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Dal design della Comunità al Design for All: per un’utenza sempre più ampliata

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Dal design della Comunità al Design for All:per un’utenza sempre più ampliata

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Questo approccio si basa su 7 principi universali di utilizzo che possono servire a valutare i progetti esistenti, guidare i processi di progettazione ed educare designer e consumatori sulle caratteristiche di prodotti e ambienti. Principio 1: Uso equoPrincipio 2: Uso flessibilePrincipio 3: Uso semplice ed intuitivoPrincipio 4: Percettibilità delle informazioniPrincipio 5: Tolleranza all'errorePrincipio 6: Contenimento dello sforzo fisicoPrincipio 7: Misure e spazi per l'avvicinamento e l'uso

Universal DesignIl “Design della Comunità” o “Universal Design” è definito come: “ Il design di prodotti ed ambienti utilizzabili/fruibili da tutti, nell’accezione più ampia, senza adattamenti o design speciale”.Lo scopo è semplificare la vita a chiunque realizzando ambienti, mezzi di comunicazione e prodotti utilizzabili dal più ampio numero di persone, riducendo o azzerando i costi aggiuntivi. E’ strettamente connesso al concetto di “Inclusive Design” o “Design for All”, nell’approccio del design di prodotti, servizi o ambienti che possano essere usufruibili dal maggior numero di persone senza distinzione d’età, abilità o circostanze.

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Nel 1985 venne coniato quindi il termine Universal Design dall’architetto RonaldMace che, essendo stato colpito dalla poliomielite, era costretto ad usare una sedia a rotelle e un respiratore. Mace definì l’Universal Design come “la progettazione di prodotti e ambienti utilizzabili da tutti, nella maggior estensione possibile, senza necessità di adattamenti o ausili speciali”. Questo tentativo di rendere tutti gli elementi e gli spazi accessibili e utilizzabili dalle persone nella maggiore misura possibile, non implica però che tutto sia completamente utilizzabile da parte di tutti: il termine si riferisce più che altro ad un atteggiamento metodologico piuttosto che a un rigido assunto dogmatico.

AZIENDE CHE APPLICANO I 7 PRINCIPILa Fujitsu è stata una delle prime società giapponesi ad applicare i principi dell’Universal Design, promuovendo attivamente lo sviluppo di prodotti e servizi che li incorporino.Anche la Mazda, fabbricando le automobili, pone attenzione al bene delle persone, promuovendo l’utilizzo di veicoli progettati appositamente per l’accessibilità della sedia a rotelle e degli altri veicoli welfare. Anche la la Fuji Xerox spera di offrire attrezzature basate sui principi dell’UniversalDesign che possa essere usata da tutti, per assicurare facilità di comunicazione in ambiente di lavoro fra il maggior numero di persone. Non è da meno la General Electric Co., che crede che al giorno d’oggi sia la cucina e la casa a doversi adattare alle necessità, che oltretutto cambieranno nel tempo, di diverse persone, senza più rifarsi ad uno standard di progettazione prefissato.

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Design for AllIl Design for All, secondo la Dichiarazione di Stoccolma dell’ EIDD, è il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza. La pratica del DfA fa uso cosciente dei bisogni e delle aspirazioni umane ed esige il coinvolgimento degli utenti finali in ogni fase del processo progettuale. Questo approccio innovativo costituisce una sfida creativa ed etica ad ogni designer, progettista, imprenditore, amministratore pubblico o leader politico.Questo principio è rivolto a soddisfare diverse tipologie di utenza:bambini, disabili permanenti, disabili temporanei e anziani ma non solo, contemplando anche chi è temporaneamente disabilitato per interagire con l’ambiente circostante (chi indossa i guanti, chi porta la spesa, i mancini, chi non conosce la lingua del paese o le abitudini..).A differenza del DfA, l’Universal Design tende a mirare al prodotto finale, utilizzando i 7 principi di facile applicazione tuttavia, anche se si hanno vantaggi a breve termine, si fallisce nel creare la coscienza dell’inclusione sociale nei decisori e nei progettisti.

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E’ possibile citare alcuni esempi di prodotti che applicano questi principi:•Il mouse asimmetrico: oggetto contemporaneamente per mancini e destri.•L’aerosol per asmatici JET prodotto da Chiesi Farmaceutici e disegnato da Design Group ItaliaLa bottiglia da 1 litro e mezzo della San Pellegrino che ha ottenuto addirittura l’Oscar del Packaging: con il corpo a “buccia d’arancia” tattile e significativo e la strozzatura a spirali consente una buona presa anche con mani bagnate o con difficoltà motorie•Contenitore shampoo della Acoderm che, attraverso l’uso di un alfabeto braille pone attenzione ai non vedenti•Ausilio per svitare i tappi

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•Forbici finlandesi Fiskars: studiate per una migliore e più confortevole posizione della mano•Flacone per prodotti farmaceutici di produzione svedese•Maniglia Leonardo prodotta da Ghiaini e disegnata dall’architetto Fabrizio Bianchetti:propone diversi modi di impugnatura: con la mano a presa alta, con la mano a presa bassa (bambino, adulto molto basso, utilizzatore di carrozzina, ecc) col gomito o con altre parti del corpo (chi ha difficoltà motorie o impedimenti, come pacchi, bambini in braccio, ecc).

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Metro di Copenhagen Ansaldo Breda, unione di Giugiaro Design con KHRAS architetturaRampa di accesso alla Tate Gallery di Londra: lunga 6 metri, per un dislivello di 3 metri, dà una perfetta agibilità a utenti diversiCupola del Reichstag di Norman Foster: con la strada panoramica a spirale consente la visione a 360° e l’agibilità a tutti.

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EVENTIConferenza Internazionale per il Design for AllIl 15 Settembre 2006 all’università di Lapland si è tenuta la conferenza Internazionale per il Design for All, chiusa a 150 partecipanti che rappresentano quasi le 20 nazionalità europee. Si è svolta a Rovaniemi, Finlandia, dove per tre giorni questi rappresentati si sono riuniti per discutere il tema del Design for All, di accessibilità e inclusione sociale. La conferenza è stata organizzata dall’EDeAN, European Design for All e-Accessiblity, in collaborazione con la finnica Design for All Network, il Centro Ricerca e Sviluppo per il benessere finlandese e l’università di Lapland.

Haakon Aspelum,Pier Luigi Emiliani e Sifis Klironomos al convegnoRay Adams presenta la eAccessibility parallel session

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Se volessimo analizzare il settore in senso lato, il design della comunità è ancora oggi visto come uno stile di progettazione rivolto ad un’utenza debole: anziani, persone con problemi fisici oppure bambini.Solo negli ultimi anni, progettisti e aziende hanno iniziato a individuare in questo settore l’apertura di un nuovo mercato che non è più solo identificabile con l’eccezionalità di esigenze che caratterizza quegli specifici profili d’utenza a cui già da tempo si rivolgono aziende specializzate nella produzione di arredi e ausili per anziani o disabili, ma con la normalità di bisogni ed aspettative di maggiore sicurezza e fruibilità degli oggetti di uso quotidiano che accomunano una percentuale sempre più poderosa di potenziali fruitori e acquirenti. L’evento fieristico per eccellenza di questo settoreè il PTE EXPO: Fiera e Congresso per la Terza Età, che si tiene ogni anno, da 7 anni a questa parte, a Verona nella terza settimana di Aprile presso Veronafiere, Viale del Lavoro,8. Rassegna specializzata in grado di valorizzare compiutamente aziende, operatori, professionisti, realtà pubbliche e private dedicate all’anziano e alle sue diversificate esigenze vanta le esposizioni delle migliori aziende del settore quali:

Design della Comunità in Italia: un settore in forte crescita

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•Harmonie Project, nata nel 1992, propone un’offerta di arredamenti innovativi e di alta qualità, contribuendo ad aumentare lo standard nell’arredo di biblioteche, case di cura/riposo, ospedali, centri di riabilitazione e scuole materne. www.harmonie.it

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•Generali Arredamenti s.r.l., con sede a Pistoia, è un’azienda leader come main contractor nel settore comunità, case di cura, RSA e alberghi, offrendo anche al cliente più esigente un servizio di ottima qualità. www.generaliarredamenti.it

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•Cla S.p.A., azienda di arredamenti per ospedali e comunità, progetta e distribuisce arredi specifici( letti di degenza ospedaliera, arredi per case di cura, arredi per ambulatori, arredi per esterni) fornendo al cliente un sevizio totale. www.nuovacla.it

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In Italia i principi del DfA stanno gradualmente espandendosi. Analizzando il settore da questo punto di vista si vede come anche il design italiano non si limiti più al semplice approccio ristretto ad un’utenza debole, ma abbia una visione più totalizzante.Ne è esempio il gruppo HB, acronimo per Human Basics che pone particolare attenzione sulla figura dell’utente-uomo, affrontando le sue reali necessità, considerando le difficoltà e i disagi, le capacità e le abilità; per trovare soluzioni e prodotti, effettuare ricerche progettuali o indagini di mercato.Il gruppo di progettisti, Gianna Arduini, Paola Bucciarelli, Sophie Corbetta, Giovanni del Zanna e Silvia Volpi, si è riunito per collaborare con privati o enti pubblici, gruppi di progettazione o aziende del settore che, come loro,portano avanti questi principi. Recentemente questo studio di architettura ha partecipato allo sviluppo architettonico della “CASA DOMOTICA”, in collaborazione con il Centro di Bioingegneria dell’Irccs”S.Maria Nascente” di Milano. Il progetto prevede la ristrutturazione di un'area all'interno del Centro “S. Maria Nascente” al fine di poter ricavare un appartamento domotico, ovvero ad elevato livello di automazione, che permetta a persone con disabilità di trovare il massimo livello di autonomia possibile nell'ambito domestico, sfruttando dispositivi e ausilitecnologicamente all'avanguardia.

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Nasce in Italia nel 1994 come delegazione tematica dell’ADI l’Istituto Italiano Design e Disabilità, assumendo nel 2006 la denominazione di IIDD Design for All Italia. La mission è favorire l’inclusione sociale delle persone disabili attraverso il progetto, migliorando così la qualità della vita attraverso i principi del Design for All. L’IIDD è membro fondatore del Design for AllInformation Exchange Europe (DAIEE), dell’European Design for All Centreof Excellence in Italy e Design for All e-Accessibility Network.L'IIDD è per l'Italia, un punto di riferimento, un luogo di dibattito e di iniziative per contribuire concretamente alle tematiche del Design for All ovvero al superamento dei conflitti uomo-ambiente attraverso il progetto. Opera con l'obiettivo di promuovere l’orientamento delle discipline del progetto verso il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza reale. Attraverso studi e attività finalizzate, l’IIDD intende contribuire alla definizione di strumenti idonei a una progettazione consapevole, applicata a differenti ambiti disciplinari, intesa a consentire la fruizione di ambienti/prodotti alla più ampia pluralità di soggetti, diversi fra loro per capacità percettive, motorie e cognitive.

L’IIDD Design for All Italia

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Nel tentativo di sensibilizzare aziende e non solo nei confrontidelle tematiche del DfA, l’IIDD ha indetto il concorso Cittabile2001, progetto indirizzato agli studenti di architettura e design e presentato alla Triennale di Milano il 3 Dicembre 2001 nel corso della Giornata Europea delle persone disabili. Le attivitàdel progetto sono state gestite e coordinate dal Comitato Scientifico dell’IIDD presieduto da Luigi Banidini Buti, architetto ed ergonomo europeo, e coordinato da Isabella Steffan, architetto ed ergonomo oltre che vice-presidente dell’IIDD. Dal 2001, invece, l’IIDD patrocina il Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza di architettura, attribuendo un proprio premio al committente che si sia dimostrato sensibile in un modo particolare al tema del Design for All. Per la quarta edizione, 2006, l’IIDD ha attribuito il proprio riconoscimento speciale alla Snaidero Spa per la cucina Skyline_Lab.Il progetto Skyline_lab nasce dalla volontà di andare ulteriormente incontro alle richieste degli utenti e in particolare alle persone disabili e alle loro famiglie. Un miglioramento dellivello di autonomia e di sicurezza dei disabili nell'ambiente domestico, si riflette infatti anche sulla qualità della vita dei loro familiari.Snaidero ha perciò deciso di dar vita ad un progetto di cucina non solo per disabili, ma per tutti. Un' intuizione che si è rivelata lungimirante, poichè la richiesta di questa cucina è risultata molto alta anche da parte di persone normodotate. Si tratta di un programma particolarmente flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze di ciascun utente attraverso soluzioni di diverso tipo.

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ADI- Associazione per il Design Industriale:Riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design: progetto, consumo, riciclo, formazione. Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni più appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l'intervento presso le istituzioni, la fornitura di servizi.

ESTEL GROUP: Dispone di una vasta gamma di prodotti, in grado di soddisfare le esigenze del consumatore moderno, attraverso un attento studio dell'ergonomia, dello spazio e del design. L'obiettivo è di comprendere al meglio le tendenze sociali, economiche e organizzative, in modo da essere in grado di studiare e offrire soluzioni di alto livello che soddisfino pienamente quelle che sono le esigenze e le richieste nel mondo del lavoro e dell'ambiente domestico. Proporre dunque elementi di arredo sempre all'avanguardia, offrendo prodotti di design e di ergonomia, ma completandoli con servizio e specializzazione a disposizione del Cliente per un'ottimale gestione dello spazio.

PARTNERS

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Il Living Tomorrow, evento fieristico a cui la Estel partecipa

Alcune immagini degli arredi proposti da Estel dove design e ergonomia sono al

servizio dell’utente.Sopra Sedia Uniqa

Sotto Arredo d’ufficio linea p046

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AIPi: L’AIPi (Associazione Italiana Progettisti in architettura d’interni) è l’associazione nazionale di riferimento per tutti coloro che si occupano professionalmente di architettura di interni. Enti dell’AIPi:Commissione Ambiente: Programma e divulga, con la collaborazione di Enti e aziende specifiche l'ecologia del progetto Responsabile: Chiarelli DomenicoCommissione Fruibilità Ampliata: Pone l'attenzione sulla fruibilità degli ambienti a persone con disabilità permanente e/o temporanea. Responsabile : Raneri Sebastiano

URBAN CENTER: L’Urban Center, istituito dall’Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, si trova nel cuoreistituzionale e culturale della città: Galleria Vittorio Emanuele, a pochi metri dalla Scala, Palazzo Marino e Piazza del Duomo. E’ il luogo istituzionale dove vengono presentate le grandi trasformazioni che interessano la città e illustrate le politiche urbanistiche nonché le forme che l’Amministrazione mette in attoper realizzarle. Si tengono all’Urban Center le conferenze stampa di presentazione di concorsi per l’attuazione di procedure urbanistiche di rilievo, con la partecipazione delle più importanti istituzioni milanesi e di personalità del mondo accademico e culturale e professionisti del settore.

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SNAIDERO E L’IMPEGNO SOCIALE

“Produrre esclusivamente cucine, nel rispetto dell’ambiente e solo con i materiali migliori è la nostra specialità. Progettarle per sfidare il tempo e migliorare la qualità della vostra vita, la nostra missione”.Snaidero punta da sempre alla piena soddisfazione dei propri clienti e, all’interno dell’azienda, a favorire la creazione di un clima di lavoro sereno e l’instaurarsi di rapporti di lavoro informali e collaborativi. IL PROGETTO SKYLINE_LAB: Nel 2002 c’è l’idea di sviluppare una cucina studiata per accrescere l’autonomia e l’indipendenza delle persone con disabilità: nasce cosi Skyline_lab. Un miglioramento del livello di autonomia e di sicurezza del disabile nel proprio ambiente domestico si riflette infatti anche sulla qualità della vita dei suoi familiari, alleggeriti di incombenze connesse alla sua assistenza. Il progetto si è quindi concretizzato sulla base di un approfondito studio iniziale: è emerso come molte esigenze di persone disabili siano comuni a gran parte dell’utenza di una cucina e che quello che per un disabile è una necessità, per una persona normalmente abile può costituire fonte di maggiore comodità. Snaidero ha perciò deciso di dar vita ad un progetto di cucina per un’utenza ampliata, fornendo un programma particolarmente flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze di ciascun utente attraverso soluzioni di diverso tipo (es. ripiani estraibili per afferrare gli oggetti con maggiore facilità, piani di lavoro su misura).

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PAOLO FAVARETTO Nato a Padova nel 1950, laureato in architettura a Venezia, ha fondato il proprio studio di progettazione, oggi Favaretto & Partners, nel 1973. Attivo come designer e consulente per l'industria, collabora con importanti aziende in Italia e all'estero. E' presidente di ADI NordEst, fondatore dell' I.I.D.D. (Istituto Italiano Design Disabilità), membro del Board of Directors dell'E.I.D.D. (European Institute for Design and Disability).

IL DESIGN for ALL per…

Alcuni prodotti:

Sedia da uffico Uniqa, per Estel 2003Sedia Venezia 2006Seggiolino Abbraccio, prototipo in coll. con Avril Accolla