D.ANTHEA Magazine 05/09. 2009, Creatività e Innovazione.

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Innovazione 2009 Creatività BRAND MANAGEMENT TECNICHE CREATIVE FOTO-VIDEO DIGITALI per l’internazionalizzazione delle PMI per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale Rivista n. 5/2009

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Innovazione2009

Creatività

BRAND MANAGEMENT TECNICHE CREATIVE FOTO-VIDEO DIGITALI

per l’internazionalizzazione delle PMI per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale

Rivista n. 5/2009

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Anche in percorsi formativi “brevi”, quelli definiti full immersion, l’Agenzia Formativa D.ANTHEA ha proseguito la sperimentazione della metodologia innovativa e creativa.

L’approccio eclettico - incentrato sul rigore scientifico e di processo da un lato, e sulla creatività collettiva e innovazione metodologica dall’altro - ha consentito, ancora una volta, di raggiungere esiti più che soddisfacenti, così consolidando l’asset di una Learning Organization orientata all’efficienza organizzativa e all’efficacia dei risultati.

Il ringraziamento della Presidenza va essenzialmente alla Direttrice Scientifica, Silvia Nascetti, che - da anni, con competenza, pensiero sistemico ed innovativo, capacità di visione a largo raggio e, soprattutto, con la chiarezza degli obiettivi condivisi che si desiderano raggiungere - coordina ed indica la “rotta” verso il mare della conoscenza e della scoperta, verso nuovi approdi e nuovi orizzonti.

Ma i risultati, così come per tutte le organizzazioni, non sarebbero stati raggiunti senza il necessario contributo delle competenze di una “squadra” formata da giovani e per i giovani!

Grazie, quindi, a tutta la “squadra D.ANTHEA” che può vantare innovative competenze, complementari e tutte essenziali, che con costante entusiasmo, motivazione, spirito di responsabilità, accompagnati dall’indispensabile flessibilità e autonomia di pensiero creativo, permettono alla nostra organizzazione di innovare, di poter crescere e far crescere.

Antonio Ruggeri

Presidente D.ANTHEA

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”

(Seneca)

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“Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo,anche la brezza sarà preziosa” (Rainer Maria Rilke)

L’attuale crisi internazionale e la recessione economica stanno determinando la contrazione del Mercato del Lavoro indistintamente, in Paesi e organizzazioni di ogni tipo.In questo scenario, quindi, come appare ammissibile proporre corsi innovativi e creativi ?

“La creatività e l’innovazione, considerate un optional fino a qualche anno fa, sono state riconosciute – da numerosi addetti ai lavori, consulenti, formatori, manager delle risorse umane – tra gli elementi essenziali per raggiungere l’eccellenza o, in tempi più recenti, per rimanere al passo con un mondo che cambia a ritmi sempre più veloci”. Il termine <<crisi>>, come evidenziava John F. Kennedy, viene scritto, in cinese, con due ideogrammi: uno raffigura il pericolo, l’altro l’opportunità: la crisi internazionale che ci troviamo a vivere può essere considerata opportunità ? Le crisi portano sempre opportunità di nuovi apprendimenti e, spesso, aprono orizzonti al momento impensabili. Proviamo a rovesciare ancora una volta questo ideogramma e partiamo dalle c.d. “opportunità” di questi anni: un lungo ciclo di sviluppo, borse in continua ascesa, consumi crescenti a livello mondiale. Mi ricorda molto la pesca “a strascico” che si è affermata su questo mare. A un certo punto ci si è resi conto della necessità di un fermo-pesca per ricreare le condizioni di una crescita equilibrata e rinnovata. Ecco, ora a livello mondiale siamo in un periodo di <<fermo-pesca>> ! Possiamo utilizzarlo per creare un nuovo ambiente per la crescita, evitando gli errori del passato… Del resto, quando si naviga in mari sconosciuti e si approda in una terra nuova, bisogna portarsi dietro un bel baule con gli oggetti ed i simboli che meglio rappresentano la nostra storia: solo così l'incontro sarà fertile e generativo di una nuova cultura”. [da Crisi, creatività e frutti di mare. Intervista a Franco Amicucci - Ticonzero n°95/2009]

Quale è, dunque, il ruolo della formazione per i processi di innovazione ?In periodi così “incerti”, in percorsi formativi di aggiornamento “full immersion”, quando cioè è necessario “dare il massimo” in un tempo formativo breve, una Learning Organization - che ha investito nel capitale intellettuale e che ha fatto della conoscenza un vero e proprio fattore competitivo – deve saper scommettere, con le vele spiegate dal vento della motivazione e “cavalcando l’onda” del sapere e della competenza, sui passeggeri – ovvero i giovani, i propri allievi – verso terre ove impera la professionalità, la deontologia, l’innovazione e la creatività, l’educazione al futuro.

Anche il sociologo Edgar Morin ricorda come si dovrebbero insegnare “principi di strategia che permettano di affrontare i rischi, l’inatteso e l’incerto e di modificarne l’evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso dell’azione”. Incrementare le nostre abilità strategiche ed innovative contribuisce in modo significativo, come ribadisce Morin, “ad apprendere a navigare in un oceano d’incertezze attraverso arcipelaghi di certezza”. [Edgar Morin, saggio sui “I sette saperi necessari all’educazione del futuro”].

Individuare la rotta, che sono gli obiettivi professionali e personali che ogni professionista dovrebbe raggiungere; far buon uso della bussola e delle carte nautiche, ovvero “la cassetta degli attrezzi” di ogni esperto navigatore; essere in grado di preparare e realizzare i piani di viaggio, che rappresentano i progetti lavorativi e professionali di ogni corsista; prepararsi a saper effettuare le giuste manovre alla partenza, in navigazione, durante l’inatteso e gli imprevisti, che rappresentano le metodologie di orientamento più efficaci per intraprendere il viaggio; sapersi destreggiare con l’elettronica di bordo e i Gps, vale a dire le tecnologie informatiche e multimediali utilizzate a supporto dei percorsi formativi; saper spiegare le vele in accordo col vento che spira, hic est il soffio dell’entusiasmo e della creatività innovativa; saper veleggiare nel mare aperto, verso gli orizzonti più ampi della conoscenza umana.

“Se vuoi costruire una nave, non radunare persone affinché facciano progetti,si dividano il lavoro, prendano gli strumenti e taglino gli alberi……ma insegna loro la nostalgia per lo sconfinato, infinito mare……..e allora costruiranno la nave da soli”. (Antoine de Saint-Exupery)

… così abbiamo pensato di affrontare il mare… così continueremo a veleggiare ! Buona navigazione a tutti !Che possa, il nostro augurio, giungere a tutti i nostri allievi e allieve.

Silvia NascettiDirettrice Scientifica e Project Manager D.ANTHEA

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Cinzia Rizzo

Ci sono bambini che il giocattolo nuovo lo guardano, ci giocano, magari lo trattano con cautela perché hanno paura di romperlo. Ce ne sono altri che il giocattolo nuovo lo smontano, lo rimontano, arrivano a trasformarlo in qualcos’altro. Da grandi li chiameranno creativi.

Essere creativi è riuscire a guardare le cose usuali in modo nuovo, inconsueto, a trasformarle, a far parlare loro un linguaggio che nessuno ha ancora mai usato o ascoltato, ma che tutti comprendono.

Così gli occhi, la macchina fotografica, la videocamera, i pennelli, un pezzo di carta, di stoffa o un po’ di ciottoli diventano strumenti per creare e far vedere agli altri l’immagine che si è formata sul sensore della nostra mente.

Non esiste campo - artistico, scientifico o imprenditoriale che sia - in cui la creatività non possa essere applicata in una sintesi della realtà percepibile, delle persone, dell’ambiente, delle emozioni e delle sensazioni che fanno parte della nostra vita.

Una sintesi che nasce dal saper guardare il mondo con occhi nuovi, giocando con le cose, consci della possibilità di scoprire aspetti sorprendenti anche nel vivere quotidiano.

Scriveva Antoine De Saint-Exupery: “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Sta a noi riuscire a portarlo alla luce e a mostrarlo agli altri.

2009, Anno europeodella Creativitàe dell’innovazione.

Parliamone.

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Un ruolo nuovo e decisivo delle piccole e medie imprese solo da pochi anni è stato riconosciuto in Puglia. Questo segmento, che rappresenta il tessuto economico della nostro territorio, dovrebbe essere in grado sempre più di fronteggiare le grandi sfide che un mercato sempre più aperto e competitivo impone. In tale direzione è necessario sottolineare che il segmento della piccola e piccolissima impresa pugliese non è attualmente adeguato a sostenere l’impatto con la modernizzazione tecnologica e produttiva richiesta al Paese dal mercato della concorrenza mondiale. Per operare in ambito internazionale, la dimensione dell’impresa non è molto rilevante, è principalmente una questione di visione strategica, di livello qualitativo dell’offerta. Le aziende sul mercato si confrontano al suono di marchi forti: il marchio più forte è quello che domina il mercato. Il marchio è la fonte più importante dell’attività economica ed è quella che è in grado di determinare il vantaggio competitivo.

Un buon indicatore delle opportunità di investimento nelle PMI è rappresentato ad esempio dall’aumento dell’export Made in Italy, che nel periodo 2006-2007, è risultato tra i migliori in Europa, paragonabile solo alla Germania. Aumento derivante dalla maggiore qualità dei prodotti italiani e da un’attività di branding nei paesi in forte crescita, quali Cina e Russia, più sensibili ai prodotti di alta gamma. A fronte di tale condizione i principali obiettivi da perseguire riguardano la necessità di: trovare fiducia nel mercato; continuare a produrre in loco per il territorio e per l’estero; far fronte ad una vivace concorrenza.Tali finalità si raggiungono attraverso una serie di interventi come:- la creazione di un’immagine dell’impresa salentina che rappresenti l’identità del proprio territorio quindi produrre e farsi riconoscere;- il sostegno a politiche di formazione professionale; - l’elaborazione di tecniche e strategie di vendita come: promozioni, e-business (creare una “vetrina virtuale”); strategie di brand management.

Le aziende che hanno ottenuto un successo nei mercati internazionali hanno saputo far leva sul ricco patrimonio immateriale, asset intangibili quali creatività, design e brand.

Più Salentonel commercio mondiale?

Si puo!

Antonio Montillo

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Un ManagerAlla conquista deimercati esteriIntraprendenza, dinamismo, competenza: queste le doti fondamentali che caratterizzano la professionalità di un brand manager!Una figura essenziale in un fase di globalizzazione dell’economia: la capacità di identificare un marchio diviene preliminare ad un processo di internazionalizzazione aziendale all’interno del quale l’impresa “conquista” mercati esteri in relazione al peso specifico del proprio brand che implica qualità di prodotto ed elevata politica di marketing. La trasformazione del mondo produttivo, richiama l’esigenza di favorire la crescita delle PMI, attraverso strategie di sviluppo ed innovazione non solo nell’ambito delle tecnologie, ma anche dell’organizzazione, delle capacità gestionali e imprenditoriali, dell’internazionalizzazione. A questo obiettivo può contribuire la crescita dei servizi alle imprese, se rivolta a cogliere i diversi fabbisogni emergenti, che vanno dalla domanda di qualificazione e di innovazione delle imprese sotto il profilo tecnologico, alla necessità di presidiare, con formule innovative, mercati in costante evoluzione.

Le imprese locali soffrono di un forte ritardo nel processo di internazionalizzazione commerciale e produttiva a fronte di realtà sempre più complesse e in divenire. Si avverte un deficit d’offerta di profili professionali preparati a confrontarsi con le regole e le technicalities del mondo senza frontiere. È necessario, pertanto, che proprietà e management delle imprese pugliesi vengano messi in condizioni di competere sul mercato mondiale, con il supporto strategico di giovani manager del futuro attraverso una formazione che consenta alle imprese di recuperare margini di competitività e di produttività.

Gli esperti di brand management detengono quelle skills rilevanti nell’ambito delle conoscenze relative a modelli, tecniche e strumenti di organizzazione e gestione aziendale in contesto internazionale; nello sviluppo delle capacità di lettura e analisi dei mercati per l’elaborazione di strategie di intervento.Essi possono ricoprire ruoli di supporto alle scelte strategiche aziendali e a tradurre queste scelte in fasi operative presso: - PMI e loro consorzi la cui strategia di espansione preveda di potenziare l’internazionalizzazione studi e società di consulenza import-export; - istituti di credito interessati al finanziamento e all’assistenza alle imprese impegnate sui mercati internazionali; - imprese multinazionali di proprietà nazionale o estera che intendano consolidare le strategie di internazionalizzazione già avviate.

D.ANTHEA MAGAZINE

Antonio Montillo

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Alcuni datisignificativi

Le PMI rappresentano il 95 % delle aziende italiane, producono il 40 % del PIL nazionale e danno lavoro al 60 % degli occupati. Esse rappresentano l’ossatura dell’economia italiana: è su queste aziende che si regge la nostra economia ma le difficoltà causate dalle risorse più limitate (meno dipendenti e collaboratori, meno soldi, meno strutture rispetto alle grandi aziende) limitano queste imprese che, invece, si distinguono per produttività e capacità manageriali, grazie alle quali si sono ritagliate la propria fetta di mercato, magari di nicchia, talvolta esportando fino all’80-90 % della propria produzione.

Concetti ribaditi da Paolo Zegna, vicepresidente di Confindustria per l'Internazionalizzazione, nel corso del convegno promosso da Confindustria Lecce sull' “Internazionalizzazione del sistema Salento nel contesto globale” (Lecce, 16 ottobre 2008), secondo il quale i risultati dell'export italiano, benché in frenata, sono un punto di forza del nostro sistema, anche se occorre puntare ad incrementare le nostre quote di mercato investendo sulla qualità e sull'eccellenza dei prodotti nostrani.

Lo confermano i dati: le esportazioni delle merci prodotte nella provincia di Lecce, nel primo trimestre 2008, sono aumentate dell’1,9%, ma restano di gran lunga inferiori al trend nazionale (+5,4%) e pugliese (+12,5%).

D.ANTHEA MAGAZINE

Antonio Montillo

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Daniela AMATO1979, Scorrano (Le)

2009 - Università Del SalentoLaurea Magistrale in Giurisprudenza

[email protected]

Fabrizio AMATO1989, Scorrano (Le)

2008 – I.T.C. “A. Cezzi De Castro Maglie (Le)Diploma di ragioniere e perito commerciale e programmatore

[email protected]

Giuseppina CASCIARO1986, Cocumola (Le)

2008 - Università Del SalentoLaurea triennale in Scienze della Comunicazione [email protected]

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Emma Anna Antonia DELLE ROSE1970, Tricase (Le)

2008 - Università Del SalentoLaurea in lingue e letterature straniere

[email protected]

Rocco DE PAOLA1979, Guiuliano Di Lecce (Le)

1999 – I.T.I.S. “A. Meucci” Alessano (LE)Diploma di perito elettrotecnico

[email protected]

Monica DRAGONE1977, Cutrofiano (Le)

2006 - Università Del SalentoLaurea in Giurisprudenza

[email protected]

Claudia INGLETTI1974, Tricase (Le)

2007 - Università Del SalentoLaurea in Filosofia

[email protected]

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Gianluca LEANZA1983, Scorrano (Le)

2003 – Istituto Paritario “L. Salomi” LecceDiploma di ragioniere e perito commerciale

Mattia MAGGIO1988, Scorrano (Le)

2007 – Liceo scientifico “Capece” Maglie (Le)Diploma di maturità scientifica

Antonella PATERA1976, Minervino Di Lecce (Le)

2002 – I.T.S. ”Grazia Deledda” LecceDiploma per operatrice per attività sociali

[email protected]

Patrizia PEPE1988, Maglie (Le)

2007 – I.T.C. “A. Cezzi De Castro” Maglie (Le)Diploam di ragioniere e perito commerciale

[email protected]

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Stefania RAHO1986, Lecce

2006 – I.P.S.S. “S. Trinchese” Martano (Le)Diploma di tecnico dei servizi sociali

[email protected]

Anna Laura RINALDI1988, Maglie (Le)

2006 – I.P.S.I.A. “ E. Lanoce” Maglie (Le)Diploma di tecnico della gestione aziendale

[email protected]

Antonio Oscar SICILIANO1979, Scorrano (Le)

2007 - Università Del SalentoLaurea in Giurisprudenza

[email protected]

Rosavita VENUTI1981, Castrignano Del Capo (Le)

2007- Università Tor Vergata RomaLaurea in Giurisprudenza

[email protected]

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A cura di Cinzia Rizzo

Leonardo da Vinci ha detto di avere fatto quattro cose fondamentali, che dovrebbe fare chiunque voglia raggiungere lo stesso risultato, per ottenere un cervello veramente creativo:

1. sviluppare i sensi (cioè l’intelligenza sensoriale)

2. studiare l’arte della scienza (cioè l’emisfero destro e quindi l’Intelligenza Spaziale, l’Immaginazione, il Ritmo, il Colore e la Forma)

3. studiare la scienza dell’arte (cioè include anche la nostra parte logica e razionale)

4. convincersi che, in qualche modo, tutto è collegato a tutto, cioè il cervello non è solo una macchina associativa, ma è una macchina associativa dalle infinite capacità.

In aggiunta ai quattro Principi dell’Intelligenza Creativa di Leonardo, c’è un altro principio che devi conoscere: la Creatività, per sua stessa natura, implica distacco dalla norma.Il concetto statistico di norma, media, dà origine al concetto di «normale». Normale è ciò a cui il cervello è abituato; ciò che non riserva più sorprese; ciò che rimane uguale; ciò che non scandalizza, spaventa o provoca; ciò che non sollecita l’immaginazione.Creare significa esattamente l’opposto: porre in essere qualcosa di nuovo; dare origine a qualcosa; stabilire un’associazione mai stabilita prima.

I principi di IntelligenzaCreativadi leonardo da vinci

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Sete di cultura…Fame di tecnologia

L’Italia è il Paese che ha la fortuna di possedere il maggiore patrimonio artistico e culturale a livello mondiale, nonché il maggior numero di siti classificati dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità (World Heritage): 41 su 851 in 141 nazioni.Oltre all’enorme importanza culturale, questo patrimonio ha anche una notevole rilevanza economica poiché è uno dei principali elementi di attrazione del turismo internazionale e nazionale. Poiché i turisti utilizzano sempre di più il Web e le tecnologie multimediali per orientare le loro scelte, il connubio tra patrimonio culturale e tecnologie ICT. Infatti il 50% degli Europei usa Internet per le informazioni turistiche, il 28% degli Italiani acquista on-line beni culturali e il 52,2% degli Italiani acquista CD/DVD dedicati all’arte.

Marcello Conigliaro, docente di applicazione tecnologia al turismo e ai beni culturali presso la Facoltà di Economia dell'Università di Palermo, argomenta: “Un bene culturale è un manufatto in cui negli anni si è sedimentata una sorta di ‘energia culturale’, che dà valore all’oggetto o all’ambiente ed è costituita dall’insieme delle storie che è possibile collegare al manufatto o all’ambiente. La tecnologia facilita il passaggio dell’energia culturale chiusa nel bene culturale all’uomo, aiutandolo a carpire e metabolizzare questi saperi per poterli poi scambiare con gli altri. Ci vuole una tecnologia antropocentrica, e macchine che non interrompano il momento emotivo ma offrano la possibilità di trasformare l’incontro con il bene culturale in un circuito virtuoso, che passa dalla percezione al riconoscimento alla comprensione al ricordo e alla comunicazione dei valori incontrati. Non è l’uomo a dover comprendere l’uso della macchina, ma devono essere le macchine a chiedersi cosa vuole l’utilizzatore”.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dato vita a Cultura Italia. Portale della Cultura Italiana (www.culturaitalia.it), con l’obiettivo di promuovere la cultura italiana, fornendo un unico punto di accesso ai contenuti culturali: un catalogo descrittivo che indicizza i metadati delle singole risorse e costituisce un punto di accesso integrato ai contenuti culturali di organizzazioni pubbliche e private (portali regionali e locali, enti di ricerca, musei, fondazioni, aziende, ecc.), per agevolare l’individuazione e il reperimento delle risorse esistenti sul patrimonio e le attività culturali italiane”. Attualmente ci sono 2 milioni di descrizioni di metadati e si pensa di arrivare a 11 milioni entro il 2011.

La diffusione di queste tecnologie avanzate e di queste applicazioni innovative dovrebbe valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio culturale e ambientale, permettere una fruizione e uno studio più agevoli, e favorire lo sviluppo del turismo, delle risorse del territorio e delle società di telecomunicazione e servizi che operano in questo mercato.

D.ANTHEA MAGAZINE

Sabrina Giorgino

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Uno “scatto”d’orgoglioper il nostro territorio

Affinché il nostro territorio possa competere con successo con altre regioni con più tradizionale e consolidata vocazione turistica, è importante che ci siano figure professionali che lavorino per il recupero del patrimonio artistico capaci di salvaguardare e talvolta rendere accessibili le risorse del nostro territorio valorizzandone le caratteristiche storiche, artistiche e culturali. In effetti, si è ormai diffusa la consapevolezza delle potenzialità del settore: l’attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali appare sempre più come un vettore dalle grandi potenzialità occupazionali. Esse scaturiscono da alcune fondamentali ragioni, tra le quali, la presenza, in Italia e in Europa, di una sensibilità verso ciò che costituisce una testimonianza dal punto di vista storico, artistico e documentario. Il riconoscimento fondamentale del valore della storia è il presupposto indispensabile per mobilitare risorse economiche verso la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Tuttavia, ci si trova di fronte ad attività e a “processi produttivi” che, per quanto sempre più spesso facciano ricorso a moderne tecnologie, rimangono in gran parte incentrati sull’insostituibile intervento dell’uomo.

L’interesse per i beni culturali è ormai molto ampio e supera la ristretta cerchia degli esperti: il successo di una istituzione dipende anche dalla capacità di sensibilizzare le persone verso il patrimonio da essa custodito e gestito. Ampi strati di popolazione desiderano conoscere l’arte e possono essere avvicinati con iniziative di divulgazione, didattiche ed editoriali: anche queste attività si prestano all’impiego di nuove tecnologie quali le tecniche digitali foto-video.Fare reportage artistico-culturali significa: saper raccontare con foto e video l’architettura e l’arte di un territorio (monumenti, piazze, sculture e pitture) in cui viviamo, con uno strumento più immediato ed efficace – la comunicazione visiva - promuovendone l’immagine all’esterno per aumentarne l’attrattività anche turistica; documentare per promuovere aspetti del patrimonio artistico anche poco conosciuti (foto-video reportage anche per uso didattico); valorizzare il patrimonio artistico per una maggiore fruibilità di tutti secondo creative tecniche digitali. Gli esperti (professionalmente preparati, dotati di alte capacità tecnico-operative in particolare nell’offerta di innovativi servizi di divulgazione e documentazione foto-video digitali) potranno operare nel settore dei media, del video-foto reportage, del fotogiornalismo, dell’audiovisivo, del documentarismo, del giornalismo/divulgazione artistico culturale.

D.ANTHEA MAGAZINE

Sabrina Giorgino

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Ritrarre un monumento, documentare un’opera d’arte, fotografare le bellezze artistiche, culturali, naturalistiche di un territorio vuol dire saperle riproporre al grande pubblico, significa farle conoscere, divulgarle, sì… Ma come farebbe un pittore con la sua tela, quasi dipingerle, animarle e farle rivivere – grazie anche all’uso delle nuove tecnologie - nei colori e nelle atmosfere magiche di un tempo che sembra mai trascorso, raccontare quasi storie che parlano di personaggi e di un patrimonio anche sconosciuto, insomma documentarle sì…. ma con creatività! Questo è stato l’obiettivo del corso in “Tecniche creative foto-video digitali per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale”.

L’economia e la società sono sempre più influenzate dalla creatività, dalla capacità di produrre idee, conoscenze e innovazione. Questa capacità è sempre stata importante, ma negli ultimi anni è letteralmente esplosa, tanto che la creatività umana viene considerata la fonte del vantaggio competitivo. Si parla, così, di “economia creativa” o “economia della creatività” legata all’economia della cultura e della conoscenza.

Si diffondono, così, “nuove professioni creative” nel campo artistico culturale dettate anche dallo sviluppo di nuove tecnologiche info-telematico-multimediali: la transizione dall’editoria tradizionale a quella elettronica, l’inserimento in rete di grosse realtà museali con la conseguente fruizione on-line delle opere artistiche, le applicazioni webgis per il rilevamento di siti storico-archeologici, lo sviluppo dei sistemi di catalogazione digitale, l’ampliamento dell’uso di podcasting, totem interattivi, device mobili allocati in centri storici come “distributori di storie” per suggerire percorsi di esplorazione e narrare gli aspetti storico-artistici dei luoghi visitati.

Valorizzare i beni culturali, ovvero, ampliare l’offerta culturale stessa funzionale allo sviluppo dell’economia locale, significa dunque “invitare” al monumentum del territorio, in tutta la sua accezione etimologica, alla scoperta dei luoghi con modalità alternative, divertenti, lontane dai classici canoni comunicativi per perseguire la forma del racconto a più voci, destrutturato, creativo appunto, orientato a restituire suggestioni, frammenti di discorso che aprono a possibili letture e interpretazioni del territorio e dei personaggi chiave che l’hanno plasmato. Così, abbiamo voluto raccontare e promuovere il nostro territorio!

Riscopriamo l’artecon cretività

Lilia Pesce

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Tania BONAVOGLIA1983, Scorrano (Le)

2002 – Liceo Linguistico “Capece” Maglie (Le)Diploma di maturità linguistica ad opzione spagnolo

Fabio CIRCHIETTA1977, Poggiardo (Le)

1996 – I.T.C. “A. Cezzi De Castro” Maglie (Le)Diploma di ragioniere commerciale

[email protected]

Domenico Maria COPPOLA1988, Montesano Salentino (Le)

2007 – I.T.C. “G. Salomi” LecceDiploma di ragioniere e perito commerciale

[email protected]

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Stefano CORTESE1983, Melissano (Le)

2006 - Università Del SalentoLaurea in Beni culturali

[email protected]

Simona COTARDO1989, Scorrano (Le)

2008 – I.P.S.I.A “E. Lanoce” Maglie (Le)Diploma di tecnico dell’abbigliamento e moda

[email protected]

Sabrina DE DONNO1973, Scorrano (Le)

2000 – Accademia di Belle Arti Di LecceDiploma di laurea in Pittura

[email protected]

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Simona DE MITRI1979, Botrugno (Le)

1997- Istituto Magistrale “A. Moro” Maglie (Le)Diploma di maturità magistrale

[email protected]

Giacomo FORTUNA1987, Vernole (Le)

2009 – Ist. Prof. Serv. Alb. e Rist. Otranto (Le)Diploma di tecnico dei servizi della ristorazione

[email protected]

Maria Grazia LEANZA1978, Maglie (Le)

1997- Liceo Scient. “L. Da Vinci” Maglie (Le)Diploma di maturità scientifica

[email protected]

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Ilenia MELE1982, Castrignano Dei Greci (Le)

1997 - Liceo Scientifico “Da Vinci” Maglie (Le)Diploma di maturità scientifica

Daniela MIGLIORINI1988, Poggiardo (Le)

2007 – Ist. Arte “Della Notte” Poggiardo (Le)Diploma di maestro d’arte del tessuto

Elisa PASTORE1983, Ruffano (Le)

2009 - Università di BolognaLaurea in medicina veterinaria

[email protected]

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Domenico PELLEGRINO1971, Poggiardo (Le)

1990 – I.T.C. “ A. Cezzi De Castro” Maglie (Le)Diploma di ragioniere e perito commerciale

Marilena PERSANO1989, Scorrano (Le)

2007 – I.T.C. “ A. Cezzi De Castro” Maglie (Le)Diploma di ragioniere e perito commerciale [email protected]

Giulia RIZZO1984, Andrano (Le)

2006 - Università degli Studi di MilanoLaurea Triennale in Biotecnologie Mediche

[email protected]

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Biagio RUSSO1977, Corsano(Le)

1996 – I.T.I.S. “A. Meucci” Casarano (Le)Diploma di perito industriale

[email protected]

Giusi TUDISCO1975, Cutrofiano (Le)

1990 – Ist. Prof. Servizi Sociali Galatina (Le)Diploma di assistente per comunità infantili

Maria Giovanna ZOLLINO1984, Cursi (Le)

2009 – Accademia Di Belle Arti di LecceDiploam di Laurea in Scultura

[email protected]

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D.ANTHEA MAGAZINE

Cinzia Rizzo

Per decenni i chimici erano impazziti per trovare la formula di struttura dei composti aromatici. Fu nel 1865 che il tedesco August Kekulè ci arrivò, anche se lo scienziato non volle rivelare il metodo di ricerca adottato per giungere a tale conclusione. Solo nel 1890, durante una festa in suo onore per il venticinquennale della sua scoperta, Kekulé cedette alle pressioni di amici e colleghi e raccontò: “Io stavo seduto intento a scrivere il mio trattato, ma il lavoro non progrediva; i miei pensieri erano altrove. Girai la mia sedia verso il fuoco e mi assopii. Di nuovo gli atomi si misero a saltellare davanti i miei occhi, ma stavolta i gruppi più piccoli si mantenevano nello sfondo. L'occhio della mia mente, reso più acuto dalle ripetute visioni di questo genere, ora poteva distinguere figure più grandi, di diverse fogge, disposte in lunghe file in qualche punto assai vicine le une alle altre, tutte che giravano e si attorcigliavano come un groviglio di serpenti in movimento. Ecco che a un tratto uno dei serpenti, afferrata la sua stessa coda, roteava ironicamente davanti ai miei occhi. Come per un lampo di luce mi svegliai,... spesi il resto della notte ad elaborare le conseguenza dell'ipotesi. Signori impariamo a sognare ed allora forse intuiremo la verità.”

Il serpente di

kekulè

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Fotografia…che passione!

Esprimersi attraverso le immagini è da sempre una delle esigenze più importanti dell’uomo per poter comunicare il proprio pensiero, le proprie esigenze, il proprio operato.

Da quelle graffite sulla roccia ad opera dell’uomo preistorico a quelle realizzate mediante il mezzo fotografico si è verificato un notevolissimo progresso non solo dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto da quello sociale, grazie alle nuove frontiere raggiunte nell’uso e diffusione delle immagini stesse e, in particolar modo, delle fotografie, che sono divenute uno strumento di conoscenza e comunicazione di vitale importanza per la nostra realtà sociale e culturale. E non ci riferiamo solo alle immagini-documento, ma anche alle opere d’arte, nel caso in cui si scelgano le tecnologie fotografiche per documentare, valorizzare, divulgare e promuovere un patrimonio culturale, sia esso materiale oppure immateriale.Il crescente interesse per la fotografia, come forma di espressione artistica da un lato e come fonte per documentare il passato dall’altro, fa nascere sempre maggiori iniziative a livello europeo volte a conservare, a tutelare e a rendere fruibile il bene culturale.Le collezioni fotografiche, ad esempio, rappresentano una parte essenziale del patrimonio culturale europeo e sempre più le Istituzioni – dal museo alla più specifica fototeca, dalla biblioteca, all’archivio – si preoccupano di affidare questo compito a personale specializzato nel settore.

Ogni foto è un frammento della realtà, sia che si tratti di un documento a scopo di reportage o di un mezzo d’arte.Dall’introduzione della fotografia, nel 1839, numerosi procedimenti fotografici sono stati inventati ed applicati, alcune volte su larga scala, altre volte solo in qualche laboratorio di stampa. Dagherrotipi, carte salate, collodii, albumine, pellicole al nitrato di cellulosa, acetato e poliestere: questi sono solo alcune delle numerose tipologie che sono state messe a punto in un passato di oltre centosessant’anni, per non parlare, poi, delle fotografie contemporanee e dell’immagine digitale.

La fotografia trova, inoltre, applicazione in diversi e numerosi settori professionali.

Lilia Pesce

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Fotografia… che passione!

Lilia Pesce

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Si parla, così di “fotografia commerciale” con cui s’intende la realizzazione di servizi fotografici destinati a cataloghi, depliant, stampati descrittivi o di promozione locale. A dispetto di quanto non si creda comunemente, le grandi città, non rappresentano una soluzione felice per l'insediamento di un'attività fotografica commerciale; se da un lato è infatti vero che in questi centri si trovano numerosissimi potenziali clienti, d'altro canto il numero di fotografi che propone i propri servizi a queste ditte è più che proporzionale al numero dei clienti, col risultato che la "fetta di torta" spettante a ciascun operatore è mediamente meno appetibile di quella caratteristica di zone meno centrali, purché mediamente attive.

Vi è, poi, la “fotografia pubblicitaria", ovvero quella branca professionale che si occupa della realizzazione di immagini destinate a pagine pubblicitarie ed affissioni.

C’è, poi, la “fotografia di moda” che è il settore che più spesso affascina operatori e non, attraendo come un miraggio di successo professionale.Alla formazione di questa sensazione ha certamente contribuito quella "finestra" di boom della moda italiana verificatasi a cavallo degli anni ottanta, periodo durante il quale l'espansione e la fortuna contingente del fenomeno italiano del pret-a-porter ha generato imperi economici attorno agli stilisti e figure da mito attorno a fotografi addetti ai lavori in quel settore. Ridimensionatosi il fenomeno di mercato, l'alone di fascino legato al settore di specializzazione si è ridotto, pur lasciando un'indelebile traccia di interesse a moltissimi livelli.

Importanza assume, poi, il settore della fotografia per privati, come ad esempio, la “fotografia per matrimoni”.Si tratta di un genere di fotografia ingiustamente giudicato di serie "B" da molta letteratura. Di fatto, gran parte del professionismo che non graviti sulle grandi città, poggia le sue basi proprio su questo genere di fotografia.

Da citare anche il settore, melius il genere, della “fotografia di ritratto”. Molto soventemente si tende ad attribuire al genere del ritratto lo "spessore" di un settore professionale vero e proprio.I fotografi che vivono esclusivamente come fotografi di ritratto di personaggi famosi, e cioè i ritrattisti per eccellenza, sono decisamente pochi, e non rappresentano un "mercato", od un settore di specializzazione.

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Fotografia… che passione!

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Lilia Pesce

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Si afferma, poi, sempre più la “fotografia applicata al reportage sociale e giornalistico”. Per reportage sociale e giornalistico si intende qui definire tutto il complesso di fotografie il cui intento è quello di "raccontare"; quindi, ritrattistica ambientata, reportage di cronaca, fotografia di documentazione, immagine di denuncia, servizi foto-giornalistici, e mille altri modi di servirsi della fotocamera per fare, sostanzialmente, del giornalismo.

Esiste, poi, la “fotografia naturalistica”. Come per altri settori, ma in maniera decisamente più marcata, nella fotografia naturalistica non c'è assolutamente spazio per l'improvvisazione, mentre si ha un buon assorbimento del materiale di qualità che, tuttavia, scarseggia.

Non manca neanche la “fotografia di viaggio e geografica” che rappresenta un settore abbastanza inflazionato. Per ogni professionista effettivamente specializzato unicamente in fotografia di viaggio (una cinquantina in tutta Italia), migliaia di fotoamatori e centinaia di professionisti con altre specializzazioni hanno sfornato e sfornano servizi fotografici turistici, proponendoli a riviste ed agenzie, con effetto deleterio cui si accennava. Le possibilità di riuscita di un'attività basata esclusivamente sulla fotografia di viaggi con le sue destinazioni editoriali dirette è minima, stimabile attorno al 2-3%.

Infine, anche la “fotografia di architettura e i beni artistici” . Genere di scarsa notorietà, la fotografia d'architettura presuppone una certa sensibilità artistica ed una propensione reale per la materia in sé.Elemento indispensabile o comunque utilissimo per un corretto inserimento nel mercato della fotografia di architettura è la preparazione settoriale effettiva, ed un discreto contatto con architetti, ambienti universitari, studi professionali, arredatori. Più atipica è la situazione nel caso della documentazione dei beni artistici, spesso (a torto) affidata dalle Sovrintendenze a dei fotografi commerciali non particolarmente preparati.

Esistono in realtà molti altri settori che, di fatto, rappresentano semplicemente una specializzazione di altri campi, essendo piuttosto vicini - per limiti e possibilità - ad altri generi molto più diffusi.

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Elisa BELLOMI1978, Modugno(Ba)

2009 - Università Degli Studi di BariLaurea in Lingue e Letterature Straniere

[email protected]

Barbara BOTTALICO1987, Modugno(Ba)

2007 - Liceo delle Scienze SocialiDiploma di Liceo delle Scienze Sociali

[email protected]

Anna BUONANOVA1979, Giovinazzo(Ba)

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze dei Beni Culturali

[email protected]

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Valentina CAMPANELLA1985, Bari

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze dei Beni Culturali

[email protected]

Monica CASALINO1979, Bisceglie(Ba)

2009 – Università degli Studi di BergamoLaurea in Scienze dei Beni Culturali

[email protected]

Vito DEL ROSSO1983, Molfetta(Ba)

2003 – I.P.S.C.T.S.P. “A.Bello” di Molfetta (Ba)Tecnico della Gestione Aziendale ind. linguistico

[email protected]

Concetta IUSO1987, Bitonto(Ba)

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze dei Beni Culturali

[email protected]

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Tanja Barbara LARENZA1984, Acquaviva delle Fonti(Ba)

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze dei Beni Culturali

[email protected]

Alessandra LOZITO1983, Modugno(Ba)

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Lettere e Conservazione Beni Culturali

[email protected]

Silvia Fonte MEO1979, Bari

2009 – Università degli Studi di BariAccademia di Belle Arti di Bari

[email protected]

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Erica Angela MILILLO1984, Giovinazzo(Ba)

2008 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze della Comunicazione

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Davide Giuseppe PEPE1983, Bari

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze dell’Educazione e Formazione

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Antonella RANIERI1983, Bitonto(Ba)

2006 – Università degli Studi di BariLaurea Magistrale in Sc. della Comunicazione

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Luigi RINALDI1987, Modugno(Ba)

2006 – I.T.I.S. Tommaso Fiore di ModugnoDiploma di Ragioniere e Perito Commerciale

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Mirka SASSI1975, Acquaviva delle Fonti(Ba)

2007 – Università degli Studi di BolognaLaurea in Scienze dell’Informazione

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Laura SIGNORILE1979, Modugno(Ba)

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Lettere e Filosofia

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Loredana TANZILLO1973, Modugno(Ba)

2009 – Università degli Studi di BariLaurea in Lingue e Letterature Straniere

[email protected]

Marco Rocco VELON1991, Bari

2008 – I.T.C. TridenteDiploma di Qualifica Op. Gestione Aziendale

[email protected]

Patrizia VILLANI1977, Bari

2003 – Università degli Studi di BariLaurea in Scienze Politiche

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D.ANTHEA MAGAZINE

Per vivere una vita creativa dobbiamo perdere la paura di sbagliare. (Joseph Chilton Pearce) La creatività è l'arte di sommare due e due ottenendo cinque. (Arthur Koestler) La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo. È l'onnipotenza del pensiero propria dell'età infantile. (Donald W. Winnicott) La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi. (Marcel Proust) Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri. (Arthur Schopenhauer) Non riesco a capire perché le persone siano spaventate dalle nuove idee. A me spaventano quelle vecchie. (John Cage ) La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente. (Albert Einstein) C'è chi guarda alle cose come sono e si chiede "perché". Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo "perché no?” (Robert Kennedy) Tutta la differenza fra costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita, ma una cosa creata si ama prima che esista. (Gilbert Keith Chesterton) Le condizioni per la creatività si devono intrecciare: bisogna concentrarsi. Accettare conflitti e tensioni. Rinascere ogni giorno. Provare un senso di sé. (Eric Fromm) La capacità di provare ancora stupore è essenziale nel processo della creatività.(Donald W. Winnicott) La creatività è la cosa più pratica che un uomo d'affari possa usare. (Bill Bernbach) È una caratteristica delle soluzioni intuitive e delle nuove idee quella di essere ovvie una volta che sono state scoperte. (Edward De Bono) La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle domande. (Piero Angela) Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.(William Shakespeare) Creare non è un gioco un po' frivolo. Il creatore si è impegnato in un'avventura terribile, che è di assumere su di sé, fino in fondo, i pericoli che corrono le sue creature. (Jean Genêt)

Aforismi sullacreatività

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Art Director

Marco Nastasia

Direzione Scientifica e Project Management

Silvia Nascetti

Presidio Funzioni Strategiche

Giovanni Antonio Cuminal

Sabrina Giorgino

Antonio Montillo

Giovanni Perrino

Ha collaborato per la sezione

grafica e redazionale

Cinzia Rizzo

SI ringrazia per il coordinamento didattico

Oronzo D’Amato e Paola Ruggeri

e per quello organizzativo lo Staff D.ANTHEA

Direzione Area Didattica

Gina Lilia Delfino Pesce

Presidenza e Direzione Amministrativa

Antonio Ruggeri

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www.danthea.eu

Sede di coordinamento Agenzia Formativa Agenzia Formativa

73100 LECCE 70026 MODUGNO (Ba) 73020 SCORRANO (Le)Via G. Zanardelli, 115 Via Roma 102/A Via BellagrecaTel. Fax +39 0832.310224 / 318597 Tel. Fax +39 080.5367753 Tel. Fax +39 0836.460746 [email protected] [email protected] [email protected]