Dante alighieri 4

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DANTE ALIGHIERI LETTURA DI VERSI DELL’INFERNO DELLA DIVINA COMMEDIA

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DANTE ALIGHIERI

LETTURA DI VERSI DELL’INFERNO DELLA

DIVINA COMMEDIA

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LA COMMEDIA è l’opera maggiore di DANTE

L’aggettivo “Divina” fu aggiunto in seguito da un editore del 1500

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COMMEDIA: genere di narrazione poetica che

inizia raccontando situazioni difficili

ma termina bene.

DANTE usa il “volgare”, cioè la lingua

parlata dalla gente comune.

40 anni dopo la morte di DANTE, il poeta Petrarca racconta che per strada artigiani recitavano a memoria versi della COMMEDIA.

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E’ un poema sacro cioè un racconto in

versi nel quale DANTE descrive l’al di là,

oltretomba, cioè la vita dopo la morte.E racconta le situazioni tragiche, tristi, meravigliose e beate.

E’ un poema sacro perché insegna la via per andare a Dioperché è un viaggio nell’aldilàperché annuncia una società nuovache ora è corrotta dal peccato

Peccato: errore in senso religioso

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La COMMEDIA narra

il viaggio

che DANTE immagina di fare nei tre luoghi dell’oltretomba cristiano, come avevano già fatto dei poeti antichi, e che racconta di aver fatto realmente.

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Nell’Inferno: incontra i peccatori puniti in eterno, Peccatore: colui che va contro la legge di Dio

Nel Purgatorio: incontra i peccatori pentiti Pentito: colui che ammette di avere fatto errori, è in attesa dell’accesso al Paradiso

Nel Paradiso: incontra i beati che vedono Dio, la LUCEBeati: coloro che sono felici perché sono vissuti nella fede

Mostrare le pene e le beatitudini può guidare l’uomo alla pace e al benessere.

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La legge del CONTRAPPASSO

DANTE punisce i peccatori secondo la colpa di ciascuno, per similitudine: Ulisse e Diomede, politici fraudolenti (imbroglioni) bruciano all’interno di una fiammella, così come durante la vita bruciarono per il fuoco dell’intelligenza per contrasto: i suicidi sono radicati all’interno di una pianta così come durante la vita si sradicarono dalla propria vita.

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PARAFRASI - PROSAPARAFRASI - PROSA

Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai per una selva oscuraché la diritta via era smarrita.

--------

   Nel mezzo del cammino della mia vitami ritrovai in una selva scura

poiché la diritta via era smarrita.

Selva: forestaDiritta via: percorso corretto, giusto; strada giusta

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Ahi quanto a dir qual era è cosa duraesta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!

--------

Ahi quanto è duro descrivere come eraquella selva selvaggia e intricata e inaccessibile

che a ripensarla rinnova la paura!

Dura, duro: difficileSelvaggia: non ospitale Aspra, Intricata: complessa, non lineareForte, Inaccessibile: difficile da raggiungere

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Tant'è amara che poco è più morte;

ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

--------Tanto è angosciosa che poco di più è la morte;

ma per trattar del ben che io vi trovai,dirò delle altre cose che io vi ho visto.

Amara, Angosciosa: inquietanteScorte, visto: vedere

participi passati dei verbi scorgere e vedere

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Io non so ben ridir com'i' v'intrai,tant'era pien di sonno a quel punto

che la verace via abbandonai.

--------

Io non so raccontare bene come vi entrai,tant'ero pieno di sonno nel momento

che abbandonai la retta via.

Pieno di sonno: oscurata la mente per il peccatoVerace via, Retta via: percorso corretto, giusto;

strada giusta

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Osservazioni ortografiche:Osservazioni ortografiche:Inferno vv 1-12Inferno vv 1-12

ché = poichèTant'è = tanto è ch'i' = che iov'ho = vi hocom'i‘ = come io v'intrai = vi intraitant'era = tanto era

Si usa l’apostrofo ‘ per indicare la caduta di una lettera della parola contratta, abbreviata per motivi di ritmo, di misura del verso.

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Osservazioni morfologiche:Osservazioni morfologiche:Inferno vv 1-12Inferno vv 1-12

Tempo passato remoto = un passato molto lontano

Ritrovai dal verbo ritrovareTrovai dal verbo trovareIntrai dal verbo entrareAbbandonai dal verbo abbandonare

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DANTE incontra il poeta latino Virgilio, vissuto nel I° secolo dopo Cristo, autore del poema Eneide.

Lo sceglie come guida del suo viaggio nell’Inferno e nel Purgatorio, poiché lo stima molto.

Nel Paradiso lo accompagnerà Beatrice.

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I° Canto dell’Inferno. Virgilio:I° Canto dell’Inferno. Virgilio:vv. 64-66; vv. 85-87vv. 64-66; vv. 85-87

 Quando vidi costui nel gran diserto,

«Miserere di me», gridai a lui,«qual che tu sii, od ombra od omo

certo!».  --------

  Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;tu se' solo colui da cu' io tolsi

lo bello stilo che m'ha fatto onore.

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PARAFRASI - PROSAPARAFRASI - PROSA

Quando vidi costui nel gran diserto,«Miserere di me», gridai a lui,

«qual che tu sii, od ombra od omo certo!».

--------Quando vidi costui in quel grande luogo deserto,

gli gridai «Pietà di me»,«chiunque tu sia, o spirito o uomo reale!».

Diserto, deserto: zona non abitata, luogo senza vegetazione

Miserere di me, Pietà di me: Misericordia, clemenza

Ombra, spirito: fantasma

Certo, reale: vero

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Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;tu se' solo colui da cu' io tolsi

lo bello stilo che m'ha fatto onore.

  --------

  Tu sei il mio maestro e il mio autore preferito,tu sei il solo da cui appresi

lo stile illustre che mi ha fatto onore.

Maestro: colui che insegnaAutore: poeta, scrittoreStilo, stile: forma, tecnica artisticaBello, illustre: famoso

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Osservazioni ortografiche:Osservazioni ortografiche:Inferno Inferno vv. 64-66; vv. 85-87vv. 64-66; vv. 85-87

sii = siase' = sei 'l = ilcu' = cui

Si usa l’apostrofo ‘ per indicare la caduta di una lettera della parola contratta, abbreviata per motivi di ritmo, di misura del verso.

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Osservazioni morfologiche:Osservazioni morfologiche: Inferno vv. 64-66; vv. 85-87Inferno vv. 64-66; vv. 85-87

Tempo passato remoto = un passato molto lontano

gridai dal verbo gridaretolsi dal verbo togliere

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Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai per una selva oscuraché la diritta via era smarrita.

   Ahi quanto a dir qual era è cosa duraesta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!  Tant'è amara che poco è più morte;

ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

  Io non so ben ridir com'i' v'intrai,tant'era pien di sonno a quel punto

che la verace via abbandonai.

Dalla Commedia: Dalla Commedia: I° Canto dell’Inferno vv 1-12I° Canto dell’Inferno vv 1-12

vv. 64-66; vv. 85-87 vv. 64-66; vv. 85-87

Page 21: Dante alighieri 4

Quando vidi costui nel gran diserto,«Miserere di me», gridai a lui,

«qual che tu sii, od ombra od omo certo!».

--------

Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;tu se' solo colui da cu' io tolsi

lo bello stilo che m'ha fatto onore.

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Quale titolo ha dato DANTE alla sua opera maggiore?

La Divina Commedia – La Divina – La Commedia - La Sacra Commedia

LaboratorioLaboratorioSottolinea la parola correttaSottolinea la parola corretta

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LaboratorioLaboratorioRispondi alle domandeRispondi alle domande

1) Come si chiamano i luoghi dell’oltretomba nei quali DANTE immagina di andare?

--------2) Dove incontra i peccatori puniti in

eterno? Dove incontra i peccatori pentiti? Dove incontra i beati?

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LABORATORIOLABORATORIOCompleta le frasiCompleta le frasi

Nel………………………………… di nostra vitami ritrovai per una……………………………..ché la…………………………. era smarrita

mezzo del cammin - selva oscura - diritta via

Quando vidi costui nel gran………………..,«………………………………..», gridai a lui,

«qual che tu sii, od ombra od…………..!».

diserto - Miserere di me - omo certo