Da “IL LIBRO DELL'ARTE” , o Trattato della pittura di ... · Il Libro dell’Arte di Cennino...

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CAPITOLO XXXIII In che modo si fanno i carboni da disegnare, buoni e perfetti e sottòli 1 Prima che più oltre vada, ti voglio mostrare in che forma de’ fare i carboni da disegnare. Abbi qualche bastone di saligàro 2 , secco e gentile 3 ; e fanne cotali rocchietti 4 di lunghezza come una palma di mano, o, se vuoi, quattro dita. Poi dividi questi pezzi in forma di zolfanelli; e sì come mazzo di zolfanelli gli asuna 5 insieme; ma prima gli pulisce e aguzza da ogni capo, sì come stanno i fusi 6 . Poi, così a mazzi, li lega insieme in tre luoghi per mazzo, cioè nel mezzo e a ciascheduno de’ capi, con filo o di rame o di ferro, sottile. Poi abbi una pignatta nuova, e mettivili dentro tanto, quanto la pignatta sie piena. Poi abbi un testo 7 da coprirla con crea 8 , in modo che per nessun modo non ne sfiati di niente. Poi vattene dal fornaro la sera, quando ha lasciato ovra 9 , e metti questa pignatta nel forno, e lasciavela stare per fino alla mattina; e guarda se i detti carboni fussino ben cotti e ben negri. Dove non gli trovassi cotti tanto, ti viene rimetterla nel forno, che sieno cotti. Come ti dèi avvedere che bene istieno? Togli un di questi carboni, e disegna in su carta, o bambagina o tinta, o tavola o ancona ingessata. E se vedi che ‘l carbone lavori, sta bene: e se fusse troppo cotto, non si tiene al disegno, ch’el si spezza in molte parti. Ancora ti do un altro modo ai detti carboni fare. Togli una tegliuzza 10 di terra, coperta per lo modo predetto; mettila la sera sotto il foco, e copri bene il detto foco colla cenere; e vatti a letto. La mattina saranno cotti. E per lo simile puo’ fare de’ carboni grandi e de’ piccoli; e fare come ti piace, ché miglior carboni non n’è al mondo. Da “IL LIBRO DELL'ARTE” , o Trattato della pittura di Cennino Cennini 1: sottili 2: voce veneta che significa salice comune (salix alba); il Bortolan [vocabolario del dialetto vicentino,vicenza 1893] porta salgaro, attestato nel 1412 e ancora vivo nel vicentino 3: sottile 4:cilindretti 5:voce dell’antico verbo veneto asunar, che significa raccogliere 6: aguzza le estremita come si fa per i fusi da filare 7: coperchio di terracotta [dal latino testum] 8: voce veneta che significa creta, ma qui si deve intendere argilla 9: ha lasciato il suo lavoro, cioè quando il forno è ancora caldo 10: piccola teglia Produzione di carbonella pregiata per fare carboncini da disegno o per preparare pigmenti neri per inchiostri o colori [da un manoscritto del XV sec. Ost National - Bibliothek - Vienna] Il Libro dell’Arte di Cennino Cen- nini è il più importante trattato sulla pittura nell’arte italiana e uno tra i principali per l’arte eu- ropea. È il primo in lingua volgare (un linguaggio misto tra toscano e veneto). Fu scritto dal pittore fiorentino Cennini, collaboratore di Agnolo Gaddi, della seconda generazi- one dopo Giotto nei primi anni del Quattrocento, quando l’autore fiorentino si trovava a Padova al servizio dei Carraresi (vi si trova- va almeno dal 1398). Il libro è il primo trattato or- ganicamente monografico sulla produzione artistica, contenente informazioni su pigmenti e pen- nelli, sulle tecniche della pittura e dell’affresco e fornisce inoltre consigli e “trucchi” del mestiere. Spesso l’opera è stata interpre- tata dagli studiosi come momento di passaggio fra l’arte medievale e quella rinascimentale. Per la prima volta infatti l’artista-intellettuale fissa dei principi teorici piuttosto che singole norme pratiche. È il testo fondamentale soprattutto per i campi della pittura su tavola e l’affresco: la sua consultazione è oggi un passaggio obbligato per il restauro di opere d’arte antiche, rivalutato nel corso di importanti cicli di restauri, come quelli in seguito all’alluvione di Firenze del 1966.

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Page 1: Da “IL LIBRO DELL'ARTE” , o Trattato della pittura di ... · Il Libro dell’Arte di Cennino Cen-nini è il più importante trattato sulla pittura nell’arte italiana e uno tra

CAPITOLO XXXIII

In che modo si fanno i carboni da disegnare, buoni e perfetti e sottòli1

Prima che più oltre vada, ti voglio mostrare in che forma de’ fare i carboni da disegnare. Abbi qualche bastone di saligàro2, secco e gentile3; e fanne cotali rocchietti4 di lunghezza come una palma di mano, o, se vuoi, quattro dita. Poi dividi questi pezzi in forma di zolfanelli; e sì come mazzo di zolfanelli gli asuna5 insieme; ma prima gli pulisce e aguzza da ogni capo, sì come stanno i fusi6. Poi, così a mazzi, li lega insieme in tre luoghi per mazzo, cioè nel mezzo e a ciascheduno de’ capi, con fi lo o di rame o di ferro, sottile. Poi abbi una pignatta nuova, e mettivili dentro tanto, quanto la pignatta sie piena. Poi abbi un testo7 da coprirla con crea8, in modo che per nessun modo non ne sfi ati di niente. Poi vattene dal fornaro la sera, quando ha lasciato ovra9, e metti questa pignatta nel forno, e lasciavela stare per fi no alla mattina; e guarda se i detti carboni fussino ben cotti e ben negri. Dove non gli trovassi cotti tanto, ti viene rimetterla nel forno, che sieno cotti. Come ti dèi avvedere che bene istieno? Togli un di questi carboni, e disegna in su carta, o bambagina o tinta, o tavola o ancona ingessata. E se vedi che ‘l carbone lavori, sta bene: e se fusse troppo cotto, non si tiene al disegno, ch’el si spezza in molte parti. Ancora ti do un altro modo ai detti carboni fare. Togli una tegliuzza10 di terra, coperta per lo modo predetto; mettila la sera sotto il foco, e copri bene il detto foco colla cenere; e vatti a letto. La mattina saranno cotti. E per lo simile puo’ fare de’ carboni grandi e de’ piccoli; e fare come ti piace, ché miglior carboni non n’è al mondo.

Da “IL LIBRO DELL'ARTE” , o Trattato della pittura di Cennino Cennini

1: sottili

2: voce veneta che signifi ca salice comune (salix alba); il Bortolan [vocabolario del dialetto

vicentino,vicenza 1893] porta salgaro, attestato nel 1412 e ancora vivo nel vicentino

3: sottile

4:cilindretti

5:voce dell’antico verbo veneto asunar, che signifi ca raccogliere

6: aguzza le estremita come si fa per i fusi da fi lare

7: coperchio di terracotta [dal latino testum]

8: voce veneta che signifi ca creta, ma qui si deve intendere argilla

9: ha lasciato il suo lavoro, cioè quando il forno è ancora caldo

10: piccola teglia

Produzione di carbonella pregiata per fare carboncini da disegno o per preparare pigmenti neri per inchiostri o colori

[da un manoscritto del XV sec. Ost National - Bibliothek - Vienna]

Il Libro dell’Arte di Cennino Cen-nini è il più importante trattato sulla pittura nell’arte italiana e uno tra i principali per l’arte eu-ropea. È il primo in lingua volgare (un linguaggio misto tra toscano e veneto).

Fu scritto dal pittore fi orentino Cennini, collaboratore di Agnolo Gaddi, della seconda generazi-one dopo Giotto nei primi anni del Quattrocento, quando l’autore fi orentino si trovava a Padova al servizio dei Carraresi (vi si trova-va almeno dal 1398).

Il libro è il primo trattato or-ganicamente monografi co sulla produzione artistica, contenente informazioni su pigmenti e pen-nelli, sulle tecniche della pittura e dell’affresco e fornisce inoltre consigli e “trucchi” del mestiere. Spesso l’opera è stata interpre-tata dagli studiosi come momento di passaggio fra l’arte medievale e quella rinascimentale. Per la prima volta infatti l’artista-intellettuale fi ssa dei principi teorici piuttosto che singole norme pratiche.

È il testo fondamentale soprattutto per i campi della pittura su tavola e l’affresco: la sua consultazione è oggi un passaggio obbligato per il restauro di opere d’arte antiche, rivalutato nel corso di importanti cicli di restauri, come quelli in seguito all’alluvione di Firenze del 1966.