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PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO DI BLASIO ELIO (1921-2004) - Pittore DI BLASIO ELIO (1921-2004) Pittore “Se c’è un pigmento cromatico che possa definire una tersa marina adriatica o un cielo d’altopiano abruzzese questi sarebbero riscontrabili nella striata pozza azzurra degli occhi di Elio Di Blasio. Lui guardava con questi occhi, già in fase fetale impastati con la stessa sostanza materiale e cristallina del mare e del cielo e, di conseguenza, dipingeva ciò che era già presente nel suo occhio.” (Antonio Marchetti) “Non di un angelo ribelle, dunque, si tratta, ma di un angelo che non si accontenta mai perchè vuole migliorare un mondo che vede condannato ad appiattimento amorfo senza storia e senza cuore: un angelo che sogna e che ha lasciato a noi vasta materia di sogno, perché non sappiamo sognare con la stessa Sua purezza e con lo stesso Suo entusiasmo.” (Franco Trequadrini) Elio Di Blasio nasce a Chieti il 29 agosto 1921. La sua formazione scolastica ha inizio in un collegio di Montepulciano, dove viene trasferito poiché rimasto orfano di padre. Prosegue le scuole medie a Roma ed è già evidente la sua inclinazione per il disegno; successivamente torna a Pescara dove si accontenta di frequentare L’Istituto Magistrale, non essendo ancora presenti nella città scuole ad indirizzo artistico. Il desiderio di intraprendere una formazione artistica è però sempre presente in Elio e viene soddisfatto grazie all’incontro con Giuseppe Misticoni, che prima gli

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PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO

DI BLASIO ELIO (1921-2004) - Pittore

DI BLASIO ELIO

(1921-2004)

Pittore

“Se c’è un pigmento cromatico che possa definire una tersa marina adriatica o

un cielo d’altopiano abruzzese questi sarebbero riscontrabili nella striata pozza

azzurra degli occhi di Elio Di Blasio.

Lui guardava con questi occhi, già in fase fetale impastati con la stessa

sostanza materiale e cristallina del mare e del cielo e, di conseguenza,

dipingeva ciò che era già presente nel suo occhio.”

(Antonio Marchetti)

“Non di un angelo ribelle, dunque, si tratta, ma di un angelo che non si

accontenta mai perchè vuole migliorare un mondo che vede condannato ad

appiattimento amorfo senza storia e senza cuore: un angelo che sogna e che ha

lasciato a noi vasta materia di sogno, perché non sappiamo sognare con la

stessa Sua purezza e con lo stesso Suo entusiasmo.”

(Franco Trequadrini)

Elio Di Blasio nasce a Chieti il 29 agosto 1921. La sua formazione scolastica ha

inizio in un collegio di Montepulciano, dove viene trasferito poiché rimasto

orfano di padre. Prosegue le scuole medie a Roma ed è già evidente la sua

inclinazione per il disegno; successivamente torna a Pescara dove si accontenta

di frequentare L’Istituto Magistrale, non essendo ancora presenti nella città

scuole ad indirizzo artistico.

Il desiderio di intraprendere una formazione artistica è però sempre presente in

Elio e viene soddisfatto grazie all’incontro con Giuseppe Misticoni, che prima gli

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darà lezioni private e più tardi, nel 1947,

fonderà il primo Liceo Artistico della città, nel

quale Di Blasio potrà finalmente diplomarsi.

Qui Elio rimarrà come docente di Ornato

Disegnato dal 1956 al 1983.

Terminati gli studi decide di non abbandonare

l’Abruzzo e si stabilisce nella piccola cittadina

di Spoltore, appendice di Pescara. Nel suo

studio convergono affermati artisti da ogni

dove: Argan, Crispolti, Portoghesi, Strano,

Masini, per citarne alcuni.

La sua attività artistica inizia, intorno alla metà degli anni ’40, con una serie di

dipinti incentrati sulla raffigurazione del paesaggio abruzzese. Nel decennio

successivo la continua ricerca lo porta, in parallelo con la nuova poetica che va

sviluppandosi in ambito internazionale, verso una fase informale; al colore si

aggiungono diversi materiali, in particolare quelli usati in passato per gli

affreschi: il gesso, la sabbia, la polvere di

marmo. Il loro uso è assolutamente

personale e costruisce una modalità

espressiva propria che si propone di

richiamare la materia dall’artista intesa

“come essenza della vita, come nascita e

morte, i due poli inscindibili della nostra

avventura umana”.

Le opere di Di Blasio sono richieste nelle

più qualificate Rassegne di arti visive. Nel

1949 partecipa alla I Regionale Abruzzese

con Paesaggio 1949; nel 1954 il pittore

Elio Di Blasio, Immagine Chiara, 1962

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prende parte per la prima volta al Premio Michetti, nel quale presenzierà in varie

edizioni successive.

Nel 1958 è la volta della Rassegna “Tendenze in Abruzzo” al palazzo Pomponi

di Pescara, dove espongono, fra gli altri, T. Cascella, Di Prinzio, D’Epifanio, F.

Cammelli, Febo, Mannucci, Pittoni, G. Melarangelo, Renzetti.

Nel 1959 è invitato alla VIII Quadriennale d’Arte di Roma e si realizza la sua

prima personale alla Galleria Verrocchio di Pescara con opere che raffigurano “la

corrosione, l’intonaco, le scalfitture di una superficie murale”.

La ricerca di Di Blasio nel frattempo continua e lo conduce verso lo

strutturalismo, dal quale scaturiscono quadri non più dipinti ma appunto

“strutturati”. Su questa scia partecipa con grande successo alla Rassegna

“Strutture di visione”, tenutasi ad Avezzano nel 1964, dove presenta sculture

realizzate con materiali presi dal mondo dell’industria, come legno, ferro e

alluminio.

Nel 1965 Elio stesso fonda a

Pescara la Galleria “G 3”, che

diverrà fulcro di un’intensa

attività culturale, attorno alla

quale convergeranno i più

importanti artisti e studiosi

nazionali.

Sul finire degli anni ’60

esegue un ciclo di opere in

legno chiamato “Totem”, con

lo scopo di riportare “il

pensiero indietro nel tempo a

ricordare primitivi rapporti tra

uomo e materia”. In esse si Elio Di Blasio, Cieli, 1990

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chiarisce visibilmente

l’operazione artistica di Di

Blasio, orientata a definire una

nuova condizione dell’essere

umano nel mondo, posto in

stretto rapporto con l’ambiente

che lo circonda. Il percorso

artistico di Di Blasio riflette

una maturazione umana, che

consente al pittore di muoversi

all’interno della propria arte

con padronanza e libertà rare.

Nel corso degli anni ‘70

l’artista produce un ciclo di

opere denominato Monumento

al lavoro contadino e un

insieme di lavori concettuali, Mors stupebit, incentrati sul tema della vita.

Negli anni ‘80, dopo essersi riaccostato alla pittura, si lascia coinvolgere

dall’ambiente della scenografia e della coreografia. Realizza così la scenografia

per il Don Giovanni di Tirso de Molina, rappresentato al teatro D’Annunzio di

Pescara nel 1979; nel 1984cura la coreografia del balletto, su musica di Debussy,

La Boìte a joujoux, al Museo Cascella; si interessa inoltre di una serie di

progettazioni grafiche e manifesti per importanti concerti e rassegne.

Nel 1982 il comune di Pescara organizza la manifestazione Presenza nella

memoria, consistente in una serie di interventi incentrati sulla figura di Di Blasio,

ai quali parteciperà egli stesso.

Nel 1985 Elio, assieme a Rita Ciprelli, si interessa di creare una rassegna che

riunisca i giovani artisti locali, che prende il nome di Linguaggi a confronto.

Elio Di Blasio,Totem, 1967

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Incentrate sul tema delle possibilità di linguaggio sono pure le due mostre, del

1987-88, “Segno d’Alcyone”, dedicata a Gabriele D’Annunzio, e “Viaggio

all’Inferno”, dedicata alla Divina Commedia.

Qualche anno dopo realizza la spiritualistica serie Cieli; fonda, con Matarazzo e

Pilone, il “Gruppo 3” e organizza la rassegna di arti “Omaggio a Spoltore”.

Le mostre di Di Blasio continuano a susseguirsi: “Generazioni” a Palazzo

Farnese di Ortona, “Segni della Memoria” a Lanciano, “Il Sole e la Luna” a

Penne.

L’intensa attività di Elio di Blasio si interrompe con la sua morte, avvenuta il 21

dicembre 2004, qualche mese dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria dalla

città di Spoltore.

Opere principali

Paesaggio, 1949

Un Sogno, 1958

Totem, ciclo di opere in legno,1969

Cornice lignea ingresso Palazzo margherita D’Austria, Penne, 1972

Monumento al lavoro contadino, ciclo di opere, 1976

Mors stupebit, ciclo di opere, 1979

Segni di terra, ciclo pittorico, anni ‘80

Segno di Alcione, ciclo pittorico, anni ‘80

Cieli, ciclo pittorico, anni ‘80

Coreografia per il balletto La Boite a joujoux, Museo Cascella, Pescara,

1984

Scenografia per il Don Giovanni di Tirso de Molina, Teatro

D’Annunzio, Pescara, 1979