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Dalla locandina di presentazione delConvegno

«Un nuovo sviluppo deve tenere conto dell’essere parte di una UnioneEuropea, certo in grande difficoltà, stretta tra burocrazia e bisogni, trasovranismi, populismi e leadership europee incapaci di proporreun’Europa più sociale e con istituzioni più democratiche, ma presente epervasiva in ogni atto delle istituzioni nazionali e regionali».

«Dobbiamo interrogarci e dare risposte sulle strategie necessarie perimprimere un’accelerazione allo sviluppo … e anche per contribuire …alla nuova programmazione dei fondi strutturali europei, all’avvio dellanuova legislatura regionale, al nuovo Piano Regionale di Sviluppo e allaprossima Legge di Stabilità Regionale».

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La collocazione europea dell’Italia è oggi messa indiscussione?

Sino a poco tempo fa la risposta era decisamente negativa. Oggi, dopo laBrexit e l’affermazione delle nuove idee sovraniste in molti Paesi europei,non siamo più sicuri di essere un popolo decisamente e convintamenteeuropeista.

Sono state ventilate ipotesi di ricorso a un referendum consultivo perdecidere se continuare a far parte dell’UME o di uscire dal sistema euro.

Anche se un referendum sull’euro sarebbe incostituzionale perchéviolerebbe palesemente il Trattato di Maastricht (che considera l’adesioneall’euro come irreversibile), anche il solo parlarne in via ipotetica fa salireil “rischio Italia” misurato dallo spread, facendo salire altresì il costo deldebito pubblico.

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In realtà, i fattori di rischio per l’Ue oggi sonodue: la Brexit e l’Italia

Concordano:

-Le principali istituzioni economiche internazionali: Ocse e Fmi

- La Commissione Ue e la Bce

- Le agenzie di rating: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch

- La Banca d’Italia

- La Confindustria

- La maggior parte degli economisti italiani e stranieri indipendenti

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Perché l’Italia è percepita come un fattore di rischio?

-Il governo italiano fatica a mantenere i conti pubblici in equilibrio, tende a ricorrere in misura eccessiva al deficitspending, aggirando le regole di bilancio europee, perciò non controlla bene i rapporti deficit/Pil e Debito/Pil(fattore oggettivo di rischio)

Keynes, deficit spending sano e malato (“deficite” cronica)

- Lancia messaggi ambigui sull’appartenenza dell’Italia all’Ue e all’UME, creando incertezza nel mercato dei titolipubblici (fattore psicologico di rischio)

-L’incertezza e l’eccessivo deficit di bilancio fanno aumentare lo spread, che è una misura sintetica del rischio-Paese

- Lo spread Btp/Bund (260 venerdì scorso) è due volte e mezzo quello dei titoli spagnoli (108) e più del doppio diquello dei titoli portoghesi (117): il mercato valuta l’investimento in titoli italiani molto più rischioso di quello intitoli spagnoli o portoghesi. Lo spread italiano è solo 64 punti base inferiore a quello greco, che è crollato di 160punti nell’ultimo anno e 60 punti solo nell’ultimo mese.

PIIGS, chi è guarito dalla “deficite” cronica? Tutti tranne l’Italia; il ruolo della Troika

- Falso problema: chi vince tra governo e mercati?

-Chi sono i mercati? Chi compra i nostri titoli pubblici?

Fondi d’investimento, Fondi pensione, Banche commerciali e d’investimento, Compagnie di assicurazione, Imprese,Risparmiatori individuali

-Chi detiene il debito pubblico italiano?

-1/3 investitori esteri, 2/3 investitori italiani.

-Perché il debito pubblico italiano (132% del Pil) è più rischioso di quello giapponese (250% del Pil)?

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Se aumenta lo spread, aumenta la spesaper interessi

in Mld di euro

(titoli da rinnovare: 400 Mld/anno)Lo spread è passato da 130 punti base nel maggio 2018 a oltre 260 di oggi

Incrementodello spread

in p.b.

MaggiorespesaMld

2019

MaggiorespesaMld

2020

MaggiorespesaMld

2021

Totale sultriennio

Mld

130 1,5 3,0 4,5 9

260 3,0 6,0 9,0 18

390 4,5 9,0 13,5 27

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Il circolo vizioso degli ultimi governiProvvedimenti di spesa in deficit spending (“deficite” cronica) finalizzati alconsenso elettorale a danno della sostenibilità del debito pubblico nelmedio-lungo periodo (crescita Pil > tasso rend. 10 anni):

- 80 euro…………………………………………………………. 10 Mld/anno

- Quota 100 ……………………………………………………. 7 “

- Reddito di cittadinanza ………………………………… 6 “

- flat tax …………………………………………………………. 12 “

Clausole di salvaguardia (aumento Iva e accise)

- Nel 2020 (pari a 10+7+6) ………………..……………. 23 Mld

- Nel 2021 ……………………………………………………… 28 “

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La reticenza nell’indicare le fonti di copertura dei provvedimenti dispesa (inclusa la flat tax)

Nella risoluzione di maggioranza con la quale Camera e Senato hanno approvatoil Def, s’impegna il governo:

-a non aumentare l’Iva (disinnescare le clausole di salvaguardia per il 2019 pari a23 Mld)

-a non imporre nuove tasse in alternativa all’Iva

-ad approvare la flat tax nella prossima legge di bilancio per il 2020,senza indicare quali dovrebbero essere le coperture alternative.

IL DILEMMA DEL GOVERNOSorge il dubbio che anche per la flat tax (12 Mld) si pensi a un finanziamento indeficit. In tal caso, il deficit da coprire nel 2020 sarebbe di 23+12 Mld = 35 Mld +le altre spese indifferibili.Quale governo farà la prossima legge finanziaria? C’è il rischio che anche in Italiaarrivi la Troika, come è avvenuto in Portogallo, Irlanda e Grecia?

Quanto è fondata la riserva mentale che, senza l’accordo con l’Ue, per difendere lasovranità nazionale a continuare nella “deficite” cronica si possa intraprendere allaleggera la scorciatoia di un ritorno alla lira?

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Una scorciatoia pericolosa:I presunti vantaggi di un ipotetico ritorno alla lira

Vantaggio n. 1

Potremmo ricorrere alla svalutazione della moneta per recuperare la perdita dicompetitività verso i Paesi nostri concorrenti e rilanciare le esportazioni.

Vantaggio n. 2

Potremmo fare tutto il deficit pubblico che vogliamo, senza incorrere in vincoli dibilancio e potremmo monetizzare una parte del nostro debito pubblicorendendolo più sostenibile.

Vantaggio n. 3

Non ci sarebbe il rischio di default perché la Banca Centrale potrebbe emetteremoneta senza limiti, evitando il fallimento dello Stato.

Nessuna di queste affermazioni è vera in assoluto e per dimostrarlo è sufficienteun flash-back alla situazione degli anni ‘80 e ’90.

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ItaliaAnno Debito/Pil Deficit/Pil Inflazione Crescita Pil reale

1980 56.86 6.97 21.80 3.43

1981 58.91 10.87 19.51 0.84

1982 63.58 10.01 16.46 0.41

1983 68.38 10.11 14.70 1.17

1984 74.40 11.48 10.74 3.23

1985 80.53 12.38 9.24 2.80

1986 84.52 11.96 5.82 2.86

1987 88.60 11.51 4.72 3.19

1988 90.52 11.05 5.09 4.19

1989 93.06 11.43 6.28 3.39

1990 94.65 11.44 6.10 2.05

1991 98.04 11.38 6.22 1.53

1992 105.20 10.37 5.00 0.77

1993 115.66 10.03 4.50 -0.89

1994 121.84 9.08 4.16 2.15

1995 121.55 7.48 5.39 2.83

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Fasi salienti della crisi finanziaria del 1992Giugno 1992

S’insedia il governo Amato. Carlo Azeglio Ciampi era governatore della Banca d’Italia,Piero Barucci ministro del Tesoro, Mario Draghi direttore del Tesoro

9 luglio:

un decreto legge di emergenza introduce un prelievo forzoso sui conti correnti bancaridel 6 per mille. La misura frutta 5.270 miliardi di lire

10 luglio:

il governo Amato vara una prima manovra economica da 30.000 miliardi di lire, perrisanare il disavanzo del bilancio pubblico

20 luglio:

Ciampi giudica la manovra “necessaria, ma ancora insufficiente”

31 luglio:

si firma l’accordo sul lavoro fra il governo Amato e i sindacati confederali: viene abolitala scala mobile e bloccati i salari fino a tutto il 1993

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Fasi salienti della crisi finanziaria del 1992

28 agosto

Il marco sale sino al tetto massimo di oscillazione consentito dallo SME:765,40 lire per marco

4 settembre

La Banca d’Italia aumenta il tasso ufficiale di sconto dal 13,25 al 15%

7 settembre

Stop alle pensioni baby: i dipendenti statali non potranno più andare inpensione dopo soli 20 anni di servizio

13-17 settembre

Scoppia la crisi finanziaria: svalutazione della lira e successiva uscita dalloSME

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Fasi salienti della crisi finanziaria del 1992

13-17 settembre

Seconda manovra da 100 mila miliardi da approvare con la Leggefinanziaria.

La manovra contiene anche:

1)l’aumento dell’età pensionabile, dell’anzianità contributiva e il bloccodei pensionamenti

2)una minimum tax

3)una patrimoniale sulle imprese

4)un prelievo sui conti correnti bancari

5)l’introduzione dei ticket sanitari

6)una tassa sul medico di famiglia

7)introduzione di un’imposta comunale sugli immobili (ICI)

8)il blocco di stipendi e assunzioni nel pubblico impiego

9)privatizzazioni di beni pubblici

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Fasi salienti della crisi finanziaria del 1992

5 ottobre

La lira tocca il minimo storico contro il marco di 940 e contro il dollaro di1300

29 ottobre

La camera dei deputati approva il Trattato di Maastricht (vincolo esterno)in via definitiva, con 400 voti favorevoli, 46 contrari e 18 astenuti, che invista della costituzione della futura Unione Monetaria Europea (UME)vincola gli Stati aderenti al rispetto di rigorosi parametri di bilancio:

- Convergenza dell’inflazione e dei tassi d’interesse;

- Deficit/Pil sotto il 3%

- Debito/Pil sotto il 60%

31 ottobre

-Il governatore Ciampi dichiara che la manovra del governo ha già avutoeffetti positivi sulla lira e sui titoli di Stato

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ItaliaAnno Debito/Pil Deficit/Pil Inflazione Crescita Pil reale

1996 120.89 7.01 3.98 1.10

1997 118.06 2.74 1.90 1.87

1998 114.94 2.96 1.98 1.40

1999 113.70 2.00 1.66 1.46

2000 108.58 0.91 2.58 3.69

2001 108.32 3.19 2.32 1.86

2002 105.36 3.16 2.61 0.45

2003 104.14 3.65 2.81 -0.50

2004 103.71 3.57 2.27 1.73

2005 105.72 4.49 2.21 0.93

2006 106.35 3.41 2.22 2.20

2007 103.28 1.59 2.04 1.68

2008 106.09 2.67 3.50 -1.16

2009 116.42 5.45 0.76 -5.50

2010 119.29 4.34 1.64 1.70

2011 120.70 3.72 2.90 0.40

2012 126.96 2.88 3.30 -2.40

2013 132.74 2.78 1.30 -1.90

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Fig. 1 10-Year Government Bond Yields (% per annum), October 1990–December 2011 (Source: Eurostat)

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Vicende recenti2011-2012Governo Berlusconi toglie l’Ici dalla prima casaNuova crisi finanziaria 2011-2012 , governo tecnico di Mario Monti (rifiuto della Troika)Manovra del governo Monti da 30 Mld di euro: 13 miliardi di tagli e 17 di nuove tasse

Contiene:- Ritorno dell'imposta sulla prima casa (IMU) e rivalutazione delle rendite catastali- Aumento dell'età pensionabile e applicazione del metodo contributivo per tutti- Stretta sulle pensioni di anzianità e aumento delle aliquote contributive dei lavoratori autonomi- Blocco della rivalutazione delle pensioni superiori alla minima- Aumento addizionale regionale- Aumento dell’Iva dal 21% al 23% e dal 10% all’11%- Superbollo per le auto di lusso- Conti correnti bancari liberamente consultabili per combattere l'evasione- Operazioni in contanti possibili fino a 1000 euro

Giugno-settembre 2012-Whatever it takes di Mario Draghi e Programma OMT

2014-2018-Quantitative easing (Qe): acquistati titoli italiani per 360 miliardi di euro sino al 31 dicembre 2018

-Le due manovre del governo Amato del 1992 erano pari all’8% del Pil. Oggi una manovra dell’8% delPil (1.756 Mld) sarebbe pari a 140 miliardi di euro

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Fig. 1 - TARGET balances at end September 2018(EUR billions)

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Situazione attuale

Cosa succede se il governo non rispetta i parametri europei?Lo spread riprenderebbe a salire, facendo aumentare il costo del serviziodel debito pubblico, ovvero degli interessi da pagare per ricollocare sulmercato il debito da rinnovare (circa 400 Mld/anno).

Cosa succede se il governo annunciasse un referendumconsultivo sull’ipotesi di uscita dell’Italia dall’euro?

-Lo spread salirebbe a livelli intollerabili, come e oltre i livelli raggiuntidurante la crisi del 2012 (punta massima raggiunta 575 punti base)

- Le agenzie di rating degraderebbero il debito italiano al livello dispazzatura (oggi siamo 2 gradini sopra), la BCE non potrebbe piùaccordare prestiti al sistema bancario italiano (rimarrebbe solo l’ELA,emergency liquidity assistence)

- Il governo, per evitare il default, sarebbe costretto a fare una manovracorrettiva molto pesante. Quale governo la farebbe?

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Ferruccio De Bortoli, Corriere dellaSera del 21 aprile 2019 (Pasqua)

«Lega e 5Stelle non devono anteporre i propriinteressi elettorali a quelli del Paese, mettendo inpericolo la stabilità finanziaria per qualchepercentuale di voto in più …

Uno sforzo di sincerità, di verità e trasparenza,soprattutto sulle precarie condizioni finanziarie nonmuterà il destino politico … del governo, ma nesalverà l’immagine e il posticino nella storia».

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Principali problemi e priorità della

Regione SardegnaSanità

-Abolizione Ats (Azienda Tutela della Salute) o costituzione di 4 nuove Asl?

- Efficienza delle strutture ospedaliere e liste d’attesa

- Pronto soccorso intasati, cosa fare?

- Insufficienze di medici a tutti i livelli

- Bilancio sanità, deficit di bilancio da risanare: conviene tornare indietro alfinanziamento del SSN?

Trasporti

- Continuità territoriale aerea, il nodo delle compensazioni economiche,biglietti scontati anche ai non residenti o “servizi minimi” per i soli residenti?

- I problemi degli “aiuti di Stato” posti da Ryanair

- Continuità marittima: affidamento delle rotte con gara pubblica

- Il problema del Porto canale

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Altri problemi della Regione Sardegna

-Revisione del Ppr e nuova legge urbanistica

- Bilancio regionale e accantonamenti. La sentenza della CorteCostituzionale che impone una trattativa Stato-Regione per unacifra equa

- Metanizzazione dell’Isola: linea dorsale o depositi costieri?

- Altri problemi: prezzo del latte, peste suina

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Problemi d’immagineovvero

Armi di distrazione di massaZona franca

- integrale

- doganale (Porto canale)

Indipendentismo

- di una regione autonoma dallo Stato, il caso Catalogna

- di uno Stato sovrano da una Unione di Stati, il caso Brexit

Nazionalità e Statualità

- Gli Stati sono quasi sempre aggregazioni di nazionalità differenti, difficilmenteStato e Nazionalità coincidono

- L’indipendentismo è un processo di disgregazione di singoli Stati, cheraramente porta a un maggiore benessere della collettività, ma più spesso aconflitti sociali e perdite di benessere e di competitività (Catalogna, Brexit)

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Altri problemi

Autonomia differenziata, da contrapporre alle Regioni autonome

- Lombardia

- Veneto

- Emilia Romagna

Ministro dell’Economia Tria:

Le richieste regionali per un’autonomia differenziata … non appaionocoerenti con i principi costituzionali (Art. 117), che affidano allo Stato lacompetenza esclusiva in materia tributaria e contabile.

Un equivoco

- la battaglia per l’insularità