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Pag. 6 LA REGGIA na originale mostra si è svolta tra esta- te e autunno dello scorso anno sul Pa- latino dove tradizione vuole che Romolo abbia fondato Roma, cosa che appare confermata dagli scavi già iniziati agli inizi del ‘900 dall’archeologo veneziano Giacomo Boni. Nell’angolo nord ovest della collina è stata riportata alla luce la casa (capanna) Romuli dove, secoli dopo, Au- gusto, acquistata l’abitazione dell’oratore Ortensio, fece co- struire la propria domus con un fortissimo richiamo simbolico alle origini. Prima della fon- dazione di Roma, nel tempo leggendario dell’Eneide, sullo stesso Palatino viene collocata la mitica città di Pallanteo dei Greci immigrati dall’Arcadia, comandati da Evandro e da suo figlio Pallante con i quali Enea si alleò nella guerra contro Turno. Probabilmente il termine Palatino (Palatium in latino) viene proprio da qui, dalla mitica Pallanteo e d’altra parte da Palatium de- riva il nostro palazzo, poiché in età imperiale il Palatino fu U Giaco archeolog di Bona Boni un unico, immenso edificio che nel Medioevo decadde a pascolo, risorgendo a nuova bellezza con i famosi Horti Palatini Farnesiorum, i Giardini Farnese disegnati dal Vignola per il cardinale Alessandro Farnese, nipote di Paolo III. Il sito è ora un grande museo all’aperto anche gra- zie all’opera appassionata di Giacomo Boni che non si limitò agli scavi per riportare alla luce i primi insediamenti del Palatino e le dimore degli imperatori, ma ripristinò la stratificazione delle specie vegetali dall’età imperiale ai suoi giorni aggiungendo alla flora classica e a quelle provenienti dalle Americhe, già inserite dai Farnese, le nuove piante che dalla fine del ‘700 arrivarono in Europa dall’Oriente e dal Sud Africa, una stratificazione che ha arricchito i nostri giardini negli ultimi secoli, quasi un erbario della flora ornamen- tale italiana. La mostra della scorsa estate ideata da Electa in collaborazione con la So- printendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma ha voluto riproporre il lavoro archeo-botanico di Giacomo Appunti di Giacomo Boni sulla Flora virgiliana (In Accademia Virgiliana) Tempietto progettato da Guido Cirilli

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Pag. 6 LA REGGIA

na originale mostra s i è svolta tra esta-te e autunno dello scorso anno sul Pa-la t ino dove

tradizione vuole che Romolo abbia fondato Roma, cosa che appare confermata dagli scavi già iniziati agli inizi del ‘900 dall’archeologo veneziano Giacomo Boni.

Nell’angolo nord ovest della collina è stata riportata alla luce la casa (capanna) Romuli dove, secoli dopo, Au-gusto, acquistata l’abitazione dell’oratore Ortensio, fece co-struire la propria domus con un fortissimo richiamo simbolico alle origini. Prima della fon-dazione di Roma, nel tempo leggendario dell’Eneide, sullo stesso Palatino viene collocata la mitica città di Pallanteo dei Greci immigrati dall’Arcadia, comandati da Evandro e da suo figlio Pallante con i quali Enea si alleò nella guerra contro Turno. Probabilmente il termine Palatino (Palatium in latino) viene proprio da qui, dalla mitica Pallanteo e d’altra parte da Palatium de-riva il nostro palazzo, poiché in età imperiale il Palatino fu

U

Giacomo Boniarcheologo e botanico

di Bona Boni

un unico, immenso edificio che nel Medioevo decadde a pascolo, risorgendo a nuova bellezza con i famosi Horti Palatini Farnesiorum, i Giardini Farnese disegnati dal Vignola per il cardinale Alessandro Farnese, nipote di Paolo III.

Il sito è ora un grande museo all’aperto anche gra-zie all’opera appassionata di Giacomo Boni che non si limitò agli scavi per riportare alla luce i primi insediamenti del Palatino e le dimore degli imperatori, ma ripristinò la stratificazione delle specie vegetali dall’età imperiale ai suoi giorni aggiungendo alla flora classica e a quelle provenienti dalle Americhe, già inserite dai Farnese, le nuove piante che dalla fine del ‘700 arrivarono in Europa dall’Oriente e dal Sud Africa, una stratificazione che ha arricchito i nostri giardini negli ultimi secoli, quasi un erbario della flora ornamen-tale italiana.

La mostra della scorsa estate ideata da Electa in collaborazione con la So-printendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma ha voluto riproporre il lavoro archeo-botanico di Giacomo

Appunti di Giacomo Boni sulla Flora virgiliana (In Accademia Virgiliana) Tempietto progettato da Guido Cirilli