DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE€¦ · Seduta del Consiglio Comunale del 28 Settembre 2015...

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COMUMW AVREMO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA 58 DEL 28/09/2015 OGGETTO: "Piano Finanziario gestione rifiuti e tariffe della tassa sui rifiuti ( TARI ) per l'anno 2015" - Dibattito - Sospensione - Ripresa lavori - Rinvio in seduta di prosecuzione per mancanza del numero legale. L'anno duemilaquindici, il giorno ventotto del mese di settembre, alle ore 18:30 e seguenti in Agrigento nella sala delle adunanze consiliari del Comune si è riunito il Consiglio comunale, giusta convocazione del Presidente del Consiglio Comunale prot. gen. nr.67435 del 22/09/2015. Presenti Gibilaro Gerlando Catalano Daniela lacolino Giorgia Hamel Nicolo Mirotta Alfonso Vitellaro Pietro Sellano Alessandro Palermo Carmela Battaglia Gabriella Bruccoleri Margherita Spataro Pasquale Totale Presenti n. 22 Presenti Urso Giuseppe Gianluca Picone Giuseppe Alfano Gioacchino Giacalone William Giuseppe Maria Riolo Gerlando Fantauzzo Maria Grazia Vaccarello Angelo Calogero Borsellino Salvatore Sanzo Raffaele Licata Vincenzo Graceffa Pierangela Assenti Vullo Marco Amato Antonino Nobile Teresa Civiltà Giovanni Falzone Salvatore La Scala Marcelle Galvano Angela Maria Serena Cariisi Marcella Totale Assenti n. 8 La seduta è pubblica. Partecipa alla seduta il Segretario Generale doti Pietro Rizzo ai sensi dell'art. 52 della L. 142/90, come recepito con L.R. 48/91. Per l'amministrazione comunale sono presenti, gli Assessori, Giovanni Amico e Gerlando Riolo nella sua duplice veste anche di consigliere comunale. Sono presenti, altresì, il Dirigente del settore IV, dott. Giovanni Mantiene, il Dirigente del settore II, aw. Antonio Insalaco e il Dirigente del settore V, arch. Gaetano Greco. Indi, il Presidente del Consiglio aw. Daniela Catalano, con l'assistenza del Segretario Generale dott. Pietro Rizzo e del funzionario amministrativo d.ssa Ermelinda Tuttolomondo, constatato che sono presenti in aula n.22 Consiglieri comunali, passa alla trattazione del punto 3 iscritto all'o.d.g. concernente la proposta di deliberazione in oggetto, (allegato "B") e, preliminarmente all'apertura del dibattito, comunica che il Collegio dei Revisori ha fatto pervenire il relativo parere in data odierna alle ore 14,30. Sul punto in discussione si registrano i seguenti interventi: ass. Amico, dott. Mantiene, Sellano, Picone, Urso (n.q. di Vice Presidente della IV Commissione Consiliare permanente-Bilancio), Battaglia (n. q. di Presidente della II Commissione Consiliare permanente - Urbanistica), lacolino, Hamel, Graceffa. Si da atto che alle ore 19,40 entra in aula l'ass. Domenico Fontana. Proseguono gli interventi dei consiglieri, Palermo, Spataro, Gibilaro, Giacalone, Sanzo, Alfano e ass. Fontana per come riportato nel resoconto consiliare di stenotipia, allegato "A" che qui si

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COMUMW AVREMO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERA N° 58 DEL 28/09/2015

OGGETTO: "Piano Finanziario gestione rifiuti e tariffe della tassa sui rifiuti ( TARI ) perl'anno 2015" - Dibattito - Sospensione - Ripresa lavori - Rinvio in seduta di prosecuzione permancanza del numero legale.

L'anno duemilaquindici, il giorno ventotto del mese di settembre, alle ore 18:30 e seguenti inAgrigento nella sala delle adunanze consiliari del Comune si è riunito il Consiglio comunale, giustaconvocazione del Presidente del Consiglio Comunale prot. gen. nr.67435 del 22/09/2015.

PresentiGibilaro GerlandoCatalano Danielalacolino GiorgiaHamel NicoloMirotta AlfonsoVitellaro PietroSellano AlessandroPalermo CarmelaBattaglia GabriellaBruccoleri MargheritaSpataro PasqualeTotale Presenti n. 22

PresentiUrso Giuseppe GianlucaPicone GiuseppeAlfano GioacchinoGiacalone William Giuseppe MariaRiolo GerlandoFantauzzo Maria GraziaVaccarello Angelo CalogeroBorsellino SalvatoreSanzo RaffaeleLicata VincenzoGraceffa Pierangela

AssentiVullo MarcoAmato AntoninoNobile TeresaCiviltà GiovanniFalzone SalvatoreLa Scala MarcelleGalvano Angela Maria SerenaCariisi Marcella

Totale Assenti n. 8

La seduta è pubblica.Partecipa alla seduta il Segretario Generale doti Pietro Rizzo ai sensi dell'art. 52 della L. 142/90,come recepito con L.R. 48/91.Per l'amministrazione comunale sono presenti, gli Assessori, Giovanni Amico e Gerlando Riolonella sua duplice veste anche di consigliere comunale. Sono presenti, altresì, il Dirigente del settoreIV, dott. Giovanni Mantiene, il Dirigente del settore II, aw. Antonio Insalaco e il Dirigente delsettore V, arch. Gaetano Greco.Indi, il Presidente del Consiglio aw. Daniela Catalano, con l'assistenza del Segretario Generaledott. Pietro Rizzo e del funzionario amministrativo d.ssa Ermelinda Tuttolomondo, constatato chesono presenti in aula n.22 Consiglieri comunali, passa alla trattazione del punto 3 iscritto all'o.d.g.concernente la proposta di deliberazione in oggetto, (allegato "B") e, preliminarmente all'aperturadel dibattito, comunica che il Collegio dei Revisori ha fatto pervenire il relativo parere in dataodierna alle ore 14,30.Sul punto in discussione si registrano i seguenti interventi: ass. Amico, dott. Mantiene, Sellano,Picone, Urso (n.q. di Vice Presidente della IV Commissione Consiliare permanente-Bilancio),Battaglia (n. q. di Presidente della II Commissione Consiliare permanente - Urbanistica), lacolino,Hamel, Graceffa.Si da atto che alle ore 19,40 entra in aula l'ass. Domenico Fontana.Proseguono gli interventi dei consiglieri, Palermo, Spataro, Gibilaro, Giacalone, Sanzo, Alfano eass. Fontana per come riportato nel resoconto consiliare di stenotipia, allegato "A" che qui si

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richiama integralmente.Si da atto che escono dall'aula i consiglieri Battaglia, Mirotta e Graceffa alle ore 20,30 per cui ipresenti sono 19.A questo punto il Presidente concede nuovamente la parola al consigliere Gibilaro il quale da letturadell'atto di indirizzo che ha predisposto (vedi allegato "C") da sottoporre a votazione.In merito al predetto atto di indirizzo si registrano le osservazioni dei consiglieri Palermo e Hamelper come riportato nel resoconto consiliare di stenotipia, allegato "A".Non essendoci ulteriori richieste di interventi il Presidente pone a votazione il superiore atto diindirizzo proposto dal consigliere Gibilaro ed invita il Segretario Generale a procedere per appellonominale.

Il Consiglio Comunale

Con votazione espressa per appello nominale il cui risultato viene proclamato dal Presidente, conl'assistenza del Segretario Generale e degli scrutatori Hamel, Fantauzzo e Picene, come segue:Consiglieri presenti n.19Con n. 19 voti favorevoli (Gibilaro, Catalano, lacolino, Hamel, Vitellaro, Sellano, Palermo,Bruccoleri, Spataro, Urso, Picene, Alfano, Giacalone, Riolo, Fantauzzo, Vaccarelle, Borsellino,Sanzo, Licata)

Delibera

Approvare all'unanimità l'atto di indirizzo (allegato "C")-

A tal punto il Presidente comunica che è pervenuta, durante i lavori consiliari odierni, una nota alirma dei lavoratori licenziati, indirizzata al Sindaco, all'Assessore Fontana, al Segretario Generale,a tutti i consiglieri e al Dirigente del Settore V, arch. Greco e ne da lettura (vedi allegato "A").Indi sospende momentaneamente la seduta per venti minuti, sono le ore 21:25.Alla ripresa dei lavori alle ore 21.45 viene richiamato l'appello e risultano presenti soltanto 9consiglieri: Catalano, lacolino, Sellano, Palermo, Spataro, Urso, Picene, Vaccarelle e Borsellino.Constatata la mancanza del numero legale la seduta viene rinviata al giorno successivo all'orainiziale della seduta indicata nell'avviso di convocazione (17:30) con il medesimo o.d.g. e senzaulteriore avviso di convocazione (adunanza di prosecuzione — artt. 51 e 52 del vigenteregolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale).

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Comune di Agrigento

Seduta del Consiglio Comunale del 28 Settembre 2015

Punto N. 3 all'O.d.G.: "Piano Finanziario gestione rifiuti e tariffe della tassa sui rifiuti (TA.RI) per l'anno 2015"

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Sono oggi qui presenti, sia i Dirigenti ai due settori investiti di questa problematica,

quindi ambiente, sostanzialmente, l'architetto Greco e il Dottore Mantione della

Ragioneria, è altresì presente l'Assessore al ramo competente per l'aspetto finanziario

che è l'Assessore Amico.

lo In questa fase passereI la parola all'Amministrazione, penso pnma

all' Amministrazione che poi cederà la parola ai tecnici.

Prima devo fare una piccola premessa: il Collegio dei Revisori dei Conti è pervenuto,

ma è pervenuto soltanto oggi alle ore 14: 30 sul punto poi chiederò se ci sono state le

condizioni, mi pare di no, per le due Commissioni investite di potersi pronunziare,

poi passerò legittimamente la parola ai Presidenti delle Commissioni o ai Vice

Presidenti se manca il Presidente nel caso di Marco Vullo.

Passo quindi la parola all' Assessore Giovanni Amico.

Prego.

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L’Assessore AMICO Giovanni

Presidente, grazie per la parola.

Oggi tratteremo la rideterminazione delle tariffe sulla base dei conteggi del Piano

economico finanziario del 2015.

Noi abbiamo proceduto già nel corso dell’anno alla ribollettazione sulla base di un

conteggio che teneva conto del costo sostenuto nel 2014, quindi le prime bollette

sono commisurate al 25% per tre quote, commisurate sul valore del 2014.

Questo piano economico finanziario è un piano economico che alla fine determina

una revisione delle tariffe, leggermente in decremento, poi entrerà nel merito meglio

di me il Dirigente, per tutta una serie di utenze, sicuramente per tutte quelle non

domestiche e per quelle domestiche a eccezione delle ultime due fasce.

Ovviamente il metodo di calcolo che poi determina le tariffe è previsto dalla legge,

quindi sostanzialmente l’effetto che abbiamo recepito è legato alla variazione di

alcune poste del piano economico finanziario, quello che rilevo, rispetto all’anno

precedente e che rappresenta un po’ il problema di tutte le tariffazioni e i tributi del

Comune, è la necessità di avere ripreso un accantonamento che è circa il doppio

rispetto all’anno precedente per la copertura dal rischio legato ai mancati incassi.

Quindi c’è anche un effetto, seppur parziale di decremento del costo legato al

recepimento di un minor costo complessivo sul valore dell’appalto, che però incide

per i quattro dodicesimi, 4, 5 dodicesimi, sostanzialmente le riduzioni che alla fine

sono state rilevate sulle utenze non domestiche sono complessivamente e mediamente

di circa il 3%, 2, 80 – 2, 90%, così come le riduzioni per le utenze domestiche, per le

quattro fasce che hanno avuto riduzione per le utenze domestiche sono riduzioni

minime.

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Adesso passo la parola al Dirigente che in modo più specifico e nel dettaglio potrà

dare maggiori chiarimenti sulle procedure di determinazione di tali tariffe.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Assessore.

Prego, Dottore Mantione.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

Signor Presidente, signori Consiglieri, Amministrazione e signori del pubblico.

Entro la scadenza del 30 settembre è previsto il termine per approvare il piano

finanziario dei rifiuti che determina anche l’articolazione delle tariffe per il

pagamento della tassa rifiuti che appunto distribuisce l’intero costo del servizio, tra

tutta la platea dei contribuenti.

Rispetto all’anno precedente c’è stata una leggera crescita dei contribuenti iscritti al

ruolo, a seguito del potenziamento dell’attività di recupero di evasione degli anni

precedenti, sebbene costituisce sempre elemento di grave criticità la difficoltà di

riscuotere effettivamente per intero la tariffa.

Solo per dare una idea di come la gestione rifiuti incide sulla liquidità dell’Ente,

possiamo vedere i dati di riferimento all’anno 2014 dove fronte di costi effettivi di

13.500.000,00 la corrispondente bollettazione è stata riscossa allo stato attuale

soltanto per 8. 300. 000, 00 euro, quindi con una somma ancora da realizzare di oltre

5. 000. 000, 00 di euro ciò impone di prevedere tra i costi del piano finanziario anche

come la legge prevede uno stanziamento per accantonamento crediti e per la

considerazione della inesigibilità di crediti relativi agli anni trascorsi.

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I dati che ho riferito sono relativi all’anno 2014, poi abbiamo chiaramente lo stato

degli anni trascorsi, da considerare che la gestione diretta dell’Ente è partita dal 2013,

perché per il lungo periodo dal 2005 al 2012 l’Ente aveva trasferito la gestione, come

è noto, la gestione del servizio e anche la riscossione alla società d’ambito dalla quale

stiamo rilevando la massa dei crediti ancora da riscuotere dopo avere proceduto

anche con il ricorso al piano di rientro finanziato dalla Regione alla estinzione del

gran parte dei debiti.

Il bilancio comunale, il rendiconto darà piena evidenza di questa operazione di

regolarizzazione di una attività che per diversi anni è stata probabilmente un po’

sottovalutata perché non c’era la giusta evidenza della contabilità comunale, proprio

per l’effetto di questa delega all’esterno della gestione fondata sul principio che la

tariffa avrebbe dovuto coprire per intero il costo del servizio cosa che in realtà non è

avvenuta e per cui adesso ci troviamo di fronte a una situazione critica derivante dal

passato e dalla necessità per il corrente anche di seguire quelli che sono i nuovi

principi contabili che impongono per tutti i servizi ancora più per il servizio rifiuti di

programmare una spesa che sia effettivamente sostenibile con la capacità di effettiva

riscossione delle relative entrate.

Tuttavia quest’anno, come anticipava l’Assessore si è riusciti a operare mantenendo il

quadro tariffario generale pressoché immutato a operare una certa riduzione per tutte

le utenze non domestiche che negli anni passati si è verificato il fenomeno di una

tassazione probabilmente molto più elevata rispetto alla media, anche per non

distribuire troppo il carico tariffario nei confronti delle utenze domestiche, quest’anno

si è avuta la possibilità, considerando che la distribuzione dei costi si è spostata più

sui costi variabili, rispetto ai costi fissi, per le utenze non domestiche i vari

coefficienti di produttività dei rifiuti che devono essere considerati nell’elaborazione

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della tariffa per le utenze non domestiche sono più incidenti, appunto, i costi variabili

in questo caso siamo riusciti a ottenere una riduzione delle tariffe per tutte le utenze

non domestiche, come detto dall’Assessore, in misura pari al 2, 70%.

Nel relazione al piano finanziario è stato di recente, a seguito di richiesta del

Collegio dei Revisori, meglio precisato la incidenza di alcune componenti che

comunque in linea di massima si realizzano in uno stanziamento di 8.600.000,00 per

la spesa del raggruppamento di spesa che ha gestito in regime di proroga e gestisce

adesso a seguito di nuova gara d’appalto, la raccolta e il trasporto nei siti di

conferimento dei rifiuti, per un importo complessivo di 8. 600. 000, 00 mentre il

costo di conferimento per quanto riguarda i rifiuti soliti urbani è di 2. 039. 000, 00

euro, lo smaltimento del multimateriale 320. 00 0, 00 euro il monomateriale di 198.

000, 00 euro e lo smaltimento dei rifiuti ingombranti di 258. 0 00, 0 0 euro e lo

smaltimento dei rifiuti elettrici (RAE) 13. 630, 00.

Il conferimento a Catania ha inciso intorno a 100. 000, 00 euro di maggiore costo,

così come una maggiore spesa di circa 90. 000, 0 0 euro relativa al servizio notturno

che sì è reso necessario per il conferimento a Siculiana in virtù del particolare

sovraffollamento degli autocompattatori che dovevano accedere.

Con questa proposta di deliberazione poi si intende operare anche sulla previsione dei

termini delle varie rate di scadenza del pagamento della tassa che, come già detto,

sono state spedite ai contribuenti per le prime tre rate, calcolate in misura pari al 75%

del bollettato dell’anno precedente, quindi con le tariffe dell’anno precedente, quindi

allo stato resta da bollettare un 25% che con questo provvedimento si stabilisce che il

termine del versamento di questo saldo venga spostato al 31 gennaio 2016, in

considerazione del fatto che la scadenza originaria del 30 novembre andrebbe a

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essere troppo ravvicinata e concomitante con il versamento della terza rata che è

stata appunto di recente notificata.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Consigliere, facciamo concludere e poi se vuole le concede, ovviamente, la parola per

chiedere qualche dettaglio in più, perché altrimenti interrompiamo continuamente.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

Diciamo che sostanzialmente io avrei concluso.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Chiedono un ulteriore dettaglio dei costi dei singoli servizi.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

Sì, allora il servizio di smaltimento, di raccolta del raggruppamento di imprese fino

alla data del 22 luglio, termine ultimo del servizio affidato a seguito di ordinanza di

proroga è costato 4. 722. 000, 00 euro, partire da quella data e fino al 21 dicembre

prossimo si prevede un costo di 3. 877.000,00 euro allo stesso titolo.

Il costo, invece, annuale dei conferimenti in discarica come avevo iniziato a dire è di

2. 039. 000, 00 euro circa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, lo smaltimento

del multimateriale costa 320. 000, 00 euro l’anno il monomateriale 198.000, 00 euro i

rifiuti ingombranti 258. 950, 00 e lo smaltimento rifiuti RAE 13. 630, 0 0. Un’altra

componente di costo è costituita dal servizio dei 17 operatori ecologici dipendenti

della società d’ambito che assicurano anche la gestione dei centri di raccolta

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differenziata monomateriale, il trasporto e conferimenti in appositi impianti degli

sfalci di potatura e dei materiali provenienti dai centri zonali di raccolta dei rifiuti

secchi, nonché la Gesa fino dopo ha svolto l’attività amministrativa connessa anche

alla riscossione della tariffa, svolgendo attività di sportello nei confronti dei

contribuenti, i costi di questa attività sono 965. 0 00, 00 euro per gli operatori

ecologici della ditta Gesa; la gestione dei mezzi per servizi in house svuotamento

CCR isole e servizi sono 34. 056. 0 00, 00 euro, i costi per i servizi di riscossione,

personale amministrativo, oneri postali e finanziari sono 577. 000, 00 euro le spese

generali della società d’ambito ripartite fra tutti i Comuni soci in proporzione appunto

della partecipazione societaria sono 4 03. 000, 00 euro.

Gli ammortamenti sono compresi nel costo del raggruppamento di imprese e anche

come preso il costo d’appalto comprende anche il costo d’uso dei mezzi e quindi non

paghiamo una voce specifica per l’ammortamento, ma nel capitolato poi è stato

allegato una modulistica di dettaglio per i vari servizi, dove viene precisato servizio

per servizio l’incidenza, il costo del personale, dei mezzi, in termini di giornata

lavoro.

Il costo d’uso per la durata dell’appalto che sono due anni.

Noi stiamo pagando il costo d’uso, nell’appalto qui, maggiori informazioni io non ho

redatto il capitolato, però le informazioni che ho: i costi del capitolato misurano l’uso

dei mezzi in funzione di un costo d’uso di mezzi che devono essere assicurati e

quindi per la durata di un appalto di due anni, quindi non è prevista la acquisizione;

cioè noi nel momento in cui si è fatto l’appalto…

(Ndt, interventi fuori microfono)

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Consigliere, mi perdoni, io sono d’accordo sul fatto di porre questi quesiti, però non

vengono registrati.

Se lei vuole le concediamo di fare un passaggio veloce, poi continuiamo, perché il

Dottore Mantione è qui a disposizione, perché altrimenti non viene verbalizzato, solo

per chi legge o chi leggerà successivamente.

Dottore se sulla base di ciò che comunque ha sentito che le ha chiesto il Consigliere

Picone, vuole darci già qualche risposta, altrimenti passiamo la parola ai Consiglieri e

la ridisturberemo, ovviamente.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

No, io solo in via generale, appunto, rimando al dettaglio che nella relazione

integrativa al piano finanziario si fa in relazione a tutti i servizi con il costo dei mezzi

e del personale espresso in giorni, in ore e quindi quei dati sono comprensivi appunto

del costo d’uso di ciascun mezzo, comprensivo, quindi non c’è una voce di

ammortamento in particolare ma considerando la durata così breve dell’appalto,

evidentemente è stato quantificato un costo di esercizio delle attrezzature che devono

essere messe a disposizione, aggiunto al costo del personale in funzione delle ore di

impiego dello stesso.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Va bene, in questo momento lei ha reso questi chiarimenti, sicuramente ne dovrà

rendere altri sulla base di ciò che i colleghi ritengono di chiederle.

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Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

Benissimo. Resto a disposizione.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

C’erano già delle richieste di intervento, lei nel frattempo può accomodarsi.

(Ndt, intervento fuori microfono)

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

No, per il personale, per il servizio che viene svolto il personale 900. 000, 00 euro il

personale tecnico e poi c’è l’attività amministrativa.

Servono per la retribuzione per il corrispettivo per la remunerazione degli operatori

ecologici.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Ora chiediamo la parola a turno, sennò non resta traccia delle vostre domande, non

per altro iscrivetevi a parlare e poi il Dottore avrà cura di memorizzare tutte le

domande per fornire una adeguata risposta.

Prego, Dottore.

La richiesta che rappresento io è al microfono, perché altrimenti non si può.

Il Consigliere Sollano prende per pochissimi istanti la parola, giusto per chiedere un

chiarimento veloce al Dottore Mantione.

Il Consigliere SOLLANO Alessandro

Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri.

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Io rubo tre secondi: vorrei capirci un po’ meglio.

Il Dottore Mantione ha parlato di 900. 000, 0 0 euro, ci sono diverse voci, di operatori

ecologici dell’ATO Gesa; questi soldi che fine fanno?

Paghiamo gli operatori ecologici o i servizi che ci dà l’ATO Gesa, io questo non

riesco a capire.

Dottore Mantione, può stare qui vicino a me, si può mettere vicino a me, non è un

problema.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

La società Gesa fa cura al Comune queste spese che sostiene poi per remunerare

direttamente i propri dipendenti perché si tratta di dipendenti della società Gesa che

svolgono servizio nel territorio del Comune di Agrigento e quindi sono dei servizi

resi, perché vengono regolarmente documentati.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Non parliamo da dietro i banchi perché non viene registrato e creiamo confusione.

Collega Vaccarello, se volete fare un elenco di domande, investiamo, scusi il termine

violento, di queste domande il Dottore Mantione, tra un po’.

Prego, Consigliere Sollano.

Il Consigliere SOLLANO Alessandro

Sempre per ulteriori chiarimenti.

Abbiamo una gara d’appalto di cui in questi ultimi giorni o settimane si sta

discutendo tanto.

Ma questi operatori ecologici dell’ATO Gesa a noi servono?

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Siccome c’è una gara di appalto, ma qua c’è un altro discorso, qua il Dottore

Mantione parlava di raccolta di rifieti secchi, se non ricordo male.

Quindi, architetto Greco lei dice che questi operatori vengono impiegati attualmente

per il despugliamento delle vie cittadine.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Signori, facciamo un elenco di domande, poi passiamo la parola, nuovamente, sia al

Dottore Mantione, se ci sono dei dettagli tecnici sui quali può riferire l’architetto

Greco, anche all’architetto Greco.

Quindi il quesito? Prego, collega.

Il Consigliere SOLLANO Alessandro

Volevo capire bene il rapporto delle 9 00. 0 00, 0 0 euro con gli operai che noi

paghiamo all’ATO Gesa; l’ATO Gesa è in liquidazione, paghiamo 15. 0 00. 000, 00

di euro all’impresa per la raccolta, sono 14 e qualche cosa no?

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

La spesa per il raggruppamento d’impresa su base annua 2015 è 8. 600. 000, 00, tutto

compreso; poi c’è il costo dei conferimenti come abbiamo detto e poi c’è il costo dei

servizi resi da Gesa tramite ulteriore personale e arriviamo complessivamente 15.

000. 000, 00 ma di costi effettivi sono 13. 500. 000, 00 annui; sentivo richiedere la

l’informazione sui proventi delle isole ecologiche che vengono stimati in circa 65.

000, 00 euro.

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Va bene. È stata resa la risposta.

Passo la parola, perché me ne aveva fatto richiesta, il Consigliere Iacolino.

Mi perdoni, il Consigliere Picone che aveva fatto la cortesia al Consigliere Sollano.

Si sono poi iscritti il Consigliere Iacolino, il Consigliere Hamel, Consigliere Urso in

realtà mi aveva chiesto, nella qualità di Vice Presidente della Commissione Bilancio

di potere fare un passaggio, quindi dopo avere dato la parola al Consigliere Picone,

consentiamo questo piccolo passaggio, meramente informativo dei due Presidenti

delle Commissioni che sono stati investiti della vicenda e che hanno da dirci cosa e se

hanno potuto pronunziarsi.

Prego, Consigliere Picone.

Il Consigliere PICONE Giuseppe

Intanto io ringrazio il Presidente per avermi dato la parola e non vi nascondo che

stasera mi dispiace tantissimo non vedere presente qui sia l’Assessore all’ambiente

che i Revisori dei Conti che hanno espresso, anche se in ritardo, perché è arrivato, ero

presente io oggi qua in Presidenza, è arrivato alle 14: 20 il parere dei Revisori dei

Conti in Presidenza in merito a questo piano finanziario.

Sarebbe stato opportuno sentire anche l’Assessore all’ambiente perché molto gravita

su quelle che sono state le scelte dell’Assessore e dell’Amministrazione per intero.

Io ritengo che ci sono molte criticità in questo piano finanziario, intanto noto che c’è

un incremento di spesa, di circa 500. 000, 00 intanto noto che c’è un costo

aggiuntivo, ritengo che sia per crediti non riscossi di circa 1. 700. 000, 00 euro o

quantomeno ritengo che questo 1. 700. 000, 00 euro sia il frutto di quel 5% che copre

l’assicurazione sui crediti vantati dal Comune nei confronti dei morosi e mi chiedo:

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se sono 1. 700. 000, 00 il 5% dei crediti, se ho capito, a quanto ammonta il credito

vantato di questa Amministrazione nei confronti dei cittadini morosi?

Io ritengo che questo Comune oggi sta spendendo i soldi che non ha, perché quando

io noto che ci sono, quale scelta scellerata può essere quella di spendere 960. 00 0, 00

euro per sei isole ecologiche, che nel 2014 a fronte di questa spesa ha recuperato 81.

000, 00 euro.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

Non vorrei che si semplifichi che il servizio di Gesa si esaurisce nella gestione delle

isole ecologiche. Abbiamo detto che hanno una ventina di operatori che vanno…

Il Consigliere PICONE Giuseppe

No, sono otto operatori.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Dottore, prenda appunto, perché risponderà dopo, visto che non possiamo registrare.

Il Consigliere PICONE Giuseppe

Nel 2014 si sono recuperate dalle isole ecologiche 81. 000, 00 euro; nel 2015 non ho

visto nessuna somma, significa che non si prevede nessun incasso, significa che

l’Amministrazione stessa neanche ci crede a queste isole ecologiche, perché non ha

previsto nessun incasso; Dottore Mantione mi sbaglio? Non ha previsto nessun

incasso.

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Poi risponderà.

Il Consigliere PICONE Giuseppe

Poi mi risponde dopo.

Io ritengo che ammesso che vogliamo fare una prova, vogliamo continuare a provare,

teniamone una, noi non possiamo tenere e utilizziamo i dipendenti per altri servizi,

noto che c’è un costo di 780. 000, 00 euro per il potenziamento estivo, intano

bisognerebbe fare trasparenza questo personale, in ogni caso, ma comunque io

ritengo che è una spesa esorbitante, rispetto ai problemi che sta attraversando questo

Comune, io dico che la pulizia va fatta, va fatta andando a rivedere un po’ tutto,

andando a rivedere il problema di questi lavoratori che sono rimasti fuori, andando a

rivedere i problemi legati ai costi; noto che ci sono 911. 000, 00 euro di quote di

ammortamento, ma che cosa sono queste quote di ammortamento, noto che in questo

piano finanziario non c’è una relazione dettagliata di quelle che sono le spese e di

quelli che sono in taluni casi anche i ricavi; non noto una seria lotta alla evasione e

alla elusione, ritengo che è un piano finanziario molto carente e necessita di numerosi

approfondimenti.

La mancanza di una relazione da parte dell’Amministrazione su questo piano

finanziario, la mancata presenza dell’Assessore all’ambiente, la mancata presenza dei

Revisori dei Conti che prima chiedono una integrazione di documenti, vi vorrei

leggere che cosa chiedono e poi oggi alle 14: 20 arriva un parere positivo su questo

piano, quando loro citano l’articolo 8 del D.P.R. numero 158 del 99 che parla di

numerosi adempimenti che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare o quantomeno

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sottoporre all’attenzione dei Revisori dei Conti, probabilmente è stato fatto in ritardo,

ma noi Consiglieri non abbiamo potuto prendere visione.

Oggi abbiamo questo parere in mano e non so, non abbiamo neanche noi tutta la

documentazione necessaria affinché potevamo anche documentarci in merito a quello

che regola questo D.P.R., pertanto io dico che abbiamo la necessità di approfondire

questo argomento e verificheremo quali saranno gli altri interventi, casomai

chiederemo un rinvio di questo punto all’ordine del giorno. Grazie.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Devo passare la parola, prima di chiamare i Consiglieri che me la avevano chiesta già

dall’inizio, come la Consigliera Iacolino, ai Presidenti delle due Commissioni che

sono stati investiti della richiesta di parere, perché venerdì della settimana scorsa è

giunta questa proposta di deliberazione il lunedì immediatamente successivo su

richiesta dell’ufficio di presidenza è stato trasmesso alle due Commissioni competenti

che sono ambiente, urbanistica e bilancio la richiesta di parere urgente in cinque

giorni, però con una situazione documentale della quale loro ci parleranno e è proprio

per questo che invito prima il Consigliere Urso, poi si prepari la Consigliera Battaglia

a dirci se le Commissioni sono state in condizioni di esprimere un parere.

Prego, Consigliere Urso.

Quindi è passaggio che devono fare i Presidenti sulla possibilità di lavorare o non

lavorare che loro hanno avuto, non ci sono i pareri.

Faccio una premessa: voi sapete che il Collegio dei Revisori ci ha fatto pervenire nel

primo pomeriggio, il parere, che è un parere favorevole, ma ovviamente i tempi

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tecnici per la distribuzione a tutti di questo non è stato possibile averli, in copia solo

qui presso la Presidenza, quindi chiunque si volesse avvicinare già qualcuno lo ha

fatto per averne visione può farlo.

Prego, Consigliere.

Il Consigliere URSO Giuseppe Gianluca

Grazie, Presidente. Signori della Giunta, colleghi Consiglieri.

Mi duole iniziare questo intervento ancora una volta, essendo io uno dei Consiglieri

che faceva parte della scorsa consiliatura, a ribadire, ancora una volta, le pessime

abitudini che ha questo Ente nel potere dare la possibilità a questi Consiglieri

Comunali di potere studiare, capire, per poi eventualmente votare proposte di delibere

da 16. 0 00. 000, 00 di euro.

Poco fa lei ha fatto un riassunto della tempistica amministrativa – legislativa con cui

ci è arrivata la proposta.

Per quanto riguarda la Commissione bilancio la proposta arriva venerdì, con carattere

d’urgenza, entro cinque giorni; non siamo stati messi nelle condizioni di potere

esprimere un parere perché fino alle ore 14: 00 di oggi vi era l’assoluta mancanza del

verbale dei Revisori dei Conti, verbale che arriva alle ore 14: 00 e quindi che si fa?

Si fa come si fa sempre in questo Comune: con le spalle al muro; lo dico da tre anni.

A proposito ho visto già la data del bilancio: 28 dicembre, un lunedì, segnatevelo,

perché sarà quella la data che voteremo noi il bilancio, il preventivo. Attenzione: 28

dicembre, perché questo Comune, ancora una volta, questi Consiglieri Comunali

bistrattati, gettonati, chi ne ha più ne metta, sempre così, poi alla fine cosa succede?

Cappiddazzu paga.

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Quindi materialmente noi dobbiamo essere sempre messi nelle condizioni di votare

proposte di delibera da 16. 000. 000, 00 di euro in due giorni, in un giorno, dobbiamo

capire tutti i meccanismi, perché siamo così bravi e capaci che noi capiamo tutte le

dinamiche che ci sono dietro proposte di tal portata.

Allora, non può andare avanti così, non si può andare avanti così, è impossibile, il 30

scade, quindi dobbiamo votare con urgenza, subito.

Mi chiedo e vi chiedo: siamo nelle condizioni, abbiamo capito se siamo nelle

condizioni di potere approvare una proposta di delibera da 16.000.000,00 di euro?

All’interno della quale ci sono delle tariffe che tutti noi, che i nostri concittadini

dovranno andare a pagare, giusto o no? Chi per le utenze domestiche, chi per le

utenze non domestiche.

Vero è, ci dice la relazione che vi è un leggero abbassamento delle utenze non

domestiche, per carità, ne prendiamo atto, però fatto sta che ci ritroviamo di nuovo

ancora una volta a dover decidere in due – tre giorni.

Non può andare avanti così, mortificate questo Consiglio Comunale.

Lo mortificate, picchì poi i paroli li ‘nni pigliamu niatri quando usciamo da qua

dentro, a me piace l’intercalare siciliano, perché si capisce ancora di più, perché con i

cittadini ci relazioniamo noi e quannu ci arriva poi a munnizza i pagari, dice: tu la

hai votata (e hanno ragione).

Conseguenza qual è? Che se non la votiamo, il Comune va in dissesto.

Allora voglio fare una domanda E esigo una risposta, domanda che già avevo fatto, la

avevo posta già in Commissione: Dottore Mantione, laddove questo Consiglio

Comunale non dovesse oggi o domani o dopodomani, entro il 30 votare questo piano

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economico finanziario, relativo alla TARI, quali sono le conseguenze e qual è l’iter

legislativo da seguire in una situazione del genere?

Quindi questa è una domanda a cui vorrei fosse data una risposta e poi, se si vuole

appuntare anche questo: perché con 20. 142 utenze di nove anni fa, 35. 0 00 dell’anno

scorso e poco fa ci ha detto che materialmente le utenze sono in continuo aumento, se

si aumenta il numero delle persone aumenta contestualmente pure il numero della

tariffa, cioè gli importi delle tariffe; dovrebbe essere al contrario, se siamo di più

dobbiamo pagare di meno, io la risposta la so, però non è possibile che noi ogni volta

diciamo: ma non paga nessuno.

Va beh, se non paga nessuno dobbiamo avere degli strumenti atti a andare a

intercettare l’evasore.

Cechiamoli questi strumenti, a Milano l’altro giorno hanno attivato e è una cosa che

proporrò a questa Amministrazione, quello che viene chiamato baratto

amministrativo, chi non è nelle possibilità di potere andare a pagare, perché non ha

soldi per comprarsi la pasta per mangiare, è naturale che non la pagherà mai la

spazzatura e sono tante purtroppo, io ho preso come esempio Milano per dire che è la

seconda città più grande d’Italia, perché qua da noi non si pensa mai a operazioni del

genere, diamo la possibilità a chi materialmente non ha i denari in tasca di venire qua

a dire: sai che c’è? Mi metto io a tagliare erba, perché di questo si tratta.

Sono piccoli accorgimenti che magari possono dare serenità anche a noi.

Oggi noi che dobbiamo fare? Dobbiamo votare, perché lo dobbiamo votare,

positivamente, negativamente adesso vedremo, sempre con le spalle al muro.

Ci vediamo giorno 28 dicembre, lunedì; prendete nota.

Grazie.

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Passo il parola al Presidente della Commissione urbanistica e ambiente, l’ingegnere

Battaglia. Prego

Il Consigliere BATTAGLIA Gabriella

Buonasera a tutti.

Noi abbiamo riscontrato le stesse problematiche della Commissione Bilancio

praticamente la documentazione pervenuta alla nostra Commissione non era esaustiva

per potere esprimere una valutazione in ordine agli aspetti operativi.

Quindi, insomma, fino a oggi avevamo aspettato la documentazione; documentazione

che è arrivata tardissimo, quindi non abbiamo avuto modo di leggere la relazione

dei Revisori dei Conti.

Tra l’altro anche da un punto di vista ambientale abbiamo riscontrato delle necessità

insomma di avere ulteriore documentazione integrativa, avevamo anche chiesto il

piano di operatività della ditta, che esegue il servizio e come del resto è stata

consegnata all’ufficio ambiente e poi è stata girata a noi come Commissione in realtà

ci è stato dato un elenco del personale dove vengono riportate le vie dove questi

operatori agiscono; tra l’altro abbiamo anche notato che, per esempio, se prendiamo

in considerazione una zona, che potrebbe essere quella del centro storico, non tutte le

vie vengono indicate, ma praticamente cioè con un semplice stradario si vede che

viene fatta la metà del servizio nel centro storico, non tutte le vie vengono coperte.

Quindi, insomma, a oggi noi non abbiamo avuto la possibilità di potere elaborare, con

la documentazione che avevamo non abbiamo avuto la possibilità di dare un parere.

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Tra l’altro avevamo anche espresso in Commissione visto che si riteneva necessario a

supporto dell’attività di controllo e del miglioramento di tutto il servizio anche

elaborare un atto di indirizzo per un eventuale regolamento che ci consentisse di

controllare e ottimizzare i lavori fatti dalla ditta.

Chiedevamo, infatti che venissero attivate le procedure sia tecniche che

amministrative per la elaborazione proprio di questo regolamento.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Quindi per riassumere nessuna delle due Commissioni è stata nelle condizioni di

potere a oggi emettere un parere.

Passo la parola, avendone fatto richiesta precedentemente, al Consigliere Iacolino.

Il Consigliere IACOLINO Giorgia

Grazie, Presidente. Signori Assessori, Consiglieri tutti.

Abbiamo poco fa acquisito il parere reso dal Collegio dei Revisori sulla questione

TARI che non sposta tuttavia il problema sulla proposta all’esame del Consiglio

Comunale di oggi.

In effetti la proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale elaborata dalla

Giunta con il piano economico finanziario per la TARI conferma la attualità della

questione relativa all’appalto aggiudicato dall’Amministrazione il 14 luglio 2015,

relativa al servizio di spazzamento raccolta e trasporto dei rifiuti assimilabili.

Gli ulteriori sacrifici imposti ai concittadini con la sostanziale conferma delle tariffe

per le utenze domestiche applicate nel 2014 consente di affermare che ancora scarsi

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sono i risultati nel lotta all’elusione, all’evasione al pagamento della TARI da parte di

troppi furbetti.

Il piano economico finanziario allegato alla proposta di deliberazione, mostra a

riguardo gravi limiti e non fornisce sul punto alcun valore numerico o economico;

così sono scarse e contraddittorie le informazioni sulla raccolta differenziata che il

Comune vorrebbe potenziare quando quattro dei sei centri zonali prefabbricati non

funzionano; com’è possibile allora affermare che ci saranno benefici in favore di chi

farà il raccolta differenziata, quando il struttura organizzativa è deficitaria e il sistema

porta a porta si afferma contrariamente partirà soltanto dopo la costituzione della

SRR.

Un servizio che costa oltre 15. 000. 00 0, 00 di euro non può permettersi dei ritardi

così evidenti e un servizio che nel parte relativa alla raccolta differenziata viene

soltanto parzialmente effettuato.

In attesa di comprendere se il precedente servizio possa essere riportato in house, così

come ha previsto il precedente Consiglio Comunale, con delibera 240 del 10 /1 2

/2014 oggi vorremmo capire come l’Amministrazione Comunale intende riconoscere

incentivi economici ai cittadini, quando i centri zonali, ben 4 su 6, ripeto, sono chiusi.

Conclusivamente e in attesa di conoscere la proposta di previsione di bilancio

comunale 2015, mi dispiace ribadirlo, per garantire anche altri servizi essenziali,

come gli asili nido di cui è fortemente carente la nostra città e ancora in attesa di

comprendere se è possibile una possibile reale integrazione e reintegrare appunto i

netturbini licenziati, ritengo che il piano economico finanziario sulla TARI sottoposti

al nostro esame non sia supportato da informazioni necessarie, dalla riduzione della

produzione dei rifiuti indifferenziati, al concreto aumento del percentuale della

raccolta differenziata per potere esprimere una seria e approfondita valutazione.

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Le incertezze del piano finanziario sono peraltro ingigantite dall’assenza di riscontri

concreti alla lotta all’elusione e all’evasione del tributo che colpisce in tal modo le

famiglie più deboli; le innumerevoli inadempienze del Comune e il mancanza di

apprezzabili iniziative non possono ribaltare i costi così elevati a carico delle

famiglie, confido, quindi, che l’Amministrazione Comunale possa rivedere le tariffe

della TARI secondo equità, anche attraverso un miglior coordinamento con gli altri

Enti con i quali garantire un contrasto vero e sanzioni efficaci nei confronti di chi non

paga.

Grazie.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Passo la parola al Consigliere Hamel.

Il Consigliere HAMEL Nicolò

Io credo che sia venuto il tempo che tutta questa materia deve essere affrontata,

discussa e verificata nei minimi particolari.

Oggi ci troviamo in una situazione contingente per cui, come al solito, per tutta una

serie di pubblici e di situazioni che non stiamo qui a attardarci a spiegare, si arriva

all’ultimo momento con l’acqua al collo con una proposta di delibera estremamente

complessa che incide sui bisogni, sul tessuto, sull’economi, sul bilancio della città di

Agrigento con il difficoltà di riuscire a capire esattamente quali sono i meccanismi

attraverso cui si è formato questo costo e le modalità con cui questo costo deve essere

poi pagato.

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Credo che al fine noi arriveremo alla soluzione del cosiddetto sacco d’ossa, perché

non avendo il possibilità di derogare a un termine, perché mi spiegava il responsabile

dei servizi finanziari che il termine è collegato all’applicabilità del tributo nella nuova

articolazione, se si supera il 30 di settembre dovrà essere applicata la vecchia tariffa,

non ci sarebbe grande problema sostanzialmente, perché non ci sono differenze

particolari tra la vecchia e la nuova tariffa, però anche questo minimo di differenza

che si sono individuate non potrebbero essere applicate.

Ma il problema non è tanto quello che noi andiamo a votare, perché il contenuto di

questa delibera fa parte di una macchina perversa che nell’arco di tutta una serie di

anni ha creato un meccanismo per il quale noi paghiamo il servizio in maniera

sicuramente eccessiva rispetto a quelli che sono i risultati e alla fine il costo e il

sacrificio ricade solo e soltanto sulla nostra comunità locale, sulle famiglie, che oggi

si trovano a pagare una vera e propria imposta sulla casa e non tanto il costo del

servizio di smaltimento dei rifiuti, perché non pagano per la gran parte delle

situazioni, non pagano per la spazzatura che producono, ma pagano solo e soltanto

per il fatto che sono possessori di una unità immobiliare.

Quindi non è più diventata nei fatti una tassa, ma è sostanzialmente una imposta sulla

proprietà. E è assolutamente in contraddizione con il principio e il dettato della

norma.

Quindi su questa materia io chiedo all’Amministrazione Comunale di aprire

successivamente a questo voto un ampio dibattito per comprendere tutta una serie di

situazioni che hanno portato a questo disastro, sostanzialmente; e vedere quali

possono essere i rimedi, per vedere di riequilibrare tutto il sistema e vedere quali sono

le economie che si possono realizzare.

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Perché attorno a quello che noi oggi andiamo a esaminare sotto il profilo finanziario,

c’è tutto un contesto che bisogna andare a vedere che riguarda tutta la gestione per

esempio della platea dei cosiddetti evasori, che poi evasori è un fatto antropologico

per come si è verificata la evasione nella città di Agrigento per quanto riguarda la

spazzatura, perché negli anni 2000, negli anni 90 c’era sostanzialmente una direttiva

di fatto che veniva data dal Comune che diceva: denunzia solo la prima casa, poi per

il resto non ti preoccupare e comunque la avere optato attraverso i catastali ha

consentito di riuscire a ampliare la platea dei contribuenti in maniera notevolissima,

non mi ricordo chi è che forse il Consigliere Urso, poco fa, sottolineava questo

aspetto, c’è un monte contribuenti che si è innalzato notevolmente doveva portare alla

diminuzione delle tariffe, invece, sostanzialmente le tariffe sono andate sempre a

aumentare, sono aumentate pure per la cattiva gestione e il malcostume con cui si

sono gestite alcune cose, soprattutto per quanto riguarda del passato gli interventi

straordinari, perché un sacco di persone si pupiavano(sic) per dire: facciamo

l’intervento straordinario a Fontanelle, facciamolo a Monserrato, facciamolo a

Villaseta, tutti erano contenti perché si facevano gli interventi straordinari e non

sapevano che gli interventi straordinari venivano caricati sulla TIA e quindi

diventavano un costo maggiore in bolletta che gli interventi straordinari venivano

caricati sulla TIA e quindi diventavano un costo maggiore in bolletta e quelli che

dovevano essere gli interventi ordinari, cioè la tenuta della città pulita, diventavano

interventi straordinari e venivano pagati in aggiunta rispetto a quello che doveva

essere pagato ordinariamente e questo meccanismo è continuato per tanti anni e ha

portato all’accumulo di tutta una serie di costi assolutamente ingiustificati e

ingiustificati sul piano anche della proporzionalità, della logica, del paragone che si

può fare tra la nostra città di 5000 0 abitanti e tante altre città di 80000 abitanti, di

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1000000 abitanti che riescono a fare lo stesso servizio a un costo addirittura inferiore

rispetto a quello che facciamo noi e questo non è dovuto solo ai costi eccessivi della

discarica, perché poi in fondo la discarica è una percentuale, è dovuta a tutta una serie

di altri costi che non ci dovrebbero essere in questo contesto, questo è l’aspetto

diciamo sostanziale della criticità di questo fenomeno, sul quale la gestione politica

ha il dovere di intervenire per operare i correttivi necessari e programmare nel tempo

il recupero di una efficienza e di un risparmio che necessariamente ci deve essere,

perché le famiglie non possono essere tartassate in questo modo, su questa vicenda

poi per attualizzarla e per dovere di dovere parlare anche di un argomento connesso,

che è quello dell’ultimo appalto, che è stato bandito e assegnato nel corso degli scorsi

mesi, su una vicenda kafkiana, pirandelliana dell’assurdo non so come si possa

definire, cioè nella quale c’è un capitolato, un bando di gara, la accettazione da parte

dei partecipanti delle condizioni che ci sono, nel capitolato nel bando di gara a

aggiudicazione avvenuta si rimette in discussione uno dei cardini fondamentali che è

quello del numero di unità che devono essere impiegate nell’appalto. Pure essendoci

all’interno del capitolato e del bando l’indicazione precisa del numero e dei

nominativi che dovevano essere assunti per svolgere questo lavoro.

Noi abbiamo ricevuto risposta al documento che aveva fatto il Consiglio Comunale,

una lettera da parte dei responsabili dell’ATI aggiudicataria, nella quale tra tutti gli

aspetti di contestazione, rispetto alle nostre giuste proposizioni, che poi tra l’altro

qualcuno mi disse erano state considerate un sorta di carta igienica o cose di questo

tipo, di fronte alle nostre giuste considerazioni tra tutti gli altri aspetti ci veniva

sottolineato come nel bando di gara non era stato previsto il costo relativo alle

sostituzioni le sostituzioni per le assenze, addirittura viene scritto per malattia, per

infortunio o per ferie a parte che la malattia e l’infortunio sono pagate dagli Enti

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previdenziali, quindi non c’è un costo che sostiene l’azienda, e è per questo che

abbiamo bisogno anche di avere dei chiarimenti precisi, puntuali, nel piano di

attuazione che abbiamo richiesto in Commissione c’è l’elenco e la tipologia dei lavori

che vengono fatti nelle singole strade, i servizi come devono essere fatti e tutto il

resto e poi c’è un passo che dice: siccome nel bando non è prevista la sostituzione

degli addetti, in caso di assenza degli stessi per malattia, per infortunio o per ferie non

si procederà alla pulizia di alcuni quartieri dove l’addetto è assente oppure…

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

È finito il tempo, un minuto solo, giusto per chiudere, ma non più di un minuto,

perché dieci minuti sono finiti.

Il Consigliere HAMEL Nicolò

Non c’è il tempo per i capigruppo che è maggiorato, una volta c’era nel regolamento.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

In quello vecchio. In ogni caso consentiamo di concludere; prego Consigliere.

Il Consigliere HAMEL Nicolò

Dicevo nel piano operativo che l’azienda ha prodotto al Comune di Agrigento è detto

che non si fanno le sostituzioni per quanto riguarda lo spazzamento se c’è un addetto

che è assente e se c’è assente un addetto per quanto riguarda l’attività di raccolta

cassonetti e tutto il resto, si piglierà un operatore che ha in carico una strada e si farà

fare l’altro lavoro, perché per quella strada dicono: vedete che potrà rimanere non

pulita.

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Io potrei avere fatto qualche errore di interpretazione e questo lo vorrei chiarito, se è

un errore di interpretazione il mio, ma mi sembra una grande contraddizione in

termini, cioè da un lato dire: noi non possiamo sostenere le spese per le sostituzioni e

poi dire, non è prevista la sostituzione e se mancano non li sostituiremo; la prima

cosa.

Altra considerazione da questo punto di vista, io prego l’Amministrazione di

prenderne nota, perché è un fatto gravissimo e i ritardi con cui si perverrà, perché

ancora non si è pervenuto alla sottoscrizione del contratto sono dovuti proprio alla

protervia con cui si vuole fare passare questa linea, è quella che nel contratto è

previsto l’impiego di 142 unità, c’è un pagamento che viene fatto per 14 2 unità, e

ritengo che l’elaborato che è stato realizzato di conteggio, su 142 unità comprenda

tutto quanto è dal punto di vista dei costi dagli oneri sociali a tutto quello che

comporta la assunzione di un dipendente; possiamo considerare, magari, che non ci

siano le sostituzioni, però di questo ne avevamo già parlato.

L’azienda unilateralmente non ha operato con 142 unità, sin dal momento in cui ha

accettato di iniziare l’attività come si dice sotto riserva legale? Una espressione di

questo tipo, sotto riserva di legge (grazie per la puntualizzazione), perché consente di

potere applicare un contratto prima della sottoscrizione dello stesso, perché c’è un

bando di gara, perché c’è un capitolato, si sa quale deve essere il lavoro e si sa come

deve essere pagato, quindi non c’è problema che il contratto non sia firmato, si può

iniziare anche perché è un servizio assolutamente indispensabile.

Se questo è così il fatto che l’azienda abbia operato con un numero di addetti

inferiore, sicuramente deve comportare una valutazione dal punto di vista finanziario,

dei costi e una risposta precisa puntuale, su questa materia ci deve essere data, sennò

viviamo nella Repubblica delle banane, cioè dove praticamente chiunque può dare

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una interpretazione di una situazione o di una norma e comportarsi unilateralmente

sulla base della propria interpretazione senza rendere conto a nessuno.

Noi chiediamo all’Amministrazione Comunale di essere anche solidale nei confronti

dei lavoratori, per cui nel momento in cui gli stessi dovessero, se continua questo

atteggiamento di chiusura, di protervia, dovessero avviare iniziative legali,

l’Amministrazione si deve costituire a fianco dei lavoratori perché è una battaglia

giusta che deve essere sostenuta.

Quindi il problema è: di queste cose ne discuteremo durante l’anno, perché è

fondamentale, non si può più arrivare in questo modo.

Ci sono tantissimi altri argomenti che dovremmo sottolineare su questa vicenda che

riguarda le bollettazioni, i ritardi, gli incassi come vengono fatti da parte dell’ATO

Gesa, i ribaltamenti e tutta una serie di cose, sono cose molto complesse molto

lunghe e articolate e il tempo non ce lo consente.

Però io prego l’Amministrazione e i Dirigenti di tenere conto delle richieste che ho

fatto da questo microfono.

Grazie.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie , Consigliere.

Passo la parola al Consigliere Graceffa.

Si prepari poi la Consigliera Palermo e il Consigliere Spataro.

Chiede la parola il Consigliere Gibilaro.

Il Consigliere GRACEFFA Pierangela

Buonasera a tutti.

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Giusto per puntualizzare, poco fa parlavamo delle voci da dare all’Ato Gesa, ATO

Gesa chiede per il personale comandato 965. 0 0 0, 00 euro, per il servizio di

riscossione personale amministrativo 577. 000, 00 euro, più spese generali di società

d’ambito 403, secondo i miei calcoli dovrebbero essere circa un po’ meno di 2. 000.

000, di euro, noi riversiamo a una società che è in liquidazione e che incassa ancora

per noi, perché io personalmente l’ultima bolletta lo ho pagata all’ATO Gesa,

l’acconto del 2015 e se è in liquidazione io non capisco perché i soldi li deve

incassare l’ATO Gesa e non li deve incassare direttamente l’Amministrazione; la

bolletta era dell’ATO Gesa, Dottore, o mi prendono in giro, può essere pure che mi

hanno preso in giro, per carità, allora in questo caso mi farò dare indietro i soldi.

Ripeto quello che mi ha detto il Dirigente: mi conferma che l’introito va al Comune;

questo mi tranquillizza almeno, ma comunque sta nel fatto che i cittadini pagano 2.

000. 0 00, 00, un po’ meno, a una società d’ambito che è in liquidazione, noi

paghiamo per il servizio di riscossione 577. 000, 00 euro per il servizio di riscossione,

un servizio di riscossione che non capisco perché non debba essere fatto in house,

ripeto quello che ho detto l’altro giorno, abbiamo 600 e rotti dipendenti, mi risulta

impossibile, che non ci sia la possibilità di farlo direttamente noi e non pagare 577.

000, 00 euro all’ATO Gesa, ripeto società in liquidazione, se fosse una società che ha

un lungo miraggio, lunga strada, possiamo discutercela, ma è in liquidazione, e noi

continuiamo a pagare la liquidazione di questa azienda, noi cittadini e non è possibile.

Per questo cosa succede, cosa porta questo? A proposito dell’evasione; abbiamo un

tasso altissimo di evasione, è vero; vero è che a Agrigento l’abitudine di pagare acqua

e spazzatura è stata un optional a caro prezzo per giunta, l’acqua non la pagava

nessuno, arrivavano le bollette da 20, 00 euro, lasciamo stare perché non è la sede

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adatta, ma la spazzatura pure; ma vero è anche quando a un artigiano arriva una

bolletta di 700, 00 euro in un anno, 1000, 00 euro in un anno, se non di più, a una

famiglia arrivano 400, 00 euro di spazzatura ma io vorrei capire, condivido appieno il

dramma di questi dipendenti che ci sono qui, lo condivido, ma sapete quante aziende

hanno chiuso? Sapete quanti artigiani hanno chiuso? Sapete quanta manovalanza c’è

a spasso e in giro senza lavoro e non è in condizioni assolutamente di pagare la

bolletta? Questo che vuol dire che l’evasione è vero sì una parte data da inciviltà da

parte del cittadino, ma c’è tanta gente che non riesce più a pagarla e questa è ancora

di più una offesa per coloro i quali non riescono veramente a mangiare.

Ora il Consigliere Hamel diceva: è inspiegabile come sia aumentata in maniera

spropositata questo costo; questo deve spingerci realmente a rivedere tutto il sistema,

non possiamo continuare a pagare una cosa che dà un servizio terribile e costa in

maniera esagerata.

È veramente il compito dell’Amministrazione rivedere in toto tutta la gestione; ripeto

ATO Gesa è in liquidazione, secondo me, fin da subito dovremmo ricominciare a

rivedere questi conti.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Passo la parola alla Consigliera Palermo.

Il Consigliere PALERMO Carmela

Saluto la Presidenza, saluto tutti i presenti e soprattutto coloro che ci seguono da

casa, questo è sempre il mio inizio, mi sembra doveroso.

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Soprattutto vedo che c’è un po’ di disordine tra i banchi, c’è chi si alza, chi rimane

fuori, chi rimane dentro, credo che sia opportuno prestare davvero attenzione.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Un disordine silenzioso.

Il Consigliere PALERMO Carmela

Un disordine silenzioso, che sono quelli più pericolosi, Presidente.

Però sono stata brava, oggi, dobbiamo essere sinceri.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Al momento sì.

Prego.

Il Consigliere PALERMO Carmela

Allora, facendo una piccola premessa: io non riesco a capire perché nelle cose nella

mia vita io cerco sempre di capire a volte per cercare di capire faccio magari qualcosa

di eccessivo, mi sono fatta due domande.

Io ho qui in mano il piano finanziario gestione rifiuti e la penultima seduta, quindi

non quella precedente, ma quella prima ancora abbiamo trattato un argomento

abbastanza spinoso, che è stato appunto quello di questi ragazzi che sono lì silenziosi,

più silenziosi della sottoscritta, oggi la cosa che meraviglia anche me, e stanno

aspettando che la sorte sia positiva nei loro confronti.

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Io mi chiedo una cosa che credo in molti si stanno chiedendo, magari sbaglio a

chiederlo però sono così istintiva e quindi entro nel merito del discorso.

Quando noi parliamo di bando, quando noi parliamo di un bando già aggiudicato,

quando parliamo di lavori già in atto, quanto parliamo di servizio che non c’è, quando

parliamo di problema di queste persone che aspettano di rientrare al proprio posto di

lavoro, parliamo di un qualcosa di già esistente.

Ora mi ritrovo oggi a dovere votare un piano finanziario gestione rifieti, in realtà mi

sembra come di contare alla rovescia, prima parto dal 10 e poi vado indietro, prima

abbiamo affidato un bando e poi vediamo di votare quelli che sono i fondi che

dovrebbero servire proprio a questo bando, a questo contratto che domani si spera si

firmerà.

Io non riesco a capire perché il Consigliere Urso, che approvo, deve lamentare da

anni a quanto pare il fatto di ritrovarci all’ultimo secondo con le spalle al muro, è un

termine che rende bene l’idea, perché noi abbiamo ritardato a iniziare i lavori, e

sappiamo tutti perché abbiamo ritardato, non è possibile caro Dottor Mantione, non è

possibile cari Dirigenti ritrovarci all’ultimo minuto, perché mi dovete spiegare perché

ci ritroviamo all’ultimo minuto; noi non parliamo di un discorso personale, perché

personalmente siete tutte delle persone squisite, noi parliamo di ruoli, noi abbiamo

bisogno di avere certezza di quello che andiamo a fare qui, noi non siamo notai, noi

non siamo qui per semplicemente mettere il visto o avere la responsabilità di quello

che andiamo a votare o no, nel giro di quattro giorni, noi non siamo chiamati per

questo, mi dovete spiegare perché, visto che l’andazzo normale di questo Comune

spero solo di questo Comune e spero che da domani si cambi, perché le figure

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cambino, perché tutte le figure devono ruotare, devono girare, se valide bisogna

conservarle.

Fatta questa precisazione perché noi ci ritroviamo all’ultimo minuto?

Quali sono le incombenze che si hanno per portare un Consigliere, 30 Consiglieri con

le spalle al muro e avere il problema il rischio del danno erariale, perché parliamoci

chiaro: se non dovesse passare con un bando approvato, noi siamo soggetti a

responsabilità , sbaglio Dottor Mantione? Non sbaglio.

Quindi io oggi mi devo ritrovare a votare un qualcosa che le stesse Commissioni

tirate in ballo non sanno di che cosa stiamo parlando; noi abbiamo un problema

rifiuti, un problema servizio, noi abbiamo un servizio quasi inesistente, io vorrei

capire i controlli vengono fatti, tutte le segnalazioni, Dottore Greco, dopo essere in

itinere, che tipo di percorso fanno?

Dopo la segnalazione cosa avviene?

Ora io vi chiedo e questo spero che sia la prima risposta che darà il Dottore Mantione

perché noi ci siamo ritrovati a quattro dalla scadenza che è il 30 di settembre, a

dovere andare a leggere cosa? Chi ha avuto qui la modalità e la possibilità di avere

tutti i dettagli?

Quasi nessuno, credo che la parte fondamentale dei nostri interventi è primario è

proprio dare una svolta, quindi iniziare con il piede giusto, siamo all’inizio, siamo

agli esordi, i funzionari sono gli stessi, quindi noi abbiamo bisogno di avere le

tempistiche giuste, noi ci riavviciniamo a un discorso di bilancio previsione

consuntivo, noi abbiamo bisogno di capire e soprattutto di essere chiari verso coloro

che ci ascoltano, a me non interessa altro a noi interessa avere cognizione e poi una

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volta avuta cognizione possiamo prenderci la possibilità, il collega Picone tanto

agitato lo condivido; il collega Urso tanto preoccupato lo condivido.

Voi mi dovete spiegare come ufficio perché siamo fermi e in ritardo, perché questo è

ritardo; noi abbiamo termine perentorio, 30 settembre, ma sostanzialmente non

riusciamo a avere tempistiche piò vicine a quelli che sono i febbraio bisogni del

nostra collettività?

Spero di avere una risposta e spero soprattutto in un cambiamento.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Passo la parola al Consigliere Spataro.

Il Consigliere SPATARO Pasquale

Buonasera a tutti.

Io credo che la problematica vada fatta con cognizione di causa e soprattutto vada

fatta con riferimento al conto economico finanziario per l’anno 2014.

Ciò che salta all’occhio è evidente subito a un uomo medio, a un uomo che non ha

delle competenze particolari e che il servizio, come diceva benissimo il collega

Picone passa da 14. 500. 000, 00 a 15. 000. 000, 00 quindi mi pare evidente che ci sia

un aumento, se i contratti collettivi non hanno subito degli aumenti se altre questioni

evidentemente c’è un aumento del servizio, mi pare evidente.

Poi io credo che la problematica vada evidenziata sul piano dell’evasione e

soprattutto vi segnalo alcuni passi che secondo me sono poco intellegibili e

soprattutto manifestano una carenza nella redazione del relativo provvedimento, vi

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segnalo in particolare a pag. 16, dopo il punto 5: fine 20 12 sono stati inviati ulteriori

avvisi di accertamento per il 2007 e si è in procinto di inviare quelli per il 2008 che si

prevede di cominciare a incassare entro la fine dell’anno 2013.

Evidentemente questo passaggio costituisce un refuso di vecchi provvedimenti o

comunque io penso che siamo indietro di due anni, Agrigento diciamo che già ha

delle problematiche, restare indietro di due anni mi sembra che non sia opportuno, già

rilevo questo punto; ulteriormente rilevo a pag. 22, sempre dello stesso

provvedimento, recupero in materia di evasione le entrate effettivamente conseguite,

a seguito dell’attività di recupero dell’evasione costituiscono una componente da

sottrarre ai costi comuni dell’anno in cui l’entrata è materialmente conseguita;

considerato tuttavia che per gli anni precedenti al 2015 risultano ancora da riscuotere

consistenti importi a titolo di tariffa rifiuti per non pregiudicare la percentuale di

effettiva copertura dei costi del servizio con (inc.), si ritiene di imputare gli importi

riscossi a seguito dell’attività di recupero a copertura dei costi degli anni precedenti.

Devo dire che sul punto cito la legge di riferimento che è il legge Ronchi, la legge

Ronchi prevede espressamente che le somme che sono entrate all’interno delle casse

comunali devono essere imputate all’interno del conto economico finanziario e

quindi imputate e la relativa tariffa diminuita in favore dei cittadini. Vede, io penso

che questo Consiglio Comunale debba avere come idea principale, come stella polare

quella della riduzione della tariffa, è evidente che con questo conto economico

finanziario la tariffa non può ritenersi ridotta, anzi si ritiene aumentata.

Sul piano all’evasione, appunto, segnalo che viene imputato nel conto economico

finanziario un fondo di garanzia pari al 5%, per 1. 710. 000, 00 euro, bene parliamo

del 5%, se noi indietreggiamo negli anni 2014, 2013 e 2012 la media dell’evasione è

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stata intorno al 20%, parliamo di 20. 000. 000 di euro, cioè diciamo chiaramente ai

cittadini che questo 1. 750. 000, 0 0 sarà pagato da quelli che pagano, mentre i signori

che non pagano in questa città la avranno sempre vinta, cioè qui stiamo mettendo 1.

750. 0 00, 00 ma in realtà parliamo di 20. 000. 000, 00 che è la media degli ultimi

anni.

Quindi io dico che il servizio va ridimensionato, il conto economico va

ridimensionato in alcune voci, il costo per lo smaltimento e la differenziata a

Agrigento non esiste la differenziata, signori; paghiamo 969. 000, 00 euro di

differenziata; il conto economico parla di questo.

Gli 8 operatori di Gesa, i quali sono stati comandati da questo Comune presso Gesa,

sono d’accordo bene, perché altrimenti li trovavamo all’interno delle scrivanie degli

uffici comunali, benissimo; però utilizziamoli per altri servizi, perché tra quelli che

sono i costi e quelli che sono i ricavi evidentemente questo Comune non potrà mai

sopportare questa spesa.

Poi in ultimo e concludo il problema della platea delle persone che deve andare a

pagare questa tassa, ci sono, io ritengo e già ho fatto questo intervento nella

precedente seduta, con il riammodernamento contabile per il rapporto con la Regione,

sono stati tagliati residui attivi per circa 40. 000. 000, 00 di euro, però ovviamente

questa operazione deve seguire necessariamente una revisione di quelle che sono le

persone e la platea che deve andare a pagare la tassa, cioè qui dobbiamo distinguere

tra i residenti che sanno di evadere e vogliono evadere e quella va combattuta, è

evidente cioè l’attività di accertamento e di riscossione al Comune di Agrigento non

ha funzionato e poi c’è la platea di chi non è residente presso il territorio di Agrigento

e viene considerata all’interno di queste persone, evidentemente queste persone

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vanno tagliate, perché queste somme non verranno mai riscosse dal Comune di

Agrigento, se noi continuiamo a inserire all’interno di questa platea questo debito si

andrà a incrementare anno dopo anno senza che riusciremo a cavare un ragno dal

buco, è chiaro.

Poi ci sono quelli che materialmente non riescono a pagare, signori, persone che non

riescono a pagare, quindi se noi tagliamo 960. 000, 00 euro di differenziata che non

facciamo, se noi tagliamo 780. 000, 00 euro a titolo di potenziamento a San Leone

quando si licenziano 21 persone 780. 000, 00 euro di potenziamento, siamo a 1. 700.

000, 00 poi aggiungiamo 911. 000, 00 euro di ammortamenti, questi ammortamenti

durano una vita intera, mentre nella media mi pare che le leggi prevedono quattro –

cinque anni per gli ammortamenti e poi un ultimo passaggio è per quanto riguarda

questo potenziamento, lo vogliamo fare? Sono d’accordo, segnalo ai Consiglieri che

una cosa sono le spiagge e una cosa è il potenziamento, cioè il potenziamento

significa, potenziamento all’interno delle strade del nostro litorale, se non sbaglio.

Quindi 780. 0 00, 00 euro per avere un servizio di quale qualità? Io ritengo che queste

780. 000, 00 euro sono state spese senza che il Comune ne abbia avuto la opportunità

e senza che il Comune abbia la cassa necessaria per farlo, quindi ritengo che questo

conto economico finanziario debba essere rivisto e propongo qui agli amici

Consiglieri, il Comune non può spendere soldi che non ha sostanzialmente, si deve

fare una rivisitazione per quei costi che di fatto rappresentano dei costi morti e che

rappresenteranno sempre un peso per le casse comunali.

Grazie.

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Passo la parola al Consigliere Gibilaro, prego, collega.

Il Consigliere GIBILARO Gerlando

Grazie, signor Presidente. Signori della Giunta, signori Consiglieri e pubblico di casa.

Innanzitutto Presidente mi permetto di invitarla a fare sistemare il microfono del

tavolo della Giunta.

Detto questo, sinceramente non volevo intervenire perché pensavo che qualcuno,

premesso che concordo con tutti gli interventi che sono stati effettuati.

Presidente, personalmente avevo deciso di non intervenire in merito a questa vicenda,

perché gli interventi che mi hanno preceduto, sicuramente, sono stati esaustivi da

parte mia.

Ringrazio gli Assessori e i Dirigenti che sono presenti, mi spiace che l’Assessore

Fontana, la persona titolata a sentire quello che l’organo di indirizzo e di controllo

stasera ha detto non c’era è entrato e è andato via, spero che possa rientrare

quantomeno per sentire e fare una sintesi di quello che è stato detto oggi in Consiglio

Comunale. Ripeto, tantissimi sono stati gli interventi, però nessuno dei Consiglieri

che mi ha preceduto ha proposto in aula un atto di indirizzo che io ritengo opportuno

e doveroso, perché io concordo con tutti gli interventi che sono stati fatti, da tutti, da

tutti, ognuno per i temi che ha trattato riguardante questo ordine del giorno che

stiamo trattando ha rilevato delle criticità, ma vorrei capire se l’Assessore cosa ne

pensa di queste criticità.

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Allora, io credo che questo Consiglio Comunale ha l’obbligo a mio avviso, sia a

tutela dell’Ente e dei cittadini che pagano una tassa sui rifiuti che anche io considero

abbastanza esosa, ha l’obbligo di redigere un atto di indirizzo dove

all’Amministrazione, quindi, all’Assessore al ramo gli si chiede di andare a

rimodulare, fare un piano di intervento e razionalizzare il costo del servizio dei rifiuti

nella città di Agrigento, altrimenti cari Consiglieri di tutto quello e è la esperienza che

io ho avuto in passato non ne rimane traccia nel verbale ma l’Amministrazione non

ha un atto di indirizzo ben preciso.

È chiaro che caro Presidente io voglio fare una riflessione assieme a voi e assieme ai

cittadini che ci stanno ascoltando, cioè quando ognuno di voi va al supermercato e fa

la spesa e compra 100, 00 euro di spesa ha uno scontrino che è più lungo di questo

piano economico finanziario sulla tassa dei rifiuti; quando io vedo che a esempio si

parla di costi spazzatura e lavaggio strada aree pubbliche: 2. 000. 000, 00 di euro

nessun dettaglio, cioè ognuno di voi, caro Consigliere Mirotta, se lei domani va a fare

la spesa di 50, 00 euro lei ha uno scontrino così dettagliato, anche se spende 20, 00

euro qua oggi abbiamo 2. 00 0. 000, 00 di euro scritti con una superficialità, noi

siamo un organo di controllo caro Vice Presidente e quale controllo posso esercitare

io?

Quali strade, ognuno di voi sa quale strada viene pulita nella città di Agrigento? Io

non lo so.

Detto questo ci sono una serie, a mio avviso, questo caro Dirigente Greco, questo

Consiglio Comunale oggi vedete a Agrigento si respira una nuova aria e io ne sono

contento una aria del cambiamento, allora siccome la politica è quella cosa astratta e

poi concreta che può muovere tutto caro Dirigente Mantione, tutto; io credo che

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questa Amministrazione, questo Consiglio Comunale è arrivato il momento di questa

questione di farne una questione morale e propositiva.

Noi come Consiglio Comunale abbiamo l’obbligo e il dovere di impegnare

l’Amministrazione a redigere un piano di intervento, lo dice l’Amministrazione quali

sono le strade, caro Dirigente Greco, cui deve passare l’idropulitrice, la spazzatrice

dove passano e dove non passano.

Noi abbiamo richiesto come Commissione il piano di operatività del servizio, bene a

me hanno mandato l’elenco in Commissione del personale, oggi c’è un problema:

allora la lotta all’evasione non si fa e io mi auguro che questa Amministrazione possa

farla e la deve fare attraverso un controllo incrociato, non ci vuole un tecnico e un

amministrativo per andare a capire il Comune di Agrigento lo deve fare, non è

difficile andare a fare il controllo incrociato, i contribuenti aumentano, il servizio

aumenta, i netturbini, padri di famiglia, si ritrovano a casa, la tassa è esosa se noi la

andiamo a affrontare con altre città con abitanti maggiori, e la città è sporca, perché

noi possiamo anche inserire il fatto, veda caro Segretario, questo Comune è carente di

una serie di regolamenti, perché lei mi insegna che i regolamenti comunali sono la

legge che vanno a disciplinare i rapporti tra l’Ente e i cittadini, praticamente non sono

altro che le ruote di una macchina e il Comune potrebbe muoversi, se ci sono i

regolamenti allora c’è una attività politica – amministrativa certa, purtroppo mancano

a mio avviso tantissimi regolamenti di fondamentale importanza; esempio noi

possiamo redigere anche il regolamento che dà mandato ai Vigili Urbani di fare i

verbali a quei cittadini maleducati o turisti che buttano e sporcano, perché nel

momento in cui sporcano per noi è un costo e è un danno all’immagine della città di

Agrigento, dei cittadini e dei turisti.

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Quindi, siccome noi abbiamo i Dirigenti preposti ai settori, oggi a noi ci arriva questa

proposta di delibera dove le imprese devono essere pagate, non è che noi possiamo

sottrarci caro Dirigente Mantione a questa proposta di delibera, io sinceramente mi

dispiace pure che l’organo il Collegio dei Revisori non è presente in aula e ci porta il

parere alle 14: 00 e non consente a me come organo di controllo di avere un parere

che per legge io lo devo avere in Commissione, non devo essere io a inseguire loro

ma devono essere loro a inseguire noi; però io sono fiducioso in questa

Amministrazione, sono fiducioso negli Assessori che la compongono, ringrazio gli

Assessori che sono presenti qua, perché poi alla fine, voglio ricordare che questo

Consiglio Comunale e questa Amministrazione è stata eletta se non sbaglio a maggio

o a giugno quindi diamo per buono che hanno trovato già gli Assessori e questo

Consiglio Comunale in parte un servizio che è stato svolto.

Quindi, io proporrei ai miei colleghi Consiglieri Comunali di ottemperare, di mettere

a voto questa proposta di delibera, considerando il fatto che l’impresa il servizio o nel

bene o nel male o in marniera eccellente lo ha reso, però questo Consiglio Comunale

non può uscire da qua dentro senza andare a votare un atto di indirizzo ben preciso

che impegna l’Amministrazione, in questo caso l’Assessore al ramo, a razionalizzare

e ottimizzare questo servizi.

Altrimenti tutta la discussione che è stata fatta in questo Consiglio Comunale

equivale quando il 2 di mazze con la briscola (INC) Quindi io Presidente questo atto

di indirizzo lo scrivo e lo metto anche a votazione, lo propongo se è il caso, chiedo

una sospensione con i capigruppo, perché credo che sia l’unica, anche considerando

l’incertezza che c’è a livello regionale, l’house, la SRR una serie di problematiche a

livello regionale, non soltanto locale, di impegnare comunque l’Amministrazione a

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razionalizzare e migliorare il servizio dei rifiuti nella città di Agrigento, vi faccio un

altro banale esempio, caro Dottore Mantione, noi oggi abbiamo dei cassonetti che

sono posizionati in spregio a tutte le norme del Codice della Strada; cassonetti che

non sono provvisti della copertura e questi costituiscono nocumento d’estate alla

sanità pubblica e d’inverno consentitemelo quando piove il peso della spazzatura,

caro Dottore Mantione, se lei si fa un conto, il peso della spazzatura è una cosa

scontata che i cassonetti sforniti di copertura dal mese di settembre fino al mese di

aprile, dove ci sono le piogge non essendo forniti di copertura la pioggia fa aumentare

il peso e questo peso va in discarica.

Allora, siccome io sono fiducioso che qualche cosa è cambiata nella città di

Agrigento e credo che questo Consiglio Comunale quantomeno gli atti di indirizzo

che vanno a impegnare l’Amministrazione in un determinato senso li deve fare, poi

se l’Amministrazione lo ritiene opportuno li porta avanti e ne dà contezza al

Consiglio Comunale se non li ritiene opportuno ci rimane il biasimo, ma io sono

fiducioso che quelli atti di indirizzo che sono a tutela dell’Ente e a tutela dei cittadini

sicuramente non vedo ostacoli per i quali l’Amministrazione non possa portarli

avanti, anzi mi auguro che nel più breve tempo possibile ciò si possa attuare, grazie

signor Presidente, grazie signor Segretario.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere Gibilaro.

Aveva chiesto la parola il Consigliere Giacalone, prego.

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Il Consigliere GIACALONE William Giuseppe Maria

Buonasera. Questa delibera cui diciamo mi sono occupato in quanto componente

della Commissione ambiente, sin dall’inizio ha capito che c’erano due direttrici e

questo il Presidente bisogna darne atto che oltre a coinvolgere la Commissione

Bilancio ha inteso coinvolgere la Commissione ambiente di questo Consiglio

Comunale, io ringrazio il mio capogruppo se volesse magari un poco attenta, non

dico in silenzio, ma attenta, oppure magari in silenzio e poi attenta.

Dopodiché una impostazione c’è da contestare a questa Amministrazione, Assessore.

Plauso all’Assessore al bilancio che è presente; ma questo Consiglio Comunale credo

che non possa farsi imbrigliare da una semplice tecnica di bilancio rispetto alla

votazione di questa delibera. Perché se l’intenzione fosse di dire in nome della crisi,

in nome dei tempi che sono corti e in nome della necessità di questo Ente, portare

questo Consiglio a a approvare questa delibera per una parte posso anche condividere

considerato che tengo a questo Ente; ma il silenzio di questa Amministrazione è

assordante e anche potremmo usare avverbi molto peggiori, quando si parla dell’altro

aspetto di questa delibera, perché è come se questa Amministrazione tratta

l’argomento dicendo al Consiglio Comunale e dicendo al città che tutto il mondo di

ciò che riguarda lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti a Agrigento è tutto a posto;

perché questa Amministrazione così si sta comportando, vuole dire alla città che non

abbiamo nessun problema con la ditta; che non ci sono 20 dipendenti piazzati qua

sotto.

Allora, se questa vicenda viene trattata solo sotto il profilo del bilancio potete avere

tutte le ragioni che vogliamo, ma noi no; noi vogliamo andare oltre.

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Io mi aspettavo, mi sarei aspettato che questa Amministrazione avesse approfittato

nel momento in cui si discute di raccolta rifiuti, di discutere a 360° questo problema,

che avesse avuto il coraggio di analizzare il perché succedono alcune cose a

Agrigento e allora invece no, questa Amministrazione manda l’Assessore al bilancio,

che è una vittima sacrificale di questo ambiente, il quale viene qua e viene a dire:

guardate che ci sono dei seri problemi di bilancio, ma il nemico, caro Assessore, non

è il nostro bilancio; noi il ragionamento di questo Comune deve avere la capacità di

portarlo al di fuori di questo Ente, non dobbiamo guardare solo dentro perché credo

che questo Consiglio Comunale ove vengano posti solo i problemi di bilancio non

farà nessun deliberato che possa in qualche modo mettere in difficoltà da un punto di

vista economico l’Ente, ma chiediamo un aiuto a questa Amministrazione, noi

chiediamo una dimostrazione a questo Sindaco, che voglia realmente occuparsi di ciò

che si muove all’interno e nel mondo della raccolta dei rifiuti solidi urbani perché è

some se non ci fosse alcun problema, noi viviamo una isola felice, allora no, la

Commissione bilancio può avere tutte le sue ragioni di questo mondo legate a quelli

che sono i pareri dei Revisori dei Conti; noi come Commissione Ambiente abbiamo

tanti altri motivi per riflettere su questa proposta di delibera; sono motivi che

abbiamo già discusso con l’egregio architetto Greco che nella sua infinita

disponibilità, ma anche con il Dottore Mantione, sono sempre venuti cercando di, per

quelle che sono le loro competenze, di illustrare quali sono i loro poteri e quali sono i

loro limiti; qua è un problema di Amministrazione attiva, è un problema di scelte,

questa Amministrazione non ci sta dando alcuna garanzia su ciò che vuole fare; non

si capisce che cosa succede e che cosa succederà a questi 20 padri di famiglia che

sono seduti qua sotto; e si permette di portare una delibera tre giorni prima e non

approfitta di aprire un dibattito serio su ciò che si vuole fare in questo mondo e la

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mancanza dell’Assessore al ramo è un atteggiamento oltraggioso nei confronti della

città, non di questo Consiglio Comunale, perché abbiamo capito che ci sono

Assessori che di questo Consiglio Comunale non se ne fanno niente, ma ce ne faremo

una ragione ma è alla città che questo Assessore sta dicendo: io non ho problemi;

questo Assessore sta dicendo alla città che Agrigento non soffre di problemi di

raccolta di rifiuti solidi urbani; per lui non c’è nessun problema, non è qua; perché il

problema dell’Amministrazione è solo economico; perché evidentemente a questa

Amministrazione sta bene tutto; sta bene che ci siano le persone che sono state

licenziate, se ne frega di un atto di indirizzo che questo Consiglio Comunale ha fatto,

gli sta bene tutta una serie di problemi che ci sono stati con la mancanza di recipienti

per la raccolta dei rifiuti nella parte della spiaggia, a questa Amministrazione sta bene

tutto, per lei è un problema economico.

Allora caro Sindaco ove tu mai mi veda, perché di sentirmi mi senti, il problema

economico te lo risolviamo, non saremo noi a fare fallire l’Ente, ma dimmi caro

Assessore e caro Sindaco quali sono quali le reazioni perché non hai approfittato di

fare parlare questo Consiglio Comunale, visto e considerato che ci riuniamo in nome

della crisi, ci riuniamo due volte al mese e allora quando possiamo questa

Amministrazione deve dare un segnale.

Io ringrazio l’Assessore Fontana di essere entrato, magari sono stato io a evocarlo o

era già in programma che sarebbe arrivato a fine seduta; l’Assessore Fontana avrà la

possibilità di farsi fare il riassunto o di leggere i verbali, perché mi dispiace che non

ha sentito e ascoltato tutto ciò che questo Consiglio Comunale avrebbe inteso

rappresentargli, faccio onore all’Assessore Amico, il quale è stato qui fin dall’inizio il

quale è qua a dire: guardate signori, abbiamo un problema economico; come se tutto

fosse un problema economico.

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Il problema economico ce lo hanno anche queste persone qua, allora se questa

Amministrazione dall’altra parte oltre a guardare il bilancio del proprio Ente

guardasse anche al bilancio dei cittadini avrebbe anche potuto dire e fare e contestare

la aspetto ambientale, perché questo Consiglio Comunale e queste Commissioni

hanno detto chiaramente che non vero, al contrario di ciò che dimostra il

comportamento dell’Amministrazione attiva, questo Consiglio Comunale e questi

Consigli Comunali hanno detto che non è vero che il mondo della raccolta dei rifiuti è

senza problemi.

Rispetto a questa votazione è logico che io personalmente non ho alcuna serenità per

votare questa proposta di delibera.

Grazie.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Aveva chiesto la parola il Consigliere Sanzo.

Poi se non ci sono altri interventi passerò la parola al Dirigente, che avrà molte

risposte da fornire.

Prego, Consigliere Sanzo.

Il Consigliere SANZO Raffaele

Sarò breve, perché l’intervento sarà più politico che tecnico, anche se alcune

annotazioni mi piacerà farle.

Stavo dicendo che mi piace ringraziare i colleghi perché hanno fatto interventi che

dimostrano in primo luogo che hanno studiato gli atti, hanno visto di che cosa si

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tratta, hanno avanzato delle proposte, hanno fatto delle critiche politiche, condivisibili

o meno, ma questo Consiglio Comunale non si lascia imporre niente.

Io voglio dire che non prego l’Amministrazione, mi spiego: io esigo che

l’Amministrazione metta in grado di fare il Consigliere Comunale, perché votare il

bilancio di previsione il 28 dicembre non lo voto, ho già detto in altra occasione,

specialmente in presenza di premi di produzione ai Dirigenti che non lo voterò, non

c’è qua amicizia dei Dirigenti devono fare il loro lavoro, se non lo fanno ne

rispondono, in tutte le sedi.

Non ho timore di riaffermarlo, non c’è nessuna ragione per cui il bilancio preventivo,

che è quello che si deve fare all’inizio, previsionale, cioè devo prevedere un piano

complessivo, dare gli obiettivi, venga portato all’attenzione del Consiglio Comunale,

siamo a settembre e non è ancora arrivato, lo trovo vergognoso, non c’è

giustificazione alcuna, così come non c’è giustificazione alcuna per discutere a 48 ore

dalla scadenza quando tutto già è stato fatto. Le bollette fatte, i conti finiti, dobbiamo

ratificare.

Ora io per cultura cerco di togliere il positivo e mai voterei contro una riduzione, sia

pure simbolica del 2, 8%, perché comunque è un inizio di percorso; ma deve essere

molto chiaro che io non spero che ci sia cambiamento, se non ci sarà cambiamento io

personalmente adotterò gli strumenti che la legge mi permette di usare, tutti. Si tratta

di omissioni di atti d’ufficio gentili signori, perché se io devo amministrare questo

Comune e devo rispondere agli elettori che mi hanno dato la loro fiducia non voto il

bilancio di previsione a fine anno; perché non è una previsione e il consuntivo e

siamo alla fine di settembre, ancora non abbiamo l’onore di vederlo.

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Quindi io credo che bisogna capire che sono cambiate le condizioni in cui

l’Amministrazione è chiamata a operare, c’è un Consiglio Comunale che intende

avvalersi delle proprie prerogative.

Che sono quelle di controllo, promozione e indirizzo.

Nello specifico io sono certo che alcune risposte mi verranno fornite, perché quando

io leggo in una relazione economica, è già stato citato, quindi costituiscono una

componente e parla di congrue somme di denaro a proposito di recupero, ma

scusatemi ditemi quand’è, che vuol dire congrua? Per me 1. 000. 00 0, 00 di euro è

molto congruo. Per Agnelli forse un po’ di meno e quando mi dite che chi paga deve

anche pagare 1. 710. 000, 00 euro quindi paga e ripaga per così dire e mi dite che il

5%, di che cosa? Dei crediti che vantiamo cioè sono 35. 000. 000, 00 perché il 5% di

34. 000.000,00 fa un 1. 700. 000, 00 ditecelo però, fateci capire e poi, voi mi

permetterete, di fare una piccola digressione, mi mancano pochi minuti, io solo un

minuto e ho finito.

Le tabelle a pag. 24 e 25 sono disomogenee, perché non ci volete permettere di

capire, voi da un lato a destra ci dite questi sono i costi, la tabella dei costi previsti dal

Decreto e dite i costi fissi e i costi variabili, nei costi previsti dall’Amministrazione

sono tutti mischiati, non si capiscono perché, abbiamo lavorato molto per cercare di

distinguere quali sono i vari costi, naturalmente i bilanci sono uguali ma perché non

ci permettete, perché non usate lo stesso criterio? Fate da un lato mettete le somme

tutte insieme 8. 600. 000, 00 euro che costa tutto, dall’altra parte, invece, costi

disaggregati che non possono essere naturalmente riferiti, perché nella pagina 25

sono mischiati, costi fissi e costi variabili; non chiediamo niente, chiediamo

trasparenza, se non volete farcelo capire ditelo, abbiamo capito uguale e non ci piace

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granché, però vi chiediamo di metterci in grado di fare il nostro lavoro perché noi

siamo stati votati voi fate gli impiegati.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere Sanzo.

Se non ci sono altri interventi diamo la possibilità all’Amministrazione; c’è un ultimo

intervento del Consigliere Alfano?

Sì, prego.

Poi se non ve ne sono altri consentiamo all’Amministrazione di precisare e replicare.

Prego.

Il Consigliere ALFANO Gioacchino

Buonasera a tutti.

Io volevo fare una precisazione, condividendo quanto è stato detto da tutti i

Consiglieri, ribadisco il plauso che ha fatto il Consigliere Sanzo perché abbiamo dato

dimostrazione di avere quantomeno letto le carte, volevo evidenziare una

problematica che già in sede di Commissione avevamo evidenziato all’architetto

Greco; nello specifico abbiamo ravvisato che mancano evidenziati gli strumenti di

controllo o quantomeno la verifica della qualità del servizio che viene reso dal

raggruppamento di imprese. Nello specifico ci chiediamo se come avviene nella

normalità il cittadino che butta la spazzatura aldi fuori dell’orario previsto è oggetto

di sanzionamento, ci chiediamo come mai non sia previsto un sistema di

sanzionamento anche nei confronti della ditta qual ora non renda un servizio che sia

congruo con quello che il piano degli interventi.

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Nello specifico avevamo evidenziato come il piano finanziario preveda un costo fisso

rapportato a quello che a esempio è il numero dei cassonetti che dovrebbero essere

dislocati nella città, di fatto fra rotture, incendi vari numero di cassonetti si è ridotto

considerevolmente durante l’arco dell’anno solare, non riscontriamo nel piano

finanziario alcuna nota dalla quale si evinca che alla ditta a fronte di un servizio che

non è stato reso otteniamo una decurtazione del costo del servizio.

Quindi questo è un invito che faccio all’Amministrazione di attivarsi nei modi dovuti

al fine di ottenere o creare uno strumento o una commissione di controllo che possa

nella periodicità verificare lo stato di realizzazione dell’intervento; questo ci tengo a

precisarlo e parlo in qualità di Consigliere, ma in qualità di cittadino riscontro che in

questo periodo non so se questo sia uno strumento artefatto per fare verificare che ci

siano delle problematiche nella gestione del servizio, ma nella zona dove io vivo, che

nello specifico è la zona del Bernini, non riusciamo a individuare l’addetto al servizio

di spazzamento che sebbene dovesse, da piano degli interventi, essere effettuato con

cadenza settimanale è da circa 10 e forse anche più giorni che non riusciamo a

individuare il soggetto a questo deputato. Inoltre voglio specificare che come

avevamo evidenziato anche in sede di Commissione Bilancio e questo chiedo al

Dottore Mantione se mi può fornire un chiarimento in merito, secondo quanto

previsto dalla legge vigente in materia, è previsto che venga evidenziato nel piano un

finanziario il costo effettivo del servizio previsto nell’anno 2014 e se si cono

verificati eventuali scostamenti tra la previsione e l’effettivo accertamento in quanto

questo valore viene a trovare a ripercuotersi sul costo effettivo del servizio per l’anno

successivo, in quanto eventuali conguagli attivi o passivi vanno a aumentare o

decurtare il costo del servizio per l’anno di riferimento.

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Io spero che il mio intervento possa essere da stimolo, non è una critica nei confronti

dell’Amministrazione affinché si possano attivare tutti gli strumenti necessari anche a

garantire i cittadini, perché tengo a precisare che una delle lamentele fondamentali

oltre al costo eccessivo esoso del servizio è anche come il servizio stesso viene reso,

perché ritengo che se pagassimo tutti l’imposta avendo un riscontro una città pulita, e

noi meritiamo di avere una città pulita, di avere Agrigento pulita, le problematiche e

le lamentele sarebbero molto, molto ridotte.

Grazie.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere Alfano. Non mi sembra ci siano proposte o interventi da parte dei

Consiglieri, quindi passerei la parola all’Amministrazione, sarà l’Amministrazione

stessa a valutare se rispondono i tecnici o se gli Assessori vogliono prendere la

parola.

Per alcune vicende chiediamo allora subito riscontro del Dottore Mantione.

Prego.

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

In più di un intervento si è fatto riferimento a un costo assolutamente esagerato per la

raccolta differenziata, evidentemente questo nasca dall’equivoco di identificare il

costo che il Comune sostiene per il personale dipendente della società Gesa

esclusivamente in questa attività. In realtà i 965. 0 00, 00 euro compensano Gesa per

l’impiego di circa 26 unità, se non sbaglio, ma è un numero molto vicino alla realtà,

alcune delle quali solo alcune delle quali sono destinate alla custodia alla gestione dei

centri di raccolta, mentre la prevalenza svolge attività di pulizia sul territorio.

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Per quanto riguarda il dubbio se la attività del presente esercizio finanziario se il

costo sia cresciuto rispetto all’esercizio precedente, anche questo può nascere da una

non corretta lettura del piano finanziario, che in realtà sembra più elevato come costo,

è effettivamente più elevato come costo ma solo esclusivamente perché cresce la

componente dell’accantonamento che viene ritenuto indispensabile per rendere il

piano finanziario più equilibrato e credibile rispetto agli anni precedente.

Confrontando invece i costi effettivi, i costi effettivi del 2014 al netto del fondo

accantonamento che l’anno scorso era 800. 000, 00 euro erano in fase di previsione

13. 700. 0 00, 00 mentre quest’anno i 15. 000. 000, 00 di costo complessivo del piano

finanziario decurtati del 1. 700. 00 0, 00 di fondo accantonamento, portano a una

cifra di 13. 300. 000, 00 quindi inferiore di 400. 000, 00 euro rispetto al costo

dell’anno precedente.

Le motivazioni del ritardo dell’istruzione della delibera possono anche essere dovuti

al fatto che l’Amministrazione soltanto da breve tempo ha preso incarico per intero la

gestione, quasi per intero la gestione del servizio rifiuti che dobbiamo ricordare che

per otto anni è stata completamente esternalizzata e gestita dalla società d’ambito sia

per la parte spesa che per la parte entrata con delle professionalità che è difficile

improvvisare vista la complessità del servizio per cui come si è detto in altre

occasioni il Comune ha dovuto rappresentare che l’ufficio ambiente era costituito da

un unico funzionario che si è lodevolmente sobbarcato anche degli oneri di

predisposizione di una gara d’appalto molto complessa e delicata.

Da qui anche la considerazione sui costi che si dice siano esagerati che il Comune

sostiene per una società in liquidazione.

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È bene dire che il quadro normativo regionale ha imposto la costituzione di queste

società da diversi anni e la partecipazione dei costi a questa società è determinata

quasi esclusivamente dal rapporto societario, quindi il Comune sosterrebbe

comunque fino a una radicale trasformazione dell’assetto organizzativo della gestione

rifiuti, che fino a oggi prevede le società d’ambito il cui personale, quando sarà

approvata la dotazione organica delle SRR dovrà transitare in questo nuovo soggetto

giuridico, comunque partecipato e quindi con costi ribaltati ai Comuni.

Quindi sembra del tutto opportuno per il Comune avvalersi delle professionalità

anche per quanto riguarda l’attività finora del ricevimento pubblico, della riscossione

della tariffa, perché sono costi che il Comune sostiene e è bene che li sostenga per

servizi effettivamente resi, è da precisare che quando si fa riferimento ai 500. 000, 00

euro di costi di accertamento rappresentati nel piano, gran parte di questi sono riferiti

all’attività di spedizione di avvisi per una platea di utenti che per la tassa rifiuti

ammonta a circa 30. 000 unità e anche è bene fare cenno quando si è considerato

sull’attività di recupero di evasione che dei risultati di recupero evasione che hanno

prodotto poi quegli effetti di crescita della platea dei contribuenti progressiva nei vari

anni, sono stati in realtà abbastanza significativi, perché rendo noto al Consiglio che

con l’attività di accertamento rivolta alla individuazione di posizioni del tutto

sconosciute, quindi di evasione totale o di elusione dei contribuenti, a partire

dall’anno 2010 fino all’anno 2014 sono state realizzate riscossioni a opera di attività

svolta anche con la collaborazione della Gesa e quindi con gli avvisi di accertamento

notificati anno per anno 5. 000. 000, di euro di effettive riscossioni che sicuramente

contribuiscono a rendere meno critica una situazione che comunque di per sé è molto,

molto pesante e grave talché corretto il riferimento alla percentuale del 5% come

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fondo accantonamento perché il monte tariffa non riscossa in un arco temporale che

ormai dal 2015 è circa un decennio ammonta a oltre 30. 000. 00 0, 00 di euro.

Per quanto riguarda, infine, la difficoltà di lettura del collegamento tra i costi elencati

per tipologia e poi la loro suddivisione in costi fissi e variabili, la diversa

rappresentazione nasce dalla nascita di elaborare la tariffa che è composta da una

parte fissa e da una parte variabile, per cui i costi per esempio che vengono

riconosciuti alle imprese, devono essere distinti in quella componente che viene

sostenuta in ogni caso a prescindere per esempio dalla quantità di rifiuti conferita e

quindi dai costi fissi per lo spazzamento per esempio per la pulizia delle strade, dai

costi, invece, che sono determinati dalla quantità appunto di rifiuto prodotto quali i

costi di trattamento i costi di raccolta differenziata, i costi di riciclo.

Si era detto pure all’inizio della mancata indicazione dei proventi della differenziata,

in realtà nella relazione integrativa che è stata utile a superiore i rilievi dei Revisori

sono stati specificati la previsione di incassi derivanti dalla attività di differenziazione

rifiuti che vengono stimati complessivamente in circa 60. 000, 0 0 euro, così come è

pure determinato lo scostamento tra impegni e entrate e spese dell’anno 2014, che a

livello economico è al momento, a prescindere dalla effettiva riscossione per la quale

ancora non ci sono gli elementi per determinarne il grado di esigibilità o meno, c’è

uno scostamento di 52. 000, 00 euro negativo che andrebbe riportato nel piano

finanziario ma che è compensato da queste previsioni di maggiori incassi derivanti

dalla raccolta differenziata.

Infine si chiedeva notizia sulla conseguenza della mancata deliberazione: se vale il

principio generale per i tributi locali che la mancata deliberazione delle aliquote entro

il termine di approvazione del bilancio fa salve le delibere dell’anno precedente, in

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questo caso ci troviamo di fronte a una fattispecie particolare perché le tariffe non

sono stabilite in base a parametri fissi ma proprio ai costi del servizio, per cui sarebbe

un comportamento con profilo di dubbia legittimità, quello di non approvare tariffe e

applicare quelle dell’anno precedente, perché non avrebbero alcun collegamento con

la distribuzione dei costi di questo esercizio.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Quindi, Dottore, giusto per capire meglio, ove non dovesse essere approvata

l’Amministrazione cosa farebbe?

Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

L’Amministrazione applicherebbe le tariffe dell’anno precedente, però a mio avviso

sarebbe un comportamento di piena legittimità quella di approvare nuove tariffe che

sia in relazione agli effettivi costi del servizio, perché così indica la legge.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Era bene. Il Consigliere Urso forse sul punto voleva chiedere un ultimo ragguaglio.

Prego.

Grazie, Dottore.

Il Consigliere URSO Giuseppe Gianluca

Grazie, Presidente.

Dottore Mantione, per il rispetto che le porto, lei lo sa, collaboriamo da più di tre

anni, io non credo che lei possa venire qua da questo pulpito e dire: se è legittimo o

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non è legittimo da parte dei Consiglieri qua presenti di approvare o non approvare

una tariffa secondo le sue indicazioni e perché non me lo presentava prima a me?

Perché non mi portava questo piano con un tempo rispettoso di questo Consiglio

Comunale e delle Commissioni che ne fanno parte.

Lei viene due giorni prima che scade il termine e mi viene a dire che secondo lei si

deve assolutamente andare a votare, secondo le tariffe del nuovo piano?

No. Non ci siamo capiti. No. Non è così. O potrebbe esserlo così; ma questi

Consiglieri Comunali si devono fare convinti secondo scienza e coscienza di quella

delibera comunale, no a sacco d’ossa come ha detto il Consigliere Hamel, no, no, è

sbagliata l’interpretazione è lì che non riusciamo noi a comunicare, per questo, cioè

vi è una netta discrasia tra quello che è l’operato di questa Amministrazione con i

suoi Dirigenti con quello che invece è l’operato del Consiglio Comunale.

Ribadisco il concetto di poco fa tra la gente ci siamo noi, con la nostra faccia è con

noi che se la prendono.

Perché quelle tariffe sono, comunque sia, alte.

Al contribuente, al nostro cittadino alla fin fine arriva la cartella con X euro.

Il costo complessivo che si parla di costo complessivo, ma poi se andiamo a fare noi

il conteggio per famiglia non è così, siamo sempre su aliquote altissime, su quelli che

pagano naturalmente; e io ribadisco il concetto non me ne voglia Dottore Mantione:

ma lei non mi può venire a fare una morale e dire: secondo me dovete votarlo alla

luce del nuovo piano tariffario; me lo portate con largo anticipo alla nostra attenta

valutazione; poi da lì noi ci determiniamo sia in Commissione, che ribadisco non ha

potuto lavorare, anche perché mancavano una serie di allegati e io qua apro un’altra

parentesi: il nostro regolamento, perché il regolamento cosa ci impone: che ogni

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Consigliere Comunale deve essere messo nelle condizioni di potere andare a

esaminare con largo anticipo tutti i documenti che fanno parte delle delibere messe

all’ordine del giorno, cosa che non è stato fatto.

E di chi è questo inadempimento?

Parliamo da un punto di vista amministrativo.

Voglio capire adesso di chi è la responsabilità, io oggi voglio fare rispettare il nostro

regolamento comunale, Presidente Catalano, mi scusi, possiamo leggere l’articolo di

riferimento, oppure se mi dà il regolamento lo leggo io?

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

5 nei casi urgenti.

Il Consigliere URSO Giuseppe Gianluca

Allora, leggo testualmente, posso farlo io?

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Prego, prego.

Il Consigliere URSO Giuseppe Gianluca

Grazie, Presidente.

Articolo 48 del regolamento comunale: tutti gli atti relativi agli argomenti aventi

contenuto amministrativo, iscritti all’ordine del giorno, devono essere depositati

presso l’ufficio di presidenza contestualmente alla loro iscrizione nell’ordine del

giorno.

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Allora mi chiedo e le chiedo: le osservanze che le sono arrivate da parte del Collegio

dei Revisori con verbale numero 37 di venerdì, e sono state fornite nella giornata di

oggi con poi successivo verbale numero 38, sono stati messi a disposizione di questo

Consiglio Comunale secondo quanto prevede l’articolo 48?

Esigo una risposta.

Grazie.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere, prima di ripassare la parola al Dottore Mantione, c’erano le

repliche, perché più che repliche sono precisazioni, perché ognuno di voi ha avuto la

possibilità di discutere 10 minuti sull’argomento che è il limite massimo, sono di tre

minuti massimo, vista la delicatezza dell’argomento trattato.

Vi prego di non parlare, se potete, da dietro i banchi perché altrimenti impediamo di

fare chiarezza.

Prego, Consigliere Spataro.

Il Consigliere SPATARO Pasquale

Presidente, io ritengo qui che il Dirigente Mantione ci viene a dire che la tariffa è

diminuita del 2, 8%, io non sono un mago della matematica, mi ritengo un uomo

medio, però a livello assoluto il costo del servizio passa da 14. 500. 000, 00 a 15. 060.

000, 00 con un aumento di 500. 0 00, 00 euro che dovranno pagare i cittadini

agrigentini.

Quando lei viene qui e mi segnala che questo aumento deriva dal fatto che è

aumentato il fondo di garanzia del 5% per prevedere l’evasione, io dico le sta

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affermando, in via indiretta che il costo è aumentato, il 1. 750. 000, 00 lo dovrò

pagare io che paco ogni anno, caro Dottore Mantione, quindi non venga qui a dire che

la tariffa non è aumentata, perché la tariffa è a livelli assoluti, è aumentata, e poi

ritengo che sia assolutamente ridicolo per questo Comune, parlare di una

differenziata di 61. 000, 00 euro a fronte di un servizio che costa migliaia di euro,

quindi dobbiamo essere chiari con i cittadini, dobbiamo dirgli a questi cittadini che

pagano che non appena gli arriverà il saldo per il pagamento della TARI 2015

pagheranno di più rispetto al saldo del 2014 e questo sarà evidente e è un elemento

che non può essere confutato da nessuno, quindi il fatto che lei cambi il fondo di

garanzia passa da 850 a 1. 750. 000, 00 lei sta dicendo che i cittadini che pagano

dovranno accollarsi 900. 0 00, 00 euro per il prossimo saldo è questa la verità,

purtroppo.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Il Dottore Mantione o se c’è del settore ambiente qualcuno che ritiene di dover fare la

precisazione, altrimenti ridò la parola, visto che è stato chiamato nuovamente in ballo

il Dottore Mantione.

Consigliere, però, se vogliamo veramente sentire i chiarimenti dobbiamo evitare di

parlare.

Grazie.

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Il Dirigente, Dott. MANTIONE Giovanni

Su due aspetti: quello del ritardo della lentezza con cui è stato predisposto il

provvedimento noi possiamo esprimere quelle che sono le incombenze e gli impegni

che ciascun ufficio si assume e diciamo siamo qui a dire quali sono state le altre

necessità cui si è dovuto provvedere, vale soltanto, così, a titolo esemplificativo,

comunicare che ai rilievi dei Revisori si è potuto riscontrato lavorando nelle giornate

di sabato e domenica per fornire i riscontri necessari.

Quindi c’è un affanno, una difficoltà degli uffici, sicuramente, per varie ragioni che

non è possibile esemplificare qui in poche battute; sicuramente gli uffici, così come

voi avrebbero grandissimo piacere a lavorare con tempistiche di analisi di

approfondimento, ma penso che abbiate avuto modo di valutare che certi uffici non

hanno spazi di allentamento o di rilassatezza o di attività blanda che possano essere

contestati, quindi ci sono una serie di fatti che il Consiglio avrà modo di verificare,

esaminando i provvedimenti della vita amministrativa così come le criticità che

portano anche a superare i termini dell’approvazione di previsione che non sono

semplici elaborazioni formali o documentali, ma poggiano su difficoltà di equilibri

gravissimi, dovute fatti che riguardano moltissimi Enti, ma che per noi possono avere

delle caratteristiche ancora più peculiari che portano a determinare anche ritardi

sensibili, a prescindere dalla volontà e dall’impegno dell’ufficio.

Per quanto riguarda la determinazione delle tariffe confermo che sebbene il costo, il

piano finanziario sia leggermente superiore rispetto a quello dell’anno scorso,

siccome questo valore va ripartito tra una platea di utenze che evidentemente varia da

anno in anno la ripartizione proprio matematica di questo costo tra tutte le utenze

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determina una tariffa che per le utenze è possibile anche presentare dei prospetti

indicativi che raffrontano le tariffe di quest’anno con le tariffe dell’anno precedente

rilevabili dalla delibera consiliare adottata l’anno scorso che producono una riduzione

media di tutte le utenze non domestiche, della percentuale che si è detto; mentre per

quanto riguarda le utenze domestiche c’è una riduzione della tariffa per i componenti

fino a tre, a tre si arriva a una conferma e c’è un leggerissimo aumento per i nuclei

familiari più numerosi proprio perché è aumentata la componente dei costi variabili.

Quindi questi sono dati comunque facilmente rilevabili guardando le tariffe di cui si

propone la deliberazione confrontandole con le tariffe dell’atto adottato l’anno

passato.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie. Qualcuno dell’Amministrazione ritiene di dovere aggiungere qualcosa?

Prego, Assessore Amico, segue l’Assessore Fontana.

L’Assessore AMICO Giovanni

Grazie, Presidente. Io volevo riprendere la parola per alcune precisazioni e poi per

una considerazione di carattere generale.

La precisazione riguarda, sostanzialmente, la delibera che abbiamo proposto a questo

Consiglio e quindi che il Consiglio è chiamato a approvare o comunque a discutere.

Questa è una delibera che sostanzialmente recepisce tutta una serie di valori e di costi

che provengono dalla gestione del servizio così come oggi noi lo abbiamo trovato

nella sostanza, perché fa riferimento a un sistema contrattuale e a rapporti in essere

con la Gesa che erano già presenti all’atto in cui questa Amministrazione si è

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insediata, non vi è dubbio che l’atteggiamento dell’Amministrazione rispetto alla

gestione dell’intero sistema dei rifiuti e dell’igiene urbana questa Amministrazione la

sta rimettendo in discussione, prova ne sia che già nei rapporti con l’ATO Gesa,

rispetto agli anni precedenti noi oggi il bilancio del 2014 non lo abbiamo approvato,

ma non lo abbiamo approvato proprio perché occorreva fare una serie di valutazioni

nel merito dei rapporti che intercorrono tra l’Ato Gesa e questo Comune; detto questo

però il sistema che stabilisce le modalità con le quali si determinano le tariffe non può

che prendere atto quelli che sono i costi già sostenuti fino a oggi e stimati fino al 31

/12 rispetto a tutte quelle che sono le (inc.) poi esiste una platea di utenti a cui

spalmare questi costi.

Quando noi siamo arrivati abbiamo trovato un sistema di ripartizione dei costi

dell’ATO Gesa sui Comuni che è fondato su un accordo fatto dai Comuni all’interno

dell’ATO Gesa in liquidazione e che oggi ogni anno ribalta sui Comuni dell’ATO ha

quota proporzionale di costi che sostiene l’ATO.

Quindi nel 2015 questi costi provengono da questa situazione che noi abbiamo

trovato e che stiamo rimettendo in discussione che sono questi 950 più 400, in tutto

credo che l’ATO Gesa incida su questo monte complessivo per 1. 400. 00 0, 00 – 1.

500. 000, 00 mi corregge Mantione se sbaglio. 2. 000. 000, 00.

Quindi, l’attività che questa Amministrazione potrà fare ma che sta già conducendo

ma è chiaro che poi ci sono dei vincoli di natura contrattuale di rapporti tra gli Enti

certamente lo farà e l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di migliorare il

servizio e se è possibile ovviamente anche ribaltando degli oneri inferiori alle utenze

e quindi ai cittadini.

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Detto questo noi oggi però siamo chiamati a approvare delle tariffe che devono tenere

conto di quella che è la situazione attuale e mi dreno benissimo conto delle difficoltà

di un Consiglio che oggi deve approvare o discutere un documento di tal genere che

probabilmente va ulteriormente approfondito e noi siamo qui per fare questo.

Voglio dire anche colgo con grande positività le critiche che derivano da questo,

perché io credo che l’Amministrazione stia tentando di fare una serie di attività che

possano migliorare la vivibilità di questo Comune e noi dal nostro punto di vista

faremo ogni cosa per poterlo migliorare, migliorando anche quelli che sono i rapporti

tra Amministrazione e Consiglio nella dialettica che ci deve contraddistinguere, però

l’esigenza che noi oggi abbiamo è quello di andare a fare una valutazione su questi

numeri, facendo anche, se è necessario, gli approfondimenti ulteriori di cui necessita

questo Consiglio e questo se non altro perché queste tariffe già recepiscono una

riduzione della tariffa per singola utenza.

L’aumento a cui si riferisce lei è l’aumento del gettito, nel senso che

complessivamente il gettito stimato è maggiore dell’anno precedente; ma non è solo

il gettito che cambia nella ripartizione della tariffa sono anche le utenze e quindi le

ripartizioni di queste all’interno delle utenze e delle 30 e rotti categorie delle utenze

non domestiche tutte hanno avuto una lieve riduzione che mediamente è quantificata

nel 2, 77 nelle utenze domestiche le uniche due o tre categorie su sei che hanno avuto

un leggero aumento sono quelle con maggiori componenti per effetto purtroppo di

una ripartizione di questi costi variabili che sono aumentati e che vanno ripartiti in

funzione dell’unità.

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Quattro componenti hanno un aumento dell’1, 7%; cinque componenti hanno un

aumento del 3, 2% e sei componenti, ma sono veramente poche le utenze con sei

componenti, hanno un aumento del 5, 01% qualcosa del genere.

Questa è una delibera che purtroppo, io comprendo l’esigenza del Consiglio di

discutere dell’efficacia del servizio rispetto al fatto che dobbiamo fare pagare delle

tariffe, però purtroppo per come oggi noi siamo chiamati a discutere della materia

non è questo il punto, ma non lo è non perché l’Amministrazione non si vuole

misurare, ma perché noi dobbiamo mettere dentro quel documento dei costi che oggi

sappiamo che sosterremo, lasciamo perdere l’efficacia del servizio che poi faremo

tutte le azioni possibili e immaginabili per migliorarne i controlli.

Allora, 500. 000, 00 euro in più è il costo sui 13. 000. 000, 00 più abbiamo, anziché

800. 000, 00, 1. 700, 000, 00; se noi guardiamo solo il servizio, senza gli

accantonamenti costa di meno, non costa di più; costa di più perché l’accantonamento

è più del doppio dell’anno precedente.

Non è il servizio, è purtroppo l’effetto della necessità di fare un accantonamento che

la legge ci impone.

Però non è il servizio che aumenta. Dopodiché tutte le azioni che questa

Amministrazione dovrà fare per migliorare i coefficienti di tutela rispetto al mancato

incasso questo verrà fatto.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Facciamo completare l’Assessore, poi passiamo la parola anche all’Assessore

Fontana; il quadro penso che tra un po’ sarà chiaro, al di là di possibili riflessioni che

poi ognuno di voi vorrà fare.

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L’Assessore AMICO Giovanni

Concludo sostanzialmente ribadendo il fatto che questa Amministrazione con questo

atto ha voluto fare in modo che si potesse prendere realizzare l’effettiva riduzione,

sebbene minimale, delle tariffe per la maggior parte delle categorie di utenza che noi

oggi bollettiamo. Tutto qua.

Su questo stiamo lavorando perché è chiaro che il problema dell’evasione di questa

Amministrazione è un problema che noi stiamo valutando su tutto. Questa è un’altra

questione.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Capisco che l’osservazione del Consigliere Picone, espressa dietro il banco, è

legittima, perché sulla base di ciò che è emerso questo è un invito a combattere

l’evasione, sennò distribuiamo sempre sui soliti che pagano e pagano sempre di più,

perché c’è qualcuno che non paga, quindi è più che legittimo, però purtroppo in

questa fase si può solo lavorare in tal senso, non può essere esaustivo. Non può

risolvere la problematica.

Prego.

L’Assessore AMICO Giovanni

Concludo sostanzialmente che noi faremo di tutto anche per migliorare questo aspetto

che non riguarda solo la TARI ma riguarda i tributi in generale.

Grazie.

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie a lei, Assessore.

Passo la parola all’Assessore Fontana.

L’Assessore FONTANA Domenico

Se mi consentite, ringrazio per la straordinaria fiducia i Consiglieri che pensavano

che arrivando in tre mesi avremmo risolto ogni problema, purtroppo non siamo così

bravi è ovviamente, Consigliere Picone, è una battuta e tutti auspichiamo di riuscire

nel tempo più breve possibile a ottenere tutti insieme il risultato di combattere

seriamente l’evasione fiscale perché è evidente che in questo Comune in troppi

paghiamo tanto perché siamo pochi quelli che paghiamo.

Basti ricordare, abbiamo discusso anche della situazione finanziaria che per il 50% la

grave situazione finanziaria è dovuta al fatto che non abbiamo incassato proprio

tariffe rifiuti; questa questione è una questione assolutamente centrale sulla quale

stiamo lavorando, però nei pochissimi mesi trascorsi da quando ci siamo insediati,

riuscire a risolvere il problema sarebbe stato assolutamente impossibile.

Quello che però, lo diceva prima di me l’Assessore Amico, stiamo facendo è provare

davvero a invertire la rotta.

L’Assessore Amico lo ha spiegato facendo riferimento agli aspetti finanziari, io visto

che sono stato più volte sollecitato, anche in mia assenza, perché ero presente, ma mi

può capitare, questo penso che faccia parte del mio lavoro, di allontanarmi per

discutere di un Consigliere Comunale che aveva bisogno di discutere con me di una

vicenda oppure di chiamare o allontanarmi perché gli operatori ecologici licenziati mi

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chiamano per discutere con loro, visto che io lo faccio correntemente e non solo

davanti le telecamere, anzi lo faccio molto di più lontano dalle telecamere e molto

meno quando siamo in presenza di una telecamera, quindi mi scuso se sono stato

poco presente perché dovevo discutere con loro o con Consiglieri Comunali che

avevano bisogno di discutere con me di questioni che riguardano il mio mandato.

Entro brevemente e concludo nel merito invece delle sollecitazioni che sono venute

dal Consiglio Comunale, in qualche modo riprendendo ciò che abbiamo già chiarito

nel Consiglio Comunale in cui ci siamo occupati del licenziamento degli operai

Consiglio Comunale in cui ho provato a spiegare come stiamo cercando di cambiare

questo sistema.

Il allora io non torno in sull’evidenza che noi oggi gestiamo un sistema che non

abbiamo in alcun modo contribuito a creare; un sistema che non funziona, non

funziona completamente e che produce i costi che ci abbiamo davanti oggi e che

avete soprattutto davanti voi nell’approvazione nella votazione del deliberato di

questa sera e è evidente che noi dobbiamo provare a contenere quei costi, anche

perché sono costi ingiustificabili, per la dimensione che ha la nostra città; noi non

possiamo pensare di continuare a mantenere quei costi.

Quindi dobbiamo intervenire sul sistema anche per ridurre i costi, per rendere questa

città più pulita e quindi per ottenere un servizio molto più efficiente rispetto a quello

che abbiamo avuto in questi anni e che abbiamo soprattutto negli ultimi mesi, per fare

questo però non essendo dotati di bacchetta magica abbiamo l’esigenza di fare alcune

cose.

La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di cominciare a dotarci di un sistema

di controllo, io lo ho detto l’altra volta e ci voglio ritornare: noi per anni, per molti

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anni per troppi anni non abbiamo controllato la qualità, non solo di questo servizio

ma più in generale non abbiamo controllato la qualità dei servizi, questo ha creato

una condizione per la quale questo Comune ha finito per pagare, secondo me, questa

è la mia opinione, però è una opinione che è suffragata dai fatti che via via vengono

fuori per pagare molto di più di quanto avremmo dovuto pagare, ovviamente siccome

adesso è cambiato il sistema, a partire dalle prime fatturazioni ovviamente essendoci

un sistema di controlli non sarà pagato tutto ciò che non è stato fatto, il servizio non

reso non verrà pagato, molto semplicemente questo alla lunga comporterà

l’ottenimento di due obiettivi; il servizio costerà meno e sono sicuro che il servizio

sarà di gran lunga più efficiente, perché se chi fa un servizio sa perfettamente che se

non c’è corrispondenza tra il servizio e il pagamento il pagamento non arriva

ovviamente sono pronto a scommettere con chiunque il servizio sarà un servizio di

migliori qualità.

Per questa ragione ringrazio il Consiglio Comunale e quello che è venuto fuori in

questo dibattito perché siccome siamo tutti d’accordo sulla necessità di controllare la

qualità del servizio, per avere poi un servizio più efficiente, io penso che le

sollecitazioni che sono venute oggi sono sollecitazioni importanti, in particolar modo

il Consigliere Gibilaro ha annunziato la presentazione di un atto di indirizzo che

sollecita l’Amministrazione a andare in quella direzione, ovviamente essendo la

direzione che abbiamo già scelto noi come dire non solo accogliamo con questo atto

di indirizzo con favore ma ritengo che il Consiglio Comunale sempre di più debba

sostenerci in questo sforzo di normalizzazione di questa città, perché non stiamo

facendo la rivoluzione, stiamo semplicemente cercando di trasformare questa città in

una città normale, non in una città speciale, in una città normale; dobbiamo però fare

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di più e uno degli impegni che io prendo qui questa sera e che è finalizzato non solo a

ridurre i costi ma soprattutto a distribuire in modo più equo le tariffe, con la raccolta

differenziata spinta porta a porta, normalmente si associa come dire una scelta

politica di equità, che è quella della tariffazione puntuale; la tariffazione puntuale è

uno strumento che consente, non solo di fare pagare il giusto, quindi ognuno paga per

quello che produce, non per la dimensione dell’abitazione che ha, che possiede,

perché ci può essere, lo suggeriva poco fa l’Assessore Riolo una persona anziana,

rimasta magari sola o vedova che vive in una casa di 200 metri quadri, paga

ovviamente uno sproposito, perché una persona da sola, produce pochissimi rifiuti,

ma se vive in una casa di 200 metri quadrati magari paga 500, 00 euro che sono

ovviamente una spesa insostenibile, la tariffazione puntuale consente, invece, di fare

pagare a ognuno il giusto, cioè quello che produce. Ma la tariffazione puntuale

ottiene anche un altro risultato è uno straordinario strumento per combattere

l’evasione fiscale e l’elusione fiscale, perché nel momento in cui io faccio la

domiciliare con la tariffazione puntuale c’è un rapporto strettissimo tra il servizio e

l’utenza non c’è l’utenza a cassonetto, io ho un rapporto strettissimo tra il servizio

che do e l’utenza e sfuggire dal controllo è praticamente impossibile. Dove c’è la

tariffazione puntuale, le percentuali di elusione e evasione difficilmente arrivano al

15 – 20%.

Allora l’impegno che prende questa Amministrazione è, assieme al nuovo piano

industriale, che porterà la domiciliare in ogni casa degli agrigentini, è quello di

arrivare ma ovviamente è una scelta che faremo con voi, nel senso che noi la

proporremo a questo Consiglio, poi sarà il Consiglio sovrano di accettare il nostro

suggerimento o fare il contrario, di cambiare sistema di tariffazione, per arrivare alla

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tariffazione puntuale che è la tariffazione normale delle città normali e io,

ovviamente, mi auguro che Agrigento possa diventare una città normale, molto molto

presto; ovviamente non ci siamo ancora riusciti ma sarebbe stato miracoloso e noi

ancora per i miracoli non ci siamo attrezzati.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Assessore.

Poco fa lei faceva riferimento a un atto di indirizzo che il Consigliere Gibilaro aveva

già anticipato e voleva sottoporre all’attenzione del Consiglio.

Quindi lo leggerà lei così poi lo mettiamo ai voti.

Prego.

Il Consigliere GIBILARO Gerlando

Grazie, signor Presidente; grazie signori della Giunta.

Che dire oggi io credo che questo Consiglio Comunale sta scrivendo una nuova

pagina e accolgo con grande entusiasmo le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore al

ramo, dove dichiara al Consiglio Comunale e quindi alla città che l’Amministrazione

nello specifico lo stesso si sta attivando per andare a razionalizzare il costo del

servizio dei rifiuti e ottimizzarlo, sicuramente la storia lo potrà certificare, non c’è

mai stata questo tipo di indirizzo.

Detto questo, con questo atto di indirizzo che io sottoporrò a voi, sicuramente il

Consiglio Comunale parteciperà a questo processo di cambiamento, quindi,

Presidente, cerco di leggerlo: lo scrivente Consigliere Comunale Gerlando Gibilaro,

intende impegnare l’Amministrazione attiva a attivare le procedure tecniche e

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amministrative tese a razionalizzare il costo del servizio gestione rifiuti e ottimizzare

lo stesso.

Quindi lo rassegno a lei.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Bene, Consigliere, grazie.

A questo punto lo proponiamo all’aula, proponiamo di votarlo.

Ci sono osservazioni? C’erano due richieste di osservazione prima di sottoporlo al

voto dell’aula.

Se è pertinente all’atto di indirizzo del collega, perché altrimenti andiamo oltre;

interventi da tre minuti, velocissimo.

Prego.

Il Consigliere PALERMO Carmela

Voglio sottolineare che ancora a me il microfono non è stato spento, quindi vedo la

precisazione del Presidente ma sempre entro i limiti, quindi dovrei rientrarci.

Io non posso essere contraria all’atto di indirizzo del Consigliere Gibilaro, è un atto

di indirizzo generico, quindi visibile, però io chiedo che siccome i punti di criticità

che noi abbiamo riscontrato e che non sono stati risolti, credo di no, siano stati

elencati durante la nostra seduta e durante tutta la nostra conversazione, che venga

associato a questo documento, sicuramente condivisibile, ma generico, che tratta di

principi fondamentali, cioè cercare un attimino di avere un passo fermo e sicuramente

pronto a migliorare le cose; però qua parliamo di tempistica, a me piaceva molto,

visto che sto parlando del Consigliere Gibilaro, l’esempio che ha fatto: uno scontrino

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privo di dettagli, io sono convinta che in realtà i dettagli voi li abbiate, anche una

bozza, la bozza di solito è la brutta copia del dettaglio di quelle cifre, quindi perché

no magari allegare una brutta copia può essere, se non è stata proprio perfettamente

come dire sistemata, all’apparenza va bene pure, basta avere noi cognizione di quello

che andiamo a fare, quindi per me votare l’atto di indirizzo generico va benissimo,

ma è sempre un atto di indirizzo generico.

Presidente lei poca fa diceva che abbiamo adesso la situazione chiara, io per quanto

mi riguarda ho tutto, tranne che la situazione chiara.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Intendevo dire che hanno risposto alle nostre domande, ciò non significa che sia

totalmente chiara, assolutamente.

C’era un ultimo passaggio prima di sottoporre al voto l’atto di indirizzo, c’era un

Consigliere che chiedeva la parola?

Prego.

Il Consigliere HAMEL Nicolò

Allora l’atto di indirizzo, che abbiamo sottoscritto tutti i capigruppo, generico sì, ma

di fatto sintetizza alcuni concetti che avevamo espresso nel corso del dibattito, cioè

che è necessario che tutta la materia venga rivista, che si trovino tutti i correttivi

necessari e le reimpostazioni per fare in modo che il sistema di raccolta, smaltimento,

pulizia venga a incidere con costi compatibili e razionalmente accettabili e si

superano tutte le disfunzioni che fino a questo momento hanno caratterizzato questo

servizio.

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Volevo puntualizzare due cose per quanto riguarda l’evasione: checché se ne dica

oggi l’evasione sulla TARI è arrivata a livelli quasi zero, nel senso che la platea dei

contribuenti è stata individuata tutta, c’è un problema di mancati pagamenti e questo

ci deve fare riflettere, perché è collegato alle situazioni di povertà, di una grande

fascia di popolazione che magari vorrebbe pagare, non è un evasore perché non

sfugge al controllo e all’anagrafe dei contribuenti, ma non riesce a pagare e questo è

un dato che dobbiamo considerare anche nella riorganizzazione del servizio per

inserire tutta una serie di ammortizzatori che servano proprio a tutelare queste

persone e non renderli più evasori, ma renderli contribuenti agevolati, perché hanno

diritto di essere agevolati.

Una ultima annotazione riguarda una affermazione dell’Assessore Fontana, il quale

ha detto: noi vigileremo in maniera attenta sulla gestione del servizio e non

pagheremo tutto quello che non è stato effettivamente realizzato in termini di

servizio; credo che questo meccanismo vada anche applicato alla vicenda che

caratterizza la vertenza dei 13 lavoratori licenziati, perché se un servizio, Assessore

Fontana, oggi viene realizzato con numero minori di addetti, quel tipo di criterio

credo vada applicato anche per quanto riguarda questa particolarità e questa

disfunzione che si è verificata nei primi due – tre mesi di gestione del servizio di

raccolta smaltimento dei rifiuti urbani.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Grazie, Consigliere.

Non mi pare che ci siano altre richieste di intervento, quindi mettiamo ai voti l’atto di

indirizzo del collega Gibilaro, con votazione nominale.

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Passo la parola al Segretario della seduta.

Lo avevamo letto qualche minuto fa, quindi non lo ripeto, perché lo ha letto il

proponente.

Prego.

Il Segretario Generale, Dott. RIZZO, procede alla votazione per appello nominale.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Approvato all’unanimità dei presenti.

A questo punto signori io dovevo leggervi poco fa e lo faccio adesso è parte anche

pertinente; è una comunicazione che mi è pervenuta durante i lavori, i sottoscrittori

sono i lavoratori licenziati, una rappresentanza è qui e la saluto, non avendolo fatto

prima, è rivolta al Sindaco, all’Assessore Fontana qui presente, al Segretario

Generale alla sottoscritta e a tutti i Consiglieri e ai Dirigenti dei settori Servizio V,

insomma all’architetto Greco che anche egli è qui presente.

Oggetto: lista dei nostri degli operatori ecologici tutelati dalla legge regionale,

accordo quadro anno 2012.

Con la presente alleghiamo quanto sopra scritto, facendo presente che le 13 persone

attualmente licenziate, sono presenti in codesta lista; questa lista è stata stilata dalla

Regione con l’accordo quadro del 2012 che prevede che vengano rispettati e

mantenuti i livelli occupazionali delle persone presenti in quella lista.

Visto quanto sopra descritto chiediamo che all’atto della firma del contratto vengano

rispettati e mantenuti gli articoli 3 e 11 del bando di gara e l’articolo 6 del contratto

nazionale del lavoro, facendo riferimento anche alla lista dell’accordo quadro del

2012.

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Qualora quanto sopra scritto all’atto della firma non venga mantenuto, chiediamo

all’Autorità competente di procedere legalmente.

Sicuri di un vostro immediato riscontro, porgiamo i nostri saluti.

I lavoratori licenziati.

Questo è il documento che poi verrà anche fotocopiato per darne copia ai diretti

interessati.

A questo punto, colleghi, io proporrei venti minuti di sospensione, visto che non ci

fermiamo da circa tre ore e fra venti minuti ci aggiorniamo.

La seduta è momentaneamente sospesa.

Indi il Presidente dispone la sospensione dei lavori consiliari.

Indi il Presidente dispone la prosecuzione dei lavori consiliari.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Signori Consiglieri, prendete posto.

Allora, chiamiamo l’appello, sono le ore 21: 45.

Prego, Segretario.

Il Segretario Generale, Dott. RIZZO Pietro, procede all’appello nominale dei

Consiglieri.

Il Segretario Generale, Dott. RIZZO Pietro

Presidente, presenti sono soltanto 9, per cui ci vediamo domani, sulla base

dell’articolo 52 e 51 del regolamento, domani pomeriggio alle 17:30.

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Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Stessa ora. La seduta è tolta.

Fine seduta.

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If

• PROPOSTA SET~ IV - V N° ~ DEL 11, O g /bò/~

(

-A"egaT.çL. .. ~ ..... f?I.~ ......... alla delibera

di Consiqlio comunale n ........... _ ........ ..

del ..... ~q,.lQ.~ .. .t. ....... ..... ...... . .... . H7'It!f~~i~i~'r .. 8

li COMUNE DI AGRIGENTO

SETTORI IV e V

PROPOSTA DI DELmERAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE

,OGGETTO: Piano Finanziario gestione rifiuti e tariffe. della tassa sui rifiuti (T ARI) per l'anno 2015.

VISTO l'art. 1, comma 639, della L. 27/12/2013, n. 147, istitutivo, a decorrere dal 0110112014, dell'imposta unica comunale (IUC), composta dall'imposta municipale propria (IMU) di cui all'art. 13 del D.L. 06/1212011, n. 201, convertito con modificazioni dalla L. 22/12/2011, n. 214, dalla tassa sui rifiuti (TAR!) e dal tributo per i servizi indivisibili (TASI);

VISTE le disposizioni dei commi 641 e seguenti del citato articolo l della L. 27/12/2013, n. 147, i quali disciplinano la tassa sui rifiuti (T ARI), la quale sostituisce, con la medesima decorrenza di cui sopra, il previgente tributo comunale per i rifiuti ed i servizi (TARES), ai cui all'art. 14 del D.L. 06/12/2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla L. 22/12/2011, n. 214;

VISTI inoltre gli articoli l e 2 del D.L. 06/03/2014, n. 16, convertito con modificazioni dalla L. 02/05/2014, n. 68, i 'quali hanno modificato la disciplina della T ARI;

VISTA la deliberazione del Consiglio Comunale n. 115 del 29.05.2014 con la quale è stato approvato, ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs 15/12/1997, n. 446 e dell'art. l, comma 682, della L. 27/12/2013, n. 147, il regolamento per la disciplina del tributo comunale sui rifiuti (TARI), con effetti a decorrere dal 01/01/2014, ed è stata confermata la medesima configurazione del tributo comunale sul servizio rifiuti dell'anno precedente;

CONSIDE~ TO che la tariffa della TARl, così come la T ARES, è commisurata, ai sensi dell'articol~ 13 del vigente regolament<?, ,alle quantità e qualità m~die ordinarie di rifiuti prodo~i

-

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per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base delle disposizioni contenute nel Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158.

VISTO il comma 683 dell'art. 1, della L. 27/12/2013, n. 147,il quale stabilisce che: "il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TAR! in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia ... ";

RICHIAMATO inoltre l'art. 1, comma 169, della Legge 296/06 dove si prevede che gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato hanno effetto dal lO gennaio dell'anno di riferimento;

VISTO il D.M. 30.07.2015 il quale differisce il termine per l'approvazione del Bilancio di Previsione dell'anno 2015 per al 30.09.2015 per le citta metropolitane, le province e gli enti locali della Regione Siciliana;

VISTO l'art. 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, testualmente cosi recita:

« Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relati've ai tributidiloro.competenza entro la·· dataflssata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette,deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro i! termine innanzi indicato, hanno effetto dal ]O gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno. ».

VISTO il Piano Finanziario della gestione del servizio rifiuti predisposto in data 17.06.2015 dal .. . Settore V di questo ente per un importo complessivo pari ad € e la relativa relazione illustrativa, il

quale. viene allegato alla presente deliberazione, per costituirne parte integrante e sestanziale per un im.porto complessivo di € 15.060.040,589, che comprende il costo relativo al fondo rischi per la mancata riscossione della tariffa che può essere determinato nella somma di € 1.710.000,00, corrispondente ad un fondo pari a circa il 5% dell'ammontare complessivo dei crediti derivanti dal servizio rifiuti risultanti dalla contabilità dell'ente;

PRESO ATTO che l'importo presunto delle riduzioni da riconoscere ai contribuenti per la parte fissa e per la parte variabile della tariffa, secondo le vigenti disposizioni regolamentari ammonta rispettivamente ad €567.236,23 e ad € 766.263,40;

CONSIDERATO che è stata formulata la proposta di articolazione delle tariffe tendendo conto della necessità di: - articolare la tariffa nelle fasce di utenza domestica e utenza non domestica, (art. 4 del D.P.R. 158/99), procedendo alla suddivisione dei costi da coprire, garantendo una certa agevolazione per l'utenza domestica (come prevede il D.Lgs. 22, art 49, comma lO, richiamato dal D.P.R. 158/99, art. 4); - calcolare la tariffa per le utenze domestiche (art. 5 del D.P.R. 158/99) dovuta per la parte fissa collegandola al numero di mq. occupati, rapportato al numero dei componenti il nucleo, secondo quanto specificato nel punto 4.1 dell'allegato 1 al D.P.R. 158/99, e per la parte variabile alla quantità di rifiuto prodotto, secondo quanto indicato nel punto 4.2 dell'allegato 1 dello stesso decreto; - calcolare la tariffa per le utenze non domestiche, per la parte fissa della tariffa della singola utenza, facendo riferimento al numero dei mq. occupati dall'attività (secondo quanto indicato nel punto 4.3 dell'allegato l al D.P.R. 158/99) e per la parte variabile calcolandola con criteri presunti vi

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con riferimento alla produzione annua per mq. nel,rispetto dei parametri indicati nel punto 4.4 dell'allegato l dello stesso decreto e tabella 4a;

CONSIDERATO, altresi', che le tariffe del tributo, relative alle utenze domestiche ed alle utenze non domestiche, sono state calcolate applicando il metodo normalizzato di cui al D.P.R. 158/99, secondo i seguenti criteri:

copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, ai sensi del 'art. 1, comma 654, della L. 147/2013, ricomprendendo anche i costi di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l'avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente, al netto dei costi del servizio di gestione dei rifiuti prodotti dalle istituzioni scolastiche statali (art. 1, comma 655, della L. 147/2013; ripartizione dei costi tra le utenze domestiche e non domestiche nella percentuale, rispettivamente del 60% e del 40%; articolazione delle tariffe delle utenze non domestiche sulla base delle" categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione dei rifiuti, cosi come previste dal vigente regolamento comunale per la disciplina del tributo; determinazione dei coefficienti Kb, Kc e Kd - nella misura indicata nelle tabelle A, B e C;

... allegate alla presente deliberazione, per costituirne parte integrante e sostanziale; ' ... . ..

RITENUTO pertanto, al fine di assicurare un gettito del tributo pari al totale dei 'costLdelservizio di gestione dei rifiuti di'approvare le tariffe del tributo in oggetto nella misura spepificata nel dispositivo del presente provvedimento, che prevede una sostanziale conferma delle tariffe·per le utenze domestiche e una riduzione media del 2,70% per le tariffe relative alle utenze non domestiche rispetto a quelle vigenti per l 'anno precedente; .,

VISTO'chel',importo:dellatariffaTARI anno 2014 emesso nell'~o20i4risulta'pari ad € 15.955.274,:i(iecherimporto;dellatariffaTARIprevistop~r)'~,h.~OI5,'Secotido~r'articolazione·. tariffariadèlpresente proVvedimento, risulta pari ad € 15.070.976;40~ al netto delle riduZÌonidella. parte fissa e della parte variabile pari all'importo complessivo di € 1.333.499,63;

VISTO che l'articolo 42 bis del regolamento comunale T ARI prevede al comma 2 che per l'anno 2015 il tributo deve essere pagato in 4 rate scadenti nei mesi di Maggio, Luglio, Settembre e Novembre;

VALUTATA la necessità di differire la scadenza del versamento della rata di saldo della TARI anno 2015 al 31 Gennaio 2016, in quanto si è già provveduto alla spedizione degli avvisi di pagamento delle prime tre rate di acconto, calcolate in misura pari per ciascuna rata al 25% del tributo sui rifiuti dovuto con l'applicazione delle tariffe vigenti nell' anno 2014 e aventi scadenza nei mesi di Luglio, Settembre e Novembre 2015; •

RICHIAMATO l'art. 52 del D.Lgs 15/12/1997, n. 446, relativo alla potestà generale degli Enti Locali in materia di entrate;

VISTO i pareri favorevoli di regolarità tecnica e di regolarità contabile, espressi dai responsabili di Settore competenti, a norma dell'art. 49 del D.Lgs 267/2000;

VISTO il D.Lgs 18/08/2000, n. 267;

PROPONGONO

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di deliberare di: , 1. Approvare il Piano fmanziario per la gestione del servIzIO rifiuti, allegato alla presente

deliberazione, per costituirne parte integrante e sostanziale, che prevede un costo complessivo dei costi fissi e variabili pari ad € 15.060.040,59;

2. Di determinare per l'anno 2015 le seguenti tariffe della tassa sui rifiuti (TARI):

UTENZE DOMESTICHE n. Quota variabile

componenti Quota fissa (€/mq/anno) (€fanno) 1 1,73 62,34 2 2,01 124,67 3 2,18 155,84

4 2,33 202,59 5 2,35 249,42

60 più 2,27 288,38

UTENZE NON DOMESTICHE

--o . QUota

; V~rlabile

l.,: . , .. ",; , Quota fissa (€Imq/anno) ~ ,'. I , . .. "

(€/mq/anno) A~ività ,I. ,"

1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 3,01 2,43 2 Cinematografi e teatri 2,25 1,82 3 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 2,10 1,72 4 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 3,54 2,89 5 Stabilimenti béUneati '

-, . , . , . ;.

2',82 ' 2,29 < ' •• ~~, . -~

6 Esposizioni, aùtosalòhi ,

2,72 2,22 , "

7 Alberghi con ristorante 4,83 3,94 8 Alberghi senza ristorante 4,06 3,31 9 Case di cura e riposo 4,30 3,49 10 Ospedale 6,83 5,56 11 Uffici, agenzie, studi professionali 5,59 4,54 12 Banche ed istituti di eredito 3,78 3,06 13 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri .

beni durevoli 5,40 4,37

14 edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 7,17 5,83 15 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e

ombrelli, antiquariato 4,35 3,53

16 Banchi di mercato beni durevoli 6,83 S,55 17 Attività artigianali tipo botteghe: Parrucchiere, barbiere, estetista 7,17 5,83 18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro,

elettricista 4,97 4,02

19 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 6,60 5,34 20 Attività industriali con capannoni di produzione 5,49 3,64 21 Attività artigianali di produzione beni specifici 3,27 2,67 22 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie 16,25 13,21 23 Mense, birrerie, amburgberie - 12~19 9,88

--,--------

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24 Bar, caffè, pasticceria 12,24 9,93 , 25 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi

alimentari 7,46 6,04

26 Plurilicenze alimentari e/o miste 7,46 6,08 27 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 21,13 17,18 28 Ipermercati di generi misti 13,05 10,58 29 Banchi di mercato genere alimentari 27,70 13,01 30 Discoteche, night~c1ub 9,13 7,41

3. di dare atto che con le tariffe proposte di cui al punto precedente è assicurata in via previsionale la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, così come risultante dal piano finanziario;

4. di dare atto che sull'importo della tassa sui rifiuti, si applica il tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni ambientali di cui all'art. 19 del D.Lgs 504/92, con l'aliquota deliberata dal libero Consorzio di Agrigento, ai sensi dell'art. l, comma 666, della L. 147/2013;

5. sostituire il comma 2 dell'articolo 42 bis del regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti (TAR!) l'articolo 42 bis - Disposizioni per l'anno 2015 con il seguente testo: "Per ['anno 2015 il tributo deve essere pagato in 4 rate scadenti nei mesi di Luglio 2015, Settembre 201$, Novembre 2015 e Gennaio 2016. Fino a1Ja deliberçtzione~,delle taiiffedel tributo l'importo delle prime tre ra~è) determinato in act;onto, inmisurapctriper,ciascllnarata al 25% del tributa sui . rifiuti;d()liitip' con l 'applicazione delle ,'tariffe ;vigenti ',ri~Wanno, 20J 4, ovvero nell'ipotesi'di oCcupazioni/detenzioni/possesso' iniziato dopo il 311.12./2(.)]4 'in misura pari, per ciascuna rata, al 25% del/ributo determinato applicando le tariffe vigenti per l'anno 2014. In ogni caso il versamento a conguaglio è effettuato con l'ultima rata a seguito della deliberazione delle tariffe per l'anno 2015. "

6. di trasmettere, a norma dell'art. B) ,comma 15, del D.L. 20112011, la presepte'deliberazione al Ministero dell'Economia; 'e delle Finanze, dipartimento delle finanze, entro il tennine di 30

uJY'u.uala sua esecutività;

·one

. L'Assessore ontana Do~~!anni Amico

C\(~~L>u

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Parere in ordine alla regolarità tecnica . Visto e condiviso il contenuto dell'istruttoria si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta del provvedimento deliberativo in oggetto, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e dell'art. 1, comma l, lettera i, della L.R. n. 48/91 come integrato dall'art. 12 della L.R. 30/2000 nonché della regolarità e della correttezza dell'azione amministrativa ai ensi dell'art. 147 bis del D.Lgs. n. 267/2000.

Con riferi alla proposta di articolazione tariffaria II Dirige ore IV Doti. G. ~

Parere in ordine alla regolarità contabile Visto e condiviso il contenuto dell'istruttoria si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della proposta del provvedimento deliberativo in oggetto, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e dell'art. 1, comma l, lettera i, della L. . .48/9,1 come integrato ,. ... , - .. .

dall'art. ,12 della.' L.R. 30/2000. nonché l'assenza di; :cbndizj!Qni·A!: .ossano' 'detérminare., :10'

'I , ' .

" :-' ~-: ' squilibrio nella :gestione delle risorse.; :.

',' ,

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• TABELLA A - COEFFICIENTI KA E KB UTENZE DOMESTICHE

Componenti Ka

1 0,81 " Ka non va modificato ma è definito dal DPR 158/1999 2 0,94 3 1,02 4 1,09 5 l,l

6 1,06

Componenti Kb(n) Kbmin Kbmax Ps 1 0,80 0,60 l,OD 50% 2 1,60 1,40 1,80 50% 3 2,00 1,80 2,30 40% 4 2,60 2,20 3,00 50% 5 3,20 2,90 3,60 43% 6 3,70 3,40 4,10 43%

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• 21? TABELLA B COEFFICIENTI KC UTENZE NON DOMESTICHE

Cat Descrizione kc Kcmin. Kcmax. Ps

1 201 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,63 0,45 0,63 100%

2 202 Cinematografi e teatri 0,47 0,33 0,47 100%

3 203 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 0,44 0,36 0,44 100%

4 204 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 0,74 0,63 0,74 100%

5 205 Stabilimenti balneari 0,59 0,35 0,59 100%

6 206 Esposizioni, autosaloni 0,57 0,34 0,57 100%

7 207 Alberghi con ristorante 1,01 1,01 1,41 0%

8 208 Alberghi senza ristorante 0,85 0,85 1,08 0%

9 209 Case di cura e riposo 0,90 0,90 1,09 0%

10 210 Ospedale 1,43 0,86 1,43 100%

11 211 Uffici, agenzie, studi professionali 1,17 0,90 1,17 100%

12 212 Banche ed istituti di eredito 0,79 0,48 0,79 100%

13 213 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli 1,13 0,85 1,13 100%

14 214 edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1,50 1,01 l,50 100% 15 215 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 0,91 0,56 0,91 100%

16 216 Banchi di mercato beni durevoli 1,43 1,19 1,67 50% 17 217 Attività artigianali tipo botteghe: Parrucchiere, barbiere, estetista 1,50 1,19 l,50 100% 18 218 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 1,04 0,77 1,04 100%

19 219 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1,38 0,91 1,38 100% 20 220 Attività industriali con capannoni di produzione 0,94 0,33 0,94 100% 21 221 Attività artigianali di produzione beni specifici 0,68 0,45 0,92 50% 22 222 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie 3,40 3,40 10,28 0% 23 223 Mense, birrerie, amburgherie 2,55 2,55 6,33 0% 24 224 Bar, caffè, pasticceria 2,56 2,56 7,36 0%

25 225 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 1,56 l,56 2,44 0% 26 226 Plurilicenze alimentari e/o miste 1,56 l,56 2,45 0% 27 227 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 4,42 4,42 11,24 0% 28 228 Ipermercati di generi misti 2,73 1,65 2,73 100% 29 229 Banchi di mercato genere alimentari 5,80 3,35 8,24 50% 30 230 Discoteche, night-club 1,91 0,77 1,91 100%

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• TABELLA C COEFFICIENTI KD UTENZE NON DOMESTICHE

Cat Descrizione kd Kdmin. Kd max. Ps

1 201 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto S,50 4,00 S,50 100%

2 202 Cinematografi e teatri 4,12 1,00 4,12 100%

3 203 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 3,90 3,20 3,90 100%

4 204 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 6,55 S,53 6,55 100%

5 205 Stabilimenti balneari 5,20 3,10 5,20 100% 6 206 Esposizioni, autosaloni 5,04 3,03 5,04 100% 7 207 Alberghi con ristorante 8,92 8,92 12,45 0%

8 208 Alberghi senza ristorante 7,50 7,50 9,50 0% 9 209 Case di cura e riposo 7,90 7,90 9,62 0% 10 210 Ospedale 12,60 7,55 12,60 100%

11 211 Uffici, agenzie, studi professionali 10,30 7,90 10,30 100% 12 212 Banche ed istituti di eredito 6,93 4,20 6,93 100% 13 213 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli 9,90 7,50 9,90 100% 14 214 edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 13,22 8,88 13,22 100% 15 215 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 8,00 4,90 8,00 100% 16 216 Banchi di mercato beni durevoli 12,57 10,45 14,69 50% 17 217 Attività artigianali tipo botteghe: Parrucchiere, barbiere, estetista 13,21 10,45 13,21 100% 18 218 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 9,11 6,80 9,11 100% 19 219 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 12,10 8,02 12,10 100% 20 220 Attività industriali con capannoni di produzione 8,25 2,90 8,25 100% 21 221 Attività artigianali di produzione beni specifici 6,06 4,00 8,11 50% 22 222 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie 29,93 29,93 90,50 0% 23 223 Mense, birrerie, amburgherie 22,40 22,40 55,70 0% 24 224 Bar, caffè, pasticceria 22,50 22,50 64,76 0% 25 225 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 13,70 13,70 21,50 0% 26 226 Plurilicenze alimentari e/o miste 13,77 13,77 21,55 0% 27 227 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 38,93 38,93 98,90 0% 28 228 Ipermercati di generi misti 23,98 14,53 23,98 100% 29 229 Banchi di mercato genere alimentari 29,50 29,50 72,55 0% 30 230 Discoteche, night-club 16,80 6,80 16,80 100%

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• Plano finanziario TARI- Anno 2015

Comune di Agrigento

Piano economico finanziario T ARI - Anno 2015

(rif. Linee guida per la redazione del PEF predisposto dal gruppo di lavoro costituito presso il Ministero Economia e Finanze, nell'ambito del programma operativo "Governance e azioni di sistema" FSE 2007-2013)

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

INDICE

1. PREMESSA ................................................................................................... .

2. LA TASSA DEI RIFIUTI ..• ..............................................................................

3. LA COMPATIBILITA' CON IL D.P.R. 158 N. 1999 ............................................ ..

4. ATTUALE METODO TARIFFARIO ................................................................. . --

5. L'APPROVAZIONE DEL PIANO TARIFFARIO E GLI ADEMPIMENTI FORMALI .....

6. IL CONTENUTO DEL PIANO TARIFFARIO ...................................................... .

7. ANALISI DEI SERVIZI DI GESTIONE R.S. U ...................................................... .

8. L'INDIVIDUAZIONE DEI COSTI DEL SERVIZIO ............................................. .

9. I COSTI OEPRATIVI DI GESTIONE (CG) ........................... . ~ ....... . i • .. :.: ..... : • .' .... ;.1./·· .' ':"

10. I COSTI COMUNI (CC) ................................................................................ .

11. COSTI FISSI E VARIABILIL ........................................................................ .

2

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

1. PREMESSA

Il decreto legislativo 5 Febbraio 1997, n. 22 (c.d. de~reto Ronchi) obbliga i Comuni, nell'ambito della più generale riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti, alla trasformazione della originaria tassa in tariffa, specificatamente introdotta dall'articolo 49 dello stesso. Con successivo D.P.R. n. 158 del 16.4.1999 è stato approvato il metodo normalizzato per il calcolo della tariffa.

In applicazione del suddetto decreto, con atto rogato dal notaio Dr. Giuseppe Fanara, rep. N. 12867, racc. n. 4643 del 31.12.2002, è stata costituita la società GE.S.A. AG 2 S.p.A., a totale partecipazione pubblica, di

~ cui il Comune di Agrigento è socio con il 25,22% di azioni.

Il Commissario Delegato per l'Emergenza Rifiuti e la Tutela delle Acque in Sicilia, con Ordinanza Commissariale dell' 8/8/2003 , pubblicata sulla G.D.R.S. n. 39 del 5/9/2003, ha approvato il Regolamento tipo per la determinazione della tariffa d'ambito provvisoria per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati.

In ottemperanza alla Circolare Commissariale n. 7990 del 20 aprile 2004, avente ad oggetto "Gestione dei rifiuti - avvio operativo delle società d'ambito", in data 14/02/2005, è stato stipulato il "CONTRATTO DI TRASFERIMENTO DI COMPETENZE DEL SERVIZIO INTEGRATO DI IGIENE AMBIENTALE" tra il Comune di Àgrigento e la Società G.E.S.A. AG 2 S.p.A., con il quale venivano regolati i rapporti tra il Comune di Agrigento e la società G.E.S.A. AG2 S.p.A.. .

Il Consiglio Comunale di Agrigento, con deliberazione n. 60 del 13/05/2005, ha approvato il "Regolamento per la determinazione della Tariffa d'Ambito provvisoria peLla gestione dei rifiuti urbani e assimilati", con decorrenza 01/01/20.05. ',,/,,1.,,"1,::.

l punti salienti del nuovo sistema tariffario sono i seguenti:'·.' ,;,L ~ ". ,. .L, '. i

; ;.'

1. raggiungimento della copertura al 100% dei costi; di gestione del ciclo dei rifiuti, da ottenere in'. ~ corrispondenza dell' introduzione della tariffa;

2. suddivisione della tariffa in parte fissa, determinata sulla base delle componenti essenziali del costo del servizio (con particolare riferimento agli investimenti per le opere e relativi ammortamenti) ed in parte variabile, rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti e all'entità dei costi di gestione;

3. differenziazione della tariffa a seconda che i costi siano attribuibili alle utenze domestiche o non domestiche;

4. determinazione della tariffa da parte del Comune sulla base delle risultanze di un piano finanziario contenente l'analitica indicazione dei costi relativi alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati.

Successivamente la Tia è stata abrogata dalla nuova Tariffa integrata ambientale (anch'essa contraddistinta con l'acronimo Tia, ma diversa da quella precedente), di cui all'articolo 238 del D.lgs. 152/2006. La soppressione della vecchia Tariffa avrà effetto dalla data di entrata in vigore di apposito Regolamento ministeriale, ovvero dall'emanazione o, in caso di sua assenza al 31 dicembre 2009, dalla concreta attuazione fatta direttamente dai Comuni; nelle more di tale attuazione continuano ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti.

Il Decreto legge 30/12/2008 n. 208, convertito dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, più volte prorogato, ha, previsto all'art. 5, comma 2-quater che, "ave il regolamento di cui al comma 6 dell'articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, non sia adottato dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare entro il 30 giugno 2010, i comuni che intendano adottare la tariffa integrata ambientale (l'lA) possono farlo ai sensi delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti".

Il Comune di Agrigento, con successive deliberazioni del Consiglio n. 108 del 12/07/2011, n. 161 del 08/11/2011, n. 188 del 20/12/2011, n. 40 del 20/03/2012, n. 112 del 30/08/2012 e n. 141 del 16110/2012, ha approvato il regolamento per la tariffa integrata ambientale ai sensi dell'art. 238 del d.lgs. 152/2006.

3

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

Il decreto legge 8 aprile 2013 n.35 contenente "Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonche' in materia di versamento di tributi degli enti locali.", (OU n.82 del 8-4-2013 ), tra le altre cose, stabilisce che i comune per la riscossione della T ARES potranno continuare ad avvalersi dei soggetti affidatari del servizio di gestione dei rifiuti urbani; in particolare, la letto g) del comma 2, dell'art. lO del D. L. n. 35 del 2013, stabilisce che"i comuni possono continuare ad avvalersi per la riscossione del tributo dei soggetti affidatari

- del servizio di gestione dei rifiuti urbani". Tale disposizione deve essere correlata con il dettato del comma 3 5, dell' art. 14 del D.L. n. 201 del 20 Il, nella parte in cui dispone che, fino al 31 dicembre 2013, i comuni possono affidare la gestione del tributo ai soggetti che svolgevano, al 31 dicembre 2012, il servizio digestione dei rifiuti.

L'art.10, comma 2, del D.L. 08/04/2013, n. 35 stabilisce che, per l'anno 2013, in deroga alle disposizioni dettate dall'art.14 del D.L. 201l2011:"la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo sono stabilite dal comune con propria deliberazione adottata, anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo, e pubblicata, anche sul sito web istituzionale, almeno trenta giorni prima della data di versamento ".

Con deliberazione di Consiglio Comunale n.115 del 29/05/2014, modificato con deliberazione Commissariale, con i poteri del Consiglio comunale, n. 19 del 27/03/2015) successivamente, è stato approvato il regolamento della T ARI, Tassa sui Rifiuti, adottato nell'ambito della potestà prevista dall'articolo 52 del D.Lgs. del 15 dicembre 1997, n. 446, che disciplina l'imposta unica comunale (IUC) lhnitatamente alla 'componente relativa' aUa tassa sui rifiuti, (TARI) di .cui· aH;a: legge 27 :.dieernbn: :20-1.:3,. n: ",::~. "1

147, e successive modificazioni ed integrazioni.· <, '. ::'.;: .H ,::. ..~ ';';"':',

2. LA TASSA SUI RfFHJTI (TARI)

Carticolo 1 comma 649 della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014) ha istituito l'imposta unica comunale (IUC). Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (T ARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzato re". Le disposizioni dell'articolo 1 della citata legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014) riguardanti la disciplina della tassa rifiuti (TARI) operano essenzialmente in regime di continuità con la soppressa Tares, così come modificata dal DI n. 102 del 2013.

Il nuovo tributo può, pertanto, essere corrisposto in base a tariffa riferita all'anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal D.P.R.27aprile1999,n.158, recante le"norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani".

Come è noto, il D.P.R. n.158 del 1999 venne emanato in attuazione del quinto comma dell'art.49del D.Lgs.5 febbraio1997, n. 22 (c.d. decreto"Ronchi"), recante la disciplina della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (la c.d. TIA 1), norma in forza della quale "Il Ministro dell'ambiente di concerto con il Ministro dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano elabora un metodo normalizzato per definire le componenti dei costi e determinare la tariffa di riferimento, prevedendo disposizioni transitorie per garantire la graduale applicazione del metodo normalizzato e della tariffa ed il graduale raggiungimento dell'integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani da parte dei comuni"!.

lComma così modificato dall'art.1, comma27, L.9 dicembre1998,n. 426 4

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Plano finanziarlo TARI- Anno 2015

Il D.P.R. n.l58 del 1999, invero, avrebbe già dovuto essere soppiantato da un nuovo atto regolamentare, giacché il sesto comma dell'art.238 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n.l52 (T.V. dell' Ambiente), recante la disciplina della C.d. TIA 2, già prevedeva che "O Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro delle attività produttive, sentiti la Conferenza Stato regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le rappresentanze qualificate degli interessi economici e sociali presenti nel Consiglio economico e sociale per le politiche ambientali (CESP A) e i soggetti interessati, disciplina, con apposito regolamento da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto e nel rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo, i criteri generali sulla base dei quali vengono definite le componenti dei costi e viene determinata la tariffa, anche con riferimento alle agevolazioni di cui al comma 7, garantendo comunque l'assenza di oneri per le autorità interessate". Aggiungeva, peraltro, il commalldel predetto art. 238 che"Sino alla emanazione del regolamento di cui al comma 6 e fino al compimento degli adempimenti per l'applicazione della tariffa continuano ad applicarsi le discipline regolamentari vigenti", costituite in particolare dal già citato D.P.R. n.l58 del 1999, che pertanto è destinato a"transitare"dalla TIA alla TARES.

Anche nell'originaria versione del comma 9 dell'art.14 del D.L.201del 2011, il D.P.R .n.158 del 1999 era previsto come riferimento provvisorio,in attesa dell'elaborazione di un nuovo regolamento governativo che avrebbe dovuto vedere la luce entro il 31 ottobre 20 Il. Con la legge n.228 del 2012 il comma 9 è stato però riscritto, sancendo lo stabile riferimento alla metodologia contenuta nel citato D.P.R. n. 158 del 1999.

3. LA COMPATIBILITÀ CON IL D.P.R. 158 N.1999

,;,:, ii t]C!hianiOdel D.p:R:~it'f58 dèl i 99~r~lFfiHcrno deHat ,disciplina della TAR! presuppone ;che: il innova.:,: ::;:,;::: tributo risulti compatibile, almeno in linea di massimu, còutia lnetOdologia contenuta in tale decreto, ,:;, ,_, !,I,': i (:: '~

" Qu~sto 'pie's"upposto appare, peraltro, assicurato da! fa1tu .che .. ie;:disposizioni contenute nell'art. 14 del DJ: <ç, :, . 'c

n.201 del 2011 si pongono in netta sintonia, per quanto rigmuda; gli aspetti tariffari, con le linee portanti della TIA1 (e della TIA2).

Si può, infatti, rimarcare come nella TARl:

a) la tariffa sia commisurata - almeno nella versione "tributaria,,2 -alle quantità e qualità medie ordinari di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte (art. 14, comma9, del D.L. n.201 del 2011), in evidente conformità al criterio "presuntivo" previsto dal D.P.R. n.l58 del 1999 per gli enti locali che non abbiano organizzato sistemi di misurazione delle quantità di rifiuti conferiti dalle singole utenze, domestiche o non domestiche (art.5, comma2, e art.6, comma2, del D.P.R. n. 158 del 1999);

b) la tariffa sia composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, ed a una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio, compresi i costi di smaltimento (art.l4, commall, del D.L.n.201 del 2011), norma che riproduce alla lettera il comma 4 dell'art.49 del D.Lgs .n.22 del 1997 (TIA1) e il comma 4 dell'art.238 del D.Lgs. n. 152 del 2006 (TIA 2);

c) siano assicurate riduzioni per la raccolta differenzia tari feribile alle utenze domestiche (art.11, comma17, del D.L. n. 201 del 2011), previsione già contenuta agli artt.4, comma1, e 7,comma 1, del D.P.R. n. 158 del 1999;

2Prevede infatti il comma 29 dell'art.l4 del D.L .n.20Ide1201Iche"l comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono,con regolamento, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva,in luogo del tributo".

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

d) sia applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero (art.11,comma 18,del D.L. n.201del 2011), norma già contenuta all'artA9,commaI4,del D.Lgs .n.22del 1997 e all'art.238, commal0, del D.Lgs. n. 152 del 2006.

La piena compatibilità del D.P.R. n. 158 del 1999 con le disposizioni recate dal D.L. n. 201 del 2011 fa sÌ che l'analisi degli aspetti tariffari del tributo possa esser svolta direttamente sulla base dello stesso D.P.R. n. 158 del 1999, limitando i richiami delle norme della TAR! a un ruolo, almeno di regola, confermativo di quanto prescritto dal vigente metodo normalizzato.

4. ATTUALE METODO TARIFFARIO

L'art. Idei D.P.R.n.158 del 1999 si apre proclamando"E'approvato il metodo normalizzato per la definizione delle componenti di costo da coprirsi con le entrate tariffarie e per la determinazione della tariffa di riferimento relativa alla gestione dei rifiuti urbani".

La tariffa di riferimento rappresenta, come poi specifica l'art.2 del D.P.R. n.158 del 1999, "l'insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della tariffa da parte degli enti locali"(commal), in modo da "coprire tutti i costi affèrenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani"( comma2).

Il metodo, pertanto, è costituito da un complesso di regole, metodologie e prescrizioni per determinare,da un lato, i costi del servi~io di gestione e, dall'altro, l'intera struttura tariffaria applicabile alle varie categorie di-

h .• :\,ut~nzf, (e:fr,,-<U1che art.3, comma!., D,P...R.n.JM~ de;! 199m~dnl!rl,ju~"dale chè il gettito che:':Ì':l&'.denVii doì)i~i';)'<:\ -~n ,v.ltti icosti,-<1el servizio. " . , "i _ ".,".' ; ; !! i r l ; " o>,:", ':'c~!/'

:Specifka ppi,-;l'art.3, comma2, che "La tariffa e t.:\Jmp(,)$.tud{J,u1'i~r'pcjrtefissa, determinata in relazionealb::':,;o;<}o componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particoiareagli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti, ed a una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione". L'artA, comma3, prescrive infine che "La tariffa, determinata ai sensi

, dell'art.3, è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica".

Dalle norme ora richiamate si trae quindi che la metodologia tariffaria si articola nelle seguenti fasi fondamentali:

a) individuazione e classificazione dei costi del servizio;

b) suddivisione dei costi tra fissi e variabili;

c) ripartizione dei costi fissi e variabili in quote imputabili alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche;

d) calcolo delle voci tariffarie, fisse e variabili, da attribuire alle singole categorie di utenza, in base alle formule e ai coefficienti indicati dal metodo.

5. L'APPROVAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO E GLI ADEMPIMENTI FORMALI

Il comma 23 dell'art. 14 del D.L.n.201 del 2011 prevede che il piano finanziario del servizio digestione dei rifiuti, e quindi il PEF che ne costituisce parte integrante, sia redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso e sia approvato"dall'autorità competente".

Il generico riferimento ali "'autorità competente" si spiega in relazione al fatto che le funzioni di regolazione in materia di gestione dei rifiuti urbani sono attribuite aH' Autorità dell'ambito territoriale ottimale (art.201 del D.Lgs.n.152 del 2006 ), alla quale è così attribuita anche l'approvazione del piano finanziario (art.238, comma5, del D.Lgs.n.l52 del 2006); nel caso in cui detta Autorità non sia ancora istituita o non sia funzionante, vi dovranno invece provvedere i singoli comuni (cfr. art.8, commal, del D.P.R.n.l58 del

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

1999), ricadendo tale attribuzione sull'organo consiliare, trattandosi di atto a carattere generale incidente nella determinazione delle tariffe (art.42, comma2, lett.i), del D.Lgs.18 agost02000, n.267).

Va, peraltro, rammentato che ai sensi dell' art.2, comma 186-bis, della legge 23 dicembre 2009, n.191, inserito dall'art.1, comma1- quinquies, del D.L.25 gennaio 2010, n.2, convertito, con modificazioni, dalla legge26 marz0201O, n.42, le indicate Autorità d'ambito devono essere soppresse entro il 31 dicembre 2012 (termine così prorogato, da ultimo, dall'art. 13, comma 2, D.L. 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n.14),anche se le regioni dovranno attribuire ad altre entità le

- funzioni già esercitate dalle Autorità, nel rispetto dei princìpi di sussidiari età, differenziazione e adeguatezza.

Occorre osservare, al riguardo, che nell'art.3-bis del D.L.13 agosto 2011, n.138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n.148, è stato inserito, ad opera dell'art.34, comma23, del D.L.18 ottobre2012, n.179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, il comma1-bis, il quale dispone che "Le funzioni di organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica, compresi quelli appartenenti al settore dei rifiuti urbani, di scelta della forma di gestione, di determinazione delle tariffe all'utenza per quanto di competenza, di affidamento della gestione e relativo controllo sono esercitate unicamente dagli enti di governo degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei istituiti o designati ai sensi del comma 1 del presente articolo".

Quest'ultimo comma dispone che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano organizzano lo - sv.o~.gervizi pubblici locali a rete di rilevanzaeeoo.omica::-definendù il perimetro degli ambiti O.c _r

; ',' :'. .;' ~:llJ9.dri: tertlÌtù!!à1:Ì." bttimali é omogenei .ìstitw;ihdt\ o ; d::l;sil?fi~.ndo~!glrN·:inti di governo. :d~gH stessi; .• -t.'1.iI:tr{·il c:l':.:"h;m tefil1:iùt del; 30 giugno 2012. La norma avverte che;:rJ.er.~eJ1~G/ihutiim.ente tale termine, iltConsigH{l' \-iei:,è!c,[

.,;e0inistrip~t;:wi~ i poteri sostitutivi di cui ali'art.8 (JèUa~il~-gt;·';~',]~iugn02003, n.13l, per organizzare '11,.-:'-,1;; ,I;

svolgìmentlldei .servizi pubblici locali in ambiti o bacini territuri~]i :ohimali e omogenei .11 predetto termine del 30 giugno 2012 non può operare con riferimento al settore dei rifiuti urbani, tenuto conto dell'esistenza della norma contenuta nel citato comma186-bis dell'art.2 della legge n.19l del2009, nonché della circostanza che il comma l-bis dell'art.3-bis è stato introdotto successivamente alla scadenza del termine in questione.

Dall'insieme di queste considerazioni consegue che, laddove non siano stati istituiti e attivati gli enti di governo degli ambiti per i rifiuti, l'approvazione dei Piani finanziari permane in capo ai comuni.

6. IL CONTENUTO DEL PIANO FINANZIARIO

Come specifica l'art.8 del D.P.R. n. 158 del 1999, il Piano finanziario deve individuare:

il programma degli interventi necessari, imposti dalla normativa ambientale o comunque deliberati dagli enti locali,e concernenti sia gli acquisti di beni o servizi,sia la realizzazione di impianti;

il piano finanziario degli investimenti, che indica l'impiego di risorse finanziarie necessarie a realizzare gli interventi programmati;

l'indicazione dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi,o all'affidamento di servizi a terzi;

le risorse finanziarie necessarie, completando il piano finanziario degli investimenti e indicando in termini di competenza i costi e gli oneri annuali e pluriennali.

Il Piano è, inoltre, corredato da una relazione che specifica:

• il modello gestionale ed organizzativo prescelto;

• i livelli di qualità dei servizi;

• la ricognizione degli impianti esistenti;

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

• l'indicazione degli eventuali scostamenti rispetto al piano dell'anno precedente.

Il Piano finanziario, pur palesandosi come atto caratterizzato da una complessa articolazione, si struttura quindi essenzialmente attorno a due nuclei tematici:

a) i profili tecnico-gestionali, che illustrano il progetto del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, delineando il quadro del servizio esistente (con funzione anche di rendicontazione e verifica) e l'evoluzione che si intende imprimere al servizio medesimo;

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

b) i profili economico-finanziari, che individuano e programmano, con cadenza annuale, i flussi di spesa e i fabbisogni occorrenti a fronteggiarli, indicando anche gli aspetti patrimoniali ed economici della gestione.

Sotto quest'ultimo profilo il Piano rappresenta l'indispensabile base di riferimento per la determinazione delle tariffe e per il loro adeguamento annuo (artt.49, comma 8, del D.Lgs. n.22 del 1997; art.8 del D.P.R. n.158 del 1999), come conferma anche iI comma 23 dell'art. 14 del D.L.n. 201 del 2011, ai sensi del quale "Il consiglio comunale deve approvare le tariffe del tributo" entro il termine fissato da norme stataliperl'approvazionedelbilanciodiprevisione,inconformitàalpianofinanziariodelserviziodi gesttone dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall'autorità competente". Ed è esclusivamente questo l'aspetto - specificamente attinente al Prospetto economico­finanziario(PEF)-che, come si è già anticipato,è oggetto della presente analisi.

7. ANALISI DEI SERVIZI DI GESTIONE RSU

Il piano finanziario costituisce lo strumento attraverso cui l'Amministrazione comunale definisce la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani di concerto con le ATO o le SRR.

Anche per il 2015 l'obiettivo fondamentale da raggiungere è il miglioramento ulteriore dd èomportamento dei cittadini nella fase di conferimento dei materiali recuperabili.

Ci si prefigge, inoltre, di migliorare i risultati raggiunti negli anni pregressi circa la riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e l'aumento della percentuale di raccolta differenziata.

La legge regionale n. 9 del 8/4/2010, pubblicata sulla GURS N. 18 del 12/04/2010, prev~de_aU~~. 9:

• anno 2015: R.D. 65 per cento, recupero materia 50 per cento;

In ottemperanza alle prescrizioni della L.R. n. 3/2013, dal giorno 1/10/2013 la competent.a :tleUa gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei RSU è passata ai Comuni che, mediante ordinanze sindacali, hanno proceduto a dare 'ècÌffirt~ità ,al medesimo servizio mediante affidamento diretto alle stesse Ditte che effettuavano il servizio per conto della Società d'ambito, stante la non co~titudjné:d~lle SRR (Società per la Regolamentazione dei Rifiuti) e degli ARO (Ambiti di raccolta Ottimali). ' :::.,.'. A seguito di emissione dell'Ordinanza Presidenziale Regione Sicilia n. 8 del 27/9/2013 e le sucCessive ordinanze di proroga, la GESA spa il Liquidazione ha continuato a gestire in forma diretta principalmente il servizio di raccolta differenziata mediante i centri comunali di raccolta ed il successivo svuotamento e conferimento ai centri convenzionati per l'avvio a recupero dei rifiuti.

Il Comune di Agrigento, con Ordinanze Sindacali, con Ordinanze del Commissario Straordinario ed in ultimo con ordinanza sindacale n. 121 del 30/6/2015 e successiva o. s. n. 133 del 1517/2015, al fine di dare continuità al medesimo servizio, ha proceduto ad affidare in forma diretta i servizi di raccolta, trasporto, smaltimento e avvio al recupero dei RSU alle stesse Ditte che effettuavano il servizio per conto della Società d'ambito. Con determinazione dirigenziale n.

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

138t'de114/7/2015 è stato approvato il verbale di gara con cui è stato aggiudicato il servizio di igiene ambientale per anni due al raggruppamento Temporaneo di Imprese ISEDA s.r.l. (capogruppo), SEA s.r.l. e SEAP s.r.l. (associate). Con verba1e;di.consegna redatto sotto le riserve di legge in data 15/7/2015 è stato consegnato il servizio di che trattasi al citato R.T.!.. Come si rileva dal medesimo verbale r(~ffettivo inizio del servizio è fissato per il 21/7/2015.

Nel corso del 2013 sono state programmate varie iniziative tra cui la predisposizione dèl- "Pj@ftd'intervento" per i Comuni costituiti in ARO ai sensi della L.R. 3/2013. ',., ;':.,i;.

Con deliberazione di G.M. n. 112 del 9/8/2013 il Comune ha determinato la costituzioneèlPA1~.O singolo. L'Ufficio tecnico della GESA, a seguito di richiesta dell' Amm.ne Com.le, ha redatto il Piano d'Intervento per l'ARO di Agrigento e lo ha trasmesso 'al Comune con prot. n. 8724 del 3/10/13. A seguito di richiesta del Comune inviata con nota Prot. n. 55457 del 29/10/13, il Piano definitivo è stato trasmesso da GESA al Comune con nota prot. n. 9598 del 4/11/2013. Detto piano d'intervento non è stato condiviso dal Comune di Agrigento che ha avviato, pertanto.'un percorso completamente diverso. Servizio di spazzamento, raccolta e trasporto e smaltimento degli RSU nell' anno 2015 Con contratto di trasferimento delle competenze sottoscritto il 14/02/2005 tra il Comune di Agrigento e la GE.S.A. AG 2 S.P.A., ancora oggi, in liquidazione volontaria - Società per Azioni ad intero capitale pubblico partecipata anche dal Comune di-Agrigento - è stata affidata alla Società d'ambito ATO AG 2 la gestione integrata del servizio di igiene ambientale. "','., Nel Comune di Agrigento il servizio di raccolta, trasporto e spazzamento dei rifiuti'nefsi è svolto, sino alla data del 21/7/2015, in virtù del Contratto d'appalto Rep. n. 8 del 24/12/2007 e sS.mm.ii. con cui il "Servizio di igiene urbana raccolta, trasporto e conferimento dei RSU", è stato affidato, a seguito 'di pubblica gara, al RTI ISEDA srl Capogruppo, con sede nella Zona Industriale ASI 92021 Aragona, ed associate SAP srl, ECOIN srl, ICOS srl e SEAP s.r.l.. Il Consiglio Comunale con deliberazione del n. 240 dellO/12/2014 ha stabilito di procedere per il servizio di igiene ambientale con il sistema in House. Per tale ragione è stato redatto dalla Società Ingegneria Integrata Ambientale, affidataria dell'incarico, il piano d'intervento dell' ARO, che dovrà essere approvato dal C.C ti: successivamente dalla SRR e dall' Assessorato Regionale. Il "Servizio di smaltimento dei RSU" si è svolto per quasi la totalità dell'anno presso l~ .djsçarica controllata prevista nel Piano Regionale dei Rifiuti sita nel Comune di Siculiana in c.da Materano, il cui gestore è la Ditta Catanzaro Costruzioni ~rl ~:Qr,:.~dy nella zona ASI di Favara, giusto provvedimento autorizzativo D.R. S. n. 1362 del 23/12/2009 dell' Assessorato Regionale Territorio e Ambiente con il quale è stata rilasciata l'Autorizzazione Integrata Ambientale. Con D.D.G. ARTA n. 578 del 28/07/2011 è stata approvata la nuova tariffa per la vasca u, 4-!~xigç>:re dal settembre 2011. Per qualche mese a seguito di chiusura della discarica di c/da Matarana, i rifiuti sono stati conferiti presso la discarica della Ditta. 8icuÌà"'frasporti con sede a Catania. Il "Servizio di stoccaggio, smaltimento e recupero di rifiuti speciali (ingombra{1~J" .. p~r~t!~lpsi e non", provenienti dalla raccolta effettuata nel Comune, è svolto dalla SEAP srl, con sede nella Zona Industriale ASI 92021 Aragona. , _ ; Il "Servizio di stoccaggio e recupero della frazione secca recuperabile dei rifiuti del tipo multimateriale secco e monomateriale", è svolto dalla Ditta PROGEO srl con sede nella Zona Industriale ASI 92021 Aragona.

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

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Previsione sullo smaltimento dei rifiuti: quantità e costi di smaltimento - ANNOaO'15 ,,';-; ..... - '--...... ;. .. ;.

PREVISIONE COSTI 2015 iva esclusa Comune J RSU I MULTIMATERIALE I MONOMATERlALEi I RIFIUTI INGOMBRANTI I RAEE I TOTALE

Agrigento I 1.853.696,07 I 290.909,09 I 180.000,00 ~ I 235.409,09 I 12.390,90 l 257.2405,16

j)revisione costi 2015 iva inclusa Comune RSU MULTIMATERIALE MONOMATERIALE RIFIUTI INGOMBRANTI RAEE TOTALE --

Agrigento 2.039.064,19 320.000,00 198.000,00 258.950,00 13.630,00 2.829.644,19

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-Piano finanziario TARI- Anno 2015

Centri zonali per la raccolta differenziata e CCR - introiti CONAI - anno 2015

Con l'attivazione di n. 6 centri zonali per la raccolta differenziata avviata nel 2009, nonché con la realizzazione nel 2010 di n. 2 CCR (Fontanelle e Piazza U. La Malfa), dalle caratteristiche minimali ai sensi del D.M. 08/04/08 come modificato ed integrato dal D.M. 13 maggio 2009, si consolida la raccolta di tipo monomateriale dei rifiuti in prospettiva dell'avvio del sistema di raccolta "porta a porta".

La realizzazione dei n. 6 CZR e dei n. 2 centri di raccolta comunali assistiti da n. 1 operatore ecologico consentono ai cittadini di conferire i rifiuti del tipo monomateriale ed usufruire degli incentivi economici previsti per l'abbattimento del costo d~lle bollette.

I 6 centri zonali prefabbricati per la raccolta differenziata sono ubicati nelle seguenti zone:'

1. Villaggio Mosè, nella piazza centrale del quartiere ed in dettaglio nell'area adiacente l'area sportiva presso l'ingresso agli spogliatoi e servizi igienici; Centro non funzionante perché venivano conferiti rifiuti non conformi.

2. Villaggio Peruzzo, nella parte sud del campo sportivo presso la via Gela in adiacenza alla cabina Enel; centro non funzionante

3~ Quartiere Monserrato, nella parte sud adiacente la pompa di sollevamento dei reflui urbani, presso il vicolo Punta Bianca; il centro è stato chiuso nel 2013 per atti vandalici.

4. Quartiere Fontanelle, all'interno del CCR, nell'area adiacente la parte nord del campo di bocce presso la via A. Di Giovanni; Attivo

5. Piazzale U. La Malfa, all'interno del CCR, nella parte ovest della piazza nell'ambito della rientranza sud in prossimità del confine con l'area dell'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste; Attivo

6. Via Imera, sul marciapiede adiacente la parte nord dell'ex mulino Cacciatore; il centro è stato chiuso nel 2013 per atti vandalici.

Con nota prot. n. 68044 del 12/12/2011 il Comune di Agrigento ha espresso parere f~Y9r~vole allo studio di fattibilità presentato dalla GE.S.A. spa per la realizzazione di un centro comunale di raccolta differenziata in area interna al Parco, ;dell'J,\ddolorata. Successivamente è stato rilasciato alla GESA, dal Dirigente del Settore VII Urbanistica del Comune di Agrigento il provvedimento di Autorizza2ione temporanea n. 172 del 23/11/2013 per la realizzazione del CCR di parco Icori.

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E' da evidenziare che le convezioni stipulate con i vari consorzi del CONAI sono ~or&j~;.~apo alla GESA AG2 s.pa. in liquidazione, fatta eccezione della convenzione con il COMIECO relativo agli imballaggi di carta e cartone. Nell'anno 2014 si è registrata una regolare e costante raccolta di rifiuti "nobili" quali carta e cartone, imballaggi in vetro, plastica e alluminio/ferro, nonché dei cosiddetti' RAEE, chelha prodotto un riconoscimento di prima fascia da parte dei vari Consorzi del CONA.

Ai Cittadini che effettuano al raccolta differenziata monomateriale presso i centri zonali vengono riconosciuti degli incentivi economici.

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

Modalità di effettuazione del servizio di raccolta, trasporto e spazza mento.

Raccolta RSU multimateriale (carta, plastica, vetro e lattine): servizio eseguito da autocompattatori con lo svuotamento di cassonetti stradali da 1.100 e da 1.700 litri. La frequenza ed i percorsi sono variabili nel corso dell'anno in funzione della maggiore produzione di rifiuti in corrispondenza della stagione estiva. A seguito di atti vandali ci o per negligenza degli utenti molti contenitori stradali di colore blu per la raccolta differenziata multimateriale sono andati distrutti.

Raccolta RSU tal quale: servizio viene eseguito da autocompattatori e/o veicoli satellite con lo svuotamento di cassonetti stradali da 1100 lt., cassonetti da 1700 mc. e trespoli da 120 lt.. La frequenza ed i percorsi sono variabili nel corso d'anno in funzione della maggiore produzione di rifiuti in corrispondenza della stagione estiva (giornaliera da maggio a ottobre).

Raccolta differenziata imballaggi in cartone: servizio, con una frequenza di 6 giorni a settimana, eseguito porta a porta in punti pubblici ed in oltre 100 utenze commerciali/artigianali; il costo del servizio è coperto dai contributi del consorzio COMIECO provenienti dalla raccolta degli imballaggi su base cellulosica;

Raccolta differenziata ingombranti di provenienza domestica: il servizio, viene eseguito lungo le strade di tutto il territorio comunale, con una frequenza di sei giorni la settimana;

Raccolta differenziata vetro: il servizio è eseguito tramite raccolta porta a porta presso gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, menSt>....ec~) che_differenziato i rifiuti; .. _

Raccolta l'muti dei :mer"catlni: ri"Dali: subito dopo la';,chhisura.dci::.tuerl;atini c.ritinàH,settimanali . (lurìedì; ,', .. ', . martedJ e v~nerdì)e:';effettuatd iL trasporto e lo smaltil'nenlo., di:, tuttV, h rifu:it.i.;prodntti dai concessionari occupanti i posti (H:ve~ldita;.?< '-~ . ,', '.' '.' ;. ~ :." .

Raccolta RUP: il servizio è'e~~guito con frequenza quindicinale e/o mensile' ~on: lo svuotamento di contenitori per pile usate, per medicinali scaduti e per contenitori per T e/o F; Il conferimento avviene anche nei CZR di Fontanelle e Stadio Esseneto

Lavaggio cassonetti: il servizio, è eseguito lungo le strade di tutto il territorio comunale, con una frequenza bisettimanale.

Servizio di disinfezione: il servizio prevede la disinfezione periodica di tutte le piazzole dei cassonetti RSU e della piazzola di sosta dell'autocompattatore a posto fisso;

Servizio di spazzamento manuale: il servizio, è eseguito lungo le strade principali di tutto il territorio comunale, con frequenza pressoché giornaliera, nelle altre vie con frequenza bisettimanale o settimanale.

Servizio di spazzamento meccanizzato: il servizio, è eseguito lungo le strade di tutto il territorio comunale, previa richiesta da parte dell'amministrazione comunale, spazzatrici da mc. 6,00 e minispazzatrici da mc. 2,00.

Programma delle strategie di raccolta RSU per l'anno 2015

Scopo del progetto di servizio è quello di assicurare la gestione unitaria ed integrata dei rifiuti secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, in aderenza alle direttive della Comunità Europea ed alle vigenti disposizioni normative nazionali e regionali in materia di rifiuti ed igiene urbana.

L'obiettivo generale, pertanto, è definire un assetto industriale per il servizio di gestione dei servizi di igiene ambientale che:

- favorisca una omogeneizzazione degli standard di servizio sul territorio;

consenta l'erogazione della quantità e qualità di servizi previsti in condizioni di efficienza ed efficacia;

- permetta la determinazione di corrispettivi calcolati sulla base di costi medi unitari standard,

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

assicurando quindi omogeneità di trattamento.

Nell'anno 2015, per i primi sette mesi è stata confermata l'effettuazione degli stessi servizi già espletati per l'anno 2014 nelle more dell'avvio del sistema di raccolta "porta a porta", di cui al "piano d'intervento" in corso di verifica, che permetterà un maggiore incremento della raccolta differenziata nel Comune di Agrigento. Con determinazione dirigenziale n. 1381 del 1417/2015 è stato approvato il verbale di gara rep. n. 859 del 26/5/2015 ed aggiudicato definitivamente, al RT.!. ISEDA (capogruppo), SEA s.r.l. e SEAP s.r.l. (associate), il servizio dello spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili per anni due del territorio comunale, nelle more che venga attuato il servizio in house, per come stabilito da Consiglio Comunale di Agrigento. In detto servizio è prevista la raccolta differenziata porta a porta per un bacino di utenza di almeno 5.0000 abitanti

Per il 2015 è previsto, pertanto, un incremento della raccolta differenziata nel Comune di Agrigento mediante:

- raccolta multi-materiale dei rifiuti di tipo secco mediante raccolta nei cassonetti blu mediante n. 2 linee in alcuni quartieri della città;

- raccolta presso i centri zonali di raccolta ed i C.C.R assistiti da n. 1 operatore, dei rifiuti di tipo monomateriale conferiti direttamente dai cittadini;

- raccolta porta a porta del vetro prodotto dalle attività ricettive e di ristorazione;

- raccolta porta a porta degli iinbal1aggidi carta e cartone. per tutt~ le,utenze~.>-.. . .. ""c.c ...

: I ~ raçcQ1ta:dHf~r6~i~~$~i.~ P.~it~:i1~r\in bacino di uten7ta·dialili~t~o~inqu~rnijailbi~ti:.'· " , ....... ,' ~'t· ;.t) .. ~~ ',' 11:;,,,~·.·L I:.::\ .... ,.~,I\ 1 ;;' , " '.,.,< .:1 0

Allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile, in termini di raccolt'9differépziata,esecupero, dalle nuove tipologie di raccolta sopra descritte, è prevista la realizzazione di una campa~'1a informativa presso tutta la popolazione e verso alcune delle categorie maggiormente coinvolte.

Infatti, l'efficacia del modello organizzativo e gestionale di raccolta differenziata, che comunque richiede atteggiamenti collaborativi maggiori rispetto ai modelli organizzativi basati sulla raccolta indifferenziata, dipende dal grado di disponibilità dei cittadini a modificare i propri comportamenti e le proprie abitudini in modo funzionale e coerente con le esigenze organizzative - gestionali del servizio.

Per migliorare il servizio di raccolta differenziata si rende necessario il potenzi amento dei n. 4 centri zonali fissi e dell'ecomobile per la raccolta differenziata e avvio di almeno un nuovo C.C.R. La programmazione prevede la realizzazione entro l'anno, di almeno n. 1 centro di raccolta comunale presso il Parco ICORI o dell' Addolorata, con le caratteristiche minimali previste dal D.M. 08.04.08 come modificato ed integrato dal D.M. 13 maggio 2009. Tali centro sarà assistito da n. 1 operatore ecologico al servizio dei cittadini che potranno conferire i rifiuti del tipo mono-materiale ed usufruire degli incentivi economici previsti per l'abbattimento del costo delle bollette, come deliberato dal C.C. del Comune di Agrigento (nuovo Regolamento TARI. approvato dal C.C. del Comune di Agrigento con deliberazione n.115 del 29/05/2014.).

Si è dato incarico ai tecnici dell' ATO GESA AG2 di individuare nel territorio comunale altre aree dove realizzare centri di raccolta differenziata e di procedere alla relativa progettazione.

L'attivazione dei servizi di R.D. come sopra descritti, l'impiego di bio-trituratori per gli sfalci di potatura e la distribuzione di compostiere per i rifiuti di tipo umido, unitamente alla realizzazione della capillare campagna informativa permetteranno, una volta avviato e poi a regime di migliorare la percentuale di raccolta differenziata, al fine di raggiungere il traguardo quantitativo fissato per l'anno 2015 dalla normativa regionale.

Con l'attivazione del nuovo Centro Comunale di raccolta di Parco Icori (il cui progetto è stato approvato ed autorizzazione da parte dell'Ufficio tecnico del Comune di Agrigento), del potenzi amento di n. 4 centri zonali per la raccolta differenziata avviata nel 2009 (Villaggio Mosè, Villaggio Peruzzo, via Imera e Monserrato), nonché con la ristrutturazione di n. 2 CCR assistiti da personale (Fontanelle e Piazza U. La

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

Malfa), si consolida la raccolta di tipo monomateriale dei rifiuti in prospettiva dell'avvio del sistema di raccolta "porta a porta" che si attuerà dopo la costituzione della S.R.R. Agrigento Est ai sensi della L.R. 9/2010 e la formazione dell' A.R.O. previsto dalla recente L.R. n. 3/2013.

Analisi delle attività di riscossione ed accertamento

I Comuni Soci della società d'ambito, riuniti in assemblea nel 2010 hanno deliberato di approvare un progetto di gestione in house del servizio di lotta all'elusione ed evasione che la GE.S.A.

Il progetto nasce dall'esigenza di attuazione dei principi di giustizia fiscale, che si concretano e motivano l'attività di accertamento e verifica anti evasive delle imposte locali TIA, e dall'obbligo del pareggio, previsto in materia di TIA, nonché dalle ultime leggi di riforma degli ATO rifiuti varate dell'ARS Regione Sicilia nel 2010.

Strategicamente le attività di accertamento degli evasori totali e/o parziali sono le uniche strade percorribili in un periodo di crisi, se non si vuole procedere ad un ulteriore aumento delle imposte e tasse locali.

La strada dell' accertamento per il finanziamento degli enti locali è percorsa dal Governo nazionale nella nuova finanziaria e tracciata dagli strumenti di cooperazione applicativa messi a punto dalle agenzie nazionali (Agenzia delle Entrate ed Agenzia del Territorio) e dal Ministero Economia e Finanze.

I! proge!t0 è. st~to rimodula!o e rivisto in considerazione:

1. . del rap'portoesisten~ec{)n A&B gruppo Engeenering TributirSpwiche:ha.cgestito· l';acéertanlento' . 'c, :;

"." "I~è;IrJbd~t[~:den'u~éia:d~lComuneper alcune annualitA::· .. ·::,;;~~; .. ·~<',;.,~,>~',i\.,~ .)1-'

2. delle no~aii~ib liéne~,t?n~~nze TIA /IV A applicabili e in partIcolare 2tì·e,.'S~ntèrl!te in materia d'IVA per l'anno 2010; 'gli avvisi d'accertamento 2010 sono stati emessi senza l'VA.

3. della gestione delle rateizzazioni secondo quanto previsto dal regolamento comunale;

4. del lavoro sulle liste di carico del Comune di Agrigento anno 2011 e 2012 con l'adeguamento del numero dei componenti rispetto al foglio di famiglia esistente e certificato dal 1 gennaio di ogni anno dal Comune di Agrigento - Uff. Anagrafe e Stato Civile e dall'applicazione delle modifiche regolamentari previste dai modificati regolamenti TIA del Comune, soprattutto in materia di unità immobiliari C2/C6 per i quali nel calcolo dei componenti si è passati dal numero presunto di 3 a quelli reali. Tali modifiche hanno interessato più di 4000 immobili.

5. Degli incontri/confronto avuti con i responsabili del procedimento del Comune di Agrigento.

A fine 2012 sono stati inviati ulteriori avvisi d'accertamento per il 2007 e si è in procinto di inviare quelli per l'anno 2008 che si prevede di cominciare ad incassare entro la fine dell'anno 2013.

Sono state avviate tutte le attività propedeutiche all'emissione. Con l'invio degli ulteriori avvisi d'accertamento si è avuto:

- Aumento del gettito proveniente dalla fiscalità locale; - Efficientamento di sistema; - Creazione di una metodologia di accertamento di successo - SERPICO PROCESS; - Attività deterrenti al perpetrarsi di fattispecie di evasione;

Predisposizione all'accesso via Web per una visione complessiva della propria pOSIZIOne contributiva (posizioni assolte, scadenze, estratto conto);

- Utilizzazione di strumenti di pagamento diversificati e innovativi (fra cui pagamento online tramite MAV).

I benefici ottenuti dalla realizzazione del progetto sono stati:

Riduzione del costo unitario per famiglia per l'annualità ruolo ordinario 20 Il;

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

Contrasto e riduzione dei fatti di illecito fiscale; Finanziamento delle riduzioni previste dal regolamento TIA; Recupero del gettito perso dalla sottrazione delle superfici scolastiche; Recupero del gettito perso dalla sottrazione delle superfici degli uffici comunali; Parziale recupero del gettito perso dalla sottrazione delle superfici degli alberghi; Visione globale e integrata della base dati impositiva; Aumento dell' efficacia e dell' efficienza del processo di gestione delle entrate; Raggiungimento di obiettivi di equità fiscale; Miglioramento del rapporto col cittadino; Aumento e Consolidamento delle entrate da TIA; Aumento dell'efficacia dell'azione di giustizia fiscale; Controllo fiscale e presidio topografico del territorio; Aumento dell' efficacia del sistema informativo fiscale locale ai fini dell' accertamento delle imposte e tasse locali; Integrazione del sistema informativo nazionale (Agenzia delle Entrate) col sistema informativo locale territoriale per l'espletamento delle attività di accertamento e per l'ottenimento delle premialità da accertamento previste dalla normativa nazionale.

Con la collaborazione del comune di è proceduto ad incrociare le seguenti banche dati:

Catasto urbano; Planimètrie degli edifici; uié~-e ~letirlche;'~ "t,·." .'; L',· '.

Dati tlrbanistiCi (piaili'RegolatÒri); Regl·stro Imprese LocalI'· ,: ;; .. ; "., .. : ""

... "." ì:', . '. ' '". ;,.'.~.

Banche dati tributarie (dichiarazioni e versamenti); Anagrafe e Toponomastica Banche dati SIATEL; Banche dati SISTER

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L'attività di accertamento ha perseguito l'obiettivo di contrastare l'evasione e l'elusione TIA ed ha colpito sia le utenze domestiche che quelle non domestiche. L'evasione fiscale rilevata ha comportato la violazione di specifiche nonne ed è stata punita con sanzioni ed interessi. E' stata prevista una attività particolare per la gestione delle rateizzazioni che sono state introdotte nel 2011 e poi variate dal consiglio comunale nel 2012 dal Comune di Agrigento,

In valore assoluto l'accertamento nel 2005 ha colpito principalmente le utenze domestiche ma nel 2006 si è di molto potenziata l'attività di accertamento delle utenze non domestiche. Le utenze non domestiche infatti risultano più difficili da individuare gestire e riscuotere. La motivazione è tecnica ed è connessa ad una serie di fattori: a) basso numero di utenze non domestiche rispetto alle domestiche b) mancanza dei dati necessari (dati catastali) per perfezionare un avviso d'accertamento non impugnabile c) mancanza dell'indicazione nei contratti di locazione e comodato dei dati catastali obbligatori a partire dal 2008 d) l'obiettivo di mantenere basso il tempo di latenza del contenzioso e i costi di gestione del "contenzioso di dubbio successo" e di investire le limitate risorse umane in quelle attività con livello di successo alto e) necessità di formare il personale per la gestione di una utenza professionale - aziendale e "non domestica" f) la mancata creazione di un ufficio accertamenti ed audit anche se richiesto, in considerazioni dei limiti nonnativi g) insufficienza di personale, dovuto al blocco delle assunzioni.

L'attività di riscossione e rendicontazione è stata organizzata per presentare in tempo reale la situazione dell'emesso e del riscosso. E' utilizzabile da tutto il personale GESA e dal personale dei comuni, L'ufficio contabilità ha un specifico modulo per contabilizzare nel registro giornale lo spaccato dell'accertato

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

Si sono utilizzati degli effetti MA V per curare l'incasso, compatibile con diversi canali di pagamento delle entrate poste in riscossione (sportelli bancari, sportelli postali, canali innovativi - Pos e Web).

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

Gli Istituti scolastici sono stati esclusi dalla lista di carico; ad oggi i ministeri competenti non hanno determinato l'importo forfettario che, sulla base di quanto determinato negli anni precedenti, si prevede oltremodo esiguo rispetto al costo, e più avanti individuato.

8. L'INDIVIDUAZIONE DEI COSTI DEL SERVIZIO

L'art.2,comma2,del D.P.R. n.158 del 1999 sancisce il principio di obbligatoria e integrale copertura di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti tramite la tariffa, principio ribadito dalcommall dell'art.14 del D.L.n.20ldel 2011, che prevede la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.

L'art.3 del D.P.R. n. l58del1999 specifica poi che:

• il costo complessivo del servizio è determinato in base alle prescrizioni della tariffa di riferimento da dettagliare nel PEF(commal);

• le voci di costo sono determinate dal punto 3 dell'Allegato 1 al D.P.R.n. 158 del 1999 (commi2 e 3).

Nel PEF vanno dunque inserite tutte e sole le voci di costo indicate dal D.P.R.n. 158 del 1999, cosicché:

• nessun costo che non sia previsto dal metodo può rientrare nel PEF;

• nessun costo individuato come rilevante dal metodo può esserne escluso;

• le voci di costo entrano esattamente nella misura consentita dal medesimo D.P.R. n.158de1199ge pertanto nessun costo può essere inserito nel PEr per un valore diverso .::- maggiojco minore-m ·quM.tc" è previsto dal metodo. " '. . ' .~. '·i., '""

Il punt02, Allegate 1 , del D.P.R. n.158 del 1999 Individua i costi da inserire :rie1 BEFr·correlando!li.aHa-loro natura- costi operativi di gestione, costì. comuni e costi d'uso del capltale- con ulteriori,art,icalàzio-:nial ioro interno, come meglio dettagliato nella seguente~

Costi di gestione RSU indifferenziati(CGIND): -costi spazzamento e lavaggio strade e piazze

pubbliche(CSL) -costi di raccolta e trasporto RSU(CRT) -costi di trattamento e smaltimento RSU(CTS) -altri costi(AC)

Costi di gestione raccolta differenziata(CGD): -costi di raccolta differenziata per materiale(CRD) -costi di trattamento e riciclo(CTR)

- costi amministrativi(CARC)

- costi generali di (CGG)

gestione

- costi comuni diversi(CCD)

- ammortamenti(Amm.)

- accantonamenti (Ace.)

- remunerazione del capitale investito(R)

Si rimarca da ultimo che, nel caso di attivazione della TARES "tributo", l'IV A versata dal comune ai propri fornitori non può essere portata in detrazione, in quanto relativa all'acquisto di beni o servizi afferenti a operazioni non soggette all'imposta (art.l9,comma 2, del D.P.R.26 ottobre1972 ,n. 633) e pertanto l'IV A è parte integrante del costo nel bene o servizio acquistato e quindi entra nel PEF.

9. I COSTI OPERATIVI DI GESTIONE (CG)

I costi operativi di gestione sono generati dalle attività che compongono direttamente il servizio di gestione dei rifiuti urbani che, ai sensi dell'art.184, comma 2, del D.Lgs. n.152 del 2006 (T.V. dell'Ambiente), ricomprende:

a) la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti"intemi"prodotti nei locali e nelle aree scoperte , soggette al tributo,ossia dalle utenze domestiche e non domestiche;

b) la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade ed aree pubbliche; .

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

c) la gestione dei rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette a uso pubblico;

d) la raccolta ,il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal "verde pubblico", come giardini, parchi e aree cimiteriali;

e) la gestione dei rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni ed altre attività cimiteriali, diversi da quelli contemplati da altre disposizioni relative ai rifiuti urbani.

Il punto 2.1, Allegato 1, del D.P.R. n.158 del 1999 prescrive altresì che i costi operativi di gestione devono far riferimento alle seguenti voci di bilancio indicate dal D.Lgs. 9 aprile 1991, n.127(oggi trasfuso nell'art 2425 c.c., relativo al conto economico delle società per azioni):

- B6-Costi per materie di consumo e merci( al netto di resi, abbuoni e sconti);

- B7-Costiperservizi;

- B8-Costi per godimento di beni di terzi;

- B9-Costi del personale;

- B Il-Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

- B12-Accantonamento per rischi, nella misura massima ammessa dalle leggi e prassi fiscali;

-1313 -Altr~ .ac~ant?I1~~nt~; . " " . .- ~ ------- -'. - ..

- B 14- Oneri di.versi .di gestione.

- -'. :'1' :\ -~- Come si può osservare -in.via'preliminare.,:Mj voci richiamate sono quelle ohe' ner biianc:f0: deUe.-.S'o.ci~:tà1(l;L ---I l l· capitali compongono i Costi della produzione, con l'unica eccezione della voce BlO- (anmrol"ta."'lrenti:·e:

svalutazioni),che sono però incluse nei costi d'uso del capitale(CK),che si analizzeranno più avanti. . - .)

Il riferimento alle norme del bilancio implica una serie di conseguenze .Innanzitutto imp\me il rispetto dei fondamentali principi di:

a. chiarezza, verità e correttezza (art.2423 c.c.);

b. inerenza, in forza del quale il costo deve risultare oggettivamente finalizzato alla gestione del servizio di igiene urbana o delle altre attività dirette all'applicazione della tariffa all'utenza e non ad altri scope;

c. competenza (art.2423-bis, c.c.),in forza del quale ogni costo rileva temporalmente non già in base al principio di cassa, ossia in relazione al momento in cui viene sopportato il relativo esborso finanziario, ma in relazione al momento di maturazione del fatto gestionale sotteso(art.109, comma l, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917); non è cosÌ rilevante, ad es., quando il corrispettivo di un bene o un servizio viene materialmente versato, ma piuttosto quando essi vengono impiegati nelle attività operative di gestione dei rifiuti4

Impone altresì che i costi relativi a tutte le attività qualificate dal metodo come costi operativi di gestione (CSL, CRT, CTS ecc.) debbano essere individuati e classificati in relazione alle indicate voci di bilancio, applicando le regole della tecnica di redazione del bilancio. Dall'intersezione della classificazione dei costi operativi con le richiamate voci di bilancio ne risulta la seguente griglia.

Classificazione dei costi operativi

3In relazione alla Tarsu ,Circo min.22 giugnoI994,n. 95/E. 4n punto era già stato chiarito,in relazione alla Tarsu daTAR Puglia, Lecce Sez. I,25febbraio2011,n. 966, specificandoche l'art. 69,D.Lgs .n. 507del 1993, prescrive che "i costi del servizio[devono essere] discriminati in base alla loroclassificazione economica" ,cosicché occorre redigere un vero e proprio conto economico, da allegare alla delibera, in cui i costi sono dati dal valore dei beni e dei servizi impiegati per la produzione del servizio e quindi in base ad un criterio di competenza, e non un mero conto finanziario, che si fonda invece sull 'individuazione delle uscite monetarie nel momento in cui queste sono sostenute

_ (criteriodicassa).

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

CGIND -RSU indifferenziati

CSL-spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche

CRT- raccolta e trasporto RSU

CTS - trattamento e smalti mento RSU

AC- altri costi

CGD - Raccolta differenziata

CRD - raccolta differenziata per materiale

CTR- trattamento e riciclo

Si evidenziano i segue]lti profili: ',,-.'

:,: :_~'"::,; dCosto del personale' (v<Y~B.9)~Si-rif~ri,!$t;~~l;}l·eosto. del personale, incluso illalt.OIàmterinale.;.;ldihi:~,Q~a11a ,.:;,~; '. 1."IH':·/~ .gestione operativa dei servizi di ìgiene"urp~;ll;;t, da .d~stinguere nelle varit: attività dì cui .. ,si- com~ ,:lia. ',.<:

gestione dei rifiuti (spazzamento, raccolta, trattall1ento~ ecc,). Ricomprende salari e stipendi, oneri sociali,,; ", trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza e simili (art. 2425 c.c.). Non comprende, invece, i corrispettivi per prestazioni di lavoro autonomo in base a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione, che vanno inseriti alla voce B7 (Costi per servizi).

Come specifica il punto 2.2, Allegato l, del D.P.R. n. 158 del 1999, il costo del personale va computato tra i costi operativi CGIND (rifiuti indifferenziati) e CGD (raccolta differenziata) soltanto per una percentuale non superiore al 50%, mentre la parte restante va inserita nei costi comuni, e più esattamente nei Costi Generali di Gestione (CGG). L'entità di tale percentuale, nell'indicato limite del50%, è opzione ampiamente discrezionale, che non richiede di motivare la scelta in concreto effettuata.

Tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti in discarica. li tributo regionale di cui all'art.3,commi da 24 a 40, della legge 28 dicembrel995, n.549, costituisce a tutti gli effetti elemento di costo dell'attività di smaltimento dei rifiuti (CTS) e come tale va inserito nel PEF, come parte integrante del corrispettivo di smaltimento, sotto la voce servizi(B7).

Impiego promiscuo. Qualora una determinata risorsa (ad es. un dipendente o un automezzo) sia impiegata per svolgere anche attività diverse da quelle relative alla gestione dei rifiuti (ad es. la cura del verde pubblico, l'accertamento di tributi), il relativo costo dovrà essere imputato pro quota nel PEF, in proporzione all'impiego nel servizio di igiene urbana (ad es. per un dipendente in relazione alle ore di utilizzo rispetto al totale).

Entrate derivanti dalla vendita di materiale ed energia. Le entrate in questione, ritratte dal riutilizzo o dal reimpiego dei rifiuti, devono essere detratte dai costi di trattamento e riciclo (CTR) (Allegato l, punto 2.1, del D.P.R .n. 158 del 1999). Nella redazione del PEF esse saranno dapprima indicate con riferimento alle singole frazioni di rifiuto che le generano e poi portate in detrazione dai costi di trattamento e riciclo CTR.

Affidamento a terzi di attività. L'affidamento a terzi di attività di gestione dei rifiuti urbani non deve alterare la qualificazione e la ripartizione dei costi secondo i principi individuati dal metodo, in particolare in ordine ai costi variabili e fissi. Laddove, quindi, i corrispettivi dovuti al terzo ricomprendano sia costi variabili sia costi fissi.

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Accantonamenti per rischi (B12). Si correlano a passività probabili e non certe correlate alla gestione dei rifiuti e possono ricomprendere a titolo esemplificativo (cfr. principio contabile n. 19): il fondo rischi per cause in corso (ad es. per danni a terzi) escluse quelle relative a imposte (che vanno imputate alla voce BI4); il fondo rischi per garanzie prestate a terzi (fidejussioni, avalli, girate, ecc.); il fondo per rischi non assicurati.

Altri accantonamenti(B13).Possono riguardare (cfr. principio contabile n.l9): il fondo di sostituzione e ripristino di beni gratuitamente devolvibili (art. 107, comma2, del D.P.R.n. 917 del 1986); il fondo manutenzione e ripristino dei beni di azienda condotta in affitto o in usufrutto; il fondo recupero ambientale. Non vi rientrano gli accantonamenti per quiescenza e previdenza di cui all'art.107,comma2, del D.P.R. n. 917 del 1986, in quanto già ricompresi nel costo del personale(voceB9).

Oneri diversi (B14). Possono ricomprendere i costi di gestione delle isole ecologiche, i relativi sistemi informativi, le azioni tese alla riduzione dei rifiuti (compostiere domestiche), le attività di educazione ambientale mirata e le campagne informative relative all'uso dei servizi.

Per quanto sopra esposto si è proceduto ad una disamina dei costi relativi ai servizi di raccolta trasporto e spazzamento e servizi periodici estivi raggruppandoli secondo le macro-voci sopra indicate.

Per le tariffe praticate dagli impianti, quali la discarica di Siculiana (gestore Catanzaro sd), l'impianto per lo smaltimento degli ingombranti (SEAP sd) e l'impianto per la selezione della raccolta differenziata (pRO GEO srl) si è proceduto ad mdividuarele vocLtlle compqngono -,le ,tariffe, dai . re!ati.'\li.,c:p.iiùri industriali, individuando le aliquote relative 31 p~~rs(lflale;t&gii ammortrurienti,i ai; servizj, e ,.a1ioS:!oì:ìltiimm,tu'" ":, 'j

I:,'., ;" l dIi discarica. ~ .. ",.;, ~.:>': .' l,. (, ,Tì'

;;\ """,:.;lèper quanto sopra detto, si scompongoil~':i costi ;:deUo smaltimento presso gli impiantI' al . f~n~, :' .J,_ 'dell'inserimento dei dati nelle tabelle predisposte dalMmistero ai fini della determinazione della TARES.

I costi di conferimento previsti per l'anno 2015 vengono scomposti secondo le percentuali che compongono le relative tariffe e inseriti nelle tabelle predisposte dal ministero dell'economia e delle finanze per la definizione dei costi fissi e dei costi variabili.

Il dettaglio dei costi operativi di gestione (CG) come sopra descritti viene riportato nella tabella (secondo lo schema predisposto dal Ministero dell 'Economia e delle Finanze):

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10. I COSTI COMUNI (CC)

L'allegato1, punt02.2, del D.P.R.n. 158 de11999 ricomprende nei costi comuni:

i costi amministrativi relativi allo svolgimento delle attività di accertamento, riscossione e contenzioso (CARC); vi rientrano in particolare, purché inerenti a tale attività i costi del personale,i compensi per consulenze legali e simili, l'acquisto di beni e servizi da terzi;

i costi generali di gestione (CGG),che ricomprendono in particolare i costi relativi al personale impiegato nella gestione dei rifiuti differenziati e indifferenziati, per la quota non imputabile ai costi operativi di gestione;

i costi comuni diversi (CCD), tra cui si ricordano i costi per studi e consulenze non inseribili nei costioperativioneicostiamministrativiCARC,ilfondorischicrediti,icreditiinesigibili,gli interessipassivi.

I costi in esame non erano in alcun modo computabili nella determinazione della TARSU, in quanto non diretti alla prestazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Essi devono invece essere inseriti nel PEF e rilevano quindi nel computo delle tariffe, tanto nel caso di T ARES con natura tributaria, quanto di tariffa-corrispettivo di cui ai commi 29 e ss. dell'art. 14 del D.L. n. 201 del 2011, applicandosi ad entrambe le entrate le disposizioni del D.P.R. n. 158 de11999.

I costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso (CARC), imputabili all'applicazione della TARES e quindi all'entrata comunque correlata al servizio di gestione dei rifiuti sono da computare per intero, rruwnentandp ch(t.n~l caso di persop.aleo altra nsorsa impiegato anche ip..altrJcompiti (ad es .... 4ragiohéna);· i rel.ativi :t-Ostiyant1O'r~ppoitatfaH' impiego per talfàttività .. " .

1~·,·,···,~.!.,,~;·,f·:~!··~";/l·i;:·J.·Ì!.)'~~}n~d1.{T.:r~'-r~f~:l"'.' :,'. , : '; ; .. ~:'~~,. ',,' ,.~

I costi generali di gestione (CGG) derivano invece, in linea di principio, da attività. volte al funzionamento generale dell'ente ~/o. dell'azienda assegnataria Eufficio personale, ,ecologia, tecnico, acquisti e appalti ecc.) e, quindi, rigJ"arliano· solo indirettamente lo svolgimento del servizibdi·· igiene urbana o l'entrata che vi si correla, rendendo necessario utilizzare idonei parametri di allocazione.

I costi comuni diversi (CCD) rappresentano invece una categoria residuale, in cui vanno inseriti i costi comuni non inseribili in altre voci, come quelli soprarichiamati

Costo del personale. Il costo in esame si riferisce al personale, incluso quello interinale, adibito alla gestione delle attività amministrative di accertamento, riscossione e contenzioso (CARC), nonché pro quota delle attività "generali" sopra accennate. Come si è detto sopra, ricomprende salari e stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza e simili (art.2425c.c.). Come si è già accennato, tra i costi generali di gestione (CGG) rientrano anche la quota dei costi relativi al personale impiegato nella gestione dei rifiuti differenziati e indifferenziati non imputata ai costi operativi di gestione (in misura non inferiore alla metà).

Costi per servizi. Ricomprendono tutti i corrispettivi dovuti per le prestazioni di terzi non consistenti in un dare, come per appalti di servizi e per prestazioni di lavoro autonomo anche in base a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione. Poiché i costi comuni rientrano tutti nei costi fissi non è questa volta importante distinguere all'interno dei corrispettivi dovuti al terzo la quota imputabile ai costi d'uso del capitale.

Recupero di evasione. Le entrate effettivamente conseguite a seguito delle attività di recupero dell'evasione costituiscono una componente da sottrarre ai costi comuni nell'anno in cui l'entrata è materialmente conseguita. Considerato, tuttavia, che per gli anni precedenti al 2015 risultano ancora da riscuotere consistenti importi a titolo di tariffa rifiuti, per non pregiudicare la percentuale di effettiva copertura dei costi del servizio con le entrate da tariffa, si ritiene di imputare gli importi riscossi seguito delle attività di recupero dell'evasione a copertura dei costi degli anni precedenti. Eventuali compensi spettanti al dipendente o al soggetto terzo che ha curato il recupero verranno invece contabilmente inseriti nei costi amministrativi CARC.

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Somme a carico del MIUR. Il contributo a carico del MIUR per le istituzioni scolastiche statali ai sensi dell'art.33-bis del D.L.n. 248 del 2007, che dovrà essere stabilito con apposito decreto, deve essere sottratto dal costo da finanziare con la T ARES,e va, pertanto, portato in deduzione dai costi comuni diversi CCD per l'importo previsto di € 60.000,00.

RIMBORSO FORF. SCUOLE

60.000,00

Per quanto detto sopra, nei costi comuni vanno annoverate le spese relative ai servizi ed altri costi sostenuti dalla Società d'Ambito e non compresi tra quelli di raccolta, trasporto, spazzamento e smaltimento presso gli impianti, e precisamente:

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Plano finanziario TARI- Anno 2015

11. COSTI FISSI E VARIABILI

Individuati e classificati i costi rilevanti nel PEF, il metodo tariffario ne opera una successiva ripartizione in due grandi categorie:

a) costi fissi o relativi alle componenti essenziali del servizio

b) costi variabili, dipendenti dai quantitativi di rifiuti prodotti

La suddivisione in esame è attuata inserendo specifici insiemi di costo nell'una o nell'altra categoria, secondo quanto dettagliato al punto3, che si riporta nella seguente Tab.3

Tab.3 - Costi fissi e variabili

Costi fissi

1. costi di spazzamento e di lavaggio delle strade ed aree pubbliche (CSL)

2. costi per attività di accertamento, riscossione e contenzioso (CARC)

3. costi generali di gestione (CGG), tra cui almeno la meta del costo del personale;

4. costi diversi (CCD)

5. altri costi (AC)

6. costi d'uso del capitale (CK)

Costi variabili

• costi di raccolta e trasporto relativi ai rifiuti indifferenziati (CRT)

• costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferenziati (CTS)

• costi di raccolta differenziata per materiale (CRD)

• costi di trattamento e riciclo, al netto delle entrate dal recupero di materiali ed energia dai rifiuti (CTR)

NH: nel caso di conferimento dei rifiuti presso discariche gestite da terzi, gli enti locali devono richiedere al gestore dell'impianto di evidenziare all'interno del prezzo richiesto la quota attribuibile al capitale, per imputarla tra i costi fissi.

Il costo del servizio rifiuti per l'anno 2015, sulla base dei dati elaborati dal Settore V - Servizio Igiene Ambientale, risulta come da seguente prospetto:

Smaltimento RSU € 2.039.064,19 Smaltimento Multimateriale € 320.000,00 Smaltimento Monomateriale € 198.000,00 Smaltimento Rifiuti Ingombranti € 258.950,00 Smaltimento RAE € 13.630,00 Servizio di spazzamento, raccolta, trasporto per €.8.600.000,OO conferimento Personale comandato GE.SA. ag2 spa € 965.383,10

Gestione ..

house € 34.056,00 meZZI per servIZI In

(svuotamento CCR, isole e servizi vari) Costi GE.SA. ag2 spa per servizi riscossione, € 577.437,30 personale amministrativo 50%, oneri postali e finanziari ecc.) Spese generali società d'ambito € 403.520,00 Totale generale costi effettivi € 13.410.042,08

Al suddetto importo deve essere aggiunto il fondo rischi per la mancata riscossione della tariffa che può essere determinato nella somma di € 1.710.000,00, corrispondente ad un fondo pari a circa il 5% dell'ammontare complessivo dei crediti derivanti dal servizio rifiuti risultanti dalla contabilità dell' ente, mentre viene sottratto dai costi comuni diversi CCD il contributo a carico del

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Piano finanziario TARI- Anno 2015

MIUR per le istituzioni scolastiche statali ai sensi dell'art.33-bis del D.L.n. 248 del 2007, che dovrà essere stabilito con apposito decreto e che viene previsto per l'importo di € 60.000,00. Il costo complessivo previsto, pertanto, per l'anno 2015 ammonta ad € 15.060.040,59.

Di seguito il prospetto riassuntivo dei costi e la ripartizione tra costi fissi e variabili secondo lo schema predisposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze:

RIPARTIZIONE COSTI FISSI E VARIABILI

COSTI VARIABILI

CRT - Costi raccolta e trasporto RSU € 2.781.917,45

CTS - Costi di Trattamento e Smalti mento RSU € 2.039.064,19

CRD - Costi di Raccolta Differenziata per materiale € 959.943,91

CTR - Costi di trattamenti e riciclo € 790.580,00

Riduzioni parte variabile € -Totale € 6.571.505,55

COSTI FISSI

CSL - Costi Spazzo e Lavaggio strade e aree pubbl. € 1.988.043,84

CARC - Costi Amm. di accertam., riscosso e conto € 577.437,30

CGG - Costi Generali di Gestione € 4.273.053,90

CCD - Costi Comuni Diversi- € 1. 710.000,00

- contributo MIUR istituzioni scolastiche € 60.000,00

AC - Altri Costi € -Riduzioni parte fissa € -

Totale parziale € 8.488.535,04

CK - Costi d'uso del capitale €

Totale € 8.488.535,04

Totale fissi + variabili € 15.060.040,59

Agrigento, .~ l{ D ~ [U l 'l

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CITT DI AGRIGENTO

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Del che il presente verbale, che si sottoscrive come appresso, salva approvazione ai sensi dell'art.186dell'O.R.EE.LL.

IL CONSIGLIERE ANZIANOì.ra lacolifto Giotgia

CERTIFICATO DI AVVENUTA AFFISSIONE

Per gli effetti di cui agli artt. nr.ll e nr.12 della Ir. 44/91 e dell'art. 12, comma 3°, della l.r. nr.5/2001, si certifica che la presente deliberazione è stata affissa all'Albo Pretorio on - line, nr. direg. , il .

Agrigento, lì

II Responsabile del Servizio III - Settore I

[ ] La presente deliberazione è divenuta esecutiva il , ai sensi dell'art. 12 della L.R.44/91, decorsi giorni 10 ( dieci ) dalla data di pubblicazione.

[ ] La presente deliberazione è divenuta esecutiva lo stesso giorno dell'adozione in quanto dichiarataimmediatamente esecutiva.

Agrigento,lì

II Segretario Generale

CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONEPer gli effetti di cui all'art.ll, comma 1°, della l.r. 44/91, si certifica su referto dell'operatore quiallegato, che la presente deliberazione è rimasta affissa all'Albo Pretorio on - line, nr. reg. ,dal al , per giorni 15 ( quindici ) consecutivi.

Agrigento,lì

II Responsabile del Servizio III - Settore I II Dirigente del Settore I

II Segretario Generale

I