8

Modalità di votazione e verbalizzazione delle sedute

1. Per ciò che concerne le modalità di votazione e di verbalizzazione delle sedute del Consiglio, il presente regolamento rimanda alle norme di cui agli artt. 6 e 7 del Regolamento di Ateneo. 2. Le proposte vengono messe in votazione nel seguente ordine: emendamenti soppressivi, emendamenti modificativi, testo risultante. 3. La questione sospensiva (rinvio della discussione) o pregiudiziale (non pertinenza di un argomento) può essere posta prima dell'inizio della discussione di un argomento e deve subito essere sottoposta a votazione. Per l'accoglimento è richiesta la maggioranza dei presenti. 4. La mozione d'ordine è presentata da almeno un quinto degli aventi diritto al voto. Essa deve subito essere sottoposta a votazione. Per il suo accoglimento è richiesta la maggioranza dei presenti.

Art. 9

Il direttore

1. Il direttore è eletto di norma tra i professori ordinari a tempo pieno afferenti al dipartimento, secondo quanto stabilito dal regolamento elettorale di Ateneo. 2. Il direttore designa tra i professori di ruolo afferenti al dipartimento un vicedirettore, che lo coadiuva e lo sostituisce in tutte le sue funzioni in caso di assenza o impedimento. Il vicedirettore viene nominato con decreto del rettore.

Art. 10

Attribuzioni del direttore

Il direttore: a) convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, e ne attua le deliberazioni, curando la

conservazione dei verbali; b) sovrintende al regolare svolgimento di tutte le attività didattiche, di ricerca e organizzative

che fanno capo al dipartimento, esercitando ogni opportuna funzione di controllo e di vigilanza;

c) assume le iniziative e svolge le attività necessarie per il normale funzionamento del dipartimento che non sono attribuite al Consiglio;

d) esercita ogni altro compito che lo Statuto e i regolamenti di Ateneo espressamente attribuiscono ai direttori di dipartimento.

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Art. 11

Segretario del Consiglio

1. Le funzioni di segretario verbalizzante del Consiglio di dipartimento sono svolte da un componente del Consiglio di dipartimento e, più precisamente, da un docente designato dal direttore del dipartimento, di norma fra i più giovani in ruolo. 2. Nel caso di assenza o di impedimento del segretario del Consiglio, il direttore indicherà di volta in volta chi dovrà assumerne le funzioni.

Art. 12

La Giunta

1. E' composta da due professori di prima fascia, da due professori di seconda fascia e da due ricercatori a tempo indeterminato, oltre che dal direttore, che la presiede. 2. I componenti della Giunta, ai sensi dell'art. 15, comma 10, dello Statuto, vengono eletti nel rispetto delle modalità indicate nel regolamento elettorale di Ateneo. 3. Alle riunioni della Giunta partecipa, senza diritto di voto, il presidente della struttura didattica speciale di Architettura con sede a Siracusa. 4. La Giunta si riunisce, in via ordinaria, prima del Consiglio ed ogni volta che il direttore o almeno un terzo dei componenti della Giunta lo ritengano necessario. Alle sedute della Giunta possono essere invitati a presenziare altri componenti del Consiglio o anche persone estranee al Consiglio stesso. 5. La Giunta collabora con il direttore per la predisposizione delle pratiche da sottoporre al Consiglio, nonché per l'esecuzione delle delibere consiliari.

Art. 13

La Commissione paritetica dipartimentale

1. La Commissione paritetica dipartimentale, nella composizione di cui all'art. 16 dello Statuto di Ateneo, ha il compito di: a) svolgere attività di monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti, da parte dei professori e dei ricercatori afferenti al dipartimento, individuando indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse; b) formulare pareri sull'attivazione e la soppressione di corsi di studio di interesse del dipartimento. 2. La Commissione paritetica dipartimentale è presieduta dal docente più anziano nel ruolo, di fascia più elevata. 3. La Commissione paritetica dipartimentale è convocata dal presidente, senza particolari formalità. 4. Per la validità delle sedute in prima convocazione è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti della Commissione. In seconda convocazione è sufficiente la partecipazione di almeno il 40% dei componenti della Commissione. Nel computo della maggioranza non si tiene comunque conto di coloro che hanno giustificato validamente l'assenza, ai sensi del regolamento di Ateneo, a condizione che sia presente in seduta almeno un terzo dei componenti. 5. Le deliberazioni della Commissione sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità di voto, prevale il voto del presidente. 6. Le deliberazioni sono immediatamente efficaci ed esecutive. 7. La verbalizzazione delle sedute è curata dal segretario della Commissione paritetica dipartimentale, indicato dal presidente della medesima.

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8. I verbali vengono approvati nella stessa seduta o in quella successiva. Solo in casi motivati i verbali possono essere approvati successivamente e, comunque, non oltre tre mesi dalla data della seduta a cui si riferiscono. 9. I verbali vengono trasmessi al direttore del dipartimento ai fini degli adempimenti consequenziali

Art. 14

Disponibilità finanziaria

Il dipartimento ha autonomia amministrativa e gestionale, nei limiti fissati dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo e da appositi manuali e dalle norme vigenti.

Art. 15

Modifiche del regolamento

Ogni eventuale modifica del presente regolamento deve essere proposta dal Consiglio del dipartimento con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti ed approvata a maggioranza assoluta dal Senato accademico, previo parere favorevole del Consiglio di amministrazione.

Art. 16

Rinvio

Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento valgono le norme contenute nello Statuto e nei regolamenti di Ateneo.