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Daniel Bertaux, Racconti di vita. La prospettiva etnosociologica

Introduzione

Espressione racconti di vita (Francia, anni 70). Bene distinguere tra storia vissuta e racconto che una persona ne pu fare, in un momento della sua storia.Dibattito tra: realisti (racconto di vita si avvicina a storia realmente vissuta) antirealisti (concetto di storia realmente vissuta privo di senso)

Scienze sociali: racconto di vita forma particolare di intervista narrativa ad un soggetto al quale viene chiesto di raccontare tutta o una parte della sua esperienza vissuta.

Prospettiva etnosociologica: prospettiva oggettivista = il suo scopo non cogliere dallinterno gli schemi di rappresentazione o il sistema di valori di una persona isolata, neanche quelli di un gruppo sociale, ma di studiare un particolare frammento di realt storico-sociale, un OGGETTO SOCIALE.Comprendere come questo funziona e come si trasforma, mettendo laccento sulle configurazioni dei rapporti sociali, sui meccanismi, i processi, le logiche dazione che lo caratterizzano.

Utilizzo racconti di vita non esclude ricorso ad altre fonti o metodologie di ricerca.

Societ contemporanee grande differenziazione settori attivit (mondi sociali): ciascun settore ha una sua propria sotto-cultura. Prospettiva etnosociologica concentra lattenzione su UN mondo sociale centrato su unattivit specifica, o su una categoria di situazione (=insieme di persone che si trovano in una data situazione sociale).

Racconti di vita consentono di tenere conto della dimensione DIACRONICA (manca allosservazione diretta) = cogliere logiche dazione nel loro sviluppo biografico, e le configurazioni dei rapp. Sociali nel loro sviluppo storico. Racconti di vita = racconti di pratiche IN situazione/contesto sociale.

No interesse direttamente ad analizzare la semantica collettiva della vita sociale (ideologie, rappresentazioni), ma interesse per studio fenomeni strutturali = attenzione alle PRATICHE RICORRENTI nellambito di certe condizioni materiali e sociali in cui si trovano i soggetti Lesistenza precede la coscienza La coscienza pu fare ritorno mediando gli atti

CAPITOLO 1 La prospettiva etnosociologica

1. Questioni epistemologiche Studio di CAMPO: Ricerca empirica di tradizione etnografica. Intento sociologico di passare dal particolare al generale scoprendo allinterno del campo osservato le forme sociali (logiche azione, rapporti sociali, processi ricorrenti) riscontrabili in una molteplicit di contesti simili. ETNO: Prefisso che rinvia alla coesistenza di mondi sociali con una sotto-cultura propria in una stessa societ. Sociologia STORICA: la scienza sociale tratta i problemi della biografia, della storia e delle loro intersezioni allinterno delle strutture sociali (Wright Mills, 1967, Limmaginazione sociologica) Societ contemporanea: doppio movimento contraddittorio di omogeneizzazione e di differenziazione

2. Gli OGGETTI di studio dellindagine etnosociologica

1. I MONDI SOCIALI: si costruiscono intorno ad un tipo di attivit specifica (es. la panificazione artigianale, il trasporto su strada, attivit professionali e non, remunerate e non, sportive, associative ...)MESOCOSMI ciascuno composto da microcosmi sottostanti (es. le panetterie)

IPOTESI CENTRALE della prospettiva etnosociologica: le logiche che reggono linsieme di un mondo sociale o mesocosmo sono ugualmente allopera in ciascuno dei microcosmi che lo compongono; osservandone in profondit uno solo o alcuni (identificando logiche dazione, mecc. Sociali, processi ricorrenti) si possono cogliere almeno alcune delle logiche sociali del mesocosmo del quale fanno parte. = importante moltiplicare le osservazioni e compararle; ricerca impresa collettiva e cumulativa.

2. LE CATEGORIE DI SITUAZIONE: (es. padri divorziati, agricoltori celibi, tossicodipendenti, giovani laureati). Il rappresentante di una situazione particolare non implica necessariamente la formazione di un mondo sociale; la situazione stessa che viene condivisa. Questa situazione sociale nella misura in cui genera vincoli e logiche dazione che hanno punti in comune.Il ricorso ai racconti di vita permette la costruzione delle traiettorie che consentono di individuare i meccanismi e processi attraverso i quali i soggetti si sono venuti a trovare in una certa situazione e come si sforzano per gestirla.

3. LE TRAIETTORIE SOCIALI: per fare generalizzazioni sulla formazione delle traiettorie biografiche bisogna ridurre il campo dosservazione a un tipo particolare di percorso o di contesto. La prospettiva etnosociologica si applica solo a oggetti sociali relativamente ben circoscritti che il ricorso ai racconti di vita permette di cogliere dallinterno delle loro dimensioni temporali.

3. Le TECNICHE dellindagine etnosociologica

Studia un frammento di realt storico-sociale di cui a priori non si sa molto. Spesso accade che le conoscenze pregresse del ricercatore sulloggetto studiato si rivelino poi inesatte, false, stereotipi o altre rappresentazioni collettive cariche di giudizio morale. Virt dellindagine etnosociologica quella di sgombrare lo spazio pubblico per apportare conoscenza critica fondata sullosservazione concreta.

I soggetti-membri di un mondo sociale ai quali si rivolge il ricercatore hanno lo statuto di informatori. Laccento non posto sullinteriorit dei soggetti ma su quello che esterno a loro: i contesti sociali di cui hanno conoscenza pratica perch acquisita con lesperienza.La forma dei dati che corrisponde a questo pensiero sociologico fondato sullazione in situazione il RACCONTO DI PRATICHE ermeneutica dellazione (Ricoeur 80), affinit tra azione e racconto; Lazione si sviluppa nel tempo e la forma che la descrive meglio la forma narrativa, quella del racconto.

4. Statuto e funzioni dei dati empirici

Nellindagine etnosociologica i dati non sanno proporre descrizioni statistiche o verificare ipotesi. I dati mostrano come funziona un mondo sociale o una situazione sociale (thick description); descrizione in profondit delloggetto sociale, dallinterno dei suoi rapporti sociali, di potere, delle sue tensioni, dei suoi processi di riproduzione e delle sue dinamiche di trasformazione.LO SCOPO quello di elaborare progressivamente un corpo di ipotesi plausibili, un MODELLO fondato sulle osservazioni, ricco di descrizioni di meccanismi sociali e di proposte interpretative (non tanto spiegazioni) dei fenomeni sociali. [= scopo NO verifica ipotesi, S favorire costruzione corpo ipotesi]i racconti di vita, in quanto narrazioni soggettive, sembrano soffrire di un deficit di oggettivit. Tuttavia, anche le risposte ai questionari standardizzati soffrono della soggettivit delle risposte che vengono date dai soggetti, eppure gli viene data fiducia. Pertanto, perch ritirare questa fiducia se le informazioni di cui si ha bisogno ci vengono fornite nel quadro di un colloquio faccia-a-faccia in cui ben pi difficile mentire?

Lo spirito del ricorso ai racconti di vita in unindagine sociologica: risalire dal particolare al generale grazie alla COMPARAZIONE di casi particolaridel loro contenuto fattuale e riordinato cronologicamente degli INDICI DESCRITTIVI proposti dai soggettigrazie alla scoperta delle RICORRENZE tra diversi percorsi di vitagrazie alla formulazione di CONCETTI e IPOTESI a partire da queste ricorrenze.

5. Problemi di campionamento

1) La variabilit delle posizioni: onnipresenza rapporti di potere mondo sociale prodotto di attivit regolate e di interazioni fra agenti/attori (individuali e collettivi) collocati in POSIZIONI. Alcune caratteristiche variano a seconda del tipo di posizione strutturale occupata e della quale si fa esperienza = diversi punti di vista (o visioni del mondo, ndr)La percezione che un attore elabora di una situazione, costituisce per lui LA realt di questa situazione... e sar reale nelle sue conseguenza (teoria di Thomas)

2) La Differenzialit: le persone che si trovano nella stessa posizione istituzionale possono riempire il loro ruolo in modo molto differente (non hanno lo stesso habitus struttura di percezione, valutazione e azione). Differenze legati primariamente ai diversi PERCORSI DI VITA = capitale di esperienza biografica [es. in un quartiere disagiato intervengono sempre gli stessi poliziotti; perch sono cresciuti in un contesto simile, cosa che li differenzia da coloro che sono entrati in polizia solo per assumere lo stato di funzionari, e fa s che possano avere a cuore la causa di tale quartiere]. Due effetti differenzialit: Differenziazione comportamenti entro posizioni uguali (lato 1) Influenza la distribuzione delle persone tra le posizioni stesse (lato 2)

3) La ricerca della variabilit: fondamentale saturare, al meglio delle possibilit del ricercatore, la variabilit delle possibili testimonianze. Una volta abbozzato un modello, cercare altri casi che possano metterlo in discussione = espediente metodologico della RICERCA DEL CASO NEGATIVO (quello che costringe a riconsiderare la teoria) [grounded theory]

6. Lo statuto delle ipotesi

Importante aspetto che differenzia lindagine etnosociologica dallapproccio ipotetico-deduttivo: qui non si tratta di verificarle, ma di elaborarle a partire da osservazioni e da una riflessione fondata sulle RICORRENZE. Compito del sociologo discernere la presenza di quegli elementi che permettono di comprendere (Verstehen) e immaginare come funziona, e attribuire loro un nome adeguato. Il modello che si costruisce una INTERPRETAZIONE PLAUSIBILE (no spiegazione in senso stretto), finalizzata alla COMPARAZIONE (cambiamento di campo per mettere alla prova interpretazioni alternative)

7. La generalizzazione dei risultati

La plausibilit delle generalizzazioni su un mondo sociale sta unicamente nella scoperta di meccanismi generici, di configurazioni specifiche di rapporti sociali che definiscono la situazione, di logiche dazione che si sviluppano (da qui la differenzialit) in risposta a queste situazioni, e di processi sociali cos generati. La plausibilit pi elevata quando il microcosmo studiato (scuola, ufficio postale...) parte di unistituzione nazionale che impone ovunque le stesse regole di funzionamento.scoprire il generale nel cuore delle forme particolari attraverso la ricerca delle ricorrenze con lo scopo di saturare il modello. Si perviene a discernere le ricorrenze a partire dalle quali si potr cominciare a elaborare le ipotesi sul processo o sui tipi di processo attraverso i quali le persone vengono a trovarsi nella situazione studiata. Sulle caratteristiche strutturali di queste situazioni e sulle logiche dazione che si sviluppano in risposta alla situazione stessa.

8. Il tropismo del sociologo verso il generale

Si si scelto un certo oggetto di studio perch ci si pone una domanda pertinente secondo il senso comune. Lindagine porter a riformulare la domanda, che rimarr generale nel corso della costruzione del modello = non concerne uno specifico microcosmo, ma un mondo sociale o una situazione sociale (cosa differenzia i giovani che trovano rapidamente un impiego stabile da dai loro coetanei?)Diversamente dalletnologo, il sociologo porta con s interrogativi su un fenomeno sociale che si estende a tutta la societ studiata = la domanda generale porter sempre la riflessione verso un livello di teorizzazione che supera il quadro necessariamente locale delle osservazioni.

CAPITOLO 2 Sul racconto di vita

1. Le concezioni del racconto di vita

1) Limpasse della concezione massimalistaRappresentazione del senso comune come racconto di vita completo (totalit della storia di un soggetto) = autobiografia. Ma la sociologia conoscenza dei fenomeni collettivi. Le autobiografie hanno valore per la loro forza espressiva, ma non una forma apponibile al servizio della ricerca2) Il racconto di vita come forma narrativaIl racconto di vita fatto da un soggetto a unaltra persona, che sia o no un ricercatore, di un episodio qualunque della sua esperienza vissuta. raccontare = produzione discorsiva in forma narrativa: da vita ai personaggi, spiega le ragioni del loro agire, descrive in contesti, da giudizi (valutazioni) sulle azioni e sugli attori stessi (DESCRIZIONE, SPIEGAZIONI, VALUTAZIONE)3) Storie vissute e raccontiDistinzione tra storia reale di una vita e racconto che ne viene fatto. La storia di una persona possiede una realt che precede il modo in cui raccontata (postulato). Mettendo in rapporto molte testimonianze sullesperienza vissuta di una stessa situazione sociale si possono superare le loro singolarit e si pu costruire progressivamente una rappresentazione sociologica delle componenti sociali (collettive) della situazione. 4) Le linee di vitaRacconto di vita strutturato su una successione temporale di avvenimenti e situazioni = TRAIETTORIA linea spezzata a causa delle forze collettive che riorientano il percorso in modo imprevisto (guerre, crisi economiche, rivoluzioni, epidemia... la chiusura di una fabbrica o di un ufficio) e colpiscono anche migliaia di traiettorie individuali. ideologia biografica: ricostruzione a posteriori di una coerenza, levigatura della traiettoria biografica.5) Lesperienza filtrataNel racconto di vita etnosociologico (dialogico) il soggetto invitato a parlare delle sue esperienze filtrandole (patto o contratto dintervista). Ad es. un sogg. Ascoltato come membro di una certa categoria professionale non si aspetta di essere interrogato sulla sua vita privata. Pu accadere che intervistato e intervistatore non abbiano la stessa percezione del patto stabilito. Il filtro tacito pu risalire fino allinfanzia se il soggetto comprende, sotto linfluenza del senso comune, perch i suoi ricordi possono interessare al ricercatore. 6) Concezione realista dei racconti di vitaTra le esperienze vissute e il racconto = numerose MEDIAZIONI (percez, memoria, capacit narrative, situaz intervista). Posizione testualista: tutti i racconti di vita sono una ricostruzione soggettiva senza nessun rapporto con la storia realmente vissuta.Tra la memorizzazione delle situazioni, avvenimenti e azioni e la loro evocazione si interpone la mediazione dei significati che il soggetto gli attribuisce retrospettivamente. Nonostante ci i soggetti raccontano il loro proprio vissuto, non quello di un altro = le mediazioni non toccano la struttura diacronica degli avvenimenti che hanno segnato questo percorso.

2. Gli ambiti di vita

1) Le relazioni famigliari e interpersonaliGli individui vivono in micro-ambienti di relazioni interpersonali in cui non dominano i rapporti strumentali ma i rapporti affettivi, morali, generatori di senso. Il progetto di vita colto in un certo istante non elaborato in astracto, ma stato detto, dialogato, costruito, influenzato, negoziato allinterno della vita di un gruppo. Esistono innumerevoli forme assunte dalle famiglie concrete: la famiglia-istituzione non che una mera cornice giuridica. Ciascun gruppo famigliare una micro-impresa di produzione antroponomica I racconti di vita possono contribuire alla conoscenza sociografica delle forme e dei tipi di famiglia nei loro contesti sociali e nella loro epoca, e pi in generale alla comprensione del mutamento sociale (es. evoluzione storica dei rapporti di genere).2) Lesperienza della scuola e della formazione degli adultiScolarizzazione produce uguaglianza, ma anche differenze (omologazione ma competitivit e selezione, famiglie mobilitano risorse e varie forme di capitale). Racconto di vita fornisce info profonde su questi processi, impossibile con altre tecniche.3) Linserimento professionale Le inchieste statistiche non riescono a rendere conto delle differenze che intercorrono tra le diverse traiettorie lavorative che prendono origine da uguali percorsi formativi. Una ricerca di Drancourt (1994) mette in evidenza come il rapporto con il lavoro di alcuni ragazzi abbia influito in modo importante sulla differenze tra i giovani usciti insieme dal sistema scolastico, non dipendenti tanto dai capitali famigliari o dalle caratteristiche dei MDL locali. 4) Il lavoroGrande numero di mondi sociali. ciascuna impresa, ad esempio, un universo specifico di tradizioni, norme tacite, regole esplicite o implicite, vari modi di organizzazione interna, rapporti di potere, possibilit di sindacalizzazione ecc. chi ci lavora non uno dei tanti ingranaggi... sono persone che perseguono i loro obiettivi sviluppando attese nei confronti dellorganizzazione. [es. se ciascun panificio costituisce un microcosmo di lavoro e vita, linsieme dei panifici del paese stessa regolamentazione, stessi vincoli e norme tacite professionali costituisce un mondo sociale che si nutre delle energie di centinaia di migliaia di persone] con racconti di vita come racconti di pratiche si possono intravedere le logiche dei percorsi, le dinamiche interne di lungo periodo.5) Larticolazione degli ambiti di vita I macro-ambiti di vita si articolano in numerose esperienze di vita concrete. Racconti di vita consentono di rendere conto dellarticolazione incrociata delle dinamiche temporali, ad esempio allinterno delle famiglie (es. marito e moglie).6) Ambiti specifici: traiettorie residenziali, emigrazione, situazione di immigrato, delinquenza giovanile, uso di stupefacenti, madri nubili, relazioni di padri divorziati con i loro figli, disoccupati di lunga durata, esperienza della povert, i sordi, .

Qualsiasi esperienza di vita comporta una dimensione sociale (Schutz). Nella prospettiva etnosociologica: esperienze vissute = giacimenti di sapere. Non si tratta di comprendere un individuo, ma un oggetto sociale, una realt storico-sociale in profondit. Estrarre dallesperienza di chi ha vissuto parte della sua vita allinterno di un oggetto sociale informazioni e descrizioni che aiutino a comprendere il funzionamento delle dinamiche esterne.

Capitolo 3 Le tre funzioni dei racconti di vita (la funzione cambia gradualmente, fasi)

FUNZIONE ESPLORATIVA: scopo di apprendere tutto e disapprendere tutto, i racconti hanno una funzione di iniziazione alla particolarit delloggetto dindagine. I primi soggetti che si trovano sono informatori centrali (forniscono descrizione dinsieme delloggetto dindagine), ma impo trovare anche testimoni semplici per interrogarli sulla loro esperienza concreta. FUNZIONE ANALITICA: analisi delle trascrizioni (ci si riascolta e si impara a fare meglio) ma soprattutto la fase di accumulo di ipotesi su ipotesi. Lavoro pi lungo cogliere i significati e renderne conto in termini sociologici = bene cominciare fin da subito lanalisi. FUNZIONE ESPRESSIVA: forza espressiva che possono avere alcuni racconti, ma non indispensabile pubblicazione integrale pubblicando in extenso non assume una funzione di ricerca ma di comunicazione.

Capitolo 4 La raccolta dei racconti di vita

1. False e vere difficolt: Abbiate fiducia! = se si ha voglia di ascoltare e si sa manifestare questo interesse, lessenziale gi fatto. Ben ascoltare, ben rilanciare, ben intendere e comprendere.

2. Entrare nel campo dindagine: COSTRUIRE IDENTITA RICERCATORE (studente vien voglia di aiutarlo, etnologo fa trib, indagine fa ispettore, storico suona meglio di sociologo. Bisogna convincerli ad accettare un appuntamento. Rifiuti non privi di significato. [es. raccomandarsi alle istituzioni statali non sempre ben accettato, meglio dire che si sta scrivendo un libro sulla dura vita dei fornai finalmente qualcuno si interessa alla nostra condizione!] = presentare la ricerca in modo da farla apparire utile alla categoria di persone che ci interessa, per farci aprire le porte. Non ci sono situazioni disperate, ogni mondo sociale ha le sue porte dingresso [ho spiegato che lavoravamo insieme, mia moglie ed io, ad una ricerca su... mi ha bloccato: allora siete come noi! Lavorate in coppia! Noi facciamo il pane, voi fate la ricerca! Abbiamo riso insieme] Effetto PALLA DI NEVE: linizio difficile, poi tutto si sblocca. Oggetto dinteresse: CATEGORIA DI SITUAZIONE, persone disperse nella popolazione, come ritrovarle? Punti di ritrovo istituzionali... punti di ritrovo nei contesti di vita quotidiana...

3. Prendere lappuntamento: essere chiari, precisi, naturali, brevi, mettersi al posto dellaltro. Questi non ha a priori voglia di raccontare la sua vita ad un altro. Lasciare da parte il vocabolario sociologico (es. termine attori). Insistere ma con rispetto. Lasciate che sia lui/lei a scegliere momento e luogo. Ricordare che i rapporti e le stratificazioni fra gruppi sociali pre-esistono al colloqui e lo pre-codificano, non possiamo cambiare la nostra appartenenza sociale.

4. preparare lintervista: lincontro riuscir tanto meglio quanto saremo preparati a condurlo. Tenere delle NOTE DI CAMPO e REGISTRARE. Sar unintervista narrativa nella quale 1) si incoraggia il soggetto a raccontarsi, cercando di fargli sviluppare meglio i temi di interesse e poi 2) alla fine si torna alla traccia per coprire eventuali punti tralasciati. Rileggere la traccia con occhio critico, dopo un po di interviste non si porranno pi le stesse domande.

5. CONDURRE LINTERVISTA: Atteggiamento generale: rilassatevi, non siete ladri di vite, ma suscitate testimonianze. Si sta fornendo al soggetto un riconoscimento sociale, gli si sta chiedendo aiuto perch sa cose che noi pur essendo universitari non sappiamo. Lanciare lintervista: se si domanda esplicitamente un racconto di vita, significa che si interessati alla persona privata. Invece se si fa cenno alla categoria sociale cui appartiene significa che si interessati ad un fenomeno collettivo. Si smorza il carattere inquisitorio. Accompagnare: manifestare interesse (mimica) interrompendo solo per: rilanciare (richiesta esplicitazione) o per suscitare descrizioni di contesto. Cercare di far precisare le diverse categorie di attori presenti, le loro relazioni di potere, i loro obiettivi, le loro tattiche, eventuali conflitti. Imparare a riconosce quando si sta proiettando i propri schemi (comunque inevitabile). Incitare il soggetto a descrivere i campi del possibile (soluzione a dubbi, logiche dazione). Gestire linatteso: tipo di intervista emozionalmente faticoso (silenzi, emozioni forti, confidenze in segreto, imbarazzo. Prima di chiudere il colloquio tornare sui momenti positivi della vita del soggetto. Quando si spegne il registratore rimanere attenti! Scrivere subito. Registrare: la presenza del registratore modifica la natura del colloquio, se diventa un disturbo, meglio spegnerlo. Prender appunti non presenta inconvenienti, annotare tutto pu essere utile a rivedere alcune rappresentazioni pregresse.

Capitolo 5 Lanalisi di un racconto di vita

No prima costruzione corpus materiale empirico e poi analizzarlo. Analisi comincia subito. Comparazione tra racconti consente di consolidare il modello interpretativo. Racconto di vita discorso narrativo, si impegna a raccontare una storia reale ed IMPROVVISATO allinterno di una situazione dialogica con il ricercatore. uno sforzo per raccontare una storia realmente vissuta. Non bisogna estrarre tutti i significati che contiene, ma solo quelli PERTINENTI. RITRASCRIVERE Non indispensabile ma necessario per lanalisi a fondo. Trascrizione lavoro in s che consente di annotare anche parti di linguaggio non verbale.

Struttura DIACRONICA della STORIA RICOSTITUITA. Tre ordini di realt: 1. REALTA STORICO-EMPIRICA = percorso biografico: successioni situazioni oggettive vissute che vengono percepite, valutate, agite. 2. REALTA PSICHICA E SEMANTICA = ci che il soggetto pensa retrospettivamente del proprio percorso biografico.3. REALTA DISCORSIVA = prodotto della situazione dialogica del colloquio

Essenziale sapere in che misura ci si pu fidare del racconto di vita come descrizione del percorso biografico. Il racconto di vita unimprovvisazione senza note (senza ricorso ad archivi scritti) che si fonda sul ricordo dei principali avvenimenti tali quali sono stati vissuti, memorizzati, totalizzati e che si sforza di discernerne i concatenamenti.

inevitabile che in questimpresa operi una gran parte di selezione e interpretazione, ma senza di queste non ci sarebbe racconto, sarebbe solo successione di fatti.

Struttura DIACRONICA degli AVVENIMENTI BIOGRAFICI.Esistono dei nuclei centrali, avvenimenti strutturanti, ma il racconto non segue un percorso lineare; salta avanti e indietro = ricostruire la struttura diacronica (che presenta unoggettivit discorsiva, dato che qualunque analista dovrebbe poter arrivare allo stesso risultato). Ci saranno errori, confusioni, scarsa memoria o dissimulazioni volontarie, ma saranno minimi rispetto alla conoscibilit globale del racconto.

Struttura diacronica e RACCONTO.Inevitabile imperfezione nella linearit del racconto. Scarti in avanti frequenti (complicano non il racconto stesso, ma limmagine mentale che ne ha il ricercatore). Ogni racconto di vita porta con s delle background constructions (Schutze, 1984) = descrizioni di contesto e retroscena [la narrazione si interrompe per riprendere il filo di una catena di avvenimenti a priori senza rapporti con il soggetto ma che hanno finito per toccare e modificare il suo percorso]. Due ragioni indipendenti a priori [ragioni because] e [ ragioni in order to] una catena indipendente di avvenimenti arriva a toccare, come una meteora cieca, il percorso di diversi soggetti, modificando la loro traiettoria; sovrapposizione retrospettiva di avvenimenti e situazioni via via pi macrosociali.

Diacronia, cronologia, storia e cambiamento socialediacronia concerne la successione temporale degli eventi, la loro relazione prima/dopo; cronologia concerne la loro datazione in termini di millesimi.

Prendere coscienza del parallelismo tra tempo storico e tempo biografico: impatto dei fenomeni storici collettivi e dei processi di cambiamento sociale sui percorsi biografici (Charles Wright Mills, 1968). Non si pu comprendere un racconto di vita se non lo si inserisce nel tempo storico collettivo. Trasformazioni modelli culturali, mentalit, comportamenti collettivi.

Le zone bianche (sulle quali non stata fornita alcuna informazione)Il ruolo del sociologo non consiste nellentrare a tutti i costi nella vita privata del soggetto, deve rispettare la sua volont di tacere ci che desidera tenere per s. La ricostruzione della struttura diacronica del percorso lunga e faticosa, ma molto formativa (rileggendo molte volte la trascrizione emergeranno numerose piste danalisi)

La composizione dei gruppi di convivenzaCiascun individuo conduce molte vite parallele ciascuna delle quali ha i suoi luoghi, i suoi tempi e soprattutto le sue logiche di sviluppo. Raccontando, si seguono i fili paralleli della CARRIERA, FORMAZIONE, GRUPPO FAMILIARE, TRAIETTORIA RESIDENZIALE = concentrarsi sui punti del racconto in cui i fili si incrociano perch l ci saranno logiche a priori differenti che si articolano o si oppongono. Importante ricostruire con precisione lesatta composizione del gruppo di convivenza in ciascun periodo del percorso del soggetto (es. economia famigliare, evoluzione risorse, ordine nascita o economia morale di un gruppo, azioni razionali rispetto a valori) molti effetti Fam. su percorsi sogg.

Analisi comprensiva1. Immaginazione e rigore: metodo ERMENEUTICO, non tutte le info e i significati sono visibili subito. Analisi comprensiva (Verstehen, Dilthey/Weber). Formarsi una rappresentazione dei rapporti e dei processi che hanno generato i fenomeni di cui parlano le testimonianze. Ricondurre i percorsi di vita nei loro contesti storico-sociali (rigore)2. Gli INDICI: identificare le parole che rinviano a un meccanismo sociale che abbia segnato lesperienza di vita considerarle come indici e interrogarsi sul loro significato sociologico. Alcuni brillano, altri sono nascosti. Ciascun indice come punta di un iceberg. (es. panettiere che dice di lavorare 7 giorni su 7; rivela una particolare percezione della V.Q... e tutta unarticolazione di esperienza vissuta non scontata: perch tanta fatica pur di continuare? ecc.). indici = trampolini per la produzione di ipotesi, attraverso limmaginazione sociologica, sui processi soggiacenti alla presenza dellindice.Porre altre domande nelle interviste successive per confermare la sussistenza dei processi in questione

Classificazione dei livelli di significatoTeorizzazione sociologica: distinzione tra sistema e attori (Touraine), campo e habitus (Bourdieu), struttura e azione (Giddens) a questi livelli sarebbe da aggiungere un terzo intermedio quello delle relazioni intersoggettive forti (e in genere stabili). Quelle che si stabiliscono tra persone legate a rapporti di parentela, matrimonio, gerarchia, amore e odio, amicizia, rivalit micropolitica, alleanza, costruiti dagli attori stessi. Classificazione a 3 livelli consente la rilevazione (attrav. i racconti di vita) degli STATI: psico-fisici, delle relazioni intersogg. forti, della situazione sociale, di un soggetto in un certo momento del percorso di vita. AVVENIMENTI: tutto ci che modifica uno di questi tre stati. PROCESSI: concatenamenti di situazioni, interazioni, avvenimenti, azioni.

ESEMPIO a pagina 101 102

Altre tecniche di analisi dei racconti di vita Analisi tematica: recuperare in ciascun racconto i passaggi che riguardano questo o quel tema, al fine di comparare in seguito i contenuti di questi passaggi tra racconti diversi. Rischio di isolare i passaggi tra contesti discorsivi, impoverendoli. I percorsi biografici in et della vita sono loggetto di campo di ricerca sociologica molto pi sviluppato; ogni mondo professionale o sociale elabora cos le proprie norme det e di percorso normale, in relazione alle quali molti percorsi di vita si trovano sfalsati, e questo ha molte conseguenze.

Capitolo 6 Lanalisi comparativa

il vero cuore dellindagine etnosociologica. Attraverso il confronto tra diversi casi si elabora un modello sul COME ACCADE CHE. Allinizio impreciso e con inevitabili pregiudizi. Con la comparazione si mettono in evidenza le ricorrenze delle situazioni e delle logiche dazione che portano alla luce uno stesso processo sociale. Il momento dellanalisi comparativa comincia gi con la raccolta del secondo racconto. Ma anche dal primo, perch si mette in discussione ci che si credeva di sapere gi sulloggetto (spirito comparativo a monte).

Le ricorrenze nei percorsiTIPI: percorsi che presentano tratti comuni (coerenza interna). Non solo somiglianza tra percorsi, bisogna comprendere LA LOGICA di tali percorsi. Fondamentale la ricerca dei casi negativi, obiettivo la saturazione del modello. (leggere esempio p. 107, 108, 109)A partire da un piccolo numero di casi si possono scoprire meccanismi sociali (logiche sociali) di grande portata, che toccano migliaia di percorsi. La validit di tali generalizzazioni si misura con il confronto con le statistiche disponibili e con la comparazione con spiegazioni puramente teoriche. Il valore delle ipotesi rilevato dalla loro natura grounded.

La costruzione delle ipotesi e di concetti sociologiciNellindagine quantitativa i concetti precedono le ipotesi, sono tradotti in variabili, e poi in indicatori. Nellindagine etnosociologica = costruzione progressiva di un modello interpretativo dei fenomeni osservati e dunque lelaborazione delle ipotesi e dei concetti procede parallelamente. Glaser e Strauss: teorizzazione come processo di creazione continua di categorie embrioni di nuovi concetti. La trasposizione dei concetti: di fronte a un fenomeno che si vede ricorrer, si da un NOME (controllare se altri lo hanno gi battezzato prima) a questo fenomeno (lo trasformiamo in un oggetto del pensiero) Poi si pu cominciare a riflettere sulle sue cause, le sue conseguenze, la variazione delle sue forme secondo i contesti.

Le parole del sapere locale: per rendere conto dei fenomeni collettivi, costumi, credenze, possibile ricorrere ai termini della lingua locale. Gerghi del mestiere, delle sotto-culture, termini di uso ricorrente possono indicare la presenza di fenomeni specifici ricorrenti.

Lelaborazione di concetti ad hocProvare a creare nuovi concetti possibile per tutti (es. ricerca padri divorziati, concetto di triplo appoggio casa, lavoro, famiglia quando una componente viene meno, si tende alla fragilit) [p. 113]

Interpretazione o descrizione approfondita? Un buon modello un modello che rende intelligibile una serie di fenomeni osservati: lessenziale elaborare buone descrizioni, il pi approfondite possibile (thick description Geertz).

Capitolo 7 il rapporto di ricerca e la sua redazione

Redazione stimolante (analisi e approfondimento) ma anche temibile (assenza insegnamento tecniche di argomentazione retorica e di redazione; pressione delle norme universitarie verso il rigore)

1. Il consolidamento del modelloIl lavoro di campo e losservazione modificano in itinere la formulazione iniziale del modello falsificazione/modificazione rappresentazioni iniziali. DISCONTINUITA = nel momento in cui ci si vede costretti a scrivere per altri / CONTINUITA = tra osservazione, analisi, riflessione e scrittura deve dominare lungo tutto il percorso di ricerca. Note di campo, schede, quaderni di appunti, uso del computer, tutti strumenti utili per riordinare le idee man mano evitare di rimandare lanalisi, cominciare fin da subito!

2. La costruzione del rapporto d ricerca Il modello PLURIDIMENSIONALE , come lo loggetto di studio (continuit), ma lesposizione scritta devessere lineare. Secondo quale logica? Molte possibili logiche... Logica della progressiva scoperta delle caratteristiche del soggetto; logica genetica perch rintraccia la genesi del modello; presentazione in forma narrativa. Logica del funzionamento delloggetto: forma scientifica per eccellenza, prevede una conoscenza approfondita delloggetto stesso. Inconveniente di cancellare i sentieri della scoperta delloggetto, poco adatta a una scienza che si sta facendo. in unindagine etnosociologica il cammino che porta dallignoranza ad una certa conoscenza deve essere esposto. Racconto storico che descrive la genesi delloggetto di studio. Tutti gli oggetti sociali hanno una dimensione storica (es. la situazione dei padri divorzia dipendeva molto dal periodo storico e dalla legislazione sul diritto di famiglia ecc, ragioni specifiche culturali dellevoluzione legislativa) [p.118]. Passaggi dal generale al particolare, e viceversa. Loggetto studiato (categoria situazione, mondo sociale, tipo di traiettoria) di ordine GENERALE. Indagine empirica si fonda su poche unit concrete che compongono loggetto sociale: PARTICOLARE. Movimento dellesposizione dal generale (statistiche ecc) al particolare (giustificazione scelta oggetto). Poi ritorno al generale. Logica della dinamica dello sviluppo biografico che caratterizza un certo tipo di traiettorie. Il sociologo deve concentrarsi su quadri propriamente sociali che indirizzano i percorsi su un tipo particolare di traiettorie, e centrare su questi lesposizione. Certo, i processi del divenire biografico non possono essere interamente ridotti a processi sociali, ma il compito del sociologo cercare gli elementi comuni che manifestano gli effetti dei fenomeni sociali soggiacenti.

Cosa si attende un lettore dallesposizione dei risultati di unindagine etnosociologica? Di cosa si tratta, qual la questione in esame Cosa dice il senso comune, quali incoerenze A quali risultati sono arrivati lavori sociologici precedenti Descrizione del campo dindagine Lettore impaziente di entrare nel vivo dellindagine, nel campo

3. La pubblicazione dei racconti di vita

Essenziale riportare alcuni BRANI passaggi significativi . Errore comunque quello di avanzare unipotesi e poi citare un brano che evidenzia perfettamente quel meccanismo: la sua funzione quello di indice, non di prova. I brani dellintervista devono avere nel testo lo steso posto che hanno avuto durante lo svolgimento dellindagine (alcuni saranno stati indici, altri avranno fatto traballare unipotesi, altri hanno suscitato unintuizione) Estrapolando solo dei frammenti dal contesto discorsivo e dalla storia del soggetto si deve essere coscienti che si sta modificando il senso dellestratto soluzione RIASSUMERE il contesto discorsivo pertinente. Cos si possono personalizzare le citazioni senza sovraccaricare il testo. Se raccolti pochi racconti: bene riassumere il percorso biografico di ciascuno. Riadattare i brani che si includeranno nel testo? I cambiamenti di forma, se necessari per rendere pi comprensibile alcuni passaggi comunicativi poco chiari, non devono cambiare il senso, bisogna vietarsi di aggiungere anche solo una parola che il soggetto non abbia pronunciato. Solo due tipi di operazione consentiti: TAGLI [...]; montaggio per spostamento di frasi // //

Pubblicazione in extenso?Pi spesso ad opera di giornalisti con lintento di sedurre il grande pubblico.Se lo si ritiene necessario: chiedere il consenso del soggetto. Bisogna che il racconto sia sufficientemente ricco da meritare di essere pubblicato, ci impone molti colloqui, concentrazione di sforzi su una sola persona, riscriverlo interamente per renderlo leggibile, e accompagnare con un commento sociologico appropriato (per non sembrare solo specialisti delluso del registratore). Ma questo un compito impossibile, per rendere leggibile il racconto di dovranno eliminare le domande dellintervistatore e implica in lavoro molto complesso di analisi e di ricostruzione del percorso del soggetto con i suoi micro gruppi di appartenenza, i suoi altri significativi... e mettere in relazione tutto quanto.

Si pu pensare pubblicazione in extenso solo a fini diversi da quelli di ricerca (fini espressivi), far ascoltare la voce di persone che appartengono a categorie che non hanno mai la possibilit di parlare pubblicamente un compito nobile, ma non spetta al ricercatore.

Per sicurezza leggere CONCLUSIONI p. 125-126 (brevissime)11