Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare...

6
Detersivi: l'ABC dell'etichetta Ecco tutte le informazioni essenziali per orientarvi nell'intricato panorama dei detersivi da bucato. Dai convenzionali ai biologici, vi spieghiamo come scegliere il detergente al contempo più efficiente e più ecologico. L iquidi o in polvere, in fustini colorati o in sobrie confezio- ni di plastica riciclata ... ma di cosa sono fatti i detersivi da bucato? Gli ingredienti principali sono ten- sioattivi, sbiancanti, enzimi, seque- stranti, conservanti e profumazioni, ma non sempre si trovano in eti- chetta, perché il regolamento euro- peo 64812004, che disciplina la ma- teria, non obbliga a farlo. Per trovare l'elenco completo degli ingredienti, quasi sempre l'unica possibilità è an- dare sul sito dell'azienda produttri- ce. È questa la nuova trasparenza ai tempi di internet. Una prima distinzione esiste tra i de- tersivi convenzionali, che si trovano al supermercato, e quelli bioecolo- gici, spesso certificati e che si trova- no in vendita nei negozi di alimen- ti biologici e nelle erboristerie. Tut- tavia anche tra i detersivi ecologici non è facile orientarsi, perché in as- senza di una legge nazionale o di un regolamento comunitario simile a quello per gli alimenti, nel settore dei detersivi ecologici si sono formate J varie scuole di pensiero: abbiamo cercato di metterle a confronto, in modo tale che ogni lettore possa ave- re gli strumenti per giudicare, a par- tire dai principali ingredienti utiliz- zati. Tensioattivi Sono il cardine attorno a cui ruota tut- ta la formula del detersivo. La loro particolare struttura chimica per- mette di sciogliere lo sporco e le mac- chi e, soprattutto quelle di grasso. Fortunatamente il regolamento eu- ropeo sui detersivi ha fatto piazza pu- lita di quelli peggiori dal punto di vi- sta dell'impatto ambientaI e, ma nOn basta. «Il tensioattivo più utilizzato dalla detergenza convenzionale è il Dodecilbenzensolfonato di sodio, det- to anche Alkylbenzene solfonato di sodio» spiega Pierluca Urbinati, ti- tolare di Officina Naturae. «È efficace e facilmente biodegradabile in pre- senza d'aria. Fatalmente però finisce per accumularsi nei fanghi dei depu- ratori e nelle sabbie dei fiumi dove, in assenza d'aria, tende ad accumularsi». Anche se recentemente il maggiore produttore mondiale di Dodecil- benzene ha presentato uno studio in cui ne dimostra la biodegradabilità nel tempo, nei detergenti bio questo gruppo di tensioattivi è stato sosti- tuito con gli Alkyl poli glucosidi, con il Potassium cocoate, ottenuto dalla potassa, e in alcuni. casi con altri composti derivati da oli di produ- zione nazionale, anche se si tratta di oli insaturi e quindi soggetti a in- stabilità e irrancidimento. Se tutti i disciplinari della detergen- za ecologica sono d'accordo nel vie- tare i vecchi tensioattivi a pesante im- patto ambientale come il Dodecil- benzensolfonato, la stessa unanimità non si riscontra nei confronti degli etossilati, gruppo di composti la cui molecola è costituita da una parte ve- getale e da una di origine sintetica, ov- vero di derivazione petrolifera. Si ri- conoscono per: il suffisso -eth (per esempio laureth); i numeri accanto al nome del tensioattivo; la parola «ete- re» nel nome. In realtà alcuni pro- duttori ecobio considerano accetta- bili tali composti, purché la moleco- la dell'etossilato sia corta, con un nu- mero compreso tra 3 e 8-10. «In realtà» spiega Daniele Mincioc- chi, chimico formulato re di Alma- cabio «La biodegradabilità di questo gruppo di composti è buona, so- prattutto se si utilizzano materie pri- me di ottima qualità, di produzione europea, che garantiscono l'assenza di possibili residui di diossano. Quando non se ne abusa, l'etossila- zione permette di modulare in ma- niera accurata le performance dei tensioattivi di origine vegetale, otti- mizzandone l'effetto bagnante, la- vante, emulsionante, disperdente e permettendo così, a parità di pro- dotto, di diminuire il dosaggio». Sbiancanti «Difficile in un detersivo fare a meno degli sbiancanti» spiega Fa- brizio Zago, chimico formulatore e consulente Icea ed Ecolabel. «Ser- vono soprattutto a fare piazza puli- ta delle macchie colorate, come quelle di caffè o di sangue. La buo- na notizia è che oggi negli sbiancanti non c'è quasi più tràccia di perborato, che ha un effetto teratogeno, ri-

Transcript of Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare...

Page 1: Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare danni al feto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultima

Detersivi:l'ABC dell'etichettaEcco tutte le informazioni essenziali per orientarvi nell'intricatopanorama dei detersivi da bucato. Dai convenzionali aibiologici, vi spieghiamo come scegliere il detergente alcontempo più efficiente e più ecologico.

Liquidi o in polvere, in fustinicolorati o in sobrie confezio-ni di plastica riciclata ... ma di

cosa sono fatti i detersivi da bucato?Gli ingredienti principali sono ten-sioattivi, sbiancanti, enzimi, seque-stranti, conservanti e profumazioni,ma non sempre si trovano in eti-chetta, perché il regolamento euro-peo 64812004, che disciplina la ma-teria, non obbliga a farlo. Per trovarel'elenco completo degli ingredienti,quasi sempre l'unica possibilità è an-dare sul sito dell'azienda produttri-ce. È questa la nuova trasparenza aitempi di internet.Una prima distinzione esiste tra i de-tersivi convenzionali, che si trovanoal supermercato, e quelli bioecolo-gici, spesso certificati e che si trova-no in vendita nei negozi di alimen-ti biologici e nelle erboristerie. Tut-tavia anche tra i detersivi ecologicinon è facile orientarsi, perché in as-senza di una legge nazionale o di unregolamento comunitario simile aquello per gli alimenti, nel settore deidetersivi ecologici si sono formate J

varie scuole di pensiero: abbiamocercato di metterle a confronto, inmodo tale che ogni lettore possa ave-re gli strumenti per giudicare, a par-tire dai principali ingredienti utiliz-zati.

TensioattiviSono il cardine attorno a cui ruota tut-ta la formula del detersivo. La loroparticolare struttura chimica per-mette di sciogliere lo sporco e le mac-chi e, soprattutto quelle di grasso.Fortunatamente il regolamento eu-ropeo sui detersivi ha fatto piazza pu-lita di quelli peggiori dal punto di vi-sta dell'impatto ambientaI e, ma nOnbasta. «Il tensioattivo più utilizzatodalla detergenza convenzionale è ilDodecilbenzensolfonato di sodio, det-to anche Alkylbenzene solfonato disodio» spiega Pierluca Urbinati, ti-tolare di Officina Naturae. «È efficacee facilmente biodegradabile in pre-senza d'aria. Fatalmente però finisceper accumularsi nei fanghi dei depu-ratori e nelle sabbie dei fiumi dove, inassenza d'aria, tende ad accumularsi».

Anche se recentemente il maggioreproduttore mondiale di Dodecil-benzene ha presentato uno studio incui ne dimostra la biodegradabilitànel tempo, nei detergenti bio questogruppo di tensioattivi è stato sosti-tuito con gli Alkyl poli glucosidi, conil Potassium cocoate, ottenuto dallapotassa, e in alcuni. casi con altricomposti derivati da oli di produ-zione nazionale, anche se si tratta dioli insaturi e quindi soggetti a in-stabilità e irrancidimento.Se tutti i disciplinari della detergen-za ecologica sono d'accordo nel vie-tare i vecchi tensioattivi a pesante im-patto ambientale come il Dodecil-benzensolfonato, la stessa unanimitànon si riscontra nei confronti deglietossilati, gruppo di composti la cuimolecola è costituita da una parte ve-getale e da una di origine sintetica, ov-vero di derivazione petrolifera. Si ri-conoscono per: il suffisso -eth (peresempio laureth); i numeri accanto alnome del tensioattivo; la parola «ete-re» nel nome. In realtà alcuni pro-duttori ecobio considerano accetta-bili tali composti, purché la moleco-la dell'etossilato sia corta, con un nu-mero compreso tra 3 e 8-10.«In realtà» spiega Daniele Mincioc-chi, chimico formulato re di Alma-cabio «La biodegradabilità di questogruppo di composti è buona, so-prattutto se si utilizzano materie pri-me di ottima qualità, di produzioneeuropea, che garantiscono l'assenzadi possibili residui di diossano.Quando non se ne abusa, l'etossila-zione permette di modulare in ma-niera accurata le performance deitensioattivi di origine vegetale, otti-mizzandone l'effetto bagnante, la-vante, emulsionante, disperdente epermettendo così, a parità di pro-dotto, di diminuire il dosaggio».

Sbiancanti«Difficile in un detersivo fare ameno degli sbiancanti» spiega Fa-brizio Zago, chimico formulatore econsulente Icea ed Ecolabel. «Ser-vono soprattutto a fare piazza puli-ta delle macchie colorate, comequelle di caffè o di sangue. La buo-na notizia è che oggi negli sbiancantinon c'è quasi più tràccia di perborato,che ha un effetto teratogeno, ri-

Page 2: Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare danni al feto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultima

schia cioè di provocare danni alfeto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultimagenerazione, il perborato viene so-stituito da sbiancanti a base di ossi-geno, come il percarbonato».Oltre a eliminare il colore dellemacchie, l'ossigeno libero nell' acquaagisce anche contro muffe e batterisenza segnalare problemi dal puntodi vista ambientale. Da tenere sottocontrollo sono invece gli sbiancan-ti ottici, per la loro facilità a indur-re allergie. Aderiscono tenacemen-te ai tessuti e occorrono quattro opiù lavaggi per eliminare i loro resi-dui dalla biancheria. Se siete parti-colarmente sensibili, meglio evitarei prodotti che li contengono, comeanche i numerosi prodotti igieniz-zanti consigliati per disinfettare labiancheria dei bambini.

Sequestranti e additiviantidurezzaLa funzione di questo gruppo dicomposti è quella di rendere l'acquameno calcarea e favorire così l'azio-ne dei detersivi. La loro storia è

NEI MIGLIORI NEGOZI BIOwww.lepentoledellasalute.itAi leftori di aam Terranuova sconto 10%codice GOS2012 per gli acquisti online

un' odissea non ancora conclusa. Inprincipio c'erano i fosfati, accusati diprovocare l'eutrofizzazione delleacque e la proliferazione delle alghe:per questo motivo sono stati messial bando dalla recente modifica delregolamento 648/2004. Poi sono ar-rivate le zeoliti: «Si tratta di mineraliesistenti in natura» riv~la Urbinati«ma quelli usati nei detersivi sono ri-creati in laboratorio per ottenere lacomposizione ideale. Presenti inpercentuali dal 15 a130%, catturanogli ioni calcio e magnesio e facilita-no l'azione dei tensioattivi, ma unavolta negli scarichi, quando l'acquasi raffredda, zeoliti, grasso, calcio emagnesio sono responsabili delleincrostazioni di condutture e tuba-ture. Questi effetti collaterali, insie-me ad altri inconvenienti, ,hannoportato in alcuni detersivi ecologi-ci alla sostituzione delle zeoliti coni silicati lamellari (Disodium disili-cate), minerali che intrappolanocome in un pettine gli ioni calcio emagnesio». Oltre a questi esistonoanche sequestranti organici ecobio.«Glda e Mgda, per esempio, hanno

performance migliori rispetto agliadditivi minerali» sostiene Min-ciocchi «ma tra di essi ce ne sono al-cuni che potrebbero contenere an-cora dosaggi non trasc.urabili diNTA residuo, una sostanza discuti-bile se presente oltre la percentualedello 0,1 %. Fa eccezione l'Ids (50-dium iminodisuccinate), che non necontiene».«Attenzione anche alla presenza diEDTA» sottolinea Giovanni Spi-nozzi, titolare di Pierpaoli. «Cattu-ra gli ioni metallici e mantiene la sta-bilità della formula nei detersivi li-quidi, ma continua a svolgere la suaazione anche nei fiumi e nei mari,mobilizzando i metalli pesanti pre-senti, che poi finiscono attraverso lacatena alimentare nei pesci e nel-l'uomo».

EnzimiNon tutte le aziende ecobio li usa-no, ma molte li considerano unmale necessario per ottenere un de-tersivo efficace. Il loro compito èquello di «digerire», e quindi ridur-re in piccoli pezzi, le macchie orga-

Prodotto da:G.H.A. EUROPE s.r.l. Via Scarlatti, 2

40033 Casalecchio di Reno (80) - Tel.051 3514051 - [email protected]

Page 3: Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare danni al feto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultima

Bio e convenzionali a confrontoAnche se il recente regolamento europeo sui detersivi ha tolto dalmercato gli ingredienti peggiori, sono ancora numerose le sostanzeindesiderabili presenti nei prodotti convenzionali. Ecco perché èimportante scegliere un detersivo bioecologico. Oltre che agli in-gredienti principali, nella tabella abbiamo dato spazio anche adaltri elementi, come l'imballaggio, che incide parecchio sull'im-pronta ambientale di un prodotto, evidenziando, dove esiste, l'im-piego di materiali riciclati e il riutilizzo dei contenitori, come nelcaso dei prodotti venduti sfusi.Abbiamo sottolineato anche il tentativo di smarcarsi dai tensio-attivi da olio di cocco e soprattutto da olio di palma, la cui pro-duzione è responsabile della deforestazione dell'Indonesia. Ac-canto a chi ha scelto di utilizzare solo olio di palma proveniente

da piantagioni certificate, altri hanno puntato su oli di produzionenazionale. Certo, gli oli italiani sono per lo più insaturi e quindimeno stabili, eppure alcuni produttori hanno deciso di complicarsila vita per ottenere un prodotto professionale più rispettoso del-l'ambiente.Un elemento che non troverete nella tabella è la percentuale di in-gredienti di origine biologica: è una tendenza che si sta affer-mando e che cambierà nei prossimi mesi la composizione di al-cuni di questi detersivi. Per il momento la percentuale più alta èquella di Sensé della Pierpaoli e di Talybe di Mondo Solidale.Per semplificare il lavoro degli Sherlock Holmes del bucato, ab·biamo preparato una tabella con gli ingredienti qualificanti per undetersivo ecobio (in azzurro) e quelli problematici (in arancio). Por-tatela con voi e confrontatela con la lista degli ingredienti che tro-vate sulle confezioni.

Q) mQ rOL L8Q)=:Jo-+----JS:l ~(}) m i= .""~

• 0!~ •

--.ilI~Procter&Gamble Henkel Coop Allegro Natura Almacabio Biolù

DASH DIXAN CLASSICO VIVIVERDE BIOERMI BIO2 BUCATOA MANOCONACTILlFT LIQUIDO LAVATRICE LAVATRICELIQUIDO LAVATRICELIQUIDO E IN LAVATRICE

CONCENTRATO

Dodecilbenzen solfonatodi sodio o Alkylbenzene Sì Sì No No No Nosolfonato di sodio 1

Presenza di tensioattivida oli minerali derivati Sì Sì No No No Nodal petrolio

Presenza di tensioattiviSì' Sì' Sì' 100% 100% 100%da olio di cocco o di palma

Percentuale di tensioattivi O O O O O Oda oli italiani

Percentuale di tensioattivi O O O O O Oda altri oli

Sbiancanti ottici Sì Sì Sì No No No

Fosfati No No No No No No

Enzimi Sì Sì Sì Sì No No

Methyl ch loroisothiazol inone No No No No No No

M ethyl isoth iazo Iinon e Sì Sì No No No No

Benzisothiazolinone Sì Sì Sì No No No

S-bromo-S-nitro-1,3-dioxane No No No No No No

Bromo nitro propandiolo No No No No No No

Imidazolidinyl urea No No No No No No

Tipo di profumazione Sintetica Sintetica Sintetica Oli essenziali Nessuna Oli essenziali

Lista completa ingredientiNo No No Sì Sì Sìin etichetta

Percentuale di plastica riciclata O O O 50% O 50%nel contenitore

Sistema di recupero e riutilizzoNo No No Sì No Sìdel contenitore

Certificazioni No No No Icea, LavBioceq, Aiab,

Aiab, Vegan OkLav,Vegan Ok

Note: 1. I tensioattivi più utilizzati dalla detergenza convenzionale.2. Dalla scheda di sicurezza non è possibile risalire alla percentuale esatta del tensioattivo.

----30 www.terranuovaedjzioni.it...:_-

Page 4: Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare danni al feto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultima

niche presenti sui tessuti, rendendo'molto più facile il lavoro dei ten-sioattivi. Riducono la quantità di de-tersivo necessario, a tutto vantaggioper l'ambiente. «Il dibattito sugli en-zimi» rivela Donato Vitaloni, titolaredi Sanecovit «è ancora aperto: c'è chipaventa che queste sostanze possa-no continuare a sminuzzare mole-cole organiche anche a bucato con-cluso, quando con gli scarichi van-

no a finire nei fiumi e nei mari, e c'èchi poi _contesta la loro origineogm». Questo perché gli enzimiche ritroviamo nei detersivi sono glistessi che il nostro corpo utilizza perdigerire gli alimenti (amilasi e pro-teasi), con la differenza che invece diessere prodotti dall' organismo, sonoottenuti in laboratorio da colture cel-luI ari di batteri modificati genetica-mente. Non esiste il rischio di con-

taminazione, come accade per lecolture agricole, ma c'è chi teme unpotenziale effetto allergico e di at-tacco alle mucose umane. Insommasono ingredienti da tenere sotto os-servaZlOne.

ConservantiPresenti solo nei detersivi liquidi, iconservanti più utilizzati dalla de-tergenza convenzionale sono pro-

r~

-~$

Q'ii 0\1 ,I 4

IHU\lvo

'kJ~-h~\t41(O _,Maoo'Il {MI ~1I!'AlJ &t.valJi<., - .~~,.•.. ;@1'"' "~~-,':"'.L~ t'I 1/ - • ~~! --, ~~lb ,. ,".•.. I~ ~Il· l j

Mondo Solidale Officina Pierpaoli Sanecovit SadiSapone Tea NaturaTALYBE Naturae SENSÈ ECORDETERSIVO SAPONEPURO BUCATOA MANO

SOLARA BUCATODELICATO CAPIDELICATI AL CEDROBUCATO E LAVATRICEMARSIGLIA AMANO

-Dodeci Ibenzenso Ifonato

No No No No No No di sodio o Alkylbenzenesolfonatodi sodio

Presenza di tensioattiviNo No No No No No da oli minerali derivati

dal petrolio

40% 46% 63% 100% 10% 98% Percentuale di tensioattivida olio di cocco o di palma

O 54% 37% O 90% 2% Percentuale di tensioattivida oli italiani

60% olio di Percentuale di tensioattiviBabassù O O O O O da altri oliequosolidale

No No No No No No Sbiancanti ottici

No No No No No No Fosfati

Sì No No No No No Enzimi

No No No No No No Methylchloroisothiazol inone

No No No No No No M ethyl isothiazo Iinone

No No No No No No Benzisothiazolinone

No No No No No No 5-bromo-5-nitro-l.3-dioxane

No No No No No No Bromo nitro propandiolo

No No No No No No Imidazolidinyl urea

Oli essenziali Oli essenziali Oli essenziali Oli essenziali Oli essenziali Oli essenziali Tipo di profumazione

ISì Sì Sì Sì Sì Sì Lista completa ingredienti

in etichettaI Percentuale di plastica riciclata

O 5% 50% O O O nel contenitore

Sì No No Sì No Sì Sistema di recupero e riutilizzodel contenitore

Icea, Lav Icea,Vegan Ok Icea. Lav Icea, Lav Icea Vegan Ok Certificazioni

Page 5: Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare danni al feto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultima

BUCATO DELICATO S~y'\ S~ ' delicato per natura

~'IOf\ Jjpierpaoli

BUGA,o 1)f-LJ:GA-rolÀ "'IÀ"o C. "' IO-vO-,,0c.1"4141., P'" ptl!" ./lt"~lhllt, D,l'l'ti ••~"./'l.<i~"II••""Il ••..,ll ••",.bl,,,,

Abbiamo formulato il Bucato Delicato Sensé pensando alla pelle delicata del tuo bébé.Abbiamo evitato ingredienti aggressivi (alchilsolfati compresi) e da petrolio.Abbiamo conservato il prodotto con due estratti naturali di Caprifoglio e con sorbato di potassio, un conservante alimentare.Abbiamo utilizzato il 37'" di tensioattivi da oli italiani da Agricoltura Biologica e profumato il prodotto con una miscela di oliessenziali naturali.Per ridurre il rischio di allergie abbiamo scelto una formulazione senza allergeni e verifichiamo costantemente lo presenza diNichel, Cromo e Cobalto.Un laboratorio esterno ha sottoposto il prodotto od un doppiO test dermatologico.su persone con uno pelle sensibile, lo piùsimile o quello del tuo bébé. Hanno verificato:-l'effetto del prodotto tal quale sui volontari dopo un'applicazione occlusiva di 30 minuti;-l'effetto del tessuto, lavato con il prodotto, dopo 48 ore di applicazione sullo pelle.Su nessuno dei volontari sono state rilevate tracce di irritazione. eritema o reazioni allergiche, nonostante lo particolaresensibilità della loro pelle. Il detergente è stato così dichiarato innocuo e sicuro.Abbiamo fatto del nostro meglio.Per lo pelle del tuo bébé, delicata per natura.

Il Bucato delicato Senséé certificato "Eco Bio Deteroenza" da ICEAcon il N. 011 DP 006,ed é conforme allo Standard internazionale "Stop al Test su Animali" - Controllato da ICEA per LAVN. 032.

B"\\f'C,.'Ò

; ICEA ~o .,.

6}o DE~'\l-"C(,;

011 DP006

Page 6: Detersivi: l'ABCdell'etichetta - LiberoMondo societÃƒÆ ... stampa... · schia cioè di provocare danni al feto. Nei detersivi ecologici, ma an-che in quelli convenzionali di ultima

blematici sotto vari punti di vista.«Fra i peggiori figurano i conser-vanti clorurati» spiega Minciocchi.«Sostanze come il Methylchloroiso-thiazolinone e il suo cugino Methy-lisothiazolinone, non sono solo for-temente allergizzanti, ma anchetossici per l'uomo. Problemi analo-ghi presentano anche il 2-4 Dicloro-benzil alcool,ilBenzisothiazolinone,il 5-bromo-5-nitro':'1,3-dioxane e ilBromo nitro propandiolo». L'Imi-dazolidinyl urea è un altro conser-vante discutibile: è allergizzante ed èun cessore di formaldeide in am-biente acido, anche se risulta rapi-damente biodegradabile.

ProfumiLe sostanze profumanti costitui-

_scono un altro gruppo di ingre-dienti molto problematico, sia per latossicità che per il rischio allergie. Perquesto motivo le componenti aller-

-gizzanti sono riportate obbligato-riamente in etichetta.Termini come Coumarin, Geraniol,Limonene indicano proprio gli al-lergeni del profumo. Sono 26 intutto quelli segnalati dall'UnioneEuropea, della presenza dei quali gliallergici devono essere allertati.«La detergenza ecobio ln genereutilizza oli essenziali naturali» af-ferma Vitaloni «e se questa sceltanon elimina del tutto la presenza diallergeni, almeno non c'è il rischiodi possibili residui di solventi, comeinvece accade per le profumazionisintetiche». «Spesso» aggiungeMinciocchi «il dosaggio di allergeniè maggiore in alcuni oli essenzialipiuttosto che in certi profumi: peresempio 1'olio essenziale di berga-motto contiene il bergaptene, rico-

liquido O in polvere?Scegli il detersivo liquido se devi la-vare i panni -atemperature inferiori ai40°, perché quello in polvere nonsempre si scioglie perfettamente allebasse temperatureScegli il detersivo in polvere se devilavare panni che hanno macchie im-portanti e quindi a 40°. È in generepiù efficace di quello liquido e ne ,basta di meno per ottenere un buonrisultato. In più non ha bisogno diconservanti o stabilizzanti.

nosciuto da anni come un forte pre-cursore dei tumori della pelle. Nelcaso dei profumi sintetici occorrevalutare l'eventuale presenza difta-lati, composti organici alogenati,muschi sintetici o sostanze con frasidi rischio della serie cancerogena,mutagena, e così via».

Stabilizzanti e coacliuvantiL'ultima categoria di ingredienti èquella destinata a «stabilizzare» e arafforzare l'azione del detersivo.Anche in questo caso i prodotticonvenzionali possono presentaresostanze problematiche dal puntodi vista dell'impatto ambientale edella tossicità. Daniele Minciocchicita ad esempio i glicoleteri, ungruppo di composti a cui appartieneil Butyl glycol, in grado di assicurarela stabilità chimica del detergente,ma che risultano molto nocivi seinalati o a contatto con la pelle. Ilchimico mette in guardia anchedalle numerose sostanze coadiu-vanti, ingredienti sempre presentinei prodotti convenzionali, come ilPhenoxyethanol, parente moltostretto del Butyl glycol.

Cosa cercare in etichettaVista la complessità degli ingre-dienti e della materia, non è facileorientarsi nel mondo della deter-genza. Malgrado l'aspetto accatti-vante sembra proprio che i detersi-vi liquidi manchino di trasparenza.Chi non ha-né tempo, né voglia di ri-prendere in mano gli appunti dichimica generale e inoltrarsi nel la-birin"to della nomenclatura «Inci»,può affidarsi al suo negozio di fi-ducia di alimenti bio, dove troveràun buon assortimento di detergen-

ti, molti dei quali certificati. Questoperché non sempre si ha il tempo dicercare sul sito del produttore l'elen-co completo degli ingredienti e distudiarseli con calma. Ci sono indi-zi però che ci possono mettere sul-la buona strada, anche quando ci tro-viamo in negozio per un acquistodell'ultimo minuto.«Il fatto che un'azienda pubblichil'Inci sulla confezione è un indicedi trasparenz~» è l'opinione di Do-nato Vitaloni, titolare di S~necovit.«In qualche modo mostra che nonha nulla da nascondere e si mette ingioco completamente. Non a casosono soprattutto i produttori eco-bio a pubblicare l'elenco com-pleto».«In assenza di indicazioni esaustive,»continua Fabrizio Zago «l'unicacertezza è il marchio di una certifi-cazione: garantisce che siano stati se-guiti determinati standard. Il logoEcolabel ci garantisce soprattuttosulla biodegrabilità ~ sul basso im-patto ambientaI e post consumo di undetersivo».Le certificazioni bio, come quella diIcea, o di Ecocert, ci dicono qualcosadi più. Ad esempio attestano che an-che sulla composizione delle mate-rie prime si è intervenuti con atten-zione. Spesso molte materie primesono di origine vegetale e biologica,quindi anche la loro produzione èstata rispettosa dell'ambiente. Neiprossimi mesi sono previsti ulterio-ri aggiornamenti sui disciplinari perla detergenza bio, che includonoanche l'aspetto produttivo, la con-fezione e l'efficacia di lavaggio. No-vità su cui non mancheremo di in-formarvi dettagliatamente.Il regolamento europeo sui detersi-vi non prevede l'elenco completo de-gli ingredienti, ma comunque obbli-ga il produttore a-una serie di preci-sazioni. Il consumatore attento tro-verà per esempio indicate le zeoliti,che si trovano nei detersivi in polvere,oppure gli sbiancanti o i candeggiantiottici, potenzialmente allergizzanti.I tensioattivi non sono specificati, main una buona formula ce n'è semprepiù di uno: in genere gli anionici sonoi più sgrassanti, e sono corredati datensioattivi anfoteri o non ioni ci, acompletamento. •