di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini 3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

31
di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini 3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

description

di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini 3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza. Questo progetto ha lo scopo di dimostrare che la cultura non è soltanto: libri antichi monumenti quello che si impara a scuola - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini 3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Page 1: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini 3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Page 2: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Questo progetto ha lo scopo di dimostrare che la cultura non è soltanto:

•libri antichi• monumenti• quello che si impara a scuola

ma è anche in quello che ci circonda in ogni momento e a cui, forse, non facciamo nemmeno caso.

Abbiamo deciso di evidenziare questi due aspetti descrivendoli con fotografie:

•quelle a sinistra rappresentano la cultura "classica",•quelle a destra la cultura "quotidiana"

Page 3: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Kultur” steckt nicht nur• in alten Büchern•Monumenten •oder darin, was man in der Schule lerntDas wollen wir durch unser Projekt beweisen. Kultur ist in den Dingen, die uns jederzeit umgeben und auf die wir vielleicht nicht einmal achten.

Wir haben diese zwei verschiedenen Aspekte anhand von Fotos veranschaulicht: links ist die Kultur dargestellt, wie sie üblich gemeint ist, rechts die „alltägliche“ Kultur.

Page 4: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Per arricchire il nostro progetto abbiamo deciso di coinvolgere alcune persone che rappresentano diverse idee di cultura.Le fotografie rappresentano le nostre idee, mentre le citazioni, che trovate sia sotto le fotografie sia nel corso della presentazione, sono le idee degli “altri”.

Um unser Projekt zu vertiefen, haben wir einige Leute interviewt, die verschiedene Anschauungen/Vorstellungen von Kultur haben.Die Fotos stellen unsere Meinung dar, während die Zitate unter den Fotos und in die Präsentation eingeflochten, drücken die Meinung der „anderen“ aus.

Page 5: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

I colori diversi del testo, indicano le persone che hanno espresso le varie opinioni.

(54 anni/Jahre, docente di italiano/Italienischlehrer)

(58 anni/Jahre, docente di chimica/Chemielehrerin)

(18 anni/Jahre, studente/Schüler)

(37 anni/Jahre, docente di geografia/Geographielehrer)

(67 anni/Jahre, artigiano/Handwerker)

(Bea e Giulia, 17 anni/Jahre)Die verschiedenen Farben weisen auf die Personen hin, die die jeweilige Meinung ausgedrückt haben.

Page 6: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Cultura1 Insieme di conoscenze che concorrono a formare la personalità e ad affinare le capacità ragionative di un individuo; nel l. corrente, insieme di approfondite nozioni: una persona di grande c.2 Insieme delle conoscenze letterarie, scientifiche, artistiche e delle istituzioni sociali e politiche proprie di un intero popolo, o di una sua componente sociale, in un dato momento storico SIN civiltà: c. greca; la c. borghese dell'Ottocento || c. orale, il sapere trasmesso a voce3 antrop. L'insieme delle credenze, tradizioni, norme sociali, conoscenze pratiche, prodotti, propri di un popolo in un determinato periodo storico: c. patriarcale; c. industriale || c. di massa, insieme di nozioni, valori e modelli di comportamento indotti dai mass media | c. materiale, gli oggetti, i manufatti, gli attrezzi di una data popolazione

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/cultura.shtml

Page 7: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Kultur1. die Dinge und Werte der menschlichen Gesellschaft, die den

Menschen vom Tier unterscheiden, wie Kunst, Wissenschaft, Religion, Sprache usw ↔ Natur <die Entwicklung, Geschichte, Grundlagen, Zukunft der (menschlichen) Kultur>

|| K-: Kulturgeschichte, Kulturgut, Kulturstufe, Kulturwissenschaft2. die Stufe od. die Art der Kultur (1), die ein Volk in einer bestimmten

Zeit erreicht hat <eine primitive, hoch entwickelte Kultur; die östliche, die westliche, die abendländische Kultur>: die Kultur der alten Inkas

|| K-: Kultursprache, Kulturvolk3. Kollekt; die (besonders künstlerischen und wissenschaftlichen)

Aufgaben, Aktivitäten und Produkte, die zu einer Kultur (2) gehören <den Menschen die Kultur näherbringen, Kultur vermitteln; die Kultur fördern>

http://de.thefreedictionary.com/Kultur

Page 8: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Quando penso alla cultura non mi vengono in mente libri e biblioteche, ma stili di vita di uomini e civiltà vissuti nel passato e nel presente.”

„Ich assoziiere das Wort “Kultur” nicht mit Büchern und Bibliotheken, sondern mit Lebensstilen der Vergangenheit und der Gegenwart.“

Page 9: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“La cultura è anche quella insegnata in famiglia, in piazza, in una comunità che non sia necessariamente la scuola. È un’esperienza che si acquisisce.“

„Kultur wird auch von der Familie beigebracht, auf öffentlichen Plätzen, in einer Gemeinschaft, die nicht unbedingt die Schule sein muss.“

Page 10: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“La cultura serve a non farsi fregare, perché sapere cosa è successo in passato e come avvengono certe cose ti permette di avere un'autodifesa contro le persone che vogliono utilizzare le loro conoscenze per imbrogliarti.”

„Kultur ist nützlich, um sich nicht hereinlegen zu lassen. Wenn man weiß, was in der Vergangenheit passiert ist

und wie etwas sich ergibt, kann man sich gegen die Leute wehren, die ihre Kenntnisse benutzen wollen, um

dich hereinzulegen.“

“La cultura è esperienza, è passato, aiuta a riflettere su quello che eravamo e su quello che potremo non essere in futuro.”

„Kultur ist Erfahrung, Vergangenheit. Sie hilft uns, darüber nachzudenken,

was wir waren und was wir in Zukunft nicht sein möchten.“

“Non possiamo fare a meno della cultura, siamo frutto di essa, ci viviamo e ci nuotiamo.”

„Kultur ist unentbehrlich, wir sind deren Frucht, wir leben

und schwimmen darin.“

“La cultura è utile per la conoscenza di noi stessi.”

„Kultur ist nützlich, um uns selbst kennen zu lernen.“

Page 11: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Non è solo quello che si impara a scuola, quella a scuola è quella concettuale, l'altra parte riguarda i sentimenti.”

„Sie ist nicht nur das, was man in der Schule lernt: das sind Begriffe. Der andere Teil betrifft die Gefühle.”

Page 12: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Un giovane non riesce a vedere l'utilizzo della cultura perché la giovinezza è il periodo in cui si viene riempiti di cultura. Di conseguenza succede come quando si viene rimpinzati di cibo: non si ha più fame, si ha la nausea, non si sente più il buon sapore di ogni singolo alimento. Si è grassi, pieni di cibo, ma non si mangia più per piacere.

Junge Leute können nicht einsehen, wie man Kultur gebrauchen kann, weil sie in dieser Epoche ihres Lebens am meisten mit Kultur vollgestopft werden. Es passiert dasselbe, wenn man mit Essen vollgestopft wird: da hat man keinen Hunger mehr, einem ekelt es vor Nahrung und man genießt den guten Geschmack der Lebensmittel nicht mehr. Man ist voll davon, aber man isst nicht mehr mit Genuss.

Page 13: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“In città si ha una cultura più basata sullo studio, mentre in campagna più sul pratico. In campagna fin da piccoli si dà una mano nei lavori pratici: si va ad aiutare i genitori nei campi o anche soltanto a prendere la legna per il fuoco. In città non c'è la possibilità di farlo.In campagna si può vedere con i propri occhi le cose messe in pratica, non soltanto in teoria.”

„In der Stadt basiert Kultur auf Bildung, auf dem Land ist sie eher praktisch. Von Kindesbeinen an hilft man auf dem Land bei den praktischen Arbeiten : man hilft den Eltern auf den Feldern, man holt Holz für den Kamin. In der Stadt ist das alles nicht möglich. Auf dem Land kann man mit seinen Augen sehen, wie Sachen in die Praxis umgesetzt werden, nicht nur, wie sie theoretisch sind.“

Page 14: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“è una differenza di energia vitale, in campagna c'è più energia vitale quindi si è più curiosi di scoprire quello che c'è dappertutto, in città c'è meno energia vitale e ci si accontenta di guardare la televisione.”

„Das Land und die Stadt unterscheiden sich in der Lebensintensität: auf dem Land ist die Lebensintensität stärker und die Menschen sind neugieriger auf ihre Umwelt. Sie wollen alles selbst erkunden. In der Stadt geben sich die Leute damit zufrieden, was ins Fernsehen kommt.“

Page 15: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Anche in campagna c’è cultura, la differenza è che in campagna c’è una cultura più vicina al passato, vicina alle tradizioni, mentre in città è più lontana dalle tradizioni e dal dialetto.”

„Auch auf dem Land gibt es Kultur, aber auf dem Land ist stärker die der Vergangenheit, den Traditionen näher, während diejenige der Stadt eine größere Distanz zu Traditionen und Dialekten aufweist. „

Page 16: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Invece che imparare a memoria e sapere mille nozioni sulla storia, dovremmo sforzarci di capire perché siamo ciò che siamo.”

„Anstatt auswendig zu lernen und Tausend Kenntnisse zu haben, sollten wir uns bemühen zu verstehen, warum wir so sind, wie wir sind.“

Page 17: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Cultura è lingua, storia, tradizioni, religione di una comunità.”

„Kultur ist die Sprache, die Geschichte, die Bräuche, die Religion einer Gemeinschaft“

Page 18: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“La cultura non è solo ciò che si impara a scuola, è anche conoscere i modi di fare, di vivere e di pensare di altri popoli.”

„Kultur ist nicht nur das, was man in der Schule lernt, sondern auch die Handelsweise, die Lebensweise, die Denkweise anderer Völker kennen zu lernen.“

Page 19: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Quando penso alla parola cultura penso a montagne di libri ma anche alle cose intorno a noi, quelle di cui cerchiamo di capire l'essenza e il messaggio. ”

„Ich assoziiere das Wort Kultur mit Stapeln von Büchern, aber auch mit dem, was uns umgibt, mit den Dingen, deren Wesen und Botschaft wir ergründen.“

Page 20: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“I ragazzi non capiscono che cos’è la cultura. Non è solo ciò che si studia a scuola, quello che non piace. È un territorio ampio, vasto. Loro la imparano dalle cose che amano.”„Jugendliche verstehen nicht, was Kultur ist. Es ist nicht nur das, was man in der Schule lernt, das, was man nicht mag. Es ist ein weites Feld Sie lernen sie durch die Sachen, die sie lieben.„

“Non soltanto i giovani pensano che studiare sia una perdita di tempo, ma anche parte della società si comporta come se lo studiare non servisse a nulla.”

„Nicht nur junge Leute denken, dass lernen ein Zeitverlust ist: auch ein Teil der Gesellschaft verhält sich,

als wäre Kultur überflüssig.“

Page 21: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“A scuola è difficile trasmettere la cultura perché i ragazzi lo sentono come una costrizione, un obbligo, e non lo fanno per piacere. Ci vuole un dialogo che coinvolga tutti, insegnanti e studenti.”

„In der Schule ist es schwer, Kultur zu vermitteln, weil die Schüler das als eine Verpflichtung empfinden. Sie machen das nicht aus Freude. Man benötigt einen Dialog, der alle mit einbezieht, Lehrer und Schüler.“

Page 22: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Il maestro deve dare tutta la sua conoscenza all'allievo ed è naturale che l'allievo superi il maestro.”

„Ein guter Lehrer soll seinen Schülern seine Kenntnisse vermitteln, damit sie ihn irgendwann übertreffen können.“

“Per coinvolgere maggiormente i giovani in ambito culturale bisogna capire i loro interessi, i loro bisogni, le loro paure e imparare ad ascoltarli di più, cosa che la scuola fa poco.”

„Um Jugendliche in den kulturellen Bereich mit einzubeziehen, muss man ihre Interessen, ihre Bedürfnisse, ihre Ängste verstehen und lernen, ihnen

zuzuhören, was in der Schule nicht immer passiert.“

Page 23: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Un professore, al liceo, mi disse che "la cultura è tutto ciò che si sa fare dopo aver dimenticato quello che si ha studiato".

„Auf dem Gymnasium sagte mir einmal ein Lehrer :„Kultur ist alles, was man machen kann, nachdem man das vergessen hat,

was man gelernt hat.“

Page 24: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Il luogo che mi viene in mente pensando alla cultura è la testa, il cervello.”

„Der “Ort” der Kultur ist der menschliche Kopf, unser Verstand. „

“Questa intervista fa parte della cultura, diverse persone si trovano ad un tavolo a parlare di argomenti di qualsiasi genere. La cultura è dialogo e meditazione.“

„Kultur ist überall: auch dieses Interview ist Kultur. Einige Leute setzen sich um einen Tisch und besprechen ein Thema: Kultur ist

Dialog und In-sich-gehen. „

Page 25: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“Pensando alla cultura non mi vengono in mente luoghi in particolare, bisogna saperla scoprire ovunque.”

„Ich denke an keinen bestimmten Ort, man muss sie überall entdecken.“

Page 26: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“La testa dei ragazzi è stata riempita da troppi concetti… hanno bisogno di liberare la mente per imparare a sentirsi con i propri sensi e imparare a conoscersi.”

„In die Köpfe der Jugendlichen wurden zu viele Begriffe hineingestopft… sie müssen ihre Köpfe befreien, um auf sich selbst zu hören und sich selbst kennen zu lernen.“

Page 27: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

„Die Kultur lenkt unsere Interessen, auch wenn wir unseren

Lebensgefährten suchen. Kultur besteht auch darin, dass man seine

Arbeit und seinen Partner als Teil von sich selbst begreift.“

“La cultura indirizza i nostri interessi, anche nella ricerca della persona da avere accanto. Cultura è anche concepire il lavoro e il partner come realizzazione del proprio essere. La cultura serve a formare una personalità.“

Page 28: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

“E’ anche vero, però, che la cultura è spesso in cose che piacciono ai giovani e che io non sempre capisco. La musica è un esempio, Quella che molte volte per me è solo rumore è sicuramente cultura, perché suono di questi tempi.”

„Kultur ist auch in Dingen, die den jungen Leuten gefallen und die ich nicht immer verstehe, zum Beispiel Musik. Für mich ist sie oft nur Krach, aber sie gehört sicher zur Kultur, weil sie „Musik unserer Zeit“ ist.“

Page 29: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Se volessimo paragonare la cultura ad un albero, potremmo vedere nelle sue radici quella cultura che cresce con noi, al nostro fianco, quella con cui chiacchieriamo ogni giorno fin da piccoli. Quella che nessuno potrà mai toglierci perchè è quella da cui siamo cresciuti e che è sotto terra, nel profondo di noi stessi come le tradizioni, i modi di vestire, di stare a tavola, di festeggiare. Poi, invece, nei rami di questo albero vediamo la cultura classica, quella che impariamo a scuola, che studiamo sui libri. Quella che cresce sulla base di quella nelle radici, ma meno resistente perché non protetta sotto terra.

Page 30: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Sollten wir die Kultur mit einem Baum vergleichen, wären die Wurzeln die Kultur, die an unserer Seite wächst, die Kultur, mit der wir Kindesbeinen an täglich konfrontiert sind; die Kultur, die man uns nie streitig machen wird, weil wir daraus erwachsen sind. Sie liegt quasi „unter der Erde“, im Innersten unseres Seins wie unsere Bräuche, die Art uns zu kleiden, zu essen, zu feiern.An den Zweigen des Baums sehen wir die Kultur, die wir in der Schule und aus den Büchern lernen: auch wenn sie sich an dem selben Baum entwickelt, ist sie nicht so beständig wie die andere, weil sie nicht geschützt unter der Erde liegt.

Page 31: di Beatrice Pini e Giulia Ragazzini  3B erica ITCG “A. Oriani” Faenza

Questo progetto ci ha permesso di riflettere molto su che cos'è la cultura e ci ha, inoltre, permesso di discuterne con persone di diverse età, diversi titoli di studio e che lavorano in ambiti diversi. Abbiamo capito molte cose a cui prima non facevamo nemmeno caso.

Dank dieser Arbeit haben wir uns Gedanken über Kultur gemacht. Wir haben uns gefragt, was sie ist und wir haben darüber mit Menschen unterschiedlichen Alters und verschiedener Bildung diskutiert, die darüber hinaus in diversen Berufsfeldern tätig sind. Wir haben viel verstanden, worauf wir früher nicht einmal geachtet haben.