D. Lgs 231/2011: Modelli organizzativi per la sicurezza e i reati ambientali

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D.LGS 231/2001: MODELLI ORGANIZZATIVI PER LA SICUREZZA E I REATI AMBIENTALI - Workshop eAmbiente

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eAmbiente: cosa facciamo

Competenza

Analisi e valutazioni

ambientali Eccellenza

Gestione e controllo ambientale

Ricerca e sviluppo

Innovazione

Riqualificazione e bonifiche ambientali

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Come siamo organizzati

MILANOfiliale commerciale

via Tiziano, 15 20145 Milano ItalyT. +39 02 436072

Aperta a Roma una sede di supporto in collaborazione con Archimedes Logica

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I nostri risultati

Parlano di Noi

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I nostri risultati

Progetti Innovativi: presente e futuro

eAmbiente• Modellistica: Ambiente, Pianificazione e Software ( Fondazione Marconi - )

• Bonifiche e Nanotecnologie ( Emissioni )

eEnergia

• Energy Saving : Risparmio, Prodotti

• Fonti Rinnovabili < 1 MW • Bonifiche e Nanotecnologie ( Emissioni )

• Mobilità: Trasporto – e3City

• Gestione: Economica, ISO 16001 ed Ecoindicatori ( In collaborazione con l’università)

• Fonti Rinnovabili < 1 MW

• Biogas e Biomassa - Recupero Termico -Filiera in Entrata

e3CITYOrganizzazioneRisultatiEventi

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I nostri risultati

FARE RETE di COMPETENZE

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Prossimi eventi

eAmbiente si occupa del coordinamento scientifico di Città Sostenibile, l’eventospeciale di ECOMONDO, luogo privilegiato di incontro tra realtà imprenditoriali ePubbliche Amministrazioni.Pubbliche Amministrazioni.

L’edizione 2011 presenta esperienze innovative in un’area che si pone l´obiettivo dimettere in luce una selezione di progetti nazionali e internazionali sulle miglioriesperienze di “città integrate” e “intelligenti”.

Rimini Fiera 9-12 Novembre 2011, Area Città Sostenibile - Padiglione D1

Progetto realizzato con la collaborazione di

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WORKSHOPeA

04 Novembre 2011

D. D. LgsLgs. 231/2001: MODELLI . 231/2001: MODELLI ORGANIZZATIVI PER LA ORGANIZZATIVI PER LA ORGANIZZATIVI PER LA ORGANIZZATIVI PER LA

SICUREZZA E I REATI AMBIENTALISICUREZZA E I REATI AMBIENTALI

Dott. Gianluca SantiOrganizzazioneRisultatiEventi

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Programma del corso

14.00 – 14.30 Introduzione al corso

Dott. Gianluca Santi – Responsabile Ricerca & Sviluppo eAmbiente srl

14.30 – 16.00 D. Lgs 231/01: principi generali, soggetti coinvolti e criteri di attribuzione della responsabilitàattribuzione della responsabilità

Avv. Matteo Garbisi – Studio Leg. Ass. Garbisi e Rampinelli

16.00 – 16.15 Coffee break

16.15 – 17.15 Modelli organizzativi e sistemi di gestione certificata

Dott.ssa Roberta Sartore – eAmbiente srl

17.15 – 18.00 Presentazione di un caso di studio e domandeOrganizzazioneRisultatiEventi

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Relatori

Dott. Gianluca SantiResponsabile Ricerca & Sviluppo

eAmbiente S.r.l.

Avv. Matteo GarbisiStudio Leg. Ass. Avv. Garbisi e

Rampinelli

Dott.ssa Roberta Sartore eAmbiente S.r.l.

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231 ambiente & sicurezza

In data 16 Agosto 2011 è entrato in vigore il nuovo D.Lgs. 121/2011- “Attuazione delladirettiva 2008/99/CE" sulla tutela penale dell'ambiente.

La direttiva impone sanzioni penali e pecuniarie per le condotte illecite ai danni dell'ambiente.

La responsabilità amministrativa viene estesa anche agli illeciti in materia ambientale: si allarga ilnovero dei reati presupposto di cui al D.Lgs. 231/2001.novero dei reati presupposto di cui al D.Lgs. 231/2001.

Introdotto in particolare l’articolo 25-undecies, all'interno del decreto 231 del 2001, recante"Reati ambientali".

D. L.gs. 231Rischi

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Sanzioni

Accanto alle sanzioni amministrative sono previste, in alcuni casi (es. traffico illecito o discaricaabusiva), anche le importanti e pesantissime sanzioni interdittive di cui all’articolo 9, comma2, Dlgs 231/2001:

• interdizione dall’esercizio dell’attività;

• sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito;

divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni

I Rischi…

• divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio;

• esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi;

• divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Inoltre, secondo l’art. 19 Dlgs 231/2001, la cui applicabilità non è stata esclusa dal Dlgs 121/2011,nei confronti dell’ente/impresa è sempre disposta, con la sentenza di condanna, la confisca delprezzo o del profitto del reato o, se non è possibile, di somme di denaro, beni o altre utilità divalore equivalente e in tali casi, secondo l’art. 53, il giudice può disporre il sequestropreventivo delle cose di cui è consentita la confisca. D. L.gs. 231

RischiSoluzione

Case Study

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231 e modelli organizzativi

Nella logica del Dlgs 231/2001, il reato figura come evento riconducibile ad un “deficitorganizzativo” dell’ente/impresa e riguarda persone giuridiche, società e associazioni ancheprive di personalità giuridica.

Nel nuovo testo, il settore maggiormente colpito dalle sanzioni pecuniarie (misuratein“quote”) è quello dei rifiuti, ma non mancano le previsioni sugli scarichi industriali, sulleemissioni in atmosfera e in materia di bonifiche.

La soluzione…

emissioni in atmosfera e in materia di bonifiche.

Pertanto diventa indispensabile che le imprese si impossessino:

• della disciplina “231” e di come, in questa logica, nascano nuove responsabilità “ambientali” nell’ambito dell’organizzazione aziendale;

• delle modalità attraverso le quali pervenire ad una possibile esclusione della responsabilità amministrativa (modelli organizzativi, di gestione e di controllo dinamici per dimostrare la propria diligenza organizzativa).

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Art. 30 –Titolo I, Modelli di organizzazione e di gestione1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilitàamministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalitàgiuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacementeattuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:

Decreto legislativo 81 - 9/4/08 di attuazione dell’art.1 della legge n. 123/2007 in materia di tutela della salute e

sicurezza sul lavoro

attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:

(omissis …);

5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alleLinee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28settembre 2001, o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cuiai commi precedenti per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione egestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione ex art 6.

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Conclusioni

I Sistemi di Gestione (ISO 9001/ISO14001/OHSAS18001) predispongono in terminiorganizzativi alla chiara attribuzione e formalizzazione di ruoli e responsabilità, allaformazione del personale, alla documentazione delle attività svolte ed al controllo delrispetto delle procedure aziendali.

Le aziende con Sistemi di Gestione Certificati (ISO 9001/ISO14001/OHSAS18001)Le aziende con Sistemi di Gestione Certificati (ISO 9001/ISO14001/OHSAS18001)dovranno dotarsi:

• dell’analisi dei rischi “231”;

• dell’organizzazione con “poteri di firma e controllo”

• dell’organismo di vigilanza interno

• del sistema sanzionatorio interno

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Case study

Il supporto di eAmbiente ai propri clienti per l’implementazione di modelli organizzativi efficaci

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D.Lgs. 231/01, Legge 123/07 e sistemi di gestione

D.LGS. 231 / L. 123

-ANALISI DEI RISCHI

−ANALISI RISCHI “231”

−ORGANIZZAZIONE E POTERI (POTERI DI FIRMA E CONTROLLO DI GESTIONE)

SISTEMI DI GESTIONE

-ANALISI DEI RISCHI

-CODICE ETICO/POLITICA

-SIST. ORGANIZZATIVO

-PROCEDURE

-ADDESTRAMENTO

GESTIONE)

−ORGANISMO DI VIGILANZA

−SISTEMA SANZIONATORIO INTERNO

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1. Definizione del team di lavoro con competenze in materia:• Legale• Normativa di certificazione• Organizzazione aziendale

2. Check legale, con individuazione dei bisogni in relazione a:• Norme di riferimento (es. OHSAS 18001 o UNI EN ISO 14001)• Modello organizzativo 231

Il percorso di implementazione del modello organizzativo

3. Pianificazione degli interventi

4. Attuazione degli interventi pianificati

5. Monitoraggio post-intervento (AUDIT interni)

6. Riesame di direzione

7. Verifica da parte degli organismi di vigilanza competenti

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Modulo check-list legale: esempio

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Elenco documentazione: esempio

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Programma di miglioramento: esempio

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Audit semaforico: esempio

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Audit semaforico: esempio

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Gestione delle non conformità: esempio

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Riesame di direzione: esempio modulo di verbale

VERBALE DEL RIESAME N. 03 / 2011

del 13.05.2011

OGGETTO DI RIESAME

Funzionamento del Sistema di Gestione Integrato (Area Ambiente) e convalida della Dichiarazione Ambientale aggiornata al

11 maggio 2011

PRESENTI

� Presidente (P)

� Direttore generale (DIR)

� Responsabile per la qualità e l’ambiente (RQA)

ELEMENTI ESAMINATI

v. Piano di riesame (Mod. 05-03-01) del 12.05.2011

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Riesame di direzione: esempio modulo di verbale

CONSIDERAZIONI SUGLI ELEMENTI ESAMINATI

Si prende atto delle anomalie discusse durante il riesame precedente e attualmente ancora aperte e si

definisce che la Direzione contatterà il proprio socio di maggioranza, il Comune di Venezia, al fine di

sollecitare l’adeguamento la rete delle proprie acque meteoriche di prima pioggia sulla base delle

prescrizioni del nuovo Piano di Tutela Ambientale della Regione Veneto del 08/12/2009 secondo quanto

sarà indicato nelle disposizioni dello stesso Comune e del gestore Veritas.

Vengono approvati i programmi di miglioramento e la dichiarazione ambientale.

DECISIONI ASSUNTE

Politica aziendale: Confermata la Politica Ambientale

Obiettivi e traguardi: Con riferimento al programma di miglioramento ambientale, in data

odierna vengono apportate delle modifiche al vecchio programma.

Aspetti ambientali indiretti: /

Formazione del personale: Viene messa in evidenza l’esigenza di dover sviluppare il piano di

formazione

Altri elementi del SGI: -

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Vi ringraziamo per l’attenzione

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