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Cucina Non solo Sushi I giapponesi definiscono la loro cucina con la parola "SAPPARI", che significa "pulita", "leggera", proprio perché la sua caratteristica primaria è quella di rispettare la freschezza e la stagionalità di ogni cibo. Le pescosissime acque giapponesi costituiscono una delle ricchezze del paese e forniscono gli ingredienti principali della cucina giapponese; i prodotti della terra, occupano un posto di secondo piano ma sono comunque delle valide alternative. Non è sempre facile per gli occidentali educare il palato ai nuovi sapori e soprattutto al pesce crudo della cucina giapponese, ma moltissimi sono gli estimatori di sushi e sashimi. I piatti tipici della cucina giapponese sono piuttosto variegati, il Sukiyaki, sottili lamelle di porro, verdure tagliate a fettine e Tofu (formaggio a base di fagioli di soia cotti con un saporito condimento di sake, salsa di soia e zucchero); il Tempura, pesce e verdure passati in un finissimo impasto e poi fritti; il Sushi, riso con aceto sormontato da pesce crudo o da altri diversi ingredienti; lo Yakitori, pezzettini di carne di pollo e verdure passati alla griglia, conditi con salsa di soia; il Tonkatsu, fettine di maiale panate e fritte, servite con cavolo crudo tagliato sottile; il Sashimi, fettine di pesce crudo con una salsa di soia. I giapponesi mangiano attorno ad un tavolo rettangolare ed il cibo, in un pasto non formale, viene servito tutto in una volta; ogni commensale ha davanti a sé un vassoio sul quale vengono posate le varie portate, le bacchette e una tazza di sakè. 9 Giappone 2008

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Cucina

Non solo SushiI giapponesi definiscono la loro cucina con la parola "SAPPARI", che significa "pulita","leggera", proprio perché la sua caratteristica primaria è quella di rispettare lafreschezza e la stagionalità di ogni cibo. Le pescosissime acque giapponesi costituisconouna delle ricchezze del paese e forniscono gli ingredienti principali della cucina giapponese;i prodotti della terra, occupano un posto di secondo piano ma sono comunque delle validealternative. Non è sempre facile per gli occidentali educare il palato ai nuovi saporie soprattutto al pesce crudo della cucina giapponese, ma moltissimi sono gli estimatoridi sushi e sashimi. I piatti tipici della cucina giapponese sono piuttosto variegati,il Sukiyaki, sottili lamelle di porro, verdure tagliate a fettine e Tofu (formaggio a basedi fagioli di soia cotti con un saporito condimento di sake, salsa di soia e zucchero);il Tempura, pesce e verdure passati in un finissimo impasto e poi fritti; il Sushi, riso conaceto sormontato da pesce crudo o da altri diversi ingredienti; lo Yakitori, pezzettini dicarne di pollo e verdure passati alla griglia, conditi con salsa di soia; il Tonkatsu, fettinedi maiale panate e fritte, servite con cavolo crudo tagliato sottile; il Sashimi, fettinedi pesce crudo con una salsa di soia.

I giapponesi mangiano attorno ad un tavolo rettangolare ed il cibo, in un pasto non formale,viene servito tutto in una volta; ogni commensale ha davanti a sé un vassoio sul qualevengono posate le varie portate, le bacchette e una tazza di sakè.

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Le Religioni Giapponesi

Il Giappone possiede due grandi religioni nazionali: il Buddhismo e lo Shintoismo,di cui la maggior parte dei Giapponesi si considera contemporaneamente seguace.Il Buddhismo, con una dozzina di sette, con i suoi 72.000 templi, è praticato dal 38,3%della popolazione: dei circa 300 milioni di buddhisti presenti nel mondo tutt'oggi, circaun terzo è giapponese. La sua importanza per lo sviluppo della cultura giapponese fuimmensa e si può paragonare a quella avuta dal Cristianesimo in Occidente. L'arrivodel Buddhismo in Giappone avviene grazie al re coreano Kudara Song Myong che,in segno di amicizia, inviò in dono all'imperatore Kimmei nel 552 una statua di Buddhaaccompagnata da vari sutra e un gruppo di monaci per spiegarli. Il Buddhismo si basasulle dissertazioni del filosofo Siddharta Gautama (circa 563-483 a.C.), conosciuto inseguito come Buddha ("l'Illuminato"). Secondo questo credo, tutta la vita è sofferenza.Le cause risiedono nell'affetto, nel desiderio e nell'ignoranza: il rimedio si trovanell'astinenza, nella rettitudine, nella conoscenza e nella meditazione, un percorso cheporta alla meta dell'Illuminazione. Per queste ragioni uno dei concetti base della fiosofiabuddhista è il Karma, concetto secondo cui la condotta di questa vita determina la qualitàdella reincarnazione nella successiva.L'introduzione del culto buddhista fu osteggiata, ma con l'energico appoggiodell’Imperatore si diffuse rapidamente, secondo la sua forma più completa e raffinatada secoli di adattamento a diverse culture. Infatti in Giappone si fuse con il suo primoavversario, lo Shintoismo, le cui divinità diventarono gli dei protettori del Buddhismo finoa quando le due religioni diedero origine al Ryobu-Shinto (lo Shinto dalle due facce),nel quale ad esempio, divinità nazionali come Amatarasu-omi-kami, la dea solare genitricedella dinastia imperiale venne ad identificarsi con Tathagata Vairocana.

Lo Shintoismo o Shintoi rappresenta la religione tradizionale del Giappone, seguitodal 51,3% della popolazione, così chiamata nel sec. VI ° d. C. proprio per distinguerla dalBuddhismo che, in quel tempo, era stato introdotto in opposizione alla religione originaria.Il nome dello Shintoi proviene dalla lingua cinese: Shin, infatti, significa divinità;“Toi”, invece, significa la via, la dottrina. In realtà lo Shinto non ha né un fondatore,nè dottrina e etica codificate. Nello Shinto vi sono diversi milioni di dei, i cosi dettiKami, manifestati attraverso la natura come alberi, animali, fiumi, montagne e uomini.Nello Shintoismo sono quattro gli elementi fondamentali del culto:La purificazione, che serve per eliminare la presenza del male e dell’ingiustizia; il sacrificioche permette di non perdere il contatto con i Kami; la preghiera che si apre di solito conun inno di lode al Kami e di ringraziamenti e, in ultimo, il pasto sacro, che è la conclusionedella cerimonia chiamata naorai, assieme ai kami. I presenti ricevono un assaggio di riso,servito dai sacerdoti.

Lo Shinto divenne religione di Stato a partire dalla metà del XIX secolo, quando nel1867 l’Imperatore Meiji, con un colpo di stato, si assicurò il controllo del paese e rinnovòpolitica e religione. Templi e simboli del Buddhismo furono distrutti. Lo Shinto costituìfondamento ideologico per i piloti suicidi: Kamikaze “vento divino“. Ogni soldato chemoriva in guerra diveniva Kami ed onorato nei templi. Dopo la sconfitta del Giappone,nell’agosto del 1945, l’Imperatore negò la natura divina del sovrano e lo Shinto fu soppressocome religione di Stato, ma lo Shinto popolare resistette ed acquistò proseliti.

Il culto si svolge nelle case e nei templi dei quali ancora ventimila esistenti. Un tempioshintoista è la dimora del kami. Nei tre templi principali shintoisti in Giappone vi sonoi tre simboli più importanti: uno specchio, un gioiello ed una spada legati a un mitoriguardante la dea del sole Amaterasu ed il primo Imperatore del Giappone. Secondouna leggenda, una volta la dea, derisa, si era nascosta in una grotta. Per farla uscire,in modo che potesse diffondere, nuovamente, la sua luce sul mondo, fu usato lo stratagemmadello specchio.

Nella maggior parte delle case si trova un piccolo altare, kamidana, su cui sono dispo-sti oggetti simbolici: un amuleto per i kami, uno specchietto, una candela ed un vaso conramoscelli dell’albero di sakaki. Il rito inizia sempre con il lavacro delle mani ed ilrisciacquo della bocca. Indi si deposita davanti all’altare un’offerta di un po’ di riso eduna scodella d’acqua. Si sta in piedi o seduti su un tappetino e si china la testa versol’altare in segno di deferenza. Dopo una breve preghiera si piega altre due volte la testa,si battono due volte le mani, tenendole sollevate e si termina con un inchino. Infine siportano in tavola le offerte commestibili e si consumano. Lo Shinto ed il Buddhismo si sono influenzati a vicenda, e non è raro che vengano praticati,alternativamente, anche dagli stessi individui. Si può ricevere la benedizione divina dabambino secondo il rituale shintoista, celebrare il matrimonio in una chiesa cristiana,ed essere seppelliti con una cerimonia buddhista. Per questo il Giappone è considerato,oggi, un laboratorio di religioni.

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Festivale tradizioni popolari

In Giappone vi è un gran numero di festività, a carattere locale o nazionale, strettamentelegate ai culti praticati nel Paese: dalla pratica religiosa shintoista derivano i matsuri,feste religiose propiziatrici del favore delle divinità, che vengono invitate ad unirsi allapopolazione per partecipare ai banchetti in loro onore.Dato l'enorme numero di tali festività, viene proposta di seguito un'indicazione nonesaustiva di quelle principali:1 GENNAIO, SHOGATSU: il capodanno rappresenta la festa religiosa più importante e celebratain tutto il Giappone;14 GENNAIO, HODAKA ORI: rito buddhista celebrato presso il tempio Hokai-ji nelle vicinanzedi Kyoto;SECONDA SETTIMANA DI FEBBRAIO, YUKI MATSURI (FESTIVAL DI SAPPORO): la tradizionale festa dellaneve è uno degli eventi da non perdere per chi si trova in Giappone in questo periododell’anno; le enormi sculture di ghiaccio illuminate di notte sono uno spettacolo unico;3 MARZO, HINA-MATSURI (FESTA DELLE BAMBOLE): celebrata in tutto il Giappone è il giorno incui vengono festeggiate le bambine;14-15 APRILE E 09-10 OTTOBRE, TAKAYAMA MATSURI, NELLA PREFETTURA DI GIFU: bellissima sfilatadi carri e di costumi del periodo Edo;DA FINE MARZO A INIZIO APRILE, HANAMI: la fioritura dei ciliegi, che si verifica in questo breveperiodo dell’anno, offre effetti indimenticabili soprattutto a Kyoto;DA FINE APRILE AI PRIMI DI MAGGIO, GORUDEN WIKU (SETTIMANA D'ORO): in questa settimana sisusseguono diverse festività e celebrazioni; in particolare si segnala l'HamamatsuMatsuri, parata di aquiloni che si tiene dal 3 al 5 maggio nella città omonima sita nellaprefettura di Shizuoka;7 LUGLIO, TANABATA MATSURI (FESTA DELLE STELLE): celebrata in tutto il Giappone, si ritiene chei desideri espressi in questa giornata vengano sempre esauditi;17 E 24 LUGLIO, GION MATSURI, A KYOTO: la festa più importante della storica capitale delGiappone, si celebra in ricordo della miracolosa cessazione dell’epidemia di peste checolpì la città nell’anno 869;24 E 25 LUGLIO, TENJIN MATSURI, AD OSAKA: la festa dura in realtà una settimana intera, conl’invasione della città da parte di processioni di suonatori di tamburi;ULTIMA DOMENICA DI LUGLIO, HANABI TAIKAI, A TOKYO: spettacolo pirotecnico nei pressi delfiume Sumida;DAL 13 A L6 AGOSTO, O-BON: festa in cui vengono commemorati i morti, è legata allareligione buddhista; FINE DI SETTEMBRE, HOO-NO-MAI MATSURI, A HINODE, NEI PRESSI DI TOKYO: il rito della danza dellefenici celebra la fine della stagione delle piogge e propizia l’abbondanza del raccolto;22 OTTOBRE, FESTA DEL FUOCO DI KURAMA, NEI PRESSI DI KYOTO: fiaccolata tradizionale lungola strada che porta al santuario Yuki;META NOVEMBRE, TORI-NO-ICHI, A TOKYO: vendita di rastrelli decorati nei pressi del santuarioOtori, propiziatoria di guadagno nell’anno a venire.

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Visitare Tokyo per la prima volta è come scoprire un altro pianeta.Rumorosa, caotica e completamente diversa dalle altre capitali occidentali,è una vera e propria megalopoli in movimento. La prima cosa che unaguida giapponese vi dirà iniziando il tour della capitale nipponica saràriferita alla sua numerosissima popolazione che la rende la città piùgrande e densamente popolata di tutto il Giappone. Con una popolazionein crescita di oltre 12 milioni su un territorio di 1.300 chilometriquadrati, infatti, Tokyo spaventa e affascina contemporaneamente ilturista occidentale che non può fare a meno di sentirsi “perso” tramilioni di persone che affollano metropolitane, marciapiedi e negozi adogni ora del giorno e della notte. L’energia che riveste la città rapiscel’osservatore attento che si sente immediatamente coinvolto dalla frenesiadi questa grande metropoli orientale.Ma Tokyo non è solo questo. E’ molto di più. E’ una città enigmatica,un groviglio di contraddizioni, una perfetta sintesi fra antico e moderno.Tokyo rappresenta la culla della macchina produttiva giapponese cheha saputo ricostruirsi dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale aun ritmo incessante durante tutti gli anni ’70. Sotto il suo involucro dicemento però, Tokyo nasconde anche una ricchissima vita culturale.La straordinaria ricchezza dell’arte giapponese si fonda in gran partesulla sua straordinaria capacità di assorbire gli influssi provenientidal mondo esterno e di sfruttarli per creare qualcosa di unico. Se sieteinteressati alle arti dello spettacolo e della cultura tradizionale, Tokyooffre una vasta scelta di spettacoli e iniziative come i teatri kabuki lecui origini risalgono al XVII secolo, quando questa forma di spettacoloera nota con il nome di Kabuki odori, ovvero “danza d’avanguardia”.Il Kabuki è un magnifico spettacolo per gli occhi che comporta unaforte gestualità, ricchissimo di scenografie e un’orchestra compostasoprattutto di strumenti a percussione. Il teatro kabuki presenta soprattuttovicende tragiche ambientate nel mondo feudale, storie di fedeltà tormentatee terribili lotte tra il senso del dovere e il sentimento inferiore. Ma oltrealla passione per il teatro, gli abitanti di Tokyo amano anche lo Sporte specialmente le lotte sumo, praticato originariamente soprattuttopresso i templi shintoisti come forma di rito divinatorio e poi divenuto,a partire dal VI secolo, popolare proprio come sport.

La capitale, fondata nel 1590 con il nome di Edo, pur avendodiscrete dimensioni, non lasciava certo presagire di essere destinataa diventare la capitale del Giappone oltre che una delle città piùimportanti di tutto il mondo. Nella zona di Edo sorgeva solamenteun insediamento di pescatori, ma vantava la sua vibrante culturae quartieri di piacere, teatri e ciliegi in fiore. Dopo la cadutadegli Shogun nel 1867 e la restaurazione dell’Imperatore alpotere, la città venne ribattezzata Tokyo. Fu quindi dopo tre secoli

che proprio di fronte all’antico porto di pescatori, il commodoroMathew Perry si presentò con la sua squadra americana per costringereil Giappone ad aprirsi ai commerci con il mondo esterno.

La Tokyo di oggi è formata da vari distretti, ognuno con le propriecaratteristiche, generalmente concentrati intorno alle stazioni principalidei treni e della metropolitana che si compone in tutto di ben 13 linee.La città si divide nei quartieri commerciali, culturali e di intrattenimentodi Ueno, Asakusa, Ginza, Roppongi, Shibuya, Harajuku e Shinjuku. Ueno, considerato il centro culturale di Tokyo, e il confinante quartieredi Asakusa, conservano ancora oggi qualcosa dell’atmosfera piùtradizionale del Giappone. Shinjuku, Shibuya e Ginza sono, al contrario,i quartieri più commerciali, con moltissimi negozi dove le ultime modenascono e vengono indossate. Ginza, inoltre, è casa delle boutique piùsofisticate, dei caffè alla moda e dei classici teatri Kabuzika kabuki.

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ALBERGHI

Le seguenti tariffe sono da intendersi a cameraa notte, includono tasse e servizi ma non sonocomprensive di prima colazione, eccetto dovediversamente indicato.

Quartiere GINZA/SHIMBASHI

Questo quartiere è considerato il vero centro di Tokyo: al lorointerno, infatti, si trovano la residenza imperiale, il distretto finanziario, e alcune della zone commerciali più importantidella città.

PARK HOTEL TOKYOCategoria: FirstPosizione: Collegato direttamente alla stazione della

metropolitana Shiodome e pochi minuti a piedidalla stazione di JR Shimbashi.

Camere: 274 camere in stile occidentaleTariffa: Singola € 147 / Doppia € 186(Nei periodi: 1/1-2/1, 31/12 le prenotazioni sono su richiesta)

Quartiere STAZIONE DDI TTOKYO

ROYAL PARK HOTELCategoria: SuperiorPosizione: Pochi minuti dalla stazione della metropolitana

di Suitengu,10 minuti in macchina dalla stazioneferroviaria di Tokyo.

Camere: 431 camereTariffa: Singola € 240 / Doppia € 260(Nei periodi: 1/1-2/1, 31/12 le prenotazioni sono surichiesta)

HOTEL GIMMOND TOKYOCategoria: EconomyPosizione: 3 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana

Kodembacho.Camere: 220 camereTariffa: Singola € 90 / Doppia € 114

Quartiere SHINAGAWA

SAKURA TOWERTAKANAWA PRINCE HOTELCategoria: DeluxePosizione: 5 minuti a piedi dalla stazione di Shinagawa.Camere: 309 camereTariffa: Singola € 250 / Doppia € 270(Nei periodi 1/1-2/1, 31/12 le prenotazioni sono su richiesta)

TAKANAWA PRINCE HOTELCategoria: SuperiorPosizione: 5 minuti a piedi dalla stazione di Shinagawa.Camere: 414 camereTariffa: Singola € 141 / Doppia € 160(Nei periodi 1/1-2/1, 31/12 le prenotazioni sono su richiesta)

SHINAGAWA PRINCE HOTEL(MAIN TOWER)Categoria: StandardPosizione: 2 minuti a piedi dalla stazione di Shinagawa.Camere: 3680 camereTariffa: Singola € 140 / Doppia € 150

NEW OTANI INN TOKYOCategoria: StandardPosizione: 1 minuto a piedi dalla stazione ferroviaria di

Osaki.Camere: 412 camereTariffa: Singola € 110 / Doppia € 150(Nei periodi 1/1-3/1, 31/12 le prenotazioni sono su richiesta)

CURI SITÀSPORT – LA LOTTA SUMO

Tra gli sport nazionali giapponesi (judo,karate, kendo) il sumo ( – strattonarsivicendevolmente) è considerato il piùcaratteristico, si tratta di una forma di lottacorpo a corpo nella quale due lottatorisi affrontano con lo scopo di atterrare oestromettere l’avversario dalla zona dicombattimento detta dohyo (ring di pagliasollevato). Sebbene il sumo risalga ai tempiantichi, è divenuto uno sport professionisticosolo all’inizio del periodo Edo (1600-1868).La sua pratica conserva molte delle usanzetradizionali che si riallacciano alle cerimoniereligiose shintoiste, come i colorati mawashi(speciale perizoma con cintura, ricavato da ununico lungo nastro) dei lottatori e le lorocaratteristiche pettinature chiamate oicho(cioè nodo a forma di foglia di ginco).Prima dello scontro al centro del ring, i duelottatori dedicano alcuni minuti ad un ritualedi preparazione che consiste nel tenderele braccia, battere i piedi, accovacciarsie lanciarsi occhiate. Dopo questo lungoriscaldamento, l’incontro solitamente durasolo pochi secondi; alcuni incontri peròpossono continuare per parecchi minuti e cipuò essere perfino la necessità di un breveintervallo (mizuiri) per permettere ai lottatoridi riposare. Il sumo suscita ammirazione perla sua dignità e compostezza: non c’è maiprotesta per le decisioni dell’arbitro e dei giudici (che intervengono in caso di paritàarbitrale) ed il rispetto delle regole èfondamentale; mentre sono permessi vigorosischiaffi a mani aperte nella parte superioredel corpo, sono severamente proibiti i pugnie i calci.

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PARK HHOTEL TTOKYO

ROYAL PPARK HHOTEL

HOTEL GGIMMOND TTOKYO

SAKURA TTOWER TTAKANAWA PPRINCE HHOTEL

TAKANAWA PPRINCE HHOTEL

SHINAGAWA PPRINCE HHOTEL ((MAIN TTOWER)

NEW OOTANI IINN TTOKYO

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ALBERGHITOKYO

Quartiere AKASAKA // RROPPONGI

HOTEL NEW OTANI TOKYOCategoria: SuperiorPosizione: 3 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana

Akasakamitsuke.Camere: 600 camereTariffa: Singola € 270 / Doppia € 270(Nei periodi: 1/1-3/1, 31/12 le prenotazioni sono su richiesta)

ANA HOTEL TOKYOCategoria: SuperiorePosizione: 1 minuto dalla stazione della metropolitana

Tameikesanno.Camere: 873 camereTariffa: Singola € 255 / Doppia € 265(Nei periodi: 1/1, 31/12 e 3/5-6/5 le prenotazioni sonosu richiesta)

Quartiere SHINJUKU // SSHIBUYA

THE WESTIN TOKYOCategoria: DeluxePosizione: 7 minuti a piedi dalla stazione di Ebisu.Camere: 438 camereTariffa: Singola € 380 / Doppia € 385(Nei periodi 1/1, 23/12-24/12, 31/12 le prenotazionisono su richiesta)

SHINJUKU NEW CITY HOTELCategoria: EconomyPosizione: 14 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di

Shinjuku.Camere: 400 camereTariffa: Singola € 90 / Doppia € 141(Nei periodi: 1/1-2/1 le prenotazioni sono su richiesta)

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08HOTEL NNEW OOTANI TTOKYO

ANA HHOTEL TTOKYO

THE WWESTIN TTOKYO

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TOKYO – CCITY TTOURS && EESCURSIONI

Tours facoltativi in lingua inglese.

TOKYO MATTINAPartenze iindividuali ggiornaliere.Visite gguidate: la Torre di Tokyo, il Santuario Meiji, il Palazzo delParlamento, passeggiata nel Giardino Orientale del Palazzo Imperiale,il quartiere commerciale di Ginza.

€ 40,00

TOKYO POMERIGGIOPartenze iindividuali ggiornaliere.Visite gguidate: galleria di perle Tasaki, piccola crociera sul fiume Sumida-gawa,il tempio di Asakusa, passeggiata nel quartiere commerciale Nakamise.

€ 40,00

TOKYO INTERA GIORNATAPartenze iindividuali ggiornaliere.Visite gguidate: la Torre di Tokyo, il Santuario Meiji, passeggiata nelGiardino Orientale del Palazzo Imperiale, galleria di perle Tasaki, piccolacrociera sul fiume Sumida-gawa, il tempio di Asakusa, passeggiata nelquartiere commerciale Nakamise. Pranzo incluso.

€ 90,00

TOKYO – CCITY TTOURS && EESCURSIONI

Tours facoltativi in lingua inglese.

ESCURSIONE PER FUJI – HAKONEPartenza: ttutti ii ggiorni // GGarantita aanche ccon uun ssolo ppartecipante.(esclusi 01-04/01, 03-05/05, 20/07, 13&16/08, 14/09, 12/10,02&23/11)Escursione in pullman. Salita fino alla quinta stazione panoramica delMonte Fuji (condizioni metereologiche permettendo). Proseguimento perHakone e breve crociera sul lago Ashi. Risalita in funivia sulla sommità del MonteKomagatake, dalla quale è possibile ammirare il panorama del Monte Fuji.In serata rientro a Tokyo col treno superveloce. Pranzo incluso.

€ 140,00

MONTE FUJI E HAKONE 2 GIORNIPartenza: ttutti ii ggiorni // GGarantita aanche ccon uun ssolo ppartecipante.(esclusi 01-09/01, 25/04-06/05, 20/07, 13-16/08, 14/09,12/10, 02&23/11, 26-31/12)1° ggiorno Escursione in pullman. Salita fino alla quinta stazione panoramica

del Monte Fuji (condizioni metereologiche permettendo).Proseguimento per Hakone e breve crociera sul lago Ashi. Risalitain funivia sulla sommità del Monte Komagatake, dalla quale èpossibile ammirare il panorama del Monte Fuji. Trasferimento inHotel con terme. Pranzo incluso. Cena libera. Pernottamento.

2° ggiorno Tempo a disposizione per visitare Hakone e i suoi dintorni.Primo pomeriggio trasferimento con la macchina alla stazionedi Odawara e partenze col treno superveloce Shinkansen perTokyo.

Tariffa in albergodi categoria superior: € 310,00 a ppersona iin ccamera ddoppia 15

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Una gita ad Hakone può esseredavvero memorabile, a patto chele condizioni atmosferiche e laluce permettano di ammirare

il Monte Fuji in tutta la suastraordinaria bellezza. Hakone

( Hakone machi), infatti è situatanel Parco Nazionale Fuji-Izu-Hakone, proprio tra il Monte Fuji el’Oceano Pacifico. È una meta turistica molto frequentata per i famosiimpianti termali, gli “onsen”, sorgenti calde di origine vulcanica e pertutti i fenomeni vulcanici attivi della “Grande Valle Ribollente” (œwakudani). La vivace attività vulcanica influenza da sempre la vitaquotidiana giapponese tanto che esistono ancora riti propiziatori per“placare” gli spiriti divini del pantheon shintoista, ritenuti responsabilidi questi fenomeni.Per visitare in modo adeguato Hakone bisogna partire da Tokyo eraggiungere in treno la Hakone-Yumoto Station, proseguire con un“toy train” (un trenino di montagna composta da due vagoni) fino aGora; da qui salire con la funicolare e scendere al lago Asino-ko; conla barca raggiungere Moto-Hakone, fare una breve passeggiata sullastrada principale risalente all’epoca Edo. Da qui è poi possibile tornarein autobus a Idawara dove riprendere il treno per Tokyo. Nel finesettimana l’intera regione di Hakone è sempre affollata, sarebbe quindi,se possibile, opportuno visitarla in un giorno feriale.

Hakone - Yumoto OnsenQuesta graziosa cittadina, adagiata proprio alle falde dei monti, è notanella regione come la stazione termale più rinomata di Hakone.La città si può raggiungere anche a piedi da Moto-Hakone percorrendola strada maestra chiamata Tokaido, che collegava l’antica capitaledel Giappone, Kyoto, con Edo (l’attuale Tokyo). Il Kappa TengokuNotemuro, dietro la stazione, è un rinomato centro termale all’aperto,che vale la pena di sperimentare se non c’è troppa folla. Più elegantisono invece gli onsen Ten-zan Notemburo, che offrono una più vastascelta di bagni sia al chiuso che all’aperto.

MiyanoshitaMiyanoshita è un piccolo villaggio dove vale la pena fermarsi viaggiandosulla linea ferroviaria Hakone-Tozan in direzione di Gora. Lungo lavia principale è possibile trovare molti negozi di antiquariato, suggestiviryokan (alberghi tradizionali giapponesi) e un meraviglioso sentieronaturalistico che sale lungo i fianchi del Monte Senge (800 m).

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Le seguenti tariffe sono da intendersi a cameraa notte, includono tasse e servizi ma non sonocomprensive di prima colazione, eccetto dovediversamente indicato.

HOTEL EE RRYOKAN

HAKONE HOTEL KOWAKI-ENCategoria: FirstPosizione: Situato a 20 minuti di autobus dalla stazione

di Hakone-Yumoto.Camere: 220 camereTariffa: Singola € 224

Doppia € 230

YUMOTO FUJIYA HOTELCategoria: Ryokan Posizione: Situato a 3 minuti a piedi dalla stazione di

Hakone-Yumoto.Camere: 139 camere in stile giapponeseTariffa: Doppia € 480La ttariffa ccomprende lla pprima ccolazione ee lla ccena.(esclusi 01&02/01, 03-05/05, 12-16/08, 31/12)

HAKONE PALACE HOTELCategoria: Standard Posizione: Situato a 50 minuti in pullman dalla stazione

di Odawara.Camere: 97 camereTariffa: Singola € 170 / Doppia € 190

CURI SITÀRYOKAN

I “Ryokan” sono alberghi tradizionaligiapponesi. La loro origine risale al XVIIsecolo con la funzione di ospitare i signorifeudali durante i loro lunghi viaggi attraversomontagne, campi e foreste inospitali verso lacapitale Edo (l'attuale Tokyo) dove risiedevalo Shogun. In queste locande i viaggiatoritrovavano riparo, cibo e cavalli freschi. I ryokanche ancora oggi sopravvivono, specchio dellatradizionale ospitalità giapponese, risalgonoa periodi storici diversi: quelli più antichisono del periodo Edo (1600-1868), altriinvece sono stati costruiti in epoca modernarispettando l’architettura originaria. I ryokan mantengono intatti gli elementitradizionali, i pavimenti sono costituiti datatami (stuoia di paglia di riso a fitto intrecciobordata con una striscia di tessuto sulla qualesi cammina sempre scalzi), le rifiniture internesono in legno, le stanze spoglie, prive dimobili e letti (i futon su cui si dorme, vengonopredisposti al momento), sono però dotate ditokonoma, una nicchia per l’esposizione disculture, opere calligrafiche e composizionifloreali. Il bagno è sempre all’esterno dellacamera con porte scorrevoli che danno su unaloggia; nei ryokan c’è sempre un giardinointerno dove è possibile trovare un padiglionededicato alla cerimonia del tè. Il servizio offertonei ryokan è estremamente personalizzato,anche per l’esiguo numero di persone chepossono occupare le pochissime stanze, l’ospiteviene quindi affidato alle cure di una camerieraesperta (di solito anziana) che lo accompagnain camera, gli serve il tè di benvenuto, lointrattiene per cercare di capirne le esigenze,raccoglie le ordinazioni per i pasti. Essereospiti di un ryokan, anche se per breve tempo,è un'esperienza unica soprattutto perché offrela possibilità di osservare da vicino alcuneparticolarità della cultura nipponica.

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Page 10: Cucina - PRESTIGE ITALY GOLD da 10 a 20.pdf · e soprattutto al pesce crudo della cucina giapponese, ma moltissimi sono gli estimatori di sushi e sashimi. I piatti tipici della cucina

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Fondata nel 794 d.C, Kyoto è stata il centro culturale del Giappone percentinaia di anni. Ancora oggi, anche se la capitale è Tokyo, Kyotoconserva la posizione privilegiata di capitale culturale del Paese, tantoche gli stessi Giapponesi chiamano la città come Nihon no Furusato,“il cuore del Giappone”. A differenza della capitale, Kyoto fu risparmiatadai bombardamenti nella seconda guerra mondiale, permettendole cosìdi conservare al meglio l’eredità artistica del Giappone. Kyoto è rinomatainfatti ancora oggi per l’artigianato giapponese tradizionale, in particolareceramiche, oggetti laccati, incisioni sul legno, ventagli, tintura e tessituradella seta. Non a caso, la maggior parti delle scuole di cerimonia del tè,composizione floreale e teatro hanno proprio sede a Kyoto.

La città di Kyoto è famosa in particolare per i suoi bellissimi giardinizen. In Giappone, infatti, vi sono tre tipi principali di giardini: il giardinodel tè per la cerimonia; il giardino collinare, disegnato per le proprietàprivate come piccolo parco con colline artificiali in miniatura e il giardinopianeggiante, ovvero il giardino zen. Questi ultimi tipi di giardini sonoannessi ai templi e costituiscono un raffinatissimo abbellimento estetico,ma anche uno stimolo per la meditazione. Sono costituiti entro spaziabbastanza ridotti nei quali viene riprodotto un paesaggio, utilizzandoghiaia, pietre, muschio e piante.

Il giardino più noto è quello del tempio Ryoan-ji, dove in uno spazio disoli trecento metri quadrati è racchiuso un paesaggio formato da ghiaiae sabbia su cui sono posate quindici pietre di varia forma. Alle pietrein passato venivano assegnati vari significati a seconda delle forme,della struttura e delle loro posizioni. Questo giardino, detto kare sansui(giardino secco) rappresenta, secondo alcuni, la superficie del marecostellata di isole, oppure una distesa di nuvole o di nebbia dalla qualespuntano delle montagne. Questo giardino è stato probabilmente creatoda Soami, un famoso artista di pittura a china. Le quindici pietre sonoposizionate in modo che da qualsiasi punto si guardi il giardino non si

possano vedere tutte. Qualcuna resta celata a simboleggiare il fatto chela realtà, per quanto la si scruti, rimane sempre in parte nascosta.

Altri giardini utilizzano sfondi di vegetazione che servono ad ampliarela profondità, dando l’illusione di una distanza che non c’è. Oppureutilizzano distese di muschio di vari tipi. Alcuni scorci sono di unaperfezione assoluta che fa dimenticare l’estrema esiguità degli spazi.Anche la ricerca e la selezione delle rocce sono state compiute congrande pazienza e con grande cura. La tecnica per la creazione di questigiardini raggiunse il suo apice nel corso del XVI secolo, cioè nella stessaepoca in cui vennero codificate le regole della cerimonia del tè e preseroforma definitiva molte altre espressioni artistiche.

Al centro della città sorge il castello, eretto a partire dal 1603da Tokugawa Ieyasu. Le cinque costruzioni principali sono collegateda lunghi corridoi con pavimenti formati da tavole che emettonoparticolari cigolii quando sono calpestate (pavimento degli usignoli)al fine di impedire che si avvicinino visitatori inaspettati.

E i templi? Sono veramente numerosissimi. Oltre 30 milioni di turistivisitano Kyoto ogni anno e solo alcuni dei 20.000 templi e santuari presenti.Da non perdere, tra quelli più famosi: il tempio Kinkakuji, costruitodallo shogun come luogo di ritiro. Il padiglione, ricoperto di lamined’oro e che si affaccia su un’incantevole laghetto, fu realizzato secondole descrizioni del Paradiso Occidentale del Buddha Amida e intendeillustare l’armonia tra il Paradiso e la Terra. Ricordiamo poi il Tempiobuddhista Ginkakuji, detto anche Tempio del Padiglione d’argento, cheinizialmente doveva essere ricoperto di lamine d’argento, ma la coperturain realtà non fu mai realizzata. Tuttavia, fu mantenuto il nome. Da nonperdere, anche il Tempio zen Ryoan-ji, il castello Nijo, la salaSanjusangendo, il tempio buddhista Kiyomizu.