Cultura digitale: l'agenda che vorrei

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Roberto Scano – http://robertoscano.info Cultura digitale: l’agenda che vorrei L’evoluzione della civilità digitale in Italia: ce la possiamo fare?

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(Seminario a SMAU Milano 2012, 18 ottobre 2012). Il 2012 è l'anno dell'agenda digitale, pensata sia come strumento di sviluppo economico che come strumento di alfabetizzazione dei cittadini alle nuove tecnologie. All'interno delle attività della cabina di regia del governo italiano un apposito gruppo "Competenze digitali" ha predisposto una serie di proposte di cui alcune sono poi diventate parte del decreto sviluppo II (Digitalia). All'interno del seminario saranno analizzate le iniziative proposte, quelle già avviate e quelle in fase di avvio, interagendo con il pubblico per discutere eventuali necessità non previste in "agenda".

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Cultura digitale: l’agenda che vorrei 09/05/12 Titolo della presentazione /20

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Roberto Scano – http://robertoscano.info

Cultura digitale: l’agenda che vorrei L’evoluzione della civilità digitale in Italia: ce la possiamo fare?

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Chi sono?

• Consulente/docente Web su accessibilità e qualità dei servizi (privati e pubblici)

• Componente Cabina di Regia per «Agenda Digitale»

• Consulente Dir. Gen. «Agenzia per l’Italia Digitale» • Presidente IWA – sezione italiana • Coordinatore IWA – sezione EMEA • Coordinatore attività IWA nel W3C • Componente gruppi di lavoro ergonomia (ISO) • Componente gruppo di lavoro profili ICT (CEN)

– http://robertoscano.info/about

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Nativi digitali

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Immigrati digitali

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Agenda Digitale • 19 maggio 2010: La Commissione Europea traccia un piano

d'azione per accrescere la prosperità e il benessere in Europa

«Dobbiamo porre gli interessi dei cittadini e delle aziende europee al centro della rivoluzione digitale, in modo da sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per la creazione di nuovi posti di lavoro, la sostenibilità e l'inclusione sociale»

Neelies Kroes

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Commissario europeo per l'agenda digitale nella Commissione Barroso II dal

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Ciclo virtuoso dell’economia digitale

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Sette obiettivi

1. Un nuovo mercato unico per sfruttare i benefici apportati dall'era digitale

2. Migliorare la definizione e l'interoperabilità delle norme TIC 3. Migliorare il tasso di fiducia e la sicurezza 4. Aumentare l'accesso a internet veloce e superveloce per i cittadini

europei 5. Incrementare la ricerca di punta e l'innovazione nelle TIC 6. Fornire a tutti i cittadini europei competenze digitali e servizi online

accessibili 7. Sfruttare il potenziale delle TIC a vantaggio della società 8. Realizzare una strategia europea per il digitale

Fonte: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/581&format=HTML&aged=1&language=IT&guiLanguage=it

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Cosa prevede l’agenda digitale italiana?

• decreto-legge del 9 febbraio 2012, n. 5 art. 47 c. 1 – “Nel quadro delle indicazioni dell'agenda digitale europea, di cui

alla comunicazione della Commissione europea COM (2010) 245 definitivo/2 del 26 agosto 2010, il Governo persegue l'obiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, attraverso azioni coordinate dirette a favorire lo sviluppo di domanda e offerta di servizi digitali innovativi, a potenziare l'offerta di connettività a larga banda, a incentivare cittadini e imprese all'utilizzo di servizi digitali e a promuovere la crescita di capacità industriali adeguate a sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi”.

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Agenda digitale: l’iniziativa parlamentare 3/20

31 gennaio 2011 “entro 100 giorni, la redazione di proposte organiche per un’Agenda Digitale per l’Italia coinvolgendo le rappresentanze economiche e sociali, i consumatori, le università e coloro che, in questo Paese, operano in prima linea su questo tema”. http://www.agendadigitale.org

Iniziative “dal basso”

13-14 settembre 2011 Jam è un evento sociale virtuale di intelligenza collettiva organizzato dall'Aginnovazione che dura 40 ore e che vedrà la collaborazione online di migliaia di partecipanti per far emergere, confrontare, discutere idee, valori e punti di vista sull'innovazione in Italia suddivisi su 10 temi diversi. http://www.innovatorijam.it

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Iniziativa del Governo

1 marzo 2012: • attivazione cabina di regia per l’agenda digitale italiana

(decreto-legge del 9 febbraio 2012, n. 5 art. 47) • Sei gruppi di lavoro:

– infrastrutture e sicurezza – e-commerce – e-gov /open data – informatizzazione digitale

& competenze digitali – ricerca e innovazione – smart communities

• Consultazione pubblica

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Iniziativa del Governo

11 aprile 2012: • Passera costituisce task force per startup innovative 22 giugno 2012: • «Nasce» l’Agenzia per l’Italia Digitale

(DECRETO-LEGGE 22 giugno 2012, n. 83 "Misure urgenti per la crescita del Paese" convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 134)

13 settembre 2012: Presentato report Restart Italia http://www.governo.it/governoinforma/dossier/restart_italia/

4 ottobre 2012: • Approvazione in Consiglio

dei Ministri del Decreto «Crescita 2.0»

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Agenda Digitale Italiana: decreto Crescita 2.0

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Iniziativa del Parlamento

Atto Camera: 4891 (19 gennaio 2012)

Proposta di legge: GENTILONI SILVERI ed altri: "Disposizioni per lo sviluppo dei servizi elettronici e digitali" Atto Camera: 5093 (28 marzo 2012)

Proposta di legge: PALMIERI ed altri: "Disposizioni per la realizzazione dell'agenda digitale nazionale"

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Proposta di legge Camera n. 5093

ART. 6. (Programmi di alfabetizzazione informatica e di educazione ai nuovi media audiovisivi e radiofonici).

1. Al fine di incentivare il più ampio utilizzo e la massima fruibilità dei servizi digitali della pubblica amministrazione, lo Stato promuove iniziative volte a favorire l'alfabetizzazione informatica dei cittadini, con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione, attraverso la realizzazione di idonei percorsi formativi, destinati anche ai pubblici dipendenti addetti ad attività e servizi che richiedono specifiche competenze informatiche. […] 5. Il servizio pubblico generale radiotelevisivo garantisce, ai sensi dell'articolo 45, comma 2, lettera b), del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, la predisposizione di un'offerta di contenuti, organizzata in forma di percorso formativo organico, finalizzata all'alfabetizzazione informatica, nonché a una corretta educazione ai nuovi media audiovisivi.

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Agenda Digitale Italiana: non sono favole

http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/17602_il-mef-battezza-l-uso-della-pec-nel-processo-tributario.htm (11 ottobre 2012)

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Non è tutt’oro quel che luccica…

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Ma non è tutt’oro quel che luccica…

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Ma non è tutt’oro quel che luccica…

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Obiettivi GDL «competenze digitali»

1.Estendere il modello della scuola digitale (banda larga per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica; trasformare gli ambienti di apprendimento; contenuti digitali e libri di testo /adozioni; formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM – e-book; e-participation...);

2. Affrontare il problema dell'inclusione sociale (diversamente abili, stranieri, minori ristretti, ospedalizzati, anziani...) anche attraverso soluzioni di telelavoro;

3.Incentivare il target femminile all'uso delle ICT; 4.Sicurezza e uso critico e consapevole dei contenuti e

dell'infrastruttura della rete;

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Obiettivi GDL «competenze digitali»

5.Promuovere l'uso delle ICT nei vari settori professionali, del mondo del lavoro pubblico e privato, per garantire la riqualificazione e la formazione professionale continua;

6.Costruire un quadro normativo abilitante per il fund raising privato per partnership pubblico-privato;

7.Promuovere la standardizzazione dei beni e dei servizi da acquistare favorendo l'utilizzazione dell'e-procurement pubblico;

8.Sostenere attraverso campagne di comunicazione istituzionale l'utilizzo delle tecnologie e la promozione delle conoscenze.

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Alcune proposte per e-inclusion

• Alfabetizzazione digitale. Diffondere la cultura dell’ICT tramite attività di diffusione della conoscenza di base (con media tradizionali), nonché tramite adeguamento dei programmi formativi sia in ambito scolastico che in ambito lavorativo (settore pubblico e privato). In ambito degli skill per ICT, recepimento del modello europeo CEN per il framework delle competenze (ECF).

• Campagna istituzionale di sensibilizzazione e comunicazione. Promuovere l'utilizzo di ausili e tecnologie assistive per le persone con disabilità. Le ICT possono rappresentare una possibilità di inclusione sociale senza precedenti, ma spesso non si conoscono le potenzialità di queste nuove tecnologie che permettono alle persone con disabilità di svolgere la propria quotidianità e la propria attività lavorativa senza discriminazione. Tale iniziativa, quindi è volta a far conoscere ai soggetti coinvolti le possibilità offerte dalle nuove tecnologie capaci di migliorare e semplificare la loro vita, permettendo così la diffusione di una cultura dell’integrazione a tutti i livelli.

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Alcune proposte per e-inclusion

• Campagna di comunicazione e di orientamento per affrontare il digital divide di genere. Proporre esempi e modelli positivi per le donne che vogliono entrare nel settore delle tecnologie digitali e/o intraprendere una carriera da start-upper. Promuovere il ruolo delle donne come utenti attive, creatrici e produttrici di tecnologie e protagoniste dell'innovazione.

• Generazioni digitali. Ridurre il divario digitale caratterizzante la popolazione adulta tramite la promozione di modelli di apprendimento intergenerazionale e attraverso il coinvolgimento degli studenti, i nativi digitali, che svolgeranno funzioni di tutor verso gli adulti.

• Telelavoro. Utilizzare le ICT per una completa inclusione di tutta la popolazione, con particolare attenzione verso le persone con disabilità che possono beneficiare in modo consistente delle potenzialità delle tecnologie digitali contribuendo così al primario obiettivo di valorizzarli dal punto di vista professionale, oltre che relazionale, evitandone di conseguenza l’esclusione sociale e lavorativa.

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Alcune proposte per e-inclusion

• Scuola in chiaro. Garantire una maggiore trasparenza e libero accesso ai dati degli istituti scolastici, offrire informazioni più esaustive alle famiglie, attraverso un confronto tra diverse offerte formative che consentano un orientamento più consapevole. Generare, altresì, un collegamento tra studenti, scuole e mondo del lavoro, offrendo servizi di comunicazione unitari e coerenti tra studenti, docenti, famiglie e segreterie. Attuare, inoltre, la semplificazione del lavoro delle segreterie mediante iscrizioni on line e applicazioni in linea con il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

• Il cloud della scuola. È un progetto che sostiene l’innovazione nella didattica e, al tempo stesso, la favorisce. Obiettivo del progetto è quello di creare un cloud per mettere a sistema servizi, contenuti e soluzioni per la didattica, offrendo a docenti e studenti uno spazio protetto e riservato.

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Risultati dell’«ideario»

• La partecipazione alla piattaforma ha prodotto:

– 343 idee al 24.05.2012 – oltre 11.000 voti al 31.05.2012 – 1.967 commenti al 31.05.2012

• Due Gruppi di Discussione, “Competenze Digitali” e “eGovernment/OpenData” hanno attratto maggiormente l’attenzione e generato un picco partecipativo degli utenti, raccogliendo il 60% delle idee prodotte.

• La discussione è stata caratterizzata da grande civiltà e competenza, a conferma che iniziative di questo tipo richiedono bassi costi di gestione e di impegno nell’attività di animazione dei contenuti e dei dibattiti. A dimostrazione di questo, nessun utente è escluso dalla discussione pubblica.

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«ideario» per Cultura Digitale

• Sintesi dei temi ricorrenti. – Editoria digitale, offerta digitale dei materiali didattici e flessibilità dei

servizi per scuola e università. – Ruolo delle infrastrutture tecnologiche nell’evoluzione dei modelli

educativi. – Maggiore attenzione per le politiche su disabilità e accessibilità. – Facilitazione e valorizzazione delle esperienze di condivisione della

conoscenza ed esperienze in rete di docenti e studenti, oltre che riconoscimento delle professionalità Web (PA e scuole).

– Ruolo degli spazi pubblici e del servizio pubblico: biblioteche, punti di accesso e RAI.

– Educazione “olistica” alle tecnologie e alla Società dell’Informazione. – Supporto a progetti già esistenti nel campo educativo

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Vogliamo parlare delle smart cities?

• Città intelligenti: per tutti? • Chi «disegna» le smart cities? • Open data può aiutarle?

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Thanks to @Gigicogo

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Book in progress

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Fine?