Decrescita Felice e Rivoluzione Umana

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Decrescita Felice e Rivoluzione Umana Corrente culturale per il cambiamento ambientale, economico e sociale Luca Madiai [email protected] http:// creazionedivalore.blogspot.i t/ Firenze, maggio 2012

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Crisi economica, disastri ambientali, inquinamento, povertà, carestie, guerre, disoccupazione, violenza, riscaldamento globale, immigrazione, deforestazione, globalizzazione: problemi e fenomeni della nostra epoca moderna. Questioni da affrontare separatamente? Utilizzando la crescita economica e lo sviluppo dell’industria e della tecnologia come unico mezzo per garantire un futuro migliore agli uomini? Economia, politica, religione, cultura, ambiente: sfere della vita umana da considerare indipendenti l’una dall’altra? Felicità, benessere, dignità: parole che hanno ancora un senso?Il testo affronta le grandi questioni della nostra società partendo dalle fondamenta e costruendo una teoria tecnica e una culturale per un cambiamento radicale e globale su tutti i fronti. Una proposta chiara, pratica ed essenziale per la felicità di tutti gli esseri umani e non solo.Firenze, ottobre 2010

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Decrescita Felice e

Rivoluzione UmanaCorrente culturale per il cambiamento ambientale, economico e

sociale

Luca [email protected]

http://creazionedivalore.blogspot.it/

Firenze, maggio 2012

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Il sistema attuale è in crisi Ambientale

Impatto ambientale in crescitaRisorse fossili (inquinanti, limitate e concentrate)Cambiamenti climatici

Economica Difficoltà di continuare a crescereDisoccupazione diffusa Deregolamentazione e delocalizzazione dei mercatiSpeculazioni finanziarie

SocialeDifferenze sociali in aumento (divario ricco-povero)Insicurezza, delusione, pauraDepressione, stress, suicidi, violenza, razzismo

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Approccio al problema

Domanda:Pensare di approcciare le varie questioni con strategie dedicate senza considerare la loro forte interdipendenza, agendo con gli stessi metodi che le hanno generate ??

perciò

Puntare sempre e comunque sulla crescita economica?

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Che fare per crescere ancora ?Possibili soluzioni al problema:

1. Cercare nuove risorse in altri pianeti (colonizzazione dello spazio) per continuare a crescere;

2. Affidarsi alla scoperta di nuove tecnologie e fonti energetiche dal potenziale illimitato e dagli effetti dannosi inesistenti;

3. Distruggere per poter ricostruire (guerre e catastrofi)

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Siamo proprio sicuri ?

In generale la crescita è oggi data come cura di ogni male: riscaldamento globale, disoccupazione, crisi finanziaria, divario nord/sud, disagi sociali

Green economySviluppo sostenibile

ma…

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La crescita economica ci rende più felici ??

Estratto da “Manifesto per la felicità” di Stefano Bartolini (2009)

«Several studies suggest that people living in countries with very high energy consumption are often less happy than people living in countries with lower energy use»

«Quality of life and energy consumption are strictly correlated during basic economic development of a country, but they are not correlated in affluent nations»

Da “Energy for a sustainable world” di Nicola Armaroli, Vincenzo Balzani

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La crescita economica è possibile in un mondo limitato (e delicato)?

Lo strato di atmosfera è sottilissimo (troposfera 12 km, diametro Terra oltre 12000 km);

La Terra è un sistema chiuso (solo radiazioni provenienti dallo spazio e dal Sole);

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La scienza e la tecnologia possono risolvere tutti i problemi? “Una fede cieca nella scienza è

incoscienza” L.M.

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“Chiudere il rubinetto”

Abbandonare un sistema economico-sociale basato sull’inseguimento della crescita economica (PIL)

Intraprendere la direzione di una “decrescita felice” come modello economico-sociale alternativo (perché felice?)

”Quando il vostro bagno è allagato, vi accontentate di asciugare per terra?”

chiede Miklos Persanyi, l’ex ministro ungherese dell’Ambiente.

“Personalmente, io comincio con il chiudere il rubinetto”

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Senso del limite e senso della possibilità

SENSO del LIMITE

«Secondo la legge fondamentale della termodinamica, il patrimonio del genere umano è limitato» afferma Gergescu-Roegen 

la consapevolezza dell’esistenza dei limiti materiali e quindi della finitezza delle risorse accessibile e utilizzabili

risvegliare in se stessi il senso del limite coincide con il percepire la vera entità della nostra esistenza in questo mondo, significa apprezzare e gioire della nostra vita senza desiderare di prevaricare su di essa e sull’ambiente che la sostiene

SENSO della POSSIBILITA’

«la capacità di progettare esperienze che abbiano come loro punto di riferimento il raggiungimento di condizioni di vita più facili» oppure «la capacità di progettare cambiamenti, cioè l’alternativa» [Bartolini]

consapevolezza che l’ambiente economico e sociale è un prodotto umano e come tale può essere orientato verso il benessere

La crescita non è la soluzione, ma in realtà è la causaServono nuovi paradigmi culturali

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Decrescita Felice in 5 punti

1. Autoproduzione e scambio

2. Localizzazione 3. Sobrietà4. Energia e

tecnologia5. Non violenza e

relazioni umane

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Autoproduzione e scambio Autoprodurre alimenti e beni di prima necessità

(ritorno alla terra, al saper fare)Recuperare la manualità e la creatività

(recuperare, restaurare, riparare, riusare, riciclare)

Installare pannelli fotovoltaici e solari termici, mini turbine eoliche: a seconda delle risorse territoriali e delle caratteristiche specifiche del sito

Creare dei gruppo di scambio e sussidio basati sulle relazioni di vicinato

Prestare il proprio tempo per assistere bambini e anziani in modo reciproco

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Localizzazione

Economia locale: produzione-servizi-lavoroRisorse territoriali (agricole, energie

rinnovabili, culturali)Valorizzare la tradizione e il sapere localeValorizzare patrimoni artistici e culturali

localiRipensare la distribuzione e i trasporti in

base localeMoneta locale complementareFavorire la socialità e le relazioni non basate

sul denaroRipensare la vita in scala “umana”

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SobrietàCambiare stile di vita e mentalitàNon c’è bisogno di fare rinunceRidurre, Riparare, Riusare,

Recuperare, RallentareRivedere certi concetti: povertà-

sobrietà, abbondanza-ricchezza, semplice-arretrato, limite-ostacolo, merce-bene, economico-conveniente, vecchio-superato …

Semplice, piccolo, genuinoAtteggiamento responsabile verso

se stessi, gli altri e l’ambienteSobrietà come mezzo per vivere

meglio

«La realtà è che in media oltre la metà dell’energia consumata dal cittadino europeo serve per riscaldare gli ambienti in cui vive, e quasi un altro terzo serve per far funzionare le sue automobili. La prima cosa da fare è quindi mettersi una maglia in più e abbassare da 21 a 19 gradi il termostato di casa: ciò riduce fino al 20% i consumi per il riscaldamento e fa risparmiare un sacco di soldi sulla bolletta del gas» Armaroli, Balzani

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Energia e tecnologiaFavorire politiche per il

risparmio energetico e l’efficienza

Politiche di sostegno a progetti di ricerca e di costruzione di impianti di energie rinnovabili e di tecnologia a ridotto impatto ambientale di piccola taglia e ad uso locale

Sviluppare l’utilizzo di una tecnologia semplificata e localizzata per le produzioni di beni di largo uso, associata alla riduzione spinta di sprechi, scarti e rifiuti

La complessità tecnologica non sempre è vantaggiosa

«La crisi energetica non si può superare con un sovrappiù di energia. Si può soltanto dissolverla, insieme con l’illusione che fa dipendere il benessere dal numero di schiavi energetici che un uomo ha sotto di sé» Ivan Illich

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Non violenza e relazioni umane

favorire lo sviluppo delle relazioni umane dirette basate sul dialogo, la condivisione e lo scambio

una società basata sulla collaborazione anziché sulla competizione,

ridimensionare il ruolo di alcuni oggetti disgregatori sociali (tv, internet, cellulare, auto),

facilitare la socializzazione, rispettare le differenze di ogni genere

risolvere i conflitti tramite il dialogo e il confronto pacifico

prendere come riferimento i principi della non-violenza (autogoverno) in ogni situazione.

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Perché non cambiamo?Per realizzare un effettivo cambiamento di

sistema non è sufficiente sapere dove dirigersi

Una società differente, basata su il rispetto, l’equità, la dignità necessità di una condizione essenziale

Ciò che deve cambiare in parallelo, non è soltanto il nostro stile di vita, la nostra mentalità, il nostro modello economico e sociale. Occorre una riforma dello spirito umano.

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Rivoluzione UmanaTrasformare il proprio

“piccolo io”, ovvero una visione ristretta e limitata della realtà, nel “grande io” aprendo la propria vita all’immenso potenziale da cui trae origine

Utilizzando le sofferenze della vita per manifestare la nostra innata natura illuminata (la felicità assoluta)

«Attraverso una trasformazione spirituale interiore le persone possono risvegliarsi a un autentico senso di sacralità della vita, che contrasta l'indifferenza e la sfiducia nei confronti dell'esistenza che sono alla radice di tutti gli errori della società contemporanea. Questa trasformazione interiore è quindi la base per realizzare allo stesso tempo la felicità individuale e una società pacifica»

(rivista Buddismo e Società n. 132)

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Principio di unicitàNon separazione di vita e

ambiente (giapp. Esho funi) è la base dell’ecologia

L’ambiente e la vita sono due aspetti della stessa realtà (salvare il pianeta?)

Solo trasformando noi stessi possiamo incidere nel nostro ambiente (attivare l’ambiente)

«Se la mente degli esseri viventi è impura, anche la loro terra è impura, ma se la loro mente è pura, lo è anche la loro terra; non ci sono terre pure e terre impure di per sé: la differenza sta unicamente nella bontà o malvagità della nostra mente»

Nichiren Daishonin

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«Per quanto complesse possano sembrare le questioni a livello globale, non dobbiamo dimenticare che siamo noi ad averle create. Dunque è impossibile che la loro soluzione sia al di là del nostro potere di esseri umani. Dobbiamo ripartire dalla nostra umanità, riformando e facendo emergere le nostre capacità: questo tipo di rivoluzione umana individuale può portare a un’effettiva riforma su scala globale.»

Daisaku Ikeda

«La decrescita non è la riduzione quantitativa della produzione. Non è la recessione. E non è nemmeno la riduzione volontaria dei consumi per ragioni etiche, perché la rinuncia implica una valutazione positiva di ciò a cui si rinuncia. La decrescita è il rifiuto razionale di ciò che non serve» 

Maurizio Pallante 

Soluzione: DECRESCITA FELICE

Condizione: RIVOLUZIONE UMANA

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Circolo MDF di Firenze1 aprile 2012 : rinasce il circolo

Gruppo Università del Saper Fare - Recuperare il saper fare, praticare l'autoproduzione, riscoprire tecniche e pratiche andate in disuso, riparare, riusare, costruire, creare.

Gruppo Studio- Caffè Filosofico - Approfondimento delle tematiche relative alla decrescita e alla sua filosofia, tramite lo studio, il confronto, il dibattito, l'ideazione di progetti e di proposte.

Gruppo Transition Town - Come all'interno delle città si possa creare una vita alternativa, costituita da sostenibilità, socialità, convivialità, orti cittadini, risparmio energetico, riduzione rifiuti, uso consapevole delle risorse.

Gruppo Educazione – La decrescita attraverso l'insegnamento ai più giovani, l'educazione come atto creativo di una nuova cultura. Attività con i più piccoli e i ragazzi delle scuole.

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ContattiContatti del Circolo MDF di FirenzeEmail: [email protected]: http://www.wix.com/decrescitafelice/firenzeFacebook:

http://www.facebook.com/groups/decrescitafelice/Twitter: https://twitter.com/#!/decrescitafi

Contatti personaliLuca [email protected]://creazionedivalore.blogspot.it/