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LOD Laboratorio Olfattometria Dinamica DOC. N° RT-25/15 LOD. Rev.01 Data: 27 febbraio 2015

CLIENTE Cassagna s.r.l.

OGGETTO Valutazione numerica della dispersione da odori - integrazioni

IMPIANTO Impianto FORSU di upgrading del Biogas - Pianezza

(TO)

LOD SRL Spin – off universitario

DOC.N°: LOD-RT-25/15 Impianto FORSU di Pianezza

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Premessa

Il presente studio si pone l’obiettivo di rispondere alle richieste di integrazioni avanzate dal Comune di Pianezza in merito al precedente studio modellistico di dispersione degli odori del nuovo Impianto di produzione di biometano mediante purificazione ed upgrading del biogas prodotto dalla digestione anaerobica della FORSU da realizzarsi nei pressi della Discarica Cassagna nel Comune di Pianezza (cfr. LOD RT10/15).

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Indice

1 Introduzione ......................................................................................................................... 5

2 Integrazioni richieste ........................................................................................................... 6 2.1 relazione LOD RT 11/15 ......................................................................................... 6

2.2 relazione LOD RT 10/15 – modello di dispersione .............................................. 6

3 Temperatura e incertezza dei campioni odorigeni prelevati ............................................... 8

4 Dati di input del modello ...................................................................................................... 9 4.1 Dati meteorologici .................................................................................................. 9

4.1.1 Valutazione delle calme di vento .......................................................................... 9

4.2 Dimensione della griglia di calcolo e recettori sen sibili .................................. 10

4.2.1 Recettori sensibili ............................................................................................... 10

4.3 Sorgenti emissive ................................................................................................. 11

5 Risultati .............................................................................................................................. 13 5.1.1 Emissione del biofiltro pari a 300 ouE/m3 ........................................................... 13

5.2 Recettori ................................................................................................................ 17

5.2.1 Cascina Rovei. ................................................................................................... 17

5.2.2 Zona residenziale di Via Sandro Pertini ............................................................. 19

5.2.3 Frazione Merli ..................................................................................................... 21

5.2.4 Scuola materna i Paperini, via A. Moro .............................................................. 23

5.2.5 Scuola Materna M. T. di Calcutta, via C. Pavese ............................................... 25

5.2.6 Zona residenziale di San Pancrazio. .................................................................. 27

5.2.7 Ambulatorio I.R.M. .............................................................................................. 29

6 Considerazioni generali ..................................................................................................... 31

7 Conclusioni ........................................................................................................................ 31

8 Bibliografia ......................................................................................................................... 32

Allegato 1: ............................................................................................................................... 33

Allegato 2:…………………………………………… ……………………………. 35

Allegato 3:…………………………………………… …………………………… 36

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1 Introduzione

Nel presente documento vengono riportati i metodi ed i materiali utilizzati per la realizzazione di un modello di dispersione dell’odore e la valutazione dell’area di ricaduta dell’odore provocata dal biofiltro dell’impianto sul territorio circostante il sito.

Il modello utilizzato per la simulazione è CALPUFF, consigliato da US EPA per la valutazione della qualità dell’aria. Ai fini dell’applicazione modellistica, le emissioni considerate sono sorgenti puntuali ed i valori di concentrazione di odore sono stati ricavati da valori ricavati in letteratura.

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2 Integrazioni richieste

2.1 relazione LOD RT 11/15

Le richieste di integrazione avanzate dal Comune di Pianezza per quanto riguarda la relazione RT 11/15:

1. “per i singoli punti di misura è necessario riportare i dati relativi a - temperatura al suolo - incertezza per singole misure effettuate.“

2.2 relazione LOD RT 10/15 – modello di dispersione

Le richieste di integrazione avanzate dal Comune di Pianezza per quanto riguarda il modello di dispersione riguardano i seguenti punti:

2. “Ampliare la griglia in modo da avere, rispetto al perimetro dell’impianto, un raggio di 3 km.”

3. “[…] considerare come bersagli i seguenti punti”

Recettori Individuati m °E m °N

Cascina Rovei 387250.96 4996117.34

zona residenziale di V. Sandro Pertini

386484.07 4995617.91

fraz. Merli 387105.36 4997114.96

Scuola materna I Paperini, Via A. Moro 386296.63 4995789.87

Scuola materna M.T. di Calcutta, Via C.

Pavese 385975.34 4995784.74

zona residenziale di S. Pancrazio

385838.71 4996503.97

Ambulatorio IRM 386311.44 4994852.96

4. “Le simulazioni vanno effettuate in scenari considerati critici […]”

5. “Effettuare le simulazioni, di cui al punto precedente, suddividendole per stagione […]”

6. “Definire la posizione (coordinate delle stazioni meteo che hanno fornito i dati di input”

7. “Inserire, oltre all’impianto di abbattimento con biofiltro, anche le altre potenziali sorgenti di emissioni di composti odorigeni […] o, nel caso si ritenesse che tali punti di emissione non siano significativi indicare comunque i dati sperimentali o bibliografici utilizzati per deciderne l’esclusione.”

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8. “[…] esplicitare che tipo di calcolo delle concentrazioni medie orarie è stato effettuato ‘tenendo conto delle diverse frequenze di funzionamento dell’impianto’ è necessario che vengano riportate quali sono le condizioni di esercizio considerate/definite e la loro frequenza di impatto inteso sia come ore/anno che come valore di emissione considerato.”

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3 Temperatura e incertezza dei campioni odorigeni pre levati

Nella sottostante tabella 1 sono elencati i valori di temperatura dell’aria ambiente al momento del prelievo di ciascun campione odorigeno, viene altresì indicata l’incertezza estesa per ciascun campione. Per le modalità di calcolo dell’incertezza estesa si veda l’Allegato 2.

Tabella 1: concentrazione di odore dei campioni prelevati.

Tipologia emissione Ora prelievo

T aria (°C)

U. rel. (%) cod (ouE/m3)

incertezza estesa (± ouE/m3)

incertezza ring-test (±

ouE/m3)

1

aria ambiente nei pressi del lotto

1A Compostaggio 10.56 4,7 51,9 23 11.7 3.6

2 1B Impianto1 11.05 5,1 52,8 19 9.7 3.0

3 1C Impianto2 11.16 5,2 55,3 18 9.2 2.8

4 1D Discarica 11.24 5,7 56,2 68 34.7 10.8

5 2A Compostaggio 11.34 6,1 55,7 25 12.7 4.0

6 2B Impianto1 11.39 5,9 56,3 18 9.2 2.8

7 2C Impianto2 11.45 6,2 55,1 18 9.2 2.8

8 2D Discarica 11.56 6,4 55,7 60 30.6 9.6

9 3A Compstaggio 12.06 5,8 53,9 21 10.7 3.3

10 3B Impianto1 16.16 5,5 54,5 21 10.7 3.3

11 3C Impianto2 12.25 6,7 55,3 19 9.7 3.0

12 3D Discarica 12.37 6,3 52,4 72 36.7 11.5

13

aria ambiente nel territorio circostante

A 12.40 4,9 60,2 19 9.7 9

14 B 12.48 5,2 51,8 18 9.2 3.0

15 C 12.55 5,6 50,9 19 9.7 3.0

16 D 14.45 6,7 52,1 19 9.7 3.0

17 E 14.52 7,1 57,7 18 9.2 2.8

18 F 14.55 6,5 56,4 20 10.2 3.2

19 G 14.59 6,3 57,2 20 10.2 3.2

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4 Dati di input del modello Il modello di dispersione necessita di dati di input relativi alle condizioni meteorologiche,

orografiche ed allo scenario emissivo.

4.1 Dati meteorologici

Al fine di valutare al meglio l’impatto odorigeno dell’impianto in progetto sui recettori, sono stati utilizzati due anni di dati meteorologici, ovvero il periodo dal giugno 1999 al giugno 2000 e tutto l’anno 2013.

• Per quanto riguarda il primo anno (1999/2000) i dati sono stati forniti dalla Dott.sa Fasciani per conto del Comune di Pianezza e sono frutto di elaborazioni modellistiche della Provincia di Torino. I dati sono stati estrapolati sulle coordinate riferite al posizionamento del futuro stabilimento. I files forniti contengono dati con cadenza oraria di diversi parametri meteorologici. Per alcuni di questi sono disponibili i valori orari per 14 livelli sul profilo verticale al disopra del futuro stabilimento.

• Per quanto concerne l’anno 2013 i dati al suolo, meteorologici e anemometrici, sono stati ricavati sia dalla centralina meteorologica installata presso la discarica stessa, sia dalle elaborazioni fornite dall’Arpa Piemonte frutto dell’interpolazione dei dati di diverse centraline meteo della zona mediante modello mass-consistent.

Per quanto riguarda i dati in quota sono stati utilizzati i dati dei radiosondaggi provenienti dalla stazione meteorologica di Milano Linate (45°43’N 9°28’E) che dista circa 137 km dal sito dello stabilimento. Il modello meteorologico tiene conto della rappresentatività di questi dati assegnando un peso inversamente proporzionale alla distanza dal sito. Tali dati sono stati acquisiti dal sito internet http://www.esrl.noaa.gov/raobs/.

Entrambe le serie di dati meteo sono state estrapolate sulle coordinate UTM 32T 388542.77 m E, 4996565.74 m N, mentre la stazione meteorologica installata presso la discarica ha coordinate UTM 32T 388600.47 m E, 4996437.75 m N. Complessivamente è stato simulato un campione di 17544 ore.

4.1.1 Valutazione delle calme di vento

Il modello CALPUFF permette di definire a priori la velocità del vento al disotto della quale si attiva il modulo delle calme di vento. Tale soglia, in ottemperanza alle norme WMO, è stata impostata pari a 0.5 m/s.

Quando tale modulo viene attivato il software automaticamente utilizza differenti equazioni per la dispersione in atmosfera del composto indagato a seconda che si presentino le condizioni di calma di vento o meno (J.S. Scire et al. 2000).

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4.2 Dimensione della griglia di calcolo e recettori sensibili

Per il nuovo ciclo di simulazioni è stata utilizzata una griglia di calcolo di 6 km di lato, in modo da considerare un’area di raggio 3 km attorno al sito in oggetto. Il passo di griglia è pari a 150 m.

4.2.1 Recettori sensibili

I recettori sensibili individuati sono quelli proposti dal Comune di Pianezza.

Per lo studio sono stati considerati un totale di sette recettori posizionati nei pressi dell’impianto (cfr. Figura 13).

Tabella 2: recettori

Recettori Individuati m °E m °N

A Cascina Rovei 387250.96 4996117.34

B zona residenziale di V. Sandro Pertini 386484.07 4995617.91

C fraz. Merli 387105.36 4997114.96

D Scuola materna I Paperini, Via A. Moro 386296.63 4995789.87

E Scuola materna M.T. di Calcutta, Via C. Pavese

385975.34 4995784.74

F zona residenziale di S. Pancrazio 385838.71 4996503.97

G Ambulatorio IRM 386311.44 4994852.96

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Figura 1: recettori sensibili disposti sul dominio di studio.

4.3 Sorgenti emissive

La fonte emissiva odorigena per quanto riguarda l’impianto in questione riguarda l’emissione del biofiltro. In tale sistema di abbattimento verrà convogliata tutta l’aria proveniente dal capannone di pretrattamento del FORSU, dell’area di scarico del FORSU e delle due bussole di accesso. Non sono previste ulteriori emissioni in quanto le vasche di lavorazione e stoccaggio esterne e i cassoni scarrabili del materiale di risulta sono chiusi.

Il biofiltro in progetto sarà in funzione in maniera costante per 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. A livello di portata odorimetrica l’emissione è da considerarsi costante nel tempo. In merito ai dati tecnici del biofiltro stesso si faccia riferimento al precedente documento tecnico (LOD RT 10/15). Le emissioni del biofiltro sono state considerate pari a 300 ouE/m3.

A D

B

C

E

F

G

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Per quanto concerne il possibile impatto odorigeno legato ai mezzi di trasporto si tenga presente che:

- è previsto che tutti i mezzi in arrivo e in uscita abbiano il vano di carico chiuso e isolato dall’ambiente esterno.

- lo scarico del materiale avviene all’interno del capannone di lavorazione nell’apposita area di scarico.

- per accedere a tale area il mezzo deve transitare attraverso un vano bussola che funge da buffer tra l’atmosfera esterna e quella dell’area di scarico. Come già accennato è previsto che l’aria del vano bussola venga trattata dal biofiltro.

- non è stato possibile reperire dati bibliografici, né in termini di concentrazione odorimetrica (ouE/m3), ne in termini di portata odorimetrica (ouE/s), per quanto riguarda l’impatto odorigeno dei mezzi di trasporto rifiuti. A livello sperimentale il nostro laboratorio dispone di misure effettuate su mezzi di trasporto di materiale organico diretto ad impianti di compostaggio. Il valore di concentrazione di odore che ne deriva è pari a 63 ouE/m3 e risulta inferiore al valore 80 ouE/m3, limite espresso dalla D.g.r. 15 Febbraio 2012 n. IX/3018 della Regione Lombardia per definire una sorgente emissiva come tale e quindi inserirla come input modellistico.

Alla luce di quanto sopra esposto non è stato ritenuto opportuno inserire le emissioni odorigene dei mezzi di trasporto all’interno del modello di simulazione.

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5 Risultati

5.1.1 Emissione del biofiltro pari a 300 ouE/m3

Nella sottostante tabella 3 sono riportati i primi tre valori massimi, espressi in ouE/m3, delle concentrazioni odorimetriche per ciascun recettore. Per ciascun valore sono anche indicati la relativa direzione di provenienza del vento e la velocità.

Tabella 3: Concentrazioni di odore massime rilevate ai recettori sensibili e condizioni di vento

presenti al momento; WS = velocità del vento, WD = d irezione del vento, T = temperatura.

rank 1

(ouE/m3) WD (°N)

WS (m/s)

T (°C)

rank 2 (ouE/m3)

WD (°N)

WS (m/s)

T (°C)

rank 3 (ouE/m3)

WD (°N)

WS (m/s)

T (°C)

Rovei

inverno 0.604 72.6 1.1 8.9 0.496 70.5 1.7 10.6 0.437 72.3 2.2 6.0

primavera 1.027 109.3 2.1 22.2 0.805 71.9 2.1 17.9 0.785 82.2 1.7 19.9

estate 0.641 70.6 0.2 24.0 0.619 68.9 2.9 17.8 0.611 126.3 0.7 25.8

autunno 0.643 83.9 1.7 16.1 0.601 73.3 3 18.5 0.572 62.6 2.7 21.2

via Pertini

inverno 0.665 81.0 1.2 0.2 0.406 69.8 1.2 0.1 0.348 61.0 2.2 2.7

primavera 0.553 10.7 2.3 6.2 0.395 55.5 2.3 7.1 0.362 57.2 2.4 10.3

estate 0.478 16.5 1.8 21.9 0.393 64.0 2.1 18.3 0.314 63.2 1.7 19.4

autunno 0.443 42.7 1.2 16.9 0.275 49.8 1.4 15.2 0.254 65.4 1.0 17.0

via Merli

inverno 0.263 127.1 0.9 3.8 0.243 108.7 1.2 5.7 0.2 116.9 1.8 13.6

primavera 0.523 107.2 0.8 19.5 0.36 93.1 2.3 18.9 0.286 132.7 1.9 20.0

estate 0.501 126.3 0.7 25.8 0.405 134.2 2.6 30.9 0.377 119.4 2.6 20.0

autunno 0.611 105.2 0.3 20.4 0.412 108.4 0.3 20.0 0.35 34.4 0.2 20.9

via A. M

oro

inverno 0.36 104.0 0.7 -0.9 0.31 70.5 1.7 10.6 0.303 72.6 1.8 9.7

primavera 0.26 82.2 1.7 19.9 0.259 71.9 2.1 17.9 0.236 38.4 1.2 9.0

estate 0.401 69.5 1.1 18.2 0.391 69.0 2.3 19.0 0.279 72.0 1.6 17.7

autunno 0.61 83.9 1.7 16.1 0.43 70.3 1.4 17.6 0.229 73.3 3.0 18.5

Scuola M

.T.

Calcutta

inverno 0.192 70.5 1.7 10.6 0.188 72.6 1.8 9.7 0.175 78.2 1.6 9.1

primavera 0.331 56.5 2.0 13.3 0.25 38.4 1.2 9.0 0.204 149.1 2.1 20.0

estate 0.267 72.0 1.6 17.7 0.215 69.0 2.3 19.0 0.205 50.3 2.0 31.2

autunno 0.391 74.7 0.8 19.6 0.357 44.0 1.0 13.8 0.349 83.9 1.7 16.1

San

Pancrazio

inverno 0.211 90.5 2.1 10.6 0.198 328.2 1.4 -3.9 0.102 89.8 1.8 9.9

primavera 0.414 67.6 2.3 5.7 0.157 87.3 3.2 13.7 0.135 86.1 3.6 9.2

estate 0.310 86.1 1.8 29.3 0.230 51.4 1.2 20.2 0.201 89.9 1.6 20.9

autunno 0.296 87.5 2.7 19.6 0.265 94.1 0.5 15.3 0.196 86.5 1.5 18.0

Am

bulatorio IR

M

inverno 0.318 111.7 0.8 3.3 0.256 72.7 1.8 -2.2 0.158 73.3 0.5 -1.6

primavera 0.381 50.0 0.9 13.4 0.342 48.8 1.2 18.3 0.257 43.0 1.7 4.1

estate 0.378 50.2 2.3 19.5 0.352 54.5 1.7 19.9 0.232 49.3 3.3 19.9

autunno 0.519 59.8 0.9 11.9 0.484 59.4 1.1 13.6 0.323 44.3 1.3 16.3

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Figura 2: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore - Rovei.

Figura 3: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore – via Pertini.

Figura 4: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore - Merli.

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Figura 5: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore – via A. Moro.

Figura 6: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore – M.T. Calcutta.

Figura 7: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore – S. Pancrazio.

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Figura 8: andamento stagionale della ricaduta di od ore presso il recettore - IRM.

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5.2 Recettori Qui di seguito vengono presentati in maniera più dettagliata i valori in termini di concentrazione odorimetrica (ouE/m3) per ciascun recettore discreto oggetto di indagine. 5.2.1 Cascina Rovei.

Figura 9: scatter plot direzione provenienza del ve nto - concentrazione odorimetrica presso il

recettore, valori massimi stagionali.

Figura 10: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 11: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 12: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 13: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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5.2.2 Zona residenziale di Via Sandro Pertini

Figura 14: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso

il recettore, valori massimi stagionali.

Figura 15: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 16: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 17: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 18: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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5.2.3 Frazione Merli

Figura 19: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso

il recettore, valori massimi stagionali.

Figura 20: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 21: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 22: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 23: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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5.2.4 Scuola materna i Paperini, via A. Moro

Figura 24: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso

il recettore, valori massimi stagionali.

Figura 25: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 26: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 27: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 28: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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5.2.5 Scuola Materna M. T. di Calcutta, via C. Pavese

Figura 29: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso

il recettore, valori massimi stagionali.

Figura 30: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 31: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 32: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 33: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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5.2.6 Zona residenziale di San Pancrazio.

Figura 34: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso

il recettore, valori massimi stagionali.

Figura 35: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 36: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 37: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 38: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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5.2.7 Ambulatorio I.R.M.

Figura 39: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso

il recettore, valori massimi stagionali.

Figura 40: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore,

valori massimi stagionali.

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Figura 41: scatter plot direzione provenienza del v ento - concentrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 42: scatter plot velocità del vento - conce ntrazione odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

Figura 43: scatter plot temperatura - concentrazio ne odorimetrica presso il recettore, tutti i valori.

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6 Considerazioni generali

E’ opportuno anzitutto evidenziare che per nessuno dei ricettori oggetto di questo studio modellistico si evidenziano criticità particolari in termini di impatto odorigeno.

Solamente nel caso del ricettore ‘Cascina Rovei’ si evidenzia un picco pari a 1,027 ouE/m3, ovvero equivalente alla soglia di percezione dell’odore, pari appunto per definizione a 1 ouE/m3 (cfr. cap. 3.3 UNI EN 13725:2004 ). Tale valore è inoltre riferito ad una sola ora di simulazione, pari al 5,69·10-5 % del tempo oggetto di simulazione. In nessun altro recettore sensibile si evidenzia il raggiungimento della soglia di percezione dell’odore

Incrociando i dati di output del modello con le condizioni meteo (grafici dalla Fig. 9 alla Fig. 43) si evidenzia come non ci sia una relazione univoca tra direzione, intensità del vento e impatto sui recettori, è tuttavia possibile fare alcune considerazioni di carattere generale:

• Per tutti i ricettori i valori maggiori in termini di ricaduta si hanno con vento proveniente dalle direzioni comprese tra 40° e 120° N.

• Per la gran parte dei ricettori i valori maggiori si riscontrano con velocità del vento prossime ai 2 m/s, mentre l’impatto si riduce drasticamente per velocità superiori ai 5 m/s circa. E’ importante notare che anche con velocità del vento minori di 0,5 m/s, ovvero tali da poter essere considerate calme di vento, vi possano essere ricadute sui ricettori sensibili; ne è un esempio il ricettore ‘fraz. Merli’ per cui l’evento con il massimo impatto si è verificato con velocità del vento pari a 0,3 m/s.

• Seppur vi sia una maggior frequenza di eventi con temperature comprese tra i 15 e i 25 °C, anche in questo caso non è possibile indiv iduare una correlazione univoca. Ad esempio nel caso del ricettore ‘zona residenziale di via Sandro Pertini’ l’evento di maggior impatto in termini di ricaduta risulta, secondo la presente simulazione modellistica, essersi verificato con temperature prossime o inferiori agli 0°C.

• Secondo la simulazione effettuata solamente per i recettori di ‘Fraz. Merli’ e ‘Cascina Rovei’ si può individuare una stagionalità, con minor impatto nel periodo invernale e maggiore in quello tardo estivo ed autunnale. Negli altri recettori non si individuano trend stagionali.

7 Conclusioni

L’impatto odorigeno dell’impianto in progetto, sui ricettori sensibili individuati dal Comune di Pianezza, appare del tutto trascurabile.

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8 Bibliografia

Limiti emissivi e qualità dell’aria

• IPPC-H4 (Integrated Pollution Prevention and Contro l) – Draft. Horizontal Guidance for Odour (Environmental Agency, Bristol, 2002).

• D.g.r. 15 Febbraio 2012 n. IX/3018 “Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosf era derivanti da attività a forte impatto odorigeno”, Regione Lombardia.

Applicazione dei modelli di dispersione • UNI 10796: 2000 – Valutazione della dispersione in atmosfera di effluenti aeriformi –

Guida ai criteri di selezione dei modelli matematici • UNI 10964: 2001 – Guida alla selezione dei modelli matematici per la previsione di

impatto sulla qualità dell’aria

Emissioni olfattive ed olfattometria

• UNI EN 13725: 2004 – Determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica

• F. Lucignano, L.Sinisi, M.Vizzi (2003) Metodi di misura delle emissioni olfattive

Utilizzo CALPUFF

• J.S. Scire, D.G. Straimaitis, R.J. Yamartino (2000) A user’s guide for CALMET meteorological model Version 5, Earth Tech

• J.S. Scire, D.G. Straimaitis, R.J. Yamartino (2000) A user’s guide for CALPUFF dispersion model Version 5, Earth Tech

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Allegato 1: Moduli di campionamento originali.

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Allegato 2: Stima dell’incertezza estesa di misura.

Stima dell'incertezza di misura

Grandezza Abbrev. Valore Un. mis.

Stima dell’incertezza di ripetibilità per misurazioni su CRM Livello di probabilità p 95% -

t di Student tp 2.26 -

num. misurazioni nmis.CRM 10 -

cod media cod.media 45.0 ppb/v

Dev.st. ripetibilità sr 0.18468719 --

Ripetibilità rCRM 0.252 -

10^rCRM 1.79 -

Accuratezza Aod 0.164 -

Errore sistematico dw 0.0507644 Intervallo di confidenza dell'errore sistematico dw +0,2374<= dw

<=+0,3337 -

Intervallo max di confidenza delle determ. della cod 464<=1000<=2156 ouE/m3

Incertezza tipo relativa di ripetibilità per mis. su CRM Arip 0.459 -

Stima della precisione delle misurazioni su materiale non di riferimento Ripetibilità su materiale non di riferimento ramb 0.248649357 -

Stima del limite decisionale Limite decisionale LD 12.7 ouE/m3

Stima delle incertezze non comprese nella ripetibilità Accuratezza media delle impostazioni di diluizione principale dell'olfattometro

Ad.main 0.093 -

Accuratezza media delle impostazioni di pre-diluizione dell'olfattometro

Ad.pred 0.038 -

Accuratezza media delle impostazioni di diluizione del dispositivo di pre-diluizione

Apred 0.000 -

Incertezza estesa della concentrazione del CRM ACRM 0.030 -

Incertezza estesa della concentrazione del tracciante per la taratura

Atracer 0.020 -

Incertezza di misura dell'analizzatore per la taratura AFID 0.020 -

Incertezza di mis. dell'anemometro nel range d'uso Aanem 0.020 -

Fattore di copertura K 2 -

Incertezza composta delle componenti non comprese nella ripetibilità

uc1 0.070

Incertezza estesa delle componenti non comprese nella ripetibilità

ue1 0.141 -

Stima dell’incertezza di misura estesa Incertezza di misura estesa relativa ue ± 51% -

N. di cifre significative per l’espressione dei risultati 2 -

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Allegato 3: Certificato di Intercalibrazione (ring-test) ottobre 2013.