Dedicato a Claudio Abbado - conservatorio.pr.it

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ENSEMBLE DA CAMERA DEL CONSERVATORIO A. BOITO DI PARMA Jagoda Pietrusiak Comaci Boschi Francesco Tocci Marina Biryuk Veronika Bacher Massimo Ferraguti Michele Gadioli Giuseppe Errico Dimer Maccaferri Serena De Carli Paolo Nocentini Giuseppina Coni Antoanela Isaiu Julia Relinda Ratiu Alice Martelli flauto flauto e piccolo oboe corno inglese clarinetto clarinetto e clarinetto basso fagotto e controfagotto tromba corno percussioni pianoforte armonium celesta Marta Marazzi Roberto Palumbo Emma Parmigiani * Giulia Cerra * Elena Sofia De Vita Mary Comuzzo Inesa Baltatescu Giulia Chiapponi * Grazia E. Serradimigni Diana Neamtu Lilian Comuzzo Olga Arzilli * Enrico Osti Valeria Sirangelo * Giulia Rossi Michele Ballarini Donato Bandini * arpa mandolino violino viola violoncello contrabbasso *Prime parti L’Ensemble da Camera del Conservatorio Arrigo Boito nasce su iniziativa di Pierpaolo Maurizzi, docente di musica da camera e titolare del relativo Biennio Specialistico in seno all’Istituto. Durante gli anni si sono alternati gli studenti più meritevoli eseguendo opere prevalentemente del ‘900 come i Trois Poemes de Mallarmé le Chansons madecasses e l’Introduction et Allegro di Ravel, il Pierrot Lunaire la Serenade op. 24 e la I Kammersymphonie di Schönberg, i Contrasts e la Sonata per due pianoforti e percussioni di Bela Bartók, Vortex Temporum di Grisey, Tropi di Castiglioni, Aubade di Togni, il Kinderkonzert di Margola,O King, le Beatles Songs, le Folk- Songs di Berio, l’Histoire du Soldat di Stravinskij, il Carneval des Animaux di Saint-Saens, Oiseaux Exitoques e Quatuor pour la fin du Temp di Messiaen, le Chansons de Bilitis, il Prélude a l’après-midi d’un faune di Debussy nella trascrizione di Benno Sachs, i Lieder eines fahrenden Gesellen e il Lied von der Erde di Mahler, la Berceuse Elegiaque di Busoni il Kaiser-Walzer di Johann Strauss, tutte nelle elaborazioni curate da Schönberg per il Verein für musikalische Privataufführungen di Vienna. Il repertorio si è ampliato anche nell’ambito contemporaneo con esecuzioni di opere di Lucio Garau, Giorgio Magnanensi ed Emilio Ghezzi, docenti dell’Istituzione parmigiana. Tutti i brani sono stati affrontati sotto la direzione di Pierpaolo Maurizzi. Il gruppo vanta una importante esperienza con Uri Caine che nel 2001 propose il suo Urlicht, su opere di Mahler, in una versione appositamente pensata per gli studenti del Conservatorio. L’Ensemble ha tenuto in prima esecuzione brani scritti da Giorgio Magnanensi, Emilio Ghezzi e Lucio Garau. Si è esibito a Parma, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Bolzano, Merano, Salsomaggiore, Luzzara, Castelnuovo ne’ Monti, Carpi, Como e, grazie alla collaborazione con i Rencontre des Ecoles de Musique de la Méditerranée a Marsiglia, Genova e Damasco. Di grande prestigio è l’invito del Bologna Festival ad inaugurare la sezione Talenti dell’Edizione 2012. Negli ultimi anni il gruppo si è arricchito della presenza di valenti musicisti provenienti dall’estero anche grazie al progetto Erasmus. Hanno così partecipato oltre 150 strumentisti provenienti da Albania, Argentina, Austria, Bosnia, Brasile, Cile, Corea, Croazia, Finlandia, Francia, Inghilterra, Giappone, Kazakistan, Moldavia, Lettonia, Russia, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Svizzera, Ungheria e Uzbekistan. CONSERVATORIO DI MUSICA “ARRIGO BOITO” Dedicato a Claudio Abbado ENSEMBLE DA CAMERA DEL CONSERVATORIO A. BOITO DI PARMA diretto da PIERPAOLO MAURIZZI MARTINA BELLI Mezzosoprano il concerto sarà preceduto da una presentazione a cura di GIORDANO MONTECCHI AUDITORIUM DEL CARMINE Lunedì 17 Marzo 2014 ore 20,30 ingresso libero

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ENSEMBLE DA CAMERA DEL CONSERVATORIO A. BOITO DI PARMA

Jagoda Pietrusiak Comaci Boschi Francesco Tocci Marina Biryuk Veronika Bacher Massimo Ferraguti Michele Gadioli Giuseppe Errico Dimer Maccaferri Serena De Carli Paolo Nocentini Giuseppina Coni Antoanela Isaiu Julia Relinda Ratiu Alice Martelli

flauto flauto e piccolo oboe corno inglese clarinetto clarinetto e clarinetto basso fagotto e controfagotto tromba corno percussioni pianoforte armonium celesta

Marta Marazzi Roberto Palumbo Emma Parmigiani * Giulia Cerra * Elena Sofia De Vita Mary Comuzzo Inesa Baltatescu Giulia Chiapponi * Grazia E. Serradimigni Diana Neamtu Lilian Comuzzo Olga Arzilli * Enrico Osti Valeria Sirangelo * Giulia Rossi Michele Ballarini Donato Bandini *

arpa mandolino violino viola violoncello contrabbasso *Prime parti

L’Ensemble da Camera del Conservatorio Arrigo Boito nasce su iniziativa di Pierpaolo Maurizzi, docente di musica da camera e titolare del relativo Biennio Specialistico in seno all’Istituto. Durante gli anni si sono alternati gli studenti più meritevoli eseguendo opere prevalentemente del ‘900 come i Trois Poemes de Mallarmé le Chansons madecasses e l’Introduction et Allegro di Ravel, il Pierrot Lunaire la Serenade op. 24 e la I Kammersymphonie di Schönberg, i Contrasts e la Sonata per due pianoforti e percussioni di Bela Bartók, Vortex Temporum di Grisey, Tropi di Castiglioni, Aubade di Togni, il Kinderkonzert di Margola,O King, le Beatles Songs, le Folk-Songs di Berio, l’Histoire du Soldat di Stravinskij, il Carneval des Animaux di Saint-Saens, Oiseaux Exitoques e Quatuor pour la fin du Temp di Messiaen, le Chansons de Bilitis, il Prélude a l’après-midi d’un faune di Debussy nella trascrizione di Benno Sachs, i Lieder eines fahrenden Gesellen e il Lied von der Erde di Mahler, la Berceuse Elegiaque di Busoni il Kaiser-Walzer di Johann Strauss, tutte nelle elaborazioni curate da Schönberg per il Verein für musikalische Privataufführungen di Vienna. Il repertorio si è ampliato anche nell’ambito contemporaneo con esecuzioni di opere di Lucio Garau, Giorgio Magnanensi ed Emilio Ghezzi, docenti dell’Istituzione parmigiana. Tutti i brani sono stati affrontati sotto la direzione di Pierpaolo Maurizzi. Il gruppo vanta una importante esperienza con Uri Caine che nel 2001 propose il suo Urlicht, su opere di Mahler, in una versione appositamente pensata per gli studenti del Conservatorio. L’Ensemble ha tenuto in prima esecuzione brani scritti da Giorgio Magnanensi, Emilio Ghezzi e Lucio Garau. Si è esibito a Parma, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Bolzano, Merano, Salsomaggiore, Luzzara, Castelnuovo ne’ Monti, Carpi, Como e, grazie alla collaborazione con i Rencontre des Ecoles de Musique de la Méditerranée a Marsiglia, Genova e Damasco. Di grande prestigio è l’invito del Bologna Festival ad inaugurare la sezione Talenti dell’Edizione 2012. Negli ultimi anni il gruppo si è arricchito della presenza di valenti musicisti provenienti dall’estero anche grazie al progetto Erasmus. Hanno così partecipato oltre 150 strumentisti provenienti da Albania, Argentina, Austria, Bosnia, Brasile, Cile, Corea, Croazia, Finlandia, Francia, Inghilterra, Giappone, Kazakistan, Moldavia, Lettonia, Russia, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Svizzera, Ungheria e Uzbekistan.

CONSERVATORIO DI MUSICA “ARRIGO BOITO”

Dedicato a Claudio Abbado

ENSEMBLE DA CAMERA DEL CONSERVATORIO A. BOITO DI PARMA

diretto da

PIERPAOLO MAURIZZI

MARTINA BELLI Mezzosoprano

il concerto sarà preceduto da una presentazione a cura di

GIORDANO MONTECCHI

AUDITORIUM DEL CARMINE Lunedì 17 Marzo 2014 ore 20,30

ingresso libero

Programma

Claude Debussy Prélude à l'après-midi d'un faune (elaborazione di A. Berg e B. Sachs per flauto, oboe, clarinetto, pianoforte, armonium, percussioni e archi)

Richard Wagner Siegfried Idyll (per flauto, oboe, 2 clarinetti, 2 corni, tromba, fagotto e archi)

intervallo

Gustav Mahler Der Abschied dal “ Lied von der Erde” Versione per voce e orchestra da camera elaborata da E.Kloke (2004) (per flauto, ottavino, oboe, corno inglese, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, corno, mandolino, arpa, armonium, celesta, percussioni, pianoforte e archi)

Sull’amore

Dall’amore sensuale del Fauno di Debussy, così languidamente immerso nelle calde e avvolgenti spire armoniche che arroventano la temperatura emotiva, si passa all’amore familiare, quello intimo e domestico di Wagner, del marito e padre che attraverso la magia dei suoni dichiara l’amore alla moglie che gli ha donato un figlio. Conducendo poi, grazie a Mahler, all’ascesa verso la poesia più pura e impalpabile dell’amore per la natura, per l’amicizia, per la malinconia, per la solitudine, fors’anche per la fine, in quella struggente ambivalenza che l’ultimo Wanderer, proprio con quell’Ewig conclusivo, ci dona e che in sé racchiude tutta la struggente necessità di cantare quel meraviglioso mistero che ancora chiamiamo amore con la musica che ne è la musa più potente. Un viaggio che dall’erotismo di Mallarmé approda ad una Überliebe (nietzschianamente, oltre l’amore) non per provare ma per immergersi nella natura stessa dell’emozione. Così, grazie a Debussy, Wagner e Mahler, dedicare il concerto a Claudio Abbado ci è parso un collegamento naturale. Il Conservatorio di Parma può vantare di averlo avuto negli anni 1959-1961 come primo docente di musica da camera. In quegli anni il ventiseienne maestro propose saggi che proponevano l’esecuzione di musiche di Vivaldi, Boccherini, Beethoven, Schumann, Brahms, Bartok, Hindemith, Stravinskij, Webern. Un impegno così incisivo che, ne sono certo, riverbera ancora fra queste mura.

Pierpaolo Maurizzi

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WANG WEI, "送送送送别别别别"

DER ABSCHIED Da “Die chinesische Flöte. Nella versione tedesca di Hans Bethge

Die Sonne scheidet hinter dem Gebirge. In alle Täler steigt der Abend nieder Mit seinen Schatten, die voll Kühlung sind. O sieh! Wie eine Silberbarke schwebt Der Mond am blauen Himmelssee herauf. Ich spüre eines feinen Windes Wehn Hinter den dunklen Fichten! Der Bach singt voller Wohllaut durch das Dunkel. Die Blumen blassen im Dämmerschein. Die Erde atmet voll von Ruh und Schlaf, Alle Sehnsucht will nun träumen. Die müden Menschen gehn heimwärts, Um im Schlaf vergeßnes Glück Und Jugend neu zu lernen! Die Vögel hocken still in ihren Zweigen. Die Welt schläft ein! Es wehet kühl im Schatten meiner Fichten. Ich stehe hier und harre meines Freundes; Ich harre sein zum letzten Lebewohl. Ich sehne mich, o Freund, an deiner Seite Die Schönheit dieses Abends zu genießen. Wo bleibst du? Du läßt mich lang allein! Ich wandle auf und nieder mit meiner Laute Auf Wegen, die vom weichen Grase schwellen. O Schönheit! O ewigen Liebens-Lebenstrunkne Welt ! Er stieg vom Pferd und reichte ihm den Trunk Des Abschieds dar. Er fragte ihn, wohin Er führe und auch warum es müßte sein. Er sprach, seine Stimme war umflort: Du, mein Freund, Mir war auf dieser Welt das Glück nicht hold! Wohin ich geh? Ich geh, ich wandre in die Berge. Ich suche Ruhe für mein einsam Herz. Ich wandle nach der Heimat, meiner Stätte. Ich werde niemals in die Ferne schweifen. Still ist mein Herz und harret seiner Stunde! Die liebe Erde allüberall Blüht auf im Lenz und grünt Aufs neu! Allüberall und ewig Blauen licht die Fernen! Ewig,. Ewig,.ewig, ewig, ewig, ewig, ewig.

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WANG WEI, "送送送送别别别别"

IL CONGEDO Versione tedesca di H. Bethge da Il flauto cinese. Traduzione dalla versione tedesca di Pierpaolo Maurizzi

Il sole cala dietro la montagna. Scende la sera sopra ogni valle Con le sue ombre così piene di frescura. Guarda! Come un’argentea barca fluttua La luna lassù nell'azzurro lago del cielo. Avverto il soffio di un lieve vento Nell'oscurità dei pini! Il ruscello canta armonioso nell’oscurità! I fiori impallidiscono nel chiarore del crepuscolo. La terra respira piena di pace e di sonno, Ogni desiderio .vuole ora sognare Gli uomini, stanchi, ritornano a casa, per ritrovare, nel sonno, felicità e giovinezza perdute! Gli uccelli posano silenziosi sui rami. Il mondo si addormenta! Un soffio fresco spira fra i miei pini. Io resto qui e aspetto il mio amico; Lo aspetto per l'ultimo saluto. Come vorrei, amico, godere al tuo fianco Della bellezza di questa sera! Dove indugi? Mi lasci a lungo solo! Erro qua e là con il mio liuto Su sentieri colmi di tenera erba. O bellezza! O mondo ebbro di vita, di eterno amore! Scese da cavallo porgendo la bevanda Del congedo. Gli chiese quale fosse la sua meta E perché dovesse così essere. Parlò, la sua voce era velata: Tu, amico mio, in questo mondo il destino non mi è stato benevolo! Dove vado? Vado e vago tra i monti. Cerco pace per il mio solitario cuore. Vado alla mia terra natale, i miei luoghi! Non vagherò più in paesi stranieri. Silente è il mio cuore e attende la sua ora! L’amata terra ovunque Rifiorisce e verdeggia in primavera. Sempre si ricopre! Dappertutto e per sempre S’illumina d’azzurro l'orizzonte! Sempre, sempre, sempre, sempre, sempre, sempre.