Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In...

9
Domenica 17 febbraio 2013 1° Domenica di Quaresima Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore , Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato. Dal Catechismo della Chiesa Cattolica I Vangeli parlano di un tempo di solitudine di Gesù nel deserto, immediatamente dopo che ebbe ricevuto il battesimo da Giovanni: « Lo Spirito lo sospinse nel deserto » ( Mc 1,12) ed egli vi rimane quaranta giorni digiunando; sta con le fiere e gli angeli lo servono. Terminato questo periodo, Satana lo tenta tre volte cercando di mettere alla prova la sua disposizione filiale verso Dio. Gesù respinge tali assalti che ricapitolano le tentazioni di Adamo nel paradiso e quelle d'Israele nel deserto, e il diavolo si allontana da lui « per ritornare al tempo fissato » ( Lc 4,13). Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimento. Gesù è il nuovo Adamo, rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione. Gesù compie perfettamente la vocazione d'Israele: contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quaranta anni nel deserto, Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontà. Così Gesù è vincitore del diavolo: egli ha legato l'uomo forte per riprendergli il suo bottino. La vittoria di Gesù sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione, suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre. La tentazione di Gesù manifesta quale sia la messianicità del Figlio di Dio, in opposizione a quella propostagli da Satana e che gli uomini desiderano attribuirgli. Per questo Cristo ha vinto il tentatore per noi: « Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato » (Eb 4,15). La Chiesa ogni anno si unisce al mistero di Gesù nel deserto con i quaranta giorni della Quaresima.(ccc 538-539-540)

Transcript of Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In...

Page 1: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Domenica 17 febbraio 2013 1° Domenica di Quaresima

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica I Vangeli parlano di un tempo di solitudine di Gesù nel deserto, immediatamente dopo che ebbe ricevuto il battesimo da Giovanni: « Lo Spirito lo sospinse nel deserto » (Mc 1,12) ed egli vi rimane quaranta giorni digiunando; sta con le fiere e gli angeli lo servono. Terminato questo periodo, Satana lo tenta tre volte cercando di mettere alla prova la sua disposizione filiale verso Dio. Gesù respinge tali assalti che ricapitolano le tentazioni di Adamo nel paradiso e quelle d'Israele nel deserto, e il diavolo si allontana da lui « per ritornare al tempo fissato » (Lc 4,13). Gli evangelisti rilevano il senso salvifico di questo misterioso avvenimento. Gesù è il nuovo Adamo, rimasto fedele mentre il primo ha ceduto alla tentazione. Gesù compie perfettamente la vocazione d'Israele: contrariamente a coloro che in passato provocarono Dio durante i quaranta anni nel deserto, Cristo si rivela come il Servo di Dio obbediente in tutto alla divina volontà. Così Gesù è vincitore del diavolo: egli ha legato l'uomo forte per riprendergli il suo bottino. La vittoria di Gesù sul tentatore nel deserto anticipa la vittoria della passione, suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre. La tentazione di Gesù manifesta quale sia la messianicità del Figlio di Dio, in opposizione a quella propostagli da Satana e che gli uomini desiderano attribuirgli. Per questo Cristo ha vinto il tentatore per noi: « Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato » (Eb 4,15). La Chiesa ogni anno si unisce al mistero di Gesù nel deserto con i quaranta giorni della Quaresima.(ccc 538-539-540)

Page 2: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

La maceria di oggi si chiama DISORDINE, lascia sempre tutto in giro, non si ricorda mai cosa deve fare, gli orari, gli appuntamenti e crea sempre un gran confusione. Non so voi, ma a me la confusione non piace per niente, non trovo quello che cerco, mi fa essere insicuro, non riesco a capire bene ciò che sto facendo e spesso è la causa di tanti errori. Sapete dopo tutto il disordine che ha portato il terremoto vorrei che tutto fosse sempre in ordine … e a volte per fare ordine nella propria vita c’è bisogno di tempo e silenzio, proprio come i giorni che Gesù ha passato nel deserto.

cerchiamo di mettere ordine in casa, a scuola, al lavoro, nelle amicizie, in parrocchia, nella vita …

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta

Page 3: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Lunedì 18 febbraio 2013

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica In linea con i profeti e con Giovanni Battista Gesù ha annunziato nella sua predicazione il giudizio dell'ultimo giorno. Allora saranno messi in luce la condotta di ciascuno e il segreto dei cuori. Allora verrà condannata l'incredulità colpevole che non ha tenuto in alcun conto la grazia offerta da Dio. L'atteggiamento verso il prossimo rivelerà l'accoglienza o il rifiuto della grazia e dell'amore divino. Gesù dirà nell'ultimo giorno: « Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me » (Mt 25,40). Cristo è Signore della vita eterna. Il pieno diritto di giudicare definitivamente le opere e i cuori degli uomini appartiene a lui in quanto Redentore del mondo. Egli ha « acquisito » questo diritto con la sua croce. Anche il Padre « ha rimesso ogni giudizio al Figlio » (Gv 5,22). Ora, il Figlio non è venuto per giudicare, ma per salvare e per donare la vita che è in lui. È per il rifiuto della grazia nella vita presente che ognuno si giudica già da se stesso, riceve secondo le sue opere e può anche condannarsi per l'eternità rifiutando lo Spirito d'amore. ( ccc 678-679)

Oggi togliamo da davanti la porta la maceria chiamata GIUDIZIO. E’ molto brava a giudicare tutti e tutto, vede sempre i difetti degli altri, non gli va mai bene nulla ma non fa niente per aiutare a migliorare. A voi succede di essere giudicati dagli altri? Vi piace quando dicono cose brutte su di voi o vedono solo i vostri difetti? A me non piace essere giudicato, ad esempio quando alla scuola

Page 4: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

dell’infanzia un mio amico dice che il mio disegno è brutto a me non piace e divento triste. La mia maestra però mi consola e dice sempre che tutti i disegni vanno bene se fatti con impegno e amore. Dice anche che il bello della scuola dell’infanzia è che non si danno voti (questo però io non l’ho molto capito …)e che un giorno saremo giudicati sull’amore e questo solo Gesù potrà farlo.

Proviamo a vivere questa giornata senza giudicare …

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta

Page 5: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Martedì 19 febbraio 2013

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica Così prendono vita le parole del Signore sul perdono, su questo amore che ama fino alla fine. La parabola del servo spietato, che corona l'insegnamento del Signore sulla comunione ecclesiale, termina con queste parole: « Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello ». È lì, infatti, « nella profondità del cuore » che tutto si lega e si scioglie. Non è in nostro potere non sentire più e dimenticare l'offesa; ma il cuore che si offre allo Spirito Santo tramuta la ferita in compassione e purifica la memoria trasformando l'offesa in intercessione. ( ccc 2843)

Oggi toglieremo la maceria della VENDETTA. Vi è mai successo che vostro fratello o sorella o qualche vostro amico vi facesse del male? Con botte o parole offensive o con azioni prepotenti come prendervi delle figurine o strappandovi un gioco di mano? Siii? Anche a me è capitato e subito volevo vendetta cioè volevo che anche il mio amico soffrisse quanto aveva fatto soffrire me. Un giorno però in chiesa, ho sentito pronunciare la parola perdono, dicevano che perdonare donava gioia e chi era perdonato diventava migliore. Che ne dite, ci proviamo anche noi?

Oggi proviamo a perdonare se qualcuno ci fa del male

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta

Page 6: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Mercoledì 20 febbraio 2013

Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell'Agnello che toglie il peccato del mondo e il sacrificio della Nuova Alleanza, che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio riconciliandolo con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati.

Questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici. Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio suo per riconciliare noi con lui. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore, offre la propria vita al Padre suo nello Spirito Santo per riparare la nostra disobbedienza ( ccc 613-614)

La maceria di questo giorno è la TESTARDAGGINE. Quando si mette in testa una cosa non c’è verso di farle cambiare idea. A volte la mia mamma mi dice che sono un testone, tipo alla mattina quando voglio portare a scuola un gioco nuovo e so che non si può. Oppure come quella volta che nevicava e io volevo indossare la maglietta nuova con le maniche corte … a voi non succede mai??? Alla fine però la mia mamma ha ragione e capisco che le cose che dice sono per il mio bene.

oggi cerchiamo di non essere “testoni” ma disponibili anche a cambiare idea …

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta

Page 7: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Giovedì 21 febbraio 2013

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica La tentazione più frequente, la più nascosta, è la nostra mancanza di fede. Si manifesta non tanto in una incredulità dichiarata, quanto piuttosto in una preferenza di fatto. Quando ci mettiamo a pregare, mille lavori o preoccupazioni, ritenuti urgenti, si presentano come prioritari; ancora una volta è il momento della verità del cuore e del suo amore preferenziale. Talvolta ci rivolgiamo al Signore come all'ultimo rifugio: ma ci crediamo veramente? Talvolta prendiamo il Signore come alleato, ma il cuore è ancora nella presunzione. In tutti i casi, la nostra mancanza di fede palesa che non siamo ancora nella disposizione del cuore umile: « Senza di me non potete far nulla » (Gv 15,5). ( ccc 2732)

PRESUNZIONE, questo è il nome della maceria di oggi. Pensa di essere la migliore di tutte, quella che sa far tutto e sempre molto bene. Non ha bisogno di nessuno, nemmeno di Gesù e della Chiesa. Anche voi a volte pensate di non aver bisogno di mamma, papà, fratelli, sorelle, amici, Gesù? Gesù ci dice che senza di Lui non possiamo fare nulla quindi proviamo a non aver paura a chiedere, cercare, bussare … .

Oggi offriamo al Signore una preghiera chiedendogli una grazia speciale per la nostra famiglia

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta

Page 8: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Venerdì 22 febbraio 2013

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica Nel collegio dei Dodici Simon Pietro occupa il primo posto. Gesù a lui ha affidato una missione unica. Grazie ad una rivelazione concessagli dal Padre, Pietro aveva confessato: « Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente » (Mt 16,16). Nostro Signore allora gli aveva detto: « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa » (Mt 16,18). Cristo, « Pietra viva », assicura alla sua Chiesa fondata su Pietro la vittoria sulle potenze di morte. Pietro, a causa della fede da lui confessata, resterà la roccia incrollabile della Chiesa. Avrà la missione di custodire la fede nella sua integrità e di confermare i suoi fratelli.

Gesù ha conferito a Pietro un potere specifico: « A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli » (Mt 16,19). Il « potere delle chiavi » designa l'autorità per governare la casa di Dio, che è la Chiesa. Gesù, « il Buon Pastore » (Gv 10,11), ha confermato questo incarico dopo la risurrezione: « Pasci le mie pecorelle » (Gv 21,15-17). Il potere di « legare e sciogliere » indica l'autorità di assolvere dai peccati, di pronunciare giudizi in materia di dottrina, e prendere decisioni disciplinari nella Chiesa. Gesù ha conferito tale autorità alla Chiesa attraverso il ministero degli Apostoli 308 e particolarmente di Pietro, il solo cui ha esplicitamente affidato le chiavi del Regno. ( ccc 552-553)

La maceria che toglieremo oggi si chiama SUPERIORITA’ e vuol sempre stare sopra tutti e comandare tutti, vuole essere sempre il capo. Sapete anche Gesù un giorno ha detto al suo amico Pietro che sarebbe diventato il capo della Sua Chiesa. Pietro però non è il capo che vuole essere superiore ma è un capo che si fa servo, un capo che custodisce ciò che Gesù gli ha affidato e che si mette al servizio dei fratelli. E’ ciò che fa ora il nostro Papa Benedetto XVI. E voi coi vostri amici, fratelli, sorelle, in casa, fate i capetti ? per comandare o per servire ed aiutare???

Oggi preghiamo in modo speciale per il nostro papa Benedetto XVI ringraziando per il suo prezioso ministero.

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta

Page 9: Dal Vangelo secondo Luca · 2019-12-01 · Lunedì 18 febbraio 2013 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà

Sabato 23 febbraio 2013

Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica Questo « come » non è unico nell'insegnamento di Gesù: « Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste » (Mt 5,48); « Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro » (Lc 6,36); « Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amati, così amatevi anche voi » (Gv 13,34). È impossibile osservare il comandamento del Signore, se si tratta di imitare il modello divino dall'esterno. Si tratta invece di una partecipazione vitale, che scaturisce « dalla profondità del cuore », alla santità, alla misericordia, all'amore del nostro Dio. Soltanto lo Spirito, del quale « viviamo » (Gal 5,25), può fare « nostri » i medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù. Allora diventa possibile l'unità del perdono, perdonarci « a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo » (Ef 4,32). La preghiera cristiana arriva fino al perdono dei nemici. Essa trasfigura il discepolo configurandolo al suo Maestro. Il perdono è un culmine della preghiera cristiana; il dono della preghiera non può essere ricevuto che in un cuore in sintonia con la compassione divina. Il perdono sta anche a testimoniare che, nel nostro mondo, l'amore è più forte del peccato. I martiri di ieri e di oggi rinnovano questa testimonianza di Gesù. Il perdono è la condizione fondamentale della Riconciliazione dei figli di Dio con il loro Padre e degli uomini tra loro. ( ccc 2842 e 2844)

La maceria di oggi si chiama MALEDIZIONE, vuole sempre il male per gli altri. Si può combattere e distruggere solo con la BENEDIZIONE cioè con il dire BENE. E’ facile benedire le persone che ci vogliono bene e che ci amano. È molto più difficile benedire chi ci è nemico, chi ci prende in giro o ci fa del male. A me piace un sacco quando la mamma e papà prima di dormire mi benedicono facendomi un piccolo segno di croce in fronte e poi anche io lo faccio a mia sorella anche se abbiamo litigato.

Prima di dormire radunatevi in preghiera insieme e beneditevi a vicenda genitori e bambini.

stacca la “maceria del giorno”, girala, colorala e riposizionala nella porta