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L’Italia politica 266 GEOGRAFIA L’Italia politica La carta politica Lo Stato italiano è suddiviso in venti unità amministrative, le regioni, una divisione arti- ficiale visibile solo sulle carte geografiche, che permette di poter meglio governare ed amministrare il territorio. Per definire i confi- ni politici d'ogni singola regione si è tenuto conto sia delle caratteristiche geografiche, sia delle tradizioni e della cultura proprie di ogni zona e dei suoi rispettivi abitanti. Ogni singola regione ha un proprio capoluogo regionale ed è suddivisa in province. La città capitale d'Italia è Roma. Le province, a loro volta, sono suddivise in comuni, e quelli più grandi sono formati da circoscrizioni che com- prendono uno o più quartieri. All'interno dei confini italiani sono compresi anche due piccoli stati indipendenti: la Repubblica di San Marino e lo Stato del Vaticano. Gli enti locali I principi fondamentali della Costituzione affermano l'uni- tà e l'indivisibilità della nazione: esiste un unico Governo, le leggi valgono su tutto il territorio, e le istituzioni devo- no garantire e tutelare i bisogni e le necessità di tutti i cit- tadini. Ogni territorio presenta problemi particolari e spe- cifici, che solo a livello locale possono essere adeguata- mente affrontati ed è per questo che agli enti locali, rap- presentati dalle Regioni, Province e Comuni, con apposi- ta legge statale, è stata data autonomia. Gli enti locali hanno il compito di amministrare determinati territori in maniera autonoma rispetto al governo nazionale. Per leggere correttamente ed essere in grado di comprendere una carta politica, le regole sono differenti da quelle utilizzate per l'esa- me di una carta fisica. Nella carta politica non sono evidenziati gli elementi fisici, ma i nomi di regioni e città. La regione politica, infatti, non è nata secondo caratteristiche fisiche o economiche ma, prevalentemente, per esigenze amministrative. La carta politica di una nazione evidenzia i confini, i centri abitati, la suddivisione delle singole unità amministrative e le vie di comunicazione. Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri delle regioni CARTINE A PAGG. 361-362

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L’Italiapolitica 266 CARTINEAPAGG.361-362 Acquisireilconcettodidecentramentoamministrativo:ipoteridelleregioni L’Italiapolitica LAVORI PUBBLICI ATTIVITÀ ECONOMICHE 267 RR EE GG II OO NN EE ASSISTENZA SANITARIA Leregioni Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri delle regioni Le province 268 PP RR OO VV II NN CC II AA EDILIZIA PUBBLICA Le province CONSIGLIO PROVINCIALE Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri delle province

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L’Italia politica

266

GEOGRAFIA

L’Italia politica

La carta politica

Lo Stato italiano è suddiviso in venti unitàamministrative, le regioni, una divisione arti-ficiale visibile solo sulle carte geografiche,che permette di poter meglio governare edamministrare il territorio. Per definire i confi-ni politici d'ogni singola regione si è tenuto conto sia delle caratteristiche geografiche, siadelle tradizioni e della cultura proprie di ogni zona e dei suoi rispettivi abitanti.Ogni singola regione ha un proprio capoluogo regionale ed è suddivisa in province. La cittàcapitale d'Italia è Roma.

Le province, a loro volta, sono suddivise in comuni, equelli più grandi sono formati da circoscrizioni che com-prendono uno o più quartieri.All'interno dei confini italiani sono compresi anche duepiccoli stati indipendenti: la Repubblica di San Marino elo Stato del Vaticano.

Gli enti localiI principi fondamentali della Costituzione affermano l'uni-tà e l'indivisibilità della nazione: esiste un unico Governo,le leggi valgono su tutto il territorio, e le istituzioni devo-no garantire e tutelare i bisogni e le necessità di tutti i cit-tadini. Ogni territorio presenta problemi particolari e spe-cifici, che solo a livello locale possono essere adeguata-mente affrontati ed è per questo che agli enti locali, rap-presentati dalle Regioni, Province e Comuni, con apposi-ta legge statale, è stata data autonomia. Gli enti localihanno il compito di amministrare determinati territori inmaniera autonoma rispetto al governo nazionale.

Per leggere correttamente ed essere in gradodi comprendere una carta politica, le regolesono differenti da quelle utilizzate per l'esa-me di una carta fisica. Nella carta politicanon sono evidenziati gli elementi fisici, ma inomi di regioni e città. La regione politica,infatti, non è nata secondo caratteristichefisiche o economiche ma, prevalentemente,per esigenze amministrative.La carta politica di una nazione evidenzia iconfini, i centri abitati, la suddivisione dellesingole unità amministrative e le vie dicomunicazione.

Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri delle regioni

CARTINE A PAGG. 361-362

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Le regioni

267

GEOGRAFIA

Le regioniLe regioni possono promulgareleggi valide nel proprio ambitoterritoriale, in materie come lasanità, l’istruzione ed il fisco.Esse, inoltre, esercitano unafunzione di programmazioneeconomica e territoriale inbase alla quale finanziano pro-vince e comuni. L’amministra-zione regionale è formata dalPresidente della Regione, cheviene eletto dai cittadini ed ha il compito di dirigere e rappresentare laregione; dal Consiglio Regionale, che emana le leggi regionali e propone leleggi al Parlamento; dalla Giunta Regionale, che amministra il territorio grazieagli assessori nominati dal Presidente. Ogni regione possiede un proprio Statuto Regionale,cioè una legge generale che regola la sua autonomia, definendo i compiti e gli ambiti d’inter-vento. Quindici regioni sono dotate di uno Statuto Ordinario, cioè godono di una normaleautonomia, mentre le restanti cinque, per le loro particolari caratteristiche, sono a StatutoSpeciale e godono di una maggiore autonomia legislativa rispetto alle altre.Lo statuto speciale è stato attribuito alle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adigee Friuli-Venezia Giulia per la loro posizione geografica di confine; Sicilia e Sardegna, le uni-che regioni insulari, per le forti diversità culturali ed economiche.

RREEGGIIOONNEELAVORI PUBBLICI ATTIVITÀ ECONOMICHE

ASSISTENZA SANITARIA

TUTELA DELL’AMBIENTE TURISMOISTRUZIONE

Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri delle regioni

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Le province

268

GEOGRAFIA

Le provinceIl numero delle province italiane è in costanteaumento. Continuamente, infatti, vengono isti-tuite nuove province formate da gruppi di comu-ni vicini con esigenze simili; attualmente questonumero si attesta a 106. Negli ultimi anni i pote-ri delle province si sono ridotti a causa dei pro-fondi cambiamenti economici e politici intercorsinella società. L'amministrazione di una provinciaè guidata da un Presidente e da un Consiglio,espressione dei cittadini, e da un organo digoverno chiamato Giunta. I compiti di una pro-vincia sono: curare la viabilità locale, promuove-re lo sviluppo della cultura edell'istruzione, tutelare lasalvaguardia dell'ambientee delle aree verdi e predi-sporre un adeguato pianodi sviluppo industriale. Le province, assieme ai comu-ni, concorrono alla determinazione degliobiettivi di programmazione regionale.

PPRROOVVIINNCCIIAA

MANUTENZIONE STRADALETRASPORTI PUBBLICI

EMILIAROMAGNA

EDILIZIA PUBBLICA

TUTELA DELL’AMBIENTE LAVORO

CONSIGLIO PROVINCIALE

Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri delle province

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I comuni

269

GEOGRAFIA

I comuniI comuni costituiscono la forma di governo più piccola e piùvicina alla vita quotidiana dei cittadini. I comuni italiani sonopiù di 8000, alcuni molto vasti e popolosi, altri con poche cen-tinaia di abitanti e un'estensione limitata del territorio. Nellecittà più grandi il territorio comunale può essere suddiviso incircoscrizioni, aree che comprendono alcuni quartieri e possie-dono un proprio rappresentante.I comuni sono titolari di funzioni proprie e di quelle che vengo-no loro conferite con leggi dello stato e della regione. Permeglio amministrare il proprio territorio, ottimizzando le risor-se, i comuni possono associarsi o formare consorzi per esercitare determinate funzioni ogestire determinati servizi. I comuni hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa edamministrativa nonché impositiva e finanziaria secondo i propri statuti e regolamenti esecondo le leggi statali che coordinano la finanza pubblica. L’amministrazione comunale ècostituita da un Sindaco, eletto direttamente dai cittadini, che nomina gli Assessori con luimembri della Giunta Comunale, e da un Consiglio Comunale. Gli ambiti d’intervento propridi un comune sono strettamente legati alla gestione di problemi specifici e locali: i servizialla pubblica istruzione (scuole materne ed elementari), gli asili nido, l’anagrafe, la poliziaurbana, i trasporti pubblici locali, il piano regolatore edilizio comunale, l’igiene urbana, l’as-sistenza, il commercio, la manutenzione delle strade comunali, lo sviluppo edilizio, che vieneprogrammato con il piano regolatore comunale, ecc.

CCOOMMUUNNEE

SPORT E TEMPO LIBERO

SALUTE E IGIENE PUBBLICA

ASSISTENZA SOCIALE

LAVORI PUBBLICI

IGIENE URBANAPOLIZIA URBANATRASPORTI PUBBLICI LOCALI

E GESTIONE DIASILI E SCUOLE

Acquisire il concetto di decentramento amministrativo: i poteri dei comuni

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La regione Valle d’Aosta

272

GEOGRAFIA

La Valle d’Aosta

Il territorio

Superficie: 3 263KmqPopolazione: 119 548ab.Densità: 37 ab./KmqProvince: Aosta.

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Fiumi

� Parchi

� Clima

La Valle d’Aosta, con il suoterritorio completamentemontuoso, comprende diver-se cime alpine che superanoi 4000 metri: il Monte Bianco(che con i suoi 4810 metri èla vetta più alta d’Europa), ilMonte Rosa, il Cervino ed ilGran Paradiso.

La Dora Baltea, uno dei principali affluenti del Po, lungo il suo per-corso riceve acqua da numerosissimi torrenti ed attraversa intera-mente la valle d’origine glaciale che forma la regione.Il clima, prettamente alpino, è caratterizzato da inverni freddi enevosi e da estati brevi e fre-sche. Le condizioni climatiche ele caratteristiche del territorio,con una flora ricca di boschi diconifere, rendono l’agricolturapoco praticata, mentre è moltosviluppato l’allevamento, inparticolare quello di bovini.Benché circondata da monta-gne, la Valle d’Aosta è perfetta-mente collegata con la Franciae la Svizzera, grazie ai passi alpini del Piccolo e del Gran SanBernardo e ai trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo.

Dora Baltea

VERCELLI

4634Monte Rosa

4478

Cervino

4810

Cogne

Courmayeur

La ThuileAOSTAAOSTA

Verrès

St. VincentFenis

Traforo del Gran

Colle Ferret2537

San Bernardo)(

Traforo delMonte Bianco

)(

Gressoney

4061Gran Paradiso

Pont St. Martin BIELLA

FR

AN

CI

A

S V I Z Z E R A

Breuil-Cervinia

P I E M O N T E

Bianco Monte

A l p i P e n n i n e

ParcoParcoNaz. delNaz. del

Gran ParadisoGran Paradiso

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORD

Veduta del Monte Bianco

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: la Valle d’Aosta

CARTINE A PAGG. 361-362

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La regione Valle d’Aosta

273

GEOGRAFIA

SETTO

RE PRIMA-

6%SETTO

RE SECON-

22%

SETTO

RE TERZIA-

72%

Popolazione

La Valle d’Aosta è una delle cinque regioni italiane a statutospeciale. È la regione con la più bassa densità di popolazione,concentrata soprattutto nel capoluogo, nelle vallate e lungo ilcorso della Dora Baltea.I Valdostani sono bilingue e parlano indifferentemente l’italianoed il francese (anche nella variante del dialetto patois).

Attività economicheI numerosi corsi d’acqua ed i ghiacciai garantiscono una forni-tura costante d’energia idroelettrica. Fiorente è anche l’arti-gianato: si producono oggetti in legno, ferro battuto e lana. Lapresenza di giacimenti di ferro e carbone ha consentito lanascita e lo sviluppo dell’industria siderurgica.L’attività economica principale e la maggior fonte di reddito

per la Valle d’Aosta è il turismo,sia estivo sia invernale, che negliultimi anni si è sviluppato note-volmente e grazie al quale gli abi-tanti di questa regione sono tra ipiù ricchi d’Italia. Numerosi sonoi castelli medievali e le attrazioninaturali: la più importante è sicu-ramente il Parco Nazionale delGran Paradiso. Le strutture alber-ghiere sono organizzate per rice-vere i turisti presenti in tutti iperiodi dell’anno.

Parco Nazionale del Gran ParadisoNel 1922, per proteggere la flora e la fauna alpina, fuistituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il parcocomprende trenta cime che superano i 3500 metri ecinquanta stupendi ghiacciai, numerose valli e forestedove trovano rifugio molti animali come la volpe, lamarmotta, il camoscio e lo stambecco. Nei cieli del Gran Paradiso volteggiano aquile, falchi ed i gipeti, bellissimiavvoltoi che, estinti nel 1920, sono stati reintrodotti di recente. Su prati e pendii pascolano mucche,pecore e capre. Nei torrenti guizzano migliaia di trote, che vengono anche allevate.

Il corso della Dora Baltea

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: la Valle d’Aosta

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La regione Piemonte

274

GEOGRAFIA

Il Piemonte

Tidone

Borm

ida Scrivia

PoPo

Sesia Ticino

Lago

LagoMaggiore

d’Orta

Po

Dora Riparia

Dora Baltea

Tana

ro

Stura di Demonte

G o l f od i

G e n o v a

M A R L I G U R E

NoviLigure

CasaleMonferrato

P AVIA

MILANO

COMOVARESE

Borgomanero

Domodossola

)(

VA

LD

’ OS

SO

L

A

Stresa

4634Monte Rosa

Passo del Sempione

AOSTA

VA L DI L OC A NA

C A N A V E S E

V A L D I L A NZ O

VA L D I S U S A

VA L P E L L IC E

VA L L E DELCHISONE

V A L L E DE L P OV A L L E V A R A ITA

V A L L E M A I R A

V A L L E S T U R A

LA

N

GH

E

M O N F E R R A T O

B

I

EL L E S E

V

AL S E S I A

VAL L E ANZAS C A

4061Gran Paradiso

3538Rocciamelone

3841Monviso

3297M. Argentera

Colle delMoncenisio2083

Colle dellaMaddalena)(

Col di Tenda)( 1908

)(

Chivasso

Pinerolo

Sestriere

SaluzzoBra

Alba

Fossano

Mondovì GENOVA

IMPERIA

SAVONA

Ivrea

LI

GU

RI

A

F R A N C I A

FR

AN

CI

A

S V I Z Z E R A

LO

MB

AR

DI

A

8

)(

)(

Colle delFréjus

1850

Colle delMonginevro

Bardonecchia

2538

TORINOTORINO

AstiAsti

VercelliVercelli

NovaraNovara

BiellaBiella

Verbania

CuneoCuneo

AlessandriaAlessandria

V A L D ' A O S T A

)(

Parco Naz.Parco Naz.del Grandel GranParadisoParadiso

VerbaniaVerbaniaVerbaniaVerbaniaVerbaniaVerbaniaVerbaniaVerbania

Parco Naz.Parco Naz.Val GrandeVal Grande

Il territorioIl nome stesso della regione, “ai piedi del monte”, descrive sinteti-camente le caratteristiche fisiche del suo territorio. Com’è ben visi-bile dalla cartina, la regione è circondata a nord e ad ovest dalleAlpi Occidentali, e a sud dall’Appennino Ligure. Proseguendo versoest s’incontrano le fertili colline delle Langhe e del Monferrato, perpoi aprirsi nella parte occidentale della Pianura Padana.Il fiume Po attraversa tutta la regione assieme ad alcuni suoiaffluenti: la Dora Riparia, la Dora Baltea, il Tanaro, lo Scrivia, ilSesia ed il Ticino. Sono presenti numerosi laghetti alpini, ma gli

unici di una certa consistenzasono il Lago d’Orta ed il LagoMaggiore.Il clima è alpino sui rilievi,caratterizzato da inverni rigidi enevosi e da estati fresche e pio-vose; è continentale in pianurae in collina, dove gli invernisono freddi e le estati calde edafose.

Superficie: 25 399KmqPopolazione: 4 214677 ab.Densità: 166 ab./KmqProvince: Torino,

Posizione

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORD

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Clima

� Valli

� Colline

� Pianure

� Fiumi

� Laghi

� Parchi

Il Monviso con le Alpi in lontananza

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Piemonte

CARTINE A PAGG. 361-362

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La regione Piemonte

275

GEOGRAFIA

Popolazione

La popolazione del Piemonte è concentrata nelle gran-di città di pianura: Novara, Vercelli, Asti, Alessandria esoprattutto nel capoluogo, Torino. Il capoluogo èsovraffollato perché le sue industrie hanno richiamatonegli anni enorme manodopera, prima dal meridionepoi dai Paesi extraeuropei.

Attività economicheIl settore industriale più sviluppato è quello automo-bilistico: nel capoluogo si trovano, infatti, gli stabili-menti della Fiat che producono automobili, autobus,trattori e vagoni ferroviari. Molte altre industrie, spe-cializzate in vari settori, lavorano in collegamentocon la Fiat e costituiscono un indotto industriale.Sono presenti fiorenti industrie alimentari, tessili,editoriali ed elettroniche.L’agricoltura, condotta con metodi moderni edintensivi, produce foraggio, ortaggi, mais e riso nelleprovince di Vercelli e di Novara; uva da vino nel Monferrato e nelleLanghe. Molto sviluppato e redditizio è anche l’allevamento dibovini, che fornisce carni pregiate e latte, con il quale si produco-

no formaggi prelibati.Lo sviluppo dell’economia hafavorito la crescita del settore ter-ziario, in particolar modo di ban-che ed assicurazioni, e l’espander-si di una fitta ed efficiente rete dicomunicazione, sia stradale cheferroviaria, nazionale ed interna-zionale.

SETTO

RE PRIMA-

5%

SETTO

RE SECON-

41%

SETTO

RE TERZIA-

54%

Lungo le vie di Torino

La Fiat 500 è una vettura che è rimasta per sempre nel cuoredegli italiani. Un’automobile molto semplice: nel primomodello i vetri erano fissi e la capottina si estendeva finoal lunotto posteriore, per cui si soffriva il caldo d’estate eil freddo d’inverno. Questa cara vettura, dopo l’uscita diproduzione una trentina d’anni fa, sembrava destinata ascomparire per sempre, come tanti modelli che hanno caratterizzato la sto-ria dell’automobilismo italiano. Ma ecco che vent’anni fa si decise di fondareun club ad essa dedicato e un raduno internazionale per commemorare la sua popolarità.

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Piemonte

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Il capoluogo di regione... e le altre provinceTorino, che sorge alla confluenza del fiume Po, fu la prima capitale delregno d’Italia, dal 1861 al 1865. Attualmente è capoluogo di regione del

Piemonte. Con i suoi 857 433 abitanti, questa città può vantare una grande

crescita demografica grazie all’espansione del settore industriale, che ha

richiamato una massiccia immigrazione dal Sud. Il monumento più famoso

di Torino è la Mole Antonelliana, costruita nel 1863.

Alessandria sorge in un ampiopaesaggio collinare, ricco di boschi

e vigneti. Essa deve il suo nome a

papa Alessandro III ed oggi è la

seconda città più importante del

Piemonte.

Asti è una città moderna, anche sepresenta un bel centro storico con

ornamenti medievali.

Da molti viene definita la “capitale

dell’industria vinicola“.

Biella, di origine medievale,grazie alla forte espansione

dell’industria tessile ha rag-

giunto un grande sviluppo

economico, esportando i suoi

prodotti in tutto il mondo.

Cuneo sorge su un altopiano deli-mitato dalla confluenza dei fiumi

Stura di Demonte e Gesso, che

danno all’antico nucleo urbano la

caratteristica forma a cuneo.

Cuneo, col suo grande nodo stra-

dale, è la provincia più estesa del

Piemonte.

Novara è un fiorente centro indu-striale e agricolo. Essendo posizio-

nata al confine con la regione

Lombardia è un fondamentale

nodo di comunicazione. Il centro

storico è dominato dalla cupola

della Chiesa di San Gaudenzio.

Verbania è il capoluogo dellaprovincia di Verbano-Cusio-

Ossola, istituita nel 1992.

Questa città è un grande cen-

tro industriale ed un’impor-

tante località turistica, per via

del suo paesaggio suggestivo

e del clima piuttosto mite.

Torino

Veduta di Biella

Cuneo - Piazza Galimberti Novara - San Gaudenzio Verbania

Alessandria Vallate astigiane

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277

Le Risaie

Vercelli è situata sulla riva destra del fiume Sesia e fu un anti-chissimo e glorioso centro romano. Questa città viene definita

la “capitale del riso” per le vaste risaie ed è il più importante

mercato europeo.

Nel centro storico la basilica di Sant’Andrea domina gli antichi

palazzi signorili. La periferia conta molte attività industriali,

specialmente nel settore chimico, tessile e alimentare.

La Basilica di Vercelli

Nella pianura di Vercelli e Novara si susseguono a perdita d'occhio gli

specchi regolari delle risaie, divisi da lunghi filari di pioppi e da canali d'ir-

rigazione. Il riso cresce nell'acqua e i campi devono essere allagati; perciò

lungo il loro perimetro si costruiscono dei bassi argini, sufficienti a tratte-

nere l'acqua che viene immessa. Poi si semina, e la risaia appare come uno

stagno dalla superficie immobile.

A primavera, quando le piantine sono cresciute, l'acqua non si vede più. Tra

settembre e ottobre le pannocchie del riso sono mature. Allora la risaia

viene prosciugata, il riso mietuto, trebbiato e portato nelle riserie, dove

subisce una serie di lavorazioni prima di essere messo in commercio.

Oggi si cerca di migliorare la produzione con tutte le risorse della tecnica

agraria: la rotazione delle coltivazioni, i trapianti, la selezione dei semi,

l'impiego di macchine agricole e perfino riscaldando l'acqua durante i

periodi di freddo con appositi impianti elettrici.

(Riad. da “Il grande libro delle regioni d’Italia” - Silvano Pezzetta - Mondadori).

Sono ormai scomparse le mondi-

ne, le operaie che fino a qualche

anno fa venivano d'estate a monda-

re, ossia ripulire le risaie dalle erbe

nocive; oggi si usano i diserbanti,

prodotti chimici che distruggono le

erbacce e non danneggiano il riso.

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La regione Lombardia

278

GEOGRAFIA

La Lombardia

Cd

evole

FERRARA

VICENZA

)(

VERONA

TRENTO

)(

)(

BOLZANO

)()(

A L T E

IN

A

A

Oglio

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Adda

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Po

Po

Ag

ogn

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Ticino

Adda

Lago di Lago di

LuganoComo

Lagod’Iseo

Lagodi

Garda

Serio

Adda

Lambro

LagoMaggiore

Salò

Passo delTonale

)(

3554Adamello

3764Cevedale3905

OrtlesPasso dello

Stelvio

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S V I Z Z E R A

B R I A N Z A

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VAL

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L O ME L L I N A

40503678

Pizzo Bernina

M. Disgrazia

Livigno

Passo delBernina

)(

2554

Pizzo deiTre Signori

1724M. Lesima

MODENA

REGGIONELL’EMILIA

PIACENZA

Voghera

ALESSANDRIA

VERCELLI Vigevano

NOVARA

Legnano

Cantù

VERBANIA

Campioned’Italia

Passo dello Spluga)(

)(

PI

EM

ON

TE

A L T O A D I G E

T R E N T I N O

V E N E T O

ROVIGO

E M I L I A R O M A G N A

LL

PARMA

SirmioneMILANOMILANO

LodiLodi

CremonaCremona

BresciaBrescia

BergamoBergamoMonzaMonza

LeccoLeccoComoComoVareseVarese

SondrioSondrio

MantovaMantovaPaviaPavia

ParcoParcoNaz. delloNaz. dello

StelvioStelvio

Il territorioEsaminando il territoriodella Lombardia si puònotare come questaregione si possa suddivi-dere in tre fasce bendistinte: la zona alpina alconfine con la Svizzera,con alcune cime chesuperano i 4000 metri,l’area della Prealpi, conrilievi più bassi che siestendono ai piedi dellecime alpine e, infine, la pianura (divisa in alta e bassa dalla lineadelle risorgive).La Lombardia è la regione dei grandi laghi: il Lago Maggiore, il Lagodi Garda (che è il più grande d’Italia), il Lago di Como, il Lago d’Iseoe quello di Lugano. La regione è attraversata dal Po e da molti suoiaffluenti, tra i quali il Ticino, l’Oglio, l’Adda ed il Mincio. Il clima varia secondo le zone: alpino in montagna, temperato nellevallate prealpine, anche per la presenza dei laghi; continentale nellaPianura Padana, dove è frequente il fenomeno della nebbia.

Superficie: 23 861KmqPopolazione: 9 032554 ab.Densità: 379 ab./KmqProvince: Milano,Bergamo,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Fiumi

� Laghi

� Pianure

� Parchi

� Clima

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORD

Lago di Como

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: la Lombardia

CARTINE A PAGG. 361-362

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La Lombardia è la regione economicamente più avanzata d’Italia.Questo traguardo è stato favorito dalla posizione geografica e dalterritorio. La regione è posta, infatti, al crocevia delle principalivie di comunicazione del Nord Italia edi quelle tra Italia ed Europa. Il territo-rio, in gran parte pianeggiante e fertile,la rende adatta all’agricoltura, all’indu-stria e al commercio.

La produzione agricola è molto redditizia grazie anche all’utilizzodi macchine sempre più sofisticate e moderne. Si produce ancheforaggio per il bestiame consentendo lo sviluppo dell’allevamento.In Lombardia si trova la più alta concentrazione di industrie mec-

caniche, chimiche e farmaceutiche, elettro-niche, alimentari, manifatturiere e tessili ditutta la nazione.Negli ultimi anni ha preso vigore anche l’at-tività terziaria, con l’aumento di banche, uffi-ci, attività commerciali ed informatiche.Milano può essere considerata la capitaleitaliana dell’industria della moda. Nel corsodegli anni sono aumentati anche i turisti chevisitano le città d’arte o villeggiano sulle Alpie lungo le rive dei numerosi laghi.

La regione Lombardia

279

GEOGRAFIA

Popolazione

La Lombardia è la regione più popolata d’Italia. Lezone più densamente abitate sono quella prealpina equella pianeggiante compresa fra il Ticino ed ilBergamasco. Questa zona comprende Milano e la suaarea metropolitana. La regione ed il suo capoluogooffrono molte opportunità di lavoro e pertanto neglianni sono stati interessati da diversi flussi migratori.

Attività economiche

SETTO

RE PRIMA-

3%

SETTO

RE SECON-

43%

SETTO

RE TERZIA-

54%

Traffico lungo le vie di Milano

La Lombardia, con la sua posizione geografica strategica, è statada sempre centro di scambi commerciali con l’Europa nord-occi-dentale attraverso la Svizzera. Le sue vie di comunicazione la ren-dono una regione all’avanguardia tanto che, nel 1924, fu costrui-ta la prima autostrada italiana che collega tutt’oggi Milano con ilaghi e la Svizzera. Attualmente fanno capo a Milano cinque auto-strade, tra le quali l’Autostrada del Sole, che tocca Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria.

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: la Lombardia

Page 13: da V_geo_266-323

280

Il capoluogo di regione... e le altre province

Brescia, che per numero diabitanti e importanza econo-

mica è la seconda città della

regione, ha uno stile pretta-

mente moderno. Le sue indu-

strie più importanti sono quel-

le tessili, meccaniche, metal-

lurgiche e di armi.

Bergamo, situata tra le Alpi e lapianura, si presenta con un aspetto

antico e moderno insieme. La città

alta è arroccata in cima ad un colle,

attorno a cui si snoda una passeg-

giata panoramica. Bergamo bassa,

sviluppatasi in pianura, è più moder-

na e ricca di stabilimenti industriali.

Como, situata all’estremità dellago che porta il suo nome, è

un’importante meta turistica,

anche per il suo clima piuttosto

mite. Molto sviluppate sono le

industrie dell’abbigliamento e

della seta.

Il Duomo di Milano

Basilica di S. Ambrogio Teatro La Scala Il Castello Sforzesco

Veduta di BresciaComo sul lago Bergamo bassa

Milano, situata nel cuore della pianura lombarda, è dasempre una grande città, fin da quando il suo nome era

Mediolanum, al tempo dei Romani. Seconda per numero di

abitanti dopo Roma, è il centro industriale, commerciale e

finanziario più importante d’Italia. Il cuore della città è

Piazza del Duomo, da cui partono come raggi di una ruota

le vie principali che attraversano il centro storico e si colle-

gano alle strade che portano fino alla periferia.

Tra i principali monumenti storici di Milano ricordiamo: il

Duomo, la Basilica di Sant’Ambrogio, la chiesa di Santa

Maria delle Grazie che conserva il famoso affresco di

Leonardo da Vinci raffigurante l’ultima cena, il Teatro La

Scala ed il Castello Sforzesco.

Page 14: da V_geo_266-323

281

Cremona sorge sulla riva sinistradel Po ed è una bellissima città ricca

di monumenti medievali, tra cui: il

Palazzo Raimondi, il Palazzo Stanga,

il Palazzo Cittanova e il Palazzo Fodri.

Di grande importanza il Torrazzo, il

campanile in muratura più alto del

mondo, che sorge accanto al Duomo.

Lecco è un importante centro

industriale, soprattutto nel settore

metallurgico e siderurgico.

La sua bellezza paesaggistica e il

suo clima piuttosto mite è spesso

richiamo per visitatori che contri-

buiscono a sviluppare il settore

turistico di questa bellissima città.

Lodi sorge sulla riva destradel fiume Adda. Fondata dai

Romani, conserva edifici di

grande rilievo artistico, come

la Chiesa dell’Incoronata, il

Duomo e la Chiesa di San

Francesco.

Mantova sorge a ridosso delleacque di tre laghetti formati dal

fiume Mincio. Importante centro

commerciale e agricolo, questa

città ha avuto un grande incremen-

to industriale nel settore della mec-

canica e delle confezioni. Di grande

interesse artistico sono il Duomo e

il Palazzo Ducale che sorgono su

piazza Sordello.

Pavia, città antichissima, sorge apoca distanza dalla confluenza del

Ticino col Po. Sede universitaria di

antiche tradizioni, Pavia ha anche

raggiunto un notevole sviluppo

economico e culturale. Importanti

sono i suoi monumenti, tra cui la

Basilica di San Michele e la Chiesa

di San Pietro in Ciel d’Oro.

Sondrio è il capoluogo di

provincia meno popolato della

Lombardia. Questa città sorge

nella parte centrale della

Valtellina, meta di vacanzieri

amanti della neve.

Vi sono industrie tessili e vi

converge la produzione vinico-

la della zona.

Varese, sulle Prealpi, è un grandecentro commerciale. Definita da

molti “città-giardino” per via dei suoi

parchi e viali alberati, questa città

conserva molti monumenti antichi.

Duomo e Torrazzo

Piazza Sordello Università di Pavia Montagne valtellinesi

Lecco Chiesa dell’Incoronata

La provincia di Monza e Brianza è stata istituita ufficialmen-te il 12 maggio 2004. Capoluogo di provincia è Monza,terza città della Lombardia con circa 120.000 abitanti.

Page 15: da V_geo_266-323

La regione Liguria

282

GEOGRAFIA

La Liguria

G o l f od i

G e n o v a

M A R L I G U R E

RI V I E R A

D I L E V A N T E

P ARMA

Passo dellaScoffera

)(

)(

)(

Portofino

Ligure

LavagnaSestri Levante

Moneglia

LevantoMonterosso

Portovenere

Viareggio

ForteMASSA

LA

LUCCA

g u r e

)

GENOVA

IsolaPalmaria

Golfo

dellaSpezia

R O M A G N A

io di Portofino

Bo

rmid

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igno

Erro

Roia

Bormid

a

Scrivia

Vara

Magra

Trebbia

G o l f od i

G e n o v a

M A R L I G U R ER I V I E

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I V I E R AD I

L E V A N T E

PIACENZA

ASTI ALESSANDRIA

)(

)(

PortofinoSestri Levante

Sestri PonenteAp p e n n i n o L i

A l p i L i g u r i

)(

2200M. Saccarello

Colle di Nava

)(

Colle diCadibona

)(

Passodel Turchino

)(

TORINO

SanremoVentimiglia

Alassio

Albenga

Finale Ligure

GENOVAGENOVASavonaSavona

ImperiaImperia

La SpeziaLa Spezia

C U N E O

Bor

mid

adi M

illesimo

P I E M O N T EE M I L I A

Passo delBracco

Passo diCento Croci

Rapallo

LO

MB

AR

DI A

CREMONA

Passodei Giovi()

T O S C A N A

ParcoParcoNazionale delleNazionale delle Cinque Terre Cinque Terre

CINQUE TERRE

Il territorioLa Liguria è un sot-tile arco di terradelimitato dallemontagne e dal MarLigure. Al centrodel territorio sorgeGenova, che divideil litorale in dueparti: la riviera diLevante e quella diPonente. La costa ècaratterizzata da unacontinua alternanzadi promontori roc-ciosi ed insenature che formano piccole spiagge sabbiose o ghia-iose. Gran parte del territorio è occupato dai monti: le AlpiMarittime e l’Appennino Ligure. Queste montagne non sonomolto alte, ma scendono a precipizio sul mare, ad eccezione dialcuni punti dove digradano in basse colline. Numerosi sono ivalichi che collegano la Liguria con le regioni confinanti.I fiumi che si riversano nel Mar Ligure sono brevi e prevalente-mente a carattere torrentizio, mentre il Tanaro, lo Scrivia ed ilTrebbia, che scendono dal versante nord per affluire nel Po, sonopiù ricchi d’acqua.Il clima, grazie alla catena montuosa che ripara la regione daiventi freddi del nord e dall’influenza del mare, è di tipo mediter-raneo, con estati caldi ed inverni miti.

Superficie: 5 421 KmqPopolazione: 1 571783 ab.Densità: 290 ab./KmqProvince: Genova,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Clima

� Passi

� Fiumi

� Mari

� Golfi

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

Liguria - Cinque Terre

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: la Liguria

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 16: da V_geo_266-323

La regione Liguria

283

GEOGRAFIA

Popolazione

Gli abitanti vivono quasi tutti concentrati lungo lacosta, tanto che i centri abitati sembrano quasi toccar-si formando una linea ininterrotta di città e paesi,mentre i centri dell’entroterra hanno subito un gradua-le spopolamento.

Attività economicheIn Liguria l’agricoltura non è molto sviluppata e si limita alla zonacostiera. I terrazzamenti, lungo i pendii delle montagne, hannoconsentito negli anni lo sviluppo della coltivazione dell’olivo,della vite, della frutta e degli ortaggi. La città di Sanremo copregran parte della produzione nazionale di fiori, che sono esportatiin tutto il mondo.L’economia della regione è strettamente legata al mare: la presen-za di porti importanti, come quelli di Genova, La Spezia e Savona,favorisce il commercio e le industrie che lavorano le materieprime. I porti, inoltre, servono da scalo per i passeggeri dei tra-ghetti e delle navi da crociera. Intorno a questi porti esistono grandi complessi industriali: raffi-nerie di petrolio, cantieri navali, industrie metallurgiche e mecca-

niche. Le bellezze naturalidella costa ed il clima mitehanno contribuito allo svi-luppo ed al diffondersi delturismo: località comePortofino, Sanremo, Va-razze e Rapallo sono una-nimemente conosciute perla loro bellezza e la cordia-lità dei loro abitanti.

SETTO

RE PRIMA-

4%

SETTO

RE SECON-

26%SETTO

RE TERZIA-

70%

La costa ligure

Veduta di Portofino

Nella seconda metà dell’Ottocento, i floricoltori liguri riuscirono a pro-durre un tipo bellissimo di garofano e da allora si moltiplicarono lepiccole terrazze sostenute da muretti di pietra dove si allineano lepiante dei garofani, i quali sono ormai diventati quasi un monopoliodi Sanremo. In questi ultimi tempi, ai garofani, che richiedono moltecure, si sono affiancate rose, crisantemi, tulipani, narcisi, orchidee epiante ornamentali in genere.Molti di questi fiori vengono, ancora in boccio, esportati all’estero, specialmente negli altri Paesi europei.(Da “Il grande libro delle regioni d’Italia” - Silvano Pezzetta - Mondadori)

Containers nel porto di Genova

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: la Liguria

Page 17: da V_geo_266-323

284

Il capoluogo di regione... e le altre province

Imperia, che prende il nome dal torrente Impero,è circondata da moltissimi uliveti che hanno favo-

rito la realizzazione di oleifici e intensi commerci

di olio e olive. Sviluppato è anche il settore turisti-

co grazie al clima mite e alle belle spiagge caratte-

ristiche di questa zona.

La Spezia sorge nel punto più interno del suogolfo e si estende sulle pendici delle colline che la

circondano. Il suo porto, oltre ad essere il princi-

pale dal punto di vista militare, è anche uno dei

più importanti della regione per movimento di

merci e numero di navi.

Savona, comunicante con il Piemonte attraverso ilColle di Cadibona, possiede un porto molto impor-

tante che permette lo sbarco delle materie prime

dirette nella regione piemontese e l’imbarco di pro-

dotti d’esportazione. L’intenso traffico portuale ha

fatto sorgere numerose industrie e altrettante atti-

vità commerciali. Note località turistiche si sono

formate lungo la costa della sua provincia, come:

Alassio, Celle Ligure, Albenga, Varazze e Spotorno.

Genova, capoluogo della Liguria, è disposta ad anfiteatro intornoal porto, raggruppata in una sottile striscia tra mare e colline. I suoi

edifici sono posizionati a gradini e le strade, tutte in salita, sembra-

no un labirinto di scale e vicoli stretti con case molto alte, antichi

palazzi di ricchi mercanti e dei patrizi d’un tempo alternate a rioni

moderni che raggiungono i sobborghi e le zone industriali. È in

questa città che vive un

terzo della popolazione

ligure. Il porto è formato da

quattro bacini: il Porto Vecchio, il Bacino delle Grazie, il Bacino della

Lanterna e il Bacino di Sampierdarena. Lo sfruttamento del porto ha

favorito la crescita delle attività industriali d’ogni genere. Maestosi

monumenti ricordano il glorioso passato di questa città: la Cattedrale

di San Lorenzo, i palazzi rinascimentali e la Torre degli Embriaci.

Portovenere (La Spezia)Scorcio di Imperia

Veduta di Savona

Antichi palazzi genovesi

Una parte del porto di Genova

Page 18: da V_geo_266-323

285

• Bordighera (nella foto) fornisce al Vaticano i rami di palma

che vengono benedetti la Domenica delle Palme fin dal 1500.

• Tra i prodotti che hanno contribuito alla diffusione e alla conoscenza dei piatti tipici

liguri nel mondo, il pesto ha giocato sicuramente una parte da protagonista. Dalle

ricerche svolte negli archivi dei più importanti quotidiani liguri, risulta che la sua mag-

gior diffusione si è registrata fra il 1980 e il 1990. I suoi ingredienti sono: basilico ligu-

re, aglio, parmigiano reggiano, pecorino romano, olio d’oliva extravergine, pinoli.

• La Liguria è la regione con la percentuale

più alta di persone anziane ed è in coda alla

graduatoria della crescita della popolazione.

C. ColomboG. Garibaldi

Festa della Stella Maris a Camogli (Genova)Festa in onore della Madonna "Stella del Mare". Dal matti-no si partecipa con barche addobbate a festa o con il bat-tello alla processione che dal porticciolo di Camogli rag-giunge Punta Chiappa. Su una barca simbolo di Camogli(il Dragun) salgono anche i chierichetti e il prete chedovrà celebrare la messa a Punta Chiappa. Dopo la messaviene premiata la barca più bella. In serata la festa prose-gue con la posa in mare di migliaia di lumini, distribuiti gra-tuitamente a tutti. Tali lumini vengono portati al largo dalla corrente mentre il Dragun veleggia nelleacque di Camogli salutando tutte le persone. (Nella foto il Dragun)

Tanti sono i personaggi famosi nati in Liguria, tra i quali ricor-diamo: Cristoforo Colombo (Genova 1451 - 1515), GiuseppeMazzini (Genova 1805 - 1872), Giuseppe Garibaldi (Nizza1807- 1882), Edmondo De Amicis (Oneglia, Imperia 1846 - 1908).

Page 19: da V_geo_266-323

La regione Trentino-Alto Adige

286

GEOGRAFIA

Il Trentino-Alto Adige

Il territorio

Superficie: 13 607KmqPopolazione: 940 016ab.Densità: 69 ab./KmqProvince: Trento,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Fiumi

� Laghi

� Parchi

� Clima

Il Trentino-Alto Adigeè la più settentrionaledelle regioni italiane.Presenta un territoriointeramente montuo-so costituito dalleAlpi Retiche e darilievi del tutto parti-colari: le Dolomiti.Queste rocce sedi-mentarie, modellate nei secoli dai fenomeni naturali, hannodato origine a forme curiose e originali. Tra le catene montuosesi aprono numerose vallate alpine: la Val Gardena, la Val di Non,la Valsugana e la Val d’Adige, che prende il nome dal fiumeomonimo. L’Adige è il secondo fiume italiano per lunghezza eper portata; nel suo letto si raccolgono le acque d’altri fiumi etorrenti che nascono dai nevai e dai ghiacciai alpini. Il paesag-gio montano è caratterizzato da numerosissimi piccoli laghioltre all’estremo settentrionale del Lago di Garda. In questaregione ci sono due parchi naturali, lo Stelvio e l’Adamello, incui vivono protette numerose specie tipiche dell’habitat alpino:l’orso bruno, il camoscio e l’aquila.Il clima è alpino, con inverni freddi ed estati fresche. Le differen-ze climatiche influiscono sulla vegetazione: in basso troviamoquerce e castagni, mentre nelle zone più elevate cresconoboschi di faggi e di conifere.

Adige

Sarc

a

Lagod’Idro

Noce

Adige

Brenta

Isarco

Rienza

Aurino

VENEZIA

VICENZA

)(

Rovereto

LO

MB

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DI

A

VERONA

Gruppodi Brenta

Passo delTonale

)(

3554

M. Adamello

Madonna diCampiglio

3175

VAL D

IN

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VA L DI S OL E3764

Cevedale3905

OrtlesPasso dello Stelvio

)(

VAL DI FIEM

ME S. Martinodi Castrozza

VA L S UG A NA

)()(

3343Marmolada

VAL D

I FA S

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BressanoneMerano

2996

Pala di S. Martino

)(

Vipiteno3510

Gran PilastroPasso delPasso delBrenneroBrenneroPasso delBrennero

)(

BrunicoVAL

BA

DI A

TREVISO

BELLUNO

PORDENONE

)(

3092Cima Undici

A U S T R I A

V AL

PA

SS

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Canazei

Ortisei

V E N E T O

F R I U L I

V E N E Z I A

G I U L I A

A U S T R I A

VAL GARDENA

V AL L I

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Riva di Garda

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3738Palla Bianca

Passo diResia)(

Al p i V e n o s t e

VAL VE NO S TA

VA L P US TER IA

A l p iA t e s i n e

Al p

i

Pu

st

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)(

2999Tre Cime

di Lavaredo

)(

A l p i C a r n i c he

TRENTOTRENTO

BolzanoBolzano

Lago di

Garda

ParcoParcoNaz. delloNaz. dello

StelvioStelvio

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORD

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Trentino-Alto Adige

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 20: da V_geo_266-323

La regione Trentino-Alto Adige

287

GEOGRAFIA

SETTO

RE PRIMA-

10%

SETTO

RE SECON-

27%

SETTO

RE TERZIA-

63%

Popolazione

Il Trentino-Alto Adige è scarsamente abitato a causa delsuo territorio prevalentemente montuoso. La popolazioneè concentrata nei due capoluoghi di provincia e nelle citta-dine che sorgono nelle conche e nelle vallate più ampie.In questa regione convivono due gruppi etnici: uno italiano(nel Trentino) ed uno di cultura e lingua tedesca (nell’AltoAdige-Sudtirolo); è quindi ufficiale il bilinguismo. Nellazona delle Dolomiti vive un terzo gruppo etnico, che parlail ladino, antico dialetto d’origine latina.

Attività economicheL’attività economica principale è il turismo, che si basa sulle bel-lezze naturali della regione, sulle moderne stazioni sciistiche esul patrimonio artistico, costituito da abbazie, castelli e chiese.Lo sfruttamento delle risorse idriche ha favorito la produzioneagricola di frutta, mele ed uva in particolare; da questa regioneproviene il 50% della produzione italiana di mele. Un’altraimportante risorsa naturale è il legname, utilizzato sia dall’indu-

stria mobiliera sia dall’arti-gianato.I pascoli di alta montagnafavoriscono l’allevamento,soprattutto quello dei bovini,utilizzati per la produzione dilatticini e formaggi.L’abbondanza di risorse idri-che ha favorito lo sviluppo dimolte centrali idroelettriche;mentre la disponibilità

d’energia elettrica a basso costo ha incentivato la nascita diindustrie siderurgiche, metallurgiche e meccaniche.

Abitazioni in Val Gardena

Il “Maso chiuso” ha sempre rivestito, nell’ambito altoatesino, una vera epropria legge locale, per cui l’eredità della proprietà agricola spettavaunicamente al primogenito della famiglia.Il Maso chiuso era un insieme di abitazioni, con circostante terreno,granaio e stalle. Alla morte del capofamiglia, il primogenito si impos-sessava dell’intera proprietà pagando agli eredi un corrispettivo indenaro. Con il tempo, le norme hanno subito modifiche, tra le quali lafacoltà del padre di scegliere il figlio erede. Pur non avendo più validità giuridica, i princìpi che impron-tano il Maso chiuso sono tuttora radicati e applicati nell’intero territorio dell’Alto Adige.

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Trentino-Alto Adige

Page 21: da V_geo_266-323

288

Il capoluogo di regione... e le altre province

Trento è il capoluogo di regione del Trentino-AltoAdige e sorge sulla riva sinistra del fiume Adige, in

una grande conca circondata da maestose monta-

gne. Questa città, ricca di giardini, possiede un bel-

lissimo centro storico caratterizzato da sontuosi

palazzi del Medioevo e del Rinascimento che

hanno la facciata adornata di pitture murali.

Intorno ad essi si estende la città moderna.

Monumenti da ricordare sono: il Duomo, la

Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Castello del

Buonconsiglio.

Bolzano, capoluogo della provincia autonomadell’Alto Adige, sorge sulle rive dell’Isarco. La

parte vecchia dell’abitato è un susseguirsi di vie

intricate e di numerosissimi portici. Moderni quar-

tieri di questa città sono sorti sulla sponda sini-

stra del fiume, insieme a molti stabilimenti per la

lavorazione dell’acciaio, dell’alluminio e a fabbri-

che di autoveicoli e calzature. Il monumento più

importante di Bolzano è la Cattedrale.

Piazza del Duomo

Il Parco Nazionale dello StelvioIl Parco Nazionale dello Stelvio è uno dei più antichi evasti d’Italia e la sua estensione comprende il Trentinoe la Lombardia. Dominato da grandi massicci mon-tuosi, il parco può essere suddiviso in quattro fascealtitudinali. La più bassa è quella dei fondovalli abita-ti e coltivati. Seguono la fascia della foresta di conife-re e quella dei pascoli alpini. Infine c’è la zona del deserto nivale, oltrei 2900 metri di altezza, che ospita ben 103 ghiacciai. Le foreste, in prevalenza di conifere, copronoquasi un terzo della superficie del parco. Qui prevalgono il larice, il pino silvestre, il pino cembro el’abete rosso, che in alta quota cedono il posto a boschi puri di pini mughi. Straordinaria la fiorituraestiva delle praterie, ricche di stelle alpine, gigli, genziane e orchidee.Per quanto riguarda la fauna possiamo trovare: il cervo, il capriolo, il camoscio e lo stambecco, la volpe,la marmotta, la lepre bianca e l’aquila.(Da “Guida ai Parchi d’Italia” - G. Corbellini - Theorema libri).

Interno ed esterno della Cattedrale di Bolzano

Page 22: da V_geo_266-323

La regione Friuli-Venezia Giulia

289

GEOGRAFIA

Il Friuli-Venezia Giulia

Il territorio

Superficie: 7 855KmqPopolazione: 1 183764 ab.Densità: 151 ab./KmqProvince: Trieste,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Passi

� Pianure

� Fiumi

� Mari

Il territorio presenta diversi paesaggi. A nord dominano le AlpiOrientali, che scendono nella fascia delle Prealpi Carniche eGiulie. Le Prealpi, a loro volta, confinano con la Pianura Veneta equella Friulana. Le pianure occupano la parte meridionale dellaregione e devono le loro origini alle alluvioni e ai detriti trasporta-ti dai fiumi Tagliamento ed Isonzo; entrambe presentano una zonaalta, caratterizzata da terreni sassosi, ed una bassa e sabbiosa.Un fenomeno particolare del Friuli-Venezia Giulia è il carsismo(nel disegno e foto in basso). Le rocce, costituite soprattutto dacalcare, sono erose dalle acque, dando origine a spaccature, sol-chi, fiumi sotterranei, come il Timavo, che hanno portato alla for-mazione delle doline.Il clima della regione è conti-nentale, alpino sui rilievi e piùmitigato nella zona costiera,anche grazie all’influenza delmare. Le catene montuose nonsono in grado di frenare il ventofreddo: la bora soffia sulle costetriestine e raggiunge la velocitàdi circa 150 chilometri orari.

L ag una d i G rad o

Tag

liam

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Isonzo

Nat

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e

M A R E A D R I AT I C O

Golfodi Trieste

Lago delVajont

V E N E T O

Palmanova

S L O V E NI A

C R O A Z I A

Grado

Aquileia

LignanoSabbiadoro

VICENZA

TREVISO

BELLUNO

P r e a l pi C a r n i c h e2478

M. Pramaggiore

PassoMauria

)(

Aviano

SpilimbergoCividale del Friuli

P r e a l p i G i u l i e

Tolmezzo

A U S T R I A

2780M. Coglians

Passo di MonteCroce Carnico

)(

CA R N I A

Tarvisio

Passo delPredil

)(

Monfalcone

GoriziaGorizia

UdineUdine

PordenonePordenone

TRIESTETRIESTE

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORDCARTINE A PAGG. 361-362

Page 23: da V_geo_266-323

La regione Friuli-Venezia Giulia

290

GEOGRAFIA

SETTO

RE PRIMA-

5%

SETTO

RE SECON-

33%SETTO

RE TERZIA-

62%

Popolazione

Il Friuli-Venezia Giulia è dal 1963 una regione astatuto speciale, grazie all’unione delle provincefriulane di Udine e Pordenone con quelle diTrieste e Gorizia. La popolazione, comprese leminoranze slovene, tedesche e ladine, che soprat-tutto nelle zone montuose della Carnia è statasoggetto di un ingente flusso migratorio, si con-centra in prevalenza lungo i tratti costieri ed inpianura.

Attività economicheLa zona montana è scarsamente dotata di risorse natu-rali, mentre quella pianeggiante, coltivata con sistemimoderni e all’avanguardia, produce mais, orzo ed uva.Le industrie alimentari forniscono prodotti famosi intutto il mondo; tra questi il prosciutto San Daniele, ivini Cabernet e Merlot e le grappe.L’industria ha avuto uno sviluppo notevole. Sono pre-senti complessi industriali cantieristici e chimici; sono,inoltre, numerose le piccole e medie imprese, specializ-zate nel tessile e negli elettrodomestici.La posizione di confine e i porti di Trieste e Monfalcone hanno

permesso il fiorire diintense attività commer-ciali con paesi confinanti,quali l’Austria, la Slovenia,la Croazia e l’Europaorientale in genere. Centririnomati, come Lignano eBibione, sono frequentati,in prevalenza d’estate, daturisti italiani e stranieri.

La spiaggia di Lignano

La Carnia è caratterizzata da paesaggi bellis-simi, piste da sci comode e tranquille, pas-seggiate e percorsi in luoghi suggestivi.

Nel 1976, una vasta area del Friuli fu scossa da un terremoto di pro-porzioni disastrose, venendo colpita da due ondate sismiche succes-sive a distanza di qualche mese l’una dall’altra: la prima a maggio e laseconda a settembre. Il fenomeno provocò vittime e la distruzione di117 comuni delle province di Udine e Pordenone. Furono distruttepiù di 10 000 case ed altre restarono gravemente danneggiate:65 000 friulani rimasero privi di abitazione. I danni provocati alle fab-briche causarono la perdita di migliaia di posti di lavoro.

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Friuli-Venezia Giulia

Page 24: da V_geo_266-323

291

Il capoluogo di regione... e le altre province

Trieste è il capoluogo di regione del Friuli-VeneziaGiulia e sorge ai piedi del Carso, distesa ad arco

lungo il golfo che prende proprio il suo nome.

Questa città, molto vivace e moderna, si espande

lungo le rive e s’innalza verso le colline che la circon-

dano. Lo spazio pianeggiante è scarso. Il suo porto,

piuttosto grande e all’avanguardia, è ancora uno dei

più importanti d’Italia per movimento di navi e

merci. Tra i monumenti ricordiamo: la Cattedrale sul

colle di San Giusto e il Castello di Miramare.

Gorizia sorge sulla riva sinistra del fiume Isonzo,sulle vie di comunicazione con la Slovenia e con

la Carinzia. Fu all’origine un villaggio di contadini

e poi un piccolo feudo medievale. Questa tran-

quilla città, piena di verde e dal clima mite, è in

via di grande sviluppo per quel che riguarda le

attività industriali e commerciali.

Castello di Miramare Castello di Gorizia

Udine sorge ai piedi di un colle dominato da ungrande castello cinquecentesco, e nel cuore della

città si trova Piazza della Libertà, cinta di armoniosi

edifici e ornata di colonne e statue. In prevalenza

pianeggiante, Udine si estende fino alla periferia,

dove si trovano fabbriche e piccoli stabilimenti.

Pordenone sorge sulle rive di un breve fiume, ilNocello, nella pianura che si estende sulla destra

del Tagliamento. Oggi questa città viene definita

la “Milano del Friuli” per via del suo grande svilup-

po industriale ed edilizio, e vanta già da qualche

secolo un fiorente artigianato nel campo delle

ceramiche, nei tessuti di lana e seta e nella fabbri-

cazione della carta. Tra i monumenti principali

ricordiamo il Palazzo Comunale, il Duomo di San

Marco e il Castello di Pordenone.

Porticato di San Giovanni

Cattedrale e veduta aerea di Pordenone

Page 25: da V_geo_266-323

La regione Veneto

292

GEOGRAFIA

Il Veneto

Piav

e

Livenza

Tagliamento

Piave

LVenet aaguna

Piave

Brenta

Go l f od i

Ve n e z i a

FocedelPo

Po

Adige

MA

RE

AD

RI

AT

IC

O

T R E N T I N O

E M I L I A R O M A G N A

CaorleJesolo

MestreMurano

Burano

CastelfrancoVeneto

BadiaPolesine

FERRARA

Mon t iB e r ic i

Legnago

Mont iLes sin i

)(

2235M. Pasubio

Bassano del Grappa

Asiago

MANTOVA

Villafrancadi Verona

VALLAGARINA

)(

Altopiano deiSette Comuni

BOLZANO

)(

Passo Pordoi)(

3343Marmolada

Dol o

mi t

i

3220M. Civetta

2939Pala di S. Martino

Oderzo1775M. Grappa Valdobbiadene

Conegliano

P r e al p i

B el l un es iFeltre

VittorioVeneto

PassoMauria)(

Cortina d’Ampezzo3216M. Cristallo

Tre Cime2998di Lavaredo

PORDENONE

Passo MonteCroce di Comelico)(

A U S T R I A

F R I U L I

V E N E Z I A

G I U L I A

Chioggia

VENEZIAVENEZIAPadovaPadova

TrevisoTreviso

BellunoBelluno

RovigoRovigo

VeronaVerona

VicenzaVicenza

Monselice

Abano Terme

Este

603

POL E S I N E

C ol l iE ug an e i

444

TRENTO

V AL SU G A NA

Parco Naz.Parco Naz.delledelle

DolomitiDolomitiBellunesiBellunesi

Lago di Garda

Il territorioIl Veneto, situato nel nord-est dell’Italia, è una delleregioni più grandi, caratte-rizzate da una moltitudinedi paesaggi differenti. Nelnord della regione leDolomiti del Cadore pre-sentano paesaggi di grandefascino, con le suggestivevette della Marmolada edelle Tre Cime di Lavaredo.Più a sud troviamo la fascia delle Prealpi Venete, con l’Altopianod’Asiago ed i Monti Lessini, e poi alcuni gruppi collinari, come iColli Euganei ed i Monti Berici, che interrompono la pianura neipressi di Padova. La Pianura Veneta è percorsa da numerosifiumi: tra i più conosciuti il Piave, il Brenta e l’Adige. I litoraliveneti sono bassi e acquitrinosi; al mare si alternano strisce disabbia e isole che formano il suggestivo paesaggio delle lagune:la più famosa ed affascinante è quella dove sorge Venezia.Il clima varia secondo le zone: continentale all’interno, alpinosulle montagne e mite nei dintorni del Lago di Garda.

Superficie: 18 391KmqPopolazione: 4 527694 ab.Densità: 246 ab./KmqProvince: Venezia,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Fiumi

� Laghi

� Pianure

� Colline

� Passi

� Parchi

� Clima

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORD

Rocce della Marmolada

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Veneto

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 26: da V_geo_266-323

La regione Veneto

293

GEOGRAFIA

Popolazione

Il Veneto è una regione densamente abitata. La popola-zione è distribuita sia nelle città sia nelle campagne,con la sola eccezione delle province di Belluno e Rovigoche, per la presenza delle montagne e del Po, offronomeno spazio agli insediamenti urbani.

Attività economicheLe aree del Polesine, un tempo paludose ma oggi boni-ficate, e le ampie zone pianeggianti permettonoun’agricoltura modernamente organizzata. Si coltivanocereali, prevalentemente granoturco, patate, barbabie-tole da zucchero e foraggi; i vigneti producono apprez-zate uve da vino. Si praticano anche la frutticoltura el’orticoltura. Molto diffuso è l’allevamento degli ovini e dei suini,numerosissimi sono gli impianti d’acquicoltura, perl’allevamento artificiale di molluschi e crostacei.Lungo la costa veneta sono presenti industrie metallurgiche,meccaniche e chimiche, che negli anni hanno avuto pesanti effet-ti sull’ecosistema naturale. Frequentemente le industrie sonoraccolte in distretti industriali: in una stessa zona nascono azien-de che si occupano del medesimo prodotto. Nell’entroterra sonosorte numerose industrie alimentari, farmaceutiche e tessili.Alcune zone sono famose per produzioni artigianali, caratteristi-

che ed uniche: Burano per imerletti e Murano per il vetrosoffiato. Le attività legate alturismo sono molto sviluppate:le spiagge si affollano dibagnanti, le montagne di scia-tori ed escursionisti; le città,prima fra tutte Venezia, sonometa di studiosi e turisti.

SETTO

RE PRIMA-

4%

SETTO

RE SECON-

42%SETTO

RE TERZIA-

54%

Negozio di merletti caratteristico di Burano

Le colline venete sonofamose per i loro vini, pro-dotti su scala industriale. Tra ipiù rinomati troviamo: Pinot,Valpolicella, Bardolino, Ca-bernet, che accompagnanodegnamente le pietanze.

Durante la prima guerra mondiale il Veneto subì l’invasione austriaca (1914-1918)a cui si oppose fieramente con la resistenza sul Piave e le battaglie sul Grappa.Nella seconda guerra mondiale (1940-1945) i bombardamenti aerei distrusserocompletamente le città venete. Solo la grande forza d’animo dei veneti ha per-messo un continuo sviluppo economico-culturale dal dopoguerra ad oggi.

Campagna veneta

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: il Veneto

Page 27: da V_geo_266-323

294

Il capoluogo di regione... e le altre province

Venezia è il capoluogo di regione del Veneto esorge su un arcipelago composto da 120 isole e iso-

lette intersecate da 170 canali (rii) unite l’una all’al-

tra da 400 ponti. Le viuzze strette e tortuose (calli)

finiscono quasi sempre in spiazzi più o meno grandi

detti “campielli”. L’unica piazza vera e propria è

quella di San Marco, con i suoi splendidi e sontuosi

palazzi e la sua bellissima Basilica. La città è divisa

dal famoso Canal Grande, attraversato da tre ponti

importanti: Accademia, Rialto e gli Scalzi. A Venezia

non c’è spazio per le industrie che quindi si sono

sviluppate sulla terraferma, a Mestre e a Porto

Marghera.

Verona, seconda città del Veneto per numero diabitanti, sorge ai piedi dei Monti Lessini, sull’Adige.

Dell’epoca romana conserva la bellissima Arena, che

oggi è un anfiteatro unico al mondo e che ospita

rappresentazioni di opere liriche molto prestigiose.

Attorno all’Arena sorge il centro storico, che mantie-

ne l’aspetto originario, in quanto gli stabilimenti

industriali sorgono in periferia. Altri monumenti da

citare sono: la Basilica di San Zeno, Castelvecchio e

i palazzi che circondano Piazza delle Erbe. Verona è

anche nota per essere la città in cui si sono svolte le

vicissitudini di Romeo e Giulietta, noti personaggi

della celebre opera teatrale di William Shakespeare.

Basilica in Piazza S. Marco Parte dell’Arena di Verona

Belluno, antica città medievale,sorge in un’ampia vallata, chiusa a

nord dalle Dolomiti, su uno sperone

che domina il Piave. I monumenti più

rappresentativi sono: il Duomo e il

Palazzo dei Rettori.

Padova sorge sulle rive del fiumeBacchiglione, un affluente del Bren-

ta, nella bassa pianura. Questa città

viene definita la “dotta”, perché sede

di un’antica università. Il patrono è

Sant’Antonio, a cui è dedicato un

santuario molto frequentato.

Rovigo, nel Polesine, si trova apochissima distanza dall’Adige.

Questa città è soprattutto cen-

tro agricolo, anche se possiede

alcune industrie, quali mobilifi-

ci, utensilerie e fonderie.

Scorcio di Belluno Chiesa di S. Antonio

Rovigo - Piazza Garibaldi

Page 28: da V_geo_266-323

295

Treviso sorge alla confluenza del Botteniga e delSile, al limite tra la bassa e l’alta pianura. Centro

agricolo e commerciale di grande importanza, pos-

siede anche numerose industrie. Questa splendida

città, ricca di verde, è attraversata da numerosi

canali costeggiati da bellissime case, le più vecchie

delle quali hanno ancora una caratteristica facciata

ornata di pitture murali.

Vicenza, ai piedi dei Monti Berici, è bagnata dalBacchiglione. Grandi opere d’arte presenti in que-

sta città sono dovute al Palladio, uno dei più gran-

di architetti del Rinascimento. Tra le tante ricor-

diamo: il Palazzo della Regione, la Basilica, il

Teatro Olimpico, la Rotonda. Oggi Vicenza è un

importante centro industriale, soprattutto nel set-

tore tessile, dell’abbigliamento e dell’oreficeria.

Un canale di Treviso La Rotonda di Vicenza

Festa del Redentore a VeneziaIl Redentore è tra le festività più sentite dai veneziani e si cele-bra la terza domenica del mese di luglio, giornata in cui si svol-gono le sante messe, la funzione solenne presieduta dalPatriarca e la processione religiosa. Ma il momento topico èsicuramente la notte del sabato: dalle rive della Giudecca elungo il bacino di San Marco migliaia di turisti si assiepano perassistere allo spettacolo pirotecnico. I veneziani tradizionalmente l’ammirano dalle proprieimbarcazioni accuratamente addobbate ed illuminate con sgargianti palloncini di carta colorata. La superficie dell’acqua della laguna è letteralmente brulicante di migliaia di luci e barche.

Il Carnevale di VeneziaRicco di storia e di suggestioni, il Carnevale di Venezia risveglia ognianno l’interesse dei suoi abitanti e soprattutto dei moltissimi turisti gra-zie all’apprezzato cocktail di divertimento, arte, storia e cultura che è ingrado di offrire. Durante i giorni del Carnevale, Venezia è un fiorire di ini-ziative e spettacoli, da quelli improvvisati sulla pubblica via ai numero-si artisti di strada, a quelli pianificati dagli organizzatori. Il cuore dellafesta resta in Piazza San Marco, dove sorge un grandioso palco.

Page 29: da V_geo_266-323

La regione Emilia RomagnaGEOGRAFIA

L’Emilia-Romagna

Po

R enoPanaro

Po

Parm

aEnza

Taro

Arda

NureTidone

Trebbia

Po

Reno

M A R L I G U R E

Secc

hia

Santerno

Monto

ne

Savi

o

ROVIGOPO

LE S I

Cento

Carpi

Suzzara

Correggio

MANTOVA

VERONA

Sassuolo

Fidenza

P AVIA

MILANO

Passo delPenice

)(

LODI

CREMONA

Passo diCento Croci

)(

2120M. Cusna

2017Alpe di Succiso

)(

Passodella Cisa

)(

2165M. Cimone

Passodell’Abetone

)(

1654M. Falterona

)(

RO

MA p p e n n i n oT o s c o

-E m

i l i a n o

SassoMarconi

FIRENZEPISA

PISTOIA

PRATO

MASSA

CARRARALA SPEZIA

LUCCA

T O S C A N A

L I G U R I A

L O M B A R D I AV E N E T O

F o c ed

elPo

Po diGoro

RenoValli diComacchio

MA

RA

DR

IA

TI

CO

Po

PADOVA

NE

Comacchio

1407 M. Fumaiolo

Passo dellaRaticosa

)(

RO

MA

GN

A

-

Riccione

PESARO

CesenaticoCervia

Faenza

SAN MARINO

M A R C H E

BOLOGNABOLOGNARavennaRavenna

ModenaModenaParmaParma

PiacenzaPiacenza

ReggioReggionell’Emilianell’Emilia

ForlìForlìCesenaCesena

FerraraFerrara

RiminiRimini

1654M. Falterona

Parco Naz.Parco Naz.M. Falterona,M. Falterona,

Campigna e ForesteCampigna e ForesteCasentinesiCasentinesi

Imola

Il territorioLa regione è una di quellecon il territorio più vastoche ricorda, per la forma,un triangolo i cui lati sonocostituiti da confini natu-rali: il fiume Po, la catenamontuosa dell’Appenni-no Tosco-Emiliano ed ilMare Adriatico.Il territorio è per metàcostituito dalle montagne

appenniniche e dalle colline (foto in basso), per il restante dallaPianura Padana. La zona montuosa non presenta rilievi conside-revoli e quella collinare è caratterizzata da terreni argillosi e scar-samente fertili. La pianura, un tempo coperta da foreste e dapaludi, è stata bonificata: le uniche zone umide rimaste sono leValli di Comacchio ed il Parco Naturale del Delta del Po.Molti fiumi che scendono dagli Appennini, a prevalente caratteretorrentizio, sono affluenti del Po, mentre il Reno sfocia nelle costeadriatiche. Le coste sono rettilinee, basse e sabbiose. Il clima èmite lungo la costa, mentre è continentale, con estati calde eafose ed inverni rigidi e nebbiosi, nelle zone interne.

Superficie: 22 124KmqPopolazione: 3 983346 ab.Densità: 180 ab./KmqProvince: Bologna,Ferrara,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Zone paludose

� Fiumi

� Mari

� Passi

� Pianure

� Parchi

� Clima

VALLE D'AOSTA

TRENTINO

FRIULI

100% montagna

100% montagna

43% montagna

19% collina38%

pianura

EMILIA ROM27% collina

LOMBARDIA

41% montagna12%

collina47% pianura

PIEMONTE

43% montagna

30% collina

27% pianura

VENETO

29% montagna14%

collina57% pianura

25% montagna

48% pianura

NORD

Pianura Padana

296

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 30: da V_geo_266-323

La regione Emilia Romagna

297

GEOGRAFIA

Popolazione

Gli abitanti dell’Emilia-Romagna sono ben distribui-ti fra la fascia costiera e la pianura, per lo più lungola Via Emilia, mentre sono scarsamente abitate lezone montane e quelle collinari.

Attività economicheL’Emilia-Romagna è la prima regione agricola d’Italia, gra-zie alla fertilità del suolo, alla meccanizzazione del lavoro esoprattutto per merito di un’efficiente organizzazione delleattività. Riuniti in cooperative, gli agricoltori mettono incomune terre, macchinari e conoscenze specifiche per ilraggiungimento di un traguardo comune di crescita econo-mica. Questa regione è al primo posto in Italia per la pro-duzione di grano e di barbabietole da zucchero; tra le colti-vazioni specializzate spiccano quelle di frutta e ortaggi.Molto sviluppato è l’allevamento dei bovini, dei suini e delleanguille nelle Valli di Comacchio. Particolarmente fiorente è lapesca. Alle attività agricole è strettamente connessa l’industriaagroalimentare: salumi, pasta, conserve e formaggi. Tra le cittàdi Parma e Bologna sono sorte industrie meccaniche, tessili edautomobilistiche. Da ricordare la Ferrari a Maranello.Numerose sono le imprese artigiane che producono ceramiche

(a Faenza), mosaici (aRavenna), pelletteria edargenteria.Rimini, Riccione e nume-rosi altri centri balnearisono meta di turisti, siaitaliani che stranieri, atti-rati dall’industria deldivertimento.

SETTO

RE PRIMA-

6%

SETTO

RE SECON-

35%SETTO

RE TERZIA-

59%

La Repubblica di San Marino è un piccolissimo stato indipendentesituato sull’Appennino e precisamente sul Monte Titano, al confi-ne tra l’Emilia-Romagna e le Marche. Ha una popolazione di circa 19500 abitanti che hanno lingua, usie costumi della cultura italiana. Si governa con leggi proprie ed emette moneta e francobolli pro-pri. La capitale è San Marino. La sua principale risorsa è il turismo.

Conoscere le regioni dell’Italia settentrionale: l’Emilia-Romagna

Page 31: da V_geo_266-323

298

Il capoluogo di regione... e le altre province

Fontana del Nettuno

Bologna sorge in pianura, ai piedi dei primi rilievi colli-nari dell’Appennino Tosco-Emiliano, allo sbocco della

valle del Reno. Fondata dagli Etruschi e sviluppatasi in

epoca romana, nel Medioevo fu una grande città com-

merciale e un importante centro culturale, tanto che fu

soprannominata la “dotta”, per aver costruito la più gran-

de Università d’Europa. Per via della sua posizione geo-

grafica favorevole, Bologna è un importate nodo di comu-

nicazione fra la Pianura Padana e le regioni del centro e

del meridione d’Italia, così da essere diventata una città

di grandissima importanza dal punto di vista commercia-

le. I suoi monumenti più importanti sono: la Basilica di

San Petronio, il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà,

il Palazzo dei Notai, il Palazzo Bianchi. Non possiamo

dimenticare la Torre di Garisenda, la Torre degli Asinelli

e la bella Fontana del Nettuno in Piazza Maggiore.Basilica di S. Petronio Le due Torri

Parma, attraversata dal torrenteche prende il suo nome, è divisa in

due parti disuguali: quella sulla

riva sinistra, detta Parma Nuova;

quella sulla riva destra, più grande,

chiamata Parma Vecchia, dove

sorge il centro della città. Qui pos-

siamo trovare monumenti quali il

Duomo, il Battistero, la Chiesa di

San Giovanni Evangelista e quella

della Madonna della Steccata, il

rinomato Teatro Regio, vero tempio

dell’opera lirica. Da ricordare, inol-

tre, alcuni prodotti alimentari come

il parmigiano reggiano e il prosciut-

to di Parma.

Forlì, situata in pianura al centro diuna zona molto fertile, è un rinoma-

to centro commerciale e agricolo e

vive, quindi, commercializzando i

prodotti della sua campagna. I suoi

monumenti principali sono il

Duomo e la Chiesa di S. Mercuriale.

Cesena, sorge sulla Via Emilia, traRimini e Forlì, ed è il secondo polo

della provincia. Questa bella città è

un attivo centro agricolo, industriale

e, grazie alla vicina Cesenatico, si

può ritenere zona ad alto tasso turi-

stico. Tra i suoi monumenti la Rocca

Malatestiana e la Cattedrale.

Modena sorge tra il Secchia eil Panàro e vanta un bellissimo

centro storico, con una grande

torre campanaria di origine

medievale alta 88 metri chia-

mata Ghirlandina; un im-

ponente Duomo e un edificio

che è tra i più vasti d’Italia: il

Palazzo Ducale. Questa città è

un importante centro indu-

striale nel settore alimentare e

chimico. Nel vicino comune di

Maranello e nel territorio cir-

costante si fabbricano famose

automobili da corsa e sportive

(Ferrari e Maserati).

Cesena - Rocca Malatestiana Palazzo DucaleTeatro Regio

Page 32: da V_geo_266-323

299

Ferrara, che sorge a breve distanzadal Po, un tempo venne definita la

città più moderna d’Europa, anche

se conserva ancora oggi un vecchio

centro medievale splendido.

L’economia cittadina si basa sul-

l’agricoltura, l’allevamento e le

industrie connesse a queste attivi-

tà. I suoi monumenti principali

sono il Castello estense, i Palazzi di

Ludovico il Moro e Schifanoia.

Piacenza sorge sulla riva destra delPo, non distante dal confine con la

Lombardia. La sua posizione geogra-

fica permette ottimi collegamenti

con Milano. Numerose sono le indu-

strie e molto sviluppato è il settore

terziario. Fra i suoi monumenti pos-

siamo ricordare il Duomo, il Palazzo

del Comune (detto il Gotico), la

Basilica di San Savino. Bella la sua

Piazza dei Cavalli.

Rimini, che con Riccione formaun’unica area urbana sul litora-

le romagnolo, è uno dei centri

turistici e balneari più impor-

tanti d’Italia. Il suo litorale,

infatti, ampio e ben attrezzato di

strutture alberghiere, impianti

balneari e discoteche ormai

famose, attirano ogni anno

milioni di turisti italiani ed

europei.

Castello estense Piazza dei cavalli Spiaggia di Rimini

Ravenna dista pochi chilometridalla costa, cui è collegata dal

Canale Corsini. I suoi splendidi

monumenti testimoniano un glorio-

so passato storico. Tra i tanti ricor-

diamo le Basiliche di San Vitale, di

Sant’Appollinare in Classe, di

Sant’Appollinare Nuovo, i mausolei

di Galla Placida e di Teodorico. La

bonifica dei territori circostanti ha

fatto sì che potessero sorgere nume-

rose industrie. Di grande importanza

è stata la scoperta del metano a nord

della città.

Reggio nell’Emilia, da semprecentro agricolo di un territorio dove

sono molto diffusi gli allevamenti di

suini e bovini, ha concentrato negli

ultimi tempi la costruzione di azien-

de industriali del settore chimico-

meccanico. Insieme con Parma, ha

dato il nome a quel particolare tipo

di formaggio che è il parmigiano reg-

giano. Tra i suoi monumenti princi-

pali citiamo il Teatro Romolo Valli e

la Galleria Parmeggiani.

Basilica di San Vitale Teatro Romolo Valli

I centri minori... ma nondi minor importanza!

Nel bilancio economico di

questa splendida regione

risulta che uno dei settori più

importanti è quello turistico.

Migliaia di alberghi, ristoran-

ti, bar, discoteche e ritrovi di

vario genere si susseguono

per più di 70 chilometri di

spiaggia tra Comacchio e

Cattolica, toccando città di

grande attrazione turistica

quali Riccione, Cesenatico,

Milano Marittima. Di grande

frequentazione è anche la

città di Salsomaggiore, per le

sue stazioni di cure termali

famose in tutto il mondo.

Page 33: da V_geo_266-323

La regione Toscana

300

GEOGRAFIA

La Toscana

M A R T I R R E N O

MA

RL

IG

UR

E

MODENA

REGGIONELL’EMILIA

Passodella Cisa

)(

Passodell’Abetone

)(

1654M. Falterona

Passodella Futa

)(

)(

)(

CASENTINO

M U G E L L O

A p p e n n i no

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ARFAGNANA

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LUNI GI ANA

Pontremoli

Empoli

Fiesole

Pontedera

Viareggio

LA SPEZIA

FORLI’

RAVENNA

C HI A NT I

1738M. Amiata

635M. Argentario

Cortona

S. Giovanni Valdarno

S. GimignanoVolterra

Piombino

MAR

EMM

A

Montepulciano PERUGIA

VITERBO

Elba

Pianosa

Montecristo Giglio

Capraia

Giannutri

Gorgona

AR

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T O S C A N O

C o l l i n e

M e t a l l i f e r e

MontecatiniTerme

U

MB

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A

EM

IL

IA

RO

MA

GN

A

L A Z I O

BOLOGNA

FIRENZEFIRENZE

ArezzoArezzo

LuccaLucca

PistoiaPistoia

PratoPrato

SienaSiena

GrossetoGrosseto

PisaPisa

LivornoLivorno

CarraraCarraraMassaMassa

CESENA

Arno

Elsa

Tevere

Arno

Cecina

Ombrone

Serchio

Magra

Il territorioQuello della Toscana è unterritorio dominato dallecolline Metallifere e daquelle del Chianti, doves’inseriscono le cime degliAppennini a nord-ovest, leAlpi Apuane a nord ed ilMonte Amiata a sud. L’Arno è il principale corso d’acqua dellaregione. Nasce dal Monte Falerona e, raccogliendo le acqueda numerosi affluenti, raggiunge il mare, dove deposita idetriti raccolti, facendo lentamente avanzare i litorali costieri.Le pianure, poco estese, sono situate in prevalenza lungo levalli fluviali ed in prossimità dei litorali: le principali sono laMaremma e la Piana dell’Arno.Le coste alternano lunghi tratti bassi e sabbiosi ad altri piùalti e rocciosi. Fanno parte di questa regione le isole del ParcoNazionale dell’Arcipelago Toscano: l’Elba, terza isola italiana,e le minori come Capraia, Pianosa e l’Isola del Giglio.Il clima, mitigato dalla vicinanza del mare, è temperato lungola costa e sulle colline. Nelle valli interne il clima è continen-tale e solo sulle montagne più alte degli Appennini le tempe-rature sono rigide.

Superficie: 22 997KmqPopolazione: 3 497806 ab.Densità: 152 ab./KmqProvince: Firenze,Arezzo, Grosseto,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Colline

� Fiumi

� Mari

� Isole

� Passi

� Clima

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

Colline del Chianti

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: la Toscana

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 34: da V_geo_266-323

La regione Toscana

301

GEOGRAFIA

Popolazione

In Toscana, più che in altre regioni, le zone montanesono state abbandonate. Le province settentrionalihanno un’alta densità di popolazione, mentre quellemeridionali sono poco popolate, a causa di un mar-cato flusso migratorio avvenuto negli anni passati.

Attività economicheL’agricoltura toscana, dopo anni di mezzadria, èpassata ad un’organizzazione moderna delle tecni-che di piantagione e di raccolta. La prevalenza dellezone collinari ha favorito la coltivazione dell’ulivo edella vite. Diffuse sono anche le colture del giraso-le e di cereali come frumento, orzo ed avena.La regione è ricca di minerali: ferro, pirite, mercu-rio, piombo e rame; sulle Alpi Apuane si estrae ilfamoso e pregiato marmo di Carrara. Nella zona diLarderello, sfruttando i gas sotterranei sprigionatidai soffioni boraciferi, si produce energia termo-elettrica.La principale area industriale toscana è delimitata dalle città diFirenze, Prato, Pistoia e Lucca. Numerose sono le piccole e medieimprese, sia artigianali sia industriali, che producono tessuti,cuoio, pellami, mobili e metalli preziosi.Lungo le coste, tra Piombino e Livorno, sono presenti grandi com-

plessi industriali, siderurgicie meccanici.La maggior parte della popo-lazione è occupata nel setto-re terziario, soprattutto inquello turistico. Città d’arte esiti archeologici, centri ter-mali e balneari sono conti-nuamente meta di turisti pro-venienti da tutto il mondo.

SETTO

RE PRIMA-

4%

SETTO

RE SECON-

35%SETTO

RE TERZIA-

61%

Larderello - soffioni boraciferi

Piazza S. Croce - Firenze

L’agriturismo è sempre più diffuso: tradizionali case coloniche,antiche fattorie, stalle e fienili in disuso sono stati restaurati e tra-sformati in accoglienti alberghi. Qui si vive a contatto con la natu-ra e si hanno a portata di mano tutte le attrattive che questa splen-dida regione è in grado di offrire.

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: la Toscana

Page 35: da V_geo_266-323

302

Il capoluogo di regione... e le altre provinceFirenze sorge in una zona pianeggiante, circondata da verdi collineattraversata dal fiume Arno che la divide in due parti. Sulla riva

destra del fiume la città si estende fino al raggiungimento delle col-

line di Fiesole, antico centro etrusco. Firenze, città di estrema bellez-

za, possiede un patrimonio artistico unico al mondo. Tra i monumen-

ti più importanti ricordiamo: il Duomo con la splendida cupola del

Brunelleschi; il Battistero romanico e il gotico Campanile di Giotto;

Piazza della Signoria col Palazzo Vecchio, la Loggia dei Lanzi e le sue

stupende sculture; la Galleria degli Uffizi che conserva tutte le opere

dei più grandi pittori; le chiese di Santa Maria Novella e di Santa Croce in

cui riposano le spoglie di Michelangelo e Galileo.

Firenze e la provincia contano fiorenti attività industriali e commerciali.

Grosseto, che sorge nella pianuraattraversata dal fiume Ombrone, è

il capoluogo della Maremma. Città

antichissima, ebbe un periodo di

grande spopolamento a causa

della malaria che infestava quelle

zone. Ora quella stessa palude è

quasi completamente bonificata e

coltivata, e vi sorgono numerose

industrie meccaniche, alimentari,

tessili, estrattive e del legno.

Arezzo, antica città etrusca situatanel cuore di un’ampia conca dove

sboccano la Val di Chiana, il Valdarno

e il Casentino, è un prosperoso mer-

cato agricolo ma anche sede di indu-

strie meccaniche e di abbigliamento.

Molto sviluppato è il settore artigia-

nale, soprattutto per quel che riguar-

da l’arte orafa. Fra i suoi monumenti

più importanti ricordiamo il Duomo e

le chiese di Santa Maria della Pieva e

di San Francesco.

Livorno, principale portodella Toscana, sede dell’acca-

demia navale, ha un aspetto

modernissimo, poiché è stata

in gran parte ricostruita dopo i

bombardamenti subiti nell’ul-

tima Guerra Mondiale. Molto

attive sono le sue industrie

chimiche, metallurgiche, le raf-

finerie e i suoi cantieri navali.

Il Duomo di Arezzo

Ponte Vecchio Piazza della Signoria

Porto di LivornoDuomo di Grosseto

Veduta di Firenze e del Duomo

Palazzo Vecchio

Page 36: da V_geo_266-323

303

Lucca sorge in una fertile pianaagricola a sinistra del fiume Serchio,

a differenza degli altri centri della

provincia che sorgono in una zona

completamente montuosa. L’antico

centro è cinto da grandi mura, dove

sorgono splendidi monumenti come

il Duomo con a fianco il bellissimo

campanile, la chiesa di San Michele

e di san Frediano. Questa città è

centro commerciale di prodotti agri-

coli (olio).

Massa e Carrara sorgono ai piedidelle Alpi Apuane e sono distanti

tra di loro pochi chilometri. Massa,

sede dell’amministrazione provin-

ciale, nasce al centro dell’antica

Rocca e vanta il bel palazzo Cybo-

Malaspina.

Carrara, circondata da uliveti e

vigneti, è il maggior centro europeo

per la lavorazione e il commercio

del marmo.

Prato è la seconda città dellaregione per numero di abitanti.

Sorta nel Medioevo, conserva

ancora i monumenti dell’epo-

ca, come il Duomo, la Chiesa di

Santa Maria delle Carceri, il

Castello e il Palazzo Pretorio.

Prato è anche sede di grandi

industrie tessili soprattutto per

quel che riguarda la lavorazio-

ne della lana e dei tappeti.

Chiesa di S. Michele Palazzo Cybo-Malaspina Il Duomo di Prato

Siena è una delle più caratte-ristiche città della Toscana. I

suoi palazzi e le sue chiese

ricordano che un tempo fu un

potentissimo comune medie-

vale. Il suo cuore è la bellissi-

ma Piazza del Campo, dove

ogni anno si disputa l’ormai

famosissima corsa del Palio.

Città molto sviluppata in

campo industriale, produce

dolciumi (il panforte), medici-

nali, ferri battuti e laterizi.

Piazza del Campo

Pisa, antico centro etrusco, un temposorgeva sul mare ed aveva un porto

molto frequentato. La ricca Repubbli-

ca Marinara, però, decadde ed anche il

suo porto venne interrato dai detriti e

dal fango trasportati dalle acque

dell’Arno. Oggi la città di Pisa dista

alcuni chilometri dal mare ed è famo-

sa in tutto il mondo per il meraviglio-

so Campo dei Miracoli, celebre piazza

che comprende il Duomo, la Torre

pendente ed il bellissimo Battistero.

Pistoia, che sorge nella pianura delfiume Ombrone, ai piedi della cate-

na appenninica, conserva ancora

oggi i caratteri di città romana e

gotica. Interessanti sono i suoi

monumenti, come il Duomo col

Battistero, le chiese di Sant’Andrea

e di San Giovanni e il Palazzo

Pretorio. Questa città ospita molte

attività industriali, soprattutto nel

campo tessile e meccanico. Pistoia è

nota per la coltivazione dei fiori e

delle piante ornamentali.

Piazza dei Miracoli

Duomo di Pistoia

Page 37: da V_geo_266-323

Le regione Marche

304

GEOGRAFIA

Le Marche

Foglia

Metauro

Cesano

Esino

Muso

ne

Potenza

Tenna

Chienti

Aso

Tronto

MA

RA

DR

IA

TI

CO

)(

MONTEF ELTR O

BoccaTrabaria)(

Fossombrone

RIMINI

AREZZO

PERUGIA 1571M. Pennino

Ap

pe

nn

in

oU

mb

ro

-M

ar

ch

ig

ia

no

1701M. Catria

BoccaSerriola

)(

1566M. Cucco

)(

2476M. Vettore

2332

M. Priora

M o n t iS

i bi l l i n

i

)(

572M. Conero

Camerino Tolentino

Fabriano

San Benedettodel Tronto

Recanati

Castelfidardo

Falconara Marittima

Senigallia

Fano

TERAMO

ANCONAANCONA

PesaroPesaro

UrbinoUrbino

MacerataMacerata

Ascoli PicenoAscoli Piceno

FermoFermo

SAN SAN MARINOMARINO

Civitanova Marche

U M B R I A

A B R U Z Z O

EMILIA ROMAGNA

TO

SC

AN

A

FORLI’

Il territorioIl territorio delle Marche ècostituito dal versanteorientale dell’AppenninoUmb r o -Ma r c h i g i a noprima di scendere a sud-est verso i Monti Sibillini.Le montagne non sonoeccessivamente alte, soloil Monte Vettore supera i 2 000 metri d’altezza, e digradano dol-cemente verso il litorale tagliate da vallate parallele fra loro.Dai monti scendono verso l’Adriatico numerosi fiumi, brevi ed acarattere prevalentemente torrentizio: solo il Tronto supera i 100chilometri.

Il litorale è per lo più basso esabbioso, ad eccezione del pro-montorio del Monte Conero,diventato Parco Regionale pertutelare l’originaria vegetazionemediterranea.Il clima sulle coste e nelle zonecircostanti è mite; le estatisono fresche e gli inverni maitroppo freddi.

Superficie: 9 694 KmqPopolazione: 1 470581 ab.Densità: 152 ab./KmqProvince: Ancona,Macerata,Ascoli Piceno, Pesaro

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Fiumi

� Mari

� Parchi

� Clima

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

Monti Sibillini

Gomito del Conero

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: le Marche

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 38: da V_geo_266-323

Le regione Marche

305

GEOGRAFIA

Popolazione

Le Marche, un tempo terra d’emigrazione, hanno avutonegli ultimi anni una rapida espansione economica edun parallelo aumento dei suoi abitanti. Il territorio,privo di pianure, non favorisce gli insediamenti umanie la regione ha una densità d’abitanti piuttosto bassa.La popolazione vive in prevalenza nelle valli fluviali elungo le coste; le città sono di piccola e media gran-dezza: solo Ancona supera i 100 000 abitanti.

Attività economicheLa regione ha un diffuso ed elevato livello di benessere.L’agricoltura, praticata da coltivatori diretti con piccoleimprese a conduzione familiare e tecniche moderne, èbasata su coltivazioni miste: frumento, barbabietola dazucchero, girasoli, frutta, viti ed ulivi. L’allevamento diovini e suini produce buoni quantitativi di carne e latte.Nelle Marche è molto sviluppata anche l’attività dellapesca, di antiche tradizioni regionali. I porti di Fano eSan Benedetto del Tronto sono tra i più importanti delMare Adriatico; con il loro pescato vengono alimentateanche le industrie conserviere e dei surgelati.Sulla costa sorgono alcuni cantieri navali ed una raffine-ria di petrolio a Falconara Marittima. L’attività industriale, moltoredditizia, è specializzata nelle produzioni di vestiario, mobili edelettrodomestici.Numerose sono le aziende artigianali come quelle che produco-

no strumenti musicali a Castel-fidardo, calzaturifici nel mace-ratese e le cartiere a Fabriano.Sviluppato è anche il turismo,sia lungo la costa, sia nellecittà, ricche di monumenti edopere d’arte, come Urbino e Re -canati; Loreto e la sua basilicasono mèta di turismo religioso.

SETTO

RE PRIMA-

4%

SETTO

RE SECON-

41%SETTO

RE TERZIA-

55%

Il porto di Ancona

Il centro di Urbino

Una delle mete predilette dai turisti che esplorano le Marche sonosicuramente le Grotte di Frasassi: un vasto sistema di caverne ric-che di stalattiti e stalagmiti. Ma l’attrazione più bella di questofavoloso mondo sotterraneo è sicuramente la Grotta Grande delVento, la più estesa delle grotte italiane, scoperta nel 1971.

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: le Marche

Page 39: da V_geo_266-323

306

Ancona è il capoluogo di regione delle Marche e deve ilsuo nome alla parola greca che significa “gomito”, per via

della conformazione geografica della costa che sembra,

appunto, un gomito. Oggi questa città, che sorge ai piedi

del Monte Conero, possiede uno dei porti più importan-

ti d’Italia e il principale centro industriale della regione.

Molto suggestiva è la veduta panoramica sul mare dal

Passetto, monumento dedicato ai caduti della seconda

guerra mondiale. Tra gli altri monumenti più famosi

citiamo: l’Arco di Traiano, la Basilica di San Ciriaco, la

Mole Vanvitelliana e la suggestiva Piazza del Papa.

Chiesa di S. Ciriaco

Il capoluogo di regione... e le altre province

Ascoli Piceno, che sorge ai piedidei Monti Sibillini, sulla riva sinistra

del Tronto, per gran parte è costrui-

ta con una pietra simile al marmo, il

travertino, che le dà una particolare

bellezza. La sua Piazza del Popolo è

fra le più belle d’Italia e di grande

splendore è il suo Duomo. Ascoli è

un grande centro culturale e d’arte,

con una zona industriale in via di

espansione. Tanti sono i resti

archeologici dell’epoca romana che

conserva questa storica città.

Pesaro è situata sulla costa Adriaticacon il mare davanti e alture alle sue

spalle. La città, che ha dato i natali al

compositore Rossini, possiede una

grande fortezza, la Rocca Costanza, e

il Palazzo Ducale, un bellissimo edifi-

cio del Quattrocento.

Urbino, posta sui fianchi di due colli,con i suoi stupendi edifici ha conser-

vato un suggestivo aspetto di glorioso

passato. Celebri sono l’Università, tra

le più antiche d’Italia, e il Palazzo Du -

cale. È possibile visitare anche la casa

natale del pittore Raffaello Sanzio.

Macerata, cinta da mura,sorge su un colle che si affac-

cia tra le valli dei fiumi Chienti

e Potenza.

È sede universitaria e proprie-

taria di monumenti come la

Loggia dei Mercanti, la Chiesa

di Santa Maria delle Vergini e

lo Sferisterio. Nella vicina

Recanati nacque il poeta

Giacomo Leopardi.

Spiaggia di Pesaro Porta Picena e Sferisterio

Piazza del Popolo

FFEERRMMOO:: UUNNAA NNUUOOVVAA PPRROOVVIINNCCIIAAA partire dal 2009 la città di Fermo diventerà ufficialmente la quin-ta provincia delle Marche e comprenderà 40 Comuni ed unapopolazione di 166 mila abitanti complessivi. Sarà scorporata dalterritorio attualmente compreso nella provincia di Ascoli Piceno. Piazza di Fermo

Page 40: da V_geo_266-323

307

Il Carnevale di FanoIl Carnevale di Fano è il più antico d’Italia; il primo documentonoto nel quale vengono descritti festeggiamenti tipici delCarnevale nella città risale al 1347.

Ogni anno quintali di caramelle e ciocco-latini piovono dai carri allegorici duran-te le sfilate.Un elemento assolutamente originale del Carnevale fanese è ilcaratteristico pupo, detto “vulon”. Si tratta di una maschera che rappresen-ta, sotto forma di caricatura, i personaggi più in vista della città e insiemealla “Musica Arabita”, una spiritosa banda musicale nata nel 1923 che utiliz-za strumenti di uso comune quali barattoli di latta, caffettiere, brocche perprodurre una musica simpatica, rende ancor più allegro il clima spensiera-to del Carnevale.Le sfilate dei carri allegorici, tradizionalmente realizzati in cartapesta, siconcludono con un giro assolutamente suggestivo: quello della lumina-ria, una vera e propria festa di luci e colori.

Loreto è celebre per il Santuario della Santa Casa (dove visse

Gesù a Nazareth) che, secondo una tradizione medioevale, fu

miracolosamente trasportata qui nel 1294. La città è situata

sopra un colle, tra le valli dei fiumi Potenza e Musone ed è

una delle maggiori mete di pellegrinaggio del mondo. Le

migliaia di presenze annuali, relative al turismo religioso,

condizionano in modo significativo l'intera economia del

paese, strutturata per l'accoglienza dei pellegrini e per la

produzione di articoli religiosi.

Page 41: da V_geo_266-323

La regione Umbria

308

GEOGRAFIA

L’Umbria

Il territorio

Superficie: 8 456KmqPopolazione: 825 826ab.Densità: 98 ab./KmqProvince: Perugia,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Cascate

� Fiumi

� Laghi

� Parchi

� Clima

L’Umbria è l’unica regionedell’Italia peninsulare privadi sbocchi sul mare; è detta“Umbria verde” per i foltiboschi e per la ricchezza idri-ca. Il suo territorio è com-pletamente occupato da col-line e da montagne, quelle dell’Appennino Umbro-Marchigiano,che rendono poco agevoli i collegamenti tra la sponda adriatica equella tirrenica. La vegetazione è favorita dalla presenza delTevere, che per buona parte del suo corso ne attraversa il territo-rio, assieme ai numerosi affluenti. Il principale di questi è il Nera,che riceve le acque dal torrente Velino nella celebre Cascata delleMarmore, dove tre suggestivi salti d’acqua raggiungono l’altezzacomplessiva di centosessantacinque metri. Dell’Umbria fa parteanche il Trasimeno, il più grande lago del centro Italia, la cui pro-fondità massima è solo di otto metri e che deve la sua origine adun lento e progressivo abbassamento del terreno.

La regione ha un clima in preva-lenza mite e piovoso. Sui rilievisi fa sentire l’influenza dell’alti-tudine e la lontananza dal mare:la stagione invernale è fredda ericca d’abbondanti precipitazio-ni, piovose e nevose.

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

LagoLagoTrasimenoTrasimenoLagoTrasimeno

Chiani

Tevere

Lago diCorbara

Tevere

NeraNeraNera

Nera

Topino

Chia

scio

VelinoVelinoVelino

BoccaTrabaria

BoccaSerriola

)(

Città diCastello

Orvieto

CastiglioneCastiglionedel lagodel lagoCastiglionedel lago

AREZZO

VITERBO

1290M. Subasio

1571 M. Pennino

Ap

pe

nn

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Um

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o-

Ma

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hi g

i an

o

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)(

2476M. Vettore

1094M. Martano

Mo n t

i Ma rt a

ni

Narni

Spoleto

Todi

Assisi

Deruta Foligno

Gubbio

RIETIL’AQUILA

ASCOLI PICENO

MACERATA

ANCONA

MA

RC

HE

TO

SC

AN

A

L A Z I O

PERUGIAPERUGIA

TerniTerni

Parco Naz.dei MontiSibillini

Cascatadelle Marmore

Cascata delle Marmore

Campagna umbra

Ponte delle Torri

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: l’Umbria0

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 42: da V_geo_266-323

La regione Umbria

309

GEOGRAFIA

Popolazione

La regione è poco popolata, sia per la mancanzadi pianure, sia per la forte emigrazione verificata-si in passato. La maggioranza degli abitanti vivelungo le vallate del Tevere e dei suoi affluenti;solo i capoluoghi di provincia, Perugia e Terni,sono abbastanza popolosi.

Attività economicheL’agricoltura è poco sviluppata e si coltivano soprat-tutto cereali e tabacco. Si producono anche vinifamosi ed un eccellente olio d’oliva; prodotti tipicisono, inoltre, le noci e il tartufo nero di Norcia.Numerose sono le sorgenti di acque minerali.L’allevamento è discretamente sviluppato, in parti-colare quello dei suini utilizzati per la produzione diinsaccati e salumi.La scarsità di grandi vie di comunicazione non hapermesso un rilevante sviluppo industriale. Le cen-trali idroelettriche che sfruttano le Cascate delleMarmore, le acciaierie di Terni e le industrie dolcia-rie di Perugia, sono le principali attività produttive regionali.Di grande tradizione sono l’artigianato della ceramica dipinta amano, a Gubbio, e del ferro battuto.In Umbria i luoghi d’interesse artistico e religioso sono innume-revoli e fra le montagne di questa regione sono numerosi i sitilegati alla storia dei Santi medievali: Assisi, Norcia e Cascia, solo

per citare i più conosciuti.Negli ultimi anni, in alcu-ni casolari, sono sortinumerosi centri d’agrituri-smo che accolgono turisti,attirati da importantieven ti artistici e culturaliorganizzati in tutto il terri-torio regionale.

SETTO

RE PRIMA-

7%

SETTO

RE SECON-

33%SETTO

RE TERZIA-

60%

Veduta di Orvieto

La piazza di Norcia

Dalla diga alla centrale idroelettrica

Circa cinque secoli fa arrivò a Gubbio un certo Mastro Giorgio ilquale cominciò a fabbricare ceramiche talmente belle che diven-nero famose in tutto il mondo. Da allora i ceramisti di Gubbio pro-ducono ceramiche artigianali di squisita fattura.

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: l’Umbria

Page 43: da V_geo_266-323

310

Il capoluogo di regione... e le altre province

Perugia è il capoluogo di regione dell’Umbria esorge su un colle che domina la valle del Tevere a

quasi 500 metri d’altezza. Ancora oggi, la parte stori-

ca, è cinta da mura medievali e conserva monumen-

ti di valore artistico e architettonico che fanno sì che

questa città sia tra le più belle d’Italia. Tra i monu-

menti da ricordare: Piazza IV Novembre, che ospita il

Palazzo dei Priori, la chiesa di San Lorenzo, la

Fontana Maggiore, la Chiesa di San Bernardino e di

San Pietro e il Collegio del Cambio. Oltre le mura

sorgono i quartieri nuovi e gli stabilimenti industria-

li, dove si producono lane, dolciumi, paste alimenta-

ri, abiti.

Terni sorge in pianura, in una conca attraversatadal fiume Nera. È una città pressocché moderna,

poiché nella seconda guerra mondiale fu fortemen-

te bombardata dai nemici che, per distruggere le

sue industrie siderurgiche, rasero al suolo anche

tutte le abitazioni. Terni è una delle città più indu-

strializzate dell’Italia centrale: le acciaierie e le

industrie di materie plastiche la fanno da padrone.

Tra i suoi monumenti più rappresentativi possiamo

ricordare la Chiesa di San Francesco e di San

Salvatore e la Basilica di San Valentino (patrono di

Terni e degli innamorati).

Piazza IV Novembre La Basilica di San Valentino

La Basilica di San Francesco ad AssisiLa Basilica di San Francesco ad Assisi è una grandestruttura gotica, costruita tra il 1228 e il 1253. Oltre acustodire le spoglie di San Francesco, detiene impor-tantissimi affreschi dei maggiori artisti del Trecento edel Quattrocento, tra cuiGiotto. Purtroppo, però, ilfortissimo terremoto del1997, che investì Marche eUmbria, fece crollare unaparte della bellissima Ba-silica, che venne subitorestaurata per affrontare lecelebrazioni del Giubileo.

A Foligno, ogniseconda domenica disettembre, sicelebra laGiostra dellaQuintana. Unfantoccio di legnoviene fissato ad un perno girevoleed i concorrenti devono colpirlo conuna lancia, centrando un anello cheil pupazzo tiene in mano. È una festamolto colorata, grazie allo splendidocorteo di dame e cavalieri in costu-me d’epoca che sfilano per la città.

Page 44: da V_geo_266-323

La regione Lazio

312

GEOGRAFIA

Il Lazio

M A R T I R R E N O

Velino

Gol fo Gaeta

Monti Vols ini

Mont i de l la To l fa Monti Sabati ni

Cimini

M

A

R

E

M

MA

Tarquinia

Cerveteri

Bracciano

Bolsena

GROSSETO

2216M. Terminillo

Mo n t i S im b ru i n i

Mo

nt

i

Sa

bi

ni

ColliAlbani

Monti Reat ini

AG

RO

RO

MA N O

Mo n t i E r n i c i

2156M. Viglio

CI OCI A R I A

Fiuggi

Tivoli

Fregene

TERNI

ROMAROMA

FrosinoneFrosinoneLatinaLatina

ViterboViterboRietiRieti L’AQUILA

Mon

Mo n1533

Mon t i L e p i n i

Anzio

Sabaudia

Gaeta541M. Circeo

M. Petrella

Ponza

Palmarola

VentoteneISOLE PONZ IANE( La t i n a )

Zannone

T O S C A N AU M B R I A

Monti

A

GROPON T I N

O

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2247M. Petroso

TERAMO

ti de lla MetaL e Ma i n a rd e

2241La Meta

t i A u run c i

Cassino

ISERNIA

PESCARA

CHIETI

CASERTA

C A M P A N I A

Civitavecchia

FiumicinoOstia

CITTÀ DEL VATICANOCITTÀ DEL VATICANO

M O L I S E

A B R U Z Z O

Lago diBolsena

Lago diVico

Tevere

Turano

Aniene

Liri

Velino

Salto

Lago diBracciano

Lago diAlbano

Lago di Nemi

L. di Sabaudia

Parco Naz.Parco Naz.del Circeodel Circeo

Parco Naz.Parco Naz.d’Abruzzod’Abruzzo

Parco Naz.Parco Naz.del Gran Sassodel Gran Sasso

e Monti della Lagae Monti della Laga

Il territorioIl Lazio, posto al centro d’Italia,si estende dagli Appennini alMar Tirreno. La regione presen-ta una gran varietà di paesaggi:le zone montagnosedell’Appennino s’alternano allecolline, passando per le pianu-re, un tempo paludose ed orabonificate, dell’Agro Romano edi quello Pontino.

La parte montuosa, con vette non molto alte, eccezion fatta peril Terminillo, si estende prevalentemente all’interno, tra Umbriaed Abruzzo. A formare quasi tutto il territorio del Lazio sono stati grandi vul-cani, i cui crateri oggi sono interamente sommersi dalle acque:Bolsena, Vico, Bracciano, Albano e Nemi.Il fiume più importante della regione è il Tevere, terzo per lun-ghezza in Italia dopo il Po e l’Adige. Le coste, in prevalenza bassee sabbiose, si affacciano sul MarTirreno; il Parco Nazionale delCirceo comprende il promontorio ela zona litoranea circostante, non-ché una delle Isole Ponziane.Il clima differisce secondo le zoneesaminate: mite sulle coste e ap-penninico nelle aree interne.

Superficie: 17 207KmqPopolazione: 5 112413 ab.Densità: 297 ab./KmqProvince: Roma,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Isole

� Mari

� Golfi

� Pianure

� Fiumi

� Laghi

� Parchi

� Clima

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

La cima del Terminillo

Il fiume Tevere

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: il Lazio

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 45: da V_geo_266-323

La regione Lazio

313

GEOGRAFIA

Popolazione

Il Lazio è una delle regioni più popolose d’Italia,benché gli abitanti siano distribuiti in maniera irre-golare. Roma, da sola, conta più di tre milioni d’abi-tanti con una concentrazione altissima, mentre lezone montuose e collinari sono scarsamente popo-late ed i centri abitati sono di piccole dimensioni.

Attività economicheL’attività agricola è partico-larmente sviluppata nell’AgroPontino e produce uva, olive,barbabietole da zucchero ecereali.L’allevamento è importante,sia quello degli ovini, tipicodella zona appenninica, siaquello delle bufale da latte.Numerose sono le industriealimentari, meccaniche, chi-miche, farmaceutiche ed informatiche sorte nei pressi di Roma neglianni. Rilevante è anche l’industria cinematografica di Cinecittà.Il settore terziario è un’importante fonte d’occupazione ed è localiz-zato soprattutto a Roma. Nella capitale, hanno sede numerose atti-vità istituzionali: il Parlamento, il Governo e la Presidenza dellaRepubblica e si svolgono molte attività burocratiche ed amministra-tive, legate ai vari Dicasteri.La regione, ed in particolare Roma, attira numerosi turisti grazie allesue bellezze artistiche e alle manifestazioni religiose e culturali.

SETTO

RE PRIMA-

4%

SETTO

RE SECON-

21%

SETTO

RE TERZIA-

75%

Lo Stato del Vaticano è situato all'interno della città di Roma ed èil più piccolo Stato del mondo. Lo Stato ha avuto origine nel1929, in seguito all'accordo dei Patti Lateranensi tra il Papa e loStato Italiano.Enorme è la sua importanza politica e religiosa perché vi risiedeil Papa, ed è quindi un punto di riferimento per i cattolici di tuttoil mondo. Lo Stato del Vaticano possiede una sua polizia, laguardia svizzera, conia monete ed emette francobolli propri. Haun quotidiano e una stazione radiofonica che trasmette in 36 lingue diverse. Il Vaticanopossiede la più grande collezione di opere d'arte di tutto il mondo, ospitata all'interno dei Musei Vaticani e nella Basilica di San Pietro (nella foto).

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: il Lazio

Page 46: da V_geo_266-323

314

Roma, oltre ad essere il capoluogo della regione Lazio, èanche la capitale della Repubblica Italiana. Attraversata dal

fiume Tevere e adagiata su sette colli (Palatino,

Campidoglio, Quirinale, Viminale, Celio, Esquilino,

Aventino), è una delle città più belle del mondo. Come le

altre grandi metropoli, anch’essa è afflitta da problemi di

degrado nei quartieri periferici, di traffico e inquinamento

troppo elevati. Nonostante tutto, la capitale mantiene da

sempre il suo “eterno” fascino, ed ogni anno milioni di turi-

sti affollano le sue stupende piazze, visitano i suoi monu-

menti storici e le meravigliose fontane, i verdeggianti ed

immensi giardini un tempo dimore di grandi re. Conoscere

Roma richiede più giorni, tante sono le mète da visitare.

Qui di seguito potrai osservare alcune delle sue meravigliose opere d’arte.

Il capoluogo di regione... e le altre province

Il Colosseo

Castel Sant’Angelo Foro Romano e Palatino Arco di Costantino

Foro di Traiano Il Campidoglio

S. Giovanni in Laterano

Piazza di Spagna Il Vittoriano

Villa Borghese

Page 47: da V_geo_266-323

315

Frosinone sorge sopraun colle che domina la

piana del Sacco, nel

cuore della Ciociaria. Il

centro della città si trova

in collina, mentre nella

pianura, intensamente

coltivata, sorgono i nuovi

quartieri ed alcune indu-

strie. A poca distanza da Frosinone troviamo l’abbazia di Montecassino,

ricostruita dopo la distruzione della seconda guerra mondiale.

Latina è una città molto giovane,fondata nei territori bonificati

dell’Agro Pontino nel 1932 con il

nome di Littoria; mutò il suo nome

dopo la seconda guerra mondiale.

Dapprima centro agricolo e commer-

ciale, oggi conta alcune industrie nel

settore farmaceutico e in quello elet-

tronico.

Viterbo, che sorge sulle pendici deiMonti Cimini e dei Volsini, è di ori-

gine etrusca. Questa città ha un

aspetto medievale e conta qualche

industria nel settore alimentare e in

quello edilizio. A Viterbo si produce

un noto liquore: la Sambuca.

Interessante monumento storico è

il bellissimo Palazzo Papale.

Rieti sorge sulle rive del fiumeVelino. Storica capitale dei

Sabini, il popolo italico che,

secondo una leggenda, si fuse

con i Romani. In questa bella

città vi sono edifici interessan-

ti, come il Duomo e il Palazzo

Vescovile.

Veduta di Latina

Abbazia di Montecassino

Viterbo Rieti

Veduta di Frosinone

Tarquinia (Viterbo), un tempo unadelle più importanti città etrusche,conserva una grande quantità ditombe. Ancora ben visibili nel lorointerno sono gli affreschi dipintidagli Etruschi in epoca pre-romana.

Page 48: da V_geo_266-323

La regione Abruzzo

316

GEOGRAFIA

L’Abruzzo

MA

R

AD

RI

AT

IC

O

.

Mo n t i d e l l a L a g a

Ap

pe

nn

in

o

Ab

ru

zz

e s e

G ra n S a s s o d ’I t a l i a

L a Ma ie l l a

Mo n t i S im b ru i n i

MA R S I C A

2795M. Amaro

2912

2458

Corno Grande

M. Gorzano

2487M. Velino

Campo Impe rato re

)(

2247M. Petroso

PescasseroliRoccaraso

SulmonaAvezzanoPiana

del Fucino

Penne

Atri

Giulianova

PescaraAterno

Tronto

Sangro

Trigno

MontesilvanoTERNI

RIETI

ROMACITTÀ DEL VATICANO

L’AQUILAL’AQUILA

TeramoTeramo

PescaraPescara

ChietiChieti

ASCOLI PICENO

Bocca diForlì

)(

Mo n t i d e i F re n tan i

Mo n t i d e l l a Me t a

Vasto

Puntadella PennaLanciano

Ortona

ISERNIA CAMPOBASSO

FROSINONE

M A R C H E

U M B R I A

LA

ZI

O

M O L I S E

Atessa

2349M. Sirente

L. diCampotosto

ParcoParcoNazionaleNazionaledella Maielladella Maiella

))(

ParcoParcoNazionaleNazionaled’Abruzzod’Abruzzo

Parco Naz.Parco Naz.del Gran Sassodel Gran Sassoe Monti della Lagae Monti della Laga

Il territorioL’Abruzzo è una piccolaregione, prevalente-mente montuosa, ches’affaccia sulle costeadriatiche. L’AppenninoAbruzzese comprende iMonti della Laga, LaMaiella ed il massicciodel Gran Sasso, dove sitrova anche l’unicoghiacciaio e la cima piùalta dell’Appennino: ilCorno Grande. Il paesaggio, verdeggiante lungo le coste, è asproe brullo nelle zone interne e solcato dai calanchi, fenomeni d’ero-sione caratteristici dell’Appennino.I fiumi, che scendono a pettine dagli Appennini, sono brevi e acarattere torrentizio: i principali sono il Tronto, il Pescara ed ilSangro. Tra le montagne si aprono valli ampie e pianeggianti: lapiù importante è la Conca del Fucino. Quest’ultima, un tempooccupata da un lago, fu prosciugata nel secolo scorso per ricava-re terreni agricoli. Nell’area protetta del Parco Nazionaled’Abruzzo vive una fauna eccezionale costituita da animali ormairari, quali daini, cervi, lupi ed orsi bruni.Il clima è mediterraneo e temperato lungo la costa, ma all’inter-no gli inverni sono freddi, con frequenti nevicate e gelate.

Superficie: 10 798KmqPopolazione: 1 262392 ab.Densità: 117 ab./KmqProvince: L’Aquila,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Mari

� Conche

� Fiumi

� Parchi

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

� Clima

Monti della Laga

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: l’Abruzzo

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 49: da V_geo_266-323

La regione Abruzzo

317

GEOGRAFIA

Popolazione

In Abruzzo la densità della popolazione è piuttosto bassa.La presenza delle montagne non ha favorito gli insedia-menti umani ed ha incoraggiato un flusso emigratorio,negli anni passati, verso regioni più ricche di risorse edopportunità. Attualmente gli abitanti sono insediati in pic-coli centri all’interno ed in città più grandi lungo la costa.

Attività economicheL’agricoltura è prevalentemente praticata nellezone pianeggianti e produce frumento, patate,ortaggi, frutta, olive ed uva; culture tipiche sonoquelle dello zafferano e della liquirizia. Lungo lecoste ha sempre avuto grande importanza la pesca.Un’importante attività economica è la pastorizia; inpassato si praticava la transumanza degli ovini, orain parte sostituita dall’allevamento stanziale deibovini.L’industria si è sviluppata negli ultimi anni, grazieanche alla produzione d’energia elettrica. Le prin-

cipali attività indu-striali, di piccole e medie dimensio-ni, interessano i settori del tessile equello agroalimentare.Nella Piana del Fucino oggi sorge ilmodernissimo Centro Telespazio,che assicura i collegamenti telefonicidell’Italia con il resto del mondo.Sotto il massiccio del Gran Sasso cisono i modernissimi laboratoridell’Istituto Nazionale di FisicaNucleare.Il turismo è fiorente sulla costa, per ilitorali sabbiosi, e nell’interno, per lesplendide passeggiate nei parchi.

SETTO

RE PRIMA-

5%

SETTO

RE SECON-

34%

SETTO

RE TERZIA-

61%

Ricevitore del centro telespaziosul Fucino.

L’Abruzzo è il cuore verde d’Italia. Un terzo del suo territo-rio è destinato alla protezione della natura: ospita infattitre parchi nazionali, un parco regionale e oltre venti areeprotette. Questi luoghi, ogni anno, sono mèta turistica dimilioni di persone.

Panoramica del mare di Giulianova

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: l’Abruzzo

Page 50: da V_geo_266-323

318

L’Aquila è il capoluogo di regione dell’Abruzzo e sorge, aoltre 714 metri d’altezza sul livello del mare, in una conca ai

piedi del Gran Sasso. Questa città è centro di smistamento

dei prodotti della campagna circostante e conta alcune

industrie nel campo tessile, meccanico ed elettrotecnico.

Purtroppo, però, a causa della sua posizione isolata rispetto

alle principali vie di traffico, il suo sviluppo risulta essere

abbastanza lento. I monumenti più interessanti di questa

bella città sono le chiese di San Bernardino, di Santa Maria

di Roio, di San Silvestro, il castello e la collegiata di Santa

Maria di Collemaggio.L’Aquila, entrata del castello

Il capoluogo di regione... e le altre province

Teramo, situata su un rilievo(264 m) alla confluenza dei tor-

renti Vezzola e Tordino, è circon-

data da un’ampia campagna.

Questa città è soprattutto un

importante mercato agricolo e un

modesto centro industriale.

Anche se dall’aspetto moderno,

Teramo possiede resti storici

importanti, come le rovine di un

teatro e di un anfiteatro di età

romana. Da visitare la Cattedrale

di San Berardo.

Pescara è la città più popolosadella regione ed anche la più

importante dal punto di vista indu-

striale e commerciale, per questo

motivo aspira ad esserne il capo-

luogo.

Pescara ha l’aspetto di una città-

giardino, con vasti parchi e viali lar-

ghi ed alberati. Rinomata è la sua

riviera, con un ampio spazio pedo-

nale e con numerosissime stazioni

balneari, mèta estiva di tantissimi

turisti.

Chieti, che sorge sul dorso diun colle folto di ulivi, a metà

strada tra le montagne e il mare,

è sede di piccole e medie attivi-

tà industriali e commerciali.

Notevoli sono i resti storici

ritrovati in questa città, come i

ruderi del teatro e delle terme,

che furono dell’epoca romana.

Monumenti importanti sono

anche la chiesa di San Paolo, il

duomo di San Giustino e il

palazzo vescovile.

Spiaggia di Pescara Duomo di San Giustino

San Berardo

A Rivisondoli, paese in provincia dell’Aquila, ogni anno vienerealizzato uno straordinario presepe vivente, tanto che damolti viene definito il più bello d’Italia. Nella notte primadell’Epifania gli abitanti, vestiti con antichi costumi, partecipa-no con grande entusiasmo alla maestosa rappresentazione.

Page 51: da V_geo_266-323

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, coi suoi150 000 ettari di estensione, è uno dei più grandi d'Italia. La varietà ela ricchezza naturalistica dei suoi massicci e dei diversi versanti, lesuggestive testimonianze storico-architettoniche si riflettono in unamoltitudine di proposte, itinerari e visite per tutte le stagioni dell'an-no. Il Parco racchiude tre gruppi montuosi: la catena del Gran Sassod'Italia, il massiccio della Laga e i Monti Gemelli. Si caratterizza inoltreper la presenza della vetta più alta dell'Appennino, il Corno Grande,che raggiunge i 2 912 metri. Su questa catena è presente l'unicoghiacciaio appenninico, il Calderone, il più meridionale d'Europa.

Il Parco Nazionale d'Abruzzo è famoso in Italia, eun po' in tutto il mondo, come modello per la con-servazione della natura e la difesa dell'ambiente.Negli ultimi 20 anni il parco ha potuto svilupparsiarmonicamente grazie alla conservazione natura-listica e alla protezione delle specie animali supe-rando, così, numerosi problemi urbanistici. Le visi-te al parco sono controllate e selezionate, e moltesono le realizzazioni per continuare a renderequesto parco sempre più moderno ed efficiente.

319

Page 52: da V_geo_266-323

La regione Molise

320

GEOGRAFIA

Il Molise

Salto

P ianadel F ucino

Liri

Aterno

L . di F ondi

S acco Cosa

Bifern

oTr

igno

Sangro

Lago diGuardialfiera

Lago diOcchito

Fortore

M A RA D R I A T I C O

M. Nuria

t a l ia

o n t i S im br u in i

M

o n t i E r n i c i

AN

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M. Autore

2156M. Viglio

2041Pizzo Deta

CI O

CI A R I A

2912

1328

M. Morrone

2487

M. Velino

C a m po I m p e r a t o r e

Capistrello

Avezzano

agliacozzo

Celano

Assergi

Pizzoli

Subiaco

Fiuggi

Anagni

L’AQUILA

Alatri

1043M. Mauro

La Meta2241

Bocca diForlì

)(

Mo n t i d e l Ma t e s e

App

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Sann

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a

Mo n t i d e i F r e n t a n i

M o n t i A u s o n i1070

ni

Venafro

Pontecorvo

Fondi

Terracina

Priverno

Ceccano

Ferentino

Riccia

Trivento

AgnoneCapracotta

Larino

Guglionesi

Termoli

Ortona

CAMPOBASSOCAMPOBASSOIserniaIsernia

FROSINONE

A B R U Z Z O

LA

ZI

O

C A M P A N I A

1730M. Capraro

Il territorioOltre ad essere la più giovane regione d’Italia è anche la più pic-cola, dopo la Valle d’Aosta. Con un territorio prevalentementemontuoso e collinare, il Molise è situato fra l’Appennino ad ovested il Mar Adriatico ad est. Il territorio comprende i Monti dellaMeta (nella foto in basso), l’Appennino Sannita e i monti delMatese. Le pianure sono limitate ad una sottile striscia vicino almare attraversata da tre corsi d’acqua a prevalente carattere tor-rentizio: il Trigno, il Biferno ed il Fortore. In Molise ha anche ori-gine il Volturno, uno dei principali fiumi d’Italia, che poi scorre inCampania.Le colline, costituite da terreno roccioso ed arido, scendono dol-cemente verso la costa bassa e priva di porti, ad eccezione diquello naturale di Termoli.Il clima della regione è temperato lungo la costa, mentre nellezone interne è appenninico con inverni rigidi e ricchi di abbon-danti precipitazioni, nevose e piovose.

Superficie: 4 438 KmqPopolazione: 320 601ab.Densità: 72 ab./KmqProvince:Campobasso, Isernia.

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Fiumi

� Laghi

LIGURIA35% collina

TOSCANA

25% montagna8% pianura

65% montagna

ABRUZZO35% collina

65% montagna

67% collina

LAZIO

26% montagna

54% collina

UMBRIA

29% montagna

71% collina

MARCHE

31% montagna

69% collina

MOLISE45% collina

55% montagna

20% pianura

CENTRO

� Clima

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 53: da V_geo_266-323

La regione Molise

321

GEOGRAFIA

Popolazione

Il Molise è scarsamente abitato, perché il territorio asproha da sempre spinto la maggioranza degli abitanti ademigrare in cerca di migliori condizioni di vita. In Molisele zone montuose dell’interno sono scarsamente popola-te; la maggioranza degli abitanti risiede lungo il litorale enei due capoluoghi di provincia, Campobasso ed Isernia.

Attività economicheIl Molise è una delle regioni meno industrializza-te d’Italia, benché l’economia si stia sviluppandolentamente.L’agricoltura, condotta con tecniche tradizionali econ scarsi risultati, produce patate, cereali, vitied ulivi. L’allevamento è prevalentemente diovini e caprini.Le industrie sono poche e scarsamente sviluppa-te: solo nella zona di Termoli risiedono industriemeccaniche, tra cui uno stabilimento della Fiat,ed alimentari.Molto attivo è l’artigianato tipico, costituito dalla

lavorazione di merletti, col-telli e legno intagliato.Il settore del terziario conmaggiori potenzialità èquello turistico. Le zonecostiere sono ricche di bel-lezze naturali da valorizzaree sfruttare. Le scarse vie dicomunicazione rendono, avolte, difficoltosi i collega-menti con alcune zone inter-ne della regione.

SETTO

RE PRIMA-

11%

SETTO

RE SECON-

30%SETTO

RE TERZIA-

59%

Un posto di rilievo nell'artigianato molisano èoccupato dalle campane di Agnone, che hannofama mondiale. Fondere il bronzo è infatti un'ar-te antica di questa popolazione.Altrettanto tradizionali sono le zampogne diScapoli, anch’esse rinomate in tutto il mondo.(nella foto sono raffigurate alcune zampogne)

Località marina di Termoli (Campobasso)

Conoscere le regioni dell’Italia centrale: il Molise

Page 54: da V_geo_266-323

322

Il capoluogo di regione... e le altre province

Campobasso si trova a 700 metri di altitudine, suun colle che domina la valle del Biferno. La parte

moderna della città si è estesa ai piedi del colle ed è

caratterizzata da strade spaziose e piazze molto gran-

di. La zona storica è formata da strade strette e tor-

tuose ed ha un aspetto tipicamente medievale.

Le botteghe artigiane producono in prevalenza

oggetti di rame e i pochi stabilimenti industriali

lavorano soprattutto prodotti alimentari.

Sviluppato è anche il settore turistico, grazie agli

interessanti reperti archeologici e alle fonti termali

che si trovano nelle sue vicinanze.

Isernia sorge nell’alto bacino del Volturno, su uncolle tra i fiumi Càrpino e Sordo. Antica città sanni-

ta, conserva ancora monumenti romani e medievali.

Anche se priva di industrie, Isernia è un grande mer-

cato agricolo e, grazie alla sua posizione geografica

favorevole, rappresenta un importante nodo strada-

le per le comunicazioni con la Campania, il Lazio e

l’Abruzzo.

Tra i monumenti più importanti ricordiamo la

Fontana della Fraterna e la Chiesa di San Francesco.

Scorcio di Campobasso Fontana della Fraterna

A Fossalto (Campobasso), il primo giorno di maggio si celebrala “Pagliara” o festa della primavera. Un uomo indossa il paglia-io, telaio di canne a forma di cono capovolto completamentericoperto di paglia, rami e fiori con una croce sulla cima. Lapagliara percorre le strade del paese e delle contrade prece-duto da suonatori di zampogne. Gli abitanti del luogo, dagliusci o dalle finestre delle case, gli versano acqua addosso,come rito propiziatorio per ricchi raccolti agricoli gridando-gli: “Grascia, maje”, che in dialetto molisano significa “abbon-danza di maggio”. La cerimonia termina con la decomposizione della pagliaramalridotta; la croce viene consegnata al sindaco e i fiori al parroco del paese. Questo è unrito antico e una manifestazione singolare, certamente unica in tutto il Molise.

Page 55: da V_geo_266-323

323

Un viaggio nella storia......una leggenda sannitaSi narra che Giulio Cesare, partito alla conquistadella Gran Bretagna, fosse impensierito daiguerrieri di quel posto, meno preparati deiRomani ma molto forti e coraggiosi. Persconfiggerli senza causare troppi dannialle sue truppe, da giorni cercava unostratagemma efficace. Tra i suoi soldati c’era Turno, un giova-ne sannita che suonava la zampogna.Una notte Turno non resistette allavoglia di suonare e, per non svegliare glialtri, se ne andò vicino al recinto deicavalli. Alle prime note, però, gli animali siimbizzarrirono.I l trambusto svegl iò l ’ intero accampamento;Cesare, saputo l’accaduto, decise subito di far costruire piùdi 100 zampogne. Finalmente aveva trovato il suo piano!Il giorno della battaglia, mentre i Britanni stavano per raggiun-gere i nemici a cavallo, i Romani cominciarono a suonare tutti insie-me le zampogne. Il fragore di quei suoni fece imbizzarrire gli animali e i cavalierifurono sbalzati a terra.Quando i Britanni capirono la causa della sconfitta, ritennero la zampogna unostrumento divino. Anni dopo, in ricordo di quella battaglia, costruirono anche loro lazampogna sannita e in seguito la modificarono realizzando un loro tipo di cornamu-sa che ancora oggi è elemento caratterizzante delle bande militari inglesi e scozzesi.

(da “La leggenda, Regioni d’Italia”, De Agostini)

� Riordina nel modo corretto la leggenda appena letta.