dal 21 aprile al 6 maggio 2007 Limone Fonderie Teatrali di ...

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diretto da Pietro Carriglio dal 21 aprile al 6 maggio 2007 Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri In collaborazione con la Lo spettacolo è evento conclusivo dell’anno di

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diretto da Pietro Carriglio

dal 21 aprile al 6 maggio 2007Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri

In collaborazione con la Lo spettacolo è evento conclusivo dell’anno di

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Fahrenheit 451 suscita più o meno la stessa sensazione di 1984 diOrwell o di Odissea nello spazio di Kubrick: il 2001 è già passato dasei anni, e per quanto il mondo cambi rapidamente, non cambia maiabbastanza rapidamente….Quando la letteratura parla del futuro c'è sempre un'aria da"apocalisse". Sono pochissime le opere che presentano il futuro comeun'utopia positiva: mi viene in mente solo La cimice di Majakovski,peraltro poi sbugiardato dalla storia. Quindi, potremmo dire che adessere profeti di sventura non si sbaglia mai…D'altra parte, mi pare opportuno ricordare che questa commedia nonè la riduzione del romanzo, ma è un testo teatrale scritto dallo stessoBradbury proprio per la scena. E nel confronto con il palcoscenicoappare maggiormente chiaro che c'è una differenza tra il "futuro rac-contato" e il "futuro rappresentato": raccontarlo si può, rappresentar-lo no. La rappresentazione è fatta di segni espliciti, visibili, tangibili eci sono segni che non possiamo possedere...

E dunque qual è il futuro di Bradbury? Il testo non parla di problemiecologici, non parla dell'assetto economico né di quello religioso: tuttiargomenti che oggi, se guardiamo al futuro, ci interessano enorme-mente. Cosa resta? Per l'allestimento sembra preferibile concentrarela nostra attenzione sul tema "principale" e non tentare di abbracciareuna idea generica di futuro. Dobbiamo circoscrivere l'opera al tema chetratta: la distruzione del libro e di ciò che il libro significa. Ed è un temache tutti conosciamo: si tratta di capire se affrontarlo dal punto di vistaideologico o metaforico. Ma se dobbiamo parlare di futuro, credo sia

meglio parlarne in termini di metafora. Altrimenti, se dovessimo fareideologia, non possiamo non constatare che avremmo potuto ambien-tare la storia in tante epoche passate: epoche che hanno realmentevisto quanto racconta Farhenheit. E non ci sarebbe bisogno, quindi, ditirare in ballo il futuro. Dunque preferiamo un "se succedesse" e non un"quando succederà". Infine, se si dovesse dare un connotato ideologi-co troppo dichiarato all'opera, per alcune parti del testo si rischierebbedi "scivolare" in una specie di moralismo - che peraltro non fa parte dinessun futuro…Dunque Farhenheit come metafora o come sollecitazione, o ancoramonito alla "necessità della memoria". In questo senso non è più ne-cessario pensare al "futuro". La perdita di memoria è qualcosa che, daquando il romanzo ha visto la luce ad oggi, ha subito una accelerazioneesponenziale. Quindi non si tratta di trovare una “attualità" della com-media, che ha cinquanta anni e a tratti, drammaturgicamente parlando,li dimostra. Né si tratta di immaginare scenari futuri, dal momento cheormai siamo dentro quegli stessi scenari. Questo perché lo spuntotuttora più accettabile non è tanto se sia bene o male il rogo dei libri, nécosa significhi ideologicamente, né infine che tipo di societàcontraddistingue, ma semmai altro. Chiedersi il mondo dov'è, come èl'informazione, affrontare il problema della non-conoscenza. Insomma,il tema della utilità della non-perdita di memoria mi sembra qualcosatutto sommato ovvio, ma sensato, di cui parlare.

(Tratto da un'intervista a Luca Ronconi curata da Andrea Porcheddu epubblicata su Teatro/Pubblico, n°18, aprile-maggio 2007)

Fahrenheit 451di RAY BRADBURYversione teatrale tradotta da MONICA CAPUANI e DANIELE D’ANGELO

un progetto di LUCA RONCONI ed ELISABETTA POZZIpersonaggi interpretiMontag vigile del fuoco FAUSTO RUSSO ALESIBlack vigile del fuoco STEFANO ALESSANDRONIHolden vigile del fuoco FORTUNATO CERLINOBeatty capo dei vigili del fuoco ALESSANDRO BENVENUTIClarisse una ragazza giovane ELISABETTA POZZIprimo Paramedico MICHELE MACCAGNOsecondo Paramedico ANDREA SIMONETTIMildred moglie di Montag MELANIA GIGLIOMrs Hudson una vecchia signora MARIA GRAZIA MANDRUZZATOFaber nonno di Clarisse ELISABETTA POZZIAlice vicina di casa dei Montag MARIANGELA GRANELLIHelen amica di Mildred CARLOTTA VISCOVOAristotele Uomo-libro MICHELE MACCAGNODostoevskij Uomo-libro ANDREA SIMONETTIBrontë Donna-libro CARLOTTA VISCOVOCarroll Donna-libro MARIANGELA GRANELLIe con LUIGI BORTOLASO, DINO CAMPAGNA, AURO CARBONI, LINA CHIRIACO,ANNA MARIA FERRARA, PABLO FRANCHINI, GIUSEPPE GIACONELLA,ANTONIO LIPPOLIS, CARLA MARTELLOZZO, MICHELE MIETTO, LAILA PACINI,PAOLO PAOLINI, LUCIANO ROSSO, ANNA SIMONETTI, NICOLÒ TODESCHINIregia LUCA RONCONIscene TIZIANO SANTI costumi GIANLUCA SBICCA, SIMONE VALSECCHIsuono DANIELE D’ANGELO luci SERGIO ROSSIregista assistente CARMELO RIFICI movimenti ALESSIO ROMANOFondazione del Teatro Stabile di Torino / Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaTeatro di Roma / Teatro Biondo Stabile di Palermo