D M 16-02-2007

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.nSic Antincencho.. Salut Sfeurez  A Decreto Ministeriale 16/2/2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione. S.O.G.U. del 29/3/2007 n.87 IL MINISTRO DELL INTERNO Visto il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell art. 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229; e amministrative degli Stati membri concernenti i prodotti da costruzione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n 246, recante l approvazione del regolamento concernente l attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 499, recante l approvazione del regolamento concernente le norme di attuazione della direttiva 93/68/CEE per la parte che modifica la direttiva 89/106/CEE in materia di prodotti da costruzione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, recante l approvazione del regolamento concernente i procedimenti relativi alla prevenzione incendi; Visto il decreto del Ministro dell interno 26 marzo 1985, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 95 del 22 aprile 1985, recante procedure e requisiti per l autorizzazione e l iscrizione di enti e laboratori negli elenchi del Ministero dell interno; Visto il decreto del Ministro dell interno 4 maggio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n 104 del 7 maggio 1998, recante disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco; Visto il decreto de] Ministro dell interno 21 giugno 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 155 del 5 luglio 2004, recante norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura; Vista la decisione della Commissione dell Unione europea 2000/367/CE del 3 maggio 2000, che attua la direttiva 89/106/CEE del 21 dicembre 1988, per quanto riguarda la classificazione di resistenza all azione del fuoco dei prodotti da costruzione, delle opere di costruzione e dei loro elementi; Vista la decisione della Commissione dell Unione europea 2003/629/CE del 27 agosto 2003, che attua della direttiva 89/106/CEE del 21 dicembre 1988, che modifica la decisione 2000/367/CE per quanto riguarda [ inclusione dei prodotti di controllo del fumo e del calore; Vista la raccomandazione della Commissione dell Unione europea 2003/887/CE dell U dicembre 2003, relativa all applicazione e all uso degli eurocodici per lavori di costruzione e prodotti strutturali da costruzione; Viste le norme EN 13501-2, EN 13501-3, EN 1363-1, EN 1363-2, ENV 1363-3, EN 1364-1, EN 1364-2, EN 1364-3, EN 1365-1, EN 1365-2, EN 1365-3, EN 1365-4, EN 1365-5, EN 1365-6, EN 1366-1, EN 1366-2, EN 1366-3, EN 1365-4, EN 1366-5, EN 1366-6, EN 1366-7, EN 1366-8, EN 1634-1, EN 1634-3, EN 14135 recanti i metodi di prova e le procedure di classificazione per la determinazione della classe di resistenza al fuoco dei prodotti da costruzione; Viste le norme ENV 13381-2, ENV 13381-3, ENV 13381-4, ENV 13381-5, ENV 13381-6, ENV 13381-7 recanti metodi di prova per la determinazione del contributo alla resistenza al fuoco di elementi strutturali; Visti gli eurocodici EN1991-1-2, EN1992-1-2, EN1993-1-2, EN1994-I-2, EN1995-1-2, EN1996-1-2 recanti metodi comuni per calcolare la resistenza al fuoco dei prodotti strutturali da costruzione; Viste le norme UNI 9502, UNI 9503, UNI 9504 recanti i procedimenti analitici per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato normale e precompresso, di acciaio e di legno; Acquisito il parere favorevole espresso nella riunione n. 284 del 30 maggio 2006 dal Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi di cui all art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n 577, e successive modificazioni; Espletata con notifica n. 2006/0344/I la procedura di informazione di cui alla direttiva 98/34/CE che codifica la procedura istituita con la direttiva 83/189/CEE; Visto il parere favorevole espresso, con comunicazione dell 8 novembre 2006, dalla Commissione europea; Considerata la necessità di recepire il sistema europeo di classificazione di resistenza al fuoco dei prodotti e delle opere da costruzione per i casi in cui è prescritta tale classificazione al fine di conformare le stesse opere e le loro parti al requisito essenziale «Sicurezza in caso d incendio» della direttiva 89/106/CE; Decreta: Art. 1. Campo di applicazione e definizioni  Il presente decreto si applica ai prodotti e agli elementi costruttivi per i quali è prescritto il requisito di resistenza al fuoco ai fini della sicurezza in caso d incendio delle opere in cui sono inseriti. 2 è considerato «prodotto da costruzione» o «prodotto» qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanentemente incorporato in elementi costruttivi o opere da costruzione. 3 Le «opere da costruzione» o «opere» comprendono gli edifici e le opere di ingegneria civile.

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.nSic, Antincencho.. Salut SfeurezA ;

Decreto Ministeriale

16/2/2007

Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione.

S.O.G.U. del 29/3/2007 n.87

IL MINISTRO DELL'INTERNO

Visto il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corponazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'art. 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229;

Vista la direttiva del Consiglio 89/106/GEE del 21 dicembre 1988, relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari

e amministrative degli Stati membri concernenti i prodotti da costruzione;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993,n. 246, recante l'approvazione del regolamento concernente l'attuazionedella direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 499, recante l'approvazione del regolamento concernente lenorme di attuazione della direttiva 93/68/CEE per la parte che modifica la direttiva 89/106/CEE in materia di prodotti da costruzione;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, recante l'approvazione del regolamento concernente iprocedimenti relativi alla prevenzione incendi;

Visto il decreto del Ministro dell'interno 26 marzo 1985, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica

italiana n. 95 del 22 aprile 1985, recante procedure e requisiti per l'autorizzazione e l'iscrizione di enti e laboratori negli elenchi delMinistero dell'interno;

Visto il decreto del Ministro dell' interno 4 maggio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italianan. 104 del 7 maggio1998, recante disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei procedimenti diprevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco;Visto il decreto de] Ministro dell'interno 21 giugno 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 155 del 5 luglio

2004, recante norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi dichiusura;

Vista la decisione della Commissione dell'Unione europea 2000/367/CE del 3 maggio 2000, che attua la direttiva 89/106/CEE del 21dicembre 1988, per quanto riguarda la classificazione di resistenza all'azione del fuoco dei prodotti da costruzione, delle opere dicostruzione e dei loro elementi;

Vista la decisione della Commissione dell'Unione europea 2003/629/CE del 27 agosto 2003, che attua della direttiva 89/106/CEE del 21

dicembre 1988, che modifica la decisione 2000/367/CE per quanto riguarda ['inclusione dei prodotti di controllo del fumo e del calore;

Vista la raccomandazione della Commissione dell'Unione europea 2003/887/CE dell'U dicembre 2003, relativa all'applicazione e all'usodegli eurocodici per lavori di costruzione e prodotti strutturali da costruzione;

Viste le norme EN 13501-2, EN 13501-3, EN 1363-1, EN 1363-2, ENV 1363-3, EN 1364-1, EN 1364-2, EN 1364-3, EN 1365-1, EN1365-2, EN 1365-3, EN 1365-4, EN 1365-5, EN 1365-6, EN 1366-1, EN 1366-2, EN 1366-3, EN 1365-4, EN 1366-5, EN 1366-6, EN

1366-7, EN 1366-8, EN 1634-1, EN 1634-3, EN 14135 recanti i metodi di prova e le procedure di classificazione per la determinazionedella classe di resistenza al fuoco dei prodotti da costruzione;

Viste le norme ENV 13381-2, ENV 13381-3, ENV 13381-4, ENV 13381-5, ENV 13381-6, ENV 13381-7 recanti metodi di prova per la

determinazione del contributo alla resistenza al fuoco di elementi strutturali;

Visti gli eurocodici EN1991-1-2, EN1992-1-2, EN1993-1-2, EN1994-I-2, EN1995-1-2, EN1996-1-2 recanti metodi comuni percalcolare la resistenza al fuoco dei prodotti strutturali da costruzione;

Viste le norme UNI 9502, UNI 9503, UNI 9504 recanti i procedimenti analitici per valutare la resistenza al fuoco degli elementicostruttivi di conglomerato cementizio armato normale e precompresso, di acciaio e di legno;

Acquisito il parere favorevole espresso nella riunione n. 284 del 30 maggio 2006 dal Comitato centrale tecnico-scientifico per la

prevenzione incendi di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982,n. 577, e successive modificazioni;Espletata con notifica n. 2006/0344/I la procedura di informazione di cui alla direttiva 98/34/CE che codifica la procedura istituita conla direttiva 83/189/CEE;

Visto il parere favorevole espresso, con comunicazione dell'8 novembre 2006, dalla Commissione europea;

Considerata la necessità di recepire il sistema europeo di classificazione di resistenza al fuoco dei prodotti e delle opere da costruzione

per i casi in cui è prescritta tale classificazione al fine di conformare le stesse opere e le loro parti al requisito essenziale «Sicurezza incaso d'incendio» della direttiva 89/106/CE;

Decreta:

Art. 1.

Campo di applicazione e definizioni

1. Il presente decreto si applica ai prodotti e agli elementi costruttivi per i quali è prescritto il requisito di resistenza al fuoco ai finidella sicurezza in caso d'incendio delle opere in cui sono inseriti.

2. è considerato «prodotto da costruzione» o «prodotto» qualsiasi prodotto fabbricato al fine di essere permanentemente incorporato in

elementi costruttivi o opere da costruzione.

3. Le «opere da costruzione» o «opere» comprendono gli edifici e le opere di ingegneria civile.

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4. AI tini aei presente decreto ie parti e gli elementi di opere da costruzione, composte aa uno o piu prodotti ancne non aventi specula

requisiti di resistenza al fuoco, sono definite «elementi costruttivi».5. Le «norme armonizzate», gli atti di «benestare tecnico», le «norme nazionali che recepiscono norme armonizzate», le «norme

nazionali riconosciute dalla Commissione beneficiare della presunzione di conformita», di cui al decreto del Presidente della Repubblica21 aprile 1993, n. 246, sono di seguito denominati «specificazioni tecniche».

6. Il «campo di applicazione diretta del risultato di prova» è l'ambito, previsto dallo specifico metodo di prova e riportato nel rapporto

di classificazione, delle limitazioni d'uso e delle possibili modifiche apportabili al campione che ha superato la prova, tali da nonrichiedere ulteriori valutazioni, calcoli o approvazioni per l'attribuzione del risultato conseguito.

7. Il «campo di applicazione estesa del risultato di prova» è l'ambito, non compreso tra quelli previsti al precedente comma 6, definito

da specifiche norme di estensione.

8. La Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della

difesa civile del Ministero dell'interno, è di seguito denominata «DCPST».

9. Ai fini del presente decreto è definito «laboratorio di prova»:

a) il laboratorio, notificato alla Commissione UE, che effettua prove su prodotti aventi specifici requisiti di resistenza al fuoco, ai finidell'apposizione della marcatura CE, in riferimento alla direttiva 89/106/CEE;

b) il laboratorio di resistenza al fuoco dell'Area protezione passiva della DCPST e i laboratori italiani autorizzati ai sensi del decreto del

Ministro dell'interno 26 marzo 1985 ovvero i laboratori di resistenza al fuoco di uno degli altri Stati della Unione europea o di uno degli

Stati contraenti l'accordo SEE e la Turchia, cui viene riconosciuta da questo Ministero l'indipendenza e la competenza dei laboratori di

prova prevista dalla norma EN ISO/CEI 17025 o da equivalenti garanzie riconosciute in uno degli Stati stessi.

Art. 2.

Classificazione di resistenza al fuoco

1. I prodotti e gli elementi costruttivi sono classificati in base alle loro caratteristiche di resistenza al fuoco, secondo i simboli e le

classi indicate nelle tabelle dell'allegato A al presente decreto, in conformità alle decisioni della Commissione dell'Unione europea2000/367/CE del 3 maggio 2000 e 2003/629/CE del 27 agosto 2003.

2. Con successivi provvedimenti del Ministro dell'interno si aggiornano le tabelle di cui al precedente comma I., a seguito delle ulteriori

decisioni della Commissione dell'Unione europea emanate in materia.3. Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di:a) prove;

b) calcoli;

c) confronti con tabelle.

4. Le modalità per la classificazione di prodotti ed elementi costruttivi in base ai risultati di prove di resistenza al fuoco e di tenuta alfumo sono descritte nell'allegato B al presente decreto.

5. Le modalità per la classificazione di prodotti ed elementi costruttivi in base ai risultati di calcoli sono descritte nell'allegato C alpresente decreto.

6. Le modalità per la classificazione di elementi costruttivi in base a confronti con tabelle sono descritte nell'allegato D al presentedecreto.

Art. 3.

Prodotti per i quali è prescritta la classificazione di resistenza al fuoco

1. I prodotti legalmente commercializzati in uno degli Stati della Unione europea e quelli provenienti dagli Stati contraenti l'accordo SEE

e Turchia, possono essere impiegati in Italia in elementi costruttivi e opere in cui è prescritta la loro classe di resistenza al fuoco,secondo l'uso conforme all'impiego previsto, se muniti della marcatura CE prevista dalle specificazioni tecniche di prodotto.

2. Per i prodotti muniti di marcatura CE la classe di resistenza al fuoco, ove prevista, è riportata nelle informazioni che accompagnano

la marcatura CE e nella documentazione di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, esuccessive modificazioni.3. Per tutti i prodotti, con esclusione di quelli di cui al successivo comma 4, per i quali non è ancora applicata la procedura ai fini della

marcatura CE in assenza delle specificazioni tecniche e successivamente durante il periodo di coesistenza, l'impiego in elementi

costruttivi e opere in cui è prescritta la loro classe di resistenza al fuoco, è consentito in conformità alle specifiche di cui al successivoart. 4.

4. Per le porte e gli altri elementi di chiusura, per le quali non è ancora applicata la procedura ai fini della marcatura CE in assenza

delle specificazioni tecniche e successivamente durante il periodo di coesistenza, l'impiego in elementi costruttivi e opere in cui èprescritta la loro classe di resistenza al fuoco, è subordinato al rilascio dell'omologazione ai sensi degli articoli 5 e 6 del decreto del

Ministero dell'interno 21 giugno 2004 e consentito nel rispetto dell'art. 3 del medesimo decreto. Al termine del periodo di coesistenza,

definito con comunicazione della Commissione dell'Unione europea, detta omologazione rimane valida, solo per i prodotti già immessi

sul mercato entro tale termine, ai fini dell'impiego entro la data di scadenza dell'omologazione stessa.5. La documentazione di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo deve essere prodotta in lingua italiana ovvero accompagnata dalla

traduzione in lingua italiana in conformità alle norme vigenti.

Art. 4.

Elementi costruttivi per i quali è prescritta la classificazione di resistenza al fuoco

1. Gli elementi costruttivi, peri quali è prescritta la classificazione di resistenza al fuoco, possono essere installati ovvero costruiti in

opere destinate ad attività soggette ai regolamenti di prevenzione incendi, in presenza di certificazione redatta da professionista in

conformità al decreto del Ministro dell'interno 4 maggio 1998, che ne attesti la classe di resistenza al fuoco secondo le modalitàindicate all'art. 2, commi 4, 5, 6 del presente decreto.

2. La certificazione di cui al precedente comma 1 garantisce anche nei confronti delle mutue interazioni tra prodotti ed elementicostruttivi che ne possano pregiudicare o ridurre la classificazione ottenuta,

3. Qualora la classificazione di resistenza al fuoco degli elementi costruttivi sia ottenuta attraverso la sola modalità indicata all'art. 2,comma 4 del presente decreto, la certificazione di cui al precedente comma 1 garantisce che l'elemento costruttivo ricada all'interno del

campo di diretta applicazione del risultato di prova. In caso contrario la classificazione di resistenza al fuoco deve fare riferimento alla

ulteriore documentazione resa disponibile dal produttore, in conformità alle prescrizioni di cui all'allegato B al presente decreto.

4. Qualora l'elemento costruttivo coincida con un prodotto munito di marcatura CE la certificazione, di cui al precedente comma 1,costituisce la dichiarazione di uso conforme all'impiego previsto.

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Art. 5.

Norme transitorie

1. I rapporti di prova di resistenza al fuoco rilasciati ai sensi della circolare MI.SA . (Ministero dell'interno - Servizi antincendi) 14settembre 1961, n. 91, dal laboratorio di scienza delle costruzioni del Centro studi ed esperienze del Corpo nazionale dei vigili del

fuoco ovvero da laboratorio autorizzato ai sensi del decreto del Ministro dell'interno 26 marzo 1985, sono da ritenersi validi, ai finidella commercializzazione dei prodotti ed elementi costruttivi oggetto delle prove, nel rispetto dei seguenti limiti temporali:

rapporti emessi entro il 31 dicembre 1985: fino a un anno dall'entrata in vigore del presente decreto;

rapporti emessi dal 1°gennaio 1986 al 31 dicembre 1995: fino a tre anni dall'entrata in vigore del presente decreto;

rapporti emessi dal 1°gennaio 1996: fino a cinque anni dall'entrata in vigore del presente decreto.

2. Per i prodotti e gli elementi costruttivi di opere esistenti, le cui caratteristiche di resistenza al fuoco siano state accertate dagli

organi di controllo alla data di entrata in vigore del presente decreto, non è necessario procedere ad una nuova determinazione delle

prestazioni di resistenza al fuoco anche nei casi di modifiche dell'opera che non riguardino i prodotti e gli elementi costruttivi stessi.3. Nelle costruzioni il cui progetto è stato approvato dal competente Comando provinciale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'art. 2 del

decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, in data antecedente all'entrata in vigore del presente decreto, è

consentito l'impiego di prodotti ed elementi costruttivi aventi caratteristiche di resistenza al fuoco determinate sulla base dellaprevigente normativa, ferme restando le limitazioni di cui ai precedente comma 1.

Il presente decreto entra in vigore centottanta giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.Roma, 16 febbraio 2007

Il Ministro: Amato

ALLEGATI

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29-3-2007upplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 74

Allegato A Simboli e classi

S I MB OLI

R Capacità portante P o PH Continuità di corrente o capacità disegnalazione

E Tenuta 3 Resistenza all'Incendio della fuliggine

Isolamento K Capacità di protezione alflocà

W Irraggiamento D Durata della stabillin - a Oniperatura costante

., .

M Azione meccanica DH Durata dellaMità lungo la cura standard

tempo-tempe4túra

C Dispositivo automatico di chiusura F Funzicriitàlgii evacuatori motorizzati di

fumai :Q.00re

Tenuta al fumo"

Funzionalità degli evacuatoti naturali di fumo e--.calore

Le seguenti classificazioni sono espresse in minuti, a meno che - nen sia indicato altrimenti.

CLASSI .

A 1lementi portanti privi di funzione di compartimento amincendio

A.1.1 - S i applica a l M uri, solai, tetti, travi, colonne, balco ni, scale, passerelle

Norme EN 13501-2; EN 1 355-1 ,2 ,3,4,5,6 ; EN 1 992-1 .2 ; EN 1993-1 .3; EN 1994-1 .2 ; EN

1995-1.2; EN 1996-1.2: EN 1999-1.2

Classificazione :

R500.

90 120 1 80 240 36 0

A. 2lementi portanti con funzionddi rbrnparí imento antincendio

A2.1 - S i applica aiu r i

Norme EN 13501-2; EN 1355-1 ; EN 1992-1 .2 ; EN 1993-1 .3; EN 1 994-1 .2 ; EN 1 995-1 .2 ; EN

1996-12; EN 1999-1 .2

Classificazione :

R E20 30 60 90 120 1 80 240 36 0

REI 1 5 20 30 4 ,5 60 90 12 0 1 80 240 360

REIAVL.., ' 30 60 90 120 1 80 240 36 0

,Fe 20 30 60 90 120 180 240 36 0

—9—

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A.3.2 - Si applica a Rivestimenti, pannelli, intonaci, vernici e , schermi protettivi dal fuoco

EN 13501-2; EN 1 3381-2,3,4,5,6,7

Classificazione : espressa n egli stessi termini previsti per glierementi portanti protetti

Norme

29-3-2007upplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALEerie generale - n. 74

A2.2 - Si applica a Solai e tetti

Norme EN 13501-2; EN 1365 -2; EN 1992-1.2; EN 1993-1.3; EN 1994-1.2; EN 1995-1.2;'F.N..,

1996-1.2; EN 1999-1.2

Classificazione :

R 30

RE 200 60 90 120 18 0: .240 36 0

RE I 15 200 45 60 90 12 0, . - 1

18 0,240 36 0

A.3rodotti e sistemi per la protezione di parti o elementi portanti delle opere di costruzione'

A.3.1 - Si applica a Controsoffit tì privi di intrinseca resistenza al fuoco

No rme EN 13501-2 ; EN 13381-1..

Classificazione; espressa negli stessi termini previsti per gll eleme nti portehti-p;

Annotazioni Alia classificazione viene aggiunto il simbolo a sn » se il prodotto e conforme alrequisiti previsti per l 'incendio « seminaturale ».

A.4arti o elementi non po rtanti di opera di costruzioniepredotti afferenti

A.4.1 - Si applica a Paret i c ivisor ie (com prese quelle che presentano par t i non isolate)

Norme EN 13501-2; EN 1341; EN 1992-1.2; EN 1993-1.3; EN 1994-1.2; EN 1995-1.2;

EN 19 96-1.2;.. EN 199 9-1.2

Classificazione :

E 60 90 12 0

E I 15 200 45 60 90 120 18 0 24 0

El-M 30 60 90 12 0 18 0 24 0

EW 200 60 90 12 0

A4.2 - Si app lica a ,.,. Controsoffitti dotati di intrinseca resistenza al fuoco

Norme EN 13501-2; EN 1364-2

Classificazione.`:

E I 15050  90208040

AnnOgiohi La classificazione e com pletata da "( a--»b)", 1 b-->,a)", o "( a‹-->b)", per indicare se

l 'e lemento è sta to sot toposto a prova e r ispet ta i requisi t i per l ' incendio proveniente

dall'alto o dal basso o da ambedu e le direzioni.

—10 —

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29-3-2007upplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALEerie generale - n. 74

A.4.3 - Si applica a Facciate (curtain walls) e m uri esterni (che includono parti vetrate)

Norme EN 13501-2: EN 1364-3,4,5,6: EN 1992-1.2; EN 1993-1.3; EN 1994-1.2; EN 1995-

1.2; EN 1996-1.2; EN 1 999-1.2

Classificazione :

E 15 30 60 90 120

E I 15 30 60 90 12 0

EI-W 20 30 60

Annotazioni La classificazione e completata da "( i-40 ", lo—>i ", o "(1+4«, per'. 'ficlicare se

l'elemento è stato sottoposto a prov a e se rispetta i requisiti su 'incendio

proveniente dall'alto o dal basso o da ambedue le direzioni.

Laddove previsto, la "stabilità meccanica* indica che l'evertuale. caduta di parti non

è suscettibile di provocare danni alle persone nel periodc'Qicato per la

classificazione E o EI... -

A.4.4- Si applica a Pavimenti sopraelevati

Norme EN 13501-2; EN 1366-6

Classificazione :

R 15 30

R E 30

R EI 30

Annotazioni.. ;

La classificazione è com pletataFédiante l 'aggiunta del suffisso T' per indicare la

resistenza ad un incendo otenatente sviluppato o "r" per indicare solo l 'esposizione

a una temperatura costante - ridotta.

A.4.5 - Si applica a Sistemi d sigfiaturRdiftori passanti e d giuntj lineari

Norme EN 13501-2; E f x i 0.66-3,4

Classificazione :

E 15 30 450 90 120 180 24 0

E I 15 20 30 450 90 120 180 24 0

A.46 - Si applica a Porte e chiusure resistenti al fuoco (comprese quelle che includono parti vetrate e

-accessori), e rispettivi sistemi di chiusura

N orm e ' EN 13501-2; EN 1534-1

Classificazione,

E 15 20 30 45

0 90 120 180 24 0

E I 15 20 30 450 90 120 180 24 0

D A I 20 30 60

Apruitazión i La classificatone I è com pletata dall'aggiunta del suffisso « 1 » o « 2 » pe r indicare

quale definizione di isolamento è utili7ta. L'aggiunta del simbolo "C" indica che il

prodotto soddisfa anche il criterio della "chiusura automatica' (prova di tipo

"passitaiff) ( 1 ) .(I) La classificazione "C" può essere completata dai num eri da O a 5 secondo le categorie di utilizzazione. Dei

dettagli dovranno essere inclusi nelle specifiche tecniche dei prodotti cui si riferiscono.

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A.4.7 -Si app i i ca a Por te a prova di fumo

N o r m e EN 13501-2; EN 1634-3

Classificazione ; S2c o Sa a secondo delle condizioni di prova

Annotazioni L'aggiunta del simbolo 'C' indica che il prodotto soddisfa a nche il criterio delia•

"chiusura automatica" (prova di t ipo "passtfaill ( 1 )

( 1 ) La classificazione 'C' può essere completata dai numeri da O a 5 secondo le categorie di util izzazione. Dei

dettagli dovranno essere inclusi nelle specifiche tecniche dei prodotti cui si riferiscono,>

A.4 .8 - Si appl ica a.

Chiusure dei passa ggi destinali ai nastri trasportatori e ai sistemkcii trasporto su

rotaia, - > i i

Norme EN 13501-2; EN 1365-7

Classificazione :

E 15 30 45 60 90 12 180 24 0

E I 15 20 30 45 60 90 120 180 24 0

EW 20 30 60

Annotazioni La class if icazione i è completata c ial l 'aggiMa del suff isso 'T o ? per indicare

quale definizione di isolamento è u til izza•ta. A ndrà generata una classificazione 1 nel

caso in cui l 'esemplare di prova è una,dbríligurazione d tubazione o di condotta

senza valutazione della chiusura perd ifinaStro trasportatore. L'aggiunta del simbolo

"C" indica che il prodotto sodd isfa tinche il criterio della 'chiusura autom atica" (prova-

di tipo "passtfail") ( 1 ).

( 1 ) La classificazione 'C" può essere completata dai nurrierida O a 5 secondo le categorie di util izzazione. Dei

dettagli dovranno essere inclusi nelle specifiche tecniche.dei prodotti cui si riferiscono,

A.4.9 - Si applica aanalizzazioni di servizio' e cavedi

NormeEN 13501-2; EN4358,5

Classificazione ;

E 15 2 • 30 4 5 60 90 12 0180 24 0

E I 15 al 30 4 5 60 90 12 080 24 0

Annotazioni• .,

14elaStrficazione è completata da ''( i—>o ", "(o—> '', o "(I<-->o)", per indicare se

l 'eleMinto è stato sottoposto a prova e se rispetta i requisiti sull 'incendio

,proven'ente dall 'interno o da ll 'esterno o entram bi. Inoltre, i simboli 'W eco "V

' indicano l 'adeguatezza all 'uso verticale e/o orizzontale.

A .4 .10 - Si appl icati ; ; , : - Camini

Norme EN 13501-2; EN 13216

Classificazitfier„, G -- distanza (mm) (ad esempio G 50)

AnnotaziobDistanza non richiesta per prodotti da incassare. . . . .,, .

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A.4.11- Si applica a Rivestimenti per pareti e soffitti

N orme EN 13501-2; EN 14135Classificazione :

K r 10 IK 2 10 30 60

,-

Annotazioni I suffissi l' e 7 indicano quali substrati, criteri di comportam ento al fLèco e rego le

di estensione vengano usate in questa classificazione.

A.5rodotti destinati ai sistemi di ventilazione (esclusi i sistemi cl estrazione del fumo e de More)

A.5.1 - Si applica a Condotte di ventilazione

N orme EN 13501-3; EN 1366-1

Classificazione :

E I 15 20 30 45 60 ,i90,,_- - -12 0 18 0 24 0

E 30 60

Annotazioni La classificazione è completata da ,D-49r, "(0-÷i", o °( k- >o)", per indicare se

l 'elemento è s tato sottoposto a proVa ieise rispetta i requisiti sull 'incendio

proveniente dall'interno o dall'esternOie entram bi. Inoltre, i simboli 'Ve" e/o "h‹;

indicano l 'adeguatezza all 'usetertidale e/o orizzontale. L'aggiunta del simbolo "S"

indica che il prodotto é confOrM ea una restrizione aggiuntiva relativa alle perdite.

A.5.2 - Si applica a Serrande tagliafuoco

N orme EN 13501-3; EN 1365 2 2

Classificazione :

E I 150 . - -' i-30 45 60 90 12 0 18 0 24 0

E 30 60 90 12 0

Annotazioni La clasaificazione è com pletata da "( imo)", "(o—A ", o "( im o)", per indicare se

lielerrierrte è stato sottoposto a prova e se rispetta i requisiti sull 'incendio

. preveniente dall 'interno o dall'esterno o entrambi. Inoltre, i simboli "va" elo "N °

iiitidr:ano l 'adeguatezza all 'uso verticale e/o orizzon tale. L'aggiunta del simbolo "S"

,ffidica che il prodotto è conform e a un a restrizione aggiuntiva relativa alle perdite.

A.6rodotti destinati al 'usO:nelle installazioni tecniche

A.6.1 - Si applica a Cavi elettrici e in fibre ottiche e accesso ri; Condotte e sistem i di protezione dal fuoco

per cavi elettrici

Normeiii. EN 13501-3

Claúlficazione :

15 30 S O 90 12 0

A.6.2 - Si applica a Cavi e sistemi di cavi elet trici o per la trasm issione di segnali di diametro ridotto

(diametro inferiore a 20 mm e muniti di conduttori inferiori a 2,5 mm , )

N orme EN 13501.3; EN 50200

Classificazione :

P H 150 1 60 I90 12 0 F

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A.7rodotti da utilizzare nei sistemi di controllo del fumo e del calore

A . 7. 1 - Si a p pl ic a a C o n do tt i d i e s tr az io n e d e l f um o pe r c o m pa rt o s in g ol o

Norme EN 13501-4; EN 1383-1,2,3; EN 1366-9; EN 12101.7

Classificazione :

E301 ) 30 60 90 120

E600 30 60 90 120

Annotazioni La classificazione è c ompletata dal suffisso « singolo » per indicúr e. l 'adeguatezza

all 'uso per un comparto singolo,

Inoltre I simboli 'Vo e/o "ho" Indica no l 'adeguatezza a ll 'usaIn valicale e/o in

orizzontale.

"Su indìca un tasso dì perdite inferiore a 5 rn 3 /h1m 2 (tuit}i condotti privi di

classificazione "9' devono presentare un tasso di ,Serdlte inferiore a 1 0 m 3 /h/m 2 )

'500', " 1000" , "1 500" indicano l'adeguatezza airtiào a questi valori di

press ione, misurata a condizioni ambiente,

A.7.2 - Si applica a..Condotti di estrazione del fumo resistenti•4futco per comparti multipli

Norme EN 13501-4; EN 1363-1,2,3: EN 13,66 2 8 ; .,.EN 12101-7

Classificazione :

E I 360012 0

Annotazioni La classi ficazione è com pletata dal suffisso "mul t ipl i" per indicare l ' adeguatezza

all 'uso per comparii multi-0U

Inoltre iimboliVe e l . o . ° '-4 ` t i o 'ndicano l'adeguatezza all'uso in verticale eio in

orizzontale.. . , -

"8 'ndica unass6 dierditenferiore3 1n/m 2 (tuttiondottiriviiclassificazione T' devono presentare un tasso di perdite inferiore a 10 m3/hIm2).

. > .'500',1 .00,0 wr100 'ndicano l'adeguatezza all'uso fino a questi valoriipressione, ThisUrata a condizioni ambiente.

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A.7.3 - Si appl i ca a Serrande per i l contro l lo de l fumo d un compar ta s ingo lo

Nor m e EN 13501-4; EN 1363-1,3; EN 1366-9,10; EN 1 2101-8

Classi f i caz ione :

E 30 6 0 90 1 2 0

E m c 30 6 0 90 1 2 0

Annotaz ion ip ..

L a c lass i f ic az ione è c o mp le ta ta da l su f f isso ' s i ngo lo" per i nd i c a re l ' adegu a tezzaal l 'uso per un co mpa r to s ingo lo .

"HOT 400(30" (High Operat ional Temperature) indica che l a ser randa . -)u() aprirsi echiuders i per un per iodo d i 30 minut i a temp erature in fer ior i a 400'0Ada u sars i so lo- , , , , .c a n l a c l a s s if ic a z i o n e E s c o ) .

"ved" , "v . ' "v , ,, " e/o "hea",11, . . ; "hm ;nd ic ano r i spe t1 iva rne t re the i l p rodo t to p uòe s s e r e u s a t o i n s e n s o v e r t i c a le e / o o r i z z o n t a l e c h e p i .i O e s s e r e m o n t a t o in u ncondotto o in una pare te o e ntrambi . .

"S" i nd i c a un t asso c h perd i t e i n t e r i o re a 2 0 0 M 2 /hÉrn?.»:: :Tutte le serrande pr ive dic lass f fi c a2 one 'V devon o p rese nta re un t asso d i perd i t e i n f e r io re a 3 60 m 3 /h/m 2 ,

Tutte le ser rande con p erd i te in fe r io r i a 200 m 3 t h IX„adot t ano q ues to va lo re , t u t te l evalvole con pe rd i te t ra 200 m 3 . 1 h i m 2 e 3 6 0 r r O i r t/ M . , . . adot tano i l va lore 360 r f f i lh/m 2 . I

tass i d i perd i te s i misurano a temperatura ambente e a temperature e levate .

" 5 0 0 " ,100', "100" ind icano l 'aq légba tez za a l l 'us o f ino a ques t i va lo r i d ipressione, misurata a cond iz ion i ambiente .., . , . .

"AA" o "MA" ind icano l 'at t ivaz ione automa t ica o l ' i n te rvento ma nuale .

" i—>o ' , " i ‹—o" , «i<-›e i nd i cano n te t t iVam en te che i l p rodo t to sodd is fa i c r i te r i d iprestaz ione dal l ' in te rno a l l 'esteu ld , ,0ai l 'estemo a l l 'i n te rno o entramb i .

"C3so" , "Canoa' "Cr rad" ind icar roMpett ivamente c he la se r randa può essere u t i l izzatain s is temi per i l so lo contro i lo ,dél fumo, in s is temi com binat i per l i contro l lo de l fum oe ambienta l i o che s i t ra t tad i serrande modular i da ut i l i zzare in s is temi combinat i d icontro l lo de l fumo e am 'Ontal l.

A . 7. 4 - S i a p p li ca a S e rr a nd e pe r il .c o nt ra o de l f um o c i c o m p a rt i m u lt ip li

Nor m e EN 13501-4: :0 1363-1,2,3; EN 1366-2,8 ,10; EN 12101-8

Classi f i caz ione :

E I 30 6 0 90 1 2 0

E 30 6 0 90 1 2 0

An n o taz i o n i- , , b èa c lass i f i caz ione e comp le tata dal su f f isso "mul t ip i " per ind care l 'adeguatezza

abu so pe r cam par t i mu l t ip l i,5 ,Al t re annotaz ion i sono ident iche a que l le re lat ive al le ser rande pe r i s is temi d icontro l lo de l fumo a compa r to s ingo lo .

A.7.5 - Si appl ida,a Bar r iere a l fumoN o r m e EN 13 50 14 EN 13 63 -1 ,2 ; EN 12 10 1- 1

Class i f i c a i- i o n e : D

30 6 0 90 1 2 0 A

H 30 6 0 9 0 1 2 0 A

- :-h it no taz ion i 'A ' p u ò e sse re qu a ls ia s i p e rio d o di tempo sup er io re a 120 minut i.

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A.7.6 - Sì applica a Evacuatoti mo torizzati d fumo a calore (ventriatorl, giunti di connessione

Norme EN 13501-4 ; EN 1363-1, EN 12101-3 ;150 834-1

Classificazione : F

F 2 9 U 12 0

F 3 0 0 60

F 4 0 0 90 12 0

F 6 0 0 60

F 0 4 2 30

A.7.7- Si applica a Evacuatori naturali di fumo e calore

Norme EN 13501-4; EN 1363-1; EN 12101-2

Classificazione : E

B a g e 12 0

U N ) 60

B o o i3 0 12 0

F 9 60

Annotazioni O indica le c ondizioni d esposizioneAtàMteratura).

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Allegato B — Modalità per la classificazione in base ai risultati di prove

8.1 Le prove di resistenza al fuoco ha nno ! 'obbiet t ivo di valutare i l compor tamento al fuoco dei p rodot t i e degl i element i cust rut t ivi,

sotto specifiche cond izioni di esposizione e attraverso il rispetto di misurab ili criteri prestazionali .

8.2 Le co ndizioni di esposizione, i cr i ter i prestazionali e le procedure di classi f icazione da ut i l izzare nel l 'ambi to 0 0 e,prove di cui al

punto B .1, sono indicate nel le par l i 2, 3e 4 del la norm a EN 13501.•8.3 Le spe c i f i c he de i forn i spe r im e nta l i , de l le a t t r e z z a ture d i prova , de gl i s t rum e nt i d i m isura e d i a c q uiS k one , l e proc e dure d ì

campionamento, conservazione , oondzionamente , invecchiamento, ins ta l laz ione e prova e le modali tà, di s tesura de l rapporto di

prova sono indicate nel le norme EN o EN V r ichiamate dal le par t i 2, 3 e 4 del la EN 13501.

8 . 4 Ne l caso i n cu i una pa r t e de l la E N 13501 oppur e una de l l e no r me E N o E N V in essa r i ch i amate ba r i s i a ancor a ogge t to d una

pubbl icazione U NI, le prove sono ef fet tuate e la classi f icazione r i lasciata secondo le modal i tà segdent ia

B.4 ,1 s i s e gue l a norm a E N o ENV pre vi s ta , s e d i sponbi le ;B.4.2 si segue i l proget to di norma europeo (prEN o prEN V) previsto, se disponibi le - é:ritenute sufficiente dal laboratorio di

prova in m ancanza del la possibi l ità indicata al punto precedente.

9 .5 l i r a ppor to d i c l a s s i f i c a z ione è i l doc um e nto , r e da t to in c onform i tà a i m ode l l i p re v iof i ne l l a norm a E N 1 3501 da pa r te de l

labora tor io di prova , che a t tes ta , sul la base di uno o più rapport i di prova , la c lasse l l prodo tto o da l l 'e lemen to costrut t ivo ogge tto

della prova.8.6 i l rappor to di prova dev e essere r i lasciato per prodot t i o elem ent i cost rul tivtoomPlatamente def ini ti e referenziat i nel comp lesso

e nel le par t i compon enti . Queste def iniz ioni e referenze , r ipor ta te sul rapporto - e l i p rova da pa r te de l l a bora tor io , de vono e s se re

fornite dal comm ittente della prova e verificate dal laboratorio.

0.7 I rappor t i di prova son o redat t i in conform ità al lo specif ico pareaaefO , Previs to da l le norm e EN 1 363.1, 2 e a l le informaz ioni

richieste dalle norme di prova proprie di ciascun prodotto o elemento costruttivo. In particolare il r ichiedente la prova deve fornire al

laboratorio almeno:B.7 .1 l a de sc r i z ione d e t t a g l ia ta de l c a m pione c o m pre nt r i t ei disegni ed elenchi identificativi dei componenti comprendenti le

denominazioni commerciali e i produttori dei complementi;

B.7.2 il campione (o l campioni) destinati alla prova e onelli necessari all ' identificazione dei componenti;

B.7.3 eventual i al tr i campioni o compo nent i degl i stesi r i tenut i necessar i , a discrezione del laborator io di prova , al la ver i f ica

speri mentale del le prestazioni dichiarate;

B.7.4 una dichiarazione del la durabi l i tà del lof reatazioni che si van no a valutare; qualora II laborator io di prova evidenzi chepossano verificarsi problemi di durabili tà delle prestazioni, dovrà richiedere ulteriori giustificazioni al committente della

prova.

9 .8 In c a so d i va r i a z ioni de l prodo t to o da re le Me nto c os t ru t tivo c la s s i fi c a to , non pre vi s t e da l c a m po d i dre t t a a ppl i c a z ione de l

risultato di prova, i l produttore è tenuto a prédiSpotre un fascicolo tecnico contenente almeno la seguente docu mentazione:

B.8.1 elaborati grafici di dettaglietieL-Prociotto modificato;

9 .8 .2 r e la z ione t e c nic a , t e s a tAnnos t r a re i l m a nte nim e n to de l l a c la s se d i r e s i s t e nz a a l fuoc o , ba sa ta su prove , c a lc o l i e

altre valutazioni sperimenitali 9/o tecniche, anche in conseguenza d migl ioria appor tate sui com ponent i e sul prodot to,

tutto nel rispetto defWeinclicazioni e dei limiti contenuti nella apposite norme EN o prEN sulle applicazioni estese dei

r isul tat i di provala:10e esistent i (EX AP);B.8.3 eventual i al t re appfdvazicni m aturate presso uno d egl i Stat i del l 'UE ovve ro uno degl i al t r i Stat i contraent i l 'accord o

SEE e la Turchia ,-

B.8 .4 pa re re iN t r i c o 'pos i tivo su l l a c om ple te z z a e c or re t t e z z a de l l e ipo te s i a supp or to e d e l l e va lu ta z ioni e f f e t tua te pe r

l 'estensisínev del risultato di prova ri lasciato dal laboratorio di prova che ha prodo tto i l rapporto di classificazione di cuia l p r a -edeate punto B.4 .

I l produttore è tent . r , cOnserv are suddetto fasc icolo tecnico e a rend erlo disponibi le per i l profess ionis ta che se ne avvale per la

cer t i f icaz ione dieui a ra i . 4 somma 1 del presente decreto, citando gli estremi del fascicolo tecnico. II fascicolo tecnico è altresì reso

disponibile ala D CPtT per eventual i control l i.

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Allegato C — M odalità per la classificazione in b ase ai risultati di calcoli

0.1 i metoch di calcolo della resistenza al fuoco hann o l'obbiettivo di consentire la progettazione di elementi costruitivi pententi,

separanti o non separanti, resistenti al fuoco anche prendendo in consideratone i collegamenti e le mutue interezioi liieCon altri

elementi, sotto specifiche condizioni d esposizione al fuo co e attraverso il rispetto di criteri prestazionali e radoziong:..di particolaricostruitivi.

e e e e

0.2 Le condizioni ch esposizione al fuoco sono definite in specifici regolamenti e basate sugli scenari di incendio in essi prescdtti o

su quelli attesi. Nei medesimi regolamenti sono definite le combinazioni di carico da considerare agenti insieniell'azione del fuoco

e i coefficienti di sicurezza sui materiali e sui modelli.

0.3 I metodi di calcolo da utilizzare ai fini del presente decreto sono quelli contenuti negli eurccodidd i seguito indicati se completi

delle appendici contenenti i parametri definiti a livello nazionale (NDP,):

C.3.1 EN 1991-1-2 «Azioni sulle strutture - Parte 1-2: Azioni generali -Azioni sulla strutkergesposte al fuoco»

C .3.2 EN 1992-1-2 «Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: RegoN .gei",erali - Progettazione strutturale

contro l'incendio»

0.3.3 EN 199 3-1-2 «Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-2: Regole g enerali - Progettazione strutturale contro

l'incendio»0.3.4 EN 19941-2 «Progettazione delle strutture miste acciaio calcestruzzo : Parte 1-2: Regole generali - Progettazione

strutturale contro l'incendo»

0.3.5 EN 19 95-1-2 «P rogettazione delle strutture di legno - P arte 1-2eRegele generali - Progettazione strutturale contro: .„

l'incendio»

0.3.6 EN 1996-1-2 «Progettazione delle strutture di muratura P a r t e 1-2: Regole generali - Progettazione strutturale

contro l'incendio»

C.3.7 EN 1999-1-2 «Progettazione delle strutture di alluminio - PartO1Z2i Regole generali - Progettazione strutturale contro

l'incendio»

0.4 In attesa della pubblicazione delle appendici nazionali clogli reuréseddici, è possibile limitare l'impiego dei metodi di ca lcolo alla

sola verifica della resistenza al fuoco degli elementi costruttivi p drinie, con riferimento agli eurocodid indicati in C.3.2, C.3.3, C.3.4

e G.3.5 con i valori dei parametri da definire a livello nazioni presenti nelle norme stesse com e valori di riferimento ovvero con

riferimento alle norme U NI di seguito indicate :

C.4.1 UNI 9502 «Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato

cementizio armato, normale e precompressoi

0.4,2 UNI 9503 «Procedimento analitico perValZtúe la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di acdaic»

C .4.3 UNI 9 504 «Proced imento analitico perVeititare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di legno»

C.5 I metodi di calcolo di cui in C.3 e 0.4 pe r ieseteo necessitare della determinazione, al variare delle temperature, dei parametri

tarmo-fisici dei sistemi protettivi eventualmeritO:ieresenti sugli elementi costruitivi portanti. In questi casi i valori che assumono detti

parametri vanno determinati esclusivamenieìttraverso le prove indicate all 'articolo 2 com ma 4 del presente decreto ed elencate

nella tabella A.3 dell'allegato A.

I valori dei parametri presenti nelle rerme,rcitate in C .4 possono essere ancora utilizzati purché il produttore, sulla base di idonee

esperienze sperimentali, dichiari sete 'a propria responsabilità, che il sistema protettivo garantisca le prestazioni definite in suddette

norme, nonché aderenza e coesione per tutto il tempo necessario e ne fornisca le indicazioni circa i cicli di posa o di installazione.

Tale possibilità decade con l'obteige della marcatura C E d ei sistemi protettivi, prevista in conformità alla pertinenti specificazioni

tecniche ovvero dopo 3 anni dall'entrate in vigore del presente decreto.

Elaborazioni numeriche ciej vàE brf d detti parametri, che esulano dall'ambito dele prove indicate all'articolo 2 comma 4 d el presente

decreto o dalle norme citate i•0.4 sotto le condizioni suddetto non sono valide ai fini della verifica della resistenza al fuoco degli

elementi costruitivi portanti.

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Allegato D - M odali tà per la classif icazione in b ase a confronti cori tabelle

D.1 Le tabelle seguenti propongono delle condizioni suff icienti per la class if icazione di elementi cos trutt ivi res is tenti al fuoco,•Dette

condiz ioni non cost i tu iscono un obbl igo qualora s i p roceda a l la determinazione d el le prestazioni d resis tenza a l fuoco sedOn do g l i

altri metodi di cui all'articolo 2 commi 4 e 5 del presente decreto. I valori contenuti nelle tabelle sono il risultato., Ot -campagne

sper imentali e di elaborazioni numeriche e s i r ifer iscono al le t ipologie cos trutt ive e ai mater ial i d i maggior imdie?ctalbett i valor i pur

es s endo c au te la tiv i , non cons en tono es t r apo laz ion i o in te rpo laz ion i t r a g l i s t es s i ovvero m od i f iche de l l e cen dz ion id jud l izzo .

D.2 L'uso del le tabe l le è st ret tamente l imitato al la classi f icaz ione di elem enti costrut t ivi per i qual i è r ichiest résistenza al fuoco

nei confronti della curva temperatura•tempo s tandard e delle al tre azioni meccaniche previs te in caso di indendlia.

D,3 Ahtre tabel le d i natura sperimentale o anal i t ica d iverse da quel le so t to esposte non r icadono t ra , :quel le previste a l l 'a r t ico lo 2

comma 6 dei presente decre to .

D.4 Murature non portanti di blocchi

D.4.1 La tabella seguente r ipor ta i valor i minimi (mm) dello spessore s di murature - bi l locchi d i la teriz io (escluso l ' in tonaco)

suff icienti a garantire i requis i t i EI per le class i indicate espo s te su un lato c he r ispettanò le seguenti l imitazioni:

- a l t e zza d e l l a p a re t e f ra i d u e so l a i o distanza f ra due elementi di i r r igidimente,con equivalente funzione di vincolo dei solainon s uper io ra a 4 m

- p re sen za di 10 mm di intonaco su amb edue le facce o vvero 20 mm sulla sala-faccia espo s ta al fuoco.

Classe

Blocco con percentuale di

foratura > 55 %

Blocco con pei ren tuare ld

foratura < 55 %

Intonaco

norm ale

Intonaco

protettivo

an t incend io

Intonaco

norm ale

. - - , - -

,

rintaíacoi-, ,pretettivc.

,n t n can d i o

30 s = 120 80 100„,, ' 80

00 s = 150 10 0 120 / 80

90 s = 180 120 150' 3 10 0

120 s = 200 15 0., .120

18 0 s = 250 180 200 150

240 s = 300 200 25 0 18 0

in tonaco miniare: in tonaco t ipo sabbia ` : c emen t o , s ab b i a cemen t o e c a l ce ,

sabbia calce e gesso e simili. Caratterizzato da una massa volumica

compresa t ra 1000 e 1400 k g / n - q

Intonaco protet t ivo al l 'incendio: Intonaco tipo gesso, vermiculite o argilla

espansa e cemento o gesso, dedite e gesso e simili caratterizzato da una

massa volumica comp resa tra 600 e 1000 kg/m3

D.4,2 La tabella seguente t ipor ta i valor i minimi (mm) dello spessore s di murature di blocchi di calces truzzo normale (eluso

l' intonaco) sufficieati a garantire i requis it i EI per le c lass i indicate espos te su un lato che r ispettano le seguenti l imitazioni:

- a l t ezza de l l a pa re te f r a i due s o la i o d i s tanza f r a d ue e lem en t i d i i r r ig id im en to con equ iva len te funz ione d i v inco lo de i s o la i

non superiore a' 4 ' n r i .

- tacciavi sta o cc ;i i 10 mm di intonaco su ambed ue le facce ovvero 20 mm sulla sola faccia espos ta al fuoco.

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C l asse

Blocco con

fori

monocamera

Blocco con

f o r i

multicarnera o

piene

Blocco con for i meno o

mult icamera o p ieno

Intonaco

normale

Intonaco

protettivo

ant incendio

30_ _ _ _ _ _ _ _ _ _

60

s = 120

s =150

..._.....________......._......

100 (*) 100 ( ' ). . . . . . . . . _

80 ( ' )

100 (v)20 (*) 120 (*)

90 s =180 15 0 150 120 (*)

120 s = 240 180 20 0 15 0

16 0 s = 230 240 25 0 180

24 0 s = 340 30 0 30 0 20 0

(') Solo blocchi pieni (percentuale foratura < 15%)

D.4.3 La tabel la seguente r iportai valor i minimi (mm) del lo spessore s d i murature d i b locchi d i calces t ruzzo leggero (massa

volumiea netta non superiore a 1700 kg/m 3 ) suf f ic ient i a garant i re i requisi t i El Mie c lassi indicate esposte su un lato che

rispettano le seguenti limitazioni:

- a ltezza del la parete fra i due sola i o distanza fra due e lementi di i r r ig idimento Oen equivalente funtone di v incolo dei sola i

non superiore a 4 m.

Class

e

Blocco con

fori

monocamera

Blocco con

f o r i

multicamera o

pieno

30 s =100 80 (.)

60 s =120 80 (*)

90 s =150 100 (i)

120 5 =i 200 15 0

180 s = 240 20 0

24 0 a = 300 24 0

(*) Solo blocchi pieni (percentuale

foratura < 15%)

D.4.4 La tabel la seguente r iportai valor i minimi (mm) del lo spessore s d i mu rature d i b locchi d i p iet ra squadrata suf l ic ient i a

garant i re i requis i t i El per le c las i l r id icate esposte su un lato che r i spet tano le seguent i l imi tazioni :

- a ltezza del la parete fra i dgi 4oYai o distanza fra due elementi di irrigidimento con equivalente funzione di vincolo dei solai

non superiore a 4 m.

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I Classe0 90 1 2 0 1 8 0 24 0 Tut te le t ipologie 1 h = 601 d = 40 604.40 i 100 / 50 100150 150 / 60 150 /60

In presenza d intonac o i valori di h.erdeame possono ten ere conto n ella maniera indicatanella tabella D.5.1. In ogni caso On deve m ai essere infer iore a 40 m m.

In presenza di strati su periori di íraidali di finitura incombu stibile (massetto, m alta diallettamento, pavirnentazione etc.) i valori di h ne possono tener conto

2 9 - 3 - 2 007upplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n, 74

D.5 S olette piene e solai alleggeriti

D.5.1 La tabella seguente r iporta i valori minimi (m m) dello spessore totale H di solet te e solai, della distanza a ciall'agise . dellaarmature alla superficie esposta sufficienti a garantire il requisito R per le classi indicate.

Classe 30 60 9 0 1 2 0 180; '40

Sole t te piene can arm atura

monodirezionale

Fl = 801 a = 10 12012 0 120 / 30 160 / 40 2 3 0 , 1 „ , 5 5 2 40 16 5

Solaii s t iiamieraicciaioon

riempimento di calcestruzzo ( 1 )

H -= 801 a =10 12 0 /2 0 12 0 /3 0 160 / 4 0 ; 200155 2 4 0 / 6 5

Solai a travett i con alleggerimento ( 2 ) Fl = 160 f a = 15 2 00 / 30 24 0 f 35 2 4 0 1 4 5 300 / 60 300 / 75e

Solai a lastra con alleggerimento ( 3 ) H = 160 I a = 15 200 / 30 24 0 I , . .5 5 - 240 / 45 300 16 0 300 / 75

.I valori d a devono essere non inferiori ai minimi di regolam ento per le opere di `C:a. 'é e a.p. In caso di armatura pre-tesa

aum entare i valori di a di 15 mm . In presenza di intonaco i valori di Fl e a ne devcrn a4ehere conto nella seguente m aniera: 10

mm ci intonaco normale (definizione in D.4.1) equivale ad 10 mm di calcestnizzpi,10 mm di intonaco protettivo antincendio(definizione in 0 ,4 .1) equivale a 20 m m di ca lcest ruzzo. Per r icepr iment i di realCes truzzo super ior i a 50 mm prevedere unaarmatu ra diffusa aggiuntiva che assicuri la stabilità del ricoprimento.

(1 ) In caso di lamiera grecata H rappresenta lo spessore medio dalla sole te. Il valore di a non com prende lo spessore della

lamiera. La lamiera ha unicamente fu nzione di cassero. In casoicontrario la lamiera va protetta secondo quanto indicatoi n D . 7 .1

( 2 ) Deve essere sempre presento un o s t ra to di intonaco norm aledi spessore non infer iore a 20 m m ov vero un o s t ra to di

intonaco isolante di spessore non inferiore a 10 mm .(3 ) In caso di alleggerimento in polisti rene o materiali affgprevedere opportuni sfoghi d elle sovrapressioni.

D.5,2 Per garant i re i requisi t i d i tenuta e isolamento i solai d i cui al la tabella D.5.1 devono presentare u no s t ra to pieno dimateriale isolante, non combustibile e con condudbili ta , i terrnica non superiore a quella del calcestruzzo, d cu i almeno un apar te in calcestruzz o armat o. La tabella seguente r ipor ta i valori minim i (cm) dello spessore h dello s t ra to di mater iale

isolante e della parte d di c.a., sufficienti a garantire i y equ isiti EI per le classi indicate.

D.6 Travi, Nastri e pareti in cala strazio armato ordinario e precompresso

0.6.1 La tabella segOtte riporta i valori minimi (mm) della larghezza b della sezione, della distanza e dall 'asse delle

arma ture al la sup4 eeisposta e della larghezza d 'anima di t ravi con sezione a larghezza v ariabi le suff ic ient i a garant i re

i l requisi to R piled 'assi indicate di t ravi sem plicemen te appoggiate. Per t rav i con sezione a larghezz a variabile b è lalarghP77a in odi - lie:pendenza della linea m edia delle armature tese.

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Classe Combinazioni possibili di b e a ti w

30 b= 80/a= 25 120120 160115 200115 80

60 b= 120 fa= 40 160135 200/30 300/25 10 0

90 lo=150ta= 55 200145 300/40 400/35 10 0

120 b=200/a= 65 240/80 300/55 500/50 120

18 0 b=240/a= 80 300170 400/65 600160 14 0

24 0 b= 250 fa= 90 350/80 500/75 700/70 16 0

I valori d a devono essere non inferiori ai minimi di regolamento per le opere di c.a.

e c.a.p. In caso di armatura pre-tesa aumentare i valori di a di 15 m m. In presenza di

intonaco i valori di b e a ne possono tenere conto n ella maniera indicata nella tabella

0.5.1. Per riccprimenti di calcestruzzo superiori a 50 mm prevedere una armatura

diffusa aggiuntiva ch e assicuri la stabilità del ricoprim ento.

0,6,2 La tabella seguente riporta i valori minimi (mm) del lato più piccolo b d pitstri)a sezione rettangolare ovvero del

diametro di pilastri a sezione circolare e della distanza e dall'asse delle armature allaiuperficie esposta sufdenti a garantireil requisito R per le classi indicate di pilastri esposti su uno e più Iati che rispettanoVieguenti l i m i t a z i o n i :

- lunghezza effettiva del pilastro (da nodo a nodo) 56 m (per pilastri d' piani, intermedi) ovvero < 4,5 m (per pilastri

dell'ultimo piano );

e

- area comp lessiva di armatura i% 5 0,04 fri, area efficace della sezione trasversale del pilastro

Classe Esposto su più lati Esposto su un lato

30 E = 200 / a = 30 300 1 25- 160125

60 E = 250 f a = 4 5 3 50 140 16 0 1 25

90 B = 350 I a = 50 450/40 160/25/i120 E =350f a =50 450150 180 (35

18 0 13 =459/8 =70 - . :230155

24 0 - - 300 /70

I valori di a devono essere non inferiori ei m ininii di regolamento

per le opere di c.a. e c.a.p. In caso di armatura pre-tesa

aumentare i valori di a di 15 mm . In dr9nza di intonaco i valori

di a ne possono tenere conto n ella - laniera indicata nella tabella

0.5.1.er ricoprimentii calceírtiZzo superiori a 50 mm

prevedere una armatura diffusaggiuntiva che assicuriastabilità del ricoprirnento.

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12 0 S 120

18 0 8 150

5=18040

Esposto su un latos e 60

80

8 100

Classe30

60

90

29-3-2007 Supplemento ordinario alla GAZ7ETTA UFFICIALEerie generale - n. 74

D.6.3 La tabella seguente riporta i valori minimi (mm) dello spessore e e della distanza a dall'asse delle arrnatureearia ,

superficie esposta sufficienti a garantire il requisito REI per le classi indicate di pareti portanti esposte su uno o due ete

rispettano te seguenti limitazioni:

Classe Esposto su un lato Esposto su due reti

30 se 120 /a=10 120 1 10

60 s= 130 la= 10 140 / 10

90 se 140 1a=25 170 / 25

12 0 s= 160 1 3=35 220 l 35

18 0 s= 210 /are50 270 / 55

240 5=270 /ae60 350 / 60

I valori ddevono essere non inferiori ai minimi di

regolamento per le opere di c.a. e c.a.p. In caso di

armatura pre-tesa aumentare i valori di a di 15 mm. In

presenza di intonaco i valori di a ne possono tenere conto

nella maniera indicata nella tabella D.5.1. Per ricoprimenti

d ialcestruzzo superiori50mrevederena

armatura diffusa aggiuntiva che assicuri la stabilità del

ricoprimento.

D.6.4 La tab ella seguente riporta i valori minim i (mm ) della .s.PúSore s sufficiente a garantire il requisito EI per le classi

indicate di pareti non portanti esposte su un lato che rispettenode-siguentr limitazioni:

- altezza effettiva della parete (da nodo a nod o) 5 6 m (per)areti di piani intermedi) ovvero 5 4,5 m (per pareti dell 'ultimo

piano);

rapporto Ira altezza d libera inflessione e spessore inferiore a 40

- altezza effettiva della parete (da nodo a n odo) 5 6 m (per pareti di piani intermedi) ovvero 5 4,5 rn (per pareti dell 'Ultimo

piano);

0.7 Travi, tiranti e colonne di acciaio'

0.7.1 La tabella seguente riporta i valori minimi (mm ) dello spessore s di alcune tipologie d rivestimento protettivo sufficienti

a garantire il reciti:Sito R per le classi indicate di travi semplicem ente appoggiate, tiranti e colonne al variare del lettore disezione SN (re lepri esclusione dei profili di classe IV e potendo trascurare improvvisi fenom eni di instabilità. Per le colonne

valgono le seguenti limitazioni ulteriori:

- lunghezza,effettiva della colonna (da nodo a nodo) -5 4,5 m (per colonne di piani intermedi) ovvero s 3,0 m (per colonne

del I ' u l ti r r i5 p a t i o ) .Il contributo dei rivestimenti protettivi, presenti nelle tabelle, può essere co nsiderato nell 'ambito d el presente metodo, pu rché

il produttore, sulla base di idonee esperienze sperim entali, dichiari sotto la propria responsabilità, che il sistema protettivo

gailli-dee le prestazioni definite in dette tabelle, nonché aderenza o coesione per tutto il tempo necessario e ne fornisca le

irldicgZion i circa i cicli di posa o di installazione.

Tele possibilità decade con l'obbligo della marcatura CE dei sistemi protettivi, prevista in conformità alla pertinenti

specificazioni tecniche ovvero dopo 3 anni dall 'entrata in vigore del presente decreto.

si è lo spessore in mm del rivestimento di travi e tiranti

se è lo spessore in mm del rivestimento di colonne

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29-3-2007 Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n, 74

I N T ON A C O N O R M A L E

Fattore di sezione (m 1 )

Ylasse < 50 < 100 < 150 < 200 < 250 < 300

30st =10 10 10 15 20 20

s, =10 15 20 25 25 30

60st - 10 20 2 5 35 40 4 5

& =15 25 3 5 45 55 6 5

90st = 15 3 0 4 5 55 6 5 75

se = 25 4 0 5 5 75 - -

st = 20 4 5 6 0 75 - -12 0

sc = 30 5 5 - - - -

st = 35 6 5 -16 0

sc = 50 - - - - -

si = 50 - - - - -24 0

se =700 - - - - -

Intonaco tipo sabbia e cem ento, sabbia cemento e calce,

sabbia calce e gesso e sim ili caratterizzato da una m assa

volumica compresa t ra 1000 e 14 00 kg/m 3

I N T O N A C O P R O T E T T I V O A N T I N C E N D I O L E G G E R O

Fattore di sezione (m 1 )

Classe < 50 < 100 < 150 < 200 < 250 < 300

30st = 10 10 10 10 10 15/

se = 10 10 10 15 152 9

— —

60s , = 1 0 10 15 20 2 5

,, •-2 5

se = 10 15 20 25 - 35

90st =10 20 25 4 0

se =15 25 35 50

12 0st =15 25 35 4 5 50

se = 20 30 45 55 6 0 6 5

st = 20 35.. `..' 6 0 6 5 7018 0

se = 30 50 - - -

st = 30 50,

- - -24 0

se = 4 0 70- ,,, - - -

Intonaco leggero a ba se.di fibre o inerti minerali espansi e

leganti, caratterizzato-da una m assa volumica c om presa tra

300 e 60 0 kg/rri3

I N T O N A C O P R O T E T T IV O A N T I N C E N D I O

Fattore di sezione (m - ')

Classe < 50 < 100 < 150 < 200 5 250 < 300

30st =10

sG = 10

10

10

10

15

10.: 15

15‘,., J 20

20

25

60si =10

sG = 10

10

20

2 0

30

-5 ,0„ ..

350 4 0

50

90st =15

s . = 20

25

35

35

,..45

4 556 05 6 5

-

12 0st =15

sc = 25

35

4 5 , • ' , '

' ; . . , 6 0

6 5

6 55---

16 0

24 0

st = 25

s c = 3 5 '

st ”

s• -.,. 50

6 5

70

-

75

-

-

--

-

--.-_Intonacolpq gesso, vermiculite o argilla espansa e cem ento

o gesSo, pprlite e gesso e simili caratterizzato da una m assa

volut4.ic.i0compresa tra 600 e 1000 kg/m 3

P A N N E L L I DI F I B R E M I N E R A L I

Fattore di sezione (m 1 )

Classe < 50 < 100 < 150 < 200 < 250 < 30 0

30st =15 15 15 15 15 20

s , = 15 15 15 20 25 30

6 0st = 15 15 25 35 40 4 5

sc =15 25 3 5 4 5 50 55

9 0st = 15 25 4 0 50 55 6 5

Sz = 20 4 0 5 5 65 75 -

12 0st = 20 4 0 5 5 65 75 -

s e = 30 55 75 - - -

si = 35 6 0 - - - -18 0

s, = 50 - - -

st --- 45 - - -24 0

se = 65 - - - - -

Pannello com posto da fibre di silicati lana di roccia, lana

m inerale esim ili fibre incom bustibilion esclusione della

fibra di vetro) caratterizzato da una massa volum ica

compresa t ra 150 e 300 kg/m3

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L A S T R E D I C E S S O R I V E S T I T O

Fat tore d i sez ione (m , )

C lasse < 5 0 < 100 < 1 5 0 < 200 < 2 5 0 < 300

30s i= 10 1 0 1 0 1 5 1 5 2 0

s e =10 1 5 1 5 2 0 20 25

6 0s i = 10 1 5 2 0 25 25 30

s e =15 20 25 3 0 35 4 0

90si = 20 25 3 0 35 35 4 0

s e = 25 30 3 5 4 0 4 5 5 0

1 2 0si = 25 35 4 0 4 5 4 5 5 0

s, = 30 4 0 4 5 50 55 6 0

1 8 0si = 35 4 5 55 55 6 0 6 5

s . , = 4 5 55 6 5 6 5 70 -

s i - = 4 5 55 6 5 7 0 - -2 4 0

s e = 5 5 70 - - - -

Last ra dí gesso r i ves t ito t ipo ant incendio carat ter i zzata dau na m as s a v o l u mi c a c om pr es a t r a 750 e 900 kg fm 3

L A S T R E D I C A L C I O S I L IC A T O

Fat tore d i sez ione (m - 1 )

Classe < 5 0 < 1 00 < 1 50 < 200 < 20 l " ' < 300

30s: = 10

s , = 10

1 0

1 0

1 0

1 5

1 0.

15 :

;:4 —'' ,20

1 5

2 0

6 0st = 10 1 5 1 5 /2 0 2 5 2 5

s , = 10 2 0 25 "0 3 5

s1= 15 25 25 A 3 5 3 5

& = 20 3 0 35 4 0 4 5

1 2 0si = 20 30 , ,3 5 4 0 4 5 4 5

s e = 2 5 3 : : ' 4 5 5 0 55 5 5

si = 30 50 55 6 0 6 0

s e = 4 0 55 6 0 6 5 6 5 7 0

2 4 0 s i = 40 55 6 0 6 5 5 5 7 0

t g , g , 5 G 70 75 - - -

La s t r a d ía l c io s i l i ca to ca r a t te r izza ta d a un a m a ssa v o l um icac o r n p e ,-a (ra 800 e 900 kg/m2

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