DAAW EDIFICI RESIDENZIALI CON STRUTTURA IN ACCIAIO

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1 OMNIA 1929 SERVIZI E CONSULENZE IMMOBILIARI [email protected] – P.I. 02406180188 – C.F. DLLDVD61B12G388W – REA n. 271626 Bioedilizia, sostenibilità e risparmio energetico. Il sistema costruttivo a secco Oggi anche in Italia, si contrappongono alle tradizionali tecniche costruttive innovative tecnologie con una maggiore attenzione rivolta alla sostenibilità e al risparmio energetico . Il sistema costruttivo a secco pone le basi per un’ ulteriore evoluzione nel campo della bioedilizia. Forte distinzione fra i due sistemi costruttivi sta nel fatto che il primo (tradizionale) utilizza i leganti, quali malte, colle, cementi e altro, mentre quello a secco propone delle strutture che vengono assemblate in modo meccanico in cantiere. Il sistema costruttivo a secco consente di costruire soffitti, pareti, contro pareti e sotto pavimentazioni utilizzando delle strutture modulari, ma non solo. Agli edifici residenziali realizzati con questo sistema costruttivo vengono garantite le prestazioni, certificate in materia di prevenzione incendi, sicurezza, isolamento termico ed acustico. Il progettista stabilisce componenti e materiali più adatti; successivamente, attraverso operai specializzati, avviene l’assemblaggio in cantiere. Il sistema costruttivo a secco si basa sulla prefabbricazione dei componenti. Ogni parte è prodotta da aziende specializzate, con la massima precisione e nei tempi prestabiliti. Pertanto si ha una previsione sia dei costi di messa in opera che dei tempi. Il sistema considera a priori il comfort e il risparmio. L’energia è prodotta da fonti rinnovabili, puntando alla miglior resa degli impianti e dell’isolamento sia termico che acustico. Aspetti fondamentali che caratterizzano il sistema costruttivo a secco: Completa libertà da parte del progettista nell’affrontare il progetto. Un’accurata progettazione sia strutturale che dei componenti. La costante ricerca di soluzioni più flessibili ed immediate, in quanto è sempre più difficile reperire manodopera specializzata, Flessibilità dei componenti per eventuali sostituzioni o cambi di distribuzione (ad esempio degli spazi interni) o altro. Reversibilità dell’edificio con possibile riciclo dei componenti o riuso dell’opera, Il rispetto dei costi di produzione, Il rispetto dei tempi di consegna dell’edificio. Gli elementi utilizzati a livello strutturale nel sistema a secco sono l’acciaio, legno, rivestimenti, isolanti e finiture, quali ad esempio lastre in gesso rivestito e orditure metalliche in acciaio zincato. Il sistema costruttivo a secco non esclude l’utilizzo di questi elementi abbinati a strutture già esistenti o a tipologie strutturali quali cemento, laterizio e altri.

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Il sistema costruttivo a secco consente di costruire soffitti, pareti, contro pareti e sotto pavimentazioni utilizzando delle strutture modulari, ma non solo. Agli edifici residenziali realizzati con questo sistema costruttivo vengono garantite le prestazioni, certificate in materia di prevenzione incendi, sicurezza, isolamento termico ed acustico. Gli elementi utilizzati a livello strutturale nel sistema a secco sono l’acciaio, legno, rivestimenti, isolanti e finiture, quali ad esempio lastre in gesso rivestito e orditure metalliche in acciaio zincato. Il sistema costruttivo a secco non esclude l’utilizzo di questi elementi abbinati a strutture già esistenti o a tipologie strutturali quali cemento, laterizio e altri.

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Bioedilizia, sostenibilità e risparmio energetico. Il sistema costruttivo a secco

Oggi anche in Italia, si contrappongono alle tradizionali tecniche costruttive innovative tecnologie con una maggiore attenzione rivolta alla sostenibilità e al risparmio energetico.

Il sistema costruttivo a secco pone le basi per un’ ulteriore evoluzione nel campo della bioedilizia.

Forte distinzione fra i due sistemi costruttivi sta nel fatto che il primo (tradizionale) utilizza i leganti, quali malte, colle, cementi e altro, mentre quello a secco propone delle strutture che vengono assemblate in modo meccanico in cantiere. Il sistema costruttivo a secco consente di costruire soffitti, pareti, contro pareti e sotto pavimentazioni utilizzando delle strutture modulari, ma non solo. Agli edifici residenziali realizzati con questo sistema costruttivo vengono garantite le prestazioni, certificate in materia di prevenzione incendi, sicurezza, isolamento termico ed acustico. Il progettista stabilisce componenti e materiali più adatti; successivamente, attraverso operai specializzati, avviene l’assemblaggio in cantiere. Il sistema costruttivo a secco si basa sulla prefabbricazione dei componenti. Ogni parte è prodotta da aziende specializzate, con la massima precisione e nei tempi prestabiliti. Pertanto si ha una previsione sia dei costi di messa in opera che dei tempi. Il sistema considera a priori il comfort e il risparmio. L’energia è prodotta da fonti rinnovabili, puntando alla miglior resa degli impianti e dell’isolamento sia termico che acustico. Aspetti fondamentali che caratterizzano il sistema costruttivo a secco: • Completa libertà da parte del progettista nell’affrontare il progetto. • Un’accurata progettazione sia strutturale che dei componenti. • La costante ricerca di soluzioni più flessibili ed immediate, in quanto è sempre più difficile reperire manodopera specializzata, • Flessibilità dei componenti per eventuali sostituzioni o cambi di distribuzione (ad esempio degli spazi interni) o altro. • Reversibilità dell’edificio con possibile riciclo dei componenti o riuso dell’opera, • Il rispetto dei costi di produzione, • Il rispetto dei tempi di consegna dell’edificio. Gli elementi utilizzati a livello strutturale nel sistema a secco sono l’acciaio, legno, rivestimenti, isolanti e finiture, quali ad esempio lastre in gesso rivestito e orditure metalliche in acciaio zincato. Il sistema costruttivo a secco non esclude l’utilizzo di questi elementi abbinati a strutture già esistenti o a tipologie strutturali quali cemento, laterizio e altri.

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Trave complessa.- Segmenti travi profilate.-

Trave_complessa_giunti.-

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Perchè L’ACCIAIO 1. L’acciaio è risparmio.

La prefabbricazione, l’integrazione architettonica, le metodologie di fissaggio ed i montaggi rapidi e veloci, inducono risparmio. Nonostante forme comunque complesse di edifici il periodo di tempo per concludere un’opera è sempre contenuto e di conseguenza risultano contenuti i costi di cantiere . L’acciaio è un materiale economico e permette tempi di consegna brevi, riducendo i costi di investimento e permettendone un più rapido ritorno. L’altro rapporto tra la resistenza meccanica ed il peso specifico dell’acciaio, assicura notevoli prestazioni statiche con ridotti ingombri e pesi contenuti tali da ottimizzare i costi di trasporto ed i costi delle opere di fondazione: Nel caso di fabbricati multipiano il minor spessore dei solai consente di guadagnare, sino ad un piano in più a parità di altezza del fabbricato o comunque di ridurre il volume del fabbricato ed il costo del condizionamento; L’ingombro delle colonne è nettamente inferiore a qualsiasi altra soluzione e consente un guadagno di spazio che si ripercuote positivamente sul prezzo di vendita o di affitto.- Le strutture metalliche permettono il loro riutilizzo o riadattamento e in caso di demolizione consentono la rivendita dei materiali di recupero:

2. L’acciaio è flessibile Non ci sono difficoltà a trasformare l’opera in acciaio ed a adattarla a nuove esigenze ed un diverso utilizzo. Qualora si richieda un utilizzo dei carichi utili, gli elementi strutturali possono essere rinforzati individualmente oppure possono essere aggiunte strutture modulari. Possono essere facilmente introdotti nuovi collegamenti tramite saldatura o bullonatura, consentendo variazioni per quanto riguarda le prestazioni o una diversa destinazione d’uso. Alla struttura in acciaio è possibile applicare facilmente gli altri componenti della costruzione, quali pareti di facciata, divisorie, impianti di condizionamento, impianti specifici e vari. 3. L’acciaio è veloce Realizzazione e messa in opera in tempi brevi, oggi indispensabile per il buon fine di un progetto: La prefabbricazione delle strutture viene eseguita in officina mentre si eseguono le fondazioni, che saranno eseguite in minor tempo data la leggerezza dell’acciaio e quindi minor carichi. 4. L’acciaio è prestigio e garanzia di qualità Campate senza colonne e illuminazione naturale oppure colonne sottile e linee pulite sono alcune fra le tante scelte per enfatizzare la natura funzionale del progetto, per realizzare le proprie idee più ardite e per ottenere i risultati più prestigiosi facendo diventare la stessa struttura in acciaio elemento architettonico. Produzione precisa e documentata garantisce la qualità del prodotto, assicurandone una lunga durata con una manutenzione normale. L’acciaio consente un controllo visivo immediato, un eccellente resistenza naturale del sisma, una garanzia di protezione in caso di incendio, una lunga durata a fronte di una

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normale manutenzione prevedibile e quantificabile, poco ingombrante e di poco disturbo per l’ambiente e di durata ridotta . 5. L’acciaio è ecologico La struttura metallica associata a facciate, solai e pareti idonei, meglio di altre, può far raggiungere un isolamento termico ed acustico di qualità. 6. L’acciaio è bellezza – eleganza e semplicità L’acciaio può soddisfare le necessità dei progettisti, incorporando elementi curvi e lineari in modo creativo. Può inoltre consentire l’uso di parti mobili, di materiali e di colori diversi. Ogni espressione architettonica ha una soluzione in acciaio, ne attestano la versatilità e bellezza le numerose e magnifiche realizzazioni nazionali e mondiali, considerando che l’acciaio può essere abbinato a qualsiasi altro materiale complementare o accessorio . 7. I vantaggi dell’acciaio Grazie alla loro leggerezza le strutture in acciaio consentono soluzioni efficienti sia dal punto di vista acustico che termico permettendo l’integrazione di tutti i materiali più innovativi idonei allo scopo. La strutture in acciaio non precludono l’uso degli altri materiali da costruzione come legno e vetro e permettono verniciature, trattamenti per la resistenza al fuoco e finiture superficiali di ogni tipo. Le strutture in acciaio sono intrinsecamente le più sicure e sono simicamente le più prestanti. Le giunzioni, spesso a vista, consentono un facile controllo anche dopo diversi anni. I materiali e la loro qualità sono testati a priori e non dipendono da miscelazioni o da condizioni atmosferiche . Validità dell'acciaio per la protezione antisismica Ovunque nel mondo, laddove siano presenti dei rischi sismici, l'acciaio è utilizzato nelle costruzioni come garanzia di sicurezza e protezione delle persone, grazie alle sue caratteristiche meccaniche e prestazionali.

In questi giorni spesso si fa riferimento a USA e Giappone, Paesi a rischio sismico persino più elevato dell'Italia ed al fatto che un terremoto come quello di L'Aquila in quei luoghi avrebbe provocato solo pochi danni marginali. Ricordiamo che in questi Paesi le costruzioni in genere e quelle antisismiche in particolare, sono realizzate prevalentemente con struttura in acciaio. E allora appare sorprendente ed incomprensibile la ragione per cui, tra le possibili soluzioni costruttive antisismiche, non si parli in Italia di quella che è da considerarsi certamente la più efficace: l'acciaio strutturale. La filiera delle costruzioni in acciaio, rappresentata dai firmatari, vuole sottolineare come l'acciaio possa e debba essere la risposta più giusta per la riedificazione degli edifici crollati in Abruzzo. Riteniamo quindi fondamentale che l'analisi critica di quanto accaduto e le scelte per la sicurezza dei futuri interventi in edilizia in Italia passino attraverso un confronto con l'esperienza di Paesi che hanno saputo affrontare e vincere la sfida ai terremoti.

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Una testimonianza sulla validità della soluzione costruttiva in acciaio contro il rischio sismico, riguarda un'indagine conoscitiva nel Friuli a seguito del terremoto del 1976. L'indagine si è svolta attraverso rilievi su 30 fabbricati esistenti in zona con struttura portante in carpenteria metallica e pannelli e lamiere in acciaio. Gli edifici hanno retto efficacemente alle azioni del sisma. Perchè l'acciaio L'acciaio risponde perfettamente ai più severi requisiti costruttivi per la costruzione in zona sismica. Le strutture in acciaio garantiscono la possibilità di assorbire l'energia sismica, utilizzando le elevate riserve plastiche tipiche del materiale, tramite l'uso di dettagli costruttivi decisamente meno onerosi rispetto a quelli che sarebbe necessario prevedere in una struttura in cemento armato. Inoltre le costruzioni in acciaio sono caratterizzate da pesi strutturali decisamente inferiori rispetto alle soluzioni costruttive con materiali più tradizionali, riducendo perciò l'entità delle forze inerziali generate dal sisma sulla struttura e garantendo al contempo una più efficace capacità di dissipare l'azione sismica. Acciaio: non solo per le nuove costruzioni Non solo nuove costruzioni. L'acciaio è il materiale idoneo anche per gli interventi di ristrutturazione e di adeguamento sismico degli edifici in muratura o cemento armato lesionati. L'impiego di elementi in acciaio può inoltre prodursi nel rispetto più totale della ricchezza culturale propria del patrimonio edilizio di centri storici quali l'Aquila e le altre località oggi colpite. La capacità di far rivivere nel tempo le costruzioni esistenti, ricollocandole responsabilmente nel contesto urbanistico e paesaggistico, è un contributo che, in generale, l'acciaio sa sempre dare all'ambiente. L'acciaio offre un prezioso mix di qualità Oltre alla sostenibilità ambientale ed alla rispondenza a requisiti di antisismicità, l'acciaio offre tanti altri pregi quali la funzionalità, la durabilità, le potenzialità architettoniche, la rapidità costruttiva e la semplicità di messa in opera. La produzione in azienda secondo elevati standard qualitativi delle costruzioni in acciaio e la facilità di assemblaggio della carpenteria metallica con elementi di tamponamento e copertura in acciaio consentono, infatti, di realizzare rapidamente soluzioni finite in tempi record. Quest'ultimo aspetto è importante alla luce della determinazione che le istituzioni ed il popolo abruzzese stanno dimostrando nel voler ricostruire in tempi celeri quanto perduto. A seguito di altri recenti eventi sismici disastrosi, in Umbria - Marche (1997) ed in Molise (2002), le istituzioni e l'opinione pubblica hanno già dedicato particolare riguardo al problema della protezione nei confronti del terremoto. Le Autorità Governative preposte allo scopo hanno favorito lo sviluppo e la pubblicazione di nuovi codici normativi che includono importanti innovazioni nel campo della progettazione in zona sismica (Norme Tecniche di Costruzione di cui al DM 14-01-08). Tra i possibili rimedi per le future nuove costruzioni riteniamo importante, in primis, l'impegno del Governo ad anticipare l'entrata in vigore della suddetta normativa, che ormai viene prorogandosi dal 2003. Proprio per questo, gli enti sottoscriventi il presente comunicato, rappresentanti delle principali e qualificate aziende italiane ed internazionali operanti nel settore delle costruzioni in acciaio, desiderano mettere sinergicamente a disposizione delle istituzioni,

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delle committenze pubbliche, degli uffici tecnici, delle imprese locali e delle famiglie aquilane colpite, tutta la propria esperienza per sfruttare le straordinarie qualità dell'acciaio. Auspichiamo che in questo momento di difficoltà, per aiutare la ricostruzione in Abruzzo, si possa cogliere questo nostro appello come un'opportunità di crescita culturale nel mondo dell'edilizia e di salto di qualità del nostro Paese per quanto riguarda la sicurezza delle costruzioni. Le aziende appartenenti alle Associazioni firmatarie si mettono fin d'ora a disposizione del Paese e delle sue Istituzioni per portare il loro contributo nel ripensare metodi e soluzioni costruttive.

Continua il periodo transitorio della UNI EN 1090-1 ma a breve diventerà cogente. Tale norma è destinata a mutare l’assetto di certificazione per tutti i fabbricanti di manufatti in acciaio ed alluminio. E' già possibile e successivamente diverrà obbligatorio, immettere sul mercato prodotti marcati CE solo dopo averli caratterizzati attraverso l’effettuazione delle prove iniziali di tipo (ITT) e dopo aver implementato il controllo della produzione in fabbrica (FPC). Attività per le quali è necessaria la verifica di un Ente Notificato CPD, ovvero secondo la nuova notifica CPR, come Istituto Giordano. SISMA "Acciaio elastico e cuscinetti antisismici" A Tokyo un sisma del 7° grado causerebbe solo 400 vittime, in Calabria 32 mila

Utilizzare le tecniche più avanzate può costare fino al 20 per cento in più UN TERREMOTO di grado 7, nell'Appennino meridionale provocherebbe tra i 5 e gli 11mila morti, in Giappone 50. Un sisma ancora più violento (intensità 7,5) in Calabria causerebbe tra le 15 e le 32mila vittime, appena 400 in una città densamente popolata come Tokyo. A fare la stima dei possibili danni di un identico sisma in Italia o in Giappone è uno studio di Alessandro Martelli, che insegna "costruzioni in zona sismica" all'università di Ferrara, dirige la sezione "prevenzione rischi naturali" all'Enea ed è presidente dell'Associazione nazionale di ingegneria sismica. "In Giappone un terremoto come quello dell'Aquila non sarebbe neanche finito sul giornale" dice. "E invece da noi l'applicazione della legge che impone criteri antisismici per gli edifici di nuova costruzione viene rimandata in continuazione". Il "segreto" del Giappone (ma anche di California, Messico, Turchia, Nuova Zelanda) sta in tecnologie come i cuscinetti antisismici disposti alla base degli edifici, l'uso di acciai molto più elastici del normale, la fibra di carbonio che avvolge i pilastri e li rende più resistenti alle fratture, apparecchi detti "dissipatori" che assomigliano agli ammortizzatori di un auto e vengono disposti tra un piano e l'altro degli edifici più a rischio.

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"Non esiste terremoto in grado di far crollare un palazzo costruito adottando tutti i dispositivi dell'ingegneria antisismica" sottolinea Rui Pinho, che insegna meccanica strutturale all'università di Pavia ed è responsabile del settore rischio sismico all'European Centre for training and research in earthquake engineering. "Lo provano i casi di California e Giappone, dove sismi molto potenti provocano danni limitati".

In Italia un censimento degli edifici più o meno resistenti ai sismi esiste, ed è in mano tra gli altri alla Protezione Civile. Viene però classificato tra i "dati sensibili" e non è reso pubblico. "Divulgarlo potrebbe generare paure ingiustificate tra la popolazione" spiega Pinho. Secondo cui a subire i danni maggiori durante un sisma sono soprattutto gli edifici in muratura ("Solo il 10% dei palazzi che crollano sono di cemento armato") e l'80% delle strutture edilizie italiane è in grado di uscire indenne da un evento come quello abruzzese. "A crollare per una magnitudo 5 o 6 è lo 0,5% degli edifici" dice l'ingegnere di Pavia. "Una percentuale piccola, eppure l'evento è così disastroso da lasciare difficilmente sopravvissuti". La "vulnerabilità" degli edifici dell'Aquila, in particolare dell'ospedale San Salvatore, non è passata inosservata nemmeno alle Nazioni Unite. Dopo che un sisma classificato come "di

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intensità moderata" ha distrutto parte dell'Abruzzo, l'agenzia dell'Onu per la prevenzione delle catastrofi ci ha ricordato il dovere di adottare di più i criteri antisismici. "Costruire un edificio nuovo nel rispetto delle norme antisismiche fa lievitare la fattura del 3-5 per cento. Risparmiare una cifra ridicola e non rispettare le norme di sicurezza è un gesto criminale" ha detto lunedì Pascal Peduzzi, consigliere scientifico dell'agenzia Onu basata a Ginevra "International Strategy for Disaster Reduction". Ieri gli ha fatto eco il direttore dell'Isdr, Salvano Briceno: "Gli ospedali avrebbero dovuto essere rafforzati meglio, riducendo la portata della catastrofe. Si tratta di edifici essenziali, che bisogna rafforzare in modo prioritario". Il San Salvatore "è stato costruito 15 anni fa, quando già si disponeva delle informazioni tecniche" per difendersi dalla violenza delle onde sismiche. "L'Italia - secondo Pinho - ha una normativa e un livello della ricerca che sono all'avanguardia nel mondo. Il vero punto debole è l'applicazione delle leggi". Per iniziare a costruire le scuole con criteri anti-terremoto, in Italia, c'è voluta la tragedia di San Giuliano. "Quell'istituto, il primo in Italia, ora è stato ricostruito con un isolamento sismico alle fondamenta. Altre 15 scuole attualmente sono in costruzione con la stessa tecnica, di cui sei solo in Toscana" spiega Martelli. Alle lungaggini della politica, in Italia si sovrappone una storia edilizia lunga e stratificata. "Abbiamo edifici di centinaia o migliaia di anni - sottolinea Giampaolo Cavinato, ricercatore dell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr. "A volte si è ricostruito sulle rovine di edifici distrutti, e perfino capire come sono fatte le fondazioni diventa difficile".

Casa Passiva

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Una casa è definita passiva (Passivhaus in tedesco, passive house in inglese) quando mantiene condizioni di benessere termico senza ricorrere ad impianti di riscaldamento convenzionali e con bassissimi consumi energetici grazie a sistemi d'isolamento ed allo sfruttamento dell'energia solare e di altre fonti di energia alternative. Per la costruzione di una casa passiva generalmente si utilizzano generalmente materiali naturali, quali ad esempio il legno. Nate in Svezia, le case passive sono diffuse principalmente in nord-Europa: Germania, Austria e Olanda capofila. In Italia si contano varie esperienze realizzate in questo senso e recentemente è stato inaugurato a Follonica, in provincia di Grosseto, il primo condominio, se non passivo, comunque altamente ecologico, caratterizzato dallo sfruttamento sinergico di varie fonti di energia rinnovabile. In Austria, a partire dal 2015, la casa passiva sarà lo standard prescritto per tutti gli edifici e nella regione austriaca del Vorarlberg l'adozione di standard da passivhaus è obbligatoria già dal 1º gennaio 2007.

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L' istituto di case passive tedesco PHI (Darmstadt) considera una costruzione passiva quando soddisfa i seguenti requisiti quantitativi: • fabbisogno energetico utile richiesto per il riscaldamento ≤ 15 kWh/(m²a); • fabbisogno energetico utile richiesto per il raffreddamento ≤ 15 kWh/(m²a); • carico termico invernale ≤ 10 W/m² ; • carico termico estivo ≤ 10 W/m² ; • tenuta all'aria n50 ≤ 0,6/h ; • fabbisogno energetico primario di energia ≤ 120 kWh/(m²a)

Bioedilizia, sostenibilità e risparmio energetico. Il sistema costruttivo a secco

Oggi anche in Italia, si contrappongono alle tradizionali tecniche costruttive innovative tecnologie con una maggiore attenzione rivolta alla sostenibilità e al risparmio energetico.

Il sistema costruttivo a secco pone le basi per un’ ulteriore evoluzione nel campo della bioedilizia.

Forte distinzione fra i due sistemi costruttivi sta nel fatto che il primo (tradizionale) utilizza i leganti, quali malte, colle, cementi e altro, mentre quello a secco propone delle strutture che vengono assemblate in modo meccanico in cantiere. Il sistema costruttivo a secco consente di costruire soffitti, pareti, contro pareti e sotto pavimentazioni utilizzando delle strutture modulari, ma non solo. Agli edifici residenziali realizzati con questo sistema costruttivo vengono garantite le

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prestazioni, certificate in materia di prevenzione incendi, sicurezza, isolamento termico ed acustico.

Il progettista stabilisce componenti e materiali più adatti; successivamente, attraverso operai specializzati, avviene l’assemblaggio in cantiere.

Il sistema costruttivo a secco si basa sulla prefabbricazione dei componenti. Ogni parte è prodotta da aziende specializzate, con la massima precisione e nei tempi prestabiliti. Pertanto si ha una previsione sia dei costi di messa in opera che dei tempi.

Il sistema considera a priori il comfort e il risparmio. L’energia è prodotta da fonti rinnovabili, puntando alla miglior resa degli impianti e dell’isolamento sia termico che

acustico.

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Aspetti fondamentali che caratterizzano il sistema costruttivo a secco: • Completa libertà da parte del progettista nell’affrontare il progetto.

• Un’accurata progettazione sia strutturale che dei componenti.

• La costante ricerca di soluzioni più flessibili ed immediate, in quanto è sempre più difficile reperire manodopera specializzata,

• Flessibilità dei componenti per eventuali sostituzioni o cambi di distribuzione (ad esempio degli spazi interni) o altro.

• Reversibilità dell’edificio con possibile riciclo dei componenti o riuso dell’opera, • Il rispetto dei costi di produzione,

• Il rispetto dei tempi di consegna dell’edificio.

Gli elementi utilizzati a livello strutturale nel sistema a secco sono l’acciaio, legno, rivestimenti, isolanti e finiture, quali ad esempio lastre in gesso rivestito e orditure

metalliche in acciaio zincato. Il sistema costruttivo a secco non esclude l’utilizzo di questi elementi abbinati a strutture

già esistenti o a tipologie strutturali quali cemento, laterizio e altri.

OSB (pannello a scaglie di legno) L'OSB o pannello a lamelle orientate sottili e lunghe è il pannello derivato dal legno che ha conosciuto il piœ forte sviluppo di questi ultimi anni. I professionisti di costruzioni hanno familiarità con il suo nome ed il suo aspetto particolare. Tuttavia delle inchieste hanno mostrato che molte persone non conoscevano ancora le sue capacità e sottostimavano le sue potenzialità -essi passano vicino ad uno dei materiali da costruzione piœ polivalente ed economico di oggigiorno. Questo piccolo depliant dovrebbe aiutare a dare una migliore comprensione.

OSB: un vero prodotto tecnico...

Descrizione

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L’OSB (Oriented Strand Board, pannello a scaglie orientate) è un pannello tecnico a base di legno costituito da scaglie incollate insieme con una resina sintetica che sono successivamente pressate in diversi strati. Le scaglie degli strati esterni sono in generale orientate longitudinalmente rispetto alla lunghezza del pannello, mentre le scaglie degli strati intermedi sono di solito ripartite trasversalmente. Composizione I tipi di legno utilizzato nella produzione dell’OSB includono sia il legno di conifere (abete, pino) che qualche specie di latifoglia. Le scaglie di legno vengono tagliate tangenzialmente dai tronchi scortecciati, mantenuti in posizione longitudinale rispetto alle seghe. La striscia di scaglie così ottenuta è larga 75 mm circa e si spezza quando viene trattata per produrre singole scaglie di lunghezza 100 mm circa lungo la venatura e di larghezza compresa fra 5 e 50 mm trasversalmente alla venatura. Dopo l’essiccazione, sulle scaglie viene spruzzato una colla a base di resine sintetiche. I tipi di resine utilizzate comprendono le fenoliche (PF), le ureiche rinforzate con melammina (MUF) e le poliuretaniche (PMDI), tutte resistenti all’umidità. In Europa, è pratica comune utilizzare una combinazione di colle, tipicamente resine poliuretaniche nel nucleo e resine ureiche negli strati esterni. Ciò ha il vantaggio di ridurre i cicli alla pressa, impartendo al tempo stesso un aspetto lucido alla superficie del pannello. Aspetto L’OSB è facilmente identificabile grazie alle sue scaglie relativamente grandi e lunghe. L’orientamento delle scaglie superficiali non è sempre chiaramente visibile, in particolare nei piccoli pezzi tagliati del pannello. I vantaggi principali dell’OSB risiedono nelle sue prestazioni meccaniche, direttamente collegate alla geometria delle scaglie e al loro orientamento all’interno del pannello. Sebbene l’OSB sia costituito da scaglie di legno relativamente grandi, la sua superficie è assai liscia e può essere ulteriormente migliorata mediante carteggiatura, senza compromettere l’aspetto estetico unico dell’OSB. L’OSB presenta diverse colorazioni comprese fra il paglierino e il marrone intermedio, a seconda della specie di legno utilizzata, del tipo di resina impiegata e delle condizioni di pressatura. Non contiene nodi, giunti cavi o punti deboli. La densità del pannello (e quindi il peso) varia a seconda del prodotto ed è influenzata dal tipo di legname e dal processo di fabbricazione. Densità tipiche sono comprese fra 600 e 680 kg/m3. Quindi, per esempio, un pannello di 2400 x 1200 x 12mm avrà un peso di circa 20 kg. Le dimensioni comunemente disponibili sono 2440mm x 1200mm, 2440mm x 1220mm e 2500mm x 1250mm, con spessori compresi fra 6mm e 40mm. Su richiesta sono disponibili anche altri formati. I pannelli sono prodotti in sezioni quadrate o con maschio e femmina. Applicazioni Specifiche OSB/1 Pannelli di uso generale per sistemazione interna (inclusi i mobili) in luogo asciutto. OSB/2 Pannelli portanti per uso in luogo asciutto OSB/3 Pannelli portanti per uso in luogo umido OSB/4 Pannelli portanti per carichi pesanti per uso in luogo umido. Proprietà meccaniche I valori minimi delle proprietà meccaniche dei 4 tipi di OSB specificati nella norma EN 300 sono riassunti nelle seguenti tabelle. I valori sono indicati alla percentuale del 95% (percentuale 5% nel caso di rigonfiamento dello spessore) e sono caratterizzati da un contenuto di umidità corrispondente ad un’umidità relativa del 65% e ad una

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temperatura di 20°C. Ciò implica che queste proprietà meccaniche devono essere verificate su base statistica e che il 95% dei valori di prova su singoli campioni devono superare (o restare al di sotto nel caso di rigonfiamento dello spessore) i rispettivi valori minimi della norma EN 300. Densità, peso e dimensioni dei fogli Grazie all’elevata resistenza meccanica e all’orientamento delle scaglie all’interno del pannello, l’OSB è particolarmente adatto per funzioni di sostegno, in particolare nelle costruzioni, ed è ampiamente utilizzato per pavimentazioni, copertura di tetti e rivestimento di pareti, ma anche in altre applicazioni dove viene impiegato come pannello a base di legno. Sono disponibili diverse qualità di prodotto a seconda del tipo di carico da sostenere e delle condizioni ambientali. Informazioni sull’uso dell’OSB in queste applicazioni di possono trovare nelle norme ENV 12872 e EN 13986. L’OSB è un prodotto per costruzioni di precisione, con prestazioni equivalenti al compensato; in alcuni casi è anche possibile impiegare un pannello OSB più sottile ad un minor costo. Grosse quantità di OSB sono anche impiegate nei pannelli strutturali per la copertura dei tetti, nell’imballaggio industriale, nelle recinzioni di cantieri e nei pallets. Valori minimi per OSB/1 Requisiti Metodo Unità Gamma spessore (mm, nominale) Proprietà di prova 6 to 10 > 10 and < 18 18 to 25 Resistenza in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 20 18 16 Resistenza in flessione asse secondario EN 310 N/mm3 10 9 8 Modulo di elasticità in flessione -asse principale EN 310 N/mm3 2500 2500 2500 Modulo di elasticità in flessione -asse secondario EN 310 N/mm3 1200 1200 1200 Coesione interna EN 319 N/mm3 0.30 0.28 0.26 Rigonfiamento spessore - 24 ore EN 317 % 25 25 25 Valori minimi per OSB/2 Requisiti Proprietà Metodo Unità Gamma spessore (mm, nominale) di prova 6 to 10 > 10 and < 18 18 to 25 Resistenza in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 22 20 18 Resistenza in flessione - asse secondario EN 310 N/mm3 11 10 9 Modulo di elasticità in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 3500 3500 3500 Modulo di elasticità in flessione - asse secondario EN 310 N/mm3 1400 1400 1400 Coesione interna EN 319 N/mm3 0.34 0.32 0.30 Rigonfiamento spessore - 24 ore EN 317 % 20 20 20 Valori minimi per OSB/3 Requisiti Metodo Unità Gamma spessore (mm, nominale) Proprietà di prova 6 to 10 > 10 and < 18 18 to 25 Resistenza in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 22 20 18 Resistenza in flessione - asse secondario EN 310 N/mm3 11 10 9 Modulo di elasticità in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 3500 3500 3500 Modulo di elasticità in flessione - asse secondario EN 310 N/mm3 1400 1400 1400 Coesione interna EN 319 N/mm3 0.34 0.32 0.30 Rigonfiamento spessore - 24 ore EN 317 % 15 15 15 Requisiti per la resistenza all’umidità Resistenza in flessione dopo test ciclico -asse principale EN 321 + EN 310 N/mm3 9 8 7

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OPZIONE 1 Coesione interna dopo test ciclico EN 321 + EN 319 N/mm3 0.18 0.15 0.13 OPZIONE 2 Coesione internadopo testebollizione EN 1087-1 + EN 319 N/mm3 0.15 0.13 0.12 Valori di soglia per OSB/4 Requirement Metodo Unità Gamma spessore (mm, nominale) Proprietà di prova 6 to 10 > 10 and < 18 18 to 25 Resistenza in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 30 28 26 Resistenza in flessione - asse secondario EN 310 N/mm3 16 15 14 Modulo di elasticità in flessione - asse principale EN 310 N/mm3 4800 4800 4800 Modulo di elasticità in flessione - asse secondario EN 310 N/mm3 1900 1900 1900 Coesione interna EN 319 N/mm3 0.50 0.45 0.40 Rigonfiamento spessore - 24 ore EN 317 % 12 12 12 Requisiti per la resistenza all’umidità Resistenza in flessione dopo test ciclico - asse principale EN 321 + EN 310 N/mm3 15 14 13 OPZIONE 1 Coesione internio dopo test ciclico EN 321 + EN 319 N/mm3 0.21 0.17 0.15 OPZIONE 2 Coesione interna dopo test ebollizione EN 1087-1 + EN 319 N/mm3 0.17 0.15 0.13 Proprietà fisiche a) Condizioni climatiche Alla pari di altri pannelli a base di legno, l’OSB è igroscopico e le sue dimensioni variano in funzione delle variazioni di umidità. Una variazione dell’1% nel contenuto di umidità, aumenta o diminuisce la lunghezza, la larghezza e lo spessore delle diverse classi di pannelli OSB nella quantità indicata nella tabella sottostante.Variazione dimensionale per una variazione dell’1% nel contenuto di umidità del pannello (ENV 12872) Tipo di pannello Specifiche Variazione dimensionale per una variazione dell’1% nel contenuto di umidità del pannello Lunghezza % Larghezza % Spessore % OSB EN 300, OSB/2 0.03 0.04 0.7 EN 300, OSB/3 0.02 0.03 0.5 EN 300, OSB/4 0.02 0.03 0.5 Indicativamente, si ritiene che l’OSB possa raggiungere i seguenti livelli di umidità nelle seguenti condizioni. Umidità relativa a 20°C Contenuto approssimativo di

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umidità al punto di equilibrio 30% 5% 65% 10% 85% 15% L’OSB va condizionato per portarlo al punto di equilibrio con l’ambiente prima di installarlo. Ciò viene di solito ottenuto mediante impilaggio dei pannelli sciolti nel locale dove verranno utilizzati ed installati. Il tempo necessario al raggiungimento del contenuto di umidità di equilibrio varierà in funzione della temperatura e dell’umidità relativa dell’edificio. I livelli probabili del contenuto di umidità al punto di equilibrio dei pannelli OSB in varie condizioni sono i seguenti: - In un edificio con riscaldamento centrale ininterrotto:5-7% - In un edificio con riscaldamento centrale intermittente:: 8-10% - In un edificio non riscaldato: fino al 15% Se i componenti vengono prodotti in fabbrica per essere installati sul posto, è essenziale che le condizioni del luogo siano adatte a ricevere i componenti, con i lavori a umido ultimati e l’edificio completamente deumidificato. L’OSB con maggiore resistenza all’umidità (OSB/3 e OSB/4) non è impermeabile; "resistente all’umidità" si riferisce a la colla adesiva che (nei limiti definiti dalla norma EN 300) non si decompone in presenza di umidità. Si dovrebbe evitare di bagnare fisicamente qualsiasi tipo di pannello OSB.. b) Attacco di insetti Il pannello OSB non viene attaccato da insetti che mangiano il legno, comuni nei climi temperati. Si può utilizzare nelle classi di rischio 1, 2 e 3, come definito nella norma EN 335-1 "Durata del legno e dei prodotti a base di legno – Parte 1: Definizione delle classi di rischio per l’attacco di insetti". Per queste 3 classi di rischio, il contenuto di umidità dell’OSB e gli organismi che possono attaccarlo nelle condizioni specificate sono indicati nella norma EN 335-3 "Durata del legno e dei prodotti a base di legno – Parte 3: Applicazione dei pannelli a base di legno". c) Permeabilità al vapore acqueo Il valore del fattore di resistenza al vapore acqueo (m ) per l’OSB con una densità di 650 kg/m3, si può considerare pari a 30 utilizzando il metodo "wet cup" e pari a 50 quando invece si utilizza il metodo "dry cup" (EN 12524). d) Conducibilità termica La conducibilità termica (l ) dell’OSB è di 0,13 W/m.K per una densità media di 650 kg/m3. e) Reazione al fuoco Nel nuovo sistema Euroclass relativo alla reazione al fuoco dei materiali, l’OSB non trattato con una densità >600 kg/m3 e uno spessore >10 mm verrà classificato in Euroclass D tranne nel caso in cui venga utilizzato come rivestimento laminato per pavimenti, oppure in Euroclass DFL quando è parte integrante di un rivestimento laminato per pavimenti e viene testato come prodotto commercializzato separatamente, che venga o meno fissato su un supporto per pavimentazione. Stoccaggio e trasporto interno Per un impiego corretto, è importante stoccare e spostare con molta attenzione i pannelli; si deve perciò proteggere l’OSB contro la pioggia e le infiltrazioni accidentali d’acqua. Durante il trasporto, è molto importante tenere coperti i bordi. I pannelli dovrebbero essere stoccati in posizione orizzontale, in un edificio chiuso e all’asciutto. Proteggere sempre i bordi e gli spigoli dei pannelli durante gli spostamenti. Lavorazione dell’OSB

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L’OSB può essere tagliato a mano o con una sega a motore e lavorato (intagliato, affusolato, piallato e fresato) con i comuni utensili per la lavorazione del legno. Con gli attrezzi a motore, si raccomanda l’uso di coltelli a base di carburo di tungsteno. a) Giunti e fissaggi meccanici Si possono applicare all’OSB le tradizionali tecniche di lavorazione del legno che consentono una buona presa per il fissaggio con viti sulle facce del pannello; in generale, è sconsigliabile il fissaggio sui bordi. Si dovrebbero utilizzare viti con nucleo parallelo perché offrono maggiore presa delle tradizionali viti da legno affusolate. È preferibile avere un elevato rapporto diametro totale / diametro del nucleo. Trapanare fori pilota per tutti i fissaggi con viti. I fori dovrebbero essere l’85-90% del diametro del nucleo delle viti. I fissaggi sulla faccia del pannello non dovrebbero essere a meno di 8 mm dai bordi e a meno di 25 mm dagli angoli. Si possono utilizzare chiodi e punti metallici per fissaggi con poco carico o per fissare giunti incollati mentre la colla indurisce. b) Giunti incollati • Utilizzare coltelli affilati per evitare il "distacco" delle superfici da unire. • Utilizzare un adesivo ad alto contenuto solido e a basso scorrimento come il polivinilacetato o le resine ureiche. • Individuare accuratamente le superfici di accoppiamento e mantenerle sotto pressione mentre l’adesivo indurisce. • La larghezza delle scanalature eseguite nell’OSB non dovrebbe superare 1/3 dello spessore del pannello. La profondità delle scanalature è circa 1/2 dello spessore del pannello. • Condizionare per diversi giorni i giunti incollati prima di procedere alle operazioni di carteggiatura e finitura; ciò permetterà di evitare che alcuni giunti cedano ed è inoltre essenziale con finiture molto brillanti. • È molte efficiente un giunto a maschio e femmina, purché l’accoppiamento del giunto non sia troppo stretto da provocare una fenditura lungo il bordo. • Nel fissare i bordi, la linguetta deve essere lavorata sul pezzo di legno c) Finitura Se occorrono superfici lisce, si devono specificare pannelli pre-carteggiati. Se possibile, si dovrebbero scegliere accessori che dipendono dal fissaggio sulla superficie; si dovrebbero invece evitare accessori che dipendono dall’espansione di un componente inserito nel bordo del pannello. Si può utilizzare un gran numero di metodi di giunzione, purché si osservino i seguenti punti: Salute e sicurezza a) Polvere L’OSB genera polvere quando viene lavorato a macchina. Questa polvere, alla pari di qualsiasi altra polvere di legno, è una sostanza potenzialmente pericolosa, da tenere sotto controllo. Non vi sono prove che l’esposizione produca effetti sulla salute di tipo diverso da quelli derivanti dall’esposizione a simili livelli di altri tipi di legno. La polvere proveniente dalle operazioni di taglio può essere adeguatamente controllata rispettando il limite di esposizione professionale imposto dal paese in cui si effettua la lavorazione. Si deve ridurre per quanto possibile l’esposizione al di sotto di questo limite; ciò può essere fatto, ad esempio, mediante un apparecchio di estrazione della polvere adattato sulla macchina utilizzata per lavorare il legno. Spesso non è possibile disporre di un tale apparecchio quando si adoperano utensili portatili, per cui occorre indossare una mascherina per proteggersi dalla polvere (per esempio, il tipo FFP2 nella norma EN 149). Se possibile, lavorare in un luogo ben ventilato.

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Attività Rischio Controllo Movimentazione (lastre di grosse dimensioni) Le lastre di grosse dimensioni rischiano di causare distorsioni o fratture se spostate in modo sbagliato. Stoccare in pile uniformi su una superficie orizzontale. Utilizzare mezzi meccanici per il trasporto. Adottare procedure corrette di trasporto manuale. Lavoro di falegnameria Attività che possono produrre alti livelli di polveri: Carteggiatura manuale e meccanica • Taglio con la sega, intaglio e tornitura Pezzi lavorati a macchina o carteggiati, assemblati a mano La polvere di legno in generale (inclusa la polvere dell’OSB) può provocare dermatiti e allergie respiratorie. La polvere di legno è infiammabile. All’esterno: preparazione in un impianto con ventilazione dei fumi di scarico. Sul posto: recinzione e ventilazione dei fumi di scarico. Estrattori di polvere sugli utensili portatili. Buona ventilazione. Respiratori di protezione. b) Formaldeide Ringraziamenti L’EPF desidera ringraziare la Federazione delle Industrie dei Pannelli in Legno e l’associazione "PanelGuide" per aver fornito le informazioni utilizzate nella preparazione della presente scheda tecnica. Gli studi effettuati mostrano che chiunque lavori a macchina l’OSB con un’opportuna ventilazione meccanica è esposto a bassissimi livelli di formaldeide libera. Nella norma EN 13986, relativamente all’OSB vengono specificate due classi di rischio potenziale da formaldeide (determinate in conformità con le norme EN 120 "Metodo del perforatore", ENV 717-1 "Metodo della camera" e EN 717-2 "Metodo dell’analisi dei gas"): Class E1 £ 8mg/100g Class E2 > 8 to £ 30mg/100g Per l’OSB non rivestito, prodotto utilizzando resine fenoliche o poliuretaniche, non è necessario effettuare il controllo della formaldeide; questo viene automaticamente classificato come E1. I pannelli non rivestiti prodotti in Europa sono solitamente classificati come E1.c) Rischi e controlli La tabella sottostante indica i rischi più comuni, identificando i metodi di controllo volti a minimizzare gli infortuni. Rischi comuni e metodi di controllo Bibliografia EN 120 "Pannelli a base di legno -Determinazione del contenuto di formaldeide - Metodo di estrazione detto metodo del perforatore" EN 149 "Respiratori di protezione -Mascherine con filtro per protezione contro le polveri - Requisiti, test e marcatura" EN 300 "Pannelli a scaglie orientate (OSB) -Definizioni, classificazione e specifiche" EN 310 "Pannelli a base di legno -Determinazione del modulo di elasticità in flessione e della resistenza in flessione" EN 317 "Pannelli truciolari e pannelli di fibre -Determinazione del rigonfiamento dello spessore dopo immersione in acqua" EN 319 "Pannelli truciolari e pannelli di fibre -Determinazione della resistenza alla trazione perpendicolare al piano del pannello" EN 321 "Pannelli di fibre -Test ciclici in condizioni umide"

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EN 335-1 "Durata del legno e dei prodotti a base di legno -Parte 1: Definizione delle classi di rischio per l’attacco di insetti" EN 335-3 "Durata del legno e dei prodotti a base di legno -Parte 3: Applicazione dei pannelli a base di legno" ENV 717-1"Pannelli a base di legno -Determinazione della formaldeide libera -Parte 1: Emissione di formaldeide con il metodo della camera" EN 717-2 "Pannelli a base di legno -Determinazione della formaldeide libera -Parte 2: Formaldeide libera con il metodo dell’analisi dei gas" EN 1087-1 "Pannelli truciolari -Determinazione della resistenza all’umidità -Parte 1: Test dell’ebollizione" EN 12524 "Materiali e prodotti da costruzione -Proprietà termoigrografiche -Valori di progettazione tabulati" ENV 12872 "Pannelli a base di legno -Prestazioni, specifiche e requisiti dei pannelli portanti per l’uso in pavimentazioni, pareti e coperture di tetti" EN 13986 "Pannelli a base di legno per l’uso nelle costruzioni -Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura" L’OSB è sorprendentemente polivalente e i suoi campi di applicazione si estendono continuamente, infatti sempre piú industrie scoprono il suo potenziale. Qui di seguito elenchiamo alcuni tra gli usi piú frequenti. ■ Pavimenti ■ Coperture di pareti ■ Pannelli strutturali per la copertura di tetti ■ Costruzione di edifici con struttura di legno ■ Costruzione di stands fieristici ■ Allestimenti di negozi ■ Costruzione di soppalchi ■ Imballaggi, casse, pallets ■ Palizzate, recinzioni di cantieri ■ Rivestimenti interni isolanti per autoveicoli ■ Divisori interni per capannoni ed edifici agricoli ■ Parti di mobili ■ Parti strutturali per ossature divani ■ Anima per travi a I e canali per cavi elettrici ■ Pannelli per casseformi e pannelli rivestiti anti scivolo

MDF Pannelli 1. Pannelli per muri

I muri possono essere rivestiti con MDF standard nelle sue forme più semplici, inchiodando fogli di MDF con spessore tra i 6 ed i 12 mm su montanti in legno massiccio, con centro tra i 300 ed i 500 mm. Per ottenere i risultati migliori, i fogli devono essere preparati nella stanza per alcuni giorni prima di montarli, dal momento che l’eventuale assorbimento di acqua dall’aria circostante, in seguito al montaggio, può portare il legno ad imbarcarsi. In aggiunta, come precauzione, è necessario lasciare spazi di espansione tra i pannelli fino a 2.5 mm per metro, per assorbire ogni eventuale gonfiamento trasversale causato dall’aumento del contenuto di umidità, durante periodi di umidità relativa elevata. Le

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superfici dell’MDF possono essere verniciate o rivestite con carta da parati. E’ possibile ottenere decorazioni migliori usando MDF sbalzato per le rifiniture a vernice.

I fogli di MDF rivestiti con impiallacciatura o lamina decorativa sono disponibili per il rivestimento dei muri. Le superfici rifinite possono essere esaltate maggiormente dall’uso di scanalature per creare un effetto di assi a larghezza casuale. Un altro sistema di ricopertura di muri e soffitti si basa sull’uso di MDF da 12 mm, tagliato a strisce di larghezza di 100 mm con bordi a maschio e femmina. Le strisce che vengono vendute già verniciate o impiallacciate, sono fissate con chiodi nascosti per sostenere assicelle verticali od orizzontali, secondo i requisiti di progettazione della stanza. Si raccomanda di preparare le strisce all’interno della stanza per qualche giorno, prima del montaggio per bilanciare i vari contenuti di umidità. In aggiunta a questo sistema, l’MDF è stato usato con successo sottoforma di piastrelle, tagliate ed incise in loco per essere montate su una grande arcata. L’effetto decorativo è stato esaltato dalla verniciatura spray a mano di ciascuna piastrella, con varie tonalità di lacche effetto-pietra, per armonizzarsi con le tonalità naturali di terracotta dei materiali originari in arenaria. Le piastrelle rifinite sono state fissate su di un substrato solido, con una combinazione di colla calda per un’adesione istantanea, e un adesivo a base acquosa per garantire una lunga durata. Per questa applicazione, l’MDF era stato scelto per la facilità di modellatura delle piastrelle in loco, e per le rifiniture di alta qualità ottenute sulle superfici piatte ed i bordi smussati, con solo una preparazione minima del substrato. Le aziende specializzate nell’uso di rifiniture particolari sono sempre più interessate agli effetti metallici, perlati, simil-pietra e marmorei che si possono ottenere sui pannelli in MDF per l’uso in cinema, musei, uffici, ristoranti e negozi.

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L’MDF può essere usato come alternativa ai pannelli tradizionali costruiti con cornici in legni massiccio, che circondano pannelli dal centro in legno massiccio, che possono essere piatti, sbalzati o intagliati. I pezzi che costituiscono la cornice possono essere prodotti con modellature di MDF impiallacciato, uniti agli angoli con flange o perni. I pannelli centrali, incastrati nelle cornici per mezzo di scanalature, possono essere prodotti con MDF impiallacciato in presse piatte, o con MDF sbalzati e impiallacciati in presse a membrana. Si può ottenere una rifinitura ancora più decorativa usando pannelli di MDF molto sbalzati, o pannelli intagliati, lavorati con un router CNC. A parte per la riduzione dei costi, il vantaggio principale dei pannelli in MDF rispetto a quelli in legno massiccio è rappresentato dalla riduzione del rischio di restringimento del pannello centrale o dell’apertura dei giunti causati da cambiamenti nelle condizioni ambientali. Nella scelta di MDF per l’uso con pannelli da muro, bisogna tenere conto delle normative nazionali e locali riguardo l’uso di materiali ignifughi. Bisogna prestare particolare attenzione alla scelta del metodo di rifinitura per mantenere le caratteristiche ignifughe del pannello sottostante. 6. Edilizia E’ possibile produrre porte per abitazioni, garage ed altri edifici usando MDF per esterni. Per alcune applicazioni in zone riparate, un’alternativa è costituita dall’uso di MDF resistente all’umidità. Le porte possono essere prodotte con lamine piatte, usando modellature tenute insieme con adesivo, e pannelli con superfici sbalzate, ricavate anch’esse da MDF per esterni per creare effetti decorativi. In alternativa, è possibile intagliare decorazioni direttamente sui lati frontali di pannelli di MDF più spessi. Uno dei vantaggi principali delle porte in MDF rispetto alle costruzioni in legno massiccio è il miglioramento della stabilità dimensionale, che riduce il rischio di grippaggio in condizioni di umidità, e l’apertura dei giunti in condizioni secche. L’MDF per esterni, sigillato appropriatamente per evitare infiltrazioni, può essere usato per rivestimenti, sostegni per grondaie e per altre applicazioni non strutturali sulle facciate degli edifici.

Pavimenti in Legno

Il pavimento in legno rappresenta una scelta di naturalezza e semplicità

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che consente di realizzare ambienti eleganti e ricercati. Il passare del tempo rende il legno ancora più caratteristico per via dell'usura, ma per riportare il pavimento al suo iniziale splendore è sufficiente una leggera levigatura. La sua scarsa conducibilità termica permette di lasciare inalterata la temperatura dei locali, indipendentemente dalle condizioni ambientali; quindi gli ambienti restano caldi in inverno e freschi d’estate. Inoltre Il legno riesce ad isolare acusticamente gli ambienti mettendoli al riparo da rumori esterni. • Pavimenti in legno: Le norme esistenti definiscono il concetto di pavimento in legno o parquet come: un rivestimento per pavimentazione, costituito da elementi individuali limitati in grandezza, idonei a essere posati in un disegno ripetibile e a essere rinnovati (vale a dire rilevigati e verniciati e/o oliati), purchè fabbricato sia con legno massello (unico pezzo di legno) che multistrato (PREFINITI A DUE O TRE STRATI) avente un strato superiore di legno di spessore non inferiore a 2.5 mm. Vantaggi del parquet: Elevata resistenza all’usura Buon isolamento termico (riduce le dispersioni di calore mantenendolo per periodi di tempo prolungati ecco perché viene usato per i riscaldamenti a pavimenti) Ottimo comportamento acustico (riduce la dispersione dei rumori) Durezza ed elasticità (esempio tipico negli impianti sportivi tipo le palestre o i velodromi) Economicità: i pavimenti in legno presentano una lunga durata anche perché possono essere ripristinati (vale a dire riverniciati) e riparati per cui il costo iniziale viene ammortizzato in un periodo di tempo lungo Facilità di manutenzione soprattutto per i verniciati (una volta che la vernice solidificata il poro del legno si chiude per cui si riduce il rischio di assorbimento del legno). Massello Lamparquet spessore 10 mm Listoncino senza maschio e femmina spessore 14 mm Listoncino maschio e femmina spessore 15 mm Listone maschio e femmina spessore 20 mm. Industriale spessore 10/20 mm costituiti da lamelle assemblate assieme con del nastro adesivo o supportate da delle reti in plastica Prefiniti Si sono diffusi fortemente negli ultimi anni, per diversi motivi: • La celerità di ultimazione dei lavori (non serve levigare e verniciare) • L’ottimo impiego con il riscaldamento a pavimento • Finiture (oliature e Verniciature) realizzate a livello industriale più resistenti, con infinite possibilità di lavorazioni e colorazione. Possono essere fondamentamente di due tipi Prefiniti a due strati =strato nobile e supporto inferiore (Abete o betulla) possono avere spessori di 10 o 14 mm

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larghezza da 70 mm a 120 mm massimo. Vengono posati esclusivamente incollati al sottofondo. Prefiniti a tre strati = strato nobile + supporto intermedio + strato inferiore (Pioppo, Abete, o di una essenza compatibile). Hanno dimensioni considerevoli arrivando a larghezze di 240 mm e lunghezze anche di 2500. Lo spessore più comune è il 15 mm. Questo materiale viene fornito con spigoli microbisellati sui 4 lati per evidenziarne le dimensioni.

Parquet in Bamboo: sostenibile e resistente

BAMBOO il corretto materiale per i pavimenti a rendere sostenibile la nostra abitazione. Un parquet in bambù è una scelta responsabile perché ecologica ma anche conveniente sotto molti punti di vista! ECOLOGICO: Il bamboo è un “acchiappa-CO2”! Ogni ettaro di piantagione di bamboo è in grado di catturare ogni anno fino a 17 tonnellate di anidride carbonica, ben 40 volte di più rispetto a quella assorbita da un bosco delle stesse dimensioni. A differenza di quanto si pensi, il bamboo non è un albero ma una graminacea. E’ per questo che si rigenera tanto rapidamente e non teme l’estinzione. A dispetto degli alberi tradizionali che vengono solitamente tagliati dopo 20 anni, il bamboo può essere usato già dopo 3-5 anni. La velocità con cui cresce, varia in funzione della specie. Quella utilizzata per i parquet è la phyllostachys pubescens, che può diventare alta fino a 20 metri ed avere un diametro di 18 centimetri. Tutti validi motivi per classificarlo come ottimo materiale per costruire sostenibile.

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Lastre di GESSO

Lastre in Gesso rivestito, prodotte in varie versioni, spessori e dimensioni, per la costruzione di pareti, contropareti e soffitti, utilizzabili in tutte le tipologie edilizie per le finiture d'interni.

Le lastre sono costituite da un nucleo di Gesso, ottenuto dalle rocce naturali. Il nucleo di Gesso viene rivestito da entrambi i lati con fogli di speciale cartone, ricavato da carta riciclata. Un minuzioso e ricercato sistema di controllo qualità segue ogni fase del ciclo produttivo per garantire l’assoluta qualità prestazionale di ogni lastra che arriva in cantiere.

Trasformare la casa con una certa frequenza è un sogno di molti. Una nuova idea per il salotto, volte e velette per abbellire un ambiente, uno spazio in più… con i Sistemi Costruttivi Knauf tutto questo è possibile in tempi ridotti e con cantieri puliti e silenziosi.

Sia che si tratti di realizzare un Controsoffitto o una controparete, che di creare un’illuminazione ad effetto, il Sistema a Secco è l’alleato ideale dei progetti più arditi: soluzioni funzionali o di grande pregio estetico che donano agli ambienti una veste raffinata, rendendoli unici e originali. Con Knauf la casa è in continua evoluzione. http://www.knauf.it

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FERMACELL HD Powerpanel HD Powerpanel HD

Le lastre FERMACELL HD sono lastre sandwich armate in fibra di vetro e con agglomerante cementizio, che contengono materiali inerti leggeri. Grazie alla composizione minerale dei materiali, queste lastre vengono assegnate alla classe di materiali da costruzione A1 secondo DIN 4102 parte 4. Come prodotto omologato dal punto di vista costruttivo, le lastre HD contribuiscono alla statica nelle costruzioni delle pareti esterne nella tipologia di costruzione a pannelli in legno, come tamponamento portante / di rinforzo. Nello stesso tempo, con il sistema di intonaco applicato direttamente sulla superficie della lastra, costituiscono una protezione efficace e durevole contro gli agenti atmosferici. La presenza dei granuli di argilla espansa e di vetroschiuma, ottenuto con un processo di riciclaggio, come materiali inerti garantisce un peso minore, che costituisce un vantaggio nella lavorazione. Ma le lastre FERMACELL HD si caratterizzano anche per l’elevata resistenza alla pressione e alla flessione. Tale resistenza è assicurata dal rinforzo in fibre di vetro resistenti agli alcali, ammesse ai fini costruttivi. Per impedire l’assorbimento capillare di umidità e, contemporaneamente, mantenere la permeabilità al vapore acqueo, le lastre FERMACELL HD vengono provviste al momento della produzione di una cosiddetta “idrorepellenza volumetrica” dello strato di copertura. Il colore delle lastre è grigio cemento, la superficie da un lato è liscia, sull’altro lato si presenta leggermente ondulata. Formati standard (mm) Peso (kg) 2600 x 1250 x 15 49 3000 x 1250 x 15 57 Dati tecnici

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Caratteristiche della lastra Le lastre FERMACELL HD sono lastre sandwich armate in fibra di vetro e con agglomerante cementizio che contengono materiali inerti leggeri sotto forma di granuli di argilla espansa (nello strato intermedio) e di vetroschiuma (nei due strati di copertura). Le lastre vengono realizzate nei formati standard 2600 o 3000 x 1250 x 15 mm. Protezione dagli agenti atmosferici L’intonaco esterno viene applicato direttamente sulla superficie della lastra. Non è necessario un sistema composito di isolamento termico sottostante. Nella fase di costruzione, le lastre non ancora intonacate offrono una protezione temporanea dagli agenti atmosferici, fino a 6 mesi. Protezione antincendio Grazie alla pura composizione minerale, le lastre FERMACELL HD non contengono componenti infiammabili e appartengono così alla classe di materiali da costruzione A1 "Materiali da costruzione non infiammabili" secondo DIN 4102. Con un isolamento idoneo, le strutture di pareti realizzate con le lastre FERMACELL HD all’esterno e le lastre per ristrutturazione FERMACELL con d ≥ 12,5 mm sul lato interno soddisfano i criteri applicati a una parete perimetrale di un edificio, pari a F 30-B/F 90-B. Isolamento acustico Le prove eseguite dalla MPA Braunschweig confermano le eccellenti qualità fonoisolanti delle lastre FERMACELL HD. Le relazioni di prova possono essere fornite su richiesta. Funzioni statiche Le lastre HD FERMACELL svolgono anche funzioni statiche nelle pareti portanti/di rinforzo a montanti in legno. Vengono utilizzate come tamponamento portante o di rinforzo nei pannelli per pareti esterne e servono come rinforzo contro vento e flessione nonché per il livellamento perpendicolare dei carichi. Come tamponamento interno dei pannelli murari, le lastre in gessofibra FERMACELL staticamente efficaci possono essere utilizzate per aumentare il carico ammesso. Nell’Omologazione generale dell’ente di vigilanza edile Z-9.1-510 dell’Istituto tedesco per la tecnica edile di Berlino (DIBt), tra le altre cose sono regolamentati i carichi ammessi FH e la prova semplificata del rinforzo antivento per la lastra FERMACELL HD. Inoltre qui sono menzionati i sistemi omologati di protezione permanente dagli agenti atmosferici che possono essere impiegati in alternativa al sistema di intonacatura diretta. Le numerose varianti consentono una realizzazione versatile delle facciate. Dati caratteristici della lastra FERMACELL Powerpanel HD Massa specifica apparente 1000 kg/m³ Resistenza alla flessione > 3,5 N/mm² Resistenza alla pressione (pressione ad angolo retto rispetto al piano della lastra) > 6 N/mm² Modulo di elasticità alla flessione con temperatura ambiente (20°C) 4500 ± 500 N/mm² Classe di materiali da costruzione secondo DIN 4102 A1 Fattore della resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ* 40 Conducibilità termica λR 0,40 W/(mK) Umidità equilibrio con temperatura ambiente

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ca. 7 % *Lastre HD incluso sistema collaudato di armatura delle giunzionie intonacatura

Altre informazioni Compatibilità con l’ambiente e la salute La sicurezza per l'ambiente e per la salute delle lastre FERMACELL HD viene confermata da una perizia dell’ Istituto di Bioedilizia Rosenheim (IBR). Le lastre sono costituite da materiali da costruzione minerali e quindi interamente riciclabili. Mediante gli impianti di recupero dei materiali da costruzione, possono essere ricondotti al ciclo dei materiali riciclabili come materiali inerti. Qualora ciò non sia possibile, è ammesso anche il deposito in discariche di materiali edili. Lavorazione Il taglio delle lastre viene eseguito con le tradizionali macchine per la lavorazione del legno. In genere si devono utilizzare lame con placchette di carburo metallico. Il fissaggio delle lastre ai montanti di legno avviene mediante graffe, in conformità all’Omologazione generale dell’ente di vigilanza edile Z-9.1-510. Sistema di protezione dagli agenti atmosferici I giunti di tamponamento degli elementi a pannelli in legno sono armati innanzitutto con il nastro d’armatura FERMACELL HD. Segue la verniciatura del nastro d’armatura e dei mezzi di fissaggio visibili con adesivo per armatura FERMACELL HD. Al termine di questa fase di lavorazione, le lastre offrono già una protezione temporanea dagli agenti atmosferici.

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Sull’intera superficie delle lastre viene applicato uno strato uniforme di 5–6 mm circa di malta leggera FERMACELL HD. In questa malta viene annegato il tessuto d’armatura HD. La protezione permanente dagli agenti atmosferici è così assicurata. La finitura esterna del sistema di intonaco costituisce un intonaco a civile o la pittura della facciata. In entrambi i casi, il presupposto è la compatibilità del materiale con la malta leggera FERMACELL.

Una CASA semplice con una forma classica, la casa offre la possibilità di avere una soluzione moderna, pratica ed economica. L’ottimo rapporto qualità prezzo, la possibilità nella disposizione degli interni, e le infinite finiture esterne fanno di questa casa una perfetta soluzione per chi vuole l’indipendenza a basso costo, ma senza rinunciare alla qualità.

Home Steel Economy 103

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Villa con una forma classica ma innovativa, la casa offre la possibilità di avere una soluzione moderna, pratica e molto funzionale. La doppia possibilità nella disposizione degli interni e le finiture interne ed esterne di pregio fanno di questa abitazione una perfetta soluzione per chi vuole l’indipendenza e la qualità con un’ ottimo rapporto qualità prezzo, ma senza rinunciare al Design personalizzato.

Home Steel F 135

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Villa moderna con ampie vetrate e serramenti in legno con moduli frangisole composto da doghe in legno. Ampia zona giorno con servizi a piano terra, al piano primo zona notte con doppi servizi e ampio terrazzo. Una costruzione architettonica all’insegna di uno stile cubista, per la realizzazione di uno spazio abitativo libero da schemi e totalmente personalizzabile. Particolari giochi di luce contraddistinguono internamente la struttura, dotata di ampie vetrate, dislocate con stile. Modello al top delle soluzioni tipicamente da Design , con i suoi 175 mq offre ogni comfort possibile. La cura nella scelta dei materiali per la costruzione e l’accostamento cromatico delle finiture creano un’architettura altamente scenografica.

Home Steel ECO 175 Euro 175.000,00

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Villa Bifamigliare in stile moderno con serramenti in legno, zona giorno con servizi a piano terra, zona notte con servizi, lavanderia e balcone al piano primo. Una costruzione architettonica all’insegna di uno stile moderno, per la realizzazione di uno spazio abitativo libero da schemi classici. Modello al top delle soluzioni tipicamente da Design, con 145 mq offre comfort e funzionalità. La cura nella scelta dei materiali per la costruzione e l’accostamento cromatico delle finiture creano un’architettura altamente scenografica. Inoltre si può inserire il modulo Garage aggiungendo così altri 33 mq.

Home Steel ECO 145

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Villa unifamiliare o bifamigliare in stile moderno con ampie vetrate e serramenti in legno, parti di rivestimento esterno composto da doghe. Zona giorno con servizi a piano terra, zona notte con servizi due camere e terrazzo al piano primo. Una costruzione architettonica all’insegna di uno stile cubista, per la realizzazione di uno spazio abitativo libero da schemi classici. Particolari giochi di luce contraddistinguono internamente la struttura, dotata di ampie vetrate, dislocate con stile. Modello al top delle soluzioni tipicamente da Design, con i suoi 148 mq offre ogni comfort possibile. La cura nella scelta dei materiali per la costruzione e l’accostamento cromatico delle finiture creano un’architettura altamente scenografica.

Home Steel CUBI

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Una CASA semplice con una forma classica, la casa offre la possibilità di avere una soluzione moderna, pratica ed economica. L’ottimo rapporto qualità prezzo, la possibilità nella disposizione degli interni, e le infinite finiture esterne fanno di questa casa una perfetta soluzione per chi vuole l’indipendenza a basso costo, ma senza rinunciare alla qualità.

Home Steel 101 Euro

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Villa unifamiliare o bifamigliare in stile moderno con ampie vetrate e serramenti in legno/alluminio. Zona giorno con servizi a piano terra, zona notte due camere e terrazzo

Home Steel ECO 90

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al piano primo. Una costruzione architettonica all’insegna di uno stile cubista, per la realizzazione di uno spazio abitativo libero da schemi classici. Particolari giochi di luce contraddistinguono internamente la struttura, dotata di ampie vetrate, dislocate con stile. Modello al top delle soluzioni tipicamente da Design, con i suoi 90 mq offre ogni comfort possibile. La cura nella scelta dei materiali per la costruzione e l’accostamento cromatico delle finiture creano un’architettura altamente scenografica.

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FIBRA DI LEGNO NATURALE

Pannelli in fibra di legno sono un ottimo coibente contro il caldo estivo e il freddo invernale, sono aperti alla diffusione del vapore e sono un eccellente insonorizzante contro il rumore aereo e di calpestio. Sono per eccellenza la scelta più biocompatibile, totalmente inodore e naturali, completamente biodegradabili e riciclabili. Per la produzione di questi pannelli viene esclusivamente usato legno di conifera, derivante dagli scarti di segheria e dalla selvicoltura (diradamento dei boschi). Il legno di conifera viene tagliato a scaglie e poi macinato con l'aggiunta di vapore. Le fibre ricavate vengono impastate con acqua e successivamente bollite, pressate ed essiccate. La lignina (resina naturale del legno) lega l'impasto in modo naturale e durevole. Questo materiale, essendo aperto alla diffusione del vapore, mantiene il suo potere isolante nel tempo. Il suo potere traspirante ha anche la capacità di regolare (compensare) l'umidità degli ambienti, garantendo il massimo comfort abitativo. Grazie alla sua capacità termica specifica ed elevata densità, il pannello in fibra di legno raggiunge valori di protezione contro il caldo (o sfasamento – o ritardo dell’entrata del caldo estivo) superiori a qualunque altro coibente sintetico di pari spessore. Il pannelli in fibra di legno sono applicabili su tetti e solai, ma anche su pareti verticali.

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Caratteristiche Spessore: 20, 30, 40, 60, 80, 100, 120 mm Formato: 800 x 1200 mm Densità: 160 ± 10kg/mc Conduttività termica: λn=0,039 W/mK Valore di diffusione al vapore: u=5 Resistenza alla compressione minima: 20 kPa

CERTIFICAZIONE ENERGETICA IMMOBILI

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La certificazione energetica di un immobile è un attestato previsto da una direttiva UE e reso obbligatorio in Italia dal 2009. Oltre ad essere una fonte di trasparenza per tutti coloro che sono interessati alla compravendita di un immobile, il certificato energetico contiene informazioni importanti circa i fabbisogni energetici dell’edificio (rilevati in condizioni standard) e circa la quantità di emissioni di CO2 liberate nell'ambiente. Il certificato energetico consente di comprendere come è stato costruito un edificio o un appartamento sotto il profilo dell’isolamento termico e della coibentazione, analizzando l'efficienza degli impianti e del sistema di distribuzione per mettere in evidenza il consumo energetico dell’edificio stesso. Fino a poco tempo fa il prezzo d’acquisto di un immobile era valutato principalmente in base alla sua ubicazione e alle rifiniture interne ed esterne. Dal 1 Luglio 2009 la certificazione energetica ha aggiunto un nuovo parametro di valutazione per tutte le unità abitative: l’efficienza energetica. La certificazione energetica assegna una classe energetica agli edifici in base a quanto combustibile consumano all'anno per ogni metro quadro di superficie riscaldata. Gli edifici a basso consumo energetico, coniugano comfort abitativo e risparmio energetico, collocandosi tra le classi energetiche più alte. Per gli immobili di nuova costruzione c'è l'obbligo di rientrare almeno all'interno della classe energetica C, ma gli edifici più datati sono spesso soggetti a spifferi e sono riscaldati da impianti obsoleti, molto dispendiosi dal punto di vista dei consumi. È ragionevole per un immobile, classificato in calsse energetica molto bassa, valutare le possibilità offerte dall' adeguamento energetico. La collocazione in una buona classe energetica contribuisce a rivalutare l’immagine e ad incrementarne il valore di mercato di un immobile. Come tale, a garanzia della sua attendibilità, la certificazione energetica deve essere rilasciata da organismi terzi, di cui dovranno essere garantite la qualificazione e l'indipendenza. La classificazione energetica degli edifici consente di calcolare il fabbisogno medio di energia per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e il raffrescamento di un edificio e di effettuare una comparazione tra diverse costruzioni. Classe energetica A+ (Casa Passiva): < 15 Kwh/mq annuo = < 1,5 litri gasolio/mq annuo Classe energetica A: tra 16-30 Kwh/mq annuo = < 3 litri gasolio/mq annuo Classe energetica B: tra 31-50 Kwh/mq annuo = 3,1-5 litri gasolio/mq annuo Classe energetica C: tra 51-70 Kwh/mq annuo = 5,1-7 litri gasolio/mq annuo Classe energetica D: tra 71-90 Kwh/mq annuo = 7,1-9 litri gasolio/mq annuo Classe energetica E: tra 91-120 Kwh/mq annuo = 9,1-12 litri gasolio/mq annuo Classe energetica F: tra 121-160 Kwh/mq annuo = 12,1-16 litri gasolio/mq annuo Classe energetica G: > 160 Kwh/mq annuo = > 16 litri gasolio/mq annuo