DESIGN IN CANTIERE

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DESIGN IN CANTIERE Design innovativo per la comunicazione, l’arredo e il sistema dei servizi Anno Accademico 2010/2011 PROGETTO DI TESI Product Design

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Tesi : Design in Cantiere 2010/2011 Product Design

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DESIGN IN CANTIEREDesign innovativo per la comunicazione, l’arredo e il sistema dei servizi

Anno Accademico 2010/2011

PROGETTO DI TESIProduct Design

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DESIGN IN CANTIEREDesign innovativo per la comunicazione, l’arredo e il sistema dei servizi

Anno Accademico 2010/2011

PROGETTO DI TESIProduct Design

IED

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COORDINAMENTO CORSOMarika Aakesson, Product Design

PROGETTO GRAFICOMarika Aakesson, Selena Mesoraca

DIREZIONELaura Negrini, Direttore IED Design Roma

SEGRETERIAMarta Seghezza, Responsabile Segreteria IED DesignSimona Ruzzini, Segreteria IED DesignSelena Mesoraca, Segreteria IED Design

in collaborazione con

IED DESIGN

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DESIGN IN CANTIEREDesign innovativo per la comunicazione, l’arredo e il sistema dei servizi

Relatori tesiMatteo Carbonoli, Product DesignGuido Lanci, Product Design

DocentiMauro Del Santo, Tecnologia e ModellisticaAlessio Tommasetti, Comunicazione del progetto

RingraziamentiAndrea Purgatorio, Responsabile Unità “Marketing e Comunicazione”Andrea Persano, Servizio Progettazione-Struttura “Progetti ed Opere della Mobilità” Enrico Tuzi, Responsabile servizio Attuazione-Struttura “Progetti ed Opere della Mobilità”

Coordinamento progettoLaura Negrini, Marika Aakesson

Coordinamento interdisciplinareAlberto Iacovoni, Direttore IED Roma

PartnersAgenzia Roma Servizi per la mobilità

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INDICE

6 DESIGN IN CANTIERE Marika Aakesson

16 SKIN Alessandro Forti - Giuliano Virzo

20 MATRIOSKA Claudio Di Leto - Noemi Sozzi

24 ZIG ZAG Daniela Passa - Claudia Poma Murialdo Marta Tacconelli

30 ECO JERSEY Massimiliano Cassinis - Dario Cevoli Erika Lauro

32 GRID Niccolò Adolini - Paolo Costanzelli Nazzareno Ruspolini

7 DESIGN IN CONTESTO PUBBLICO Matteo Carbonoli - Guido Lanci

10 RE FRESH Serena Bevilacqua - Irene Ceccherini

12 URBAN LIGHT Pietro Arco Franchetti - Andrea Guerri Lorenzo Rebecchini

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Marika Aakesson

Coordinatore Product Design

DESIGN IN CANTIERE

Il cantiere cambia radicalmente le dinamiche di mobilità e di vita all’interno di un quartiere. Il progetto Design in Cantiere parte dall’analisi di questi cambiamenti per identificare i problemi e sviluppare soluzioni innovative che trasformino il confine del cantiere e le zone ad esso limitrofe in occasione di comunicazione e trasformazione urbana. Il progetto riguarda la progettazione di un nuovo sistema modulare di esposizione per la protezione dell’area dei cantieri. Gli studenti di Product Design presentano sette progetti di sistemi innovativi di recinzione, con l’obiettivo di rovesciare una situazione percepita come negativa. Il cantiere diventa quindi un’occasione di scoperta in quanto offre la possibilità di utilizzo di nuovi spazi, di racconto e di esposizione, che invita e intrattiene le persone che lo incontrano, anziché respingerle.

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Matteo Carbonoli - Guido Lanci

Relatori tesi Product Design

DESIGN IN CONTESTO PUBBLICO

Il design si è misurato, agli inizi della sua evoluzione, con la problematica della produzione di beni per la diffusione del prodotto agli strati sociali anche più deboli mediante la meccanizzazione della produzione, l’eliminazione della decorazione posticcia e lo sviluppo di una estetica dell’essenziale.Dagli anni del Bauhaus attraverso l’esperienza storica del design sociale stiamo cercando un percorso evolutivo, un sentiero, che ci permetta di progettare per una utilità sociale diffusa a sempre minor impatto ambientale.

Oggi il contesto progettuale delle scuole di design con committente pubblico, rimanda obbligatoriamente alle quattro leggi del Creative Commons : obbligatorietà dell’attribuzione della paternità come riconoscimento inalienabile dell’opera del designer; uso non commerciale come caratteristica della committenza pubblica; divieto di derivazioni a garanzia della qualità; corretto sviluppo dell’opera di design attraverso la condivisione dei principi originari.

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C’è bisogno di facilitare la protezione del design portando i principi di utilizzo pubblico e condivisione all’interno delle usali forme di tutela della proprietà intellettuale.

Stiamo studiando, come progettisti, la possibilità di usare le prestazioni della rete per connettere know-how, necessità, finanza etica e capacità produttive, armonizzati da una rinnovata sensibilità ambientale e una maggiore coscienza della fragilità del nostro ambiente.

Da qualche anno disegnare un prodotto per un contesto pubblico serve ad aumentare l’efficienza del bene stesso e ridurre il peso ambientale del suo ciclo di vita integrandolo nell’ offerta di servizi.Il sistema risultante deve offrire soluzioni sostenibili a fronte di un aumento del bacino di utenza e della soddisfazione dei cittadini.

Nella tesi di Product design di questo anno, l’Istituto Europeo di Design ha concordato il brief sul confine del cantiere con l’ Agenzia per la mobilità, Società di Roma Capitale per la definizione e programmazione delle operazioni connesse al trasporto pubblico.

Il brief riguarda il progetto di un sistema di recinzione dello spazio di cantiere nelle sue diverse tipologie ed articolazioni evidenziando l’identità della capitale nella sfida con la sua evoluzione.

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Questo tema ha permesso agli studenti di evidenziare dei concept che affrontino macroproblemi come l’orientamento, la diminuzione delle presenze di inquinanti nell’aria, la vivibilità degli spazi pedonali nelle aree contigue, l’interattività.

I sette gruppi di progetto hanno dovuto affrontare la complessità del progetto sostenibile ed innovativo in ambito pubblico, un livello ambizioso di sfida progettuale con il quale si sono misurati.

In questo contesto possiamo usare la protezione intellettuale dell’innovazione come garanzia di qualità funzionale al controllo dei parametri di capitolati e gare.

Il connubio tra design e pubblica amministrazione diventa così stimolo all’innovazione per il tessuto produttivo locale.

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Il sistema è composto da lamiere verniciate con fotocatalitica per l’abbattimento dei particolati fini. Piegate per ottenere un aumento della superfice e forate per innestare piantine (tillandsie) che svolgono una funzione di abbattimento di alcuni inquinanti.Il ritmo visivo risultante dall’alternarsi di zone verdi disegnabili e superfici con pubblicità che mutano con l’angolazione di visuale ottiene l’obiettivo di alleggerire il perimetro del cantiere.

TILLANDSIE - VASETTO IN PE

RE FRESHSerena Bevilacqua, Irene Ceccherini

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CANTIERE MOBILE SU ISOLA PEDONALE

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URBAN LIGHT

L’obiettivo del sistema è l’uso del limite di cantiere come di un nastro completamente rivolto a comunicare e rendere meno scura l’area di confine.Per fare ciò sono state usate vernici luminescenti e grafiche planari retroilluminate.

Pietro Arco Franchetti, Andrea Guerri, Lorenzo Rebecchini

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Offrire gli spazi prospicenti i cantieri come ambienti rifiniti limitando al massimo il contatto dei cittadini con le superfici di cemento dei New Jersey.Le “skin” sono stampate in rotazionale e diventano appoggi e sedute, sostengono pannelli lievemente ondulati di lamiera stirata con un buon effetto di trasparenza.I bottoni per aggrappare cartelloni alla lamiera stirata offrono una libertà notevole rispetto agli attuali spazi pubblicitari.

SKINAlessandro Forti, Giuliano Virzo

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CANTIERE LARGO ARGENTINA

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Gli elementi di questo sistema sono come quelli di un grande gioco in cui per risolvere problematiche di trasporto e stoccaggio si sono realizzati elementi grandi che conten-gono elementi piccoli.Le variazioni cromatiche e di trasparenza rendono più vario l’allestimento nel contesto urbano e l’uso di vernice lavagna offre un diverso sistema di interazione con gli artisti cittadini.

MATRIOSKAClaudio Di Leto, Noemi Sozzi

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AMBIENTAZIONE CANTIERE FISSO

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Zig Zag è un doppio modulo sghembo adattabile alle variazioni del suolo e regolabile in ampiezza.La parte portante è realizzata in rotazionale e quella mobile in lamiera forata con l’obiettivo di rendere visibili scorci interni alle aree di cantiere lì dove sia opportuno.Il taglio diagonale aiuta particolarmente ad accompagnare i movimenti del suolo.

ZIG ZAGDaniela Passa, Claudia Poma Murialdo, Marta Tacconelli

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L’idea è quella di andare a filtrare attiuvamente i particolati lì dove vengono prodotti.Eco Jersey è composto da unità filtranti e moduli per la produzione energetica neces-saria e l’obiettivo è quello di ottenere un sistema efficiente a costi contenuti con una buona facilità di istallazione.

ECO JERSEYMassimiliano Cassinis, Dario Cevoli, Erika Lauro

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MODULO FILTRANTEREALIZZATO IN PLASTICA ROTAZIONALERESISTENTE AGLI URTI

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E’ una cortina di moduli, modellati in tre dimensioni e relativamente trasparenti.Questo sistema per offrire servizi al pubblico che vive l’area intorno al cantiere usa la tecnologia industriale dell’imbutitura. I moduli sono studiati per una movimentazione pallettizzata così da aumentarne la durata e l’efficienza del trasporto e dello stoccag-gio.

GRIDNiccolò Adolini, Paolo Costanzelli, Nazzareno Ruspolini

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IEDDesignRoma

Istituto Europeo di Designvia Alcamo, 11 - 00182 Romawww.ied.it

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