Davis: Murray contro tutto e contro tutti

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GLI ALTRI CONTENUTI I vecchi e i giovani Pag.3 - Il tennis in tv Pag.5 Focus: Kyle Edmund Pag.6 - Batch Point: la risposta del tennis Pag.9 - Terza pagina: Sergi Bruguera Pag.12 - I numeri della settimana Pag.14 Serie A: semifinali e play-out Pag.16 - Personal coach: completissimo a tutto campo Pag.18 Anno XI - n.41 - 25 novembre 2015 LA RIVISTA McEnroe mostra ancora i muscoli Supermac visita la Ferrari e sfreccia davanti a Bruguera Pag.10 Anche al Masters c’è solo Nole Djokovic chiude da dominatore. Il 2016 sarà solo... noia? Pag.8 Ecco le regole in caso di pioggia Perchè è sempre l’arbitro che decide quando smettere Pag.21 In diretta TV la sfida di Andy. Deve battere il Belgio (in una Gand blindata) e il fantasma di Fred Perry... Pag.4 Davis: Murray contro tutto e contro tutti Test racchette Head Radical MPA 16x19 e 16x16: due schemi di incordatura in un solo telaio Pag.20

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GLI ALTRI CONTENUTII vecchi e i giovani Pag.3 - Il tennis in tv Pag.5Focus: Kyle Edmund Pag.6 - Batch Point: la risposta del tennis Pag.9 - Terza pagina: Sergi Bruguera Pag.12 - I numeri della settimana Pag.14 Serie A: semifinali e play-out Pag.16 - Personal coach: completissimo a tutto campo Pag.18

Anno XI - n.41 - 25 novembre 2015

LA RIVISTA

McEnroe mostra ancora i muscoliSupermac visita la Ferrarie sfreccia davanti a Bruguera

Pag.10

Anche al Masters c’è solo NoleDjokovic chiude da dominatore.Il 2016 sarà solo... noia?

Pag.8

Ecco le regole in caso di pioggia

Perchè è sempre l’arbitro che decide quando smettere

Pag.21

In diretta TV la sfida di Andy. Deve battere il Belgio (in una Gand blindata) e il fantasma di Fred Perry...

Pag.4

Davis: Murray contro tutto e contro tutti

Test racchetteHead Radical MPA

16x19 e 16x16: due schemi di incordatura in un solo telaio

Pag.20

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prima pagina

I vecchi e i giovani

di Enzo AndErloni

Vai a una supersfida di vecchie glorie e ti appare il futuro. Non il tuo, inteso come il sogno di incanutire con il back di rove-

scio di McEnroe o la sua seconda palla (per avere la quale il mitico Beppe Viola avrebbe accettato di avere tutta la vi-ta 37 e 2 di febbricola). Il futuro quello vero, una bella prospettiva di un mon-do (e di un tennis) che vuole crescere e migliorare. E allora la inquadri con lo smartphone e scatti. Il futuro ha le sembianze di Davide Tor-tora, 15 anni, tennista del Tc Padova, classificato 2.8 quest’anno (2.6 con le prossime classifiche?). E non è tanto il fatto tecnico, di per sé già molto inco-raggiante, a colpire: è il fatto che Davi-de è lì, al PalaOlimpia di Verona, con un poster d’antiquariato di John McEnroe, ben motivato a farselo autografare dal mito. Di certo la molla che lo spinge è un re-taggio famigliare. Quel poster e quella luce negli occhi di fronte a un campio-ne che aveva già smesso di giocare pri-ma che lui nascesse, possono solo sca-turire da cultura famigliare. E dunque Davide ha le radici in un terreno ricco di linfa. Il suo modello di tennis non sarà certo

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

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dell’ 8 gennaio 2004

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

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Però Davide sa che razza di campione e di personaggio è McEnroe: un Numero Uno, 7 titoli dello Slam, un talento tra i più fulgidi di sempre, capace di im-prese su tutti i campi del mondo che hanno fatto la storia di questo sport. Ed è lì per portarsi a casa il suo pezzettino di McEnroe, una firma a pennarello su quel vecchio poster dove John impu-gna ancora una Dunlop di legno. Quel manifesto è il certificato di chi possiede un sogno. E i sogni del gene-re di quello di Davide hanno bisogno di materie fondamentali per essere coltivati: la curiosità, il rispetto e la conoscenza dei maestri del passato, di quella storia di cui è meraviglioso sognare di poter far parte. Quelli co-me Davide le possiedono.Non possiamo sapere se realizzerà quel sogno fino in fondo. Ovviamente glielo auguriamo e ce lo auguriamo. Di sicuro gli invidiamo tantissimo l’op-portunità ancora intatta, viste tra l’al-tro le sue qualità, di poterlo inseguire. Non c’è molla interiore più bella nello svegliarsi ogni mattina. A noi, genera-zione dei suoi padri, resta il gusto di guardare McEnroe, coi capelli bianchi, mentre pennella il suo back. E tornare in campo motivati dal fatto che se a 56 anni sei ancora in gamba, puoi battere anche uno forte di 44…

quello del campione che gli ha appena messo la firma sul poster, nato al tem-po delle racchette di legno, quando la velocità degli scambi era quella di una Cinquecento rispetto alle Ferrari di oggi. Cambia la condizione atletica ma anche la gestualità. Non è più sufficiente ap-poggiarsi alla palla d’anticipo e trovare geniali traiettorie. Devi anche picchiarla forte, d’anticipo, quella palla, altrimen-ti Djokovic c’arriva troppo comodo e ti lascia fermo a guardare il suo missile, anche quello anticipato.

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L’acchiappa-fantasmiall’assalto della Davis

il tennis in tv

piano - dichiaratamente - il Masters londinese e focalizzarsi sulla sfida di Gand. Dove si gioca al Flanders Expo, in un Belgio scosso dalle operazioni anti-terrorismo e dai continui allarmi seguiti agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso.

Tutto in direttaLa sfida è storica, questo è evidente. E per non perdersene nemmeno un ‘15’ dal proprio divano bisogna sintonizzar-si su SuperTennis Tv, che trasmetterà l’evento in diretta e in chiaro sul canale n.64 del digitale terrestre, sul n.224 del-la piattaforma Sky, sul n.30 di TivùSat e in web streaming su www.supertennis.tv. Si parte venerdì 27 novembre, con i primi due singolari, poi sarà la volta del doppio di sabato 28, apripista della gior-nata conclusiva del 29. E proprio il dop-pio merita occhi di riguardo, perché po-trebbe essere il vero ago della bilancia, a patto che il Murray più giovane e più vincente non abbia problemi a portare a casa i due punti legati ai suoi singolari.

Storia belgaMa contro un giocatore come David Gof-fin, a casa sua e su una terra infuocata dal tifo a favore, fare tre punti su tre potrebbe rivelarsi un’impresa non tanto

di GAbriElE rivA - foto GEtty imAGEs

L’acchiappafantasmi lo sa fare. Andy Murray aveva già scon-fitto lo spettro di Fred Perry a Wimbledon, quando nel 2013

ridiede la grande gioia ai sudditi di sua maestà, a digiuno dai Championships per oltre 70 anni. E adesso tocca ripe-tersi in chiave Davis, perché il Regno aspetta di rivincere la Coppa addirit-

Andy Murray fa i conti ancora con lo spettro di Fred Perry, che nel 1936 alzò l’ultima Insalatiera per il Regno Unito. Da venerdì la finale contro il Belgio. Sfida storica che SuperTennis trasmetterà live e in chiaro

Per la Finale di Davis mezz’ora di pre-partita Prima delle dirette di venerdì, sabato e do-menica, SuperTennis Tv mette in campo i suoi studi. Così da entrare a pieno nell’atmosfera della finale di Coppa Davis 2015. Mezzora di pre-partita per arrivare all’inizio della gior-nata con tutte le news, gli approfondimenti e gli ultimi aggiornamenti da Gand (venerdì alle 13, sabato alle 14.30 e domenica a mez-zogiorno e mezzo). Inoltre, anche per i tre giorni della finale tra Belgio e Regno Unito, resta invariato l’appuntamento serale con le news, in programmazione come d’abitudine alle ore 21.

DAVID GOFFINEtà: 24 (7 dicembre 1990, Rocourt, Belgio)Ranking Atp: 16 sing, 378 dop.Bilancio in Davis: 11 vinte, 3 perseConvocazioni: 9

RUBEN BEMELMANSEtà: 27 (14 gennaio 1988, Genk, Belgio)Ranking Atp: 105 sing, 162 dop.Bilancio in Davis: 8 vinte, 11 perseConvocazioni: 14

KIMMER KOPPEJANSEtà: 31 (7 febbraio 1984, Ostenda, Belgio)Ranking Atp: 131 sing, 501 dop.Bilancio in Davis: 2 vinte, 0 perseConvocazioni: 4

tura dal 1936. L’ultimo a portarla in patria fu proprio Fred Perry, che con il supporto di Bunny Austin mise nelle bacheche l’Insalatiera numero 9 del-la storia di Buckingham Palace. Poi la decima è diventata un mezzo incubo, il cui lieto fine è in mano proprio ai fratelli Murray. La terra rossa non è la specialità di casa, ma concentrazione e stimoli non mancano. Tanto da indurre il n.2 al mondo a mettere in secondo

STEVE DARCISEtà: 31 (13 marzo 1984, Liegi, Belgio)Ranking Atp: 85 sing, 605 dop.Bilancio in Davis: 18 vinte, 14 perseConvocazioni: 18

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il tennis in tv

Prima della Davis: giovedì rivivi le emozioni della Fed Cup

Giovedì 2600:00 - Il Pallettaro00:30 - Challenger Brescia Finale02:30 - Azarenka vs Begu, WTA Roma 201505:15 - Magazine WTA06:15 - Djokovic vs Fede-rer, ATP Roma 201208:00 - La Voce delle Regioni09:00 - Doppio Gran Bretagna vs Francia, Coppa Davis 2015 QF12:00 - Circolando CT Palermo 212:30 - Magazine ATP13:00 -Gasquet vs Federer, Coppa Davis 2014 Finale15:00 - Pennetta vs Radwanksa, WTA Singapore 201516:30 - Tennis Magazine17:00 - News17:05 - Murray vs Simon, Coppa Davis 2015 QF20:30 - Magazine ATP21:00 - News21:05 - Reloaded Fed Cup Finale22:00 - Il Pallettaro22:30 - Circolando TC Padova23:00 - Murray vs Kokkinakis, Coppa Davis 2015 SF

Venerdì 2700:45 - La Voce delle Regioni05:30 - Magazine ATP06:00 - Krajcek vs Giorgi, WTA S-Hertogenbosch08:00 - Tennis Magazine08:30 - Murray vs Tomic, Coppa Davis 2015 SF10:00 - Fed Cup Finale Rep. Ceca vs Russia12:30 - Circolando TC Padova13:00 - STUDIO LIVE13:30 - LIVE COPPA DAVIS Finale Belgio vs Gran Bretagna20:00 - Il Pallettaro20:30 - Tennis Magazine21:00 - News21:05 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 1° singolare (replica)

Sabato 2800:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 2° singolare (replica)03:00 - Tennis Magazine03:30 - Errani/Vinci vs Babos/mladenovic Wimbledon 201404:30 - Gaudio vs Coria, Roland Garros 201508:00 - Circolando TC Padova08:30 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 1° singolare (replica)11:30 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 2° singolare (replica)14:30 - STUDIO LIVE15:00 - LIVE COPPA DAVIS Finale Belgio vs Gran Bretagna18:00 - Fed Cup Finale Rep. Ceca vs Russia20:00 - Magazine WTA21:00 - News21:05 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna Doppio (replica)

Domenica 2900:00 - Challenger Brescia Finale02:00 - Circolando TC Padova02:00 - Il Pallettaro03:00 - Magazine ATP03:30 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 1° singolare (replica)06:30 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 2° singolare (replica)09:30 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna Doppio (replica)12:30 - STUDIO LIVE13:00 - LIVE COPPA DAVIS Finale Belgio vs Gran Bretagna19:00 - Fed Cup Finale Rep. Ceca vs Russia21:00 - News21:05 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 4° singolare (replica)

Lunedì 3000:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 4° singolare (replica)03:00 - Reloaded Finale Fed Cup04:00 - Bencic vs Giorgi, WTA S-Hertogenbosch06:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 3° singolare (replica)09:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 4° singolare (replica)12:00 - Magazine ATP12:30- Il Pallettaro13:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 1° singolare (replica)16:00 - Tennis Magazine16:30 - Circolando TC Padova17:00 - News17:05 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Breatagna 3° singolare (replica)20:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 4° singolare (replica)22:45 - Il Pallettaro23:00 - Soderling vs Federer, Roland Garros 2009

Martedì 101:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 1° singolare (replica)04:00 - Cilic vs Nishikori, ATP Tokyo 201504:00 - Muguruza vs Kerber, WTA Pechino08:00 - Ermenin vs Ci-polla, Serie A1 Maschile Finale 201410:00 - Circolando TC Padova10:30 - Sharapova vs Radwanska, WTA Singapore 201513:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 2° singolare (replica)16:00 - Tennis Magazine16:30 - Il Pallettaro17:00 - News17:05 - Kvitova vs Sharapova, Finale Fed Cup 201519:30 - Djokovic vs Na-dal, ATP Pechino 201521:00 - News21:05 - La Voce delle Regioni22:00 - Schiavone vs Li, Roland Garros 2011

Mercoledì 200:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna 2° singolare (replica)03:00 - Errani vs Schiedlova, WTA Rio 201505:00 - Reloaded Finale Fed Cup06:00 - Nadal vs Djokovic, ATP Roma 2014 Finale08:00 - Il Pallettaro08:30 - Knapp vs Ca-merin, Serie A1 Fem-minile Finale201410:30 - Pliskova vs Pavlyucenkova, Finale Fed Cup 201512:30 - Tennis Magazine13:00 - Finale Coppa Davis Belgio vs Gran Bretagna Doppio (replica)16:00 - La Voce delle Regioni17:00 - News17:05 - Bouchard vs Suarez Navarro, WTA Roma 201520:00 - Circolando TC Padova20:30 - Il Pallettaro21:00 - News21:05 - Tennis Magazine21:30 - Errani vs Sharapova, Roland

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

facile anche per il vincitore di Us Open e Wimbledon. Anche perché, se la Gran Bretagna lotta contro i fantasmi della storia, il Belgio con racchetta punta a riscriverla. I padroni di casa non han-no mai vinto il titolo e l’unica volta che sono andati vicini a sollevare l’Insa-latiera - nella finale del 1904 - hanno perso proprio contro gli inglesi. Corsi e ricorsi storici, per una sfida già dai mille sapori.

ANDY MURRAYEtà: 28 (15 maggio 1987, Dunblane, Scozia)Ranking Atp: 2 sing, 182 dop.Bilancio in Davis: 31 vinte, 7 perseConvocazioni: 19

KYLE EDMUNDEtà: 20 (8 gennaio 1995, Beverly, Inghilterra)Ranking Atp: 100 sing, - dop.Bilancio in Davis: 0 vinte, 0 perseConvocazioni: 1

JAMIE MURRAYEtà: 29 (13 febbraio 1986, Dunblane, Scozia)Ranking Atp: - sing, 7 dop.Bilancio in Davis: 6 vinte, 4 perseConvocazioni: 10

DOMINIC INGLOTEtà: 29 (6 marzo 1986, Londra, Inghilterra)Ranking Atp: - sing, 23 dop.Bilancio in Davis: 0 vinte, 2 perseConvocazioni: 5

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La musica e i Reds: è Kyle fuori-campoChi è Kyle Edmund (qui in alto a sinistra nel selfie di gruppo della Gran Bretagna di Davis) fuori dal tennis? Cosa avrebbe fatto se non avesse seguito la strada del professionismo? “Penso avrei giocato a cricket o addirittura tentato la via della Formula 1, altra mia grande passione”. Tifosissimo del Liver-pool, Edmund non può vivere senza il proprio telefono. “As-colto musica ogni giorno a ogni ora, non posso farne a meno. Non posso immaginarmi un viaggio in aereo senza Maroon 5, Stereophonics, Jay-Z, Drake... Cos’altro amo? Il mio letto. Ma quello purtroppo non posso portarlo in giro per il mondo”.

focus

di AlEssAndro nizEGorodcEw

foto GEtty imAGEs

Pressione, questa sconosciuta. Kyle Edmund rappresenta da anni il futuro del tennis britan-nico, il “dopo Murray”, la stella

pronta a brillare nel firmamento Atp. Eppure il ventenne nativo di Johanne-sburg, oggi numero 100 del ranking, affronta tutto con il sorriso e la sere-nità di chi è consapevole dei propri mezzi e si disinteressa delle voci di appassionati e addetti ai lavori. Kyle lavora, suda, lotta e, senza fretta, ot-tiene risultati e consapevolezza. Sarà anche per questo motivo che Leon Smith, capitano della Gran Bretagna, è pronto a farlo esordire in Coppa Davis nella finale contro il Belgio (27-29 no-vembre).

La Storia - Kyle Edmund nasce a Jo-hannesburg l’8 gennaio 1995. Dopo tre anni la famiglia si sposta in Inghilterra, per la precisione a Beverley, nel North Yorkshire. Al contrario dei tanto recla-mizzati giovani colleghi (Zverev, Coric, Kokkinakis...), Edmund non prende in mano la racchetta da tennis prima dei 10 anni. “Ho iniziato quasi per caso - spiega - in un circolo vicino casa. Gior-no dopo giorno la passione è cresciuta e non ho più potuto farne a meno. In televisione seguivo sempre il mio idolo

don 2013, quando fu sconfitto dall’az-zurro Gianluigi Quinzi (poi vincitore). Verso i Top 100 - Il primo titolo in carriera giunge a Birmingham, Alabama, dove Edmund si impone in un Futures da 10.000$ su terra battuta. “Mi trovo bene sul rosso - racconto Kyle - e potrei quasi definirla la mia superficie prefe-rita. Anche se, ovviamente, il mio so-gno si chiama Wimbledon”. La crescita è costante e, anno dopo anno, Edmund scala il ranking Atp senza particolari ex-ploit o scossoni: n.568 a fine 2012, alla piazza 376 nel 2013, ha chiuso al n.193 la scorsa stagione. L’anno della svolta è il 2015, che porta in dote ben tre titoli challenger (Hong Kong, Binghampton e Buenos Aires) oltre all’agognato ingres-so tra i primi 100 giocatori del mondo.

La Davis - La Coppa Davis è da sem-pre nei pensieri di Edmund, che in ogni intervista ne parla come di un so-gno pronto a realizzarsi. “Sono già sta-to convocato - spiega - in alcuni casi come quinto o sesto uomo a suppor-to della squadra. Un’emozione unica e indescrivibile. Ho rappresentato la mia Nazionale nella Junior Davis Cup in diverse circostanze e ne sono stato sempre onorato. Sono pronto all’esor-dio”. Sarà un battesimo del fuoco. Tut-ti si aspettano che il punto decisivo arrivi dal doppio, dando per scontate le vittorie in singolare di Andy Murray, ma Edmund ha già battuto quest’anno Steve Darcis e, sulla sua amata terra, potrebbe trovare l’acuto giusto. E se fosse Kyle Edmund l’eroe a sorpresa?

Marat Safin, che mi ha fatto innamorare ancor di più di questo sport. Oggi inve-ce il mio esempio è ovviamente Andy Murray”. A livello under 18 il britannico raggiunge il n.8 del mondo pochi giorni dopo il suo 17° compleanno. In doppio, in coppia con il portoghese Federico Ferreira Silva, conquista Us Open e Ro-land Garros, mentre in singolare il mi-glior risultato è la semifinale a Wimble-

Kyle Edmund è nato a Johannesburg (Sudafrica), l’8 gennaio 1995. Un metro e 88 per 80 kg, è n.100 Atp. In carriera ha vinto 5 titoli Futures, 3 Challenger e vanta uno scalpo tra i Top 100 (l’argentino Schwartzmann, n.63 Atp)

Fresco Top 100, ama i Reds di Liverpool e dice di esprimersi al meglio sulla terra battuta. Sarà in Belgio al fianco dei fratelli Murray per tentare l’assalto alla Coppa Davis e per diventare l’eroe a sorpresa

Kyle Edmund,l’inglesino in rosso

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Tutto il resto è No...le

di PiEro vAlEsio - foto GEtty imAGEs

Breve elenco di interrogativi che la stagione appena conclusa conse-gna all’anno nuovo. Specie dopo

un Masters che, tutto sommato, non ci ha riservato nemmeno lo straccio di una sorpresa vera; fatto di cui avrem-mo avuto bisogno. E di cui il tennis nel suo complesso ha assoluta necessità.

Djokovic dominerà anche il 2016 magari centrando il Grande Slam? Speriamo di no ma probabilmente sì. La condizione psicofisica del serbo è tale da lasciare poco spazio alla speranza. La sensazione è altresì che più Nole si avventura nell’età adulta più la sua de-terminazione nell’attrezzarsi per ral-lentare il tempo che scorre si fa furio-sa. Certo puoi sempre incontrare, sulla tua strada, un Wawrinka che ti mette il bastone fra le ruote e magari nel giro di qualche ora puff, tutto cambia. Ma preparatevi, cari lettori: anche l’anno prossimo di giornate come quella della finale di Parigi, o quella del round robin contro Federer, Nole non ne vivrà molte.

circuito mondiale

Non c’è altro in questo momento: il dominio di Djokovic è incontrastato e anche a Londra niente spazio per le sorprese. Il che fa sorgere delle domande in chiave 2016: il serbo comanderà ancora? Chi lo potrà impensierire? Federer, Nadal o qualcun altro? Ecco le nostre risposte

Nadal tornerà quello di prima?Quello di prima in senso assoluto forse no. La sua testa vorrebbe fortemente, non è dato sapere quanto il suo fisico potrà reggere sforzi assoluti. Ma un Nadal che torna a essere il re della ter-ra è nell’ordine delle cose. Non fosse altro perché quello stesso fisico di cui sopra quando si trova sulla terra ma-dre dimentica i guai e i dolori. Qualche sorpresa in vista se Rafa proseguirà a coltivare le sue nuove passioni: la se-conda di servizio aggressiva e il gioco a rete.

Federer vincerà uno Slam?No. Se ci riuscirà evviva ma dato che questa domanda perturba gli zebedei degli appassionati ormai da anni augu-riamoci che ci riesca così almeno non se ne parlerà più.

Chi fra i componenti della A2 del tennis potrà insidiare i soli noti?C’è sempre un Cilic nel destino di tut-ti. Uno che quando meno te lo aspetti realizza l’impresona. Però, però. Ni-shikori non migliora, anzi quest’anno

un passetto indietro l’ha compiuto. Tsonga mah. Kyrgios sonnecchia men-tre è a riposo per il suo fisico che più di tanto, pare, è meglio non sollecita-re. Berdych ronf. Murray, che comun-que al top c’è, qualche scaglia di killer instinct pare averlo perso per strada e non certo perché al Masters non ha combinato nulla di buono. E c’è anche Raonic che avrebbe fondamentalmente bisogno di due interventi: quello del-la dea bendata che gli garantisca una stagione senza infortuni e di un coif-feur ‘pour hommes’ che gli modifichi l’acconciatura. Ma dato che su nessuno dei due soggetti si può scommettere, anche lui è fra color che son sospesi. L’ideale sarebbe che spuntasse fuori un Fognini al top della sua condizione e che sparigliasse le carte. Difficile che succeda, però.

Le Olimpiadi cosa cambieranno ne-gli equilibri della stagione?Che si aggiunge un torneo, che tutti ci penseranno ma senza scombinare troppo la programmazione stagionale. Ma una volta a Rio il torneo sarà vero

Ha dominato il 2015 e tutto lascia pensare che Djokovic

sarà il padrone indiscusso anche nel 2016. A Londra ha

vinto il suo 5° Master

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circuito mondiale

eccome perché poi quando si trovano lì i giocatori avvertono una sorta di ef-fetto Davis e a perdere non ci stanno.

Qualcuno nel tennis si accorgerà che un Masters senza finale ai cinque set è un impoverimento di uno spetta-colo potenzialmente superiore?Neanche a parlarne. Anzi: il timore è che spunti fuori sempre qualche idea (idea...) nuova per accorciare i match tipo una sola palla di servizio o un kil-ler point sul 40 pari o altre amenità del genere. Poi non dite che non ve l’ave-vamo detto.

I Chicchi d’Italia al MasterPer la prima volta dai tempi di Baraz-zutti, l’Italia tornava al Masters Atp di fine stagione grazie al doppio e grazie ai Chicchi. Vale a dire Simone Bolelli e Fabio Fognini, che dopo un anno di grandi risultati e continuità, nobilitato dal trionfo Slam degli Australian Open, sono volati a Londra per tentare l’assal-to all’atmosfera tutta azzurra - croma-ticamente, s’intende - della O2 Arena. Inseriti nel “gruppo Ashe/Smith”, il ligure e il bolognese (coppia n.5 Atp) hanno raccolto due sconfitte nel round robin. La prima, cocentissima, contro il duo scozzese-australiano formato da Murray e Peers (7-6 3-6 11/9) e la se-conda per mano dei gemelli Mike e Bob Bryan (6-3 6-2). Poi il successo della bandiera, nell’ultima del girone, sull’in-diano Bopanna e il rumeno Mergea.

L’Italia vincerà la Davis?Certo. E se avete la tentazione di met-tervi a ridere pensate a quanti hanno riso quando qualcuno ha ipotizzato che Vinci-Pennetta avrebbe potuto es-sere la finale dello Us Open. Anche in questo caso: poi non dite che non ve l’avevamo detto.

È più forte Hulk o la Cosa dei Fanta-stici Quattro?Oops, scusate questa era la domanda classica che dominava nella rubrica lettere dei fumetti Marvel, un universo fantastico che a ben vedere ha molto in comune con l’Universo del tennis. Visti i tempi continuare a lambiccarci su Fe-derer e Djokovic è un modo per restare ancora oggi bambini. E non è una bella cosa: è bellissima. (E comunque era più forte Hulk).

Doppio 6-3 in semifinale contro Nole, ma dopo la stagione che ha avuto Rafael Nadal continua a dare segnali di ripresa evidente. Non è detto che basti per tornare ai suoi livelli, ma è già qualcosa

Roger Federer era alla partecipazione consecutiva n.14 al Masters di fine stagione, fermato sul più bello da Novak Djokovic (6-3 6-4) dopo che nella sfida della fase a gironi aveva primeggiato per 7-5 6-2

La risposta del tennisAlla O2 Arena di Londra, la settimana scor-sa, metal detector e perquisizioni all’ingres-so, ma neppure un poliziotto né, tantomeno, un soldato col mitra. Tribune esaurite. Pieni di gente i negozi e i ristoranti che, sotto al-la stessa cupola, circondano l’Arena vera e propria.Il Belgio è chiuso per terrorismo ma riapre in questo weekend per la finale di Coppa Davis.A chi vuole cambiare le nostre vite, il tennis ha dato la sua risposta.

Batch

batch-point

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di Enzo AndErloni foto Antonio costAntini

C ome gioca il più forte 56enne del mondo? È una delle tan-te curiosità che si è potuto togliere chi ha comprato un

biglietto per la Grande Sfida 4, quella del 2015, che si gioca tra Verona e Mo-dena, sotto l’egida dell’Atp Champions Tour. Sì, perché è fuori di dubbio che John McEnroe, oltre che una sorta di rockstar con racchetta e un ottimo commentatore televisivo, sia anche il tennista più forte del mondo clas-se 1959. In grado di suonarle anche a tanti fortissimi più giovani di lui. Per esempio Mats Wilander, che di anni ne ha solo 51, ma ha vinto 7 Slam come Supermac ed è stato come lui n. 1 del mondo. Per esempio a Sergi Brugue-ra, che ha solo due Slam nel palmares (Parigi ‘93 e ’94) ma qualcosa come 12 anni in meno. E dovendo allenare Ga-squet, non ha certo perso contatto con il campo.Se non si ha perso la voglia di compete-re dopo i 50 ( a giudicare dalla crescita degli agonisti che si avvicinano pian piano alla rotonda quota dei 100.000 in Italia nessuno vuol mollare), è guar-dando John che si può costruire la lon-gevità. Palla colpita sempre d’anticipo (così si sfrutta la velocità del colpo

circuito mondiale

È l’over 55 più forte del mondo e lo ha dimostrato vincendo la Grande Sfida 4 contro un Sergi Bruguera 12 anni più giovane di lui. Un grande spettacolo, tra Verona e Modena, per divertirsi ma anche per provare a carpire i segreti per vincere da “diversamente giovani”

avversario, appoggiandocisi sopra), piedi sempre vicino alla linea di fondo (meglio dentro, si corre ancora meno), rotazioni limitate all’essenziale e ri-cerca fluida della massima profondità dei colpi (sfruttando anche una bassa tensione delle corde, sotto i 20 kg). La racchetta di John è la stessa di Andy Murray: una Head Radical Pro (piatto 98, 310 grammi di peso nella versione di serie). Nel caso di McEnroe aiuta a fare la differenza ovviamente la qualità del servizio, che ancora è velenosissi-mo, grazie a mille variazioni di an-golo e rotazione che the Genius, pur imbiancatissimo nei capelli, nascon-de ancora benissimo voltando la schiena all’avversario mentre carica la “botta”.Così La Grande Sfida n.4 va in archi-vio con il nome di John McEnroe sul-

la riga del vincitore. Ed è un gran bel sigillo.

Una grande tecnica allunga la vitaLa conferma che una grande tecnica al-lunga la vita viene osservando anche il 52enne Henri Leconte, che per barba, ca-pelli e pancetta sarebbe un perfetto Por-thos de ‘I tre moschettieri’. Ma pure lui anticipando, giocando piatto e in back, variando ritmi angolazioni e profondità fa divertire sia nella sfida semi-impossi-bile con Sergi Bruguera che in quella per il terzo posto con Wilander. L’ingresso in scena del francese, anche in virtù di quel tricolore che l’ha accompa-gnato in campo, è stato emozionante. Al Palolimpia di Verona il pubblico si è al-zato in piedi a rendere omaggio, mentre risuonavano le note di Imagine, in ricor-do delle drammatiche vicende parigine,

McEnroe è ancora una Ferrari

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circuito mondiale

Leconte, che le gambe le piegano po-chissimo. Osservarli in azione, aiuta nell’ispirazione.Mats Wilander è un caso a parte, una via di mezzo tra tutti questi discor-si. Ancora in buona forma ma non atletico come Bruguera né dotato di braccia extra balistiche come Lecon-te, continua a usare soprattutto la te-sta. D’altre parte nel pieno della car-riera, da formichina svedese, si era inventato delle giocate dalla straor-dinaria efficacia. Pensiamo per esem-pio al passante lungolinea giocato con parabola alta, un semi lob. Una traiettoria imprendibile per chiun-que che poteva essere disegnata con un margine di sicurezza (e di tempo) molto più ampio del passante classi-co. La sua racchetta è la stessa di Ro-ger Federer, Wilson Pro Staff 97, nella versione più leggera, da 315 grammi senza corde, che alterna a un nuovo modello di Donnay.Questo e molto altro si è visto a Ve-rona e Modena in palazzetti con oltre 2000 spettatori in Veneto e 4000 per le finali in Emilia. Spettatori che se la sono goduta, specie durante i si-parietti di Leconte che si è prodotto, oltre a un originale balletto intorno ai raccattapalle, in una ghiotta imi-tazione di Nadal al servizio, e di Su-permac che, tra mille morbidissime pallette imprendibili, ha inserito il numero che potremmo definire “po-cket ball”. Consiste nello schiacciare la palla con forza per terra facendola impennare in verticale per poi farla direttamente ricadere dentro la tasca dei calzoncini. Pronta per un’altra battuta.

Spettacolo ad altissima definizione Le finali modenesi della Grande Sfida 4, proposte dome-nica pomeriggio da SuperTennis Tv, sono state realizzate e trasmesse anche in 4k, sul canale 4K1 di Eutelsat. La de-finizione delle immagini è doppia rispetto all’HD, per una resa dei dettagli e una qualità incredibile dello spettacolo, se si dispone di un televisore Ultra HD.

Fuoriclasse e fuoriserieNel giorno di riposo tra le semifinali di Verona e le finali di Modena, McEnroe, Wilander, Lecon-te e Bruguera si sono recati a Maranello, per una visita agli stabilimenti della Ferrari, uno sguardo molto da vicino alle vetture di ieri e di oggi e un…. giretto, nonostante la pioggia. Anche i fuoriclasse non hanno saputo resistere al richiamo delle nostre fuoriserie.

La Grande sfida 4: i risultatiSemifinali: Sergi Bruguera b. Henri Leconte 6-3 7-6 ; John McEnroe b. Mats Wilander 6-2 6-43°-4° posto: Mats Wilander (SWE) b. Henri Leconte (FRA) 7-5 2-6 10-5Finale: John McEnroe (USA) b. Sergi Bruguera (SPA) 6-3 6-4

che l’ex Davisman dall’immenso talento ha vissuto molto da vicino: quel venerdì sera era allo Stade de France per segui-re Francia- Germania. Dalla racchetta di grafite vecchio stile di Leconte, pittura-ta di nero e recante un elegante logo HL sulle corde, sono uscite le cose più belle da vedere. E forse dopo una certa età il gusto è soprattutto lì, nell’essere anco-ra capaci di strappare l’applauso. Henri, detto “Riton”, ci riesce alla grande.

Gambe e testa fanno la differenzaSergi Bruguera invece è ancora quasi un giocatore vero. Arrota ancora un po’ ma non troppo. Si muove bene e soprattutto è quello che più di tutti si piega ancora molto bene sulle gambe. Lì soprattutto si vede la differenza d’età. Dunque per gli over 50 il que-sito da risolvere è: come tirare forte, preciso ed efficace come McEnroe e

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terza pagina

Sergi Bruguera: altro che terraiolo!

di AlEssAndro mAstrolucA foto GEtty imAGEs

O tto campioni riuniti in una Mi-lano sospesa tra gli obei obei e un inverno che sarà prelu-dio di scandali. È il 1991, il

primo anno in cui l’ATP registra gli ace. È l’era dei grandi bombardieri, come Ivanisevic e Rosset, che solo un lustro più in là saranno fischiati al Forum per quel tennis “bang bang” che non entu-siasma più. Ci sono tutti, quell’inverno, per l’esibizione organizzata da Cino Marchese: otto assi di un colore solo, otto stelle per un torneo di soli tie-bre-ak. A sorpresa, però, non vince chi bat-te più forte, perché in tutte le versioni della Sudden Death conta soprattutto rispondere meglio. E nessuno risponde-va meglio di Sergi Bruguera.

Storia multiformeProtagonista non atteso de La Grande Sfida 4, quella del 2015, chiamato a so-stituire l’infortunato Noah, gli è rima-sta attaccata l’etichetta di terraiolo tut-to corsa e sudore, e non senza ragioni: erano, e sono tuttora, le basi del para-digma di papà Lluis, che ha influenzato e plasmato più di una generazione. Un modello che l’ha portato a vincere 13

Andrei Chesnokov e cambia la storia.Nel ‘94, confusi e adombrati dietro la luce del bis parigino, nella finale tut-ta iberica contro Berasategui, Brugue-ra rivela il meglio dei suoi altri talenti. Squaderna una difesa che non è mai reazione passiva e spegne 13-11 al quinto gli attacchi di Rafter al secondo turno a Wimbledon. E al Masters, alla Festhalle di Francoforte, doma Chang e toglie un set in semifinale a Becker. Consumati i muscoli, dopo la vittoria al Challenger di Barletta, torna a inse-gnare il verbo di papà, prima nella sua accademia, poi come coach di Richard Gasquet, che riporta in top 10.Un verbo in cui c’è spazio solo per il lavoro e per l’onestà. Per questo, ancora non sopporta di aver perso la finale olimpica di Atlanta 1996 da Agassi: è ancora oggi convinto che l’a-mericano abbia giocato sporco. E ba-rare non è tra i comandamenti della famiglia Bruguera.

Due volte campione al Roland Garros, oggi coach di Richard Gasquet, lo spagnolo è sempre stato considerato uno specialista del rosso. In realtà ha colto ottimi risultati anche sui campi veloci (argento olimpico ad Atlanta ‘96) dove è stato un osso duro per tutti

titoli su 14 sul rosso e a trionfare due anni di fila al Roland Garros (1993 e 1994), la prima con la ciliegina dell’ul-timo triplo 6-0 nel singolare maschile di uno Slam (rifilato al 2° turno al fran-cese Champion). Ma dietro l’eredità più semplice, più evidente, di un campione che di fatto ha chiuso la sua parentesi di gloria già nel 1994, con l’ultimo trofeo ATP vin-to a Praga, c’è la storia di un tennista multiforme, che si è preso il tempo di divertirsi con gli sport estremi (paraca-dutismo, rafting, bungee jumping), di un tifoso del Barcellona che appesa la racchetta al chiodo ha preso gli scar-pini e giocato qualche stagione nelle serie semiprofessionistiche spagnole.

Non solo terraC’è la storia di un tennista capace di ben più che correre e sudare, uno dei pochi in grado di chiudere la carriera con un bilancio positivo contro Pete Sampras. Un osso duro che si è rivelato al mondo proprio su un campo velocis-simo, sul sintetico al coperto di Mosca. Al secondo tie di Davis in carriera, do-po aver perso due singolari su due con-tro Skoff e Muster, che l’ha sempre con-siderato l’avversario in assoluto più duro da affrontare, batte di personalità

Atlanta 1996: Bruguera con l’argento olimpico (a sinistra) e Agassi con l’oro

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i numeri della settimana

82-6: bilancio da urlo I primi 25 del ranking Atp

Pos. Nome (nazionalità) Punti1 Novak Djokovic (SRB) 165852 Andy Murray (GBR) 86703 Roger Federer (SUI) 82654 Stan Wawrinka (SUI) 68655 Rafael Nadal (ESP) 52306 Tomas Berdych (CZE) 46207 David Ferrer (ESP) 43058 Kei Nishikori (JPN) 42359 Richard Gasquet (FRA) 2850

10 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 263511 John Isner (USA) 249512 Kevin Anderson (RSA) 247513 Marin Cilic (CRO) 240514 Milos Raonic (CAN) 217015 Gilles Simon (FRA) 214516 David Goffin (BEL) 180517 Feliciano Lopez (ESP) 169018 Bernard Tomic (AUS) 167519 Benoit Paire (FRA) 163320 Dominic Thiem (AUT) 160021 Fabio Fognini (ITA) 151522 Viktor Troicki (SRB) 148723 Ivo Karlovic (CRO) 148524 Gael Monfils (FRA) 148525 Roberto Bautista Agut (ESP) 1480

Le prime 25 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Serena Williams (USA) 99452 Simona Halep (ROU) 60603 Garbine Muguruza (ESP) 52004 Maria Sharapova (RUS) 50115 Agnieszka Radwanska (POL) 45006 Petra Kvitova (CZE) 42207 Venus Williams (USA) 37908 Flavia Pennetta (ITA) 36219 Lucie Safarova (CZE) 3590

10 Angelique Kerber (GER) 359011 Karolina Pliskova (CZE) 328512 Timea Bacsinszky (SUI) 313313 Carla Suarez Navarro (ESP) 309014 Belinda Bencic (SUI) 290015 Roberta Vinci (ITA) 278516 Ana Ivanovic (SRB) 264517 Caroline Wozniacki (DEN) 264118 Madison Keys (USA) 260019 Elina Svitolina (UKR) 259020 Sara Errani (ITA) 252521 Jelena Jankovic (SRB) 244522 Victoria Azarenka (BLR) 227623 Ekaterina Makarova (RUS) 220124 Andrea Petkovic (GER) 218525 Svetlana Kuznetsova (RUS) 2006

I primi 25 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 21 Fabio Fognini 15152 29 Andreas Seppi 13603 58 Simone Bolelli 7904 68 Paolo Lorenzi 7255 89 Marco Cecchinato 6156 110 Luca Vanni 5357 157 Thomas Fabbiano 3628 158 Andrea Arnaboldi 3609 181 Matteo Donati 280

10 191 Filippo Volandri 25611 219 Gianluca Naso 23512 227 Salvatore Caruso 22813 243 Riccardo Bellotti 21414 245 Federico Gaio 21015 250 Lorenzo Giustino 20616 251 Alessandro Giannessi 20517 265 Roberto Marcora 19318 298 Matteo Viola 16719 300 Erik Crepaldi 16620 321 Flavio Cipolla 14721 337 Edoardo Eremin 13922 338 Gianluca Mager 13923 350 Alessandro Bega 13224 362 Francisco Bahamonde 12625 369 Omar Giacalone 123Le prime 25 italiane del ranking Wta

Pos. Rank. Nome Punti1 8 Flavia Pennetta 36212 15 Roberta Vinci 27853 20 Sara Errani 25254 35 Camila Giorgi 13255 51 Karin Knapp 10316 113 Francesca Schiavone 5417 280 Martina Caregaro 1578 290 Giulia Gatto-Monticone 1489 300 Alberta Brianti 136

10 319 Gioia Barbieri 12311 323 Alice Matteucci 12212 358 Cristiana Ferrando 10313 367 Martina Trevisan 9814 368 Anastasia Grymalska 9815 379 Nastassja Burnett 9316 387 Georgia Brescia 9017 438 Claudia Giovine 7118 441 Corinna Dentoni 6919 469 Jessica Pieri 6120 475 Jasmine Paolini 5921 476 Gaia Sanesi 5922 479 Alice Balducci 5923 485 Bianca Turati 5724 488 Stefania Rubini 5625 489 Anna Giulia Remondina 56

di GiorGio sPAlluto foto GEtty imAGEs

93,2 la percentuale di vittorie per Novak Djokovic (nella foto), il cui bilancio complessivo nel 2015 è stato di 82 vittorie e 6 sconfitte. Meglio di lui in termini percentuali: McEnroe 1984 (96,5%: 82-3), Connors 1974 (95,9% 93-4), Federer 2005 (95,3: 81-4) e 2006 (94,8: 92-5), Borg 1979 (93,3: 84-6).

31 la quota record di vittorie contro Top 10, conquistate da Novak Djokovic nel 2015. Rispetto alle altre grandi stagioni disputate nell’Era Open, McEnroe (1984) ne ottenne 22, mentre Federer non ha mai superato quota 20, arrestandosi a 19 nel 2006, sua migliore annata in quanto a vittorie su Top 10.

75 le vittorie dal 2012 nei tornei post-Us Open per Novak Djokovic, su 78 match giocati. Le uniche 3 sconfitte le ha subite da Sam Querrey a Bercy 2012 (2° turno), da Federer a Shanghai 2014 (semifinale) e al Masters 2015 (round robin).

3 i tennisti in attività a vantare un bilancio positivo nei confronti di Novak Djokovic, dopo il ricongiungimento operato ai danni di Federer e Nadal: Karlovic (1-2), Volandri (0-1) e Krajinovic (0-1).

9 le rivincite vittoriose nella storia del Masters. Djokovic, che contro Federer ha vendicato la sconfitta subita nel round robin, è riuscito in un’impresa che mancava dal 2005 quando Nalbandian mise ko Federer al 5° set dopo aver perso la sfida nei gironi contro lo svizzero.

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X... factor Tre pareggi su quattro semifinali Scudetto tra campionato maschile e femminile. Pari tra Park e Forte, così come tra Prato e Aniene. Verdetti imprevedibili. Solo le ragazze del Tc Genova 1893 a un passo dalla finale di Montecatini

di GAbriElE rivA

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E i duri, di solito, non amano perdere. È

così che le due semifinali scudetto, nel-le rispettive gare d’andata della Serie A1 maschile 2015, hanno sancito due pareggi. 3-3 per il Park Genova in casa contro il Tc Italia Forte dei Marmi, e 3-3 del Tc Prato contro i campioni in carica della Canottieri Aniene Roma. Ma i duri sono anche quelli che compongono le rose e che scendono in campo nei mo-menti clou, come Fabio Fognini per il Park o come Simone Bolelli per l’Anie-ne. Usati con il contagocce durante la ‘stagione regolare’, eccoli pronti a dare

il loro contributo sulla via del tricolo-re. Un contributo che, paradossalmen-te, passa soprattutto dai singolare, e non dal doppio. Loro, che hanno appe-na lasciato Londra e le Atp Finals, che hanno chiuso la stagione tra i migliori 8 doppisti al mondo, che hanno vinto uno storico Slam azzurro in Australia, ebbene hanno vinto i rispettivi singo-lari, ma hanno perso i doppi. Andiamo con ordine, partendo da Genova: dove Fognini ha battuto in un match inter-generazionale tra davis-man il livorne-se Volandri (6-3 7-5) e ha poi perso il doppio in coppia con Ceppellini (6-3 6-4 da Volandri e Viola). Un 3-3 che lascia spazio a ogni tipo di pronostico per la gara di ritorno, in

giro d’italia

programma a Forte dei Marmi domeni-ca 29 novembre.

Prato vale... doppioMa se Genova e Forte si sono equamen-te divisi singolari e doppi, il Tc Prato ha sfruttato i match di coppia per rimettere in sesto la gara d’andata e le speranze di centrare la finalissima di Montecatini (4, 5 e 6 dicembre). Nei singolari, l’Anie-ne ha perso un punto solo a causa del talento di Matteo Trevisan, che ha la-sciato soltanto 5 game al polacco Panfil, mentre Cipolla, Berrettini e Bolelli non hanno esitato. Il 30enne di Budrio però, in coppia con Flavio Cipolla, non è riu-scito a essere un fattore e a dare il punto decisivo alla formazione capitolina nel doppio che li ha visti opposti allo stes-so Melzer e al varesino Marco Crugnola. Questi ultimi si sono imposti per 7-5 7-6 rimandando il tutto al ritorno di dome-nica prossima sulle sponde dell’Aniene.

Tc Genova forza 4Nel campionato femminile, il Tc Genova 1893 continua nella sua stagione di pic-chi. Come quello che ha permesso, do-po un girone non del tutto convincente, di mettere una seria ipoteca sulla finale grazie al 4-0 inflitto al Tc Cagliari. Che, invece, nella fase a gironi era stato un rullo compressore. Decisiva, in mancan-za di Karin Knapp (fuori per infortunio), l’esperienza e la classe di Alberta Brianti. L’ex n.55 Wta ha portato a casa entram-bi i suoi match: dopo un singolare piut-tosto ostico contro la romagnola Gioia Barbieri, anche un doppio molto tirato (7-6 7-5) in coppia con la marchigiana Alice Balducci e opposta ad Anna Floris e Alice Matteucci. A questo punto alle li-guri basta vincere un incontro a Cagliari per ritrovarsi a Montecatini. Più incerta

Fabio Fognini, 28 anni e n.21 Atp, dopo il Masters di Londra giocato in coppia con Simone Bolelli, è sceso in campo con il Park Tennis Genova vincendo il match di singolare contro Volandri nella prima semifinale-Scudetto (foto Tonelli)

Alberta Brianti, 35 anni, grande protagonista nel 4-0 del Tc Genova 1893 sul Tc Cagliari nella semifinale di andata della A1 femminile: l’ex n.55 Wta ha conquistato singolo (6-1 6-4 a Gioia Barbieri) e doppio (foto Costantini)

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Play-off e Play-out all’insegna dell’equilibrioPLAYOFFSemifinali maschili (ritorno domenica 29 novembre)Park Tennis Genova - Tennis Club Italia (Forte dei Marmi) 3-3Fognini (P) b. Volandri (I) 6-3 7-5, Giannessi (P) b. Viola (I) n.d., Trusendi (I) b. Mager (P) 7-6(5) 0-6 7-5, Marrai (I) b. Ansaldo (P) 6-4 6-1, Arnaboldi/Mager (P) b. Trusendi/Marrai (I) 1-6 6-2 10/6, Vo-landri/Viola (I) b. Fognini/Ceppellini (P) 6-3 6-4.Tennis Club Prato - Circolo Canottieri Aniene Roma 3-3 Bolelli (C) b. Melzer (P) 7-6(0) 7-5, Trevisan (P) b. Panfil (C) 6-1 6-4, Cipolla (C) b. Grassi (P) 6-3 6-2, Berrettini (C) b. Stefanini (P) 6-4 6-2, Trevisan/Stefanini (P) b. Berrettini/Panfil (C) 6-7(5) 6-2 10/4, Melzer/Crugnola (P) b. Cipolla/Bolelli (C) 7-5 7-6(5).

Semifinali femminili (ritorno domenica 29 novembre)Tennis Club Genova 1893 - Tennis Club Cagliari 4-0Brianti (G) b. Barbieri (C) 6-1 6-4, Balducci (G) b. Matteucci (C) 6-3 7-5, Samsonova (G) b. Floris (C) 6-4 7-6(4), Brianti/Balducci (G) b. Floris/Matteucci (C) 7-6(4) 7-5.

Tennis Club Parioli (Roma) - Tennis Club Prato 2-2 Burnett (PA) b. Trevisan (PR) 1-0 rit., Dentoni (PR) b. Di Giuseppe (PA) 4-6 6-4 6-0, Camerin (PR) b. Touly (PA) 6-3 6-2, Burnett/Di Giuseppe (PA) b. Dentoni/Camerin (PR) 7-5 6-3.

PLAY-OUTMaschili (ritorno domenica 29 novembre)Circolo Tennis Maglie - Tennis Club Sinalunga 4-2Crepaldi (M) b. Vanni (S) 7-6(5) 4-6 6-3, Licciardi (S) b. Grimolizzi (M) 5-7 6-3 6-3, Garzelli (M) b. Galuppo (S) 6-4 7-6(4), Portaluri (M) b. Olejniczak (S) 0-6 6-3 6-0, Licciardi/Vanni (S) b. Grimolizzi/Portaluri (M) 6-3 6-2, Crepaldi/Garzelli (M) b. Fra-cassi/Tenconi (S) 2-6 6-1 10/6.

Società Canottieri Casale - Due Ponti Roma 3-3Starace (D) b. Pospisil (C) 6-3 6-4, Ghedin (C) b. Azzaro (D) 6-2 6-4, Bella (C) b. Abbruciati (D) 6-4 6-7 6-2, Teodori (D) b. Reale (C) 6-1 6-1, Azzaro/Starace (D) b. Bella/Reale (C) 6-2 7-5, Pospisil/Ghe-din (C) b. Teodori/Abbruciati (D) 6-2 6-1.Circolo Tennis Rovereto - Società Tennis Bassa-no 4-2

Sijsling (B) b. Oradini (R) 7-6 6-3, Holzer (R) b. Bor-tolotti (B) 6-2 6-2, Ager (R) b. Salviato (B) 7-6 6-4, Stoppini (R) b. Gabrieli (B) 4-6 6-3 6-3, Sijsling/Salviato (B) b. Oradini/Stoppini (R) 6-4 6-2, Ager/Holzer (R) b. Bortolotti/Gabrieli (B) 7-6 6-2.Ata Battisti Trentino - Selva Alta Vigevano 2-4Marcora (S) b. Bellotti (B) 5-7 7-5 7-6(7), Garcia Medina (S) b. Grigelis (B) 6-4 7-6(6), Baldi (S) b. Pecoraro (B) 7-5 4-6 7-5, Dellagiacoma (B) b. Rossanigo (S) 6-2 6-4, Bellotti/Sterni (B) b. Dotti/Rossanigo (S) 6-2 6-4, Marcora/Baldi (S) b. Della-giacoma/Zampoli (B) 6-3 6-4.

Femminili (ritorno domenica 29 novembre)Ct Albinea (Reggio Emilia) - Tennis Beinasco 1-3Gatto-Monticone (B) b. Remondina (A) 6-2 6-0, Gabba (A) b. Grymalska (B) 7-6(4) 2-6 6-3, Pairone (B) b. Dario /(A) 6-2 6-2, Pairone/Gatto-Monticone (B) b. Gabba/Remondina (A) 6-2 6-2.Tennis Castellazzo - Club Tennis Ceriano 2-2Moroni (Ce) b. Terranova (CA) 6-0 6-3, Marzano (Ca) b. Melena (Ce) 6-2 2-6 6-4, Sussarello (Ce) b. Tcherkes Zade (Ca) 6-3 4-6 6-3, Terranova/Marzano (Ca) b. Melena/Sussarello (Ce) 0-6 6-3 10/7.

giro d’italia

l’altra semifinale, con il Tc Prato che im-patta a Roma - sponda Parioli - per 2-2: alle vittorie di Dentoni e Camerin, si è aggiunto il ritiro dopo un solo gioco di Martina Trevisan nel match tra nume-ri 1 contro Nastassja Burnett. Proprio

Kia Tennis Trophy, fase clou tutta a MilanoMilano-Melbourne solo andata, perché ormai il Kia Tennis Trophy passa dall’ombra della Madonnina prima di puntare dritto agli Australian Open 2016 portandosi con sé due fortunati (e bravi) vincitori. Milano manda in scena l’ultima tappa di “stagione regolare” al Tc Ambrosiano di via Feltre (dal 26 al 29 novembre, tabelloni già al completo) e poi il Master finale al Quanta Club di via Assietta (12 e 13 dicembre). Lì approderanno tutti i finalisti delle sei tappe, da Firenze a Bari, da Cagliari a Sassuolo, passando per Faenza.

quest’ultima, insieme a Martina Di Giu-seppe, ha trovato nel doppio il punto del pari ai danni della coppia Dentoni/Camerin. Contemporaneamente alle se-mifinali, si sono giocate le gare d’andata dei play-out salvezza, i cui verdetti ar-

riveranno nel prossimo week-end dopo i turni di ritorno: tra i maschi partenza decisa per Vigevano, Bassano e Maglie, mentre tra le donne è Beinasco a fare un decisivo passo verso il mantenimen-to di categoria (3-1 ad Albinea).

Un Challenger da Oscar,Genova premiata a Londra L’Aon Open Memorial Messina di Genova è il miglior Challenger Atp al mondo per l’anno 2014. La consegna del premio durante le ultime Fi-nals di Londra. A ritirarlo, dalle mani del Presidente Atp Chris Kermode (nella foto a sinistra), c’erano il direttore del torneo Giorgio Tarantola (al centro) e il direttore operativo Renato Del Santo. “L’evento ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza in ogni aspetto organizzativo sbaragliando la concorrenza di altri 153 Challenger sparsi nei 5 continenti”, ha detto la direttrice dell’Atp Challenger Tour Joanna Langhorne.

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nei precedenti articoli per le altre tipolo-gie di giocatore. Presentiamo comunque due degli schemi più utilizzati dai miglio-ri rappresentanti di questo stile di gioco.

1. KICK, BACK, POI A RETE

Il giocatore completo a tutto campo serve da sinistra con rotazione in kick e con l’obiettivo di creare un’apertura di campo laterale e portare l’avversario a rispondere con i piedi in corridoio o fuori dallo stesso. Successivamente proverà a eseguire un rovescio lungo-linea con rotazione in backspin seguito da un approccio a rete. In caso di una risposta avversaria poco consistente, si potrà prevedere un approccio a rete a seguito di un di-ritto inside-in.

DIFENDERSI COL BACK

Il giocatore com-pleto a tutto cam-

personal coach

Completissimo,a tutto campo

Ce ne sono pochi in giro, uno è sicuramente Roger Federer. Raccoglie tutte le migliori caratteristiche di ogni tipologia di giocatore, si adatta agli avversari e al loro stile oltre ad adeguarsi a ogni situazione tattica. E non ha punti deboli...

di r. mArinuzzi E m. dEll’EdErA,i.s.f. robErto lombArdi foto GEtty imAGEs

La quinta tipologia di giocatore che prendiamo in analisi è quella relativa al giocatore completo a tutto campo (sugli scorsi nume-

ri il giocatore d’attacco, l’attaccante da fondo, il contrattaccante e il giocatore serve&volley). Lo stile che prendiamo in considerazione questa volta è il più affascinante per gli amanti del tennis, la tipologia di giocatore che tutti i ragazzi fino ai 15, 16 anni dovrebbero prendere come punto di riferimento per allenarsi al meglio prima di specializzarsi in base alle proprie caratteristiche individuali. Il migliore interprete di questo stile di gio-co è Roger Federer.

PROVA GLI SCHEMIOgni giocatore “completo a tutto campo” possiede dei propri schemi specifici che cerca di attuare soprattutto nei momen-ti topici del match. Per l’allenamento di questa tipologia di giocatore, in quanto completo e dunque capace di cavarsela in ogni situazione, si possono prendere in considerazione tutti gli schemi analizzati

Lo svizzero Roger Federer, 34 anni e n.2 Atp, è il mi-glior esempio di giocatore completo, a tutto campo

Caratteristiche Atp WtaStatura 186,5 cm 169,1 cmPeso 80,5 Kg 60 KgNumero di Ace 6,4 1,6% di 1° servizio 61,2 61,6% games di servizio vinti 80,6 63,3% games di risposta vinti 23,4 39,1

Il “completo” se la sa sempre cavareUn giocatore completo a tutto campo lo si riconosce con facilità poiché interpreta al meglio tutte le fasi tattiche, ha diverse soluzioni in tutte le zone del campo. Questo è possibile in quanto possiede un bagaglio di competenze tecniche ampio e di elevata qualità. Solitamente i rappresentanti di questa catego-ria sono molto abili nei fondamentali a rimbalzo con i quali utilizzano al meglio tutte le rotazioni, ma anche nel gioco al volo. Il giocatore completo a tutto campo è molto duttile da un punto di vista tattico/strategico. Grazie alle caratteristiche viste in precedenza è il giocatore che sa adattarsi al meglio alle caratteristiche dell’avversario per fronteggiarlo con efficacia.L’allenamento del giocatore completo a tutto campo prevede l’acquisizione di schemi che richiamano tutte le tipologie di giocatore analizzate finora. Di seguito vengono riportati alcuni dati rilevati nel 2014 tra i top 50 delle classifiche ATP e WTA.

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po su un servizio da sinistra a uscire particolarmente incisivo esegue una risposta di rovescio in diagonale uti-lizzando la rotazione slice. Successi-vamente dovrà spostare l’attenzione sulla fase difensiva: se l’avversario eseguirà un cambio di angolo, il gio-catore completo a tutto campo dovrà eseguire uno spostamento a lungo raggio verso il diritto (la freccia ver-de indica la direzione di spostamento) per provare a difendersi in diagonale.

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keep calmandplay

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racchette

Head Radical MPACon Graphene Xt la nuova edizione della Head Radical propone un modello con lo schema corde Adaptive, interscambiabile (16x16 o 16x19). Una racchetta versatile, stabile e sicura specialmente per colpire da fondo con un po’ di rotazione. Costa 239,95 euro

di mAuro simoncini

Era la novità più attesa di questo finale di stagione 2015. Tutta la gamma Radical di Head rivista con l’introduzione della tecnolo-

gia Graphene XT, di ultimissima genera-zione, ridistribuendo le masse nei punti strategici dal manico alla testa del telaio. Una gamma che già nella precedente edi-zione ha avuto gran successo in negozio, grazie a modifiche più che sostanziali rispetto ai modelli vecchi. Oltre alla più pesante e selettiva Pro (da 310 grammi) il modello più polivalente e adattabile ai diversi livelli e tipi di gioco era Radical MP (295 grammi di peso senza corde e 98 pollici quadrati di ovale).

Tecnologia Al telaio in questione si è aggiunta ora la versione Radical MPA, dotata di Asp, Adaptive String Pattern. In pratica, la possibilità di sostituire i bumper (pas-sacorde) trasformando l’ormai classico e tipicamente moderno schema da 16 corde verticali e 19 orizzontali in un pattern più rivoluzionario 16x16, con maglie decisamente larghe per ave-re più comfort, spinta e rotazioni. Poi le nuove Radical sono tutte pronte ad accogliere il Sony Smart Tennis Sensor,

con un semplice clip alla fine del mani-co, rimuovendo il tappo.

In CampoAbbiamo provato la racchetta incordata 16x16. Il primissimo sostantivo che vie-ne in mente è: sicurezza. Intesa come stabilità, sostanza, abbinata a manovra-bilità. Il telaio si sente comodamente in mano, equilibrato; ma la palla che esce, e facilmente, dal piatto corde è piena e pesante da ribattere. Lo sweetspot è am-pio, generoso se si considera l’ampiezza contenuta dell’ovale, un midplus da 98”. Davvero soddisfacente appoggiarsi sulla palla dell’avversario. In più c’è il valore aggiunto dello schema corde 16x16; ma-glie larghissime significa grande facilità nell’imprimere rotazioni, specie quelle in top. La pallina gira anche se non si è esperti in materia, e non scappa. Sor-prende davvero il controllo, che si con-ferma anche in colpi più raffinati come il backspin di rovescio, immediato e preci-so. Tenendo sempre presente la possibi-lità di cambiare il pattern, aggiungendo 3 corde verticali, la racchetta si dimostra stabile e solida in ogni zona del campo, addirittura d’aiuto quando in difesa non si è prontissimi fisicamente né tantome-

no perfetti dal punto di vista tecnico. Fa-cilità e controllo caratterizzano anche i colpi al volo mentre la maneggevolezza e la resa delle variazioni tagliate colpi-scono al servizio. Incisivo anche oltre alle aspettative pure quando si tentano slice a sorpresa o seconde palle più ca-riche in kick.In sintesi un’agonistica facile, buona anche per molti giocatori di club, spe-cialmente con schema corde 16x16. Di-venta sicuramente più tosta, selettiva e da picchiatori se viene montato il tipico pattern 16x19.

Il pagellone 81/100

ConcorrentiBabolat Pure Control - Wilson Pro Open - Pro Kennex Ki5 300

Estetica 8,5A fondocampo 8Al volo 8Servizio 8Top 8

Back 7,5Potenza 9Controllo 8Maneggevolezza 8Comfort 8

IL LABPeso 291 g Ovale 98 Profilo 20-23-21 mm Bilanciamento 31,9 cm Rigidità 65 Inerzia 319 Potenza 53 su 100 Controllo 43 su 10Ma-neggevolezza 75 su 100

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la regola del gioco

La situazioneNicola sta giocando una partita di sin-golare di primo turno di un tabellone principale di un torneo contro Ales-sandro.

Cosa succede?Sul punteggio di 3-2 in favore di Nico-la nel primo set inizia a piovere leg-germente. Ma per il momento il gioco continua. Sul punteggio di 4-3 per Ales-sandro, Nicola chiede di sospendere la partita per le condizioni atmosferiche.

Con la pioggia ci si può fermareIn particolare modo quando si disputa un match all’aperto, le condizioni clima-tiche giocano un ruolo fondamentale al fine dello svolgimento di una partita di tennis, in quanto possono condizionare pesantemente il tipo di gioco dei gioca-tori. Mentre il freddo, il caldo, il vento di norma non comportano particolari conseguenze in termini di sospensione del gioco (anche se in realtà il caldo in determinate condizioni può consentire una breve sosta tra il secondo e terzo set nel tennis femminile), la pioggia spesso può determinare la sospensio-ne, decretata dall’arbitro o dal giudice arbitro, della partita in corso.

Le sospensioni di una partita a causa delle precipitazioni sono sempre decise dagli ufficiali di gara, e dipendono molto dalla superficie su cui si gioca. La terra rossa è quella che necessita di più valutazioni. I sintetici diventano scivolosi obbligando allo stop più rapido

La regola in televisioneNon solo on-line. Anche tv, all’interno del programma Tennis Magazine, in onda in pri-ma visione tutti i mercoledì su SuperTennis, vengono approfondite e spiegate varie situa-zioni di gioco grazie all’ausilio di arbitri in-ternazionali. Perché, come suggerisce la ru-brica, il tennis è divertimento, ma se conosci le regole ti diverti di più.

ce arbitro e non dei giocatori, i quali non possono lasciare il campo fino a quando non siano autorizzati a far-lo. Nel nostro caso si potrebbe anche pensare che Nicola, il quale ha per-so due giochi consecutivi, possa uti-lizzare come pretesto la pioggia per far sospendere il gioco a danno del suo avversario. Ovviamente i casi di sospensione per condizioni atmo-sferiche possono intervenire in ogni momento della partita, senza nessun riguardo del punteggio, a differenza di quanto diviene rilevante nei casi di sospensione per oscurità. Ma questo lo vedremo in un’altra occasione.

Superficie per superficieLa parte a volte più complicata è la va-lutazione delle condizioni del campo in relazione alla quantità e alla intensità della pioggia, oltre al tipo di superficie sulla quale si sta giocando. Una pioggia debole potrebbe non comportare nes-sun disagio né ai giocatori e nemmeno al campo se stessimo giocando sulla terra battuta, ma non potrebbe dirsi la stessa cosa se stessimo giocando sul veloce, che ovviamente diventa scivo-loso molto presto. Ovviamente, quasi immediata diviene la sospensione su una superficie in erba.

Valutazione delle condizioniPosto che una pioggia intensa compor-ta una immediata sospensione su tutte le superfici, in caso di pioggia debole, in particolare sulla terra, appare quindi necessario non appena ritenuto oppor-tuno, valutare le condizioni del campo, sia verificando che non si scivoli sulle righe rese bagnate sia sincerandosi che la terra non si stia impregnando troppo di acqua e sia pericoloso continuare a giocare.

La decisione agli ufficialiÈ importante ricordare che questa è una decisione dell’arbitro o del giudi-

Comincia a piovere,quando ci si ferma?

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