DALLA PROMOZIONE UMANA ALL'EVANGELIZZAZIONE di Lorenzo Milani

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Opere su Don Milani

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“Che cos’è se non un ‘folle di Dio’? quello che nel poco tempo finale della sua vita fa nascere da otto ragazzi di montagna un testo che provoca una forte spinta riformatrice nel campo della scuola?” Dalla Prefazione di Don Sandro Lagomarsini La pubblicazione è a cura del Gruppo Don Milani - Calenzano.

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Opere su Don Milani

ISBN 978-88-6500-024-3

© 2011 Libreria Editrice Fiorentina s.a.s.

Via de’ Pucci 4, 50122 Firenze, tel/fax 055 2399342

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Impaginazione Paolo Torracchi

GRUPPO DON LORENZO MILANI – CALENZANO

Don Lorenzo Milanidalla promozione umana

all’evangelizzazione

Atti del Convegno del 31 Maggio 2008

LIBRERIA EDITRICE FIORENTINA

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mario rosiAllievo di don Milani

vice presidente del Gruppo don Lorenzo Milani di Calenzano

Moderatore del convegnoBuongiorno, a tutti i convenuti che ringrazio per avere risposto

al nostro invito. Quello di oggi è il terzo convegno che facciamo sull’opera e la vita

di don Lorenzo Milani e in particolare sul libro fondamentale: Espe-rienze pastorali scritto principalmente a San Donato di Calenzano dal 1947 al 1954, aggiornato poi a Barbiana e dato alle stampe nel 1958.

Per le note vicende collegate al ritiro dal commercio del volume per volere dal Sant’Uffizio dopo pochi mesi dalla sua uscita ma non con-dannato, moltissimi hanno inteso che fosse da considerarsi pericolo e lo hanno evitato perdendo una grande lezione di sociologia pastorale e religiosa che affronta argomenti ancora oggi di grande attualità quali l’evangelizzazione e la promozione umana del popolo.

Andando in giro per l’Italia, invitati a proporre la nostra espe-rienza di ex allievi di don Lorenzo Milani a San Donato e a Barbiana, abbiamo notato come il libro fosse poco conosciuto e nel contempo l’attenzione era rivolta principalmente a Lettera a una professoressa o L’obbedienza non è più una virtù o Lettera ai giudici, che don Milani considerava come “esercitazioni scolastiche” proponendole come esempio di scrittura collettiva. E non che non abbiamo la loro im-portanza ma il fondamento di tutto è, secondo me e secondo noi, Esperienze pastorali.

Quindi abbiamo voluto rivedere a distanza e riproporre la lettu-ra e la riflessione sul nostro volume: Un libro inopportuno che credo possa interessare molti perché ripercorre le esperienze pastorali di don Milani mezzo secolo dopo, riflettendo sulle sue considerazioni e sull’attualità di molte intuizioni che don Lorenzo ha avuto, propo-nendo un modello nuovo di prete, di pastore, di maestro.

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ing. alessio martinelliAssessore alla cultura del Comune di Calenzano

Saluto Questo convegno come ha ricordato prima Mario è il terzo ef-

fettuato dal Gruppo don Lorenzo Milani sul nostro territorio. Nel corso degli anni abbiamo sempre, come amministrazione, collabo-rato con l’ Associazione per discutere, parlare per andare avanti con i ragionamenti che faceva don Lorenzo Milani. Non a caso sono molte le iniziative che facciamo in collaborazione con l’Associazio-ne dal recupero scolastico e tantissime altre. Ci tengo a ricordarle perché anche dalle azioni quotidiane che l’Associazione e l’ammi-nistrazione portano avanti, si possa capire concretamente qual’ era l’insegnamento di don Lorenzo Milani. Quest’oggi il ragionamento parte da quelle che sono state le esperienze di don Lorenzo Milani che ha avuto sul nostro territorio in quegli anni che ha vissuto su a San Donato, in cui ha cercato di comprendere la realtà che lo cir-condava. Ha voluto verificare di persona quelli che erano i modi di vita, di pensare, dell’approccio alla religione o al mondo più propria-mente laico. Esperienza che poi lo ha portato nel corso degli anni della sua permanenza a Calenzano, a buttare giù quella che poi è stata effettivamente Esperienze pastorali, ripartiamo proprio da quella esperienza, dall’analisi dei fatti e della realtà che lo circondava, da quello che era il mondo in cui viveva allora, insieme all’Associazione con cui insieme si è deciso di ripartire. In parole povere oggi prima di iniziare il convegno presenteremo il libro che è stato redatto, in maniera collettiva come ricordava Mario, definito Un libro inopportuno , stesso giudizio che ne fu dato nel ’58. Oggi ripartiamo dal percorso fatto da don Lorenzo Milani sul nostro territorio, prima di essere mandato a Barbiana, cercheremo anche di ricordare un po’ la figura di don Lorenzo Milani e l’impatto che ha avuto sul nostro territorio, e non solo. Infine ringrazio tutti voi per essere intervenuti su un

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Lettura inviata da Elena Milanisorella di don Lorenzo Milani

Caro Maresco e cari membri del gruppo don Lorenzo Milani,vi ringrazio moltissimo dell’invito al vostro convegno, al quale

purtroppo non posso partecipare per motivi di salute. Desidero co-munque mandarvi questo saluto e l’augurio per la miglior riuscita di questa iniziativa che appoggio con entusiasmo. Mi fa molto piacere che anche oggi vi siano queste attività che contribuiscono a mante-nere viva e attuale la figura di mio fratello.

Un caro abbraccio.Elena. Mi farà comunque piacere la vostra visita per consegnarmi il libro.

Prosegue Mario Rosi Il volume che presenterà Maresco ha un titolo un po’ provocato-

rio, Un libro inopportuno .Come ho accennato prima il ritiro dal commercio avvenne dopo

una posizione negativa di Civiltà Cattolica. Posizione parzialmente corretta, per arrivare alla definitiva rivalutazione del libro e non si capisce bene perché la Chiesa ci abbia messo tanto a riconoscere il valore non soltanto del libro ma anche della persona.

Prima di passare la parola all’Assessore Martinelli del comune di Calenzano che ringrazio per la sua presenza desidero ringraziare anche la prof.ssa Anna Maria Pizziolo ,presidente della Istituzione Culturale che il comune di Vicchio ha dedicato a don Milani e rin-grazio altresì, Giovanni Banchi e Nevio Santini che rappresentano il Centro di Formazione e Ricerca don Milani, sempre di Vicchio.

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tema così difficile e importante, abbiamo deciso di organizzarlo qui al centro giovani proprio creare il collegamento fra don Lorenzo e il mondo giovanile, anche se forse, è ancora un po’ presto per i giovani diciamo che vogliamo che nel corso della giornata ci sia una presenza di giovani, perché credo che sia importante e necessario che i giova-ni conoscano, anche in maniera più circostanziata, le esperienze di Lorenzo Milani sul nostro territorio; non solo quello che ha dato al nostro territorio ma a tutta l’Italia allora come ancora oggi.

Vi ringrazio di nuovo e passo la parola a Maresco Ballini.