Dalla Semina allo Sviluppo

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DALLA SEMINA ALLO SVILUPPO I risultati e le prospettive del progetto di coesione sociale Punto e Linea ente capofila progetto sostenuto da partner progettuali ente partner

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Report finale del progetto di coesione sociale " Punto e Linea ", a cura di Consorzio Sis e K-city

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DALLA SEMINA ALLO SVILUPPO

I risultati e le prospettive del progetto di coesione sociale Punto e Linea

ente capofila progetto sostenuto da

partner progettuali

ente partner

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Direzione ArtisticaEugenia Chiara

ImpaginazioneIlaria Tortora

IllustrazioniEugenia Chiara e Daniele Padovani

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DALLA SEMINA ALLO SVILUPPO

I risultati e le prospettive del progetto di coesione sociale Punto e Linea

2010-2013

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KCity è una società specializzata nella consulenza, pianificazione e valutazione di interventi di rigenerazione e sviluppo del territorio, con particolare attenzione agli aspetti di qualità sociale: il suo team è costituito da profili professionali multidisciplinari con cui perseguire un approccio integrato e attento alle diverse dimensioni di fattibilità nella progettazione di azioni innovative alla scala urbana.www.kcity.it

A cura di

SIS è un’impresa sociale a rete appartenente a CGM/Welfare Italia. Si propone di favorire l’inclusione, la coesione sociale e lo sviluppo nel territorio metropolitano milanese. A un ventennio dalla nascita, il consorzio conta oggi oltre 30 cooperative sociali. Nel corso degli anni, SIS ha consolidato il proprio ruolo naturale di agente di sviluppo, e come tale è fortemente impegnato a sommare, integrare e mettere in rete i prodotti e i servizi delle singole cooperative associate.www.consorziosis.org

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INDICEIntroduzione di Flaviano Zandonai

PrIMA PArtE COESIONE SOCIALE E PrOMOzIONE DEL tErrItOrIOa cura di Consorzio SIS - Gabriella Bartolomeo e Davide Branca

01. LE OrIgINI E LE rAgIONI DEL PrOgEttO

02. I tErrItOrI, LE AzIONI, LE OrgANIzzAzIONI COINVOLtE

03. I PrINCIPALI rISULtAtI

SECONDA PArtE LA COESIONE SOCIALE PEr LA rIgENErAzIONE UrbANAa cura di KCity - Paolo Cottino e Francesca Santaniello

01. PUNtO E LINEA: UN PUNtO DI VIStA “PrAtICO” NEL DIbAttItO SULLA COESIONE SOCIALE

02. LA COESIONE SOCIALE COME OCCASIONE DI “SEMINA” DEL tErrItOrIO 02a. Coesione sociale: definizioni dal/del campo 02b. Azioni che hanno provato ad affrontare bisogni “non codificati”02c. Azioni che hanno attivato nuove relazioni tra e con gli attori locali02d. Azioni che hanno messo alla prova innovazioni metodologiche02e. Limiti e ostacoli nell’attuazione dell’idea originaria

03. COESIONE SOCIALE E rIgENErAzIONE UrbANA: L’OttICA DELLO “SVILUPPO”03a. Coesione sociale e rigenerazione urbana: l’approccio del comprehensive community development03b. Coesione sociale e rigenerazione urbana: l’esperienza del New Communities Program a Chicago 03c. Coesione sociale e rigenerazione urbana: lezioni americane

04. OLtrE PUNtO E LINEA: LA COESIONE SOCIALE “DALLA SEMINA ALLO SVILUPPO”04a Tre linee di lavoro per reinterpretare i progetti di coesione sociale nell’ottica dello sviluppo04b. A chi “interessa” la coesione? Quattro temi strategici attorno a cui fare rete

a) Lo spazio delle relazioni nei luoghi dell’abitare b) Sviluppo sociale tra città e campagna c) Nuovi media per costruire legami comunitari d) Lo sport come strumento di azione sociale

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Le reti non muoiono mai. Nonostante siano oggetto di una retorica che spesso supera il limite di guardia camuffando le regole e i meccanismi di funzionamento, i network si mantengono saldamente in testa nell’agenda di quegli imprenditori che Elinor Ostrom - la compianta teorica dei commons - definisce “pubblici” perché “raccolgono le risorse sparse per la comunità”. Ciò non significa che le reti siano sempre uguali a loro stesse. Le condizioni socioeconomiche a livello micro, meso e macro, mixate con le variabili spaziali - spesso sottovalutate nel lavoro sociale e invece in questa sede portate alla ribalta come uno dei fattori strategici di successo del progetto di coesione sociale Punto e Linea - contribuiscono a trasformare territori che come da tempo sostengono gli analisti delle politiche urbane e gli esperti di rigenerazione urbana,non sono lo sfondo ma il risultato dell’inter-azione tra gli attori. Il primo elemento di mutamento riguarda la diffusione di un approccio più pragmatico al “fare rete”. Se nel passato, anche prossimo, mantenevano una certa rilevanza gli “a priori” delle appartenenze ideologiche, culturali, politiche (anche se spesso in forma di simulacri), oggi gli scambi tra i nodi sono ispirati da dimensioni di progetto e quindi dal perseguimento di obiettivi specifici. Ciò non significa, naturalmente, che le reti debbano essere ridotte a mere coalizioni temporanee di interessi. Si tratta piuttosto, come suggerisce chi ha curato la valutazione di questo progetto, di “comunità di pratiche” che definiscono il carattere di interesse generale o collettivo a partire non da apparati normativi e valoriali astratti, ma da azioni che delineano, in senso lato, “un’intrapresa”. Il secondo elemento - anch’esso rilevato all’interno delle note di valutazione del progetto - consiste nel carattere sempre più pluralista delle reti. Se la tradizione novecentesca ci ha lasciato in eredità organizzazioni di rete caratterizzate da una decisa omogeneità dei portatori di interesse e quindi da un approccio mutualistico tutto rivolto all’interno, ora le reti sono composte da un pluriverso di attori e funzionano come l’accesspoint di una rete wifi che consente - a determinate condizioni - di accedere a un sistema di opportunità veicolato da soggetti diversi. Infine, dopo la sbornia regolativa che ha caratterizzato l’epoca recente, le reti si sono risvegliate con la necessità di sburocratizzare i loro apparati - decidendo chiaramente cosa produrre in proprio (make) e cosa acquisire all’esterno (buy). Ma soprattutto hanno ravvisato la necessità di scrivere, più che regolamenti e patti parasociali, le proprie regole “costituzionali”. Un insieme di poche norme che definiscono missione, visione e stile di lavoro di chi sta in rete, consentendo così ai singoli nodi di esercitare una larga autonomia d’azione all’interno di un quadro di senso ben definito. Una scelta vitale per organizzazioni che intendono agire proattivamente in un’epoca di cambiamenti sistemici e dove l’obiettivo è rigenerare e non razionalizzare l’esistente.

Flaviano zandonai (Euricse, Iris Network)

INtrODUzIONE

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Prima partePUNtO E LINEA

Coesione sociale e promozione del territorio

a cura di Consorzio SIS

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01. LE OrIgINI E LE rAgIONI DEL PrOgEttO

Il progetto Punto e Linea - una rete di “Community hub” nella periferia sud-ovest di Milano, finanziato da Fondazione Cariplo, ha come capofila il Consorzio SIS e vede quali enti partner: Comune di Milano, Cooperativa sociale Azione solidale, cooperativa sociale La Cordata, associazione Sviluppo e Promozione, associazione Alma Rosè, associazione Art Kitchen, cooperativa sociale Comunità del Giambellino, cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi, Consorzio SIR, Associazione Centro Comunitario Puecher.

IL PrOgEttO PUNtO E LINEA:

• Sperimenta un intervento di coesione sociale e di rigenerazione urbana in quattro zone periferiche della città di Milano. • Valorizza le risorse umane e materiali esistenti nei territori.

• Crea quattro Community hub nei quartieri di baggio, barona, giambellino e gratosoglio, quali luoghi attrattori volti a favorire l’aggregazione, lo sviluppo delle relazioni sociali significative, la partecipazione dei cittadini.

• Attiva le comunità giovanili come target privilegiato su cui investire per lo sviluppo dei territori.

I tEMI DI PrOgEttO NEI tErrItOrI:

bAggIO - “comunicare con la comunità e animare gli spazi pubblici”: creare ambiti di comunicazione con la comunità locale, attraverso: un infopoint, una radioweb, la realizzazione di un documentario e di laboratori multimediali.

bArONA - “l’espressività artistica come dispositivo di integrazione territoriale”: proposta di eventi ed iniziative artistiche presso il Villaggio Barona (spazi chiusi e aperti), utilizzando spazi (spazio Bussola) e le “incursioni socio-artistiche” nei caseggiati di edilizia popolare.

gIAMbELLINO - “Intervenire per promuovere il territorio”: comunicare con il quartiere, informarlo, intercettare le risorse e creare occasioni di partecipazione e protagonismo giovanile. Sede dell’hub è la casetta situata in mezzo ai giardini di via Odazio.

grAtOSOgLIO - “costruire legami comunitari attraverso la gestione di canali informativi”: aggregare i giovani del quartiere costruendo processi di progettazione partecipata, protagonismo e fruizione attiva dei canali informativi, attraverso lo strumento della multimedialità e dell’informazione.

SOVrALOCALE - “la creatività giovanile per la riqualificazione urbana”: l’hub è dedicato a intervenire su scala sovralocale per mettere quindi a punto una strategia di più ampio respiro a livello cittadino.

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AzIONIVALOrIzzAzIONE E rIVItALIzzAzIONE DEgLI SPAzI PUbbLICI E PrIVAtI

Rivitalizzazione e creazione di nuove funzionalità di spazi pubblici e privati attraverso concerti, mercatini, laboratori, rassegne video, realizzati in luoghi all’aperto, spazi dismessi i del quartiere, e nelle corti storiche di Baggio; iniziative progettate e realizzate i in collaborazione con la rete territoriale di associazioni, comitati e cittadini.

COMUNICAzIONE E PArtECIPAzIONE DI QUArtIErE

Creazione web radio SHARERADIO.IT partecipata da giovani e cittadini, con la collaborazione di enti e realtà del territorio.Presenza della radio agli eventi del quartiere, con diretta e interviste.Realizzazione di laboratori video e radio con studenti e giovani del quartiere.Produzione documentario “43.12”, un confronto generazionale sul tema della resistenza fra partigiani e giovani di Baggio.Formazione e laboratori rivolti alla cittadinanza per promuovere azioni di citizen journalism e comunicazione di quartiere.

DISSEMINAzIONE ESPErIENzA SHArErADIO

Promozione network delle web radio comunitarie cittadine “I have a stream.” Supporto allo start up di web-radio in altri quartieri, realizzazione laboratori radio presso servizi ed agenzie educative della città.Partecipazione con lo studio mobile per dirette radio ad eventi pubblici cittadini.

AttOrICoop. Azione Solidale, Consorzio Sis

www.progettopuntoelinea.it/baggiohttp://www.facebook.com/shareradio

rISULtAtI

26 Eventi realizzati

10 Laboratori realizzati

1780 Cittadini coinvolti

265 Cittadini protagonisti

22 Giovani redattori della radio

5820 Accessi radio Web

Le radio del network I have a stream, Network europeo SOVO, Libreria Linea di Confine, Il Diciotto, Dimensioni Diverse, Scuole medie Primo Levi e Munari, Istituti superiori Sraffa-Luxembourg, Coop. Tuttinsieme, Banca del tempo, Gas di Baggio, Rete Baggio, Altro Spazio, Coop de Gradi, CDD Noale, Spazio Teatro 89, Ass. Il Gabbiano, Ass. La Merceria. Cascina Sella nuova, BaggioX, Biblioteca Via Pistoia, Ass. 2etti e ½, Arci Olmi, A.N.P.I., Rari Eventi, Clochard alla riscossa, Linea Gialla, SOS Stazione Centrale, Cde Olmi, CAG Centro per Giovani, MilanoX, Progetto Mi-X, cittadini delle corti storiche di Baggio, Pc – Officina.

rEtE LOCALE AttIVAtA

HUB BAGGIO

02. I tErrItOrI, LE AzIONI, LE OrgANIzzAzIONI COINVOLtE

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AzIONIrEALIzzAzIONE EVENtI SOCIO CULtUrALI

Iniziative artistiche ed aggregative presso l’hub del Villaggio Barona, nello spazio Superground e nel quartiere.Partecipazione alla promozione e alla realizzazione di tre edizioni del festival “Scrivere sui margini”, con tavole rotonde, letture, spettacoli, mostre per raccontare la città invisibilePromozione network territoriale “Made in Barona” finalizzato a coordinare le realtà culturali e artistiche della zona per progettazione e realizzazione di iniziative congiunte.

PrOMOzIONE AggrEgAzIONE SOCIALE

Attivazione di una serra comunitaria e di un orto urbano, percorsi di formazione alla cittadinanza sul tema del verde urbano.Mercatino agricolo settimanale rivolto al quartiere in collaborazione con agricoltori e distributori a km zero.Feste e laboratori per famiglie e bambini realizzate nelle aree verdi del Villaggio Barona e Zumbini 6.Valorizzazione del quartiere Barona e zone limitrofe attraverso biciclettate a tema, percorsi artistici guidati.

INCUrSIONI SOCIO ArtIStICHE LOPE DE VEgA 1-267

Realizzazione di momenti di festa, attività sociali e artistiche nel condominio di via Lope de Vega 1-27 con il coinvolgimento degli abitanti e il quartiere.

AttOrICoop. La Cordata, Ass. Alma Rosè, Ass. Art Kitchen, Ass. Sviluppo e Promozione

www.puntoelinea.it/baronahttp://www.facebook.com/lacordata

rISULtAtI

25 Eventi realizzati

4575 Cittadini coinvolti

122 Cittadini protagonisti

Gestione Autonoma Lope de Vega 1-27, Comitato Ponti, Radio dei Navigli, Ciclofficina MIRaggio, Oratorio ss. Nazario e Celso, Scout CNGEI Milano 6, N&C Altetico Barona, Massive, Arts Barrio’s Café, Fondazione Cassoni, Ass. Scrivere sui Margini, Ass. Arcobaleno, Opera in Fiore, Ass. Nostrale, Ass. Strega Comanda Color, Bar Bonaventura, Consiglio di Zona 6, Rete Made In Barona

rEtE LOCALE AttIVAtA

HUB BARONA

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AzIONILAbOrAtOrIO DI QUArtIErE

Ascolto attivo del quartiere e informazione sulle opportunità e servizi in zona.Conduzione di un gruppo di progettazione e gestione delle iniziative nel quartiere composto da abitanti e operatori.Attivazione gruppi di cittadini su tematiche e problematiche del quartiereSupporto alla promozione attività autogestite da cittadini del quartiere.

EVENtI ED AttIVItÀ rIVOLtE AL QUArtIErE

Realizzazione di feste e momenti di aggregazione. Incontri e iniziative su diverse tematiche di natura sociale, politica e culturale.Corsi e laboratori per diverse fasce di età.Promozione orto e giardino comunitario autogestito presso la “Casetta Verde” in via Odazio.

PrOgEttO MEMOrIA

Progetto web memoriagiambellino.org; raccolta multimediale di testimonianze sulla vita del quartiere Giambellino fra passato e presente.

AttOrICoop. Comunità del Giambellino, Coop. Spazio Aperto Servizi

www.progettopuntoelinea.it/giambellino http://www.memoriagiambellino.org

rISULtAtI

70 Eventi-iniziative realizzate

1000 Cittadini coinvolti

150 Cittadini protagonisti

Ass Samarcanda, Ass Giambellitaly, Ass Seneca, Ass Le Radici e le Ali, Azione Solidale, Scout CNGEI MI7; Gruppo Giambellgarden, Coop A77, Unione Inquilini, Biblioteca, Lorenteggio, Ass Dynamoscopio,Comitato D.r.a.g.o. Dare Risposte Al Giambellino Ora, Ass Handicap: su la testa! Ci vuole un fiore, Mercato Comunale di Via Odazio, Banca del Tempo “La Clessidra”, Auser Murialdina, Gruppo Missionario ‘Ettore Cunial”, Comitato di Autogestione Via Giambellino 146.

rEtE LOCALE AttIVAtA

HUB GIAMBELLINO

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AzIONICOMUNICAzIONE IN QUArtIErE

Promozione e realizzazione della web- tv RICREA.TV con la partecipazione dei ragazzi del territorio.

CAMP SPOrtIVI

Realizzazione di camp sportivi estivi che valorizzano l’aggregazione informale in collaborazione con associazioni sportive del quartiere

SUPPOrtO IMPrENDItIVItÀ gIOVANILE

Promozione e realizzazione “Concorso delle idee” e accompagnamento alla realizzazione dei progetti selezionati

INIzIAtIVE SOCIOCULtUrALI

Realizzazione iniziative socioculturali presso il centro Comunitario Puecher.Promozione e coordinamento del Tavolo Cultura Zona 5 per progettazione e realizzazione iniziative culturali nella zona.

AttOrIConsorzio S.i.r., Ass. Centro Comunitario Puecher

www.progettopuntoelinea.it /gratosogliohttp://www.facebook-cerca Tg Zona 5

rISULtAtI

28 Eventi-iniziative realizzati

340 Cittadini coinvolti

48 Cittadini protagonisti

1300 Accessi Web TV

A.C. La Fenice, Olympic Team, La Nuova Rossa, La Nuova Atletica, Cus Milano Rugby, Oratorio Santa Maria Madre della Chiesa, Oratorio San Barnaba, Consiglio di Zona 5 (Sport, Cultura, politiche sociali), Rete 5, Gratosoul, Milano Sud, La Conca, Le associazioni del Centro Puecher.

rEtE LOCALE AttIVAtA

HUB GRATOSOGLIO

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AzIONICOOrDINAMENtO

Sviluppo e supporto azioni progettuali. Realizzazione iniziative progettuali congiunte. Promozione della interazione e interscambio tra gli hub. Facilitazione della trasferibilità delle sperimentazioni.

CONNESSIONE CON rEtI EXtrA-LOCALI

Promozione e collaborazione progettuale con attori ed enti cittadini. Manutenzione e rilancio relazione istituzionale con Comune di Milano. Realizzazione progettualità congiunta con Progetto Europeo Tango-Politecnico di Milano. Avvio tavolo di lavoro con Fondazione Sodalitas su valutazione di impatto. Promozione esperienze degli Hub con Politecnico di Milano-Polisocial. Attivazione coinvolgimento Fondazione Vodafone-World of Difference. Attivazione e realizzazione scambi europei giovanili.

MONItOrAggIO

Monitoraggio andamento progettuale e verifica dimensioni deI cambiamentI generati. Realizzazione percorso di autovalutazione e valutazione con il supporto di esperti e supporto KCity.

DIFFUSIONE E PrOMOzIONE DEI rISULtAtI

Visibilità e comunicazione del progetto e delle iniziative degli hub. Gestione sito web e social network. Promozione partecipazione agli eventi cittadini “Condividere il cuore” 2011 (rete Cgm) e Fa’ la cosa Giusta 2012. Evento ed elaborazioni “Dalla Semina allo sviluppo”.

AttOrIConsorzio Sistema Imprese Sociali,Comune di Milano

www.progettopuntoelinea.it - http://www.facebook.com/ConsorzioSis

Cittadini raggiunti complessivamente negli eventi pubblici Accessi Web, sito e social

Accessi alla paginaFB

Organizzazioni coinvolte

rISULtAtI

HUB SOVRALOCALE

6000

8198163514

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Prima parte – Dalla semina allo sviluppo 12

03. I PrINCIPALI rISULtAtIIl lavoro di monitoraggio svolto nel corso di tutto il progetto ha consentito di verificare che gli obiettivi di progetto sono stati ampiamente confermati dai risultati concreti realizzati e in alcuni casi la risposta di partecipazione della cittadinanza è stata anche di molto superiore alle aspettative progettuali.A fianco quindi dei dati riguardanti il complesso delle azioni ed eventi realizzati sono di particolare rilevanza i risultati che riguardano il coinvolgimento dei cittadini nei territori anche i termini di partecipazione attiva nella progettazione e realizzazione delle iniziative.Infine si segnala l’intensità della rete degli attori locali coinvolti che ha reso possibile un progetto così complesso e che consente di porre le basi di future prospettive.Il percorso di valutazione che ha coinvolto i principali stakeholer (cittadini, enti, istituzioni locali, partner), ha consentito di mettere in evidenza alcuni significativi risultati di impatto che il progetto ha saputo realizzare. Di seguito alcuni esiti che risultano particolarmente significativi e che sollecitano la progettualità futura:

HUb bAggIO “Le associazioni vicine e le istituzioni locali convengono nel riconoscere alla radio la valenza di strumento di partecipazione e di stimolo all’appartenenza territoriale e le riconoscono un ruolo nella promozione del quartiere nella città.”“Il circuito di giovani che gravita attorno alla radio per la prima volta ha partecipato attivamente alle iniziative nel quartiere e sviluppato nuove competenze professionali.”

HUb bArONA“Numerose persone che non abitano nel quartiere, ma ci hanno abitato o lo conoscono, sono diventati fruitori dell’offerta culturale promossa localmente: il quartiere è riconosciuto come un nuovo attrattore, la connotazione sociale diventa un valore aggiunto.”“Di riconosciuto interesse l’iniziativa del mercatino: secondo gli imprenditori il connotato sociale favorisce la vendita dei prodotti, secondo i clienti le dimensioni ridotte sollecitano la conoscenza tra persone.”

HUb gIAMbELLINO“Una componente significativa della popolazione intervistata ha notato cambiamenti nel quartiere, per la maggiore vivacità di spazi un tempo abbandonati e osserva che i cambiamenti hanno portato ad una diversa percezione degli spazi e ad un uso diverso di questi.”“La “fruizione attiva” delle attività di aggregazione e intrattenimento, che non vengono soltanto fruite, ma organizzate grazie agli stessi abitanti, ha riguardato diverse tipologie di abitanti, con condizioni socio-economiche diverse: persone che prima “stavano chiuse in casa” oggi partecipano – e molte si sentono “risorsa” per il quartiere.”

HUb grAtOSOgLIO“I partner locali riconoscono la capacità di alcuni eventi di intercettare una popolazione giovane altrimenti inavvicinabile, con alcuni positivi esempi di adesione ad attività sportive.”“Potenzialmente interessante, anche per le istituzioni locali, il tema della web tv, che potrebbe, se opportunamente supportato, evolversi all’interno dell’esperienza imprenditoriale dei giovani che hanno vinto il “concorso di idee”.”

HUb SOVrALOCALE“Diversi intervistati, anche nella rete dei partner locali, hanno riconosciuto la valenza strategica della connessione con campi “non sociali” e “non locali”, che ha dato visibilità ai progetti aumentando la conoscenza di potenziali partner e finanziatori.”“Per il singolo cittadino emerge la strategicità di nuovi strumenti di comunicazione come i social network, di cui emerge la potenza di “passaparola”.”

rISULtAtI gENErALI DEL PrOgEttO*

14.240 cittadini coinvolti nelle diverse attività ed eventi locali, fruitori delle piattaforme web radio e tv

9833 persone contattate con strumenti di comunicazione digitale

6000 persone raggiunte negli eventi cittadini

585cittadini protagonisti nella realizzazione delle attività di progetto

149 fra eventi territoriali ed attività realizzate 84 realtà coinvolte fra cooperative, associazioni, comitati, gruppi informali *Dati riferiti ai primi due anni di attività

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Seconda parteLa coesione sociale

per la rigenerazione urbanaa cura di KCITY

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Seconda parte – Dalla semina allo sviluppo 14

01. PUNtO E LINEA: UN PUNtO DI VIStA “PrAtICO” NEL DIbAttItO SULLA COESIONE SOCIALE

Cos’è la coesione sociale? Perché è importante? Come si fa? Chi la fa e chi ne beneficia? Da alcuni anni, di fronte al progressivo aumento delle disuguaglianze e della “disgregazione” dei legami tra persone che caratterizza l’epoca della globalizzazione, questi interrogativi sono sempre più al centro di studi, ricerche e dibattiti in campo scientifico, accademico e istituzionale.

Va riconosciuto a Fondazione Cariplo il merito di aver introdotto in questa riflessione – attraverso i suoi bandi dedicati alla coesione – un altro punto di vista: quello “pratico” delle organizzazioni e degli enti da anni impegnati a seguire sul campo le evoluzioni della domanda sociale, che messo alla prova della progettazione e realizzazione di proposte innovative d’azione sociale sul territorio può offrire spunti interessanti potenzialmente complementari a quelli teorici.

Nel caso del progetto Punto e Linea, l’attività di valutazione affidata a KCity è stata volutamente orientata in tal senso, sviluppata secondo un percorso parallelo e complementare a quello del monitoraggio quantitativo: sono stati raccolti (innanzitutto dai protagonisti, ma anche da beneficiari e partner delle azioni realizzate) dati ed elementi qualitativi utili a: • riflettere sul “senso” degli interventi realizzati (vedi cap.2)• ragionare sulle innovazioni possibili e necessarie (vedi cap.3)• indirizzare la prosecuzione e lo sviluppo del lavoro (vedi cap.4)

02. LA COESIONE SOCIALE COME OCCASIONE DI “SEMINA” DEL tErrItOrIO

Il progetto Punto e Linea ha voluto sperimentare un approccio nuovo e diverso al lavoro sulla fragilità sociale, provando a segnare alcune discontinuità in particolare rispetto a:

• l’oggetto: la creazione di opportunità di relazioni tra le persone (come azione complementare e sinergica rispetto all’azione sui bisogni individuali);

• Il metodo: l’attivazione delle potenzialità dei luoghi e la costruzione di reti territoriali (per rendere più efficace l’azione settoriale dei servizi).

A tal fine il progetto Punto e Linea è intervenuto in quattro diversi territori periferici di Milano, attraverso meccanismi di promozione di attività aggregative e animative caratterizzati da tratti comuni (il modello che è stato definito dei community hub, che sostiene la combinazione tra competenze, risorse e spazi disponibili) e alcune specificità (legate alla specializzazione delle attività in relazione alle potenzialità del territorio).

La riflessione ex post sulle iniziative messe in campo, ha portato in generale a riconoscere il valore aggiunto delle azioni realizzate soprattutto in termini di “fertilizzazione del terreno” (semina del territorio): il substrato di relazioni tra le persone e le organizzazioni e il patrimonio di esperienze sociali che è stato generato, potrà poi rappresentare in modo diverso una risorsa per l’azione collettiva a seconda dell’orizzonte strategico che si vorrà assumere per gli sviluppi ulteriori dell’azione progettuale.

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02a. COESIONE SOCIALE: DEFINIzIONI DAL/DEL CAMPO

Chiamate a declinare “praticamente” una prospettiva di innovazione nel campo del lavoro sociale e poi a riflettere sul senso dell’operato, le organizzazioni promotrici del Progetto Punto e Linea esprimono una visione comune della “coesione” come un campo d’azione che si definisce in base a scelte di posizionamento e/o riposizionamento (anche critico) rispetto a tre parole chiave - bisogni, risorse e impresa sociale.

In particolare il confronto tra le posizioni espresse dai soggetti protagonisti del progetto Punto e Linea, che hanno agito sulla base di orientamenti strategici tra loro parzialmente distinti e all’interno di territori con caratteristiche differenti, ha contribuito a far emergere tre alternative interpretative:

• La coesione sociale è un modo per nominare un campo di domande emergenti o bisogni “non-codificati” (diversi da quelli che sono l’oggetto di politiche e servizi già esistenti) che chiedono di essere affrontati;

• La coesione è una qualità/risorsa immateriale che può o meno caratterizzare il territorio (in questo senso si parla di livelli significativi di coesione “nel” sociale) che richiede di essere attivata;

• Il dibattito sulla coesione è un buon pretesto per discutere di meccanismi di sostenibilità dell’azione sociale “dal basso”, perché ad oggi il lavoro sulle relazioni non può contare su canali di finanziamento dedicati.

02b. AzIONI CHE HANNO PrOVAtO AD AFFrONtArE bISOgNI “NON CODIFICAtI”

Il progetto Punto e Linea ha preso spunto da un modo non scontato di guardare alle periferie urbane: non solo come contesti in cui i bisogni delle singole persone restano in larga parte insoddisfatti, ma anche come realtà in cui alcune esigenze collettive non vengono riconosciute dai policy maker, né mai codificate all’interno delle politiche.

Si tratta in realtà di esigenze importanti perché alla loro soddisfazione è (direttamente o indirettamente) abbinato quel processo di infrastrutturazione sociale, da cui dipende l’offerta di aggregazione e di relazione interpersonale di un territorio. Le domande con cui il progetto, nel suo complesso, si è principalmente cimentato sono:

• Alcune domande di assistenza espresse dalle realtà associative (o quadri intermedi) locali, per avere a disposizione spazi, competenze tecnico-operative necessarie per alcuni interventi, strumenti di visibilità, per la promozione coordinata delle iniziative e per la mediazione dei conflitti;

• I desiderata diffusi di modifica dell’immaginario legato a certi luoghi, su cui si è intervenuti attraverso iniziative mirate alla valorizzazione della memoria del territorio, alla deconnotazione di alcuni spazi, alla maggiore compenetrazione tra spazi privati e pubblici e alla creazione di connessioni tra parti ricche e parti povere del quartiere;

• Le esigenze di alcune fasce di popolazione non inquadrabili come “categorie disagiate”, tra i quali quelli di singoli cittadini desiderosi di attivarsi e “fare qualcosa” per la comunità, quelle di giovani adolescenti senza particolari problemi o quelle di abitanti interessati a fare “politica” al di fuori della appartenenze tradizionali.

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02c. AzIONI CHE HANNO AttIVAtO NUOVE rELAzIONI trA E CON gLI AttOrI LOCALI

A differenza dei progetti di inclusione sociale che si concentrano sul posizionamento dell’individuo dentro o fuori la comunità, i progetti di coesione sociale prestano attenzione alle condizioni di aggregazione (o riaggregazione) della comunità in contesti di fragilità. In particolare, il progetto Punto e Linea si è intenzionalmente indirizzato verso la costruzione di “comunità di pratiche”, ossia di forme di aggregazione trasversali alle appartenenze territoriali e orientate all’azione.

In particolare, è da questo punto di vista che il progetto ha investito nello sviluppo di relazioni ritenute strategiche prestando particolare attenzione alla:

• Creazione di opportunità per fare “massa critica progettuale”: da una parte sostenendo la ricerca di occasioni per mettere congiuntamente al lavoro soggetti locali tradizionalmente impegnati in campi separati, dall’altra creando e gestendo spazi strutturati di coordinamento;

• Attivazione di rapporti fiduciari con attori chiave: in particolare i protagonisti del progetto sui singoli territori si sono occupati di curare i rapporti personali con gli abitanti più attivi, di costruire condizioni di legittimazione delle loro organizzazioni rispetto ai referenti istituzionali locali e di rendere riconoscibile l’intervento legato al progetto agli altri attori del territorio;

• Connessione tra risorse materiali e immateriali: in relazione ai singoli temi individuati come di interesse trasversale, per innescare un processo virtuoso, è stato ritenuto decisivo promuovere la convergenza tra competenze specifiche anche esterne al territorio e spazi del quartiere che potevano essere meglio utilizzati.

02d. AzIONI CHE HANNO MESSO ALLA PrOVA INNOVAzIONI MEtODOLOgICHE

Più che la logica dell’impresa sociale (intesa in senso stretto quale modello di combinazione tra remuneratività economica e investimento sociale), ciò che ha caratterizzato complessivamente il progetto Punto e Linea è un più generale orientamento all’imprenditorialità, intesa come scommessa fondata sull’azione che tratta innovazioni tanto di processo quanto di prodotto.

Le azioni del progetto si sono tutte indirizzate a sviluppare un’offerta aggregativa nuova in relazione al contesto, in particolare avvalendosi del ricorso a:• Nuovi strumenti operativi attenti ad impiegare medium tecnologici (ad es. WebRadio, Webtv, social network, Laboratori video e proiezioni nelle corti,….) come veicolo di contenuti culturali originali e sofisticati (es. lavoro sulla memoria del territorio, sulle relazioni intergenerazionali, promozione di

cinema, arte e teatro di qualità,…), nell’ottica di intercettare utenze variegate (diverse per età, profili, provenienze).

• Coinvolgimento di competenze non strettamente “sociali” (ad es. commercianti locali, attori culturali, produttori agricoli, associazioni sportive, università,….) nella prospettiva di dare maggiore qualità e attrattività alle proposte educative;

• Modelli organizzativi diversi dal passato (ad es. operatori dedicati alla relazione con il territorio, l’uso del web per la governance e la promozione del progetto, l’ancoraggio ad a reti e iniziative di scala cittadina, creazione di gruppi misti operatori-abitanti per la regia del processo).

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02e. LIMItI E OStACOLI NELL’AttUAzIONE DELL’IDEA OrIgINArIA

Ambizione originaria del Progetto Punto e Linea voleva essere quella di creare una prima occasione per i soggetti promotori di affiancare al loro campo di intervento tradizionale (quello settoriale delle politiche sociali e dei servizi alla persona, per il quale il territorio non è altro che lo spazio di attuazione degli interventi) un ruolo all’interno di un altro campo di intervento, quello delle politiche territoriali e di rigenerazione urbana, presidiando la dimensione della qualità sociale quale componente fondamentale per qualsivoglia percorso di sviluppo.

È in questo senso che il progetto si proponeva di mettere in campo iniziative attente a stabilire connessioni tra il software della città (reti, competenze, aspetti immateriali) e il suo hardware (spazi, ambiente, istituzioni). Si tratta però di una prospettiva che il progetto non è riuscito appieno a sviluppare, per una serie di ragioni riconducibili a:

• Indisponibilità di alcuni degli spazi che a suo tempo erano stati individuati come location per gli hub

• Inadeguatezza delle scelta di alcuni temi di specializzazione a suo tempo individuati per ciascun hub (che solo attraverso il progetto sono stati modificati e/o affinati)

• Difficoltà a coinvolgere attori non locali e ad attivare forme stabili di coordinamento e integrazione con le politiche istituzionali e di scala urbana

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03. COESIONE SOCIALE E rIgENErAzIONE UrbANA: L’OttICA DELLO “SVILUPPO”

Nella prospettiva di dar seguito all’investimento progettuale fatto dalle organizzazioni promotrici con l’esperienza di Punto e Linea, il percorso di valutazione del progetto è stata rivolto anche a riflettere sulle modalità con cui superare le difficoltà che hanno sin qui caratterizzato l’attuazione.

Per questo l’attività di valutazione si è anche occupata di cercare spunti e suggestioni da esperienze realizzate altrove, iniziative di rigenerazione urbana attente alla qualità sociale con le quali attivare uno scambio e sulle quali impostare una riflessione comparativa capace di generare apprendimento.

Sono state ricercate e indagate quelle esperienze di progetti di sviluppo maggiormente orientati agli obiettivi di coinvolgimento attivo delle persone e caratterizzate da significativa integrazione tra gli obiettivi della coesione sociale e dello sviluppo del territorio.

Il contesto statunitense è stato individuato come un riferimento particolarmente fertile perché già da tempo alle prese con i nodi e le questioni legate alla ricomposizione di legami comunitari a partire da un tessuto sociale frammentato e un tessuto urbano con gravi criticità.

03a. COESIONE SOCIALE E rIgENErAzIONE UrbANA: L’APPrOCCIO DEL COM-PrEHENSIVE COMMUNIty DEVELOPMENt

A partire dagli anni Sessanta, negli Stati Uniti, nel campo della rigenerazione urbana “orientata al sociale” convivono due approcci storicamente antitetici: • il community development, che tratta la componente hardware, realizza progetti di natura edilizia, urbanistica ed economica;• il community organizing, che tratta la componente software, promuove processi di coinvolgimento della popolazione per attivarla sia sul fronte progettuale che gestionale.

Nell’ultimo decennio i policy maker hanno promosso la convergenza e l’integrazione tra questi approcci, secondo una linea di lavoro che viene definita “comprehensive community development”.

• L’idea di fondo è che non ci può essere sviluppo immobiliare e urbanistico senza una “base” sociale che lo sostenga e che non ci può essere processo di coinvolgimento e auto-organizzazione se non in un contesto qualificato da un punto di vista fisico ed economico.

• Uno sviluppo di questa natura obbliga organizzazioni locali e singoli abitanti a condividere visioni e strategie e a prendere parte alla loro realizzazione: non si tratta di “partecipazione” ad un progetto, ma di una forma di “ingaggio” dei singoli per un lavoro fondato su un “patto per lo sviluppo”.

• Le sperimentazioni illustrate di seguito hanno goduto di un accompagnamento delle agenzie leader nell’acquisizione delle competenze necessarie alla gestione dei processi e hanno messo a disposizione esperti specializzati in campo economico, giuridico, immobiliare… che potessero supportare l’avvio di progetti specifici.

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03b. COESIONE SOCIALE E rIgENErAzIONE UrbANA: L’ESPErIENzA DEL NEw COMMUNItIES PrOgrAM A CHICAgO

Ad esempio, a Chicago, alla fine degli anni ‘90, è stato promosso un progetto pilota su tre quartieri degradati ritenuti “virtuosi”, perché capaci di esprimere una leadership in grado di aggregare diverse realtà e popolazioni. Qualche anno dopo, la Fondazione Mac Arthur (uno dei principali enti filantropici negli Stati Uniti) con il supporto delle Local Initiatives Support Corporations (intermediari tra investitori/finanziatori e territori) ha promosso il “New Communities Program”, un intervento organico su 16 quartieri a basso reddito.

• Il programma ha sostenuto la definizione di un “piano della qualità di vita” per ogni territorio, a cui hanno preso parte decine di organizzazioni di diversa natura e centinaia di singoli leaders locali, chiamati ad esprimere la loro visione del quartiere e a definire le strategie adeguate per la loro realizzazione.

• I piani indicano pochi campi strategici, prioritari e specifici, presidiati da gruppi di progettazione strategica e operativa, responsabili della loro realizzazione. Il primo risultato di questi processi è la creazione di un gruppo compatto di lavoro, capace di promuovere iniziative integrate e di confrontarsi con le istituzioni;

• La Fondazione Mac Arthur ha sostenuto il processo di redazione dei piani, mentre altri “investitori” (enti pubblici, fondazioni e imprese) hanno partecipato alla realizzazione di questi piani attraverso seed grants (finanziamenti-semina), piccole quote di supporto ad alcune azioni pilota ritenute più feconde.

03c. COESIONE SOCIALE E rIgENErAzIONE UrbANA: LEzIONI AMErICANE

Tra le molte indicazioni e gli spunti che il percorso di valutazione del progetto Punto e Linea ha raccolto dal caso di Chicago, vale la pena sottolineare alcuni aspetti che possono fornire alcune suggestioni circa le possibili e necessarie integrazioni tra campi di interesse e competenza diversi che è opportuno provare a sviluppare, in tutte le fasi che riguardano lo sviluppo di un progetto.

• definizione della visione: l’esperienza statunitense suggerisce che il riconoscimento di una posta in gioco condivisa tra organizzazioni e individui diversi tra loro è il primo risultato di coesione sociale: perché la compagine così formata garantisce l’adesione maggioritaria a un progetto condiviso. La visione non prende forma da un esperto lungimirante o da un partner innovativo, ma dal confronto tra questi e le realtà locali.

• elaborazione della strategia: per esercitare una regia del processo in grado di generare “effetti urbani” non basta essere bravi facilitatori delle relazioni a livello locale, ma sono necessarie competenze esperte nel costruire la fattibilità del “piano” concordato, in una relazione stretta tra attori locali e attori urbani.

• implementazione e gestione: gli obiettivi non sono pensati in relazione esclusiva con le competenze esistenti e le risorse disponibili in loco. Sono gli stessi gruppi locali ad andare alla ricerca di competenze e risorse esterne perché la realizzazione della visione dipende da questo e poiché le risorse sono attribuite ad un territorio e non ai singoli soggetti.

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04. LA COESIONE SOCIALE DALLA SEMINA ALLO SVILUPPO

Sulla scia degli spunti offerti dall’esperienza americana, ci pare di poter dire che il lavoro attivato con il progetto Punto e Linea, possa e debba essere ri-orientato in una logica di sviluppo, valorizzando le risorse generate grazie ad un intervento pioniere nel campo della coesione sociale urbana, all’interno di più articolate iniziative di rigenerazione dei territori considerati.

I risultati generati nel triennio di attuazione vanno considerati tanto preziosi quanto delicati, perché consistono soprattutto di elementi immateriali e intangibili (risorse relazionali) che, da una parte potrebbero rivelarsi decisivi per costruire la qualità sociale di un intervento integrato di sviluppo, dall’altra perché potenzialmente a rischio di dissipazione se non manutenuti e alimentati.Lo sviluppo del progetto nell’ottica della rigenerazione urbana presuppone ancora un complicato

lavoro progettuale da realizzare certamente in continuità con quanto sinora realizzato, ma prestando particolare attenzione a:

• Riconoscere le modalità più opportune fare in modo che alcuni problemi della città nel suo complesso si incrocino con le risorse fatte emergere a livello locale attraverso il progetto;

• Considerare le caratteristiche specifiche del contesto uno stimolo (oltre che un vincolo) per definire le modalità per rendere auto-sostenibile e duraturo il cambiamento avviato.

04a. trE LINEE DI LAVOrO PEr rEINtErPrEtArE I PrOgEttI DI COESIONE SOCIALE NELL’OttICA DELLO SVILUPPO

Lo spostamento di attenzione verso la logica dello sviluppo presuppone sempre di articolare maggiormente i livelli di attenzione dell’attività progettuale. In questa sede ci limitiamo a richiamare le tre principali linee di lavoro, verso cui si ritiene necessario orientare la prosecuzione di Punto e Linea al fine di valorizzare e rielaborare le sollecitazioni raccolte nel triennio in una prospettiva di ampliamento e maggior strutturazione dell’intervento quale iniziativa di sviluppo del territorio.

• La prima linea di lavoro attiene l’individuazione, a partire dall’esperienza delle potenzialità del territorio e delle competenze di cui sono in possesso gli attori locali, del tema strategico capace di costituire il motore/fattore decisivo per lo sviluppo nel contesto considerato.

• La seconda linea di lavoro riguarda la costruzione, attorno alle prospettive di sviluppo locale del tema strategico, di una coalizione di attori sufficientemente eterogenea e inclusiva (competenze locali/urbane; competenze di merito/di processo).

• La terza linea di lavoro concerne lo studio del modo attraverso cui fronteggiare la mancanza di risorse dedicate alla coesione, affidando la sostenibilità della rigenerazione alla costruzione della relazione positiva e virtuosa che si può instaurare tra iniziative che perseguono interessi particolari (e che possono riguardare un’area, un gruppo sociale, un business) e la soddisfazione di esigenze più generali che domande della collettività.

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04b. A CHI “INtErESSA” LA COESIONE? QUAttrO tEMI StrAtEgICI AttOrNO A CUI FArE rEtE

Per aprire alla prima linea di lavoro, di seguito vengono proposti quattro temi strategici che, tra quelle introdotte e sperimentate nei territori del Progetto Punto ne Linea, hanno ottenuto un primo e più significativo riscontro da parte degli attori locali, giustificando e stimolando l’investimento nella formazione di competenze specifiche da parte degli operatori delle cooperative.

Sono i temi che, di seguito brevemente citati, si offrono come piste di lavoro e di discussione per individuare i partner alla scala urbana e per ipotizzare meccanismi di sostenibilità che siano alla base di future iniziative di rigenerazione.

A) LO SPAzIO DELLE rELAzIONI NEI LUOgHI DELL’AbItArE

L’esperienza del progetto Punto e Linea, in particolare attraverso l’azione sviluppata all’interno dei quartieri Giambellino e Barona, se pur con modalità tra loro molto diverse, ha contribuito ad evidenziare (più di quanto non fosse già noto) il ruolo decisivo della dimensione relazionale nel “valorizzare” i contesti abitativi e nell’offrire chances di loro riqualificazione. Gli spazi dell’abitare sono tali e vengono percepiti positivamente dalle persone solo a condizione che queste ultime sino messe nelle condizioni di sfruttarne appieno le qualità e le potenzialità.Il complicato lavoro di mediazione (culturale, organizzativa, tecnica,…) rispetto all’uso collettivo degli spazi, migliora la qualità dell’esperienza abitativa per gli abitanti, amplia le possibilità di intervento sugli ambienti e riduce significativamente le esternalità negative che riguardano anche proprietari e investitori, e pertanto può e deve essere approfondito in quanto campo di interesse comune da approfondire per costruire la sostenibilità di proposte gestionali innovative.

b) SVILUPPO SOCIALE trA CIttÀ E CAMPAgNA

L’esperienza del progetto Punto e Linea, in particolare attraverso l’azione sviluppata all’interno dei quartieri Barona e Giambellino (seppur con modalità tra loro molto diverse), ha riguardato anche il rapporto tra città e campagna, che può essere individuato come elemento positivo attorno al quale costruire nuove condizioni di attrattività dello spazio urbano periferico. In periferia – molto più che in centro – si offre la possibilità di vivere la città senza necessariamente rinunciare al rapporto con l’ambiente, la natura e la terra, e soprattutto senza fare a meno del tipo di relazioni umane che ad essa si possono ricondurre. Tanto il rapporto con chi produce il cibo (mercatino agricolo), quanto la condivisione con altri dell’esperienza diretta della coltivazione (orti), hanno finora rappresentato all’interno del progetto occasioni di attivazione di relazioni locali: l’estensione e la diffusione di queste esperienze potrebbe invece veicolare la strutturazione e consolidamento di una nuova alleanza tra vecchi e nuovi attori dello sviluppo del territorio ai margini del tessuto urbano.

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C) NUOVI MEDIA PEr COStrUIrE LEgAMI COMUNItArI

L’esperienza del progetto Punto e Linea, in particolare attraverso l’azione sviluppata all’interno dei quartieri Baggio, Giambellino e Gratosoglio, ha contribuito ad evidenziare le straordinarie potenzialità e la valenza strumentale dei processi legati all’uso dei nuovi media non solo in chiave comunicativa ma anche come “strumento di incentivo alla partecipazione delle persone”. La realizzazione del prodotto comunicativo (che sia la webradio o la webtv e una app per la promozione del territorio) ha rappresentato (e potrebbe essere intenzionalmente utilizzata come) un pretesto per migliorare e incrementare il sistema di relazioni tra gli attori, occasione per sviluppare interazione intergenerazionale, movente e opportunità per sviluppare conoscenza tra le persone e con il territorio. Può di conseguenza essere strategico studiare, insieme agli operatori del settore, la possibilità di estendere gli impatti di queste iniziative e verificare a quali condizioni la promozione dell’uso delle nuove tecnologie possa essere occasione di nuove partnership.

D) LO SPOrt COME StrUMENtO DI AzIONE SOCIALE

L’esperienza del progetto Punto e Linea, in particolar modo attraverso le azioni condotte all’interno del quartiere Gratosoglio, ha portato ad esaltare le potenzialità delle pratiche sportive come occasioni di creazione di legami positivi tra gruppi sociali che altrimenti non si intercettano e/o per agganciare profili a-problematici all’intesto dei contesti territoriali. Il riscontro in termini di disponibilità a collaborare offerto in prima battuta da parte di alcune società sportive locali è di buon auspicio. Può di conseguenza essere interessante verificare con un grado maggiore di dettaglio le condizioni alle quali, attorno alla promozione di un’offerta sportiva non agonistica, possano convergere interessi e risorse differenti in grado di rendere i luoghi e gli spazi dello sport poli attrattori all’interno dei quali sia possibile lavorare alla creazione di legami comunitari, anziché meri luoghi del consumo legato al benessere.

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rINgrAzIAMENtI Romano Zappilli • Pietro Cigolini • Valerio Macchia • Arianna Inserrato • Fabio Martino • Andrea De Luca

• Beatrice Astolfoni•Laura Piazzuola • Rosalba Rombolà • Luca Sansone • Sara Brusa • Rodolfo D’amico

• Barbara Weit Claudio Nicrosini • Chiara Sghirinzetti • Marco Calderoni • Elisa Ceriani • Elena Arvati •

Erika Lazzarino • Giulio Airoldi Jacopo • Lareno Faccini • Luca Garibaldo • Marianna Taborelli • Manuel

Bellarosa • Mina Moris • Beshay • Roberto Acerboni • Simona Brambilla • Valentina Poggi • Susanna

Bellarosa • Alberto Coppo • Orleo Marinaro • Rocco Carta • Lara Luppi • Simone De Padova Francesco •

Negri Lilia • D’Antionio • Ambra Del Bono • Annamaria Pagliuca • Elio Pianezzola • Elena Brunner • Ercole

Di Mauro • Giovanna Filipcic • Ilaria Colarieti • Luca Boeri • Michelangelo Rovagnati • Sebastano Scimone

• Stino • Stefano Fabiano • Artan Kacani • Clera Arosio • Piergiulio Branca • Kalum Fernando • Marco

Capisani • Andrea Tammaro • Claudio Molinari • Rimoun Rezk • Kirollos Mikaeli • Alide Rosin • Angela

Persici • Carla Omodei-Zorini • Claudio Molinari • Daniela Moavero • Enzo d’Antonio • Fabio Pelagalli •

Gabriella • Motti Giorgio • Botta Laura • Calderini Maddalena • Fossati Marco Philopat • Marco Lovadina

• Matteo Lunardini • Maura Configliacco • Milena Molinari • Paolo Giordano • Xavier Vigorelli • Valeria

Luzzi • Lorenzo Boati • Lorenzo Zacchetti • Giorgio Uberti • Fabrizio Tellini • Rosario Pantaleo • Paolo

Limonta • Giuliano Pisapia • Paolo Petrozzi • Tiziana Del Vecchio • Federico Ugliano • Valentina Meschia

• Fabio Cecagallina • Matteo e Valentina Vitali • Nadia Antoci • Antonio Bechelli • Roberto della trattoria

alla Grande • Antonio Martella • Giovanni Luzzi • Mimmo Dimensioni Diverse • Moema • Bruno e Pietro

Baggio Ci piace così • Volontari Rari Eventi • Denise • Francesca • Edoardo• Norman • FlavioTommaso

• Edoardo • Michele • Matteo • Federica • Elisa • Luca • Luca • Caterina • Marina • Riccardo • Davide

• Danilo • Daniele • Bruno Orecchio • Luciano Bagoli • Roberto Strada • Aldo Ugliano • Angela Lanzi •

Roberto Repossi • Michela Fiore • Luisa Gerosa • Ombretta Davì • Alessandra De Bernardis • Loredana

Fontanili • Giovanna Gallina • Flaviano Zandonai • Maria Teresa Scherillo • Giancarlo Pecchio • Giovanni

Fantone • Carlo Vezzoli • Elisa Bacchetti • Alberto Fossati • Sara Hatef • Claudio Sarcì • Sara Cortesi •

Fabrizio Ceschin

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I partner - Dalla semina allo sviluppo 24

I PArtNEr ENtE CAPOFILA

PArtNEr PrOgEttUALI

ENtE PArtNEr PrOgEttO SOStENUtO DA

Consorzio S.i.r www.consorziosir.it

Coop. Azione Solidale www.azionesolidale.com

Coop. Comunità del giambellino www.giambellino.org

Associazione Art Kitchenwww.artkitchen.org

Associazione Centro Comunitario Puecher www.associazionepuecher.it

Associazione Sviluppo e Promozione www.asp-onlus-barona.it

SIS Consorzio Sistema Imprese Sociali www.consorziosis.org

Comune di Milano www.comune.milano.it

Fondazione Cariplo www.fondazionecariplo.it

La Cordata www.lacordata.it

Coop. Spazio Aperto Serviziwww.spazioapertoservizi.org

Associazione Alma rosè www.almarose.it

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CONSOrzIO SIS Sistema imprese SocialiVia Bordighera 6 20142 Milano T. 0289.530.085-175-343 - F. 0289530615 www.consorziosis.org - [email protected]

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A cura di

www.consorziosis.org www.kcity.it