Dalla vela ai containers

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dalla Vela… … … … ai containers By C.L.C. Comandante Stefano Giacobbe 1

Transcript of Dalla vela ai containers

dalla Vela… …

… … ai containers

By C.L.C. Comandante Stefano Giacobbe

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Stefano Giacobbe C.L.C.Comandante

Esperienza

Preparazione professionale

Responsabilità

Profonda conoscenza:

della nave (struttura, impianti, norme di esercizio, tecnica di manovra, organizzazione dei servizi, ecc.);

della navigazione (sistemi, strumenti, procedimenti, ecc.);

dell’ambiente (il mare e le sue caratteristiche, il tempo e le sue previsioni);

delle norme giuridiche (doveri e poteri del Comandante, l'esercizio commerciale della nave, disciplina dei sistemi di comunicazione e per la salvaguardia della vita umana in mare;

della lingua Inglese (particolare quella del gergo nautico e nautico-commerciale).

dalla Vela… … … … ai containers

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L’importanza dei TRASPORTI

dalla Vela… … … … ai containers

sistemi e soluzioni che fanno diventare il mondo più piccolo !!!

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dalla Vela… … … … ai containers

??

!!

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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Il GOZZOOriginario della Liguria e dell’alto Tirreno, si è poi gradualmente diffuso alle altre marinerie mediterranee

Impiegato in passato per piccoli traffici e per la pesca costiera

La caratteristica principale si nota nella poppa a punta, o a cuneo, con il dritto di poppa quasi verticale

Capacità di carico: circa 1 tonnellata

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60 kg x 15 sacchi di cemento = 900 kg60 kg x 15 sacchi di caffè crudo = 900 kg60 kg x 15 sacchi di farina = 900 kg

- Es.:

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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Il LEUDOUtilizzato per le attività di piccolo e grande cabotaggio (trasporto merci) fino agli ultimi decenni del ‘900 in tutta l’area mediterranea – Portogallo – Normandia – Senegal compreso.

La forma affusolata dello scafo permetteva, in un’epoca con porti ancora scarsi, di essere arenato in spiaggia e/o di affrontare il mare aperto.

Principali carichi nell’800: vino ligure, formaggio pecorino di Sardegna, l’ardesia del territorio di Cogorno, le ceramiche di Albisola, sale, sabbia, aglio, sughero, ecc.… (terra ubertosa – G. Garibaldi imbarcava sul leudoterra da Genova Coronata a Caprera per il proprio orto sull’isola).

Capacità fino a 15 tonnellate.

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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La CARACCA – fasciame sovrappostoSi diffonde nel Mediterraneo durante il XV secolo, molto probabilmente progettata nei suoi tratti essenziali dai genovesi.

Adatta alle navigazioni tra porti anche lontani (Genova, Venezia, Amalfi, ecc.), larga a sufficienza per affrontare il mare grosso e abbastanza spaziosa per portare provvigioni per lunghi viaggi.

Presenta 3 alberi e una poppa alta e rotonda, con castello di poppa (o cassero), castello di prua e bompresso a prora.

Capacità di carico fino a 25-30 tonnellate

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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La CARAVELLAPiù piccola della Caracca ma più robusta e veloce. Fasciame a paro.

Introdotta nel 1441 dai portoghesi, fu concepita per circumnavigare l’Africa e raggiungere le Indie senza dover pagare tasse ai Turco-Ottomani.

Diede impulso alle grandi navigazioni oceaniche, adatta a traversate di lunga durata grazie alla solidità e manovrabilità.

Evoluzione: caracca – caravella – galeone – vascello

Tra le maggiori scoperte intercontinentali: Lanzarote (Malocello), Canarie, Capo Verde, Azzorre (Nicolosio da Recco), Caribe (Cristoforo Colombo, 1492), Caboto (Sebastiano Caboto, Veneto 1508-1509, scoperta Terranova e in ricerca del passaggio a nord-ovest, esplorato Houdson, Mar del Plata, Assuncion), Indie (nell’agosto del 1519, cinque vascelli salpano dal porto di San Lucar, vicino Cadice, al comando del navigatore portoghese Ferdinando Magellano – primo europeo ad avventurarsi nell’oceano pacifico, muore nel 1521 a Mactan, durante la spedizione – una sola nave, la Victory, continua il viaggio sino al ritorno in Spagna al comando di Juan Sebastian El Cano con le stive piene di spezie imbarcate alle Molucche).

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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La GOLETTADerivazione gaelica dal francese «goelette», da «gwelan» che significa gabbiano (una barca, dunque, che sembra volteggiare sulle onde dell’oceano agile e sicura come un gabbiano.

La prima Goletta italiana fu costruita presumibilmente alla fine del 1700.

Elemento caratterizzante: albero di prua più basso degli altri.

L’impiego principale era la pesca al largo ma vennero usate anche come pilotine, per cui era utile avere un’imbarcazione veloce. Si diffuse poi l’utilizzo nei trasporti via mare tra le colonie della costa orientale degli attuali Stati Uniti (che presentava strade poco agevoli o ancora inesistenti).

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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Il BRIGANTINOSnello e maneggevole, di dimensioni contenute, dotato di 2 alberi; ebbe grande diffusione nel Mar Mediterraneo e nell’Europa del nord.

Varazze fu il centro della costruzione di questo tipo di imbarcazioni.

Il nome è di origine italiana (componente di una brigata, cioè di un gruppo di persone, infatti nel ‘400 e nel ‘500 il brigantino era utilizzato frequentemente come unità per la guerra di corsa e la pirateria).

Impiego principale: cargo o nave di scorta, trasporto degli schiavi dall’Africa alle Americhe.

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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Il VELIERONave a tre alberi più il bompresso, armata con vele quadre.

Utilizzato per il trasporto di thè e spezie dalle Indie.

Il più famoso dei velieri è il CLIPPER: CLIPPER dall’inglese CLIP = buon passo e TO CLIP = tagliare.Nato americano e copiato dagli inglesi, con 5 alberi a vele quadre, velocità 18 nodi, un CLIPPER normale era di1750 tonnellate di stazza (S.T.L.). Famoso tra i CLIPPER inglesi il «CUTTY SARK» tradotto dal dialetto scozzese«camiciola da notte», 70 m di lunghezza, 12.5 m di larghezza, viaggio da record da New York a San Francisco in80 giorni!CUTTY SARK varato nel 1863 a DUMBARTON in Scozia. Termine operativo nel 1952, viene ormeggiato alla suaultima banchina sul Tamigi (NATIONAL MARITIME MUSEUM – Greenwich).

Evoluzione massima con i CLIPPERS veloci, capaci, navi a vela robuste chiamate anche POSTALI DELL’ATLANTICOnella metà dell’800.

Nell’evoluzione delle navi a vela i CLIPPERS divennero i PACKET SHIP che trasportavano persone più che merci,con particolari attenzioni di lusso per la sistemazione dei passeggeri.

I CLIPPERS divennero noti principalmente per i viaggi da U.K. alla Cina (trasporto passeggeri emigranti, the) dallaCina a U.K., dall’Australia a U.K. (trasposto lana).

Evoluzione ulteriore dopo i CLIPPERS: navi a vela con maggiore superficie velica chiamati WIND JAMMERS.

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Il VELIEROPassaggio a Capo Horn

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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a partire dal 1800 propulsione meccanica

dall’uso di combustibile (legno, carbone)… …

Nel 1825 venne usata per la prima volta la trazione meccanica con locomotiva ferroviaria costruita da Stephenson in Scozia.Seguì a breve lasso di tempo la propulsione meccanica navale con macchina alternativa a carbone.

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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… … all’introduzione della turbina … a vapore

turboelettrica

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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… … fino alla propulsione nucleare (energia atomica)

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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Achille Lauro

famosa per essere stata soggetta ai primisequestratori dirottatori arabi per un riscattoparticolare.

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navi per trasporti di carico «secco»

bighi

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«liquido»

«gas»

«passeggeri»

navi per trasporti di carico:

petroliere

gasiere

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navi per trasporto «containers»

???

TEU (unità di misura)

dal 1970 in poi …:… fino a:

20 / 40 TEU8.000/10.000/15.000/18.000

1 t = 1.000 Kg20 t = 20.000 Kg

10.000 TEU x 20 t = 200.000 t18.000 TEU x 20 t = 360.000 t

360.000 t x 20.000 Kg = 720.000.000 kg (720 milioni di Kg !!!)

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L’evoluzione nei TRASPORTI marittimi:

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Navi giramondo, richiedono fondali adeguati (18-20m).Principali compagnie: MAERSK – C.S.C. – YANG MING – HAPAG LOYD – M.S.C.

19.000 TEU

Dai porti maggiori …

Feeder

… ai minori50 - 500 TEU

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Esempio di navigazione fluviale:

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RODANONasce in Svizzera, entra nel lago di Ginevra, esce ed entra in Francia a sud/ovest, incontra laSaona a Lione e, attraverso i frutteti e i vigneti del sud della Francia, sfocia a ovest di Marsiglianella Baia di Fos.Lione: porto fluviale, importazione ed esportazione con merce, collegato via chiatta con foce asud della Francia a ovest di Marsiglia nella Baia di Fos.

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SENNANasce in Borgona, attraversa Parigi, dopo circa 200 km, arriva a Ruen e Le Havre e sfocia nella Manica.

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L’ INTERPORTO

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= terminal containers, ubicato nell’interland tra diversi porti principali

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L’ INTERPORTO

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trasporto combinato di merce combinataINTERMODALE:trasporto di qualsiasi tipo di merce combinato con mezzi su navi,per mare e fiumi, su treno, aereo, chiatta, ruote gommate,traghetto.

= terminal containers, ubicato nell’interland tra diversi porti principali

Movimentazione containers a terra, pienie vuoti, tramite:- Gru transtainer- Gru a cavaliere- Gru semovente

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L’ INTERMODALITA’

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utilizza unità di carico adattabili a diversi modi di trasporto

transtainer

semoventetrenoblocco

IMPORT / EXPORT =

comprare e vendere

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fork lift

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I trasporti e comunicazione nell’epoca odierna:nuove opportunità di sviluppo e crescita

nuova linea ferroviaria che consente di potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa.

Terzo valicoCina

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Genova

TorinoLione

Lisbona

Kiev

RotterdamAmburgo

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By: C.L.C. Com.te Stefano Giacobbecon la costruttiva collaborazione della Dott.ssa Roberta De Donatis, (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Genova)

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