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IL CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA UNI/TS 11300-1: 2014 Arch. Bruno Salsedo Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia - DiPSE [email protected]

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IL CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA

PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE ED ESTIVA

UNI/TS 11300-1: 2014

Arch. Bruno Salsedo

Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia - DiPSE

[email protected]

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Livello

Europeo

Direttiva 2002/91/CE

Direttiva 2010/31/UE

Norme EN-EPBD

(Energy Performance

of Buildings Directive)

Revisione

Livello

Nazionale • DLGS 192/2005, 311/2006

• L. 90/ 2013

• Decreti Attuativi 26/6/2015

UNI/TS11300

2

Rapporto legislazione - normativa tecnica

LEGISLAZIONE NORMATIVA TECNICA

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Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle

metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e

definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli

edifici Articolo 3

(Criteri e metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici) 1. Per il calcolo della prestazione energetica negli edifici, ivi incluso l’utilizzo delle fonti

rinnovabili, si adottano le seguenti norme tecniche nazionali e le loro successive modificazioni eintegrazioni, predisposte in conformità allo sviluppo delle norme EN a supporto della direttiva 2010/31/UE…..:

a) Raccomandazione CTI Prestazioni energetiche degli edifici – Determinazione della prestazione energetica per la classificazione dell’edificio

b) UNI/TS 11300 - 1 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1

c) UNI/TS 11300 - 2 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2

d) UNI/TS 11300 - 3 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3

e) UNI/TS 11300 - 4 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4

f) UNI EN 15193 - Prestazione energetica degli edifici - Requisiti per illuminazione

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4

UNI/TS 11300-1:2014

Determinazione del fabbisogno di energia termica - per la climatizzazione estiva - per la climatizzazione invernale

UNI/TS 11300-2:2014

- Determinazione del fabbisogno di energia primaria - Determinazione dei rendimenti degli impianti

per la climatizzazione invernale

per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione per l’illuminazione

UNI/TS 11300-3:2008

- Determinazione del fabbisogno di energia primaria - Determinazione dei rendimenti degli impianti

per la climatizzazione estiva

UNI/TS 11300-4:2010 - energie rinnovabili - altri metodi di generazione

per la climatizzazione invernale e estiva e

per la produzione di acqua calda sanitaria

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Calcolo dei fabbisogni ideali di energia termica per riscaldamento

Per ogni zona dell’edificio e per ogni mese o frazione di mese:

Fabbisogno di energia termica per riscaldamento:

QH,nd = QH,ht -ηH,gn× Qgn [MJ]

(QH,tr+ QH,ve) (Qint+ Qsol,w) dove:

QH,ht è lo scambio di energia termica totale in caso di riscaldamento QH,tr è lo scambio di energia termica per trasmissione nel caso di riscaldamento;

QH,ve è lo scambio di energia termica per ventilazione nel caso di riscaldamento; Qgn sono gli apporti totali di energia termica (riducono il fabbisogno); Qint sono gli apporti di energia termica dovuti a sorgenti interne; Qsol,w sono gli apporti di energia termica dovuti alla radiazione solare incidente sui componenti vetrati,

ηH,gn è il fattore di utilizzazione degli apporti di energia termica;

11

Riscaldamento invernale

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dove:

Qgn

Qint

Qsol,w

ηC,ls

QC,ht

QC,tr

QC,ve

Calcolo dei fabbisogni ideali di energia termica per raffrescamento

Per ogni zona dell’edificio e per ogni mese o frazione di mese:

Fabbisogno di energia termica per raffrescamento:

QC,nd = Qgn − ηC,ls × QC,ht [MJ]

(Qint+ Qsol,w) (QC,tr+ QC,ve)

sono gli apporti totali di energia termica (accrescono il fabbisogno)

sono gli apporti di energia termica dovuti a sorgenti interne; sono gli apporti di energia termica dovuti alla radiazione solare incidente sui componenti vetrati; è il fattore di utilizzazione delle dispersioni di energia termica; è lo scambio di energia termica totale nel caso di raffrescamento (riduce il fabbisogno) è lo scambio di energia termica per trasmissione nel caso di raffrescamento; è lo scambio di energia termica per ventilazione nel caso di raffrescamento;

12

Raffrescamento estivo

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Riscaldamento invernale: Scambio di energia termica per trasmissione Per ogni zona dell’edificio, per ogni mese o frazione di mese del periodo di riscaldamento, lo

scambio di energia termica per trasmissione QH,tr è espresso dalla relazione

Lo scambio di energia termica per trasmissione si basa su 4 componenti:

1. Lo scambio termico per conduzione attraverso l’involucro edilizio, che costituisce la parte

in genere preponderante dello scambio di energia, si basa sul parametro Htr,adj, coefficiente globale di scambio termico per trasmissione (corretto per tenere conto

della differenza di temperatura interno-esterno )

2. L’extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta celeste della parte

climatizzata dell’edificio

3. L’extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta celeste della parte

non climatizzata dell’edificio

4. Gli apporti di energia termica dovuti alla radiazione solare incidente su componenti opachi,

che in quanto apporti contribuiscono a diminuire il fabbisogno di riscaldamento

13

1 2 3 4

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Htr,adj - si definisce coefficiente globale di scambio termico per trasmissione, - rappresenta lo scambio termico per grado di differenza interno-esterno (viene

espresso in W/K)

- si ottiene per sommatorie dei prodotti delle trasmittanze dei componenti l’involucro

per le rispettive aree (ΣiAiUi ) Analizziamo la simbologia della formula dello scambio di energia termica per trasmissione

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Coefficiente globale di scambio termico per trasmissione Htr,adj

Il Coefficiente globale di scambio termico per trasmissione Htr,adj si articola rispetto

allo spazio con il quale il fabbricato confina: ambiente esterno, terreno, ambienti

non climatizzati, altre zone climatizzate a temperatura diversa

Htr,adj = HD + Hg + HU + HA

norma di riferimento UNI EN ISO 13789

dove:

HD coefficiente di scambio termico per trasmissione verso l’ambiente esterno [W/K]

(dettaglio nella diapo 15);

Hg coefficiente di scambio termico per trasmissione verso il terreno [W/K] (dettaglio nelle

diapo 16 e 17);

HU coefficiente di scambio termico per trasmissione verso ambienti non climatizzati

HA coefficiente di scambio termico per trasmissione verso altre zone climatizzate a temperatura diversa [W/K];

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Coefficiente di scambio termico per trasmissione verso l’esterno

15

HD = ΣiAiUi + Σk lk Ψk +Σj χj

Coefficiente HD costituito da sommatorie di 3 tipi di dispersioni attraverso l’involucro

ΣiAiUi : sommatoria degli scambi attraverso superfici di pareti, solai, coperture

(trasmittanza Ui per la relativa area Ai)

Σk lk Ψk sommatoria degli scambi attraverso i ponti termici lineari

(trasmittanza lineare per la lunghezza del ponte termico)

Σj χj : sommatoria degli scambi attraverso i ponti termici puntuali

In genere i ponti termici puntuali hanno un’incidenza limitata, nella UNI/TS11300-1 si

trascurano

Dettagliando la simbologia della formula:

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Coefficiente di scambio per trasmissione verso il terreno - Casistica

17

• Pavimento su intercapedine • Pavimento su piano interrato non

riscaldato ventilato dall’esterno

Piano interrato riscaldato Pavimento controterra

Il coefficiente Hg tiene conto degli effetti del terreno e degli spazi non riscaldati

• Pavimento su intercapedine • Pavimento su piano interrato non

riscaldato ventilato dall’esterno

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Fonti dei dati relativi ai parametri di scambio termico dei componenti dell’ INVOLUCRO OPACO

Proprietà termofisiche dei materiali: Densità ρ, conducibilità termica λ, calore specifico Cp dati di accompagnamento della marcatura CE (ove disponibile), opportunamente corretti per tenere conto delle condizioni in cui si opera mediante il metodo descritto nella UNI EN ISO 10456, dati dalla UNI EN ISO 10456 o dalla UNI 10351 o dalla UNI EN 1745; Resistenze termiche di murature e solai: dati di accompagnamento della marcatura CE (ove disponibile) dati della UNI 10355 o della UNI EN 1745; Coefficienti superficiali di scambio termico Resistenze termiche delle intercapedini d’aria: Valori forniti dalla UNI EN ISO 6946 Per edifici esistenti, in assenza di dati di progetto attendibili o informazioni più precise è possibile fare riferimento alla:

UNI/TR 11552 “Abaco delle strutture costituenti l’involucro opaco degli edifici. Parametri

termofisici”

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UNI/TR 11552 - Abaco delle strutture costituenti l’involucro opaco

degli edifici Scheda esemplificativa dell’Abaco

MCV02 - Muratura a cassa vuota in laterizio forato

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Trasmittanza termica delle vetrate Trasmittanza termica dei telai Trasmittanza termica di finestre

si effettua un calcolo secondo la UNI EN ISO 10077-1,

se disponibile si assume il valore dichiarato dal fabbricante in base alla UNI EN 14351-1 la trasmittanza termica delle facciate continue trasparenti si calcola secondo la UNI EN

ISO 12631. In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, si possono utilizzare i valori forniti nell’Appendice B alle Norme UNI/TS:

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Prospetto B.1

Prospetto B.2 Prospetto B.3

Fonti dei dati relativi ai parametri di scambio termico dei

componenti dell’ INVOLUCRO TRASPARENTE

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Appendice B. Prospetto B1. Valori della trasmittanza di vetrate con gas in intercapedine

Vetrata Tipo di gas nell’intercapedine

(concentrazione del gas 90%)

Tipo Vetro Emissività

normale

Dimensioni

mm Aria Argon Krypton SF6 Xenon

Vetrata

doppia

Vetro normale

0,89

4-6-4 3,3 3,0 2,8 3,0 2,6

4-8-4 3,1 2,9 2,7 3,1 2,6

4-12-4 2,8 2,7 2,6 3,1 2,6

4-16-4 2,7 2,6 2,6 3,1 2,6

4-20-4 2,7 2,6 2,6 3,1 2,6

Una lastra con

trattamento

superficiale

≤0,20

4-6-4 2,7 2,3 1,9 2,3 1,6

4-8-4 2,4 2,1 1,7 2,4 1,6

4-12-4 2,0 1,8 1,6 2,4 1,6

4-16-4 1,8 1,6 1,6 2,5 1,6

4-20-4 1,8 1,7 1,6 2,5 1,7

Una lastra con

trattamento

superficiale

≤0,20

4-6-4 2,6 2,3 1,8 2,2 1,5

4-8-4 2,3 2,0 1,6 2,3 1,4

4-12-4 1,9 1,6 1,5 2,3 1,5

4-16-4 1,7 1,5 1,5 2,4 1,5

4-20-4 1,7 1,5 1,5 2,4 1,5

Una lastra con

trattamento

superficiale

0,10

4-6-4 2,6 2,2 1,7 2,1 1,4

4-8-4 2,2 1,9 1,4 2,2 1,3

4-12-4 1,8 1,5 1,3 2,3 1,3

4-16-4 1,6 1,4 1,3 2,3 1,4

4-20-4 1,6 1,4 1,4 2,3 1,4

Una lastra con

trattamento

superficiale

≤0,05

4-6-4 2,5 2,1 1,5 2,0 1,2

4-8-4 2,1 1,7 1,3 2,1 1,1

4-12-4 1,7 1,3 1,1 2,1 1,2

4-16-4 1,4 1,2 1,2 2,2 1,2

4-20-4 1,5 1,2 1,2 2,2 1,2

Vetrata

tripla

Vetro normale 0,89 4-6-4-6-4 2,3 2,1 1,8 1,9 1,7

4-8-4-8-4 2,1 1,9 1,7 1,9 1,6

4-12-4-12-4 1,9 1,8 1,6 2,0 1,6

Due lastre con

trattamento

superficiale

0,20 4-6-4-6-4 1,8 1,5 1,1 1,3 0,9

4-8-4-8-4 1,5 1,3 1,0 1,3 0,8

4-12-4-12-4 1,2 1,0 0,8 1,3 0,8

Due lastre con

trattamento

superficiale

0,15 4-6-4-6-4 1,7 1,4 1,1 1,2 0,9

4-8-4-8-4 1,5 1,2 0,9 1,2 0,8

4-12-4-12-4 1,2 1,0 0,7 1,3 0,7

Due lastre con

trattamento

superficiale

0,10 4-6-4-6-4 1,7 1,3 1,0 1,1 0,8

4-8-4-8-4 1,4 1,1 0,8 1,1 0,7

4-12-4-12-4 1,1 0,9 0,6 1,2 0,6

Due lastre con

trattamento

superficiale

0,05 4-6-4-6-4 1,6 1,2 0,9 1,1 0,7

4-8-4-8-4 1,3 1,0 0,7 1,1 0,5

4-12-4-12-4 1,0 0,8 0,5 1,1 0,5

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Appendice B – Prospetto B3. Valori della trasmittanza termica di finestre

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• dimensioni della finestra mt 1,20 x 1,50 (ammesso uno scostamento del ±10% ) • area del telaio pari al 20% dell’area finestra

• distanziatori comuni

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Parametri di scambio termico involucro trasparente – Chiusure oscuranti

L’effetto dell’isolamento notturno dovuto alla presenza di una chiusura oscurante è dato da:

Uw,corr= Uw+shut× fshut+ Uw × ( 1 – fshut )

dove: Uw+shut

Uw

Fshut

trasmittanza termica del componente trasparente e della chiusura oscurante

trasmittanza termica del componente trasparente senza chiusura oscurante

frazione adimensionale, che tiene conto del peso assegnato alle 2 trasmittanze • in base al profilo orario di utilizzo della chiusura oscurante • In base al profilo orario della differenza di temperatura interno-esterno Per valutazioni di progetto e standard assunto pari a 0,6.

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Parametri di trasmissione termica – Ponti termici

Nella valutazione sul progetto i valori di trasmittanza termica lineare devono essere

determinati:

attraverso il calcolo numerico in accordo alla UNI EN ISO 10211

attraverso l’uso di atlanti di ponti termici conformi alla UNI EN ISO 14683.

Per gli edifici esistenti:

in aggiunta ai metodi precedenti è ammesso l’uso di metodi di calcolo manuali conformi alla UNI EN ISO 14683 Non è più possibile utilizzare le percentuali di maggiorazione, consentite da UNI/TS 2008

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Scambio di energia termica per ventilazione

Richiamiamo la formula dello Scambio di energia termica per trasmissione, a meno dell’extraflusso termico della radiazione infrarossa verso la volta celeste QH,tr = Htr,adj× (θint,set,H - θ e) × t

La formula dello Scambio di energia termica per ventilazione è analoga

Per ogni zona dell’edificio e per ogni mese o frazione di mese:

dove:

24

QH,ve = Hve,adj x (θint,set,H - θe) x t

Scambio di energia termica per ventilazione

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Hve,adj - si definisce coefficiente globale di scambio termico per ventilazione, espresso in

W/K,

‐ è funzione di ρa × ca, capacità termica volumica dell’aria (energia termica

necessaria per innalzare di 1C°un volume unitario di aria)

‐ è funzione della portata media del flusso di ventilazione qve,k,mn

(espressa in m3 /sec.), ottenuta per Sommatoria dei flussi di ventilazione

in ciascuno dei k ambienti costituenti l’edificio

‐ applica un coefficiente correttivo bve,k in caso di eventuale

‐ pre-riscaldamento dell’aria,

‐ pre-raffrescamento dell’aria,

‐ recupero termico

In formula

Coefficiente globale di scambio termico per Ventilazione Hve,adj

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(QH,tr+ QH,ve) (Qint+ Qsol,w)

Richiamiamo la formula del Fabbisogno di energia termica per riscaldamento:

QH,nd = QH,ht - ηH,gn× Qgn [MJ]

Abbiamo trattato gli scambi termici, sia per trasmissione che per ventilazione.

Trattiamo ora gli apporti, articolati in

• apporti interni Qint e

• apporti solari Qsol

Apporti interni e apporti solari

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Ap

po

rti i

nte

rni m

edi

[W]

26

500

450

400

350

300

250

200

150

100

50

0

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260

Superficie netta di pavimento [m2]

Apporti interni medi globali per le abitazioni

Per le abitazioni di categoria E.1 (1) e E.1 (2), • aventi superficie utile di pavimento Af (vedi grafico seguente), • gli apporti aumentano in funzione della superficie utile, con crescita progressivamente

ridotta, fino ad una superficie dell’unità immobiliare di 120 mq, per la quale gli apporti interni medi risultano pari a 450 W

• per superfici utili di pavimento Af >120 mq gli apporti interni risultano costanti, pari quindi a 450 W,

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Categoriadiedificio Destinazioned’uso Apporti termici sensibili

W/m2

E.1(1) Abitazioni (*)

E.1(1) Collegi,caserme,casedipena,conventi 6

E.1(3) Edificiadibitiadalbergo,pensioneedattivitàsimilari 6

E.2 Edificiadibitiaufficieassimilabili 6

E.3 Edificiadibitiaospedali,clinicheocasedicuraeassimilabili 8

E.4(1) Cinemaeteatri,salediriunionepercongressi 8

E.4(2)

Mostre,musei 8

Biblioteche, 8

Luoghidiculto 8

E.4(3)

Bar 10

Ristoranti 10

Saledaballo 10

E.5 Edificiadibitiadattivitàcommercialieassimilabili 8

E.6(1) Piscine,sauneeassimilabili 10

E.6(2) Palestreeassimilabili 5

E.6(3) Servizidisupportoalleattivitàsportive 4

E.7 Edificiadibitiadattivitàscolasticheatuttiilivellieassimilabili 4

E.8 Edificiadibitiadattivitàindustrialiedartigianalieassimilabili 6

Apporti interni medi globali (altre destinazioni d’uso)

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Per quanto riguarda le destinazioni d’uso non residenziali la tabella seguente quantifica gli apporti interni medi per metro quadro di superficie calpestabile. Gli apporti crescono linearmente con l’aumentare della superficie, con differenze tra le destinazioni d’uso legate al diverso grado di affollamento e a diversità tra i tipi di attività

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apporti di energia termica dovuti alla radiazione solare incidente sulla eventuale serra j-esima ed entranti nella zona climatizzata dalla serra, calcolati secondo quanto riportato al punto E.2.3.3 della UNI EN ISO 13790

flusso termico di origine solare attraverso il componente vetrato k-esimo,

mediato sul tempo [ed espresso in W]

Il flusso termico sol,w ,mn,k delle chiusure trasparenti è funzione di: Isol,k Irradianza solare media del mese considerato o della frazione di mese,

sulla superficie vetrata k–esima [W/m2]

Asol,w,k area solare equivalente della superficie vetrata k–esima dotata di orientamento e angolo d’inclinazione sul piano orizzontale,

Fsh,ob,k Fattore di riduzione per eventuali elementi ombreggianti

1. 2.

1. chiusure trasparenti

2. Serre solari

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Ostruzione esterna Aggetto orizzontale

Aggetto verticale

Apporti solari – Fattore di riduzione per elementi ombreggianti Fsh,ob,k

Il fattore di riduzione per ombreggiatura Fsh,ob,k può essere calcolato in funzione dei

fattori di ombreggiatura relativi ad ostruzioni esterne (Fhor), ad aggetti orizzontali (Fov) e

verticali (Ffin)

Fsh,ob = Fhor x min(Fov, Ffin) Sezione verticale

Sezione orizzontale

I valori di Fhor Fov Ffin sono riportati in appendice D, in funzione dell‘angolo di ostruzione

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Angolo 36°N latitudine

38°N latitudine

40°N latitudine

42°N latitudine

44°N latitudine

46°N latitudine

S E/O

N S E/O

N S E/O

N S E/O

N S E/O

N S E/O

N

0° 1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

30° 0,91

0,73

0,89

0,92

0,72

0,89

0,92

0,72

0,89

0,92

0,71

0,89

0,92

0,70

0,89

0,92

0,68

0,89

45° 0,86

0,60

0,85

0,86

0,59

0,85

0,86

0,59

0,85

0,87

0,57

0,85

0,87

0,56

0,85

0,87

0,54

0,85

60° 0,79

0,46

0,80

0,79

0,46

0,80

0,80

0,45

0,80

0,80

0,43

0,80

0,80

0,42

0,80

0,80

0,38

0,80

30

Per valori intermedi si procede per interpolazione

Apporti solari – Esempio fattore di riduzione per ombreggiatura AGGETTI VERTICALI – Mese di GENNAIO (Appendice D)

I fattori di riduzione per ombreggiatura sono definiti in funzione di:

• Latitudine

• Orientamento (articolato nei 4 quadranti)

• Angolo di inclinazione rispetto al piano orizzontale

Apporti solari – Fattore di riduzione per ombreggiatura Fsh,ob,k

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Ggl

Fsh,g FF

Aw,p

L’area solare equivalente è l’area che effettivamente è soggetta alla trasmittanza di energia solare trasmittanza di energia solare attraverso la parte vetrata del componente; tale valore è ricavabile attraverso Norme UNI EN e valori tabellati fattore di riduzione degli apporti solari relativo all’utilizzo di schermature mobili

Fattore di riduzione che tiene conto dell’incidenza del telaio. Rapporto tra area del

telaio e area totale del serramento, valore convenzionale (FF=0,2; (1-FF)= 0,8) area totale del serramento

31

Apporti solari. Area solare equivalente dei componenti trasparenti dell’involucro

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Schermature Mobili

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Fattori di riduzione degli apporti solari per alcuni tipi di tenda

Prospetto B.6 Fattori di riduzione (ggl+sh/ggl) per alcuni tipi di tenda

33

In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, l’effetto di schermature mobili può essere valutato attraverso i fattori di riduzione riportati al prospetto B.6, pari al rapporto tra i valori di trasmittanza di energia solare totale della finestra con e senza schermatura (ggl+sh/ggl). Nella valutazione sul progetto o nella valutazione standard si prende in considerazione solo l’effetto delle schermature mobili integrate nell’involucro edilizio e non liberamente montabi li e smontabili dall’utente

Tipo di tenda

Proprietà ottiche della tenda

assorbimento trasmissione

Fattori di riduzione con

tenda interna tenda esterna

Veneziane bianche 0,1 0,05

0,1

0,3

0,25 0,10

0,30 0,15

0,45 0,35

Tende bianche 0,1 0,5

0,7

0,9

0,65 0,55

0,80 0,75

0,95 0,95

Tessuti colorati 0,3 0,1

0,3

0,5

0,42 0,17

0,57 0,37

0,77 0,57

Tessuti rivestiti di alluminio 0,2 0,05 0,20 0,08

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Fattore di utilizzazione degli apporti di energia termica

Fattore di utilizzazione degli apporti di energia termica

Per ogni zona dell’edificio e per ogni mese o frazione di mese:

Fabbisogno di energia termica per riscaldamento:

QH,nd = QH,ht -ηH,gn× Qgn [MJ]

(QH,tr+ QH,ve) (Qint+ Qsol,w) dove: QH,ht è lo scambio di energia termica totale nel caso di riscaldamento; QH,tr è lo scambio di energia termica per trasmissione nel caso di riscaldamento;

QH,ve è lo scambio di energia termica per ventilazione nel caso di riscaldamento; Qgn sono gli apporti totali di energia termica; Qint sono gli apporti di energia termica dovuti a sorgenti interne; Qsol,w sono gli apporti di energia termica dovuti alla radiazione solare incidente sui componenti vetrati,

ηH,gn è il fattore di utilizzazione degli apporti di energia termica;

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Fattore di utilizzazione degli Apporti Gratuiti G,H

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Al crescere del rapporto guadagni/dispersioni, il fattore di

utilizzazione decresce • Il fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti ηH,gn dipende dal fattore d’inerzia

dell’edificio (capacità di accumulare apporti gratuiti e di differirne il rilascio nel tempo).

• Inoltre al crescere del rapporto guadagni/dispersioni (asse delle ascisse), il fattore di utilizzazione decresce

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE