CV Dario Müller

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Dario Müller Curriculum vitae Nato a Lugano nel 1946, Dario Müller ha iniziato lo studio del pianoforte con Carla Badaracco e ha proseguito la sua formazione musicale a Milano, con Ilonka Deckers-Küszler, e alla Musikhochschule di Zurigo dove si è diplomato nella classe di Jürg von Vintschger. Da Arturo Benedetti Michelangeli ha ricevuto alcune lezioni. Ha tenuto concerti per numerose istituzioni cui hanno fatto spesso seguito incisioni discografiche e radiotelevisive. Il suo primo CD, inciso per la Dynamic di Genova, era dedicato alle Variazioni di Beethoven su temi di operisti italiani (Salieri, Piaisiello, Righini). Accanto al repertorio classico e romantico, Dario Müller ha dato spazio a musiche di autori americani come Edward MacDowell, di cui ha eseguito il Secondo Concerto nell’ambito dei concerti della Radio della Svizzera italiana mentre i suoi “Sea pieces” e i “Woodland Sketches” sono stati registrati sempre per la Dynamic. Ha inoltre divulgato le musiche degli «Indianisti americani», gruppo di compositori che all’inizio del ‘900 fece fiorire, sul filone ormai spento della tradizione dei Nativi americani, una produzione pianistica di notevole interesse. Queste musiche sono apparse nei cataloghi della Marco Polo e Nuova Era e presentate in pubblico a Parigi, Monaco, Essen, Milano, Bologna, Ginevra, Cagliari. In tempi recenti ha inciso, per la Dynamic, pagine di Leoncavallo. Dal 1980 al 2008 Dario Müller è stato responsabile della produzione sinfonica e da camera della RSI e ha diretto il Festival pianistico di Bellinzona dal 1992 al 2008. Nel 1998, con «Carillon Dada, viaggio nelle macchine sonore di Jean Tinguely», ha vinto il Prix Suisse della Società Svizzera di Radiodiffusione. E stato invitato nelle giurie dei concorsi internazionali di Ginevra, Taranto, Seregno, Capri. Nel 1907 ha pubblicato presso le edizioni Zecchini di Varese il libro “Voci e tamburi lontani, la musica ispirata agli indiani d’America”.

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Dario Müller

Curr iculum vitae Nato a Lugano nel 1946, Dario Müller ha iniziato lo studio del pianoforte con Carla Badaracco e ha proseguito la sua formazione musicale a Milano, con Ilonka Deckers-Küszler, e alla Musikhochschule di Zurigo dove si è diplomato nella classe di Jürg von Vintschger. Da Arturo Benedetti Michelangeli ha ricevuto alcune lezioni. Ha tenuto concerti per numerose istituzioni cui hanno fatto spesso seguito incisioni discografiche e radiotelevisive. Il suo primo CD, inciso per la Dynamic di Genova, era dedicato alle Variazioni di Beethoven su temi di operisti italiani (Salieri, Piaisiello, Righini). Accanto al repertorio classico e romantico, Dario Müller ha dato spazio a musiche di autori americani come Edward MacDowell, di cui ha eseguito il Secondo Concerto nell’ambito dei concerti della Radio della Svizzera italiana mentre i suoi “Sea pieces” e i “Woodland Sketches” sono stati registrati sempre per la Dynamic. Ha inoltre divulgato le musiche degli «Indianisti americani», gruppo di compositori che all’inizio del ‘900 fece fiorire, sul filone ormai spento della tradizione dei Nativi americani, una produzione pianistica di notevole interesse. Queste musiche sono apparse nei cataloghi della Marco Polo e Nuova Era e presentate in pubblico a Parigi, Monaco, Essen, Milano, Bologna, Ginevra, Cagliari. In tempi recenti ha inciso, per la Dynamic, pagine di Leoncavallo. Dal 1980 al 2008 Dario Müller è stato responsabile della produzione sinfonica e da camera della RSI e ha diretto il Festival pianistico di Bellinzona dal 1992 al 2008. Nel 1998, con «Carillon Dada, viaggio nelle macchine sonore di Jean Tinguely», ha vinto il Prix Suisse della Società Svizzera di Radiodiffusione. E stato invitato nelle giurie dei concorsi internazionali di Ginevra, Taranto, Seregno, Capri. Nel 1907 ha pubblicato presso le edizioni Zecchini di Varese il libro “Voci e tamburi lontani, la musica ispirata agli indiani d’America”.