Da Uber a Glovo, prigionieri delle app Gli articoli da ...€¦ · Da Uber a Glovo, prigionieri...

1
Corriere della Sera Lunedì 12 Dicembre 2016 CRONACHE 25 Deliveroo, Foodora, Glovo, UberEats. Il mercato delle con- segne a domicilio via Internet cresce giorno dopo giorno. Ma se si vuole ricevere una pizza a casa bisogna essere disposti a un atto di fede perché il servi- zio non lo garantisce nessuno: «Decliniamo qualsiasi respon- sabilità per danni o perdite» recitano i contratti delle app, che consigliano di diffidare persino dei loro stessi fattori- ni. Talvolta diventa difficile da esercitare anche un elementa- re diritto di recesso. Il punto 16 del contratto del- l’ultima arrivata, la spagnola Glovo, s’intitola: «Clausola di non garanzia nelle consegne». La app «declina qualsiasi re- sponsabilità (…) per danni o perdite» (…); «non conferma né convalida l’identità dei glo- ver (i fattorini)» e invita gli iscritti a «usare la massima at- tenzione» nell’affidare loro un recapito. Non ci si può cancel- lare (al posto dell’email a cui farlo, al punto 13, c’è uno spa- zio bianco) e non si trovano in- dicazioni sul destino dei pro- pri dati personali, in primo luogo sulla carta di credito. C’è poi Uber, attiva in Italia attra- verso sei società (di cui quat- tro olandesi), che «non forni- sce servizi logistici», «non ga- rantisce qualità e sicurezza dei fornitori» e che scarica «l’inte- ro rischio» sull’iscritto (art. 5); Deliveroo «non rilascia alcuna garanzia di alcun genere» e «non si assume responsabilità alcuna» (art. 10); Foodora «esclude ogni tipo di diritto di risarcimento (…) nonché qualsiasi responsabilità» (art. 12). E via dicendo. Secondo il rapporto 2016 del Gpen — rete di 28 Authority per la privacy internazionali — il 90% delle società attive nei nuovi contesti di mercato defi- niti «sharing economy» o «In- ternet delle cose» «non forni- sce indicazioni sulla possibili- tà di cancellare i propri dati»; il 30% «non garantisce modali- tà di contatto semplici per ot- tenere chiarimenti sul rispetto della privacy»; il 20% «non for- nisce informazioni appropria- te sulla conservazione dei da- ti». Due le questioni rilevanti per consumatori e lavoratori: il trattamento dei dati personali, menzionati a fatica tra le righe dei contratti, e le responsabili- tà del servizio, esplicitamente declinate. «Questi nuovi mo- delli di business — spiega l’av- vocato Alessandro Mostaccio del Movimento Consumatori — aggirano i sistemi classici di responsabilità giocando sull’assenza di norme specifi- che. Ma le leggi ci sono e van- no rispettate». Il caso scolasti- co è Uberpop, bandito dal giu- gno del 2015 per l’impiego di autisti senza licenza (e che do- vevano assicurarsi da sé). L’idea è che la responsabili- tà ricada sui singoli operatori a libro paga delle app. A Torino e a Milano Foodora ha subito una protesta dei suoi rider: «Ci pagano pochi euro all’ora, por- tiamo il loro marchio sulle spalle e siamo pure persegui- bili?». Ma, avverte Mostaccio, «queste nuove figure di lavora- tori rischiano di essere scam- biate per rapporti simulati di dipendenza o parasubordinati passibili di richieste risarcito- rie». Come fare per tutelare i di- ritti? «Esigendo cancellazione o trasformazione in forma anonima dei dati» dice Mo- staccio, come correttamente riportato dalle «italiane» Deli- veroo e Foodora (ma solo al- l’email dsxxxvlitaly@leg- pec.it). Altrimenti, si fa ricorso all’Authority. «L’omissione può portare alla violazione del Codice e a un’indagine del- l’Antitrust per pratica com- mercialmente scorretta». Mul- te, stigmatizzazioni, fino a una class action inibitoria sulle singole clausole. E se da Altro- consumo (che supportò le campagne di Uber) si invita a guardare gli aspetti positivi dell’innovazione, l’avvocato Marco Gagliardi del Movimen- to consumatori ribatte: «Non si può valutare solo in termini di rapidità o prezzo: clausole limitative della responsabilità sono vessatorie; e scaricare re- sponsabilità su soggetti non professionali danneggia la col- lettività». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA di Giacomo Valtolina Art. 16 (clausola di non garanzia nella consegna): «Glovo è un’azienda indipendente che mette in contatto Clienti e Glover e che declina qualsiasi responsabili- tà per eventuali danni o perdite (...). Non convalida nessun Glover» Glovo Gli articoli da controllare Art. 5 (Limitazione di responsabilità): «Uber non rilascia alcuna garanzia o assicurazione circa l’affidabilità, tempestività, qualità, idoneità o disponibilità del servizio. Non garantisce la qualità e la capacità dei terzi fornitori» Uber Art. 10 (Responsabilità): «Deliveroo o i Ristoranti Partner non rispondono nei confronti degli utenti in caso di danni o perdite diretti, indiretti o conseguenti derivanti a titolo di responsabilità contrattuale o extracontrattuale» Deliveroo Art. 12 (Errori e limitazioni): «Salvo dolo o colpa grave, viene escluso ogni diritto dell’Utente al risarci- mento di danni o al riconoscimen- to di un indennizzo, nonché qual- siasi responsabilità contrattuale per danni diretti o indiretti» Foodora Da Uber a Glovo, prigionieri delle app Servizi non garantiti e nessuna responsabilità, i nodi del mercato delle consegne a domicilio via Internet Le Authority internazionali: il 90% non dà indicazioni su come cancellarsi, il 20% sul trattamento dei dati Il rapporto Secondo il Rapporto 2016 del Gpen (rete di 28 Authority per la privacy internazionali) il 90% delle società in ambito di sharing econo- my non forni- sce indicazioni sulla possibilità di cancellare i propri dati e il 20% non fornisce informazioni appropriate sulla conserva- zione dei dati Aria inquinata È allarme smog nelle città europee L’Europa è avvolta dallo smog. A Parigi da 10 anni non si registravano livelli simili a quelli di questi giorni. È allarme in Pianura Padana. Il sindaco di Londra ha annunciato il raddoppio dei fondi per la lotta all’aria inquinata. Mentre a Roma ieri si è tenuta la domenica ecologica. In bici A Roma ieri il traffico è stato fermato per smog

Transcript of Da Uber a Glovo, prigionieri delle app Gli articoli da ...€¦ · Da Uber a Glovo, prigionieri...

Page 1: Da Uber a Glovo, prigionieri delle app Gli articoli da ...€¦ · Da Uber a Glovo, prigionieri delle app Servizi non garantiti e nessuna responsabilit, i nodi del mercato delle consegne

Corriere della Sera Lunedì 12 Dicembre 2016 CRONACHE 25

Deliveroo, Foodora, Glovo,UberEats. Il mercato delle con-segne a domicilio via Internetcresce giorno dopo giorno. Mase si vuole ricevere una pizza acasa bisogna essere disposti aun atto di fede perché il servi-zio non lo garantisce nessuno:«Decliniamo qualsiasi respon-sabilità per danni o perdite»recitano i contratti delle app,che consigliano di diffidarepersino dei loro stessi fattori-ni. Talvolta diventa difficile daesercitare anche un elementa-re diritto di recesso.

Il punto 16 del contratto del-l’ultima arrivata, la spagnolaGlovo, s’intitola: «Clausola dinon garanzia nelle consegne».La app «declina qualsiasi re-sponsabilità (…) per danni operdite» (…); «non confermané convalida l’identità dei glo-ver (i fattorini)» e invita gliiscritti a «usare la massima at-tenzione» nell’affidare loro unrecapito. Non ci si può cancel-lare (al posto dell’email a cuifarlo, al punto 13, c’è uno spa-zio bianco) e non si trovano in-dicazioni sul destino dei pro-pri dati personali, in primoluogo sulla carta di credito. C’èpoi Uber, attiva in Italia attra-verso sei società (di cui quat-tro olandesi), che «non forni-sce servizi logistici», «non ga-rantisce qualità e sicurezza deifornitori» e che scarica «l’inte-ro rischio» sull’iscritto (art. 5);Deliveroo «non rilascia alcuna

garanzia di alcun genere» e«non si assume responsabilitàalcuna» (art. 10); Foodora«esclude ogni tipo di diritto dirisarcimento (…) nonchéqualsiasi responsabilità» (art.12). E via dicendo.

Secondo il rapporto 2016 delGpen — rete di 28 Authorityper la privacy internazionali —il 90% delle società attive neinuovi contesti di mercato defi-niti «sharing economy» o «In-ternet delle cose» «non forni-sce indicazioni sulla possibili-tà di cancellare i propri dati»;il 30% «non garantisce modali-tà di contatto semplici per ot-tenere chiarimenti sul rispettodella privacy»; il 20% «non for-nisce informazioni appropria-te sulla conservazione dei da-ti».

Due le questioni rilevantiper consumatori e lavoratori: iltrattamento dei dati personali,menzionati a fatica tra le righedei contratti, e le responsabili-

tà del servizio, esplicitamentedeclinate. «Questi nuovi mo-delli di business — spiega l’av-vocato Alessandro Mostacciodel Movimento Consumatori— aggirano i sistemi classici di responsabilità giocandosull’assenza di norme specifi-

che. Ma le leggi ci sono e van-no rispettate». Il caso scolasti-co è Uberpop, bandito dal giu-gno del 2015 per l’impiego diautisti senza licenza (e che do-vevano assicurarsi da sé).

L’idea è che la responsabili-tà ricada sui singoli operatori a

libro paga delle app. A Torinoe a Milano Foodora ha subitouna protesta dei suoi rider: «Cipagano pochi euro all’ora, por-tiamo il loro marchio sullespalle e siamo pure persegui-bili?». Ma, avverte Mostaccio,«queste nuove figure di lavora-tori rischiano di essere scam-biate per rapporti simulati didipendenza o parasubordinatipassibili di richieste risarcito-rie».

Come fare per tutelare i di-ritti? «Esigendo cancellazioneo trasformazione in formaanonima dei dati» dice Mo-staccio, come correttamenteriportato dalle «italiane» Deli-veroo e Foodora (ma solo al-l ’email [email protected]). Altrimenti, si fa ricorsoall’Authority. «L’omissionepuò portare alla violazione delCodice e a un’indagine del-l’Antitrust per pratica com-mercialmente scorretta». Mul-te, stigmatizzazioni, fino a unaclass action inibitoria sullesingole clausole. E se da Altro-consumo (che supportò lecampagne di Uber) si invita aguardare gli aspetti positividell’innovazione, l’avvocatoMarco Gagliardi del Movimen-to consumatori ribatte: «Nonsi può valutare solo in terminidi rapidità o prezzo: clausolelimitative della responsabilitàsono vessatorie; e scaricare re-sponsabilità su soggetti nonprofessionali danneggia la col-lettività».

[email protected]© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giacomo Valtolina

Art. 16 (clausola di non garanzia nella consegna): «Glovo è un’azienda indipendente che mette in contatto Clienti e Glover e che declina qualsiasi responsabili-tà per eventuali danni o perdite (...). Non convalida nessun Glover»

Glovo

Gli articoli da controllare

Art. 5 (Limitazione di responsabilità): «Uber non rilascia alcuna garanzia o assicurazione circa l’affidabilità, tempestività, qualità, idoneità o disponibilità del servizio. Non garantisce la qualità e la capacità dei terzi fornitori»

Uber

Art. 10 (Responsabilità): «Deliveroo o i Ristoranti Partner non rispondono nei confronti degli utenti in caso di danni o perdite diretti, indiretti o conseguenti derivanti a titolo di responsabilità contrattuale o extracontrattuale»

Deliveroo

Art. 12 (Errori e limitazioni): «Salvo dolo o colpa grave, viene escluso ogni diritto dell’Utente al risarci-mento di danni o al riconoscimen-to di un indennizzo, nonché qual-siasi responsabilità contrattuale per danni diretti o indiretti»

Foodora

Da Uber a Glovo, prigionieri delle appServizi non garantiti e nessuna responsabilità, i nodi del mercato delle consegne a domicilio via Internet Le Authority internazionali: il 90% non dà indicazioni su come cancellarsi, il 20% sul trattamento dei dati

Il rapporto

Secondo il Rapporto 2016 del Gpen (rete di 28 Authority per la privacy internazionali) il 90% delle società in ambito di sharing econo-my non forni-sce indicazioni sulla possibilità di cancellare i propri dati e il 20% non fornisce informazioni appropriate sulla conserva-zione dei dati

Aria inquinata

È allarme smognelle città europeeL’Europa è avvolta dallo smog. A Parigi da 10 anni non si registravano livelli simili a quelli di questi giorni. È allarme in Pianura Padana. Il sindaco di Londra ha annunciato il raddoppio dei fondi per la lotta all’aria inquinata. Mentre a Roma ieri si è tenuta la domenica ecologica. In bici A Roma ieri il traffico è stato fermato per smog