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Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è lintersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di una curva che mostra landamento della superficie topografica, fornendo unidea più precisa del rilievo. La costruzione di una sezione geologica inizia necessariamente dalla costruzione di un profilo topografico, cui non è richiesta, concettualmente, la stessa precisione di una sezione topografica rilevata. È tuttavia necessario che sia sufficientemente rappresentativo della superficie cui si riferisce. È pertanto consigliabile, specialmente allinizio, riprodurre con una discreta precisione la morfologia del terreno che si vuole rappresentare. DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE PROFILO TOPOGRAFICO http://geoingegneria.dits.uniroma1.it/Website/people/gsappa/dispense/georoma2010/DispensaCartegeologiche.pdf

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Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è l’intersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di una curva che mostra l’andamento della superficie topografica, fornendo un’idea più precisa del rilievo.

La costruzione di una sezione geologica inizia necessariamente dalla costruzione di un profilo topografico, cui non è richiesta, concettualmente, la stessa precisione di una sezione topografica rilevata. È tuttavia necessario che sia sufficientemente rappresentativo della superficie cui si riferisce. È pertanto consigliabile, specialmente all’inizio, riprodurre con una discreta precisione la morfologia del terreno che si vuole rappresentare.

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE

PROFILO TOPOGRAFICO

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Sezione topografica di un versante.

Sulle carte topografiche vengono utilizzate le isoipse (chiamate anche curve di livello) per dare informazioni dettagliatissime sulla ‘forma del rilievo’, ovvero l’andamento e l’inclinazione dei versanti, dei fiumi, delle strade e di tutto ciò che sia rappresentato sulla carta topografica. Un’isoipsa è una linea. Il termine deriva da due parole greche isos=uguale e hypsos=altezza. Un’isoipsa quindi è una linea che unisce, o è formata da punti alla stessa altezza, o meglio, alla stessa quota rispetto al livello del mare. Una isoipsa ci dirà quali punti di un versante sono alla stessa quota. Una serie di isoipse ci farà capire con più o meno precisione a che quota sarà un punto compreso tra due isoipse o a che quota è un punto sopra una di esse. Imparare ad interpretare correttamente e soprattutto istintivamente queste linee ci dà la possibilità di aver un’idea di come è il territorio che osserviamo sulla carta, addirittura in tre dimensioni!

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Per leggere facilmente le carte, le linee delle curve di livello che si succedono ogni 100 metri, sono tracciate con uno spessore maggiore e chiamate direttrici.

Sulle direttrici viene indicata la quota.

Isoipse direttrici

Eventuale presenza di isoipse ausiliarie (a tratto, con equidistanza di 5 m).

Isoipse intermedie

Sezione topografica da rilievo ad andamento sub-concentrico.

La sezione topografica è una proiezione ortogonale, nell’esecuzione della quale è preferibile che la scala di rappresentazione delle quote altimetriche sia quanto più possibile la medesima di quella delle distanze. Se, apparentemente, tale suggerimento può apparire scontato, nella realtà lo è molto meno, poiché fra il valore della distanza longitudinale e quello della differenza di quota, rappresentate nella sezione, ci possono essere uno o più ordini di grandezza. L’esigenza di mantenere uguale la scala delle distanze e la scala delle quote altimetriche è dettata dal fatto che, altrimenti, si possono avere delle distorsioni nella rappresentazione dell’assetto del sottosuolo che potrebbero condurre a forti ambiguità di interpretazione.

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1.  Per disegnare il profilo fra i punti A e B della carta topografica, mettere il bordo di un foglio di carta fra i punti A e B.

2.  Segnare sul foglio di carta i punti in cui esso interseca una curva di livello, specificandone la quota.

3.  Su un altro foglio disegnare una riga lunga come AB e poi tracciare tante parallele quante sono le curve di livello. Le parallele vanno tracciate nella stessa scala della carta. Ad esempio, 100 metri alla scala 1:25.000 sono 4 mm, quindi le parallele vanno tracciate a 4 mm una dall’altra.

DISEGNARE UN PROFILO TOPOGRAFICO

Altezze = individuare le quote max e min intercettate dalla traccia del profilo AB

http://www.scienzafacile.it/2010/08/01/manuale-di-cartografia-topografica-parte-ii/

4.  Appoggiare il foglio con i punti su quello con le parallele e riportare i punti, altitudine per altitudine, segnandoli con una crocetta.

5.  Unire i punti per ottenere il profilo topografico lungo la sezione prescelta.

6.  Completare il profilo con i toponimi (nomi di località, colli, monti, valli, corsi d’acqua, laghi, ecc.).

•  NOTE: Per comodità, a volte si raddoppiano o comunque si moltiplicano le misure in modo da ottenere un profilo in scala diversa un po’ più grande, quindi più facile da guardare.

DISEGNARE UN PROFILO TOPOGRAFICO

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SCALA -  Se 1 cm sulla carta rappresenta 250 m (cioè 25.000 cm) si dice che la carta è in

scala 1:25.000. -  Se 1 cm sulla carta rappresenta 100 m (cioè 10.000 cm) si dice che la carta è in

scala 1:10.000. …e così via… Questo rapporto che trovate sempre tra le informazioni scritte sulla cornice della

carta, o comunque in legenda, si chiama scala. ORIENTAZIONE DELLA MAPPA

Le carte topografiche, così come quasi tutte le mappe sono sempre orientate col Nord “geografico” (N) verso l’alto e di conseguenza il Sud (S) verso il basso, l’Ovest (W) a sinistra e l’Est (E) a destra. Inserire sempre l’orientazione della traccia della sezione.

NOTE

ESEMPIO: Nella carta 4 cm corrispondono a 2 km e lo stesso sarà per il profilo da disegnare, quindi 4 cm in verticale corrisponderanno a 2000 m di dislivello (scala 1:50.000). Partendo dall’abitato di ‘Cristina’ si ha un tratto di 3 cm con orientazione ESE-WNW che viene riportato su un sistema di assi cartesiani (preferibilmente su carta millimetrata; x=distanze, y=altezze). Segue un tratto di 5 cm orientato ENE-WSW ed infine 2.5 cm orientati SSE-NNW. Il punto di partenza del profilo si trova alla quota di circa 925m (a metà strada tra l’isoipsa 900 e la 950).

A B C A

B

C FASI 4 e 5

Con le frecce rosse sono indicati i punti che sono a quote intermedie tra due isoipse.

Quando si uniscono i punti, fare attenzione (soprattutto nel caso in cui si incroci più volte la stessa isoipsa) a rimanere entro le isoipse inferiori o superiori secondo i vari casi.

Nulla vieta di realizzare il profilo topografico al contrario. In questo caso però ricordarsi di invertire tutte le orientazioni!!!

FASE 5

N.B. •  Non si usano segmenti rettilinei: la superficie topografica non è una spezzata. •  In genere l’unione di due punti alla stessa quota non è mai una linea retta.