DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera:...

100

Transcript of DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera:...

Page 1: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 2: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

1

DATI AMMINISTRATIVI

1. PREMESSA

2. IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI GIURIDICI RESPONSABILI

3. DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE

4. PRESCRIZIONI OPERATIVE GENERALI

5. PRESCRIZIONI GENERALI PER LE AREE DI CANTIERE

6. ANALISI PRELIMINARE

7. SISTEMA ORGANIZZATIVO DEL CANTIERE

8. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

9. TIPOLOGIA DI CANTIERE

10. SISTEMA DELLA VIABILITA’ INTERNA

11. SISTEMA DEGLI IMPIANTI

12. RELAZIONE DI CANTIERIZZAZIONE

13. VALUTAZIONE DEI RISCHI

14. FASI E SUB FASI DI LAVORAZIONE

15. DISPOSIZIONI PER I PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA

16. PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI

ALLEGATI:

1- STIMA COSTI SICUREZZA

2- CRONOPROGRAMMA

3- LAYOUT DI CANTIERE

4- REGIONE BASILICATA: deliberazione di G.R. 1743/2011

Page 3: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

2

PROGETTO ESECUTIVO PER L’ INTERVENTO DI RISAGOMATURA E PULIZIA ALVEO FIUME SINNI A

MONTE DELLA TRAVERSA “SANTA LAURA” IN AGRO DI ROTONDELLA (MT)

PROGETTO ESECUTIVO

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Redatto ai sensi dell'Art. 100 del D.lgs. 9/4/2008, n.

81.

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007,

n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

TITOLO IV – CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

Committenza: REGIONE BASILICATA

Tipologia committenza: Pubblica

Denominazione del cantiere: Traversa Santa Laura

Indirizzo del cantiere: Traversa Santa Laura fiume Sinni – agro del Comune di Rotondella

Natura dell’opera: Movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati arginali

Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: _______________________________________

Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: ________________________________________

Page 4: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

3

INDICE

DATI AMMINISTRATIVI

Dati del cantiere

Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati arginali

Importo presunto dei lavori al netto degli oneri della sicurezza: 344.000,00

Oggetto: INTERVENTO DI RISAGOMATURA E PULIZIA ALVEO FIUME SINNI A MONTE DELLA TRAVERSA

“SANTA LAURA” IN AGRO DI ROTONDELLA (MT)

Cantiere: Comune di Rotondella e di Tursi

Data presunta inizio lavori: settembre 2012

Data conclusione lavori Dopo 50 gg.

Entità presunta cantiere: 240 uomini - giorno

Ditte: E' prevista la presenza di una sola ditta per:

- Movimenti terre

Dati dei soggetti

Committente: Regione Basilicata – Ufficio Prevenzione e Controllo Ambiente

Responsabile dei lavori:

Progettisti:

Direttore Lavori:

Coordinatore sicurezza in fase di progettazione:

Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione:

Organi di controllo:

Dipartimento provinciale Ispettorato del Lavoro

INPS

INAIL

CASSA EDILE

Page 5: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

4

Numeri utili:

Al fine di fronteggiare situazioni di pronto soccorso o di emergenza, l’impresa appaltatrice, oltre a fornire

alle altre imprese che entreranno ad operare nel cantiere le informazioni per la cooperazione,

indispensabili sul comportamento individuale per affrontare i momenti di emergenza, dovrà fornire in

proposito, oltre a quelle definite nella tabella successiva, una serie di notizie utili da esporre e conservare

per ogni evenienza, in modo facilmente visibile, presso il posto telefonico di cantiere.

115 - Vigili del Fuoco

112 - Carabinieri

113 - Polizia

118 - Pronto Soccorso

Page 6: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

5

1. Premessa

Il presente elaborato è stato redatto in conformità alle disposizioni contenute nell’articolo 100 del D.lgs. 9

aprile 2008, n. 81.

In particolare esso contiene:

- l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi prevedibili nel cantiere specifici delle lavorazioni che

verranno eseguite e dei rischi connessi alle condizioni del sito dove tali lavorazioni avranno luogo;

- le procedure esecutive e le prescrizioni di sicurezza atte a garantire, per tutta la durata dei lavori, la

salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori, nel rispetto della legislazione vigente e delle norme

tecniche in materia di lavoro;

- la pianificazione dei lavori;

- la stima degli oneri per le misure di sicurezza.

Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sarà composto da due distinti documenti:

• Piano Generale;

• Piano di Coordinamento.

Ad esso sarà inoltre allegato il Fascicolo dell’Opera contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione

e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori di cui all’art.91 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

Esso sarà parte integrante del Contratto d’appalto delle opere in oggetto; in fase di realizzazione dell’opera

il Committente svolgerà tramite il Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva un’azione di controllo

sull’applicazione delle disposizioni contenute nel piano; la mancata osservanza di quanto previsto nel piano

e di quanto formulato dal Coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva rappresentano violazione delle

norme contrattuali.

L’Impresa subappaltatrice verificherà il presente piano sulla base della propria organizzazione di Cantiere,

nonché delle sequenze di dettaglio che intenderà attuare per l’esecuzione delle lavorazioni, ed

eventualmente proporrà al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione le opportune modifiche od

integrazioni (art. 98, comma 5 del D.Lgs. 81/2008).

Queste dovranno essere presentate entro 30 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima della consegna

dei lavori, ed approvate dal Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.

L’Impresa deve altresì presentare un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte

autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori, ai sensi

dell’art. 4 del D.Lgs. 626/94 e successive modifiche: questo verrà considerato come piano complementare

di dettaglio del presente piano di sicurezza.

In caso si presentino circostanze particolari in corso d’opera che richiedano modalità esecutive differenti da

quelle previste all’atto della stesura del presente piano, l’Impresa avrà l’obbligo di fornire maggiori dettagli

od integrazioni senza alcun onere aggiuntivo. Tali variazioni dovranno essere concordate ed approvate dal

Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. Il presente Piano di sicurezza, compresi allegati, note ed

elaborati, in relazione a quanto previsto all’art. 96 comma 2 del D.Lgs. 81/2008 e in particolare modo

Page 7: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

6

all’accettazione e alla gestione da parte dei singoli datori di lavoro dei piani di sicurezza e coordinamento,

in nessun caso può sostituire la valutazione che l’Impresa deve, all’interno delle presenti procedure di

piano, avere. Essa ha quindi l’obbligo di integrare il proprio documento di valutazione dei rischi ai sensi del

D.Lgs. 626/94 in relazione a quanto previsto nel presente piano di sicurezza. L’Impresa Appaltatrice e

ciascuna Impresa Subappaltatrice predisporranno quindi per ogni singolo settore operativo e/o per le

singole unità operative, il documento di valutazione previsto dall’art. 4 del D. Lgs. 626/94 con tutte le

indicazioni relative all’organico dei diversi Enti erogatori e degli addetti del Servizio Prevenzione e

Protezione (ex art. 12 comma 1b, D.Lgs. 626/94), nonché i riferimenti per i relativi rappresentanti dei

lavoratori per la sicurezza, onde consentire al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione di

verificare l’attuazione di quanto previsto all’art. 92 comma d del D.Lgs. 81/2008 (“il Coordinatore per la

sicurezza in fase di esecuzione verifica l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine

di assicurare il coordinamento tra i rappresentanti per la sicurezza finalizzato al miglioramento della

sicurezza in cantiere”).

Il piano operativo dell’impresa dovrà fornire inoltre le indicazioni necessarie in merito alle attrezzature

impiegate, alle modalità di realizzazione ed alle conseguenti prescrizioni di sicurezza per tutte le

lavorazioni.

L’Impresa avrà l’obbligo di fare osservare ai propri dipendenti quanto stabilito nel presente piano e di

fornire ai propri lavoratori i dispositivi di protezione individuale (DPI) ed i mezzi di lavoro adeguati; il

Direttore di Cantiere ne verificherà l’uso e l’adeguatezza.

Qualora durante le lavorazioni si verificasse la presenza simultanea di altre imprese assoggettate a piani di

sicurezza diversi dal presente, il coordinatore per l’esecuzione dei lavori dovrà rendere compatibili tali

attività con quelle di cui al presente piano. L’Appaltatore prenderà atto di quanto concordato dai suddetti e

proporrà eventuali modifiche all’organizzazione del cantiere: tutto questo sarà recepito in un apposito

elaborato e quindi allegato al presente piano per formarne parte integrante e sostanziale.

La stima dei costi della sicurezza, che ha la finalità di determinare l’onere presunto delle opere provvisionali

finalizzate alla sicurezza secondo le indicazioni dell’ Allegato XV articola 4 D.Lgs. 81/2008 rimane fissa ed

invariabile: l’Appaltatore non può pertanto avanzare nessuna ulteriore pretesa oltre a quanto stabilito nel

contratto.

I rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori dovranno poter prendere visione del Piano di Sicurezza e

Coordinamento almeno 10 giorni prima dell’inizio lavori (Art.100 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e

successive modifiche); gli stessi rappresentanti dei lavoratori potranno avanzare richieste di chiarimenti sul

contenuto del Piano e ove lo ritengano necessario, produrre proposte di modifica.

E’ facoltà e dovere del Coordinatore in fase di esecuzione, ove egli stesso lo ritenga necessario per il

verificarsi di mutate condizioni nel corso delle lavorazioni o perché lo reputi comunque indispensabile,

apportare eventuali modifiche al presente Piano, al fine di integrare e migliorare i livelli di sicurezza del

cantiere.

Il Piano stesso potrà essere modificato, integrato od aggiornato dal Coordinatore anche in accoglimento di

eventuali proposte da parte delle imprese o dei lavoratori autonomi coinvolti nelle lavorazioni.

Tutti i lavoratori presenti in cantiere, sia quelli dipendenti dell’impresa appaltatrice che quelli autonomi,

dovranno seguire i contenuti e prescrizioni del presente Piano.

Page 8: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

7

2. Identificazione dei soggetti giuridici responsabili

COMMITTENTE (persona giuridica)

Rappresentato da (persona fisica)

DIRETTORE LAVORI GENERALE

DIRETTORI OPERATIVI PER SETTORE OPERATIVO O PER AREE DISCIPLINARI

COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE

COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE (per settori operativi)

IMPRESE

IMPRESA APPALTATRICE (persona giuridica)

Rappresentata da:

Datore di Lavoro:

Nome:

RESPONSABILE COMMESSA (con mandati economici)

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (generale)

IMPRESA SUBAPPALTATRICE

Datore di Lavoro:

IMPRESA SUBAPPALTATRICE

Datore di Lavoro:

DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE (con mandati, compreso quello della conduzione della sicurezza di

cantiere)

Page 9: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

8

3. DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE

Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dovrà verificare che l’Appaltatore abbia

adeguatamente previsto le modalità per l’archiviazione, la consultazione, la revisione e la reperibilità in

cantiere, in originale od in copia, dei seguenti documenti inerenti l’igiene e la sicurezza dei lavoratori:

• DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ ALLA REGOLA DELL’ARTE DELL’IMPIANTO ELETTRICO, COMPRENSIVA

DEGLI ALLEGATI DI LEGGE;

• SCHEDA DI DENUNCIA, OVE NECESSARIO, DELL’IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE

ATMOSFERICHE (MOD. A, ART. 39 D.P.R. 547/55) REGOLARMENTE VIDIMATA DAL PMP TERRITORIALMENTE

COMPETENTE;

• SCHEDA DI DENUNCIA DEGLI IMPIANTI DI MESSA A TERRA (MOD. B, ART. 328 D.P.R. 547/55)

REGOLARMENTE VIDIMATA DAL PMP TERRITORIALMENTE COMPETENTE;

• VERBALE DI PRIMA VERIFICA DELL’IMPIANTO DI MESSA A TERRA EFFETTUATA DALL’ISPESL;

• EVENTUALE VERBALE DI PRIMA VERIFICA DELL’IMPIANTO DI PROTEZIONE SCARICHE ATMOSFERICHE

EFFETTUATA DALL’ISPESL;

• LIBRETTO PONTEGGI CON AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE SECONDO QUANTO PRESCRITTO NEL D.P.R.

DEL 7 GENNAIO 1956 N° 164 AGLI ARTICOLI 30 E 31 ED EVENTUALE PROGETTO PER I PONTEGGI METALLICI

DI ALTEZZA SUPERIORE A 20 METRI E LE ALTRE OPERE PROVVISIONALI, COSTITUITE DA ELEMENTI

METALLICI, O DI NOTEVOLE IMPORTANZA E COMPLESSITÀ IN RAPPORTO ALLE LORO DIMENSIONI ED AI

SOVRACCARICHI SECONDO QUANTO INDICATO ALL’ARTICOLO 32 DEL SUDDETTO D.P.R.;

• LIBRETTI DI VERIFICA APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI PORTATA SUPERIORE A 200 KG;

• CERTIFICATI DI OMOLOGAZIONE DELLE MACCHINE OPERATRICI SOGGETTE AD OMOLOGAZIONE;

• SCHEDE DI REGISTRAZIONE DELLE VERIFICHE TRIMESTRALI DELLE FUNI E/O CATENE;

• LIBRETTI DI ISTRUZIONE E MANUTENZIONE DELLE MACCHINE, DEGLI IMPIANTI E DELLE ATTREZZATURE;

• VERIFICHE DI EVENTUALI APPARECCHI A PRESSIONE;

• LIBRO MATRICOLA DEI DIPENDENTI;

• MODULO DI CONSEGNA AL PERSONALE DEI D.P.I.;

• REGISTRO DEGLI INFORTUNI AGGIORNATO;

• TESSERINI DI REGISTRAZIONE DELLA VACCINAZIONE ANTITETANICA DEI LAVORATORI;

• ACCERTAMENTI SANITARI PER GLI ADDETTI ALLE LAVORAZIONI DI CUI ALLA TABELLA ALLEGATA AL D.P.R.

303/56;

• CERTIFICAZIONE DI ABILITAZIONE ALLE MANSIONI ESECUTIVE PER LA PROTEZIONE DEI CANTIERI;

• ATTIVAZIONE DELLE PRATICHE DI PREVENZIONE INCENDI PER LE EVENTUALI INSTALLAZIONI SOGGETTE AL

CONTROLLO DEL COMANDO PROVINCIALE VV.FF. (DEPOSITI COMBUSTIBILI LIQUIDI O GASSOSI, GRUPPI

ELETTROGENI AD INSTALLAZIONE FISSA, DISTRIBUTORI DI CARBURANTI DA CANTIERE, ECC..)

Page 10: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

9

• COPIA DELLA NOTIFICA PRELIMINARE;

• IL PRESENTE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ED IL FASCICOLO DELL’OPERA FIRMATI DAL

COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E DALL’APPALTATORE PER ACCETTAZIONE;

• PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA REDATTO DALL’APPALTATORE E DALLE ALTRE IMPRESE ESECUTRICI;

• PROGRAMMA TEMPORALE DI DETTAGLIO DEI LAVORI QUALIFICATO CON MEZZI E MANODOPERA;

• NOMINE DEI SOGGETTI REFERENTI PER LA SICUREZZA;

• DOCUMENTI ATTESTANTI LA FORMAZIONE E L’INFORMAZIONE DEI LAVORATORI;

• REGISTRO DI CARICO E SCARICO DI RIFIUTI ASSIMILABILI AGLI URBANI, SPECIALI, TOSSICI E NOCIVI;

• SCHEDE DI SICUREZZA DEI PRODOTTI USATI;

• VERBALI DELLE RIUNIONI PREVISTE DAL D.LGS. 626/94;

• DOCUMENTAZIONE DA CUI RISULTI CHIARAMENTE CHE L’APPALTATORE HA ORGANIZZATO UN

ADEGUATO SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO, DI ANTINCENDIO E DI EVACUAZIONE DEI LAVORATORI;

• VERBALI DELLE RIUNIONI DI COORDINAMENTO;

• PIANO DI LAVORO EX ART.34 D.LGS. 277/91 PER L’EVENTUALE PRESENZA DI AMIANTO;

• COPIA DEGLI ORDINI DI SERVIZIO E DEI VERBALI DELLE RIUNIONI TRA COORDINATORE PER L’ESECUZIONE

ED APPALTATORE.

Le notizie e gli accertamenti di cui sopra dovranno essere aggiornati ad ogni variazione delle caratteristiche

del cantiere, in termini di fasi di lavoro, imprese operanti, od attrezzature utilizzate.

Page 11: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

10

4. PRESCRIZIONI OPERATIVE GENERALI

Protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall’ambiente esterno.

L’area di progetto dovrà essere delimitata per la maggior parte da una recinzione per evitare rischi

provenienti da ambienti esterni.

Trasmissione d’agenti inquinanti

Dato che in cantiere è presente rischio amianto naturale si dovranno attuare opportune cautele per evitare

trasmissione all'esterno di essi.

Propagazione di incendi

Particolare sorveglianza sarà messa in atto durante le eventuali operazioni di sfalciatura ed ogni altra

operazione che possa propagare l'incendio agli elementi circostanti

Propagazione di rumori molesti

Nulla

Inoltre, da parte dell’impresa dovrà essere realizzata una stima previsionale delle emissioni rumorose che

saranno prodotte dai macchinari e dai mezzi di lavoro.

Propagazione di polveri – Sistemi di mitigazione degli impatti

La realizzazione dell’intervento prevede il trasporto di materiali e delle terre utili al rialzo ed alla

realizzazione delle arginature, il rifornimento di carburante dei mezzi e d’opera, l’approvvigionamento

idrico per usi igienici e per il servizio d’irrorazione per l’abbattimento delle polveri. L’impresa dovrà

prevedere idonei sistemi di mitigazione degli impatti (con particolare riferimento alla propagazione di

polveri) dovuti al traffico indotto in fase di cantiere e sottoporli ad approvazione del coordinatore in fase di

esecuzione.

Prima dell’inizio dei lavori, in concertazione con il coordinatore in fase di esecuzione e della direzione dei

lavori, l’impresa dovrà comunque provvedere a verificare la cartografia della viabilità di servizio,

proponendo modifche o migliorie in funzione della propria organizzazione.

Le principali problematiche indotte dalla fase di realizzazione dell’opera sulla componente atmosfera

riguardano la produzione di polveri e le emissioni di gas e particolato.

Tali problematiche possono riscontrarsi lungo la viabilità impegnata dalla movimentazione dei mezzi

pesanti e nell’intorno delle aree in cui avvengono le lavorazioni (in special modo nella fasi di scarico del

materiale e di movimentazione del pietrisco delle massicciate), ponendo particolare attenzione alle zone

urbanizzate circostanti.

Il controllo della produzione di polveri all’interno delle aree di cantiere potrà essere ottenuto mediante

l’adozione degli accorgimenti di seguito indicati:

Page 12: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

11

1. bagnatura periodica delle superfici di cantiere in relazione al passaggio dei mezzi e delle operazioni di

carico/scarico, con aumento della frequenza delle bagnature durante la stagione estiva;

2. stabilizzazione chimica delle piste di cantiere;

3. bagnatura periodica delle aree destinate allo stoccaggio temporaneo dei materiali, o loro copertura al

fine di evitare il sollevamento delle polveri;

4. bagnatura del pietrisco prima della fase di lavorazione e dei materiali risultanti dalle demolizioni e scavi.

In riferimento ai tratti di viabilità urbana (in corrispondenza dei centri abitati interferiti lungo i collegamenti

con i siti di cantiere) ed extraurbana impegnati dai transiti dei mezzi pesanti demandati al trasporto dei

materiali, occorrerà effettuare le seguenti azioni:

1. adozione di velocità ridotta da parte dei mezzi pesanti;

2. copertura dei cassoni dei mezzi con teli in modo da ridurre eventuali dispersioni di polveri durante il

trasporto dei materiali;

3. lavaggio giornaliero dei mezzi di cantiere e pulizia con acqua dei pneumatici dei veicoli in uscita.

Per il contenimento delle polveri nell’intorno delle aree di cantiere, in presenza di recettori, si potranno

eventualmente adottare pannellature temporanee, prevedendo monitoraggi periodici delle polveri in

campioni d’aria prelevati nei pressi dei recettori ritenuti maggiormente esposti.

Si segnalano, infine, le azioni da intraprendere per minimizzare i problemi relativi alle emissioni di gas e

particolato:

1. utilizzo di mezzi di cantiere che rispondano ai limiti di emissione previsti dalle normative vigenti, ossia

dotati di sistemi di abbattimento del particolato di cui occorrerà prevedere idonea e frequente

manutenzione e verifica dell’efficienza anche attraverso misure dell’opacità dei fumi;

2. uso di attrezzature di cantiere e di impianti fissi prevalentemente con motori elettrici alimentati dalla

rete esistente.

Servizi igienico assistenziali.

Vedi paragrafo “Organizzazione del cantiere” e tavole allegate al piano.

Protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell’area del cantiere di linee aeree e condutture

sotterranee.

Eventuali linee interrate presenti nell’area di lavoro dovranno essere individuate prima dell’inizio dei lavori

mediante sopralluoghi con gli enti gestori ed eventualmente segnalate al coordinatore all’esecuzione dei

lavori. Analogamente per le linee aeree si dovranno effettuare sopralluoghi atti a verificare eventuali

interferenze tra le linee aeree stesse e i macchinari che verranno utilizzati; in particolare dovranno essere

valutate le distanze dalle linee aeree nello stato di progetto delle sommità arginali.

Viabilità principale di cantiere.

Vedi paragrafo “Organizzazione del cantiere” e tavole allegate.

Page 13: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

12

Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo.

Gli impianti di alimentazione dovranno essere intercettati e interrotti o deviati.

Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche.

Tutti gli impianti dovranno essere realizzati tenendo conto della Norma CEI 64-17 “GUIDA ALL’ESECUZIONE

DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI”.

In ogni modo, nel cantiere la tensione massima sulle masse metalliche non dovrà superare i 25 V (CEI

648/7), considerando massa esterna qualunque parte metallica con resistenza verso terra minore 200 Ohm.

Per questo motivo tutte le masse metalliche, siano esse relative a macchinari o ad opere provvisionali (es.

ponteggi), dovranno essere collegate a terra.

Tutti i collegamenti a terra dovranno essere coordinati con l'interruttore generale installato nel quadro di

cantiere.

Il numero di dispersori e il loro diametro dovrà essere opportunamente calcolato e verificato a cura

dell'installatore.

Per quanto riguarda l’IMPIANTO DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE, tenendo conto della

posizione geografica del cantiere, nonché delle dimensioni ed ubicazioni delle strutture presenti nell’area,

in base alla citata norma CEI 64-17 capitolo 11, della quale nella pagina che segue si riporta il grafico

esplicativo, non si ravvisa la necessità di realizzarlo, anche perché tale impianto di norma e' richiesto per

opere provvisionali avente uno sviluppo in altezza di una certa importanza (si veda anche norma CEI

811/2/3/4 e la guida CEI-ISPLESL 81/2 1995).

Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di seppellimento e/o sprofondamento sono indicate

ai punti seguenti. Il personale a terra e/o sul fondo dello scavo non deve essere presente nel campo

d’azione degli automezzi.

Dove siano presenti lavoratori sul fondo di scavi, verificare il grado di stabilità delle scarpate prima di

consentire l’accesso di macchine in prossimità del bordo delle stesse.

a) Per le operazioni di scavo a sezione obbligata con profondità maggiori a m 1,50 quando la consistenza del

terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve

provvedere man mano che procede lo scavo, ad eseguire idonee armature per protezione nei riguardi di

possibili franamenti.

b) Al fine di evitare franamenti, durante i lavori di scavo la pendenza delle pareti deve essere

adeguatamente inferiore all’angolo di natural declivio del terreno.

I lavori di scavo all’aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici, devono essere preceduti da un

accertamento delle condizioni del terreno e delle opere eventualmente esistenti nella zona interessata.

Devono essere adottate tecniche di scavo adatte alle circostanze che garantiscano anche la stabilità degli

edifici, delle opere preesistenti e delle loro fondazioni.

Page 14: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

13

Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall’inclinazione delle

pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane, crolli e da

resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.

La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente

l’operazione di scavo.

La presenza di scavi aperti deve essere in tutti i casi adeguatamente segnalata con cartelli indicanti la

presenza dello scavo e barriere mobili (transenne metalliche costituite da cavalletti e fasce orizzontali di

legno o lamiera colorate a bande inclinate bianco/rosso) o delimitazioni opportune (piantoni metallici

collegati con bande in plastica colorata).

Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l’installazione di macchine pesanti o fonti

di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.

I DPI specifici da adottare per i lavori con rischio di seppellimento e/o sprofondamento sono:

• caschi di protezione per l'industria mascherine antipolvere per la protezione delle vie respiratorie occhiali

a maschera scarpe e stivali di tipo antinfortunistico (suola imperforabile, slacciamento rapido, punta

rinforzata contro lo schiacciamento)

Misure generali da adottare contro il rischio di annegamento.

Essendo il progetto relativo alla realizzazione di vari interventi in alveo, dovranno essere tenuti in debito

conto, i fenomeni idrologici e idraulici interessanti l’area nel suo complesso.

In particolare tali fenomeni interesseranno il cantiere quando verranno svolte attività in zone giudicate

allagabili da eventi di piena. Poiché il sistema arginale attuale, è capace di contenere fenomeni di piena con

tempo di ritorno inferiore ai 30 anni andranno considerate normalmente allagabili tutte le zone poste a

quota inferiore della sommità degli argini.

Per eventi di piena, risulteranno rischiose tutte quelle attività legate sia alle sistemazioni idrauliche che a

quelle che avvengono all’interno di scavi, in quanto risulteranno a quota inferiore della sommità degli

argini. In questi casi si prevedrà una situazione di preallarme in funzione del livello idrico del corso d’acqua.

In particolare, per tutto il periodo dei lavori, dovrà essere posto in opera, un segnale inamovibile, il

ricoprimento del quale, da parte dell’acqua del corso d’acqua, rappresenterà lo stato di preallarme. Tale

segnale, dovrà essere posizionato sulla sponda, internamente al cantiere, in modo che sia possibile

individuare a vista lo stato di preallarme.

In modo analogo per le opere di protezione idraulica con esecuzione di attività lavorative sulle piste

realizzate per l’accesso agli argini ed all’alveo, dovrà essere previsto un idoneo segnale inamovibile che

indichi il livello idrico di preallarme, posizionato anch’esso in modo ben visibile.

Il metodo sopra suggerito risulterà utile per un esame a vista del livello idrico del fiume, ma sarà inefficace

per eventi di picco, per i quali l’onda di piena si configura piuttosto ripida e quindi l’innalzamento del pelo

libero del fiume avviene in modo repentino. Quindi la predisposizione di tali segnali non esime la ditta

aggiudicataria dell’appalto, di informarsi, durante tutta la durata del cantiere, sulla possibilità di eventi di

piena dei corsi d’acqua presso gli organi competenti.

Page 15: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

14

In particolare la ditta dovrà dimostrare di essere a conoscenza delle previsioni meteorologiche relative alla

zona di cantiere per tutti i giorni lavorativi e per i periodi di chiusura di cantiere.

In funzione quindi di quanto precedentemente detto, tutte le lavorazioni in genere con particolare riguardo

a quelle in alveo (realizzazione degli attraversamenti) o in ambito arginale, che prevedono la presenza di

persone o mezzi di esecuzione in zona allagabile, dovranno essere eseguite seguendo rigorosamente le

seguenti prescrizioni:

Nel caso di fenomeni di piena o di previsioni di piena dei corsi d’acqua sopra citati, le lavorazioni dovranno

essere sospese e i lavoratori e le macchine dovranno essere allontanati dal cantiere. Sarà onere

dell’impresa informarsi presso gli organi competenti sopra riportati, dell’eventuale pericolosità dei

fenomeni idrologici in atto e previsti, e di conseguenza sospendere le lavorazioni, provvedendo alla messa

in sicurezza idraulica di personale e macchinari.

Allo stato attuale, salvo diverse disposizioni degli enti competenti, se attraverso informative presso gli enti

sopra indicati, o comunque quando si configurerà lo stato di preallarme, come precedentemente descritto,

il responsabile di cantiere dovrà provvedere ad informare i lavoratori ed a far abbandonare le zone di

lavorazione da tutto il personale il più velocemente possibile, ponendo in sicurezza idraulica i vari

macchinari usati, sempreché quest’ultima operazione non comporti rischi per il personale preposto ai

macchinari. A tale scopo si dovrà provvedere a disporre un piano di evacuazione del cantiere in maniera

veloce e ordinata del quale tutti i lavoratori dovranno essere informati. Copia del piano di evacuazione

dovrà essere consegnata al coordinatore in fase di esecuzione.

Urti – colpi – impatti – compressioni

La maggior parte delle attività di cantiere espongono i lavoratori al rischio di subire colpi, impatti, urti e

compressioni: tali rischi risultano però particolarmente elevati per:

a) attività di movimentazione di carichi

b) operazioni che abbiano luogo in prossimità di mezzi di cantiere e macchine operatrici inmovimento

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di urti – colpi – impatti – compressioni sono:

a) Nelle opere di carico e scarico dei materiali gli addetti devono osservare la massima attenzione per

evitare possibili investimenti. Durante le operazioni di scarico mantenere bilanciati i carichi imbragati,

curando la corretta tensione delle funi di imbracatura. Utilizzare i punti previsti dal fabbricante per il

fissaggio delle funi di imbracatura che in ogni caso devono garantire di sopportare le sollecitazioni. Le parti

facilmente staccabili e con pericolo di caduta devono essere opportunamente fissate o staccate prima del

sollevamento o della movimentazione.

b) Rispetto ai carichi movimentati con apparecchi di sollevamento i lavoratori dovranno evitare di sostare

sotto il raggio d’azione avvicinandosi esclusivamente per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi

quando il carico è in prossimità del punto di deposito a terra in assenza di oscillazione.

c) Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l’impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di

conservazione ed efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile

(es. riposti in contenitori o assicurati al corpo dell’addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio di

lavoro.

Page 16: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

15

d) I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare crolli o

cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione e non ostacolare la normale viabilità.

e) Durante lavorazioni con mezzi meccanici non devono essere presenti lavoratori nel raggio d’azione degli

stessi.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di urti – colpi – impatti – compressioni sono:

a) caschi di protezione per l'industria

b) guanti contro le aggressioni meccaniche (perforazioni, tagli, vibrazioni, ecc.)

c) scarpe e stivali di tipo antinfortunistico (suola imperforabile, slacciamento rapido, punta rinforzata

contro lo schiacciamento).

Punture – tagli – abrasioni

Numerose lavorazioni sono soggette a rischio di punture – tagli – abrasioni; tra queste si possono citare in

particolare:

a) montaggio di carpenteria metallica

b) posa in opera delle armature e delle casserature

c) lavorazioni che prevedano l’utilizzo di attrezzature con parti taglienti (ad es. sega circolare) Le misure

preventive da adottare per ridurre il rischio di punture – tagli – abrasioni sono:

a) Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).

b) Prestare particolare attenzione durante l’utilizzo di attrezzature con parti taglienti o lavorazioni in

prossimità di mezzi di lavoro dotati di parti taglienti ed evitare usi impropri delle une e degli altri.

c) Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.

d) Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive, devono essere

impiegati i DPI idonei alla mansione.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di punture – tagli – abrasioni sono:

a) caschi di protezione per l'industria

b) guanti contro le aggressioni meccaniche (perforazioni, tagli, vibrazioni, ecc.)

c) scarpe e stivali di tipo antinfortunistico (suola imperforabile, slacciamento rapido, punta rinforzata

contro lo schiacciamento)

d) tute da lavoro.

Page 17: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

16

Vibrazioni

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione a vibrazioni sono:

a) lavorazioni che prevedono l’uso di mezzi meccanici in generale;

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione a vibrazioni sono:

a) Qualora non sia possibile evitare l’utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di

trasmettere vibrazioni al corpo dell’operatore, queste ultime devono essere dotate dì tutte le soluzioni

tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento,

etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza.

b) Prediligere l’impiego di macchine costruite, installate e mantenute in modo da evitare scuotimenti o

vibrazioni.

c) Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e

prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e continui.

d) Tutti i lavoratori addetti devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità di

esecuzione delle attività, sottoposti a sorveglianza sanitaria e qualora necessario adottata la rotazione tra

gli operatori.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione a vibrazioni sono:

a) guanti antivibrazioni

Scivolamenti – cadute a livello

Il rischio di caduta a livello e di scivolamento si presenta per quasi tutte le attività di cantiere, ma, in modo

particolare, per quelle che comportano attività in aree scarsamente illuminate.

Le principali misure di sicurezza da adottare per prevenire tale rischio sono indicate di seguito:

a) I percorsi pedonali interni al cantiere devono essere il più possibile in piano, puliti, asciutti e mantenuti

sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori.

b) Le vie d’accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo

le necessità diurne e notturne.

c) L’Appaltatore dovrà definire in maniera dettagliata la viabilità da seguire per raggiungere le diverse aree

di cantiere durante il corso dei lavori, e provvedere alla manutenzione di detta viabilità.

d) Nelle aree dove sono presenti ostacoli fissi, non rimovibili, di qualsiasi natura, in grado di creare rischi di

inciampamento, questi dovranno essere adeguatamente segnalati.

I DPI da utilizzare per ridurre il rischio in questione sono costituiti da calzature antinfortunistiche con suola

antiscivolamento.

Page 18: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

17

Elettrici

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischi elettrici sono:

a) lavorazioni in prossimità di linee elettriche aeree e/o interrate;

b) operazioni di installazione di apparecchiature ed impianti elettrici.

Le misure preventive da adottare per ridurre rischi elettrici sono indicate qui di seguito.

a) Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di

individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e se del caso, devono essere presi

immediati contatti con l’Ente esercente la rete al fine di individuare e applicare le misure di sicurezza

necessarie (segnalazioni, delimitazioni, sbarramenti etc.) prima dell’inizio delle lavorazioni.

b) I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati

in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì formulate apposite e

dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche.

c) Nella realizzazione dell’impianto elettrico di cantiere i collegamenti elettrici devono essere effettuati da

personale qualificato ai sensi della legge 46-90, che deve provvedere alla verifica dell’impianto prima

dell’utilizzo e periodicamente ad intervalli non superiori a due anni.

d) L’impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta nei

casi previsti dalla Legge; l’esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve essere effettuata

da personale qualificato, che deve rilasciare il certificato di conformità.

e) Le prese di corrente devono essere localizzate in modo da non costituire intralcio alla normale

circolazione o attività lavorativa e da non essere danneggiate.

f) Dare precise disposizioni agli impiantisti rispetto al percorso delle linee di alimentazione identificando

quelle aeree e quelle interrate. Durante l'installazione dei quadri elettrici gli addetti alle opere di assistenza

non devono potere accedere alle parti in tensione. Prima di mettere in tensione i quadri gli impiantisti

devono applicare tutti gli schermi protettivi e collaudare il funzionamento dei quadri. Prima di inserire

spine di derivazione facenti capo a prolunghe di derivazione verificare il buono stato della guaina esterna,

l’assenza di giunte, nastrature e rigonfi facendo particolare attenzione ai pressacavi di entrata e al corretto

stato dei fermacavi.

g) Durante operazioni di scavo e in ogni caso dove sono possibili danneggiamenti dovuti ad urti, caduta di

materiale e schiacciamento le linee elettriche e le tubazioni in genere devono essere protette

meccanicamente con materiali di idonea resistenza.

h) Per l’utilizzo delle macchine operatrici, ed in particolare degli apparecchi di sollevamento, dovrà essere

rispettata una distanza di 5 m da linee aeree non protette. Saranno adottate idonee protezioni per l'utilizzo

di ponteggi posti a distanza minore di cinque metri dalle linee elettriche aeree.

i) La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in

funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona

tecnica.

j) Le strutture metalliche dei baraccamenti e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici

di notevoli dimensioni situati all’aperto devono essere collegati elettricamente a terra in modo da garantire

Page 19: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

18

la dispersione delle scariche atmosferiche, come conseguenza della relazione di calcolo di probabilità

prevista dalla normativa vigente.

k) Prima dell’utilizzo è necessario effettuare una verifica visiva e strumentale delle condizioni di idoneità

delle diverse parti degli impianti e dei singoli dispositivi di sicurezza.

l) I DPI specifici da adottare per ridurre rischi elettrici sono:

m) guanti isolanti per operatori elettrici

n) scarpe di tipo antinfortunistico isolanti

Radiazioni non ionizzanti

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione a radiazioni non ionizzanti sono:

a) esecuzione di saldature;

b) utilizzo di videoterminali ed altri apparati elettronici.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione a radiazioni non ionizzanti sono:

a) Utilizzo degli idonei D.P.I. durante tutte le lavorazioni che comportano l’utilizzo di saldatrici e/o cannelli

ossiacetilenici.

b) Durante le suddette attività lavorative tutti i non addetti direttamente alle operazioni di saldatura e/o

lavorazione del ferro devono tenersi a distanza di sicurezza.

c) I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e altre attività che comportano

l’emissione di radiazioni e/o calore devono essere opportunamente protetti, delimitati e segnalati.

d) I lavoratori presenti nelle aree di lavoro devono essere informati sui rischi in modo tale da evitare

l’esposizione accidentale alle radiazioni suddette.

e) Anche l’utilizzo di fotocopiatrici, eliocopiatrici e videoterminali può comportare malattie agli occhi, anche

solo per affaticamento: pertanto è necessario richiamare con avvisi le disposizioni d’uso delle suddette

attrezzature. Anche per tali attività gli addetti devono essere adeguatamente informati/formati, utilizzare i

DPI

idonei ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione a radiazioni non ionizzanti sono:

a) maschera per saldatori con vetro inattinico, occhiali protettivi o visiera

Page 20: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

19

Cesoiamento – stritolamento

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di cesoiamento – stritolamento sono:

a) movimentazione e/o posizionamento materiali (ad esempio elementi prefabbricati, gabbie di armatura,

ecc.);

b) preparazione e/o lavorazione calcestruzzo;

c) lavorazioni in prossimità di mezzi meccanici in movimento.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di cesoiamento – stritolamento sono:

a) Impedire con opportune protezioni (carter o schermature) la possibilità di contatto con le parti mobili di

macchinari.

b) Vietare ai lavoratori di indossare indumenti con parti svolazzanti, bracciali od altri oggetti che possano

impigliarsi nelle parti mobili dei macchinari.

c) Nei casi in cui non risulti possibile segregare completamente le parti mobili dei macchinari, delimitare

opportunamente l’area e disporre segnaletica monitoria in modo da impedirvi l’accesso ai lavoratori.

d) Verificare il corretto funzionamento dei pulsanti di arresto di cui le macchine devono essere provviste in

vicinanza dei punti di potenziale pericolo.

e) La posa delle travi, dei pilastri e di altri elementi prefabbricati dovrà essere effettuata secondo un preciso

schema di lavoro seguendo un verso progressivo che permetta agli addetti di agganciare e sganciare il

carico da una posizione lavorativa sicura.

f) Allestire adeguata segnaletica ovunque sia possibile il rischio di cesoiamento e/o stritolamento al fine di

impedire l’avvicinamento ai mezzi, o alle parti dei mezzi, in movimento e fornire adeguate informazioni

circa i rischi presenti in zona ai non addetti direttamente alle lavorazioni.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di cesoiamento – stritolamento sono:

a) guanti contro le aggressioni meccaniche (perforazioni, tagli, vibrazioni, ecc.)

b) tute da lavoro

c) scarpe o stivali di tipo antinfortunistico (suola imperforabile, slacciamento rapido, punta rinforzata

contro lo schiacciamento)

Caduta di materiale dall’alto

Le perdite di stabilità incontrollate dell’equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di

manipolazione e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta

inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta

sistemazione delle masse o attraverso l’adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro

natura, forma e peso.

Inoltre è fatto divieto di transitare o sostare nel campo di azione dei mezzi di sollevamento.

Page 21: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

20

Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono essere

eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni

proporzionate alle caratteristiche dei corpi assoggettati al rischio di una possibile caduta.

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di caduta di materiale dall’alto sono:

a) movimentazione e/o posizionamento materiali con apparecchi di sollevamento;

b) realizzazione di aree di deposito in posizioni sopraelevate rispetto al piano di lavoro;

c) lavori sul fondo di scavi;

d) lavori in altezza.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di caduta di materiale dall’alto sono indicate qui di

seguito.

a) Nella realizzazione di depositi di materiali provvedere ad una corretta sistemazione delle masse, anche

attraverso l’adozione di opportuni sistemi di trattenuta, da scegliere in relazione alla natura, alla forma ed

al peso dei corpi stessi.

b) La posa delle strutture prefabbricate dovrà essere effettuata secondo un preciso schema di lavoro

seguendo un verso progressivo che permetta agli addetti di agganciare e sganciare il carico da una

posizione lavorativa sicura. Non eseguire operazioni di montaggio di strutture prefabbricate in presenza di

forte vento.

c) Rispetto ai carichi movimentati con apparecchi di sollevamento i lavoratori dovranno evitare di sostare

sotto il raggio d'azione, avvicinandosi esclusivamente per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi

quando il carico è in prossimità del punto di deposito a terra in assenza di oscillazione. Utilizzare funi di

imbracatura a quattro montanti per garantire l'equilibrio dei materiali durante il sollevamento e la posa

(seguire comunque con attenzione le prescrizioni operative per il sollevamento del costruttore). Le funi di

imbracatura devono inoltre essere adeguate come portata al carico da sollevare e possedere idoneo

coefficiente di sicurezza.

d) Sugli impalcati non è consentito il deposito, escluso quello temporaneo, delle attrezzature e dei materiali

necessari per la realizzazione della lavorazione in corso. Non realizzare comunque deposito di materiali sul

ciglio degli scavi o in luoghi non idonei o comunque in posizioni instabili.

e) Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell’elmetto di protezione personale.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di caduta di materiale dall’alto sono:

a) caschi di protezione per l’industria

b) guanti contro le aggressioni meccaniche (perforazioni, tagli, vibrazioni, ecc.)

c) scarpe o stivali di tipo antinfortunistico (suola imperforabile, slacciamento rapido, punta rinforzata

contro lo schiacciamento)

Page 22: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

21

Investimento

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di investimento sono:

a) operazioni di assistenza a mezzi meccanici

b) lavorazioni notturne o in condizioni di scarsa visibilità

c) lavori lungo strade

d) lavori in vicinanza di binari ferroviari.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di investimento sono:

a) Per l’accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi

sicuri, i percorsi per il personale a piedi devono essere separati da quelli per l’accesso dei mezzi meccanici.

Deve essere comunque sempre impedito l’accesso di estranei alle zone di lavoro. Per l’accesso degli addetti

ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da

quelli dei mezzi meccanici.

b) Le vie d’accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo

le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.

c) Esporre idonea segnaletica inerente alla viabilità, alle prescrizioni di sicurezza e agli obblighi da osservare.

Segnalare la propria posizione in area di cantiere anche con l’ausilio di bandiere segnalatrici.

d) Indossare indumenti ad elevata visibilità in caso di lavoro su strade trafficate od in prossimità di linee

ferroviarie e per lavori notturni o in condizioni di scarsa visibilità.

e) Il transito dei mezzi all’interno dell’area di cantiere deve avvenire con velocità a passo d’uomo.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di investimento sono:

a) indumenti di lavoro ad alta visibilità

Movimentazione manuale dei carichi

La movimentazione manuale dei carichi costituisce una situazione di rischio per i lavoratori, in quanto

espone gli stessi al pericolo di lesioni dorso-lombari. Le lavorazioni che principalmente sono soggette a

rischi connessi alla movimentazione manuale dei carichi sono:

b) movimentazione e posizionamento di materiali e/o attrezzature di lavoro;

c) approvvigionamento materiali in luoghi di dimensioni tali da non permettere l’accesso a mezzi meccanici;

a) operazioni di carico e scarico dai mezzi di trasporto utilizzati per gli approvvigionamenti.

b) Le misure preventive da adottare per ridurre i rischi connessi alla movimentazione manuale dei carichi

sono indicate ai punti seguenti:

Page 23: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

22

c) La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non

richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.

d) In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del

carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve presentare caratteristiche

tali da provocare lesioni al corpo dell’operatore, anche in funzione della tipologia della lavorazione.

e) In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l’attività di movimentazione manuale deve essere

preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo accertamento,

per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.

f) Occorre provvedere a frequente turnazione dei lavoratori addetti ad attività di movimentazione manuale

dei carichi.

g) Stabilire norme procedurali per ridurre il più possibile la movimentazione manuale dei materiali,

utilizzando mezzi meccanici ausiliari per i carichi superiori ai 30 kg o di dimensioni ingombranti.

Non esistono DPI specifici in grado di ridurre i rischi di lesione dorso-lombare: solo l’applicazione delle

misure preventive sopra riportate consente di ridurre i rischi per gli addetti.

Fumi – nebbie – gas – vapori

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione a fumi – nebbie – gas vapori sono:

a) operazioni di carico e scarico di materiali e/o attrezzature da automezzi in funzione;

b) operazioni di saldatura;

c) lavori di asfaltatura;

d) operazioni che comportano l’utilizzo di sostanze chimiche volatili.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione a fumi – nebbie – gas – vapori sono:

a) Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che

possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla

salute, devono essere adottati provvedimenti atti a impedire che la concentrazione di inquinanti nell’aria

superi il valore massimo tollerato indicato nelle norme vigenti (e, qualora non specificato da norme, nei

Quaderni dell’Associazione Italiana Igienisti Industriali).

b) La diminuzione della concentrazione può essere ottenuta con mezzi di ventilazione generale o con mezzi

di aspirazione localizzata seguita da abbattimento, e deve essere effettuata il più vicino possibile alla fonte

di emissione.

c) In ambienti confinati deve essere effettuato il controllo del tenore di ossigeno, procedendo

all’insufflamento di aria pura secondo le necessità riscontrate e utilizzando i DPI adeguati all’agente. Deve

comunque essere organizzato il rapido deflusso del personale per i casi di emergenza.

d) Qualora sia accertata o sia da temere la presenza o la possibilità di produzione di gas tossici o asfissianti

o la irrespirabilità dell’aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficace aerazione ed una completa

bonifica, gli addetti ai lavori devono essere provvisti di idonei respiratori dotati di sufficiente autonomia.

Page 24: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

23

Deve inoltre sempre essere garantito il continuo collegamento con persone all’esterno in grado di

intervenire prontamente nei casi di emergenza.

e) Utilizzare idonei D.P.I. durante tutte le lavorazioni che comportano emanazione di fumi, nebbie, gas e/o

vapori.

f) Assicurare idonee distanze di sicurezza dalle zone pericolose consentendo il transito solo al personale

interessato dalle lavorazioni ed a conoscenza dei rischi presenti.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione a fumi – nebbie – gas – vapori sono:

a) mascherine antipolvere per la protezione delle vie respiratorie

b) occhiali a maschera

c) respiratori.

Immersioni

Qualora non sia possibile evitare il ristagno dell’acqua sul piano del posto di lavoro, le attività devono

essere sospese quando l’altezza dell’acqua superi i 50 cm. In tali casi possono essere effettuati solo lavori di

emergenza, unicamente intesi ad allontanare l’acqua o ad evitare danni all’opera in costruzione. Detti lavori

devono essere affidati a lavoratori esperti ed eseguiti sotto la sorveglianza dell’assistente.

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di immersione sono:

a) lavorazioni sul fondo di scavi.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio sono le seguenti:

a) I lavoratori devono essere forniti di idonei DPI (indumenti e calzature impermeabili) durante tutte le

lavorazioni che comportano immersione di parti del corpo in acqua.

b) Installare un adeguato impianto di pompaggio per allontanare le acque dal luogo di lavoro e consentire il

ripristino delle condizioni normali di lavoro.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di immersione sono:

a) giubbotto salvagente omologato;

b) indumenti impermeabili;

c) stivali di gomma.

Getti – schizzi

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione a getti o schizzi sono:

a) lavorazione del calcestruzzo (preparazione, getto);

b) realizzazione di manti stradali;

Page 25: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

24

c) esecuzione di saldature.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione a getti o schizzi sono:

d) Utilizzo degli idonei D.P.I. durante tutte le lavorazioni che comportano il rischio di esposizione a getti e/o

schizzi. Non consentire l’avvicinamento ai non addetti ai lavori.

e) Nell’ambito della realizzazione del manto stradale (asfaltatura) prestare attenzione durante la fase di

stenditura a caldo dell'emulsione bituminosa.

f) Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che

danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati provvedimenti atti ad impedire la

propagazione nell’ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione a getti o schizzi sono:

a) guanti contro le aggressioni meccaniche (perforazioni, tagli., vibrazioni, ecc.)

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute)

c) occhiali a maschera

d) copricapo

Allergeni

Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti, congiuntiviti, dermatiti

allergiche da contatto). I fattori favorenti l’azione allergizzante sono: brusche variazioni di temperatura,

azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di sostanze vasoattive. La sorveglianza

sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in considerazione dei fattori personali di

predisposizione a contrarre questi tipi di affezione: in tutti i casi occorre evitare il contatto diretto di parti

del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi, aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando

indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti, maschere, occhiali, etc.).

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione ad allergeni sono:

a) realizzazione manto stradale;

b) preparazione e lavorazione del calcestruzzo;

c) verniciatura.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad allergeni sono:

a) Chi esegue dette lavorazioni deve indossare idonei D.P.I. al fine di evitare il contatto diretto con sostanze

che possano provocare allergie di ogni tipo. In particolare dovranno essere protette le parti del corpo più

delicate (occhi, viso) e le maggiormente esposte (mani e pelle in generale).

b) Prestare attenzione durante la manipolazione di sostanze a rischio e durante l’esecuzione delle suddette

operazioni onde evitare che lavoratori non addetti specificatamente alla lavorazione in corso vi entrino in

contatto accidentalmente.

Page 26: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

25

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad allergeni sono:

a) guanti protettivi

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute)

c) occhiali a maschera

Infezioni da microrganismi - agenti biologici

La protezione dagli agenti biologici è oggetto del titolo VIII del D. Lgs. 626/94, che recepisce la direttiva

90/697/CEE. In questa parte del decreto sono disciplinate le attività lavorative nelle quali vi è un rischio di

esposizione ad agenti biologici, intendendo come agente biologico qualsiasi microrganismo anche se

geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni,

allergie ed intossicazioni.

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione ad agenti biologici e infezioni da

microrganismi sono:

a) lavorazioni nell’ambito di servizi sanitari;

b) attività svolte in ambienti insalubri, quali fognature, canali, pozzi;

c) operazioni di raccolta e trattamento rifiuti solidi.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad agenti biologici e infezioni da

microrganismi sono:

a) Prima dell’inizio dei lavori deve essere eseguito un esame della zona e devono essere assunte

informazioni per accertare la natura e l’entità dei rischi presenti nell’ambiente e l’esistenza di eventuali

malattie endemiche.

b) Qualora si accerta la presenza di agenti biologici deve essere effettuata una attenta valutazione dei rischi

ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs 626/94 con la successiva definizione e adozione delle misure preventive e

protettive di concerto con il medico competente.

c) Sulla base dei dati particolari rilevati deve essere approntato un programma tecnico-sanitario con la

determinazione delle misure da adottare in ordine di priorità per la sicurezza e l’igiene degli addetti nei

posti di lavoro e nelle installazioni igienico assistenziali, da divulgare nell’ambito delle attività di

informazione e formazione.

d) Quando si fa uso di mezzi chimici per l’eliminazione di insetti o altro, si devono seguire le indicazioni dei

produttori. L’applicazione deve essere effettuata solamente da persone ben istruite e protette. La zona

trattata deve essere segnalata con le indicazioni di pericolo e di divieto di accesso fino alla scadenza del

periodo di tempo indicato. Gli addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e devono utilizzare

indumenti protettivi e DPI appropriati.

e) Prima dell’inizio di qualsiasi attività nella quale i lavoratori possano venire a contatto con agenti biologici

nocivi è necessario effettuare una preventiva valutazione ambientale, seguita da una eventuale bonifica del

Page 27: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

26

sito e il personale, a qualunque titolo presente, deve essere adeguatamente informato e formato sulla

modalità di corretta esecuzione del lavoro e sulle attività di prevenzione da porre in essere.

f) E’ fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro ed è indispensabile indossare

l’equipaggiamento idoneo (guanti, stivali, etc.).

g) Tutti gli esposti devono seguire una scrupolosa igiene personale che deve comprendere anche il lavaggio

delle mani, dei guanti, delle calzature e degli altri indumenti in soluzione disinfettante.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad agenti biologici e infezioni da microrganismi

sono:

a) guanti protettivi

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute)

c) indumenti di lavoro usa e getta

d) stivali di gomma

e) occhiali a maschera

Amianto e piombo

Per le attività edili che possono comportare per i lavoratori una esposizione ad amianto e piombo devono

essere seguite le prescrizioni contenute nel D.Lgs. 277/91.

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione ad amianto e piombo sono:

a) operazioni di movimento terra contenenti amianto;

b) operazioni di raccolta e trattamento rifiuti solidi in cui si abbia presenza di amianto e/o piombo;

c) utilizzazione di vernici, smalti, mastici e colori al piombo;

d) operazioni di demolizione, in particolare di raschiatura, sverniciatura, taglio al cannello ossiacetilenico di

materiale ricoperto da vernici a base di piombo;

e) manutenzione di tubazioni.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad amianto e piombo sono:

a) Deve essere effettuata una valutazione del livello di concentrazione delle sostanze, valutazione del livello

i esposizione personale, notifica eventuale all’organo di Vigilanza, tenuta del registro degli esposti.

b) Si deve limitare al minimo possibile il numero di lavoratori esposti o che possono essere esposti alla

polvere proveniente dall’amianto o da materiali contenenti amianto o al piombo, anche isolando le

lavorazioni in aree predeterminate.

Page 28: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

27

c) Verificare che siano messe in opera delimitazione e protezione delle aree a rischio, pulizia e protezione di

attrezzature e impianti, sorveglianza sanitaria, informazione/formazione per gli addetti, impiego di idonei

DPI, ecc. I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad amianto e piombo sono:

a) guanti protettivi

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute)

c) occhiali a maschera

d) maschere di protezione delle vie respiratorie

e) copricapo

Oli minerali e derivati

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione ad oli minerali e derivati sono:

a) stesura del disarmante sulle casseforme;

b) attività di manutenzione di attrezzature e impianti.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad oli minerali e derivati sono indicate

qui di seguito.

a) Nelle attività che richiedono l’impiego di oli minerali o derivati devono essere attivate le misure

necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle dell’operatore. Occorre altresì impedire

la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione utilizzando attrezzature idonee.

b) Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi, utilizzare i DPI ed essere sottoposti a

sorveglianza sanitaria.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad oli minerali e derivati sono:

a) guanti protettivi

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute)

c) occhiali a maschera

e) copricapo

Agenti cancerogeni

Si intendono per agenti cancerogeni:

quelle sostanze a cui nell’allegato 1 delle Direttiva CEE 67/548 sia attribuita la menzione R45: “Può

provocare il cancro”; o la menzione R49 “Può provocare il cancro per inalazione”; i preparati su cui deve

essere apposta l’etichetta con la menzione R45 ed R49-a norma dell’art. 3 della Direttiva CEE 881379;

sostanze, preparati o processi di cui all’allegato VIII del D.L. 626/94, nonché sostanze o preparati prodotti

durante un processo previsto nell’allegato VIII del D.L. 626/94.

Page 29: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

28

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione ad agenti cancerogeni sono:

a) operazioni che comportano l’utilizzo di prodotti, originati da una reazione chimica, potenzialmente

pericolosi per l’uomo che riportano la possibilità di provocare il cancro;

b) asfaltature;

c) lavorazioni di rimozione di materiali contenenti amianto.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad agenti cancerogeni sono indicate ai

punti seguenti:

a) La normativa vigente prevede che il datore di lavoro eviti o riduca l’utilizzo di agenti cancerogeni sul

luogo di lavoro. Quando non sia possibile evitarne l’utilizzo, questo deve avvenire in un sistema chiuso.

b) Se il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile, il datore di lavoro dovrà procedere

affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia il più possibile basso.

c) Se è accertata la presenza di agenti cancerogeni deve essere effettuata una attenta valutazione dei rischi

ai sensi dell’art.4 del D.Lgs. 626/94 con la successiva definizione e adozione delle misure preventive e

protettive di concerto con il medico competente.

d) Deve essere limitato il numero di lavoratori esposti ad agenti cancerogeni.

e) I lavoratori che utilizzano sostanze cancerogene o sono esposti ad agenti cancerogeni devono essere

sottoposti ad opportuna sorveglianza sanitaria.

I principali DPI da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad agenti cancerogeni sono:

a) guanti protettivi

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute) protettivi

c) occhiali a maschera

d) copricapo

f) maschere protettive delle vie respiratorie

Agenti chimici

A causa del vasto impiego di prodotti chimici in genere, sono numerose le lavorazioni soggette a rischio di

esposizione ad agenti chimici. Queste comprendono ad esempio lavori di verniciatura e pulitura, ma anche

preparazione o getto di calcestruzzi additivati ad applicazione di disarmanti.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad agenti chimici sono indicate nei

punti seguenti.

a) Tutte le lavorazioni devono essere precedute da una valutazione tesa ad evitare l’impiego di sostanze

chimiche nocive e a sostituire ciò che è nocivo con ciò che non lo è o lo è meno.

b) La quantità dell’agente chimico da impiegare deve essere ridotta al minimo richiesto dalla lavorazione.

Page 30: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

29

c) Prima dell’impiego di ogni sostanza occorre consultare la relativa scheda di sicurezza fornita dal

produttore al fine di applicare le corrette misure di sicurezza. Non utilizzare alcuna sostanza per la quale

non si disponga di scheda di sicurezza.

d) Tutti i lavoratori addetti o comunque presenti devono essere adeguatamente informati e formati sulle

modalità di deposito e di impiego delle sostanze, sui rischi per la salute connessi, sulle attività di

prevenzione da porre in essere e sulle procedure anche di pronto soccorso da adottare in caso di

emergenza.

e) Durante l’uso di sostanze chimiche è fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro

ed è indispensabile indossare l’equipaggiamento idoneo (guanti, calzature, maschere per la protezione

delle vie respiratorie, tute ecc.) da adottarsi in funzioni degli specifici agenti chimici presenti.

f) Tutti gli esposti devono seguire una scrupolosa igiene personale che deve comprendere anche il lavaggio

delle mani, dei guanti, delle calzature e degli altri indumenti indossati; deve inoltre essere prestata una

particolare attenzione alle modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione (es. contenitori

usati).

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione ad agenti chimici sono:

a) guanti protettivi

b) indumenti di lavoro cosiddetti “di sicurezza” (due pezzi e tute) protettivi

c) occhiali a maschera

d) copricapo

e) maschere protettive delle vie respiratorie

Mancanza di illuminazione

La mancanza di illuminazione può comportare rischi di incidenti per i lavoratori, ma anche una

illuminazione ridotta, non adeguata ai lavori che si stanno svolgendo può essere causa di affaticamento

visivo, e quindi essere pregiudizievole per la salute.

Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di mancanza di illuminazione sono:

a) operazioni svolte durante orario notturno;

b) lavorazioni in spazi chiusi e/o in sotterraneo.

Le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di mancanza di illuminazione sono indicate di seguito:

a) installare opportuni sistemi di illuminazione artificiale a complemento di quella naturale onde assicurare

sufficiente visibilità in tutte le aree di lavoro, oltre che in tutti i luoghi di lavoro, di sosta e di passaggio,

proporzionata alla situazione ambientale e alla lavorazione da eseguire;

b) provvedere a particolare illuminazione delle aree di azione delle macchine operatrici, dei mezzi di

trasporto, di sollevamento e delle operazioni manuali, e dei campi di lettura e di osservazione degli organi e

Page 31: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

30

degli strumenti di controllo, di misura o di indicatori in genere e di ogni altro luogo o elemento o

segnalazione che presenti un particolare rischio o richieda una particolare attenzione;

c) qualora le circostanze lo richiedano predisporre un sistema di illuminazione sussidiaria e/o di emergenza

da attivare in caso di necessità;

d) tenere conto, nella organizzazione del lavoro, delle fonti di luminosità, artificiali e non, anche in funzione

delle possibili condizioni ambientali al fine di evitare abbagliamenti o disturbi visivi;

e) tenere costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza le superfici vetrate illuminanti ed i

mezzi di illuminazione artificiale;

f) negli ambienti lavorativi sotterranei dotare i lavoratori addetti di appositi mezzi di illuminazione portatili.

Negli stessi ambienti i posti di lavoro e di passaggio devono essere illuminati con mezzi ed impianti

indipendenti dai mezzi di illuminazione individuali portatili.

g) in caso di presenza di lavorazioni da svolgere nelle ore notturne, l’Appaltatore dovrà prevedere adeguata

illuminazione delle zone di lavoro, che consenta di accedere alle stesse e di eseguire le attività in sicurezza.

L’Appaltatore dovrà definire nel proprio Piano Operativo quali lavorazioni verranno svolte in orari notturni

e quale sistema di illuminazione verrà adottato.

h) il sistema di illuminazione, dovrà garantire, indipendentemente dai mezzi di illuminazione individuale di

cui ogni lavoratore dovrà essere dotato, un livello pari ad almeno:

i) l’illuminazione dovrà essere tale da fornire condizioni di lavoro che rispettino le norme vigenti al

momento della realizzazione ai sensi del D.P.R. 27/04/55, n° 547, art. 28 – 32.

Secondo le norme di buona tecnica devono essere assicurati i valori minimi seguenti:

per ambienti destinati a deposito di materiali grossi: 10lux;

per passaggi, corridoi e scale: 20 lux;

per lavori grossolani: 40 lux;

per lavori di media finezza: 100 lux;

per lavori fini: 200 lux;

per lavori finissimi: 300 lux.

Per i lavori di media finezza, fini e finissimi, i suddetti valori possono essere conseguiti mediante livelli di

illuminazione localizzata sui singoli posti di lavoro; in tal caso si deve provvedere a che il livello medio di

illuminazione generale dell’ambiente non sia inferiore ad un quinto di quello esistente nei posti di lavoro;

a) gli apparecchi di illuminazione potranno essere fissi o montati su mezzi di cantiere; la loro collocazione

dovrà essere tale da garantire la sicurezza delle operazioni da eseguire per la loro messa in funzione.

b) tutto il personale occupato in lavori notturni dovrà essere provvisto, oltre che di mezzi individuali di

illuminazione, da utilizzare in caso di emergenza o di guasto dei sistemi collettivi, di indumenti da lavoro ad

elevata visibilità.

Page 32: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

31

c) il datore di lavoro, in presenza di lavori notturni, consistenti in attività di oltre 7 ore lavorative conformi

alla definizione del D.Lgs. 532/1999, dovrà provvedere secondo le prescrizioni dello stesso decreto, a:

informare i lavoratori dei maggiori rischi legati allo svolgimento del lavoro notturno;

sottoporre gli stessi lavoratori, per il tramite del medico competente, ad accertamenti preventivi e ad

accertamenti periodici del loro stato di salute (questi secondi con periodicità almeno biennale).

I DPI specifici da adottare per ridurre i rischi conseguenti alla mancanza di illuminazione sono:

a) lampade portatili

b) indumenti ad elevata visibilità.

Misure per assicurare la salubrità dell’aria nei lavori in galleria.

Rischio non presente

Misure per assicurare la stabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria.

Rischio non presente

Misure generali di sicurezza da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità

tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto.

Nell’eventualità di situazioni in cui si renda necessaria la rimozione di materiali contenenti amianto, si dovrà

provvedere alla presentazione preventiva di un piano di lavoro al dipartimento di Prevenzione, al fine di

valutare che siano stati eliminati tutti i possibili rischi per la salute dei lavoratori connessi all’inalazione di

fibre che si possono liberare nell’ambiente durante l’attività di demolizione e, successivamente, per poter

consentire eventuali interventi di vigilanza in fase di svolgimento dell’attività.

Informazione e formazione dei lavoratori

L’Appaltatore dovrà prevedere un programma di informazione e formazione della sicurezza per i propri

addetti.

L’Appaltatore dovrà documentare al Coordinatore per la esecuzione l’avvenuto programma di formazione

ed informazione dei lavoratori sulla sicurezza, riferito in particolare ai cantieri che sono oggetto del

presente Piano di Sicurezza.

Nel programma di formazione contenuto nel documento di valutazione di cui all’art. 4 comma 2 del D.Lgs.

626/94, dovranno essere analizzati gli argomenti riportati a scopo indicativo nel presente capitolo.

Prima dell’inizio del lavoro all’operatore (lavoratore, medico, responsabile della sicurezza, incaricati del

servizio di pronto soccorso di evacuazione e antincendio) dovranno essere fornite indicazioni relative a:

Page 33: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

32

• i rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni

aziendali in materia;

• il piano di sicurezza;

• le regole di circolazione all’interno del cantiere;

• le zone di sosta autorizzate;

• le zone pericolose (pendenze, sagome di ingombro ristrette, peso limitato, suolo non stabilizzato, ecc.);

• la presenza di altri lavoratori che nelle immediate vicinanze attendono ad altre lavorazioni;

• la presenza di canalizzazioni, cavi sotterranei o aerei;

• le norme di sicurezza per l’esecuzione di lavori in ambito ferroviario;

• il contenuto del piano di emergenza.

Nel caso di affidamento dei lavori all’interno del cantiere ad imprese subappaltatrici o a lavoratori

autonomi, l’impresa deve:

verificare l’indennità tecnico professionale delle imprese e/o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori

da affidare in appalto o contratto d’opera;

fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici orientati nell’ambiente in cui dovranno

operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate.

Inoltre i datori di lavoro delle imprese dovranno coordinare e cooperare all’attuazione delle misure di

prevenzione e protezione, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle

interferenze tra i lavoratori delle diverse imprese coinvolte nella esecuzione complessiva dell’opera.

E’ poi obbligo normativo una formazione e informazione strutturata in progetti di coordinamento con i

soggetti in subappalto e lavoratori autonomi che si dovranno succedere in cantiere. Il datore di lavoro avrà

cura di distribuire ai lavoratori il materiale informativo relativamente a:

• i rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività lavorativa;

• le misure e le attività di prevenzione adottate;

• i metodi di lavoro e la prevenzione dei rischi in occasione dell’esecuzione o del cambio di mansioni o

quando viene introdotta una nuova tecnologia;

• i rischi a cui è esposto in relazione all’attività svolta;

• i pericoli connessi all’eventuale utilizzo di sostanze pericolose;

• le procedure per il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori;

• i nominativi del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del Medico competente;

• i nominativi dei lavoratori incaricati di svolgere azioni di pronto soccorso.

• La formazione deve avvenire in occasione:

Page 34: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

33

• dell’assunzione;

• del trasferimento o cambiamento di mansioni;

• dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro e nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati

pericolosi.

La formazione dei lavoratori e dei rappresentanti deve avvenire in collaborazione con gli organismi

paritetici durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori.

In aggiunta alle informazioni di carattere generale fornite agli addetti ai lavori e a supplemento di altre

misure di sicurezza, ulteriori informazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro devono essere fornite secondo

necessità mediante scritte, avvisi o segnalazioni convenzionali, il cui significato dovrà essere chiarito agli

addetti ai lavori. Le modalità di impiego degli apparecchi di sollevamento e di trasporto e i segnali

prestabiliti per l’esecuzione delle manovre devono essere richiamati mediante avvisi chiaramente leggibili.

Eventuali punti di particolare pericolo devono essere contraddistinti con segnaletica atta a trasmettere

messaggi di avvertimento, divieto, prescrizione, salvataggio. L’informazione sulla esecuzione in sicurezza

delle lavorazioni dovrà essere fornita in sede di assunzione del personale e con incontri informativi in

cantiere.

Riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi Il Coordinatore in fase di esecuzione verificherà

che sia stata adeguatamente prevista l’effettuazione di riunioni periodiche che dovranno essere effettuate

all’inizio dei lavori e ogni qualvolta la criticità degli interventi più significativi lo rende necessario e che siano

presenti le modalità di conduzione e verbalizzazione di suddette riunioni.

Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto in merito alla consultazione dei RLS.

Il presente P.S.C. dovrà essere messo a disposizione del R.L.S. (rappresentante dei lavoratori per la

sicurezza) di ogni impresa subappaltatrice a cura del DATORE DI LAVORO, prima dell’accettazione del Piano

delle eventuali modifiche significative apportate allo stesso, fornendogli ogni informazione richiesta.

Il R.L.S. può formulare proposte migliorative del livello di sicurezza dei lavori da svolgere.

Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto in merito alla cooperazione, coordinamento ed

informazione.

I DATORI DI LAVORO (ed i Lavoratori Autonomi) di ogni impresa subappaltatrice, prima dell’inizio dei lavori,

dovranno mettere a disposizione del Coordinatore per l’Esecuzione la documentazione prevista da questo

Piano nel capitolo “DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE”, paragrafi “DOCUMENTAZIONE DI

SICUREZZA E SALUTE” e “DOCUMENTAZIONE PREVISTA DAL D.lgs. 81/2008”.

Tali dati, in conformità alla Legge 675/96 sul rispetto della privacy, potranno essere messi a disposizione di

tutti i soggetti partecipanti ai lavori, al fine di garantire la cooperazione, il coordinamento e l’informazione

reciproca.

Page 35: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

34

Valutazione in relazione alla tipologia dei lavori delle spese prevedibili per l’attuazione dei singoli

elementi del piano.

Vedi stima oneri della sicurezza con il computo allegato.

Misure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di temperatura.

Rischio non presente

Prescrizioni operative per le lavorazioni

I lavori dovranno iniziare solo dopo che sarà stato approntato completamente il cantiere e i servizi

igienicosanitari.

Prima di attivare l’alimentazione elettrica la Ditta dovrà aver provveduto all’installazione del quadro

generale di cantiere ad opera di impiantista.

Sono inoltre valide le prescrizioni operative indicate nei paragrafi relativi alle singole fasi lavorative.

Prescrizioni operative per l’uso di attrezzature comuni

L’allestimento del cantiere avverrà ad opera della ditta (recinzione, vie d’accesso ecc.).

Per l’impianto elettrico comprensivo di messa a terra dovrà essere effettuato un controllo prima della fase

di finitura e del subentro in cantiere di altre ditte o lavoratori autonomi.

Il ponteggio sarà fornito dalla ditta, montato da personale addestrato, ne dovrà essere certificata la

manutenzione periodica; nella fase delle finiture, ciascuna ditta diversa dall’impresa titolare o lavoratore

autonomo presente nel cantiere, prima dell’utilizzo del ponteggio dovrà acquisire dichiarazione scritta da

parte dell’impresa titolare di idoneità del ponteggio stesso.

Il montacarichi e/o la gru (se presenti) sarà disponibile per tutte le ditte o lavoratori autonomi presenti nel

cantiere, previo coordinamento dell’uso; dovrà essere manovrato solo da personale appartenente alla

all’impresa titolare.

Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, e/o riparazione delle attrezzature, infrastrutture, mezzi

logistici e di protezione collettiva saranno verbalizzati a cura delle ditte o dei lavoratori autonomi presenti

in cantiere e trasmessi al coordinatore per l’esecuzione.

In caso di uso comune le imprese ed i lavoratori autonomi presenti in cantiere dovranno segnalare alla ditta

appaltatrice l’inizio d’uso, le eventuali anomalie riscontrate nel funzionamento e l’interruzione o cessazione

dell’uso comune.

Page 36: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

35

5. PRESCRIZIONI GENERALI PER LE AREE DI CANTIERE

Disposizione degli impianti ed organizzazione dell’area

L’Appaltatore potrà definire una sistemazione delle aree di cantiere diversa rispetto a quelle rappresentate

nel P.S.C. in funzione della propria organizzazione del lavoro, anche al fine di garantire migliori condizioni di

sicurezza. In ogni caso egli sarà tenuto a seguire, nella progettazione del cantiere, le seguenti prescrizioni:

• le aree destinate ai baraccamenti per spogliatoi ed uffici dovranno essere opportunamente recintate ed

ubicate in luoghi dove siano ridotte l’esposizione al rumore ed alle polveri;

• le varie aree di deposito di materiali dovranno essere posizionate in modo da minimizzare le interferenze

con le attività lavorative;

• i depositi di materiali infiammabili o pericolosi, in particolare, dovranno essere posti lontano dai

baraccamenti;

• i percorsi pedonali dovranno essere, per quanto possibile, sdoppiati rispetto a quelli veicolari, e studiati in

maniera da ridurre al minimo le interferenze tra veicolo e uomini.

Pulizia dell’area e demolizioni

L’installazione del cantiere avverrà previa accurata pulizia delle relative aree da materiali di rifiuto e di

scarto eventualmente presenti. In nessuna delle aree interessate dal cantiere dovranno essere lasciati rifiuti

od altri oggetti che possono creare dei rischi per i lavoratori.

Il materiale di rifiuto asportato dall’area di cantiere dovrà essere trasportato a discarica secondo le

prescrizioni delle norme vigenti.

Recinzioni

Tutte le aree destinate ai cantieri devono essere opportunamente circoscritte con idonea e decorosa che

costituisca solida barriera, provvista di luci di segnalazione.

Non dovrà essere permesso l’accesso a persone non addette al cantiere e pertanto la delimitazione dovrà

essere realizzata in modo che chi si trovasse nelle vicinanze di dette zone possa percepire tempestivamente

la presenza di un’area nella quale gli è vietato l’ingresso. A tale scopo dette zone verranno opportunamente

segnalate.

Oltre alla recinzione di cui sopra, relativa all’intera area interessata dai lavori, dovranno essere realizzate

recinzioni di tipo diverso per alcune aree particolari.

Nelle aree di lavoro dove saranno presenti degli scavi occorrerà realizzare una delimitazione con parapetti

resistenti all’urto ed alle sollecitazioni: questa dovrà essere eseguita mantenendo una distanza dal ciglio

tale che non vi sia pericolo di caduta di mezzi o persone.

Le aree individuate per lo stoccaggio ed il deposito temporaneo di materiali dovranno essere segnalate e

delimitate con recinzione realizzata mediante piantoni metallici collegati con bande in plastica colorata.

Page 37: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

36

In tutte le fasi lavorative ed in ognuna delle aree di lavoro, le aree individuate dal braccio di azione degli

apparecchi di sollevamento, aumentate di un opportuno franco, dovranno essere delimitate con recinzione

realizzata mediante piantoni metallici collegati con bande in plastica colorata o fasce orizzontali di legno o

lamiera in modo da impedirvi l’accesso durante le operazioni.

Depositi di materiale

I depositi di materiale all’interno dell’area di cantiere e delle aree di lavoro dovranno essere realizzati in

maniera tale da non creare situazioni di pericolo per i lavoratori e da non costituire intralcio per il passaggio

degli stessi ed il transito dei mezzi di cantiere. Inoltre essi dovranno essere delimitati con adeguata

protezione.

Tutti i materiali dovranno essere depositati in posizioni stabili; non dovranno essere realizzate cataste di

materiali in condizioni di equilibrio precario, né dovranno essere realizzati depositi sul ciglio di scavi o di

aperture verso il vuoto, da cui gli stessi materiali potrebbero cadere verso il basso.

Segnaletica

Dovrà essere installata un’opportuna segnaletica di sicurezza nei luoghi ove esistono pericoli legati alle

lavorazioni od alla presenza stessa del cantiere.

Tutta la segnaletica di cantiere dovrà essere conforme alle prescrizioni del D.Lgs. 493/96 .

La segnaletica dovrà essere sempre ben visibile, limitata alle reali necessità informative e continuamente

aggiornata al progredire dei lavori.

Le indicazioni generali vanno collocate all’esterno del cantiere, le indicazioni specifiche sulle singole

macchine o lavorazioni. In nessun caso la segnaletica può essere ritenuta sostitutiva dei dispositivi di

sicurezza richiesti.

Si dovranno prevedere indicativamente i seguenti cartelli:

• in prossimità dei quadri elettrici, linee elettriche interrate: cartelli di avvertimento tensione elettrica

pericolosa e per i quadri il divieto di spegnere con acqua;

• sui mezzi di lavoro: divieto di trasporto persone;

• in prossimità delle macchine: divieto di rimuovere i dispositivi di sicurezza, cartelli sulle norme di

sicurezza d’uso delle macchine;

• in prossimità degli scavi: cartelli di avvertimento di caduta negli scavi, cartelli di divieto di avvicinarsi agli

scavi, di avvicinarsi all’escavatore in funzione, di depositare i materiali sui cigli degli scavi.

Tesserino di riconoscimento ed identificazione dei lavoratori

L’accesso alle aree di lavoro sarà vietato alle persone non addette ai lavori mediante cartelli. Gli accessi

dovranno essere regolamentati, facendo ricorso a tesserini personali di riconoscimento, distribuiti dalla

Page 38: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

37

Direzione di Cantiere dell’Appaltatore. Tali tesserini di riconoscimento dovranno essere completi di foto e

qualifica del lavoratore per poter permettere di identificare e di verificare i motivi della presenza nelle aree

di cantiere di ogni soggetto.

La richiesta del tesserino di riconoscimento da parte del Coordinatore per la Esecuzione e del Committente

consentirà di verificare che tutti i lavoratori occupati nel cantiere risultino regolarmente autorizzati

dall’Appaltatore ad eseguire specifiche lavorazioni, che abbiano ricevuto adeguata formazione ai lavori da

compiere e che dispongano di tutti i necessari dispositivi di protezione.

Oltre al tesserino di riconoscimento i lavoratori dovranno essere contraddistinti da elmetti di colore

diverso, che consentano di identificare in maniera univoca il loro ruolo e le loro mansioni; elmetti di colore

particolare dovranno essere forniti agli incaricati alla direzione lavori, al coordinatore per la sicurezza in

fase di esecuzione, alla squadra di emergenza, ai responsabili di cantiere ed ai visitatori.

Documenti dei mezzi e delle attrezzature che entrano in cantiere

Tutti i mezzi e le attrezzature che entrano in cantiere per operarvi dovranno essere controllate

preventivamente dall’Appaltatore che li gestirà secondo le modalità stabilite nei documenti di valutazione

(ex D.Lgs 626 art.4 comma 2).

I dati relativi a tali mezzi ed attrezzature dovranno essere riportati nel Piano Operativo redatto

dall’appaltatore.

Le certificazioni, in originale o in copia, dovranno accompagnare il mezzo; l’originale dei certificati o dei

libretti, qualora tenuto negli uffici aziendali e non in cantiere, dovrà poter essere immediatamente

rintracciato per essere esibito agli organi di vigilanza.

La documentazione dei mezzi che circolano in cantiere deve dimostrare come essi siano conformi alle

norme vigenti per quanto concerne le emissioni di gas e rumore.

Visitatori

L’ingresso di persone estranee ai lavori (visitatori, ecc.) dovrà essere preventivamente autorizzato dalla

Direzione del Cantiere ed avverrà sotto la diretta responsabilità della stessa; a tali persone dovranno essere

forniti idonei mezzi di protezione personale (elmetto, scarpe, stivali, ecc.).

Opere Provvisionali

L’Appaltatore dovrà eseguire tutte le opere provvisionali necessarie per la costruzione e la manutenzione

delle opere permanenti.

Le opere provvisionali devono essere allestite con buon materiale ed a regola d’arte, proporzionate ed

idonee allo scopo, e devono essere conservate in efficienza per l’intera durata del lavoro.

Il montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali devono essere eseguiti sotto la diretta sorveglianza

di un preposto ai lavori.

Page 39: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

38

Le opere provvisionali saranno completamente demolite, smontate e rimosse dal cantiere a fine lavori,

salvo diversi accordi con il Committente. Le aree da esse occupate dovranno essere lasciate completamente

sgombre da qualsiasi residuo.

Viabilità

Accesso in cantiere con gli automezzi.

L’accesso in cantiere con automezzi sarà consentito soltanto alle persone specificamente autorizzate dalla

direzione di cantiere, a condizione che gli stessi vengano parcheggiati in appositi spazi delimitati ed in modo

tale da non arrecare intralcio alla circolazione.

L’Appaltatore provvederà a rimuovere gli automezzi lasciati incustoditi che causano intralcio alla

circolazione.

Gli automezzi soggetti ad omologazione, collaudo o verifiche, dovranno essere autorizzati dall’Appaltatore

per l’accesso nel cantiere solo se provvisti delle certificazioni prescritte dalla vigente normativa.

Viabilità dei mezzi all’interno del cantiere

La viabilità interna alle zone di cantiere sarà sviluppata in modo da limitare ed evitare, per quanto possibile,

le interferenze con le varie attività lavorative previste.

Prima dell’inizio di ogni fase lavorativa è necessario individuare itinerari di sicurezza, per consentire alle

maestranze di spostarsi con sicurezza rispetto alla circolazione degli automezzi.

Questi dovranno essere definiti in funzione dell’evoluzione dei lavori, oltre che di eventuali interferenze con

altri appalti.

I percorsi pedonali dovranno essere, per quanto possibile, sdoppiati rispetto a quelli veicolari, e studiati in

maniera da ridurre al minimo le interferenze tra veicoli e personale a piedi.

Per le disposizioni sulla circolazione interna saranno rispettate le norme del Nuovo Codice della Strada.

In caso di emergenza, sarà cura della Direzione di Cantiere provvedere, attraverso agenti all’uopo incaricati,

ad indicare ad eventuali mezzi di soccorso l’ingresso da utilizzare per accedere alle varie aree di cantiere e

la viabilità da seguire all’interno delle stesse.

Strade e rampe

Strade realizzate all’interno del cantiere dovranno consentire il transito agevole e sicuro, in ogni ora del

giorno e della notte, sia a persone che ad automezzi ed avere pendenze adeguate alla possibilità degli

stessi, tali da non creare situazioni di rischio per mezzi carichi.

Qualora le rampe abbiano un lato su scarpata sarà previsto un opportuno parapetto, già a partire da un

metro di altezza sul vuoto.

Page 40: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

39

La carreggiata dovrà avere una larghezza proporzionata all’ingombro degli automezzi e consentire un

franco minimo di 70 cm oltre la sagoma per il transito contemporaneo di automezzi e persone; qualora tale

franco fosse inferiore non sarà consentito il transito contemporaneo di mezzi e persone.

Il traffico promiscuo di persone ed automezzi sarà consentito solo in casi eccezionali, in cui le aree a

disposizione non consentano di separare i percorsi: in ogni caso occorrerà delimitare i camminamenti.

Dovranno essere disposte opportune segnalazioni, conformi alle disposizioni del Codice della Strada, per

indicare la presenza di rampe e per indicare i percorsi di transito dei lavoratori a piedi.

Buche, aperture o sporgenze pericolose

Buche, aperture o sporgenze pericolose eventualmente presenti lungo le strade di transito dovranno essere

adeguatamente protette con barriere fisiche.

Le zone di passaggio esposte al rischio di investimenti di materiali per caduta dall’alto sotto ponteggi, pareti

di terra, roccia, ecc. dovranno essere adeguatamente protette o delimitate tramite parapetti, sbarramenti o

transenne; solo in via provvisoria esse potranno essere delimitate semplicemente con nastro segnaletico.

Ove comunque restino situazioni di pericolo, sia pure delimitate in maniera provvisoria, esse dovranno

essere adeguatamente segnalate.

Velocità dei mezzi

All’interno del cantiere i mezzi dovranno circolare con velocità a passo d’uomo. Il richiamo a moderare la

velocità dovrà essere segnalato mediante appositi cartelli esposti all’ingresso e all’interno del cantiere.

Sosta degli automezzi

La sosta degli automezzi sui luoghi di lavoro dovrà essere effettuata per lo stretto tempo necessario alle

operazioni di carico e scarico e con il mezzo sistemato in maniera tale da non recare intralcio alle

lavorazioni, al passaggio di altri veicoli od alle attività ferroviarie. Durante la sosta l’autista non deve

scendere dal mezzo se questo non è opportunamente stazionato (marcia inserita e freno di stazionamento

efficiente ed inserito); la sosta deve sempre avvenire in piano.

In prossimità di ponteggi o di altre opere provvisionali la circolazione dei veicoli dovrà essere delimitata in

maniera tale da impedire che il mezzo di trasporto o il suo carico possano urtare le opere stesse.

Riscaldamento dei mezzi

L’operazione di riscaldamento dei motori dei mezzi meccanici deve essere effettuata in zone dove non ci sia

presenza di persone e comunque indirizzando i gas di scarico lontano dalle persone.

Page 41: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

40

Prescrizioni generali viabilità e percorsi aree di cantiere

L’Appaltatore dovrà organizzare i viaggi da e per i cantieri in modo che la circolazione sia controllata e non

provochi ostacoli a terzi. L’Appaltatore dovrà preventivamente informare il Committente ed il Coordinatore

per la Esecuzione sulle modalità con cui intende organizzare eventuali trasporti eccezionali da e per il

cantiere e dovrà informare, oltre ai soggetti titolari delle sedi stradali, tutti coloro che transiteranno sulle

strade interessate della presenza di situazioni di pericolo per la circolazione.

I trasporti eccezionali dovranno svolgersi secondo le prescrizioni delle normative vigenti.

Nell’area di cantiere, prima dell’arrivo di trasporti eccezionali, l’Appaltatore, attraverso la Direzione di

Cantiere, dovrà:

• definire i percorsi interni che questi dovranno seguire;

• verificare che tali percorsi siano adeguati ai mezzi che vi dovranno transitare, e che non vi siano lungo di

essi ostacoli, buche, rampe di pendenza eccessiva ed altre situazioni di pericolo;

• informare tutto il personale addetto a lavorazioni lungo tali percorsi, ed in particolare gli autisti degli

automezzi impiegati per il trasporto di materiali, ed organizzare le attività di costoro affinché non possano

generarsi interferenze.

Mantenimento della transitabilità

L’Appaltatore sarà responsabile del mantenimento della transitabilità delle strade di servizio e di accesso

alle opere e delle aree relative alle installazioni di cantiere ed alle opere da costruire.

Regolazione del traffico

L’Appaltatore sarà anche responsabile della regolazione del traffico e della fornitura, installazione e

manutenzione dei dispositivi per il controllo del traffico nell’area di cantiere e all’esterno, secondo quanto

stabilito dalle vigenti norme in materia, qualora questi vengano richiesti dal Committente o da altre

competenti autorità, incluso ma non in via limitativa le seguenti:

• segnaletica temporanea direzionale normale e luminosa;

• sbarramenti provvisori;

• illuminazione temporanea con luci intermittenti e lanterne;

• predisposizione di appositi piani di segnalazione.

L’Appaltatore converrà con il Coordinatore in fase di Esecuzione le regolazioni del traffico da predisporre e

ne informerà il Committente.

Page 42: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

41

Ripristino delle condizioni delle aree a fine lavori

Tutte le aree occupate dal cantiere in forma temporanea, dovranno essere liberate dall’Appaltatore a

ultimazione dei lavori ripristinando la situazione preesistente, o realizzando quella prevista in progetto.

Servizi igienico-assistenziali

Premessa

Si definiscono servizi igienico-assistenziali quelle strutture che devono essere presenti sul luogo di lavoro al

fine di consentire il riposo, la protezione dalle intemperie, l'igiene personale ed il ricovero dei lavoratori.

Tra i servizi igienico assistenziali si possono annoverare:

• lavandini;

• docce;

• gabinetti;

• spogliatoi.

Dovranno essere predisposti dall’Appaltatore idonei locali riscaldati da destinare ai servizi igienico-

assistenziali sopra elencati, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente.

Sarà compito del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione effettuare una verifica sulla presenza,

nel piano operativo di sicurezza e nel progetto di cantiere redatti dall’impresa, dell’organizzazione dei

servizi igienico assistenziali, oltre che una verifica, in fase di esecuzione, dell’istituzione degli stessi servizi.

In cantiere dovrà inoltre essere assicurata una disponibilità di almeno 15 litri di acqua potabile al giorno per

ciascun lavoratore. L’approvvigionamento di acqua potabile dovrà essere garantito o tramite allacciamento

alla rete dell’acquedotto comunale, o, qualora ciò non fosse possibile, tramite autocisterne.

Baraccamenti

L’installazione dei prefabbricati avverrà previa accurata pulizia delle relative aree dai materiali di rifiuto e di

scarto attualmente presenti.

I locali prefabbricati contenenti i servizi igienico-sanitari dovranno essere dotati di apposita fossa settica o

di serbatoio di tipo chimico o collegati alla rete fognaria.

Tutti i baraccamenti dovranno avere il pavimento sopraelevato di almeno 30 cm dal terreno mediante

intercapedini, vespai ed altri mezzi atti ad impedire la trasmissione dell’umidità dal suolo.

I pavimenti dei baraccamenti dovranno avere superficie unita ed essere fatti con materiale non friabile e di

agevole pulizia.

La copertura delle baracche dovrà essere fatta in modo da rispondere alle condizioni climatiche della

località, essere munita di intercapedine con funzione coibentante e garantire dalla penetrazione dell’acqua

piovana.

Page 43: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

42

I baraccamenti dovranno essere forniti di finestre che per numero, ampiezza e disposizione, assicureranno

una buona aerazione ed una illuminazione naturale adeguata alla destinazione degli ambienti. Le finestre

dovranno essere munite di vetri ed avere buona chiusura.

Il Coordinatore per l’esecuzione potrà richiedere in qualsiasi momento all’Appaltatore di integrare o

modificare a sue spese le installazioni di cantiere, al fine di adeguarle alle effettive esigenze dei lavori da

eseguire.

Servizi igienici

I servizi igienici dovranno disporre di acqua calda e fredda, essere riscaldati nella stagione fredda, essere

adeguati al numero delle persone che li dovranno utilizzare e rispondere ai requisiti per essi previsti dalla

legislazione vigente in materia.

I baraccamenti destinati ai servizi igienici ed assistenziali dovranno avere pareti perimetrali con adeguato

isolamento termico atte a difenderli dagli agenti atmosferici ed a garantire che le temperature interne

previste siano conformi alle norme sull’abitabilità dei locali.

L’Appaltatore dovrà provvedere al mantenimento delle condizioni di igiene e pulizia di detti locali.

Rifiuti

I rifiuti solidi dovranno essere raccolti in appositi contenitori e trasportati alle discariche con frequenza da

stabilire in fase di esecuzione in base al piano di smaltimento rifiuti da definire e coordinare con il Comune

o l’Ente preposto allo smaltimento.

I rifiuti liquidi provenienti dai servizi igienici, nel caso in cui non sia stato eseguito un collegamento diretto

alla rete fognaria, saranno pure raccolti in apposite cisterne e quindi trasportati con autobotti ai sistemi

fognari, comunque conformemente ai Regolamenti comunali vigenti.

I sistemi di deposito e smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi dovranno essere realizzati secondo quanto

prescritto dalle normative vigenti, e secondo le indicazioni fornite nel paragrafo 5.2.1, dall’Ufficio di Igiene

e dalle competenti Autorità. Gli oneri relativi a tali attività saranno a carico dell’Appaltatore.

Servizi sanitari e pronto intervento

Organizzazione del Pronto Soccorso nei cantieri

I cantieri sono ubicati all’interno di un’area urbana: in caso di incidenti i lavoratori dovranno essere

trasportati al più vicino posto di Pronto Soccorso.

L’Appaltatore dovrà predisporre dei presidi sanitari (cassette di pronto soccorso o pacchetti di

medicazione) in prossimità dei luoghi dove si svolgono attività con alto livello di rischio: tali presidi

dovranno essere provvisti della dotazione di materiali e apparecchiature occorrenti per casi di pronto

intervento.

Page 44: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

43

Nel seguito di questo capitolo vengono date alcune indicazioni a carattere generale che serviranno da linee

guida per l’Impresa nell’organizzazione delle strutture di pronto soccorso. A questa è fatto obbligo di

redigere un proprio documento che dovrà definire almeno gli argomenti riportati nei paragrafi successivi.

Sarà compito del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione effettuare una verifica sulla presenza,

nei diversi documenti di valutazione dei pericoli redatti dall’impresa, di una descrizione dell’organizzazione

dei servizi sanitari e del pronto intervento, oltre che una verifica dell’istituzione degli stessi servizi in fase di

esecuzione.

Indicazioni per la predisposizione del servizio di Pronto Soccorso

L’Impresa appaltatrice dovrà indicare, a mezzo di cartello affisso nel luogo di custodia dei presidi sanitari, il

numero di emergenza per la chiamata dell’autoambulanza e l’indirizzo della struttura pubblica di Pronto

Soccorso più prossima al cantiere. Devono inoltre essere esposti dei cartelli con l’indicazione dei primi

soccorsi da portare agli infortunati.

Nei cantieri deve essere disponibile un telefono, in grado di funzionare anche in caso di interruzione

dell’erogazione di energia elettrica, per potere contattare i servizi pubblici di pronto soccorso.

Da parte della stessa Impresa dovrà essere approntata ed affissa nei luoghi di custodia del presidio sanitario

una lista che riporti i nominativi dei lavoratori incaricati dell’attività di pronto soccorso all’interno del

cantiere.

Questi devono essere stati formati con adeguato grado di conoscenza sulle norme di soccorso di infortunati

e sull’uso dei presidi sanitari (come stabilito dal D.Lgs. 626/94).

La collocazione delle cassette di medicazione deve essere resa nota ai lavoratori e segnalata in modo

visibile con appositi cartelli.

I luoghi dove sono reperibili materiali di pronto soccorso devono essere sgombri da ostacoli e facilmente

accessibili.

In caso di infortunio o di malore di un lavoratore, il responsabile presente sul posto di lavoro deve dare

l’allarme al più vicino posto di soccorso pubblico, e coordinare con questo le modalità per raggiungere

l’infortunato allo scopo di prestargli i primi soccorsi, e, all’occorrenza, provvedere al suo ricovero.

Modalità da seguire per le segnalazioni

La cartellonistica deve essere conforme a quanto prescritto dal D.Lgs. 493/96; la cartellonistica stradale va

collocata con i pittogrammi e le distanze previste dal Codice della Strada. Può essere prevista l'installazione

in più fasi.

1. sotto il raggio di azione degli apparecchi di sollevamento: cartello di avvertimento di carichi sospesi;

2. in prossimità dei quadri elettrici e delle linee elettriche aeree e interrate: cartello di avvertimento

tensione elettrica pericolosa, di divieto di spegnere con acqua;

3. sui mezzi di trasporto: divieto di trasporto persone, escluso il conducente;

Page 45: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

44

4. in prossimità di macchine: cartelli di divieto di pulire e lubrificare con gli organi in moto, divieto di

effettuare manutenzioni con organi in moto, divieto di rimuovere i dispositivi di protezione e di sicurezza,

divieto di avvicinarsi alle macchine con scarpe, cravatte e abiti svolazzanti, cartelli sulle norme di sicurezza

d'uso delle macchine (sega circolare, betoniera, tagliaferri e piegaferri, .....);

5. in tutti i luoghi in cui ci può essere pericolo d'incendio (depositi di bombole, di solventi e vernici, di

lubrificanti): divieto di usare fiamme libere;

6. in prossimità degli scavi: cartelli di avvertimento di caduta negli scavi, cartelli di divieto di avvicinarsi agli

scavi, di avvicinarsi all'escavatore in funzione e di depositare materiali sui cigli dello scavo;

7. nell'ambito del cantiere: cartelli riportanti le norme di sicurezza per gli imbragatori ed il codice di

segnalazione delle manovre per la movimentazione dei carichi;

8. sui box di cantiere: cartelli riportanti la descrizione d'uso dei locali;

9. in prossimità dei box dove è ubicato il pacchetto o la cassetta di medicazione: estratto delle procedure

per il primo soccorso ed elenco dei numeri telefonici per i casi di emergenza;

10. nel luogo dove sono ubicati gli estintori: cartello di identificazione dell'estintore;

11. presso il box uffici o in altro luogo ben visibile: cartello riportante i numeri utili per l'intervento dei vigili

del fuoco e dell'ambulanza.

12. All'ingresso del cantiere (accesso pedonale e accesso meccanico): divieto di ingresso ai non addetti

13. Vie di transito dei mezzi di trasporto e di movimentazione: passaggio veicoli

14. Sui quadri elettrici: tensione di esercizio

15. Cavi elettrici interrati: relativo cartello di pericolo ripetuto per individuare l'andamento della linea

16. In prossimità dei quadri elettrici e delle linee elettriche aeree e interrate: cartello di avvertimento

tensione elettrica pericolosa, di divieto di spegnere con acqua

17. Cavi elettrici aerei: relativo cartello di pericolo con altezza della linea

18. Sotto il raggio di azione degli apparecchi di sollevamento: cartello di avvertimento di carichi sospesi

19. Nell'area di cantiere: vietato usare scale in cattivo stato

20. Presso i ponteggi: divieto di gettare materiale dai ponteggi; divieto di salire e scendere dai ponteggi

21. Nelle aeree in cui esistono rischi che richiedono l'uso di D.P.I.: cartellonistica sui relativi obblighi

22. Sulle varie macchine: norme di sicurezza relative a ciascuna

23. Sui mezzi di trasporto: divieto di trasporto persone, escluso il conducente

Interferenze con il traffico viabilistico

La realizzazione delle opere oggetto del presente appalto indurrà alcune interferenze con il traffico

viabilistico, nelle fasi di realizzazione dell’intero progetto, approvvigionamento dei materiali e di trasporto a

discarica dei terreni di risulta e dei materiali di risulta provenienti dalle demolizioni dagli scavi.

Page 46: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

45

Per il trasporto di materiali via strada, l’Impresa appaltatrice dei lavori dovrà redigere un piano di

Regolazione del traffico di cantiere in cui dovranno essere individuati i seguenti fattori:

• tipologia e quantità materiali trasportati;

• numero e caratteristiche dei mezzi utilizzati;

• carico medio di traffico in funzione dei vari periodi e delle varie lavorazioni;

• flussi principali da e per l’area di cantiere;

• eventuale necessità della presenza di personale che diriga il traffico da terra.

Nel piano operativo, sulla base dell’organizzazione predisposta e delle caratteristiche dei mezzi

effettivamente adoperati, l’impresa dovrà valutare eventuali misure di sicurezza per prevenire o ridurre i

rischi indotti dal traffico dei mezzi di cantiere, tenendo conto di quanto indicato nel presente elaborato.

In generale, al fine di limitare le interferenze del traffico di automezzi da e per il cantiere sia con le

operazioni di cantiere che con l’ambiente circostante, dovranno essere osservate le disposizioni di seguito

elencate.

• La sosta degli automezzi sui luoghi di lavoro dovrà essere effettuata per lo stretto tempo necessario alle

operazioni di carico e scarico e con il mezzo sistemato in maniera tale da non recare intralcio alle

lavorazioni o al passaggio di altri veicoli.

• Eventuale personale a terra impiegato allo scopo di regolare il traffico dei mezzi di cantiere dovrà essere

opportunamente formato, riconoscibile dai lavoratori e dagli autisti dei mezzi di cantiere, e dovrà indossare

indumenti ad elevata visibilità.

• L’Appaltatore dovrà organizzare i viaggi da e per il cantiere in modo che la circolazione sia controllata e

non provochi ostacoli a terzi.

• L’Appaltatore dovrà preventivamente informare il Committente ed il Coordinatore per la Esecuzione sulle

modalità con cui intende organizzare eventuali trasporti eccezionali da e per il cantiere. Inoltre,

l’Appaltatore dovrà verificare che tutto il personale presente in cantiere sia a conoscenza delle modalità e

dei giorni in cui verranno effettuati i trasporti eccezionali e di quelli in cui si verificheranno le punte di

traffico ordinario.

• Se necessario, in caso di trasporti eccezionali o comunque di transito di mezzi pesanti, dovranno essere

interrotte eventuali fasi lavorative interferenti con la viabilità. L’appaltatore dovrà valutare tale possibilità

nel proprio piano operativo, e consultarsi, in caso di variazioni dell’organizzazione di lavoro rispetto a

quanto inizialmente previsto, con il Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione.

• Per quanto concerne la viabilità esterna al cantiere, oltre a provvedere alla segnaletica indicante l’uscita

di mezzi pesanti dall’area di cantiere, l’Appaltatore dovrà comunicare alle autorità competenti i giorni in cui

si verificheranno le punte di traffico ed i trasporti eccezionali.

• In fase di esecuzione dei lavori dovranno essere valutate le necessità di interruzione del traffico veicolare

in corrispondenza di alcune fasi lavorative. Le interruzioni di traffico, che saranno ottenute a seguito di

emissione di apposita ordinanza da parte delle Autorità Competenti dietro specifica richiesta ed accordo,

dovranno essere opportunamente segnalate, nel rispetto del Nuovo Codice della Strada e, ove in fase di

esecuzione se ne ravvisi la necessità, dovrà essere utilizzato personale a terra.

Page 47: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

46

6. ANALISI PRELIMINARE

Viabilità di accesso

La viabilità ordinaria, sarà in parte coinvolta dal passaggio delle autobotti utilizzate per il rifornimento di

carburante dei mezzi d’opera, per l’approvvigionamento idrico per usi igienici e per il servizio d’irrorazione

per l’abbattimento delle polveri.

IL PROGETTO

Come sopra accennato gli interventi oggetto della presente perizia consisteranno nei seguenti lavori:

Rimodellamento della sezione fluviale.

Con tale operazione la sezione del fiume sarà risagomata al fine di garantire il passaggio della portata di

progetto fino alla cassa di laminazione “Santa Laura”.

Le nuove arginature saranno realizzate in terra.

Per le modalità realizzative ed i particolari costruttivi si rimanda alle tavole progettuali.

7. SISTEMA ORGANIZZATIVO DEL CANTIERE

L’organizzazione del cantiere è sempre stata demandata alle capacità gestionali dell’impresa

subappaltatrice dei lavori. La nuova normativa, invece, stabilisce modifiche sostanziali nell’appalto dei

lavori. In particolare la facoltà-obbligo, riconosciuta all’appaltatore dall’art. 1655 del codice civile, di

organizzare i mezzi a proprio rischio allo scopo del compimento di un’opera, è condizionata dalle nuove

responsabilità poste a carico del committente di predisporre il progetto della sicurezza. Le misure di

coordinamento, costituenti gli elementi base del piano di sicurezza, riducono la libertà dell’imprenditore di

organizzare i lavori a suo piacimento, seppur a proprio rischio. Queste misure non sono rivolte

esclusivamente alle attività che si svolgono nell’area operativa, quella circoscritta dall’opera da costruire o

mantenere, ma anche alle lavorazioni di supporto e che sono effettuate nell’area di cantiere. In particolare,

nei cicli produttivi del comparto delle costruzioni, molti dei semilavorati necessari all’opera sono prodotti a

piè d’opera, in spazi ristretti, simultaneamente tra loro e con altre attività complementari, quali

l’approvvigionamento dei materiali, lo smaltimento delle macerie e dei detriti, la movimentazione dei

materiali e altre ancora.

E’ necessario procedere quindi alla valutazione dei punti critici che presenta per sua genesi il cantiere e di

individuare il modello organizzativo più corretto, nel rispetto delle esigenze di lavoro e di prevenzione dagli

infortuni sul lavoro. Per questo è utile predisporre un possibile lay-out di cantiere.

Successivamente, l’esecutore dei lavori definirà il progetto esecutivo del cantiere e potrà proporre, allo

scopo, di adattare il modello proposto alle proprie capacità organizzative e alle proprie attrezzature di

lavoro.

Il coordinatore dei lavori accetterà le modifiche richieste quando avrà assicurazioni documentate che la

sicurezza dei lavoratori è comunque tutelata.

Page 48: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

47

8. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

Data la necessità di effettuare uno stoccaggio provvisorio di parte del materiale di risulta dello scavo, a

scopo di reinterro, l'allestimento del cantiere avviene in due fasi durante le quali sono attuate le seguenti

soluzioni derivanti dalla individuazione, analisi e valutazione dei rischi.

Fase 1

a. Recinzione ed agibilità del cantiere con accessi e viabilità;

b. Installazione, in cantiere, di servizi igienico assistenziali;

c. Alimentazione elettrica ENEL 220/380 V ed alimentazione idrica da acquedotto comunale;

d. Realizzazione dell'impianto di messa a terra.

Fase 2

e. Ubicazione degli impianti fissi di cantiere;

f. Dislocazione di zone di carico, scarico, stoccaggio, deposito e contenimento dei rifiuti;

g. Modalità di accesso per forniture di materiali;

h. Smantellamento del cantiere.

Procedure, apprestamenti, attrezzature necessarie e soggetti incaricati

a. Il cantiere deve essere completamente recintato con rete plastificata alta almeno 1,80 m sorretta da

montanti. Deve inoltre essere apposta la necessaria cartellonistica sugli accessi.

Si procede quindi alla rimozione della vegetazione.

Si procede allo scotico superficiale con pala meccanica ed al trasporto del materiale di risulta a discarica

tramite autocarro.

b. Devono essere installate baracche prefabbricate con i seguenti allestimenti:

- Spogliatoio;

-Mensa;

- Servizi igienici;

- Uffici con relativi servizi igienici;

Devono essere disponibili, esternamente ai box, punti di erogazione per l'acqua corrente e lavandino anche

comune.

c. Devono essere allestiti i seguenti impianti:

- Alimentazione elettrica (Quadro Generale) in prossimità delle baracche così come la fornitura idrica;

- Dal QG viene alimentato il quadretto delle baracche ed il quadro di distribuzione;

- Da questo quadro vengono direttamente alimentate, attraverso interruttori le macchine fisse di cantiere;

Page 49: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

48

- Gli altri utilizzatori possono venire alimentati tramite derivazione spina-presa;

- Le linee di alimentazione dal quadro generale al quadro di distribuzione e dal quadro di distribuzione alle

macchine fisse, devono essere interrate;

- Dalla fornitura idrica vengono fatte derivazioni per alimentare le baracche, i lavandini e le macchine fisse

di cantiere;

- L'alimentazione idrica deve correre interrata.

d. protezione contro i contati indiretti:

- E' prevista la realizzazione di un impianto di messa a terra. L'impianto elettrico sarà dotato di protezione

differenziale.

e. Nella prima fase di allestimento (Fase 1) sono disponibili solo i servizi igienico - assistenziali.

- Lo spazio rimanente è destinato allo stoccaggio provvisorio dei materiali di risulta provenienti dallo scavo;

In questa fase si deve fare uso di calcestruzzo preconfezionato fornito da autobetoniera e autopompa;

- Nella seconda fase di allestimento vengono installate le altre attrezzature ed apprestamenti; I fornitori

prima di accedere al cantiere devono avere il consenso del referente dell'impresa interessata alla fornitura,

il quale eserciterà anche la sorveglianza.

f. Lo smantellamento del cantiere può avvenire progressivamente con l'avanzamento dei lavori,

relativamente agli impianti di cantiere non più utilizzabile, eccetto:

- la recinzione ed i servizi igienici che devono rimanere fino al termine delle lavorazioni;

- all'allestimento deve provvedere, in tutte le sue sub-fasi la ditta appaltatrice.

9. TIPOLOGIA DEL CANTIERE

Il cantiere di cui al presente progetto comprende i lavori edili o di genio civile riportati nell’Allegato I e

nell’Allegato II alla Direttiva 92/57/CEE del Consiglio del 24 giugno 1992, riguardante le prescrizioni minime

di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.

10. SISTEMA DELLA VIABILITA’ INTERNA

Il cantiere sarà munito di un unico accesso carrabile.

L’accesso carrabile avrà dimensioni tali da poter consentire il transito contemporaneo di due automezzi e

lasciare un franco di almeno 140 cm; l’ampiezza del piazzale di ingresso consente questo tipo di accesso.

In affiancamento all’accesso carrabile è previsto anche un accesso pedonale.

Sia all’ingresso del cantiere che in prossimità dell’area della costruzione, occorre prevedere la presenza di

un piazzale in cui avvengano tutte le manovre di carico e scarico dei materiali. E’ conveniente prescrivere

l’obbligo dell’assistenza a terra di un operatore per le segnalazioni sulle manovre da effettuare, ed

obbligare l’uso del girofaro e degli avvisatori acustici da parte dei mezzi.

Page 50: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

49

11. SISTEMA DEGLI IMPIANTI

Gli impianti di cantiere sono rappresentati essenzialmente da:

-impianto elettrico e impianto di terra;

-impianto di protezione contro le scariche atmosferiche;

-impianto idrico sanitario;

-impianto di illuminazione;

-impianto antincendio.

12. RELAZIONE DI CANTIERIZZAZIONE

Per l’esecuzione dei lavori verrà installato ed utilizzato un container per uso ufficio/mensa e container

spogliatoio/doccia/bagno chimico.

I sito designato per l’impianto del cantiere è lo stesso oggetto dell’opera di manutenzione fluviale.

La viabilità di cantiere è stata scelta in modo da avere la minore interferenza possibile con le utenze locali

ed in modo di creare il minore disagio possibile alla popolazione residente.

In generale, oltre alla recinzione principale e relativi ingressi controllati, si prevedono aree adibite alla

viabilità dei mezzi e al parcheggio.

13. VALUTAZIONE DEI RISCHI

In questo Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) nella costruzione delle prescrizioni operative, sono stati

valutati quattro possibili tipi di rischio:

1. il rischio dovuto alla progettazione,

2. il rischio ambientale,

3. il rischio di interferenza delle lavorazioni,

4. il rischio di sovraffollamento.

Per rischio di progetto si è inteso il rischio dovuto ai possibili interventi previsti dal progettista, alle

tecnologie e tecniche adottate in fase di esecuzione dei lavori e richiesti specificatamente dal progetto.

Per rischio ambientale si è inteso il rischio provocato dalla morfologia dell’area di intervento, dalle

infrastrutture esistenti, dalla presenza di eventuali altri cantieri, dalla situazione della viabilità etc..

Per rischio di interferenze si è inteso il rischio dovuto al sovrapporsi di due o più fasi lavorative nella stessa

area di cantiere.

Per rischio di sovraffollamento si è inteso il rischio dovuto ad un eccessivo numero di lavoratori presenti in

quelle fasi lavorative, all'interno di una specifica area del cantiere.

Page 51: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

50

Tutte le prescrizioni operative presenti nelle parti successive del presente PSC, sono legate ai tipi di rischio

prima delineati, quando questi siano presenti.

Nel caso in cui non sussistano rischi specifici, nello svolgimento dei lavori rimangono valide le norme

generali per la sicurezza dei cantieri temporanei e mobili; le specifiche indicazioni sulle modalità operative

di esecuzione e la relativa prevenzione dei rischi dovranno essere contenute nei POS delle diverse imprese

che opereranno nel cantiere, in forma complementare e di dettaglio al presente PSC.

Stima previsionale delle emissioni rumorose

Le lavorazioni previste nel cantiere potranno provocare la generazione di rumore indotto dai macchinari;

ciò potrà essere causa di disturbo, in particolare nelle aree edificate prossime alle aree di cantiere

(abitazioni residenziali e zone ospitanti attività lavorative). Al fine di limitare tali disturbi l’Impresa dovrà

provvedere ad insonorizzare secondo quanto prescritto dalla normativa vigente i macchinari rumorosi e ad

utilizzare macchinari dotati di dispositivi che ammortizzino le vibrazioni.

I valori limite di emissione ed i valori limite assoluti di immissione di rumore sono prefissati dal D.P.C.M.

1/3/1991, “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”,

modificato dal D.P.C.M. 14/11/1997, in funzione delle classi di destinazione d’uso del territorio e del

periodo di riferimento (diurno e notturno). L’Appaltatore dovrà verificare, tramite appositi rilievi, che le

lavorazioni eseguite ed i macchinari utilizzati non determinino un livello di rumore superiore a quello

previsto dalla normativa; solo nel caso in cui non risulti possibile diminuire il livello di rumore, modificando

le attività lavorative o silenziando opportunamente i mezzi di lavoro, si potrà inoltrare agli organismi

competenti (Comune ed ASL) richiesta di deroga ai valori prefissati dai predetti decreti, ai sensi dell’art. 4

del D.P.C.M. 1/3/1991.

Nel caso di superamento dei limiti predetti, in aree di forte rumorosità prossime ad edifici dovranno essere

installati appositi pannelli fonoassorbenti. La valutazione della necessità di tali misure protettive dovrà

essere eseguita sulla base di adeguati rilievi da svolgere a cura dell’appaltatore e previa consultazione del

coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.

La normativa vigente prevede specifiche azioni volte a proteggere i lavoratori dai rischi connessi con

l’esposizione al rumore durante il lavoro.

La protezione dei lavoratori implica per il datore di lavoro il dovere di effettuare una valutazione preventiva

del rischio; se a seguito di tale valutazione si osserva il superamento delle soglie fissate (80 dBA di

esposizione quotidiana equivalente), devono essere eseguite adeguate “rilevazioni” strumentali che

consentano di determinare con precisione l’effettivo livello di esposizione e quindi predisposte adeguate

misure di prevenzione.

La valutazione del rischio andrà effettuata non prima di 90 giorni e non oltre 120 giorni dall’inizio

dell’attività, a cura di personale competente e sotto la responsabilità del datore di lavoro dell’impresa

appaltatrice; essa dovrà essere ripetuta ogni qualvolta vi siano mutamenti sostanziali nelle lavorazioni, e

quando l’organo di vigilanza lo disponga con provvedimento motivato.

Le rilevazioni strumentali del livello di rumore dovranno essere eseguite secondo i criteri tecnici e le

modalità prescritte dall’Allegato VI del D.Lgs. 277/91. L’iter logico dei criteri da seguire per l’indagine

fonometrica sono quelli indicati qui di seguito:

Page 52: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

51

a) individuazione delle fasi lavorative e valutazione delle singole emissioni sonore durante l’esecuzione

delle stesse;

b) suddivisione dei lavoratori operanti in cantiere in gruppi omogenei secondo le attività svolte ed

individuazione, nell’ambito di ciascun gruppo omogeneo, dei livelli di esposizione giornalieri relativi a

ciascuna delle attività del gruppo omogeneo e della percentuale di tempo lavorativo dedicata, nell’ambito

dello specifico cantiere e per la sua intera durata, a ciascuna delle attività svolte;

c) calcolo, per ciascun gruppo omogeneo, del livello di esposizione personale relativo all’intera durata del

cantiere;

d) valutazione specifica dei livelli di esposizione dei lavoratori addetti a macchine particolarmente

rumorose.

Una volta effettuate le valutazioni di cui sopra, in base al predetto D.Lgs. 277/91, i lavoratori verranno

suddivisi in 4 categorie in base all’esposizione quotidiana al rumore:

-fino a 80 dBA: il livello di rumore è reputato non pericoloso e non sono richieste particolari attività di

prevenzione;

- tra 80 e 85 dBA: è ritenuto livello di abbastanza basso. Tuttavia i lavoratori devono essere sottoposti a

controllo sanitario se il medico competente ne conferma l’opportunità. Ai lavoratori deve essere fornita

debita formazione ed informazione sul problema del rumore;

- tra 85 e 90 dBA: raggiungimento del livello di guardia. I lavoratori esposti devono essere sottoposti a visita

medica preventiva e con periodicità minima biennale, oltre alla fornitura di mezzi individuali di protezione

ed a formazione sul corretto uso degli stessi e delle macchine;

- oltre 90 dBA: il rischio diviene elevato e devono essere adottate, oltre quelle sopra previste, ulteriori

misure specifiche: segnaletica e perimetrazione delle aree di lavoro, obbligo di utilizzo di mezzi personali di

protezione, visite mediche periodiche annuali, comunicazione all’organo di vigilanza.

Poiché la valutazione del rumore e dei suoi effetti sui lavoratori in un cantiere del tipo di quello relativo

all’appalto in oggetto risulta estremamente difficoltosa, vista la particolarità, la rapida alternanza ed il

sovrapporsi delle varie fasi lavorative, è difficile valutare a priori il rischio. Per questo, secondo quanto

indicato nello stesso D.Lgs. 81/2008 articolo 103, è possibile effettuare valutazioni per simulazione, facendo

riferimento a studi o misurazioni di validità ufficialmente riconosciuta. Dopo avere acquisito la suddetta

valutazione preventiva del rischio, sarà cura del datore di lavoro provvedere, sulla base delle indicazioni

fornite dalla stessa, a svolgere accurate misurazioni tenendo conto in particolare della possibile

sovrapposizione di rumore per vicinanza di lavorazioni, di eventuali situazioni peggiorative (ad esempio

lavoro in ambienti confinati o macchinari di elevata rumorosità) e di particolari disposizioni che producano

effetti di schermatura. Le lavorazioni che principalmente sono soggette a rischio di esposizione a rumore

sono:

a) lavorazioni con macchine operatrici (escavatore, pala, rullo compressore)

Oltre a quanto sopra indicato, le principali misure preventive da adottare per ridurre il rischio di

esposizione a rumore sono:

a) Nell’acquisto di nuove macchine ed attrezzature occorre privilegiare quelle caratterizzate da maggiore

silenziosità durante l’uso.

Page 53: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

52

b) I rischi derivanti dall’esposizione a rumore, valutati ai sensi del D.L. 277/91, devono essere ridotti al

minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, mediante misure tecniche,

organizzative e procedurali concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.

c) Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del

fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento gli schermi e le paratie

delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il

rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in

essere protezioni collettive quali la delimitazione dell’area interessata e/o la posa in opera di schermature

supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario

adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del

rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose.

d) Tutto il personale deve essere informato sui rischi derivanti dall’esposizione al rumore e sulle misure di

prevenzione adottate a cui conformarsi (es. funzioni e modalità di impiego degli otoprotettori);

e) Segregare le aree e limitare gli orari in cui il livello di rumore è superiore al livello degli 85 dBA in modo

da impedirvi l’accesso di lavoratori non addetti.

I DPI specifici da adottare per ridurre il rischio di esposizione a rumore sono costituiti da dispositivi di

protezione dell’udito (otoprotettori e cuffie) con varie caratteristiche in funzione del livello e del tipo di

rumore.

Il datore di lavoro dovrà comunque procedere alla valutazione del rumore durante il lavoro, al fine di

identificare i lavoratori ed i luoghi di lavoro e di attuare le misure preventive e protettive.

Aggiornamenti Legislativi

La legislazione a cui fare riferimento è identificabile nei due seguenti decreti:

Decreto Legislativo 10 aprile 2006, n. 195

Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n. 187

l Decreto Legislativo 10 aprile 2006, n. 195, "Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione

dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)"

Il decreto abroga il vecchio D.Lgs. 15/08/91, n.277, fissa:

- i valori limite di esposizione (LEX,8h = 87 dB(A) e ppeak = 200 µPascal (140 dB(C)));

-i valori di azione.

I valori di azione a loro volta si distinguono in:

- valori superiori di azione (LEX,8h = 85 dB(A) e ppeak = 140 µPascal (137 dB(C)));

- valori inferiori di azione (LEX,8h = 80 dB(A) e ppeak = 112 µPascal (135 dB(C))).

I parametri a cui fare riferimento sono:

Page 54: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

53

- livello di esposizione giornaliero, LEX,8h;

- pressione di picco, ppeak.

Il nuovo decreto apporta delle sostanziali novità rispetto al D. Lgs. n. 277/91 tra le quali:

- non obbligatorietà per il datore di lavoro di redigere un registro degli esposti per i lavoratori esposti a

livelli,

LEX,8h; > di 90 dB(A);

- i valori limite di esposizione sono più contenuti;

- è prevista la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a livelli, LEX,8h; > di 85 dB(A);

- il datore di lavoro deve mettere a disposizione i dispositivi di protezione individuale, DPI, per i lavoratori

esposti a livelli, LEX,8h; = di 80 dB(A);

- è previsto l'obbligo per i lavoratori esposti a livelli, LEX,8h; = di 85 dB(A) di indossare i dispositivi di

protezione individuale, DPI;

- il datore di lavoro deve obbligatoriamente provvedere alla formazione e all'informazione dei lavoratori

esposti a livelli, LEX,8h; = di 80 dB(A).

È importante sottolineare che quando i livelli di esposizione superano o raggiungono i valori superiori di

azione, il datore di lavoro tiene conto dell'attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale

dell'udito, indossati dal lavoratore, solo ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di esposizione.

Il Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n. 187, "Attuazione della direttiva 2002/44/CE relativa all'esposizione

dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche" Il decreto prescrive le misure per la tutela della

salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da

vibrazioni meccaniche.

Le vibrazioni sono distinte a seconda della tipologia di trasmissione:

- vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio;

- vibrazioni trasmesse al corpo intero.

Il decreto fissa sia i valori limite di esposizione sia i valori di azione:

1. Per le vibrazioni tramesse al sistema mano-braccio:

- il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, e' fissato a 5

m/s2;

- il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, che fa scattare l'azione e'

fissato a 2,5m/s2.

2. Per le vibrazioni trasmesse al corpo intero:

- il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, e' fissato a

1,15 m/s2;

Page 55: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

54

- il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, e' fissato a 0,5 m/s2.

I parametri a cui fare riferimento sono:

-il valore dell'esposizione giornaliera normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, A(8), calcolato

conformemente ai capitoli 4 e 5 e all'allegato A della norma ISO 5349-1 (2001), per il sistema mano braccio;

- il valore dell'esposizione giornaliera A (8) espressa come l'accelerazione continua equivalente su 8 ore,

calcolato conformemente ai capitoli 5, 6e 7, all'allegato A e all'allegato B della norma ISO 2631-1 (1997),

per il sistema corpo intero.

La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle

informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e

sull'osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione. Come elementi di

riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell'ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di

esposizione professionale alle vibrazioni.

In base ai valori di esposizione il datore di lavoro deve:

- prevedere le misure i prevenzione e protezione per lavoratori;

- adoperarsi per preparare corsi di informazione e formazione dei lavoratori;

- prevedere la sorveglianza sanitaria per ogni lavoratore esposto a livelli superiori ai livelli di azione.

Inoltre spetta al medico competente incaricato redigere le cartelle sanitarie e di rischio per ogni lavoratore

esposto a livelli superiori ai livelli di azione.

14. FASI E SUB FASI DI LAVORAZIONE

Le macrofasi previste per l’esecuzione dell’opera nel suo complesso sono le seguenti:

LAVORAZIONI PRELIMINARI

Allestimento container

Ricerca impianti linee elettriche gas tubazioni etc…

Realizzazione delle piste di cantiere.

Recinzione di cantiere e cartellonistica.

Servizi igienico assistenziali di cantiere.

Impianto elettrico e di messa a terra.

Impianto idrico.

Installazione delle altre attrezzature.

Picchettamento.

Page 56: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

55

1) Rimodellamento della sezione del Fiume Sinni comprensivo di:

SCAVO DI SBANCAMENTO A LARGA SEZIONE:

per nuove arginature

FORMAZIONE RILEVATO ARGINALE

In sponda sx e dx che parte dalla chiusa “Santa Laura” e si estende a monte per ml. 1200 circa.

Sistemazione in rilevato o in riempimento di materiali appartenenti ai gruppi A1, A2-4, A2-5, A3 idonei,

provenienti sia dagli scavi; compreso il compattamento a strati fino a raggiungere la densità prescritta;

compreso l'eventuale inumidimento; comprese la sagomatura e profilatura dei cigli, delle banchine e delle

scarpate rivestite con terra vegetale; compresa ogni lavorazione ed onere per dare al rilevato compiuto a

perfetta regola d'arte.

Elenco generale fasi lavorative e sub fasi

Allestimento aree di cantiere e viabilità: analisi dei rischi connessi al sito

1. Limitatezza delle aree disponibili: i limitati spazi a disposizione comportano rischi di impatto sia tra

macchine operatrici che tra macchine e lavoratori. Prima di ogni fase lavorativa il responsabile di cantiere

dovrà procedere alla valutazione degli spazi effettivi a disposizione al fine di utilizzare i mezzi più adatti e

posizionarli nel punto più corretto, tenendo conto dei depositi di materiale presenti nell’area. Lo stesso

responsabile di cantiere dovrà definire preventivamente la posizione dei lavoratori durante le varie

lavorazioni, in modo che gli stessi non risultino presenti nell’area di movimento delle macchine operatrici.

2. Traffico veicolare lungo le strade attigue: è necessario che vengano sempre mantenute le segnalazioni

relative alla presenza del cantiere e che i mezzi di cantiere usino le necessarie cautele per l’ingresso e

l’uscita, segnalando in maniera chiara l’intenzione di svoltare secondo le prescrizioni del Codice della

Strada.

Analisi delle fasi di lavoro critiche

1. Allestimento aree di cantiere e viabilità: i rischi principali di tale attività sono il contatto accidentale con

utensili in movimento, di elettrocuzione, lesioni da proiezione di schegge e lesioni o tagli per contatto con

parti taglienti. Per prevenire tali rischi occorrerà controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili evitare

l’utilizzo di questi se hanno parti deteriorate, spezzate, scheggiate o se non sono ben fissate tra loro.

Maneggiare gli utensili con cura, l’organo lavoratore deve rimanere in movimento solo per il tempo

strettamente necessario per l’esecuzione del lavoro. Controllare e pulire l’attrezzatura in ogni sua parte e

provvedere alla manutenzione ordinaria.

Analisi dei rischi derivanti da sovrapposizioni tra fasi di lavoro.

Il programma lavori mostra che ci sono delle sovrapposizioni tra le varie attività costituenti questa

macrofase (impianto e recinzione cantieri) ma non inducono a interferenze significative poiché interessano

aree di lavoro diverse.

Page 57: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

56

Analisi delle interferenze con l’ambiente esterno

1. Traffico veicolare lungo la strada comunale esistente: l’accesso all’aree di cantiere definite in planimetria,

avviene attraverso la strada comunale esistente. Dato che tale strada è pubblica, il passaggio di automezzi

di cantiere comporterà alcuni inconvenienti per il traffico ordinario. E’ necessario che vengano sempre

mantenute le segnalazioni relative alla presenza del cantiere e che i mezzi di cantiere usino le necessarie

cautele per l’ingresso e l’uscita, segnalando in maniera chiara l’intenzione di svoltare secondo le

prescrizioni del Codice della Strada.

2. Rumore: alcune lavorazioni comportano l’emissione di rumore. L’appaltatore dovrà utilizzare i mezzi e

procedure che consentano di ridurre al minimo l'emissione sonora.

Movimento terra: sbancamenti e riporto per esecuzione di argine

Analisi delle fasi di lavoro critiche

1. Scavi, rilevati e rinterri: per l’esecuzione degli scavi i lavoratori sono esposti a polvere e ad un elevato

livello di rumore. L’appaltatore dovrà provvedere gli addetti con DPI adeguati alla lavorazione, utilizzare

macchinari e procedure che riducano al minimo sia le emissioni rumorose che la diffusione di polveri. Per

quanto concerne i rinterri e i rilevati, con terreno proveniente da cave di prestito, particolare cura sarà

riservata alla segnalazione e delimitazione dei punti di ribaltamento dei materiali necessari, al fine di

impedire l’involontario eccessivo avvicinamento al ciglio di scarico dei mezzi di trasporto. I mezzi ribaltabili,

effettuato lo scarico, non potranno riprendere la marcia prima di aver completato l’abbassamento del

cassone. Le zone d’azione dei mezzi operativi per la distribuzione e compattazione dei materiali saranno

segnalate al fine di evitare passaggio e permanenza di persone non direttamente addette al lavoro. Tale

attività espone i lavoratori a polvere e ad un elevato livello di rumore. L’appaltatore dovrà provvedere gli

addetti con DPI adeguati alla lavorazione, utilizzare macchinari e procedure che riducano al minimo sia le

emissioni rumorose che la diffusione di polveri.

Analisi delle interferenze con l’ambiente esterno

1. Traffico veicolare lungo la strada a comunale: l’accesso alle aree di cantiere definite in planimetria,

avviene attraverso la strada comunale esistente. Dato che tale strada è pubblica, il passaggio di automezzi

di cantiere comporterà alcuni inconvenienti per il traffico ordinario. E’ necessario che vengano sempre

mantenute le segnalazioni relative alla presenza del cantiere e che i mezzi di cantiere usino le necessarie

cautele per l’ingresso e l’uscita, segnalando in maniera chiara l’intenzione di svoltare secondo le

prescrizioni del Codice della Strada.

2. Rumore: alcune lavorazioni comportano l’emissione di rumore. L’appaltatore dovrà utilizzare i mezzi e

procedure che consentano di ridurre al minimo l'emissione sonora.

Analisi delle fasi di lavoro critiche

1. Pulitura e bonifica area di cantiere: i rischi principali di tale attività sono il contatto accidentale con

utensili in movimento, lesioni o tagli per contatto con parti taglienti durante lo smantellamento dell’area di

cantiere. Per prevenire tali rischi occorrerà controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili evitare

l’utilizzo di questi se hanno parti deteriorate, spezzate, scheggiate o se non sono ben fissate tra loro.

Maneggiare gli utensili con cura, l’organo lavoratore deve rimanere in movimento solo per il tempo

strettamente necessario per l’esecuzione del lavoro. Controllare e pulire l’attrezzatura in ogni sua parte e

provvedere alla manutenzione ordinaria.

Page 58: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

57

Analisi dei rischi derivanti da sovrapposizioni tra fasi di lavoro : Il programma lavori mostra che ci sono delle

sovrapposizioni tra le varie attività costituenti questa macrofase (impianto e recinzione cantieri) ma non

inducono a interferenze significative poiché interessano aree di lavoro diverse.

Analisi delle interferenze con l’ambiente esterno

1. Traffico veicolare lungo la strada comunale esistente: l’accesso all’area di cantiere, avviene attraverso la

strada comunale esistente. Dato che tale strada è pubblica, il passaggio di automezzi di cantiere

comporterà alcuni inconvenienti per il traffico ordinario. E’ necessario che vengano sempre mantenute le

segnalazioni relative alla presenza del cantiere e che i mezzi di cantiere usino le necessarie cautele per

l’ingresso e l’uscita, segnalando in maniera chiara l’intenzione di svoltare secondo le prescrizioni del Codice

della Strada.

2. Rumore: alcune lavorazioni comportano l’emissione di rumore. L’appaltatore dovrà utilizzare i mezzi e

procedure che consentano di ridurre al minimo l'emissione sonora.

a.1 SCAVI a larga sezione e riporto per la realizzazione di sponde:

Gli scavi di sbancamento e/o a larga sezione sono previsti per:

• la rimodellazione del terreno in genere

Verranno effettuati scavi profondità variabili fino ad un massimo di circa 1 m dal piano di campagna, con

l’utilizzo di mezzi meccanici (escavatore).

RISCHIO DOVUTO AL PROGETTO.

RISCHIO AMBIENTALE:

Falde d’acqua superficiali

RISCHIO DI INTERFERENZE:

Interferenza con lo spostamento di eventuali servizi esistenti

RISCHIO DA SOVRAFFOLLAMENTO.

PRESCRIZIONI OPERATIVE.

SPECIFICHE AL PROGETTO.

PER IL CONTESTO AMBIENTALE:

Nei casi di scavi profondi si dovrà valutare l’uso di idrovore per impedire l’allagamento dello scavo

PRESCRIZIONI DI COORDINAMENTO:

Durante la fase di scavo con mezzi meccanici, non dovranno essere effettuate altre lavorazioni nelle

immediate vicinanze; vista l’ampiezza dell’area del cantiere potranno comunque essere eseguite altre

lavorazioni ad opportuna distanza dalle macchine operatrici

Page 59: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

58

15. DISPOSIZIONI PER I PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA

Pronto soccorso ed emergenza

La cassetta del pronto soccorso del cantiere dovrà essere approntata e gestita dall'impresa appaltatrice.

Il personale di ogni impresa, prima dell’inizio dei lavori deve essere informato sull’ubicazione della cassetta

di pronto soccorso, che deve essere mantenuta in efficienza e completa di presidi (il pacchetto di

medicazioni deve essere dotato dei presidi di cui al DPR 303/56 e successive modifiche).

Le diverse imprese dovranno specificare nel POS la formazione e le modalità di intervento dei propri addetti

al pronto intervento, ed all’uso dei presidi farmaceutici in attesa dell’arrivo dei sanitari per incidenti relativi

a ferite, fratture, distorsioni, cadute, elettrocuzioni.

Inoltre, sempre nel POS, deve attestarsi che le maestranze sono state informate sui compiti degli addetti al

pronto intervento in occasione del verificarsi di tali eventi, con particolare riferimento alla presenza o meno

degli addetti dell'impresa appaltatrice.

Vigilanza sanitaria

Tenuto conto della tipologia delle lavorazioni edili previste nel cantiere, i datori di lavoro delle imprese

esecutrici, oltre a fornire e far conservare in cantiere i dati del medico competente (nome, recapito,

telefono), dovrà specificare nel POS i termini della sorveglianza sanitaria effettuata sulle maestranze,

nell'arco del periodo di svolgimento degli specifici lavori in cui l'impresa è coinvolta.

In particolare, dovranno essere specificate le visite mediche periodiche di cui all’art.33 della L.303/56, di cui

all’art.16 del D.lgs. 626/94, di cui all’art.29 e segg. del D.lgs. 277/91.

Mezzi di protezione individuali

Tenuto conti della tipologia delle lavorazioni edili previste nel cantiere, il presente PSC ritiene di non dover

definire disposizioni ulteriori a quelle già normativamente obbligatorie per quel che riguarda i dispositivi di

protezione individuale.

I datori di lavoro delle imprese esecutrici devono dettagliare, all'interno del proprio POS, l'utilizzo dei DPI

conformi alle norme di cui al D.lgs 475/92 e del D.lgs 626/94 e successive modifiche, utilizzati in ognuna

delle specifiche fasi lavorative in cui sono coinvolti.

Segnaletica di sicurezza

Tenuto conti della tipologia delle lavorazioni edili previste nel cantiere, il presente PSC ritiene di non dover

definire disposizioni ulteriori a quelle già normativamente obbligatorie per quel che riguarda la segnaletica

di cantiere per la sicurezza, così come specificato dal D.lgs. 493/96.

I datori di lavoro delle imprese esecutrici devono dettagliare, all'interno del proprio POS, la tipologia e

l'utilizzo della cartellonistica necessaria, per ognuna delle specifiche fasi lavorative in cui sono coinvolti; per

questa specifica richiesta, oltre alle indicazioni descrittive, deve essere presente un layout di cantiere che

riporti graficamente la distruzione spaziale di quanto previsto.

Deve essere inoltre garantito che, in caso di utilizzo delle procedure di subappalto, sia i lavoratori delle

imprese subappaltatrici che i lavoratori autonomi, debbano essere adeguatamente informati sul significato

di ciascuno dei cartelli suddetti, da parte dell’impresa appaltatrice; in particolare i suddetti, come pure tutti

Page 60: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

59

i lavoratori autonomi, devono essere resi edotti sul significato e soprattutto sull’importanza di ciascun

cartello segnaletico di divieto, prescrizione, avvertimento e salvataggio.

I cartelli devono essere sistemati in modo che non possano essere rimossi dai vari punti del cantiere ove la

segnaletica è indispensabile per richiamare la massima attenzione degli operatori sul determinato evento

od operazione, nonché sull’uso delle principali macchine operatrici, sugli impianti e sulle attrezzature a

maggior rischio.

Si richiama l’attenzione dell’impresa appaltatrice sull’obbligo di sistemare la segnaletica suddetta ove

questa effettivamente necessiti ai fini della sicurezza; è fatto quindi divieto di raggruppare in unico

grande pannello riassuntivo gruppi di cartelli segnaletici invece necessari in differenti punti del cantiere.

Obblighi dei lavoratori autonomi

In caso di utilizzo di lavoratori autonomi nelle procedure di subappalto, all'interno del POS dell'impresa

appaltatrice devono essere segnalati e costantemente aggiornati i nominativi dei soggetti utilizzati.

Inoltre, sempre all'interno del POS, deve essere allegata una specifica autocertificazione dei singoli

lavoratori autonomi che attesti:

la trasmissione del PSC da parte dell'impresa appaltatrice e la piena conoscenza delle disposizioni di

coordinamento e reciproca informazione in esso contenute;

l'utilizzo delle attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni del titolo III del decreto legislativo

626/94;

l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal titolo IV del decreto

legislativo 626/94 l'adeguamento alle indicazioni fornite dal coordinatore per l’esecuzione dei lavori ai fini

della sicurezza.

Obblighi dei datori di lavoro

I datori di lavoro, per l’esecuzione delle parti dell’opera a loro assegnate, e per le fasi di lavoro di loro

competenza, definiscono nel loro POS, in forma complementare e di dettaglio a quanto stabilito nel

presente PSC, le modalità e le procedure per:

il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;

la scelta dell’ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti definendo

le vie o zone di spostamento o di circolazione;

le condizioni di movimentazione dei vari materiali;

la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei

dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la salute e la sicurezza dei lavoratori;

la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare

quando si tratta di materie e sostanze pericolose;

l’adeguamento in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di

lavoro o fasi di lavoro;

Page 61: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

60

la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;

le interazioni con le attività che avvengono nel luogo, all’interno o in prossimità del cantiere.

STIMA DEI COSTI degli apprestamenti e delle attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme di

prevenzione degli infortuni e di tutela della salute. Le attrezzature ed apprestamenti di cui è previsto

l’utilizzo nel cantiere in oggetto (apparecchi di sollevamento e trasporto, ponteggi, betoniera, impianto

elettrico e illuminazione di cantiere, recinzione e delimitazione del cantiere, banchinaggi, puntellamenti

etc.etc.) fanno parte integrante ed inscindibile del processo produttivo. Il presente PSC ha svolto una

specifica analisi sul costo dell’opera; il calcolo analitico dei oneri della sicurezza è allegato alla presente.

il Coordinatore in fase di progettazione _______________________________________________________

Page 62: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

61

16. PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI

• D.P.R. 27/4/1955, n. 547: “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” - ABROGATO

• D.P.R. 7/1/1956, n. 164: “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni” ABROGATO

• D.P.R. 19/3/1956, n. 302: “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative di quelle emanate con D.P.R.

547/55” - ABROGATO

• D.P.R. 19/3/1956, n. 303: “Norme generali per l’igiene del lavoro ” - ABROGATO

• D.P.R. 20/3/1956, n. 320: “Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in sotterraneo”

• D.M. 28/7/1958: “Presidi chirurgici e farmaceutici aziendali”

• D.M. 12/3/1959: “Presidi medico-chirurgici nei cantieri per lavori in sotterraneo”

• D.M. 12/9/1959: “Attribuzione dei compiti e delle modalità applicative e delle documentazioni relative all’esercizio delle verifiche e dei controlli

previsti dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro”

• D.P.R. 30/6/1965, n.

• 1124: “Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro”

• Legge 1/3/1968, n.186: “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed

elettronici”

• D.M. 28/01/1992: “Classificazione e disciplina dell’imballaggio e delle etichette delle sostanze pericolose”

• Legge 5/3/1990, n. 46: “Norme per la sicurezza degli impianti” (e relativo regolamento di applicazione)

• D.Lgs. 15/8/1991, n. 277: “Attuazione delle Direttive CEE 80/1107, 82/605, 83/477, 86/188, 88/642 in materia di protezione dei lavoratori contro i

rischi derivanti da esposizioni ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro” - ABROGATO

• D.P.R. 447/91: “Regolamento d’attuazione della legge 46/90 in materia di sicurezza degli impianti

• D.M. 20/2/92: “Approvazione del modello di Dichiarazione di Conformità dell’impianto alla regola d’arte di cui all’articolo 7 del Regolamento

d’Attuazione della legge 5/3/90 n.46 recante norme per la sicurezza degli impianti”

• D.Lgs. 4/12/1992, n. 475: “Dispositivi di protezione individuali”

• D.M. 5/9/93: “Regolamento recante autorizzazione all’Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ad esercitare omologative di primo o

nuovo impianto per la messa a terra e la protezione dalle scariche atmosferiche”

• Legge 11/2/1994, n. 109: “Legge quadro in materia di lavori pubblici” (legge Merloni)

• D.Lgs. 19/9/1994, n. 626: “Attuazione delle direttive CEE 89/391, 89/654, 89/655, 89/656, 90/269, 90/270, 90/394, 90/679 riguardanti il

miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nel luogo di lavoro” -ABROGATO

• D.Lgs. 19/3/1996, n. 242: “Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 19/9/1994 n. 626, recante attuazione alle direttive comunitarie riguardanti il

miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro ”

• D.Lgs. 14/8/1996 n. 493: “Attuazione della direttiva CEE 92/58 relativa alla segnaletica di sicurezza e/o di salute nel luogo di lavoro” -ABROGATO

• D.Lgs. 14/8/1996, n. 494: “Attuazione della direttiva CEE 92/57 relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri

temporanei o mobili” - ABROGATO

• D.P.R. 24/7/1996, n. 459: “Regolamento per l’attuazione delle direttive CEE 89/392, 91/368, 93/44, 93/68 concernenti il riavvicinamento della

legislazione degli stati membri relativa alle macchine”

• D.Lgs. 626/96: “Attuazione della direttiva CEE 93/68 in materia di marcature CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni

limiti di tensione”

• D.Lgs. 10/97: “Attuazione delle direttive CEE 93/68, 93/95, 96/58 relative ai Dispositivi di Protezione Individuali”

• Decreto del 14/10/1997, n. 412 del Presidente del Consiglio dei Ministri: “Regolamento recante l’individuazione delle attività lavorative

comportanti rischi particolarmente elevati”

• D.Lgs. 5/2/1997, n.22: “Attuazione delle direttive CEE 91/156, 91/689 e 94/62 sugli imballaggi ed i rifiuti pericolosi”.

• D.M. 10 marzo 1998: “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”

• Legge 18 novembre 1998, n.415: “Modifiche alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, e ulteriori disposizioni in materia di lavori pubblici”

• D.Lgs. 19 novembre 1999, n. 528: “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 14 agosto 1996, n.494, recante attuazione della direttiva

92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili”. - ABROGATO

• D.P.R. 03 Luglio 2003, n. 222: “Regolamento sui contenuti minimi dei Piani di Sicurezza nei cantieri temporanei o mobili in attuazione dell’Art. 31,

comma 1, della L. 11 Febbraio 1994 n. 109”.

• Decreto Legislativo 10 aprile 2006, n. 195 - Il decreto abroga il vecchio D.Lgs. 15/08/91, n.277,

• Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n. 187

• Legge regionale 13 luglio 2007, n. 38.

n.b. Dal 15 maggio 2008 è in vigore il

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (Gazzetta Ufficiale

n. 101 del 30 aprile 2008 - Suppl. Ordinario n.108 Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, comma 3, e dall'articolo 306, comma 2, dalla data

di entrata in vigore del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - sono abrogati: il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, il decreto del

Presidente della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164, il decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, fatta eccezione per l'articolo

64, il decreto legislativo15 agosto 1991, n. 277, il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, il decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 493, il

decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 187; l'articolo 36-bis, commi 1 e 2 del decreto-legge 4 luglio 2006,

n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248; gli articoli: 2, 3, 5, 6 e 7 della legge 3 agosto 2007, n.123; Con uno o più

decreti integrativi attuativi della delega prevista dall'articolo 1, comma 6, della legge 3 agosto 2007, n. 123, si provvede all'armonizzazione delle

disposizioni del presente decreto con quelle contenute in leggi o regolamenti che dispongono rinvii a norme del decreto legislativo 19 settembre

1994, n. 626, e successive modificazioni, ovvero ad altre disposizioni abrogate dal comma 1.

Fino all'emanazione dei decreti legislativi di cui al comma 2, laddove disposizioni di legge o regolamentari dispongano un rinvio a norme del decreto

legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni, ovvero ad altre disposizioni abrogate dal comma 1, tali rinvii si intendono riferiti

alle corrispondenti norme del presente decreto legislativo.

Page 63: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 64: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 65: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 66: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 67: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati

CRONOGRAMMA DEI LAVORI

Giorni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Installazione del cantiere

Lavori di riprofilatura alveo fiume Smantellamento del cantiere e pulizia generale del sito

Giorni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Installazione del cantiere

Lavori di riprofilatura alveo fiume Smantellamento del cantiere e pulizia generale del sito

TOTALE GIORNI N° 50

Page 68: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 69: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 70: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 71: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 72: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 73: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 74: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 75: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 76: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 77: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 78: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 79: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 80: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 81: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 82: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 83: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 84: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 85: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 86: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 87: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 88: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 89: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 90: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 91: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 92: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 93: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 94: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 95: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 96: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 97: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 98: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 99: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati
Page 100: DATI AMMINISTRATIVI - Regione Basilicata...DATI AMMINISTRATIVI Dati del cantiere Natura dell'opera: Pulizia, sfalci e decespugliamento; movimenti terra - Scavi, riporti e rilevati