Dati geografici aperti: le esigenze per facilitarne il riuso
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Dati Geografici Aperti:
Le esigenze per facilitarne il riuso
Michele Aurelio
OpenGeoData Italia
Creative Commons BY 3.0 - SME2014
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Obiettivo primario:
liberare i dati geografici della Pubblica Amministrazione (PA) al fine di
consentirne a tutti il riuso.
Come?
Seguendo, supportando e sponsorizzando qualsiasi
azione intrapresa nella liberalizzazione del dato
geografico di proprietà delle PA
Favorendo e Organizzando gruppi di lavoro e di
discussione, progetti con enti e aziende, documenti
metodologici e di specifiche, censimenti dei dati
geografici
Perché OpenGeoData
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Perché il dato geografico è molto richiesto
non solo per usi professionali
Perché è un dato con caratteristiche e
formati particolari
Perché c’è molta resistenza a renderlo
disponibile in OpenData
Perché non è semplice il linked-data
Perché c’è ancora molto da fare
Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Che cos’è un dato geografico?
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I dati geografici rappresentano oggetti localizzati
sul territorio (visibili o invisibili) attraverso la loro
rappresentazione geometrica o fotografica
georiferita (localizzata sul territorio) e le
informazioni ad essi collegate.
Es: strade, limiti comunali, località abitate, fiumi,
laghi, edifici, zone del piano regolatore,
particelle catastali, tralicci, bacini idrografici, ecc.Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Che cos’è un dato geografico?
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I dati geografici rappresentano oggetti localizzati
sul territorio (visibili o invisibili) attraverso la loro
riproduzione geometrica o fotografica georiferita
e le informazioni ad essi collegate.
Nome: Convento dei Benedettini
Indirizzo: Via di San Benedetto, 15
Località: Vellatrelle
Epoca di costruzione: secolo XIII
Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Che cos’è un dato geografico?
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Ad esempio un edificio può essere rappresentato
geograficamente con un punto o una figura
geometrica (il suo perimetro o le sue componenti)
a cui sono collegate informazioni quali: l’indirizzo,
i piani, l’anno di costruzione, ecc.
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Che cos’è un dato geografico?
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Il dato geografico è georiferito cioè ad esso sono
associate coordinate in un sistema di riferimento
locale o globale specifico.
Per esempio: le coordinate di un punto calcolate
da un navigatore satellitare sono in un sistema
denominato WGS84 che ne consente la
collocazione su una mappa geografica georiferita
nello stesso sistema.
Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Che cos’è un dato geografico?
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Sono dati georiferibili anche i dati alfanumerici che
contengono degli indirizzi, perché attraverso gli
stradari, possono essere calcolate le coordinate
del punto in cui sono localizzati.
Es. Dal database open sugli edifici
scolastici del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca:
AG1A00300T, IMPRESA SOCIALE
CLUB DEI PICCOLI, SCUOLA
DELL'INFANZIA, VIA TIRRENO 3,
AGRIGENTO, 92100, ecc.
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Il dato geografico ha una lunga storia
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Sono più di 20 anni che gli enti producono dati
geografici in formato digitale.
Sono più di 10 anni che gli enti hanno dei Geoportali
web per la consultazione dei dati e dei metadati.
Sono più di 5 anni che alcuni enti ne consentono l’uso
in interoperabilità.
Sono già 2 anni che alcuni enti pubblicano dati
geografici open.
Il dato geografico ha una lunga storia
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Dal 2007 opera OpenStreetMap anche in Italia
Nel 2010 la Regione Piemonte pubblica il sito OpenData (anche con
dati geografici) e il Formez mette a punto la licenza IODL
Nel 2011 ISTAT, Regione Emilia-Romagna, Regione Sardegna (ma
non con licenza standard)
Nel 2012 Provincia di Trento, Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria,
Firenze, Provincia di Roma, Pavia, Milano, Roma, Vicenza, Bologna
Si dichiarano open con Leggi Regionali anche: Lazio, Puglia,
Campania, Friuli Venezia Giulia
Il 19 dicembre 2012 è stata pubblicata su G.U. la Legge 221/2012
La nuova Legge cambia il modo di
vedere l’open data
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Open by default
Gli enti, entro 120 giorni dalla pubblicazione della Legge,
devono dichiarare i dati che rendono disponibili open
L’OpenData rientra nei parametri di valutazione delle
performance dirigenziali
Ruolo fondamentale dell’Agenzia per l’Italia Digitale nel
processo OpenData
Si definiscono aperti i dati che sono resi fruibili secondo i
termini di una licenza che ne permetta l'utilizzo da parte di
chiunque, anche per finalità commerciali
Il dato geografico è il più richiesto
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Da www.dati.piemonte.it (il sito OpenData della Regione)
Il dato geografico è il più richiesto
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Da www.dati.emilia-romagna.it (il sito OpenData della Regione)
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Ma è anche il dato più complesso da usare
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I dati geografici sono in formati specifici
leggibili solo con appositi software GIS
E’ necessario conoscere le problematiche
legate ai sistemi di coordinate
I dati vettoriali hanno una struttura
topologica complessa che consente di
eseguire analisi geografiche
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Ma chi li riusa e a cosa possono servire?
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Professionisti (progetti, analisi, verifiche,
piani di intervento)
Aziende e sviluppatori interessate ad
implementare servizi commerciali ed
applicazioni (web, app, totem)
Università per studi e ricerche
Associazioni che operano sul territorio
(protezione civile, ambiente, cultura, ecc.)
Altri enti pubblici e privatiCreative Commons BY 3.0 - SME2014
Quali sono gli enti che gestiscono dati
geografici ?
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PAC: Ministeri (Ambiente, Cultura, Trasporto,
Agricoltura, Turismo, Difesa, ecc.); Agenzie ed
Istituti (ISPRA, AGEA, ISTAT, Agenzia del
Territorio, CNR, ecc.)
PAL: Regioni (principalmente) e loro Agenzie
(informatica, ambiente, ecc.); Province;
Comuni; aggregazioni di Comuni.
ALTRI: aziende municipalizzate e multiutility
Quali sono gli enti che gestiscono dati
geografici ?
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Fonte:
Associazione OpenGeoData Italia
Nuovo rapporto sui dati geografici aperti - 28 febbraio 2014
Quali le difficoltà a rendere open i
dati geografici per la PAC ?
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A parte poche eccezioni, quasi tutti gli altri enti
centrali che trattano dati geografici non parlano di
OpenData.
le “scuse” sono: non abbiamo dati completi o
aggiornati; non sappiamo come verranno usati;
siamo contrari all’uso commerciale dei nostri dati;
possono essere manomessi per scopi non leciti.
Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Quali licenze d’uso sono disponibili
per l’OpenGeoData ?
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Italian Open Data License (IODL) 2.0 sul sito del Formez
(Centro servizi, assistenza, studi e formazione per
l'ammodernamento delle P.A.) – in lingua italiana – dedicata ai
dati e alle banche dati – obbligo di citare la fonte
Creative Commons 0 – pubblico dominio, solo in inglese (non
obbliga alla citazione della fonte)
Creative Commons 3.0 BY – disponibile in “n” lingue compreso
l’italiano, in linguaggio comune e in forma legale – dedicata alle
opere - obbligo di citare la fonte
Open Database License 1.0 – in lingua inglese – dedicata alle
banche dati
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La certificazione del database
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Regolamentare l’uso della documentazione attestante il
dato di origine e la licenza associata.
Perché nel tempo le condizioni potrebbero modificarsi:
o Cambia l’ente e le politiche di diffusione dei dati
o Cambia il sito e si perde l’informazione storica
o Cambia la versione del dataset (aggiornamenti,
revisioni, ecc.)
o Lo stesso dataset è disponibile su diversi siti con
differenti licenze
Creative Commons BY 3.0 - SME2014
La certificazione del database
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Gli enti che espongono i dati dovrebbero
comprendere nel file compresso di download
un file che contiene il metadato (PDF, TXT, ..).
Dovrebbero chiedere ai riutilizzatori non solo
di citare la fonte di permettere all’utente delle
loro applicazioni di consultare il metadato
fornito dall’ente.Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Il metadato ed il suo uso
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Il metadato ed il suo uso
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Il metadato ed il suo uso
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
La situazione attuale degli OpenData
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
La spinta Europea all’OpenData
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Aggiornare la direttiva del 2003 (recepita dal Governo
Italiano nel 2006) sul riutilizzo delle informazioni:
• tutti i documenti della PA possono essere riutilizzati per
qualsiasi scopo, commerciale o non commerciale;
• gli enti pubblici non possono addebitare costi superiori
a quelli necessari per soddisfare una singola richiesta
di dati (costi marginali); la maggior parte dei dati sarà
Open;
• rendere obbligatoria la diffusione dei dati in formati a di
uso comune, per garantirne un effettivo riutilizzo;
• introdurre una supervisione per garantire il rispetto di
questi principi.Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Le Azioni del Governo Italiano
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Il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) del 2005 parla di
disponibilità di dati pubblici. Aggiornato nel 2010, estende il
concetto di aprire i dati ma non parla di OpenData. A ottobre 2011 il
Formez il pubblica un Vademecum sull’OpenData.
Nell’autunno 2011, il Ministro Brunetta lancia e pubblica il portale
governativo dell’OpenData www.dati.gov.it supportato da:
FormezPA, DigitPA, Ministero per la Pubblica Amministrazione e la
Semplificazione, Dipartimento per la Digitalizzazione della PA e
l’Innovazione Tecnologica.
Il Governo Monti avvia l’Agenda Digitale con e-Government e
OpenData.
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Gli enti centrali dello Stato
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Un esempio (quasi unico) per l’OpenData è l’ISTAT
(dati geografici e indicatori statistici dei censimenti)
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Gli enti centrali dello Stato
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Altro esempio: UNESCO - http://www.unesco.beniculturali.it/
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Gli enti centrali dello Stato
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Gli enti centrali dello Stato
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Tutti gli altri enti sono ancora indietro:
gli Istituti Cartografici Militari, i Ministeri e le loro
agenzie, il Geoportale Nazionale, l’Agenzia del
Territorio
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QUANTI sono i Dataset in Italia?
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Fonte:
http://www.dati.gov.it/
DOVE sono i Dataset in Italia?
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Fonte:
http://www.dati.gov.it/
DOVE sono i Dataset in Italia?
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Creative Commons BY 3.0 - SME2014
Fonte:
http://www.dati.gov.it/
Regioni OpenData
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Regione Piemonte
Prima regione Open: www.dati.piemonte.it
Legge regionale n.24 del 23/12/2011 OpenData
Licenze CC0 e CC-BY; Servizi Linked-data
575 Dataset
Regione Emilia Romagna
Ottobre 2011: www.dati.emilia-romagna.it
Ottobre 2011: nuovo Geoportale regionale
Licenza CC-BY 2.5
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Regioni OpenData
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Regione Veneto
Gennaio 2012: http://dati.veneto.it
Licenza CC-BY, IODL 1 e 2
Delibera 2301 del 29/12/2011 per l’Opendata
127 Dataset
Regione Friuli Venezia Giulia
Legge Reg. 17 aprile 2014, n.7 per l’OpenData
dati.friuliveneziagiulia.it
Licenza IODL 2
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Regioni OpenData
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Regione Lombardia
DGR 2585 del 30/11/2011 Agenda Digitale (OD)
Gennaio 2012: https://dati.lombardia.it
219 Dataset
Regione Sardegna
http://www.sardegnageoportale.it/
Download di tutti i dati del SIT dal Geoportale (aprile
2011) con licenza (luglio 2010) abbastanza Open ma non
standard
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Regioni e Prov. Aut. OpenData
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Regione Campania
Delibera 128 del 20/3/2012 OpenData
Scaricabili diversi layer senza licenza
Provincia Autonoma di Trento
http://dati.trentino.it/
Licenze CC0 e CC-BY
864 dataset trovati
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Le altre Regioni
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Regione Puglia
Legge Regionale n.20 del 24 Luglio 2012
http://www.dati.puglia.it/
Regione Sicilia
Disegno di legge sull’OpenData
Scaricabili alcuni dati dal Geoportale con nuovo
regolamento che non fa cenno di licenze Open.
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Rapporto annuale di OpenGeoData
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I vantaggi (e gli svantaggi)
di essere OPEN
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E’ difficile essere OPEN (un esempio)
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WGS84
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E’ difficile essere OPEN (un esempio)
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E’ difficile essere OPEN (un esempio)
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Il dato non è in WGS84 ma in UTM/WGS84 fuso 33
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Open Data Consapevole
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UTILITA’Matrice Dataset/Utenti potenziali
EFFICACIAModelli, formati, metadati, standard, interoperabilità,
applicazioni per l’uso
BENEFICIEconomici, intangibili
RISCHI E CRITICITA’Legali, di privacy, di aggiornamento
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Rischi (Privacy)
Fonte:
Patrizia Saggini – Smart Egov
http://www.patriziasaggini.it/agendadigitale/open-data-ed-energia/
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione i dati dei consumi delle utenze di
energia elettrica e gas ai Comuni
Comparando i dati con le superfici degli immobili si può arrivare alla classificazione
energetica delle abitazioni del territorio
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Rischi (Privacy)
Fonte:
Monica Palmirani – Università di Bologna
Intervento alla conferenza OpenGeoData Italia 2014
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I professionisti del RIUSO
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Necessità di reperire le cartografie di base e tematiche, i piani
e i vincoli, i dati catastali, i sondaggi del sottosuolo, …
Progetti e pratiche richiedono elaborati grafici, stralci
cartografici e mappe di vario tipo, derivati dai dati della stessa
Pubblica Amministrazione che riceve tale documentazione per le
dovute autorizzazioni
Molto spesso i dati necessari sono prodotti dagli stessi Comuni
o da altri Enti sovraordinati che però sono restii a pubblicarli in
licenze e formati aperti, pronti per il riuso.
Architetti, Ingegneri, Geometri, Geologi, Pianificatori, Agronomi, ecc
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Perché non rendere OPEN i
Vincoli?
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Perché non rendere OPEN i
Vincoli?Sarebbe un dato OPEN “Consapevole”?
UTILITA’
EFFICACIA
BENEFICI
RISCHI E CRITICITA’
Gli utenti sarebbero i Professionisti che devono presentare
(ad esempio) una pratica per costruire
certezza del dato, precisione, reperibilità immediata
Risparmio di tempo sulle richieste
Nessun rischio. Privacy rispettata.
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Esempi Concreti di RIUSO
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Esempi Concreti di RIUSO
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Progetti per il FUTURO
Problematiche riscontrate
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Manca una legge nazionale impositiva
sull’OpenData
Gli uffici cartografici centrali e locali tendono a
ritardare l’adozione dell’OpenData, soprattutto
sui dati di base (DB topografici, DTM, ortofoto)
Licenze d’uso: Creative Commons, Italian
Open Data License, Open Database License
Problematiche riscontrate
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Molti i download di layer geografici dai siti
OpenData – pochi i riscontri d’uso e le
applicazioni sviluppate dai privati
Ancora poco utilizzati gli strumenti di
condivisione dei dati Open
Il futuro a cui pensare: il LinkedGeoData
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Michele Aurelio
OpenGeoData Italia
Email: [email protected]
Twitter: miauit
Web: http://www.opengeodata.it