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Prof.ssa Marcella Costato - IC Cornate d’Adda - a.s.2007/08 1 Dante Alighieri Divina Commedia

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Prof.ssa Marcella Costato - IC Cornate d’Adda - a.s.2007/08

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Dante Alighieri

Divina

Commedia

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Dante Alighieri è un importante poeta italiano.

E’ nato nel 1265 a Firenze.

Nella sua vita ha letto e studiato molto.

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Dante ha scritto una grande opera:

la Divina Commedia

Prima pagina della Divina Commedia

Il libro della Divina Commedia è formato da tre parti: Inferno,

Purgatorio e Paradiso.

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Nel libro dell’ Inferno, Dante racconta perché è nato l’Inferno.

Nel cielo, vicino a Dio, viveva un angelo bellissimo: Lucifero.

Lucifero , un giorno si è ribellato a Dio.

Dio, allora, per punirlo l’ha scagliato lontano dal Paradiso: nel

centro della Terra.

Lucifero, mentre cadeva, ha creato un grande buco a forma

di imbuto: l’ Inferno.

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Dante, nel racconto della Divina Commedia, immagina di

aver perso la strada.

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Si trova in una foresta selvaggia e ha paura.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Di fronte a lui ci sono tre belve: un leone, una lupa e una

Lonza.

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da “Divina Commedia” ed. Dami

Dante, ad un tratto, vede accanto a sé un uomo: Virgilio.

Virgilio è un grande poeta romano che adesso è morto.

Virgilio e Dante entrano nel Regno dell’ Oltretomba: l’

Inferno.

I due uomini arrivano davanti ad una grande porta

dove c’è scritto: “LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI

CHE ENTRATE”.

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da “Divina Commedia” ed. Dami

Dante entra e sente tante grida, lamenti e pianti.

Il poeta ha molta paura, ma continua ad avanzare.

Ad un tratto Dante e Virgilio vedono un fiume e una

barca condotta da un rematore: Caronte.

Caronte è un vecchio con i capelli bianchi.

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da “Divina Commedia” ed. Dami

Caronte ha il compito di portare le anime dei peccatori nel

buio dell’ Inferno.

Caronte non vuole far passare Dante, perché è vivo, ma

Virgilio lo zittisce.

Dante è sceso all’Inferno per volere di DIO.

Davanti all’ ingresso dell’ Inferno c’è Minosse, enorme e

minaccioso.

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da “Divina Commedia” ed. Dami

L’Inferno è il luogo dove è raccolto tutto il male del

mondo.

L’Inferno è formato da tanti gironi in cui si trovano le anime

I peccati sono puniti in base alla gravità.

Il peccato lieve subisce una pena lieve, mentre, quello grave

una pena grave.

Minosse avvolge la sua coda mostruosa attorno al corpo del

dannato e decide in quale girone deve andare.

Dante e Virgilio avanzano e si trovano in un luogo pieno di

rocce e abissi profondi.

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Un vento fortissimo trascina le anime dei dannati e le

scaglia le une contro le altre.

Sono quelli che in vita si sono lasciati trascinare dalla

passione d’amore.

Dante vede Paolo e Francesca abbracciati mentre stanno

piangendo.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Francesca, era sposata con Gianciotto.

Un giorno, però, ha conosciuto Paolo.

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I due giovani, mentre leggevano un libro, si sono

innamorati.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Gianciotto ha sorpreso i due amanti assieme e li ha uccisi.

Adesso Paolo e Francesca sono insieme all’Inferno e la

bufera li spinge lontano.

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Dante e Virgilio riprendono il cammino.

Arrivano in un luogo dove il terreno è un pantano puzzolente.

A custodire questa zona c’è un mostro orrendo: Cerbero.

Immagine del Dorè

Immagine del Dorè

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Cerbero è un feroce cane con tre teste.

Latra in continuazione e con i suoi artigli graffia i dannati

che si trovano nella melma.

I dannati in vita hanno mangiato come porci e adesso

sono condannati a restare per sempre, come porci, nella

melma.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Dante prosegue e incontra Pluto, il dio della ricchezza,

trasformato in demonio.

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Immagine del Dorè

Proseguendo la sua strada Dante incontra due file di dannati

che spingono delle grosse pietre.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Questi uomini durante la loro via sono stati avari o

spendaccioni.

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Essi, hanno considerato il denaro la cosa più importante del

mondo.

Dante e Virgilio avanzano e arrivano alla città di Dite.

Questa è la città di Lucifero ed è protetta da molti diavoli.

Dante incontra le tre Furie che non vogliono farlo passare.

Esse sono orribili, coperte di sangue e avvolte da serpentelli

verdi.

Immagine del Dorè

Ad un tratto si sente un urlo e compare Medusa.

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Medusa è una creatura mostruosa.

Virgilio grida a Dante di non guardare Medusa.

I suoi occhi hanno il potere di pietrificare chi la guarda in

faccia.

Ad un tratto compare un angelo.

Egli con la sua verga luminosa tocca la porta della città.

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I diavoli scappano spaventati e la porta si apre.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Dopo aver visitato anche questo luogo, Dante e Virgilio escono

dalla città di Dite.

Essi riprendono il cammino e giungono in una valle da cui

sale un puzzo disgustoso.

Sotto di loro c’è un altro mostro: il Minotauro.

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Il Minotauro, un tempo era guardiano del famoso labirinto

dell’isola di Creta.

Adesso è molto arrabbiato e Virgilio cerca di parlare con lui.

Dante, intanto, scappa.

da “Divina Commedia” ed. Dami

I due giungono sulla riva di un lago di sangue fumante e

ribollente.

Attorno al lago vi sono i Centauri a far la guardia.

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Essi sono mezzo uomini e mezzo cavalli e ognuno ha un

arco in mano.

Il loro capo si chiama Chirone.

Egli, era saggio e mite e figlio di un Dio.

Era un bravo maestro e aveva educato l’ eroe greco

Achille.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Dante non può attraversare il lago allora Virgilio chiede a

Chirone di aiutarlo.

Nel lago, si trovano le anime di chi ha ucciso.

I Centauri le colpiscono con le frecce.

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Dante prosegue e si trova davanti ad un bosco spaventoso:

con gli alberi senza foglie e i rami rinsecchiti, nodosi e

contorti.

Tra le piante volano le Arpie.

Le Arpie sono uccelli con i volti di donne brutte e maligne.

Esse svolazzano gracchiando nel bosco pieno di tristi

lamenti.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Dante si avvicina ad un ramo e lo spezza.

Il ramo inizia a sanguinare e si sente una voce umana.

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L’uomo racconta che quando era in vita si è ucciso.

Minosse, ha stabilito questa pena: l’uomo si trasforma in

una pianta e le malvagie Arpie si nutrono delle sue foglie.

Qui si trovano i VIOLENTI CONTRO SE STESSI.

Dante avanza insieme a Virgilio.

Arrivano ad un deserto infuocato.

Dal cielo scende lenta e fitta una pioggia di fuoco.

In quel luogo caldissimo si trovano i bestemmiatori e

violenti contro Dio.

Essi vagano qua e là, cercando inutilmente riparo.

da “Divina Commedia” ed. Dami

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Dante e Virgilio si allontanano dai bestemmiatori e

attraversano un fiume rosso di sangue : il Flegetonte.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Ad un tratto cominciano a sentire un rumore di cascata.

Essi vedono una parete rocciosa che scende a strapiombo

Dal buio dell’abisso, a poco poco, compare un mostro con

un lunga coda: Gerione.

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Gerione è il simbolo della frode e dell’inganno.

da “Divina Commedia” ed. Dami

La sua testa è quella di un uomo ma il corpo è un

enorme serpente maculato con ali pelose e ripugnanti.

Gerione si aggrappa all’orlo dell’ abisso, con i suoi artigli.

Dante e Virgilio, salgono sulla sua groppa e Gerione

comincia a volare scendendo sempre più nel burrone.

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Dante vede qualcosa che brilla sotto di lui e comincia a

sentire lamenti e grida d’ orrore.

Dante e Virgilio si trovano nella prima delle Malebolge,

un luogo terribile dove gruppi di dannati corrono sotto le

frustrate di diavoli feroci.

Queste anime sono di quelli che in vita hanno

ingannato e tradito.

Dante scende ancora nella seconda delle Malebolge e vede

un terreno pieno di buche.

Nelle buche vi sono i dannati a testa in giù e

dalla buca spuntano solo i piedi che si agitano sotto

le fiamme.

Essi hanno venduto o comperato cose legate alla religione

come per esempio la Grazia di Dio.

Sonoi i Simoniaci.

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da “Divina Commedia” ed. Dami

Dante e Virgilio proseguono il loro viaggio scendendo sempre

più nella profondità dell’Inferno.

Essi incontrano un gruppo di neri e feroci diavoli che

stanno litigando.

Due di essi finiscono nella pece bollente.

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da “Divina Commedia” ed. Dami

In mezzo alla confusione dante e Virgilio approfittano per

andarsene.

da “Divina Commedia” ed. Dami

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Durante il cammino, Dante incontra una processione di

dannati che indossano mantelli dorati.

Essi avanzano lenti e curvi ansimando.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Sono gli Ipocriti, cioè quelli che fingono sentimenti che

non provano: sembrano buoni ma sono malvagi,

sembrano sinceri ma mentono.

Per questo motivo i loro mantelli fuori brillano, ma dentro

sono di piombo nero e pesante.

Dante vede un uomo a terra crocifisso con tre pali.

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Egli è Caifa, l’uomo che ha fatto condannare Gesù.

La processione camminando calpesta l’uomo ed egli si

contorce piangendo.

Dante è stanco e vuole fermarsi, ma Virgilio lo sgrida

e così prosegue il viaggio.

Ad un tratto, mentre sta attraversando un ponte, Dante

vede un fosso.

Il fosso è brulicante di serpenti che si attorcigliano,

strisciano, soffiano e mordono i dannati.

I dannati tentano si fuggire ma senza speranza.

In quel luogo si trovano coloro che hanno rubato: i ladri.

da “Divina Commedia” ed. Dami

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Dante segue Virgilio verso un altro ponte.

Egli vede tantissime fiammelle che si muovono tremolanti.

In ogni fiamma c’è uno spirito.

Virgilio si avvicina ad una doppia fiamma: sono gli spiriti

di Ulisse e di Diomede che hanno inventato il cavallo di

Troia.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Siamo, infatti, nel girone dei cattivi consiglieri.

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Dante giunge nell’ultimo girone delle Malebolge e sente

provenire dal fondo del pozzo una puzza atroce.

In quel luogo vi sono i falsari: cioè le persone che

hanno fabbricato i soldi falsi.

Questi dannati sono coperti da piaghe, pustole e rogna.

Dante vede un dannato gonfio come un pallone che brucia

di sete ma non ha acqua da bere.

da “Divina Commedia” ed. Dami

Virgilio prende il braccio di Dante e lo trascina via.

Dante e Virgilio si allontanano.

Essi sentono, ad un tratto, un forte suono di corno.

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A Dante sembra di vedere nel buio, davanti a sé, delle

alte torri, ma sono dei Giganti.

Essi sono piantati nel terreno fino alla cintola.

Ci troviamo nel Pozzo dei Giganti ed essi sono sono

incatenati perché hanno voluto raggiungere Dio.

Anteo non è incatenato.

Egli, con la sua mano enorme, prende Dante e Virgilio

e li deposita dove il fiume Cocito si trasforma in

ghiaccio.

da “Divina Commedia” ed. Dami

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Cocito è l’ ultimo fiume infernale.

In questa parte dell’ Inferno soffia un vento freddo.

Dante cammina su una lastra di ghiaccio.

Egli si accorge che i dannati sono immersi nel ghiaccio

fino al collo. Le loro facce sono pallide, gli occhi gonfi e

lacrimosi.

A qualcuno, per il gelo, cadono le orecchie.

Questo luogo è chiamato Caina, dal nome di Caino che

ha ucciso suo fratello.

da “Divina Commedia” ed. Dami

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In questo luogo sono puniti tutti i traditori della famiglia

e degli amici.

Il vento comincia a soffiare sempre più forte.

Dante e Virgilio si stanno avvicinando al fondo dell’

Inferno, nella Giudecca , dal nome di Giuda.

In questo luogo non si sentono lamenti, perché i dannati

traditori di Dio, sono interamente coperti dal ghiaccio e

come pietrificati.

Dante è pieno di orrore: davanti a lui sta il Re dell’

Inferno: Lucifero.

Egli è alto e grosso più dei Giganti.

E’ immerso nel ghiaccio fino alla cintola.

Sulla sua testa mostruosa appaiono tre facce: una nel

mezzo, le altre due tra il collo e le spalle.

Una testa è rossa, una gialla e l’ altra nera.

Lucifero ha ali enormi che si muovono continuamente e

formano venti gelidi.

Dai suoi occhi gocciolano lacrime e bava insanguinata.

In ogni bocca stanno i dannati, masticati dai denti.

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La faccia al centro è quella di Giuda.

da “Divina Commedia” ed. Dami

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Ormai Dante ha visto tutto dell’ Inferno ed è ora di

andare via.

Dante e Virgilio si arrampicano sul corpo peloso di

Lucifero e scendono nello spazio tra il corpo del demonio

e la lastra di ghiaccio.

Dante e Virgilio scendono a testa in giù.

In questo modo, lentamente, escono dal centro della terra dove

erano finiti.

Dante si accorge che il ghiaccio finisce ed inizia la roccia.

A poco a poco, Dante e Virgilio si trovano fuori all’aria

aperta e possono vedere nuovamente il cielo e le stelle.

Immagine del Dorè