Design Thinking & Service Design: Arrivo Due Minuti Fa

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WORKSHOP ARRIVO DUE MINUTI FA SAN PIERO A SIEVE - 10 SETTEMBRE 2016 - LO STUDIO ICSIPSILON.IT STUDIO DI DESIGN DEI SERVIZI A FIRENZE

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WORKSHOPARRIVO DUE MINUTI FASAN PIERO A SIEVE - 10 SETTEMBRE 2016 - LO STUDIO

ICSIPSILON.IT STUDIO DI DESIGN DEI SERVIZI A FIRENZE

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INTRODUZIONE DI ADRIANO TOCCAFONDI 2

Sarà un corso tutto compreso.

Tutto è impenetrabile, compreso il compreso. (cit. Filippo Pretolani)

Cambio?

“Gli animali mangiano quando hanno fame, l’uomo è affamato anche dalla fame futura.” Hobbes

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Il Design Thinking e il Service Design facilitano il cambiamento…

Design Thinking Service Design

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INTRODUZIONE DI ADRIANO TOCCAFONDI 4

Capita, nella vita, di voler fare qualcosa e ritrovarsi a fare altro. Una situazione più comune di quanto si tenda a credere. Così accade spesso a chi si avvicina al Design come percorso di studi prima e come professione poi, di trovarsi spesso ad applicare competenze e conoscenze di progettazione nelle relazioni; più raramente a celebrare i successi personali di forma e funzione. Lo scenario industriale è cambiato qualitativamente con scarse possibilità di ritorno al passato. Il cambio di paradigma ha introdotto la possibilità di essere designer in quanto fruitori di un servizio. Da questo punto di vista siamo tutti autodidatti.  Saranno i libri e gli oggetti non comuni a rappresentare le basi per un ragionamento critico sui temi del cambiamento, la tecnica, la responsabilità, il design dei servizi, l’economia dei territori, la libera professione e le altre forme giuridiche per fare impresa vivendo il cambiamento da protagonisti.  In uno scenario che celebra l’affermazione del sé sulla base del possesso di prodotti che individuano e appagano desideri artificiali, esiste tuttavia una prospettiva che riesce a focalizzare la produzione di valore in uno scambio vantaggioso reciproco (fruitore ed erogante). Dove questa condizione riesce a realizzarsi spesso si sono poste le basi di un approccio di progettazione partecipata che sposta l’attenzione da una soluzione esclusivamente tecnologica ad uno scenario di coinvolgimento delle persone dentro al progetto. Creare valore da una piattaforma digitale è più complesso di quanto possa sembrare. Per comprendere i presupposti necessari che portano al successo serve conoscere le dinamiche delle decisioni consapevoli. Prendere decisioni è scontato, farlo con lo scopo di facilitare un cambiamento personale o della comunità ci mette nell’ottica di diventare o confermare la nostra condizione di designer. La piattaforma digitale rappresenta solo una delle soluzioni possibili della  tecnica, non è tanto importante capire il mezzo (app, totem, dispositivi digitali, internet delle cose) ma piuttosto riuscire a dare un nuovo messaggio di valore.  

“Il mondo digitale ha reso tutto più liquido, ha reso possibili servizi innovativi, ci ha fatto percepire per la prima volta in contatto con un numero sufficientemente ampio di persone da crederci importanti. Conviviamo con la certezza di esserlo. Siamo persuasi dalla convinzione che le nostre idee siano le migliori, che tradurle in un sito web apra le porte ad un sicuro successo.Serve capire il mondo del progetto prima. Per arrivare a fare le scelte giuste. Per non sprecare risorse. Per creare vero valore. Capire come progettare. Tornando indietro di un paio di minuti dal momento della decisione che potrebbe cambiare il tuo futuro.”

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INTRODUZIONE DI ADRIANO TOCCAFONDI 5

La speranza di un cambiamento ci sfiora più volte in una giornata, di per sé è un sentire nobile perché tende ad un miglioramento, ma senza coraggio la speranza resta vana. Per cambiare serve coraggio. Capiremo insieme cosa significa essere coraggiosi. La differenza con la pazzia. Come agire. Concetti non banali. Le reazioni di rifiuto più comuni sono descritte da tre verbi: fuggire, combattere, immobilizzare (sé stessi). L’alternativa è accettare il cambiamento, farlo proprio per ribaltare il disagio in opportunità. vantaggio. 

Il Design Thinking è un approccio, o in inglese Mindset. È un tendere ad applicarsi nella ricerca di soluzioni creative che facilitano il cambiamento perché riescono a portare innovazione partendo da una condizione svantaggiosa. Nelle aziende, organizzazioni, enti, in una qualsiasi comunità, il fatto di appartenervi per molto tempo fa si che si perda pian piano la dimensione del soggetto a favore di una uniformità di comportamenti e azioni che limitano le possibilità di cambiamento. Sperimentiamo spesso quegli attimi in cui l’affermazione di una nostra idea coincide con l’attrito con colleghi o decisori. Capire i meccanismi capaci di far superare l’attrito e volgere le condizioni preesistenti a vantaggio del cambiamento può facilitarne l’effettiva realizzazione dei nostri scopi. 

Durante il workshop si citeranno esempi di successo, punti chiave che agiscono sul cambiamento per aprire all’affermazione professionale. Il Design Thinking è il giusto strumento per cambiare e far cambiare gli altri. Il cambiamento in ogni sua declinazione ci proietta in una nuova dimensione, che risulta vincente quando si riesce a condividere la progettualità a rendere protagonisti tutti i soggetti coinvolti. I designer che hanno un approccio di questo tipo vedono aumentare le probabilità di effettivo funzionamento e utilizzo del progetto da 1:8 a 1:2.

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INTRODUZIONE DI ADRIANO TOCCAFONDI 6 Il Service Design è una meta-disciplina che vive di un presente in continua evoluzione, di strumenti prestati da altri settori, ma anche di innumerevoli campi d’applicazione. In un’economia dove i sette decimi del PIL dei paesi Europei sono costituiti da servizi, diventa sempre più imprescindibile accettare l’idea che solo una progettazione consapevole può portare alla realizzazione di servizi in grado di produrre valore a doppio binario, a facilitare una sostenibilità a lungo termine degli stessi ed un effetto moltiplicatore di benessere sul territorio.  Sono servizi: prestazioni mediche, controlli di sicurezza, operazioni bancarie, trasporti, la difesa di un diritto, il turismo. Quest’ultimo spesso fa da apripista, ma la nostra attenzione non sarà dedicata al settore specifico. Ci interessa capire i metodi, l’approccio e gli strumenti. Una volta interiorizzati potremo replicarli in infiniti progetti.   In uno scenario in cui la tecnica sovrasta le decisioni politiche ci sentiamo spesso inadeguati come soggetti che devono poterla comprendere per dominarla e utilizzarla a nostro vantaggio nella produzione di valore economico. Nella progettazione ottimale dei servizi non si può però prescindere dal considerare le soggettività delle persone che ne faranno uso. La tecnica è lo strumento. Gli attori che ruotano intorno al servizio non sono poi solo gli utilizzatori finali, ma anche gli operatori, i tecnici e i decisori. Chiunque abbia un interesse più o meno manifesto merita e necessita della giusta considerazione da parte del progettista. Tralasciare il coinvolgimento degli attori o farlo con modalità di comunicazione e intensità sbagliate pregiudica l’utilizzo della tecnologia e prelude ad un fallimento quasi certo. Il passaggio da un Design degli anni del boom economico in cui era sufficiente lavorare sull’ottimizzazione del processo ad un Design che considera l’utente come centrale nella progettazione acquisisce oggi un ulteriore scatto di valore: non è più sufficiente progettare con l’utente al centro, ma serve farlo “insieme” all’utente.  Uno degli errori frequenti è considerare il target nella progettazione di un servizio. Questo è limitante. È invece più funzionale lasciare aperto il contributo all’implementazione. Nella progettazione delle piattaforme digitali oggi si va sempre più nella direzione di un primo rilascio con caratteristiche di semplicità, scalabilità e implementazione successiva. Il motivo è definito proprio dall’utilizzatore finale che decreta il successo in quanto fruitore. L’oggetto, il prodotto nasce in un contesto diverso. Si progetta un oggetto con lo scopo di soddisfare un bisogno specifico. La progettazione di un servizio può avere lo stesso approccio, ma essendo immateriale, non staccabile ed esperibile solo contestualmente alla sua erogazione fino al momento della verità non è possibile conoscere le dinamiche di soddisfazione sensoriale. È solo attraverso i feedback che i servizi possono essere implementati. Capiremo quindi come accettarli, come gestirli, come usarli a nostro vantaggio.  Introdurremo tra gli strumenti di Service Design, in un workshop che prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti, il Blueprint rappresentazione visiva di condivisione e descrizione progettuale. Gli strumenti: Personas, Storyboard, Business Plan. Il workshop si  concluderà con meta-progetti pronti per essere presentati a decisori sul territorio del Mugello o di altre regioni oppure per costituire la base per iniziare una libera professione. 

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INTRODUZIONE DI ANGELO MINISCI 7Comprendere a fondo la portata di una piccola rivoluzione, in qualunque sfera essa occorra, proprio mentre è in pieno svolgimento, è impresa ardua, se non impossibile. Come prevedere quali e quante tre le promesse o le minacce, le aspettative o i timori saranno confermati dopo dieci o venti anni? E quante volte ciò che sembrava una rivoluzione al momento, riconsiderata con la consapevolezza che la storia ci regala, si rivela una semplice correzione di rotta, o una superficiale agitazione? E tuttavia in nessun momento previsioni, attese, speranze, certezze si manifestano come nel corso di una rivoluzione.

Se il progetto, come occasione di crescita e trasmissione della conoscenza, può essere descritto come un processo cognitivo, la visualizzazione, in altre parole, la capacità di tradurre il progetto in immagini, gioca un ruolo fondamentale, sia sul piano della generazione di proposte innovative che su quello della loro comunicazione.

Il miglior modo di prevedere il futuro è progettarlo, dargli forma. Il “buon design” è prima di tutto progetto dell’idea, poiché è il significato che plasma l’oggetto; si basa sulla contaminazione fra discipline, perché da questo nasce l’identità del progetto; sperimenta linguaggi e diviene messaggio.

Un nuovo prodotto non può limitarsi a essere il risultato di una giusta combinazione di valori estetici e funzionali, ma ha senso di esistere solo se ha realmente qualcosa da raccontare; deve essere in grado di comunicare da sé il senso della propria esistenza e della propria funzione.

Il pensiero creativo consiste nel farsi domande e nell'affrontare problemi o quesiti da solide conoscenze ma adottando nuove prospettive, con l'obiettivo di trovare soluzioni innovative ed efficaci qualsiasi sia l'ambito di applicazione.

Questo stile di pensiero si esprime in un processo che ha andamenti non sempre lineari, e consiste nel raccogliere, selezionare e riconfigurare le informazioni necessarie tra tutte quelle disponibili, individuando connessioni utili a generare conclusioni nuove.

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Dove Andiamo

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Linguaggio della tecnica:

- Tutto sommato - Non mi risulta - C’è da aggiungere - Non facciamo in tempo - Abbiamo prodotto - Dobbiamo inserirci in un contesto - Fai i tuoi calcoli - Non mi torna - Minimo denominatore comune - Fare i conti con le scadenze - Non funziona - Deve risultare tutto perfetto - Fai rientrare il progetto nel budget - 1+1 fa 2 - È una variabile che non avevo considerato

COME SI PALESA LA TECNICA NEL LINGUAGGIO

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Finché la tecnica a disposizione dell’uomo era appena sufficiente a raggiungere il fine in cui si esprimeva la soddisfazione dei bisogni, la tecnica era semplicemente un mezzo il cui significato era interamente assorbito dal fine ma quando la tecnica aumenta quantitativamente al punto da rendersi disponibile per il raggiungimento di qualsiasi fine allora muta qualitativamente lo scenario di tutti i possibili fini che non saranno più fini che l’uomo si propone ma che il mezzo propone. Come creatrice di fini l’uomo l’uomo può solo scegliere tra le varie possibilità che i mezzi tecnici rendono disponibili.

Engels Dialettica della Natura

Legge della conversione della qualità in quantità e viceversa.

Esempio del terremotoL’aumento della quantità determina una variazione della qualità.

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Che Cos’è il Design Thinking…

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CHE COS’È IL DESIGN THINKING 13

L’obiettivo del Design Thinking è quello di identificare una soluzione innovativa ad un problema, che soddisfi 3 criteri fondamentali: - Gradimento (del mercato o degli attori). Umanamente desiderabile. - Fattibilità tecnica.- Redditività o Sostenibilità Economica.

Nato intorno agli anni 2000 a Stanford, California, il Design Thinking è un approccio che porta a soluzioni creative e partecipate incrementando l’intensità della fase di ideazione dando valore alla relazione ed espandendola alla creazione di prototipi.

Il design thinking è un tipo di processo creativo.

Potremmo cambiare ma…

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LA TECNICA PERMETTE UNA COMUNICAZIONE PIÙ VELOCE E ACCESSIBILE 14

Transmedia Storytelling represents a process where integral elements of a fiction get dispersed systematically across multiple delivery channels for the purpose of creating a unified and coordinated entertainment experience. Ideally, each medium makes it own unique contribution to the unfolding of the story.

Henry Jenkins

La comunicazione nel Marketing

La comunicazione nel Design

Al designer viene attribuita la capacità di orchestrare gli elementi disomogenei che compongono l’interfaccia del servizio (ambienti, prodotti, supporti fisici, informazioni e persone) e di gestire il dialogo tra la varietà di figure professionali coinvolte. Un ruolo che ha una forte ed evidente componente comunicativa.

L’importanza della componente comunicativa, proprio come elemento necessario per orchestrare l’intero progetto, coinvolgendo tutte le figure necessarie, e migliorando così tanto le dinamiche interne quanto l’esperienza finale offerta all’utente.

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Bisogna scegliere, ma non bisogna farlo in modo definitivo escludendo ogni altra strada, bisogna procedere a tentativi. Se si lavora nell’ambito del Design del prodotto (industrial design), ad esempio si procede con la creazione di modelli di prova e di prototipi. Se si lavora nell’ambito dei servizi si possono fare schizzi, creare possibili layout di prova o modellare in 3D e via così.

Essenziale in questa fase è ottenere feedback, di utenti, clienti, amici o colleghi. Anche soltanto per capire che la strada che si sta prendendo è totalmente sbagliata oppure non funziona senza dare importanza al prezzo o al ritorno economico.

Insomma, non si è ancora arrivati alla fase finale, ma qui bisogna iniziare a prendere alcune strade per vedere dove possano portare e per testare come queste soluzioni interagiscano con il problema iniziale.

La fase di ideazione estesa:

CHE COS’È IL DESIGN THINKING

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Individuare la diversità che può dar vita ad un cambiamento qualitativo positivo.

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Che Cos’è il Service Design…

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Alcune tipologie di servizi:

Il servizio scolastico che soddisfa il bisogno di istruzione Il servizio postale che soddisfa il bisogno di comunicare Il servizio ferroviario che soddisfa il bisogno di viaggiare Il servizio sanitario che soddisfa il bisogno di curarsi Il servizio bancario che soddisfa il bisogno di gestire i soldi Il servizio di polizia che soddisfa il bisogno di sicurezza Il servizio della stampa che soddisfa il bisogno di informazione Il servizio militare che soddisfa il bisogno di difendere la nazione

Il servizio è un'attività atta a risolvere un bisogno o un desiderio di natura più o meno intangibile, che ha luogo nell'interazione tra cliente e fornitore del servizio.

Definizione di Servizio

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Il Service Design è quella disciplina che si occupa di pianificare, organizzare e rendere coerente  – come in un ecosistema –  la relazione che si instaura tra gli operatori, le infrastrutture, le comunicazioni e tutte le componenti materiali e immateriali di un servizio.

Questo permette di  migliorare la qualità del servizio e le interazioni con le persone che lo utilizzeranno, in modo da creare un ecosistema che sia competitivo, efficiente ma che soprattutto gli utenti desiderano e percepiscono come di valore. Adottare un approccio guidato dal Service Design può cambiare radicalmente, e migliorare, un’iniziativa di business.

Il Service Design è una disciplina che si occupa della progettazione dei servizi. La mappatura, la rappresentazione e la conseguente organizzazione delle persone, delle infrastrutture fisiche e digitali, dei processi e dei punti di contatto di un servizio hanno il fine ultimo

di migliorare la qualità delle interazioni tra utente, operatore, touchpoint tangibili e intangibili del servizio stesso.Il Service Design offre quindi un insieme di strumenti utili alle aziende per migliorare l’efficenza interna, per migliorare l’esperienza d’uso e per creare un valore percepito superiore. Gli strumenti del Service Design facilitano la progettazione di un sistema che supporti e soddisfi i bisogni dell’utente anteponendo i desideri espressi delle persone   alla componente tecnologica, durante tutto il

processo di progettazione.Il Service Design è al contempo una meta-disciplina in quanto prende in prestito gli strumenti di analisi e rappresentazione da altre discipline. I servizi sono co-progettati da una squadra che include: progettisti, service provider, operatori, tecnici, consumatori finali che lavora per trovare un punto di equilibrio tra desiderabilità, fattibilità tecnica e l’opportunità commerciale.

CHE COS’È IL SERVICE DESIGN

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1 - Analisi 2 - Ideazione 3 - Sviluppo 4 - Implementazione 5 - Erogazione

1 - Analisi Riscoprite la vera empatia

Capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d'animo di un'altra persona.

La capacità di coinvolgere emotivamente il fruitore con un messaggio in cui lo stesso è portato a immedesimarsi.

2 - Ideazione Nessuna idea è stupida

Tornare bambini, sorridere, essere bendisposti e non esclusivi. Usiamo più “anche” e meno “ma”.

Espansione della fase di Analisi.

“Prototipare velocemente” permette di visualizzare e testare nuove soluzioni.

Dal momento che il progettista non ha mai informazioni sufficienti su un progetto e probabilmente mai quelle fondamentali, la prototipazione veloce permette di testare i dettagli di un primo prodotto, le loro forme e le loro sfumature.

Inoltre, il fatto che i materiali per questo tipo di prototipazione siano poco costosi e grezzi, immette nell’ottica dei fallimenti precoci.

L’apprendimento e l’accettazione di questi fallimenti ed errori sono elementi fondamentali per progettare. (anche il cambiamento)

LE FASI DEL PROCESSO SERVICE DESIGN

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3 - Sviluppo Coinvolgere tutti gli attori.

Si passano le idee ai tecnici che iniziano a sviluppare Serve comunicare nella maniera opportuna. Con il giusto tono e la giusta misura.

Stanford University (Silicon Valley, California) D-School (Hasso-Plattner-Institute Postdam Germania) ISIA di Firenze Politecnico Rodrigo Rodriguez da IBM Live Work Ideo

Giovani innovatori provenienti da diverse discipline come Ingegneria, Medicina, Business, Scienze Umanistiche ed Educazione si possono formare e lavorare insieme per risolvere grandi problemi in un’ottica Human Centred.

4 - Implementazione Sapere ascoltare. Gestire i feedback.

Cos’è il confronto.“Prototipare velocemente” è un’altra maniera di visualizzare e testare nuove soluzioni. Dal momento che il progettista non ha mai informazioni sufficienti su un progetto e probabilmente mai quelle fondamentali, la prototipazione veloce permette di testare i dettagli di un primo prodotto, le loro forme e le loro sfumature. Inoltre, il fatto che i materiali per questo tipo di prototipazione siano poco costosi e grezzi, immette nell’ottica dei fallimenti precoci.

5 - Erogazione Controllare, interagire e osservare.

LE FASI DEL PROCESSO DI SERVICE DESIGN THINKING

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La critica e i feedback possono aiutare a:

- Prevenire dal discostarsi troppo dalla timeline, dal budget, dallo scopo e da altri vincoli. - Permettere agli altri di aiutare, insegnare e guidare quando c’è un elemento di debolezza e

confusione - Lasciare che gli altri progettino i dettagli o rendere ancora più efficiente l’idea - Rendere familiare la progettazione a clienti, colleghi e manager. - Distribuire la responsabilità sull’output - Aumentare la fiducia reciproca ed eliminare gli ego distruttivi.

Capita di rado di ricevere feedback. Non sono così frequenti. Maschere, quieto vivere, resistenze sociali. Poi hanno inventato l’internet. Difficile da ricevere e da dare. Aspettative.

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SPUNTI DAI LIBRI: NON TEMETE PER NOI, LA NOSTRA VITA SARÀ MERAVIGLIOSA 24

È vero, il mondo è cambiato. Non siamo più nei favolosi anni '60-'70-'80, quando tutti trovavano lavoro al volo, qui era tutta campagna e il cielo era sempre più blu. La vita è dura.

Ma la soluzione è forse quella di auto-compatirci e aspettare immobili il fantomatico cambiamento? E siamo sicuri che la vita non fosse già dura per qualcuno, anni fa?

«Oggi l'indignazione prevale sull'umorismo e sull'ironia. Si pensa che la vita vera debba essere seria, debba avere la faccia cupa, invece solo con la capacità di sorridere, di avere senso dell'umorismo si possono cogliere degli elementi che non si potrebbero neppure immaginare.»

«Non inchiodatevi al tempo presente e al passato come se fossero le uniche certezze, ma immaginate il tempo futuro. Si è smarrito il concetto di futuro, quindi l'opportunità di poter trovare soluzioni innovative. È sbagliato pensare che le cose rimarranno così: guardate come sono cambiate in dieci anni e avrete la certezza che fra altri dieci il mondo sarà ancora diverso, e non sta scritto da nessuna parte che debba essere in peggio.»

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SPUNTI DAI LIBRI: CHE COS’È IL FUTURO 25

L’importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera avere successo invece che fallire. Lo sperare, superiore all'aver paura, non è né passivo come questo sentimento né, anzi meno che mai, bloccato nel nulla. L'affetto dello sperare si espande, allarga gli uomini invece di restringerli, non si sazia mai di sapere che cosa internamente li fa tendere a uno scopo e che cosa all'esterno può essere loro alleato. Il lavoro di questo affetto vuole uomini che si gettino attivamente nel nuovo che si va formando e cui essi stessi appartengono »

Eataly Amazon Levi’s Cucinelli Carige

Il libro è un esercizio di conciliazione tra:

1. Il principio di speranza di Ernst Bloch. (Futuro) 2. Il principio di responsabilità di Jonas. (Presente)

L’uomo moderno è condannato all’ansia e all’indeterminazione. L’unica soluzione è affrontare il domani a viso aperto e senza esitazioni.

Il principio della speranza

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Secondo Jonas al nuovo orizzonte inquietante che l'agire umano ha acquistato grazie alla tecnica moderna deve corrispondere una nuova teoria etica capace di inserirsi in questo orizzonte per valutare le possibili conseguenze catastrofiche dell'agire dell'uomo, che nell'epoca dell'alta tecnologia viene a coinvolgere l'intera biosfera

Il principio responsabilità Quanto più lontano nel futuro, quanto più distante dalle proprie gioie e dai propri dolori, quanto meno familiare è nel suo manifestarsi ciò che va temuto, tanto più la chiarezza dell’immaginazione e la sensibilità emotiva debbono essere mobilitate a quello scopo"

In tutte queste forme della coscienza anticipante dell’uomo, l’elemento fondamentale è la speranza, la quale non è qualcosa di puramente soggettivo ma aspetto reale dello sviluppo concreto dell’essere. L’essere non è infatti ontologicamente definibile nella sua immediata staticità e cristallizzazione ma il vero, vitale essere è il non-essere-ancora.

Dall’analisi della natura della coscienza anticipante dell’uomo, infatti, emerge chiaramente il non-ancora come la sua verità più profonda che dà valore reale alla speranza, intesa non più come astratto sogno campato in aria, ma come  docta spes, oggettivamente basata sul dinamismo della realtà. La speranza allora, non è solo un atteggiamento sentimentale, ma concreta forza di voler costruire, con precisione razionale, la realtà. Così accade nell’arte e in particolare nella musica quando, sulla base di una rigorosa reale base matematica, essa suscita in noi un flusso di sentimenti.

SPUNTI DAI LIBRI: CHE COS’È IL FUTURO

L'imperativo dell'etica della responsabilità viene così formulato: "Agisci in modo tale che gli effetti della tua azione siano compatibili con la continuazione di una vita autenticamente umana".

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IL CORAGGIO E LA SPERANZA DEL CAMBIAMENTO 27

Il coraggio si muove grazie alla paura. Il coraggio senza paura degenera nella pazzia. Chi si butta nella tempesta senza temerla è un pazzo. Il coraggioso è colui che agisce malgrado la paura.

È coraggioso chi agisce in nome del futuro malgrado le paure e gli impedimenti che lo indurrebbero a non agire affatto. L’azione è volta ad un bene futuro. Il coraggio è sempre al presente ma agisce sempre per cambiare il futuro.

Il coraggio ha molti opposti. Uno è la viltà. Chi per paura non agisce.

Il secondo è l’ozio. Il non agire.

L’economia è una categoria della violenza: tagli di stipendi, innalzamento dell’età pensionabile, posto di lavoro che non c’è per i giovani. Il coraggio di dire di no.

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IL CORAGGIO E LA SPERANZA DEL CAMBIAMENTO 28

Chi promette di essere coraggioso dice Aristotele è un fanfarone. Il coraggio vive di istanti. Il coraggio ricomincia sempre da capo, ma tende sempre al futuro. Per questo c’è sempre un legame con la speranza. Ma il coraggio non è solamente legato alla speranza ma anche alla disperazione. ad esempio i ribelli del ghetto di Varsavia erano disperati. Il successo non deve essere garantito, ma conquistato. Se poi si agisce sapendo con certezza dell’insuccesso è la massima espressione dell’altruismo. Ma noi viviamo nell’epoca del godimento illimitato dell’individuo che si mette prima sempre degli altri.

I greci hanno sviluppato più di tutti il tema del coraggio. I greci hanno vissuto un’epoca eroica. C’è il coraggio di Achille e quello di Ulisse e di Socrate. Achille è il guerriero il campo di battaglia, uomo contro uomo in cui si combatte non temendo la morte (coraggio fisico Alche) Ulisse ci presenta il coraggio riflessivo che prelude alla pazienza. Ulisse potrebbe agire nell’hic et nunc ma rimanda l’azione per renderla più efficace. Sopportare le avversità del presente è coraggio.

Il terzo modello è il coraggio più importante. Socrate si sacrifica per la propria polis. Socrate combatte una battaglia sociale, in cui ciascuno copre il corpo del compagno a fianco aspettandosi di essere a sua volta protetto. Il coraggio della filosofia. È un esempio di coraggio perché ha detto fino in fondo quello che pensava pagando con la morte. Socrate dona sé stesso alla città. Coraggio della verità. Presa di posizione incondizionata rispetto all’esistente.

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Costanza nell’agire il coraggio

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A tutti prima o poi capita di vivere una coincidenza incredibile capace di modificare almeno in parte il corso dell’esistenza: sono quelli che Jung definiva “eventi sincronistici”, fenomeni in grado di cambiare l’immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci nuove prospettive.

Se volete che una coincidenza significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi offra. L’imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora accorti di essere dei personaggi.

L’atteggiamento in grado di creare un evento “sincronistico”, e un lieto fine per la storia della nostra carriera, è quello che tiene in equilibrio gli aspetti materiali e non materiali delle nostre motivazioni professionali, facendo delle nostre attività un modo conscio di affermare chi siamo e quali siano le cose che riteniamo importanti.

Se la nostra vita è una storia, come tutte le storie, è composta di vari capitoli. A volte soltanto una simbolica sovrapposizione tra l’interno e l’esterno, in forma di coincidenza significativa, è in grado di fornire la scintilla psicologica necessaria a voltare pagina e iniziare un nuovo episodio della vicenda che dobbiamo vivere.

“A causa del loro carattere accidentale gli eventi sincronistici ci forniscono sulla nostra vita un’altra verità, una verità che molti di noi hanno l’abitudine di ignorare: il significato della nostra vita e l’intreccio delle nostre storie non includono semplicemente quello che sappiamo di noi ma giungono da una fonte molto più profonda, dalla nostra innata capacità di vivere l’integrità in forma di vita simbolica.”

SPUNTI DAI LIBRI: NULLA SUCCEDE PER CASO

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SCENARI 31

“Non è raro che quando si è contraddetti in un modo senza precedenti e violentemente irragionevole, le proprie convinzioni più elementari comincino a vacillare. Indi per cui comincia a insinuarsi, per quanto possa sembrare incredibile, il sospetto che tutte le ragioni stiano dall’altra parte.”

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L’EPOCA ANTI-EROICA 32

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Smetti di occuparti delle cose di cui non ti vuoi occupare. Smetti di parlarne, smetti di leggere in merito, e smetti di ripetere quanto siano brutte. Concentrati solo su ciò che vuoi attrarre a te. Ricorda, dove va la tua attenzione, li scorre la tua energia. Jack Canfield – La Chiave della Legge dell’Attrazione

Tutto ciò che esiste, una volta era solo immaginato. E tutto ciò che esisterà dovrà prima essere immaginato: usa l’Immaginazione per configurare la vita che vuoi. Wayne W. Dyer, Ogni Tuo Desiderio Sarà Esaudito

“Nulla accade senza motivo… C’è un motivo perfino quando le persone o gli avvenimenti sembrano entrare nella tua vita per caso, solo che in queste situazioni non è immediatamente evidente.” Ruediger Schache

Studiando la fisica quantistica sono rimasta sorpresa scoprendo che questa scienza, con le sue regole fredde, rigide e immutabili, ci spiega perchè le leggi dell’attrazione funzionano davvero. Dovunque punti la tua attenzione crei un cambiamento a livello subatomico, la base dell’universo. Natalie Reid, La Fisica del Successo

Cercare il nostro valore dagli altri e’ una trappola comune che porta a risultati molto insoddisfacenti in quanto, per natura, l’auto-stima non può essere raggiunta ricercando l’approvazione degli altri. Paradossalmente otteniamo più approvazione o considerazione dagli altri quando ci diamo noi stessi valore. Anna Laura Boldorini – Le chiavi dell’autostima

FRASI DAI LIBRI

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“Ogni cosa succede per una ragione. Ogni evento ha uno scopo e ogni rovescio racchiude una lezione. Il fallimento personale, professionale o addirittura spirituale, può risultare determinante per espandere la nostra interiorità. Ci fa crescere e conduce a un’incredibile serie di gioie della mente. Non rimpiangere mai il tuo passato, ma accettalo invece come un maestro.” Robin Sharma - Il monaco che vendette la sua Ferrari

“Sii te stesso e godi la Vita nel tuo modo Divino. Non avere paura di essere te stesso, poiché ogni cosa che vuoi vuole te.” Genevieve Behrens - Il potere invisibile della visualizzazione

“Non potete sapere né dove né quando l’Universo si intrometterà nei vostri affari, sapete solo che lo farà. Perciò limitatevi a lanciare messaggi, fate piccoli passi, godetevi il viaggio e siate pronti a stupirvi.” M.Dooley - La magia di cambiare le cose

“Tutto quello che diventerai lo sei già, Tutto quello che conoscerai, lo sai già. Quello che cercherai, ti sta già cercando, è in te.” Alejandro Jodorowsky - La danza della realtà

“Il Cambiamento non significa che perdiamo la strada; significa invece che imbocchiamo una strada nuova. Prendiamo l’impegno a vivere una vita ispirata allo scopo, anziché alle pretese infinite e alle false promesse che sono il segno distintivo dell’ego.” Wayne W. Dyer - Il Cambiamento

FRASI DAI LIBRI

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“Camminando. Non sai mai quando prenderai il prossimo cartello in faccia.”

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Tutto quello che diventerai lo sei già, tutto quello che conoscerai, lo sai già. Quello che cercherai, ti sta già cercando, è in te. Alejandro Jodorowsky, La danza della realtà

È la nostra mente a causare i nostri problemi, non le altre persone, non “il mondo esterno”. È la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro. Noi commettiamo il grave errore di identificarci con la nostra mente, pensando che questa sia la nostra identità, mentre in realtà noi siamo esseri ben più grandi. Eckhart Tolle, Il Potere di adesso

Tutti i miti della creazione hanno inizio dal caos: e il caos è la realtà data, la condizione necessaria perché qualcosa di nuovo possa emergere. Una crisi personale è un microcosmo del caos primordiale e dei requisiti per la creazione. Quando le circostanze mettono a soqquadro la nostra vita, è segno che qualcosa è pronto per nascere. David Richo, Non è un caso! Coincidenze?

Dal momento che la legge dell’Attrazione risponde sempre alle vibrazioni che state presentando e agisce sempre su queste, è di estremo aiuto comprendere che le vostre emozioni vi comunicano se, nel vostro processo di creazione, state creando qualcosa che volete o qualcosa che non volete. Piuttosto che tentare di monitorare i vostri pensieri, vi incoraggiamo a prestare semplicemente attenzione al vostro stato d’animo. Hester e Jerry Hicks – La legge dell’Attrazione

FRASI DAI LIBRI

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Di solito vediamo solo i rapporti di causa ed effetto…Ma sotto la superficie sta succedendo qualcos’altro: seppur invisibile ai nostri occhi, c’è una complessa rete di connessioni. Non appena riusciamo ad individuarla, scopriamo che le nostre intenzioni sono legate a questa rete che è più relazionale, olistica, feconda e legata al contesto rispetto alla nostra esperienza superficiale. Deepak Chopra, Le coincidenze

Se vogliamo trovare porte aperte nella vita, dobbiamo staccarci dall’ego e lasciarci vivere in quel luogo divino chiamato Spirito. Ci sono quelle che Lao Tzu chiama Virtù, che sono quattro. La prima è la riverenza verso la vita, cioè il rispetto. La seconda è la sincerità, che è molto più dell’onestà. La terza è la gentilezza, che si manifesta come disponibilità. La quarta è il soccorso, che si manifesta offrendoci agli altri. Queste sono le quattro virtù che Lao Tzu ci chiede di fare nostre. Wayne W. Dyer – Il Cambiamento

FRASI DAI LIBRI

In qualunque angolo di mondo, qualunque sia la lingua e la cultura del luogo, tutti capiscono il sorriso e rispondono con un altro sorriso. Il sorriso è un linguaggio universale. Usatelo spesso senza paura. Gli altri si sentiranno attratti da voi. Joe Vitale, Istruzioni Mancanti sulla Vita

C’è una gioia speciale che ti aspetta: la troverai solo in ciò che ami fare, ed essa renderà migliore la tua vita e quella di tante persone. Jhonny Mariotto, Vivi la Tua Passione

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38LIBRI CHE CI HANNO ACCOMPAGNATO OGGI

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Il valore d’uso è la capacità che ha un bene di soddisfare un bisogno.

Il valore di scambio la capacità di un bene di permutarsi con altri beni.

Un bicchiere d’acqua soddisfa lo stesso bisogno ma ha un valore diverso in base al

contesto.

Marx

Hegel dice che una persona è considerata tale in quanto soggetto che

acquista.

Non è vero che un denaro è un mezzo per soddisfare i bisogni e produrre i beni. Se il denaro aumenta quantitativamente al punto tale da diventare la condizione universale per ottenere qualsiasi bene allora il denaro diventa il fine per ottenere il quale si vedrà se soddisfare i bisogni e in che misura produrre beni.

I bisogni degli uomini diventano mezzo per produrre denaro. Siccome il denaro è diventato fine la politica non serve più a niente. La politica sa se e perché si devono fare: Il mercato è più importante. La politica per decidere guarda all’economia. E l’economia guarda alla tecnica. Le agenzie di racing sono più potenti degli stati.

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Il sogno è follia.

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1 - follia iniziatica vita di coppia infanzia adolescenza vita a morte visione del mondo che va cambiata totalmente2 - follia profetica quella che fa vedere il futuro è una capacità di lettura non proprio razionale3- follia poetica interlocutrice femminile cui poter fare domande la luna non è solo la luna4- follia d’amore è quindi un evento della follia

Pensiamo e parliamo come Platone ci a ha insegnato a parlare:

⁃ principio di non contraddizione⁃ nesso di causalità

Platone però esalta la follia al tempo stesso. Incontro tra ragione e follia.La ragione è un sistema di regole che porta dei vantaggi di comprensione. Quando parliamo ci capiamo, le cose sono ferme nel loro significato, ma non è la verità è l’utilità. Le cose sono disponibili per una infinità di sensi. Le cose sono disponibili per qualsiasi significazione. Le regole ne identificano la funzione prevedendo i comportamenti.

“…quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita”

Per cambiare non basta essere razionali, serve lasciar entrare una dose di follia e saperla gestire.

La follia dei Poeti è la stessa dei Designer

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Ezio Manzini

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Perché il senso dell’humor non ha colto la vera differenza?

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Creatività è…

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“Tutti devono progettare: in fondo è il modo migliore per evitare di essere progettati” - Enzo Mari

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TESTO

Economia circolare

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“L’idea di crescita infinita è più facile da far valere, gradevole senza sforzo, pur nella sua evidente impossibilità. L’economia circolare può assomigliare a un passato millenario nel quale i cicli economici si ripetevano come i gesti culturali e i percorsi mentali, perché niente superava un soffitto di cristallo demografico, tecnologico, economico: fino alla fine del Settecento era ciò che prevaleva nel mondo. Dopo di allora, l’industrializzazione, la globalizzazione, l’urbanizzazione, l’esplosione demografica, la finanziarizzazione, la consumerizzazione, la digitalizzazione, hanno dimostrato una crescita accelerata, facendo immaginare anche la crescita infinita. Il punto è che l’economia circolare non è un ritorno al mondo precedente all’industrializzazione. E’ il nuovo salto tecnologico fondamentale, indirizzato da un paradigma culturale innovativo. Anche se le parole e le metafore generano possibili ambiguità. E non è un caso: l’approccio lineare, confortante, quello che porta il populismo (e la tecnocrazia) a giocare una partita più facile, crede nelle cause dirette e affonda nell’incoscienza della complessità alla quale invece si rivolge l’approccio ecologico.“

Luca De Biase

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Avete voluto la bicicletta?

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Il Genio dà la lampada. Della serie, facciamolo insieme.

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Aldo Bonomi, Federico Della Puppa, Roberto Masiero, La società circolare. Fordismo, capitalismo molecolare, sharing economy,

Derive Approdi 2016Andrea Di Stefano e Massimiliano Lepratti (a cura di), Economia innovatrice. Perché è imperativo rendere circolari economia,

finanza e società, Edizioni Ambiente 2016Emanuele Bompan con Ilaria Nicoletta Brambilla, Che cos’è l’economia circolare, Edizioni Ambiente 2016

Paolo Manfredi, L’economia del su misura. Artigiani, innovazione, digitale, Marsilio 2016Peter Lacy, Jakob Rutqvist, Beatrice Lamonica, Circular economy. Dallo spreco al valore, Egea 2016 (v.o. 2015)

Altre letture

“Icsipsilon.it è un insieme di energie positive che si muovono in città sul tema del design dei servizi. Un punto gravitazionale cui lasciarsi attrarre

per chi crede nella necessità e opportunità di progettare i servizi in modo consapevole e ottimale. Un’idea di aggregazione per conoscere praticamente gli strumenti del Design Thinking, per confrontarsi e crescere insieme in sinergie e strade percorribili di progettazione partecipata.

Una possibiltà per chi crede che il lavoro del designer non consista nella forma o nella parte estetica del progetto ma nel processo. Icsipsilon.it è qualcosa che prima non c’era. Come ciò che facciamo. È una scoperta continua.”