CSI Insieme 50

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Caro Gesù bambino - Il Natale degli sportivi a Darfo - Il vero pallone d'oro - I risultati di tennistavolo e bocce.

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Scoprilo pressotutte le filiali dellaBanca di Valle Camonica

A noi giovani,da 15 a 25 anni,Banca di Valle Camonicariserva un serviziocompletamente gratis,e questo è niente,se siamo concretamenteinteressati c’è unabellissima sorpresaper noi... imperdibile,anche perchè non dureràper sempre.

Hei,hai sentito?

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La riflessione proposta da don Battista agli operatori del CSI di Vallecamonica

Caro Gesù Bambinoti voglio visitare

“Caro Gesù Bambino, ora che di nuovo nasci bambino sulla terra, ti voglio avvisare.

Non nascere nella cristiana Europa. Ti metterebbero solo davanti alla tv riempiendoti di pop corn e merendine e ti educherebbero ad essere compe-titivo, uomo di potere e di successo, e a essere un “lupo” per altri bambi-ni semmai africani, latinoamericani o asiatici. Tu che sei l’Agnello mite del servizio.

Non nascere nel Nord Ame-rica.Ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini, che il tempo è de-naro, che tutto può essere ridotto a business, anche la natura, che ogni uomo “ha un prezzo” e tutti possono essere comprati e corrotti e ti eserci-terebbero a sparare missili e a fare imbarghi che tolgono cibo e medici-ne ad altri bambini. Tu che sei il Prin-cipe della pace.

Evita l’AfricaTi capiterebbe di nascere con l’Aids e di morire di diarrea ancora neonato oppure di finire profugo in un paese non tuo per scappare a delle nuovi stragi degli innocenti. Tu che si il Si-gnore della vita.

Evita l’America LatinaFiniresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero per tagliare canna da zucchero o raccogliere caffè e ca-cao per i bambini del Nord del mon-

do senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato. Tu che sei il Signore del creato.

Evita anche l’AsiaTi metterebbero “a padrone” lavoran-do quattordici ore al giorno per tappe-ti oppure scarpe, palloni e giocattoli da regalare a Natale… ai bambini del Nord del mondo e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza. Tu che sei il Padrone del mondo.

Ma soprattutto non nascere di nuovo in PalestinaAlcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano e ti insegnereb-

bero a odiare i tuoi fratelli di stesso Padre: gli ebrei, i musulmani e i cri-stiani. Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore mi-sericordioso.

Caro Bambino a pensarci bene, devi proprio rinascere in tutti questi posti ma non nei cuori dei bambini e dei Paesi “piccoli e deboli”, là ci stai già, ma nei cuori dei Paesi “grandi e potenti” perché come hai fatto tu stes-so Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch’essi picco-li, innocenti e finalmente… deboli.”Buon Natale e buon anno.

Domba

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Tradizionale appuntamento prenatalizio nella sede di Plemo

Scambio di augurie brindisi per il CSI camuno

Prima di chiudere i battenti per una quindicina di giorni e go-dersi le festività natalizie con la

famiglia una trentina di operatori del Csi di Vallecamonica si sono ritro-vati nella sede di Plemo per il tradi-zionale scambio di auguri. L’appun-tamento prenatalizio è stata anche l’occasione per gli arbitri di pallavo-lo e calcio di riunirsi e analizzare la prima parte della stagione sportiva. Ai direttori di gara il Presidente Clau-dio Ceccon ha ricordato il loro ruolo fondamentale all’interno dell’asso-ciazione e chiesto di condividere con maggiore convinzione il progetto del CSI. “Chi non si sente pienamente convinto dell’idea di sport promossa dalla nostra associazione deve dir-lo con chiarezza. Siamo tutti parte di un meccanismo complesso e tutti siamo importanti alla stessa maniera per farlo funzionare alla perfezione.”

Stessi concetti ribaditi agli operatori riuniti in sede prima del brindisi nata-lizio, il senso dell’appartenenza deve essere il marchio che contraddistin-gue l’azione dei numerosi animato-ri del Csi di Vallecamonica. Il saluto del Presidente è stato preceduto dal-la riflessione di don Battista Dassa.

Quindi via libera a panettone, pando-ro e spumante con l’aggiunta gradita di un dolce “etnico” offerto da un ar-bitro di calcio. Oltre ai brindisi anche un momento per scambiare quattro chiacchiere in tranquillità senza l’as-sillo dei comunicati, dell’organizzazit-ne di feste o gare e la vidimazione di tessere e, soprattutto, scambiarsi gli auguri. Finita la festa natalizia e in-vitati gli operatori del CSI ad essere presenti anche al “Natale degli spor-tivi” di Darfo la sede di Plemo è sta-ta chiusa per riaprire giovedì 8 gen-naio 2009.

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Sabato 27 dicembre alle ore 16.30 tutti a Darfo per il “Natale degli sportivi”

Gli oratori di Darfocon il CSI per il Natale

Il CSI di Vallecamonica ha dato appuntamento sabato 27 dicem-bre alle 16,30 presso l’Oratorio di

Darfo a tutti i suoi associati per vivere insieme al Gruppo Sportivo Oratorio Darfo il “Natale degli sportivi 2008”. E’ diventata tradizione per il CSI ca-muno trovarsi nel periodo natalizio per riflettere su alcuni temi importan-ti come la condivisione, la solidarietà e lo stare insieme; ma è anche rita-gliarsi un angolino tra i tanti impegni per scambiare quattro chiacchiere e brindare al nuovo anno. Dopo essersi ritrovati atleti, dirigenti e genitori dei vari gruppi sportivi par-teciperanno alla S. Messa celebra-ta alle ore 16,30 nella Chiesa Santa Maria di Darfo dal consulente eccle-siastico del CSI camuno don Batti-sta Dassa. Al termine della S. messa la manife-stazione uscirà per le vie della cittadi-na termale con una fiaccolata che toc-cherà alcuni degli oratori della zona. Partendo Darfo il serpentone del CSI visiterà gli oratori di Montecchio, Bo-ario, Corna per ritornare al punto di partenza; la fiaccolata sarà accom-pagnata da un gruppo di zampogna-ri che proporranno le tradizionali me-lodie natalizie. Scopo della passeggiata notturna per le vie della città è quello di far ve-dere i colori del CSI e sentire l’entu-siasmo dei suoi ragazzi, creare spi-rito di appartenenza e di unione tra i partecipanti e, soprattutto, valorizza-zione il ruolo educativo degli oratori. A fare da filo conduttore alla fiacco-lata sarà la storia delle quattro can-

dele drammatizzata nelle soste agli oratori visitati dei partecipanti. Come segno di riconoscenza per l’ospitali-tà il CSI donerà ai quattro parroci il pallone che il CSI nazionale ha pre-sentato ad Assisi.Conclusa la sfilata i partecipanti si ritroveranno intorno alle ore 18.30 all’interno del teatro S. Filippo per la presentazione del progetto di so-lidarietà sostenuto quest’anno dal CSI camuno.In particolare il “Natale degli sporti-vi 2008” inviterà le società sportive a contribuire per la realizzazione di un campo di pallavolo e di pallaca-

nestro nel nuovo centro di aggrega-zione giovanile della Missione di Mu-rayi (Burundi) dove sono impegnate le suore Dorotee di Cemmo. Al termine del momento di riflessione sarà offerto ai partecipanti un rinfre-sco presso il bar dell’oratorio. Nell’ini-ziativa il CSI di Vallecamonica, oltre agli animatori del gruppo sportivo di Darfo, coinvolgerà anche l’Ammini-strazione comunale sempre sensi-bile alle proposte sul territorio della nostra associazione. Anche in que-sta edizione del “Natale degli spor-tivi” il CSI di Vallecamonica inviterà le proprie

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Siate segno,siate luce

Un messaggio agli sportivi del Consulente Nazionale Mons. Claudio Paganini

La nascita di Gesù inonda di luce la storia. « Veniva nel mondo la luce vera - dice San Giovanni nel pro-

logo al vangelo - eppure il mondo non lo ha ricono sciuto ». Se questa è la pre-messa, non stupisce affatto che gli sforzi di tanti uomini e sportivi di buona volontà si infrangano contro la durezza di mol-ti cuori. Ma non è questo ciò che conta. Non l’esito dell’azione, ma la sua origine crea Natale. Non i comportamenti nefasti dell’uomo adulto, ma un figlio che viene alla luce crea Natale. Non gli e sempi me-diatici dello sport ne gativo ma i valori che lo sport racchiude negli infiniti esempi fe-riali dei campetti d’oratorio crea Natale. Il principio generativo di ogni cosa ri-trova significato e profe zia in questo pe-riodo natalizio. Lo stesso Natale diventa così oc casione per ritrovare le origini ed il senso di quanto stiamo fa cendo. Sia nella vita familiare come lavorativa o sportiva. Del resto, il messaggio per il mondo sportivo è molto semplice e chiaro: non importa quanta fa tica faremo o quale sarà l’esito; comunque sia, con la no-stra presenza, saremo segno di una speranza. Saremo luce per quanti van-no cercando risposte di vita. Mi com-muovo al pensiero di quanto pos sono incidere 100.000 allenatori, animatori, arbi tri, giudici e dirigenti del CSI in ben 13.000 società sportive. E mi appas-siono nel chiedervi con forza in questo Santo Natale: Siate segno! Siate luce! Ai tanti che “ non lo hanno riconosciu-to” voi potete donare, con una presenza di valore e disponibilità di tempo, quanto Gesù stesso ha offerto agli uo mini: la vita! « La vita era la luce degli uomini (Pro logo di Giovanni). Amo ricordare infine Papa

Paolo VI, nel trentesi mo della scompar-sa, e particolarmente quanto dis se ai sacerdoti cappellani nel mondo spor-tivo: « La vostra presenza... deve es-sere un segno, un richiamo, una luce; deve elevare e raggentilire, deve stabili-re fra terni contatti di amicizia cristiana fra gli atleti; deve facilitare l’incontro sacra-mentale con Cristo salvatore; deve co-raggiosamente sostenere i valori uma-ni e cristiani in tutti i settori dell’esercizio sportivo. In questo San to Natale, a voi tutti amici sportivi, l’augurio più caro per il bene compiuto attraverso il servizio al lo sport. Alle vostre famiglie il grazie com-mosso perché si “donano” ad altri figli orfani di educa tori. Ai giovani atleti, in un mondo ricolmo di stel le e segni artifi-ciali, l’incoraggiamento a ricono scere la luce vera: Gesù. Uno sportivo perfetto.

Mons. Claudio Paganini

Anania atleta di Dio: un libro per capire

Ha un titolo inconsueto, “Anania. A tleta di Dio”, il sussidio formati-vo appena pubblicato dal Csi. Ne è au tore il consulente ecclesiasti-co na zionale, mons. Claudio Pa-ganini, che ha così messo a di-sposizione dell’associazione uno strumento che aiuti a programma-re e vivere momenti di for mazione in chiave tipicamente pastorale. La sua è una risposta concreta a domande che mol ti, nel Csi, si pon-gono: come rendere interessante lo sport anche fuori dal campo di gio-co? Come non perdere i contenuti del Progetto culturale sportivo e i do-cumenti della Chiesa sullo sport e ri-manere nel tema dell’Anno Paolino? Come non limitare la presenza del consulente alla sola Messa? Il rife-rimento del titolo ad Anania, perso-naggio secon dario delle Scritture che però diventa essenziale nella guari-gione e conversione di San Paolo, fa ri ferimento allo sport, spesso ignorato come stru mento educativo, che inve-ce può diventare «pro digiosamente » il mezzo per «guarire» e «converti-re » i giovani. Il sussidio va richiesto direttamente al Centro Sportivo Ita-liano (06/68404550).

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Regalo sotto l’albero,il calcio libero dai violenti

Sarebbe bello trovare sotto l’albero di Natale, come regalo, uno sport finalmente liberato dalla violenza e

da ogni forma di esasperazione, ma per ora nessuno, nemmeno Santa Claus, è in grado di farci questo bellissimo dono. Possiamo però «incartare» la speranza che, prima o poi, lo sport torni ad esse-re in ogni occasione ciò che deve o do-vrebbe essere: un’esperienza di gioco e di educazione alla vita. A sognare un po’ ci aiuta una breve storia scritta tem-po fa da alcuni genitori dello Sported Ma-ris, una squadretta giovanile di periferia. Una domenica un gruppo di ragazzini si presentò al campo per disputare una par-tita di calcio amichevole ma non riuscì a trovare un pallone per giocare. I ragaz-zi cercarono ovunque, aiutati da allena-tori e genitori, ma niente, nemmeno un pallone. Ad un certo punto sentirono dei singhiozzi provenire da un cespuglio a bordo campo. Si avvicinarono e trovaro-no un vecchio pallone, sgonfio e sporco, che stava piangendo dentro un canale di scolo delle acque. «Stai tranquillo - gli dissero i ragazzi - ora ti laviamo e ti gon-fiamo, poi ti useremo per la nostra parti-ta». «No, amici. - replicò il pallone - . Non gonfiatemi, non giocherò più con voi». «E noi come faremo a giocare?», chiese-ro allora i ragazzi preoccupati. «Non gio-cherete! - proseguì amaramente la sfera - perché noi palloni non vogliamo più gio-care a calcio. Per questo tutti gli altri se ne sono andati. Io non ce l’ho fatta, per-ché sono sgonfio e vecchio». «C’è trop-pa violenza oggi nel calcio, non possiamo andare avanti così. Eravamo stati inven-tati per far divertire la gente, per unire le persone, per far loro amare il movimento,

Il punto settimanale di Massimo Achini, Presidente nazionale CSI

il gioco di squadra, per saper accettare la sconfitta e saper gioire della vittoria sen-za umiliare chi perde. Invece per il calcio ci si insulta, ci si picchia, si distruggono le cose, si corrompono persino gli arbitri...». «Ma noi non facciamo così, i nostri ge-nitori e i nostri allenatori ci stanno inse-gnando il rispetto e l’onestà», si difesero i piccoli calciatori. «Questo è vero! - ri-conobbe il pallone - . Forse solo voi po-tete ancora aiutarci a trovare l’entusia-smo per tornare sui campi. Forse solo voi bambini potete insegnare ai più grandi che l’unica cosa da prendere a calci sia-mo noi palloni; forse solo dai vostri cam-petti di periferia è possibile proporre uno sport capace di dare sul serio un calcio alla violenza».E concluse: «Datevi da fare bambini, ragazzi, educatori, allenatori, genitori... Datevi davvero da fare per tornare a far

sorridere lo sport e allora potrete rigon-fiarmi e riprendere a giocare a calcio. Quello vero!».

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Una mano sul pallonee una sul cuore

Nelle edicole in vendita il pallone solidale a favore dei Fatebenefratelli

Dal 15 Novembre 2008 un pal-lone di grande marca (Diado-ra) e di ottima qualità (usato ai

Campionati Europei di quest’anno) sarà messo in vendita nelle edicole per circa due mesi a prezzo ridotto e con finalità benefica a favore dei Fa-tebenefratelli che curano i malati po-veri in Africa. Vinci il tuo Pallone d’oroIl Calcio è uno sport che affascina e coinvolge oltre 2 miliardi di perso-ne nel mondo. I veri tifosi non bada-no alla pioggia, al gelo e alla calura estiva e fanno sacrifici per riuscire a seguire la squadra del cuore. Il Pal-lone d’Oro è il premio più ambito da ogni calciatore: ma un Campione en-tra nel cuore di ognuno di noi se si ricorda anche di chi vive in povertà, specialmente se bambini, dando loro un aiuto consistente ed una speran-za. E’ il caso di Kakà, e di tanti altri campioni.Una delle cose più belle che è sorta e si sviluppa all’ombra del pallone è la solidarietà verso chi soffre: molte squadre hanno dato vita ad una Fon-dazione per sostenere progetti di svi-luppo nei Paesi più poveri del mon-do. Le Partite del Cuore coinvolgono personaggi pubblici come Cantanti, Piloti, ex campioni di Calcio, ecc. a scopo di beneficenza e con progetti ben specifici. Vedi la recente partita di Firenze per l’ex-giocatore Borgo-novo e la ricerca contro la Sla. Il vero Pallone d’oro è quello della soli-darietà, ed ognuno di noi può vincerlo, aiutando altre persone che soffrono,

spesso senza nessuna umana spie-gazione, come i bambini. Acquistan-do questo pallone permetti l’amplia-mento della Pediatria dell’Ospedale gestito dai Fatebenefratelli in Africa (ad Afagnan, nel Togo): il preventivo di spesa è di ca. € 25.000 e almeno altri 100 posti letto potranno salvare molti bambini.

Ospedale “Saint Jean de Dieu” di Afagnan-TogoLa scelta è ricaduta in una delle zone più povere del Togo e totalmente sguarnita di assistenza medica, che raccoglie una popolazione di oltre 100.000 abitanti. Inizialmente (anno

1964) i posti letto erano 82. Da allo-ra, la capacità ricettiva è aumentata: attualmente ci sono 270 posti letto, costantemente occupati da malati po-veri e spesso in gravi condizioni. Ci sono i reparti di Medicina, Chirurgia, Maternità e di Pediatria, il servizio di Radiologia e di Laboratorio analisi, tutti sempre affollati.L’Ospedale lavora ad alto livello medi-co scientifico, anche come Ospedale universitario e collabora con l’Univer-sità di Medicina di Milano per l’Orto-pedia e la Traumatologia.La Pediatria è il reparto più vivace di tutto l’Ospedale: i sorrisi si mescola-no, a volte, alle lacrime per la gioia

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di vivere e ricominciare a correre e saltare. I posti letto sono 80 ma sono insufficienti ed è presente all’inter-no una « piccola scuola» per l’inse-gnamento ai bambini ricoverati per lungo tempo (riabilitazione dopo la poliomielite, ulcera di Buruli, osteo-mielite, ecc.).

Ospedale “Saint Jean de Dieu” di Tanguiéta - BeninL’ospedale di Tanguiéta è stato fon-dato nel 1970 ed aveva la capacità di 80 posti letto. Nel 1979/80 un’epide-mia di morbillo ha provocato la morte di 5.000 bambini ed i pochissimi che si erano salvati dovevano dir grazie all’ospedale. Attualmente ha 230 po-sti letto, purtroppo insufficienti per una popolazione di oltre 70.000 abitanti. Si è costruita una grande Pediatria e si è ingrandita la Maternità. A Tanguiéta il clima non è propizio per la salute dei poveri: la stagione secca dura otto mesi e mette a dura prova la resistenza fisica soprattutto dei bambini, che deperiscono pro-gressivamente e spesso muoiono di fame. Le mamme di solito ricorrono all’ ospedale quando i bambini sono moribondi.

Necessità più urgenti degli ospedaliLa Pediatria di Tanguiéta: è stata co-struita nel 1980. Essa ha la capacità di 80 letti, ma in Africa i letti non con-tano, basta una stuoia per terra. In realtà, nella Pediatria e nel corridoio antistante ci sono sempre 150/180 mamme con i loro piccoli, sia mala-ti che sani. Questi bambini sono per lo più molto piccoli, uno o due anni. Si tratta di lattanti che le madri non riescono a nutrire a sufficienza. Nel-la Pediatria questi bambini vengono sottoposti a terapia intensiva con tra-sfusioni di sangue, fleboclisi e nutri-zione forzata con sondino naso-ga-

strico, ecc. e si salvano in gran parte. I costi delle cure in questi 10-15 gior-ni sono abbastanza alti per l’Africa ma non per noi europei, € 200,00 ( € 15,00 al giorno ). Questa è la ra-gione per cui alleghiamo un bolletti-no postale prestampato chiedendo una piccola offerta con la motivazio-ne: PER I FATEBENEFRATELLI - salva un vita. Superata la fase acuta, i bambini, se non hanno altre malattie, vengono tra-sferiti nel Centro Nutrizionale per una lunga convalescenza e ricostituzione fisica: la mamma ed i fratellini spesso li seguono perché non possono re-stare da soli al villaggio. Accanto alla Pediatria c’è un’ampia aula scolastica per i bambini lungodegenti. Un inse-gnante a tempo pieno e una Suora seguono questi bambini perché non perdano l’anno scolastico.Lotta contro l’AIDS: oggi in Africa l’Aids uccide più di qualsiasi guerra. Su circa 40 milioni di malati nel mon-do, 29 si trovano in Africa. Su 3 mi-lioni di morti, 2,2 sono africani, così come il 75% dei nuovi contagiati. Nel 2004 l’O.M.S. (Organizzazione Mon-diale della Sanità) ha dato il via ad un progetto che impegnava l’Ospe-dale di Tanguiéta con altri tre Ospe-dali a prendere in cura 400 malati di AIDS: attualmente solo nell’Ospeda-le di Tanguiéta i malati di AIDS sotto-posti ai medicinali antiretrovirali men-sili sono quasi 500 e quelli HIV sono più di 1.000.Il problema dell’AIDS è sorto in Afri-ca verso la fine degli anni ’80. Le pri-me cure sono state fatte con la kin-kéliba (combretum micranthum). Le sue foglie sono conosciute da seco-li come rimedio efficacissimo con-tro le epatiti B e C. Poi si è scoperto che sono efficaci anche con i mala-ti di HIV: rallentano il processo del-la malattia. Chi vuole sperimentare in Italia questa medicina può con-

tattare il medico religioso dei F.B.F. Fra Fiorenzo Priuli. e-mail: fiorenzo.tgta@ yahoo.it

Associazione “Uniti per Tan-guiéta e Afagnan = UTAON-LUSDa dodici anni a questa parte i Fate-benefratelli hanno visto sorgere (05-09-96) e svilupparsi l’Associazione UTA ONLUS che raccoglie Fondi in aiuto dei Fatebenefratelli per soste-nere gli Ospedali africani di Afagnan e di Tanguiéta. Recentemente i F.B.F. hanno affidato a questa Associazio-ne il compito di gestire tutte le offerte che arrivano da vari canali a favore delle Opere Africane. L’UTA offre, me-diante uno studio commercialista, una gestione trasparente dei Fondi. I reli-giosi missionari che vengono annual-mente in Italia danno testimonianza dell’arrivo dei Fondi, della realizzazio-ne dei progetti programmati e porta-no i loro ringraziamenti ai benefatto-ri. La direzione dell’UTA mantiene le relazioni con i benefattori, ringrazia con lettera ogni singolo offerente e produce la dichiarazione per la de-trazione delle offerte dalla denuncia dei redditi. Ecco il motivo per cui vi presentiamo il bollettino postale pre-stampato e le coordinate Bancarie della Banca dell’UTA. Il Signore benedica tutti i Palloni d’Oro della solidarietà. Fra Luca Beato, Sac. dei F.B.F.

c/c postale 14280366 a utaonlus, Via Ca’ Cornaro, 5 - 36060 Romano d’Ezzelino VIBanca Popolare di Marostica, filiale di Romano d’Ezzelino VI: Iban IT41 G055 7260 900C C087 0004 248Per informazioni: Fra Luca Beato, Via Pilastroni, 4 - 25125 Brescia tel. 03035011 cell. 3479197868 Sito web: www.uta96.it E-mail: [email protected]

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Idee e problemi dei comitatinella tappa bresciana del tour

Partecipato incontro a Brescia con la Presidenza nazionale del CSI

Nella cornice del Centro “Paolo VI” di Brescia, sabato 13 dicem-bre si è svolta la tappa lombarda

del “Tour delle Regioni” avviato dal-la presidenza nazionale di Massimo Achini. Si è trattato di una tappa mol-to partecipata e che ha sviscerato le problematiche e le piste di lavoro del Csi del terzo millennio. Quel Csi cui Massimo Achini ha chiesto di esse-re coraggioso e di compiere un de-ciso salto di qualità. “La Lombardia – ha detto infatti Achini - a seconda di come si vogliano leggere i dati, rap-presenta un terzo o un quarto del Csi nazionale. In questo momento, poi, il Csi Lombardia esprime importanti cariche istituzionali”.Massimo Achini, quindi, ha invitato ad attuare nel quotidiano anche la sus-sidiarietà associativa. “Occorre – ha auspicato – che qualcuno si faccia locomotiva. E spero possa esserlo la Lombardia”. Per il presidente nazionale, sono quattro le parole chiave da seguire e cioè valorizzare (con riferimento al territorio), ringraziare (in particolare chi opera nei Comitati), sognare (con autentica passione educativa, vero nodo cruciale) e orientare (innovan-do continuamente lo sport).Il presidente regionale Giuseppe Va-lori, nel suo intervento, ha rimarcato sottolineato carenze e prospettive per il CSI lombardo: “Abbiamo il 56% di società monosportive e un 73.3% di tesserati uomini. È bello, da questo punto di vista, rilevare come il nostro

calcio a 7 lombardo rappresenti ben il 66% di quello nazionale. Tuttavia, serve un’associazione che associ, che formi, che entri di più in dialogo con il mondo della scuola e che va-lorizzi sempre di più il mondo femmi-nile. Sono punti irrinunciabili per un Csi che vuole essere autenticamen-te e pienamente educativo».Il consulente ecclesiastico regionale, don Basilio Mascetti, ha invitato tutti a una maggiore vicinanza e dialogo con la Chiesa attraverso le parrocchie e gli oratori. Su questo versante, mons. Paganini, consulente nazionale, ha annunciato la presentazione a Ber-gamo, il 7 marzo 2009, di una ricer-

ca, frutto della collaborazione tra le diocesi lombarde e l’Università Cat-tolica del Sacro Cuore di Milano, sul tema “Sport e oratorio”. I 13 comitati (nell’ordine di intervento Brescia, Cre-mona, Mantova, Milano, Lecco, Valle-camonica, Pavia, Lodi, Bergamo, Va-rese, Crema, Como e Sondrio), con interventi che hanno espresso grande preoccupazione per l’appeal del Csi sul versante dei 14-18enni, chiesto lumi su come comunicare e su come fare marketing territoriale. Sono stati toccati anche i temi caldi come quelli della famiglia e dei volon-tari e dipendenti presenti nei Comitati. Anche arbitri, allenatori e formazione hanno consentito di mettere in luce un Csi vitale e molto propositivo. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale Massimo Achini, che soddisfatto di quanto ascoltato, ha rilanciato, ben conscio di giocare, in pratica, in casa. “A voi – ha detto rivolgendosi alla platea di presidenti e componenti dei Comitati - chiedo di vincere il campionato perché vedo quanto siete capaci. Sull’attività giova-nile abbiamo già mosso alcune pedi-ne per mettere risorse a disposizione del territorio. Dobbiamo fare forma-zione, ha concordato coi presidenti, ma in modo diverso e interessando anche i dirigenti. Ravvisate delle cri-ticità col Coni? Io credo che nel Coni bisogni stare con atteggiamento pro-positivo, così come si deve dialogare con gli altri enti di promozione sporti-va di area cattolica”.

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Arbitri e giudici regionali di tutte le discipline sportive si ritrove-ranno a Boario Terme per uno

stage formativo organizzato dal CSI Lombardia. L’appuntamento è per il 10 e 11 gennaio 2009 all’Hotel Ex-celsior, struttura che ospiterà il cor-so, con modalità differenti a secon-da delle diverse specialità sportive. L’iniziativa, rivolta a giudici e arbitri di gara regionali o a direttori di gara che svolgono attività nel proprio comitato da almeno due anni, è un’occasione per approfondire la tecnica e il ruo-lo del giudice e dell’arbitro all’interno dell’associazione.Ad inaugurare la due giorni formativa saranno gli arbitri degli sport di squa-dra attesi in Vallecamonica già nel-

Boario Terme ospitala formazione degli arbitri regionali

Il 10 e 11 gennaio in Vallecamonica lo stage regionale dei direttori di gara

la serata di venerdì 9 gennaio; dopo l’accoglienza e la cena è prevista per i direttori di gara iscritti allo stage una serata associativa. Il programma del-lo stage prevede alle ore 9 di saba-to 10 gennaio con la presentazione dell’iniziativa seguita dalla lezione tecnica con il supporto di materiale video. Nel pomeriggio i partecipanti allo stage regionale visioneranno al-cuni incontri di calcio, pallavolo e pal-lacanestro per tornare in aula alle ore 18 ed affrontare alcuni quiz per disci-plina tecnica. Dopo la correzione del questionario da parte del docente la cena e la serata libera. La mattinata di domenica sarà aperta dell’incon-tro sul tema “Faccio l’arbitro perché mi diverto” quindi l’incontro con alcuni

componenti della Presidenza regio-nale del CSI Lombardia e la Santa Messa che alle ore 11,45 conclude la due giorni di formazione. All’appunta-mento di Boari Terme parteciperanno anche i giudici di gara e i presiden-ti di giuria di karate e judo e i giudici regionali di atletica. Per questi diret-tori di gara il CSI lombardo ha previ-sto uno stage di una sola giornata; il corso è programmato per sabato 10 gennaio e prevede una lezione tec-nica il mattino, una prova pratica nel primo pomeriggio seguita da un quiz tecnico valutato poi dal docente del corso. In serata il saluto del responsa-bile regionale dei direttori di gara. La frequenza allo stage e il superamento del test consentono il mantenimento o meno del ruolo regionale.

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Commissione tecnica tennistavoloComunicato N° 4 del 22 Dicembre 2008

Trofeo «F.lli Castellanelli marmi e graniti»

4ª GiornataPolisportiva Ossimo - TT. C.G. Rogno B 5 - 0Pol. Or. Piancamuno 2 - Pol. Gratacasolo 2 - 3Pol. Or. Piancamuno 1 - TT. CG Rogno A 1 - 4Riposa: Pol. Oratorio Piancamuno 3

Classifica1 .Pol. Oratorio Piancamuno 3 62. Pol. Oratorio Piancamuno 2 63. TT. C.G. Rogno A 64. Polisportiva Ossimo 65. Polisportiva Gratacasolo 66. TT. C.G. Rogno B 37. Pol. Oratorio Piancamuno 1 3

ATTENzIONESi ricorda che,da calendario,le squadre che giocano in “casa” devono portarsi segnapunti e pal-line per poter di-sputare gli incontri previsti.La quinta giornata è prevista per giovedì 08/01/2009 a partire dalle ore 20.30 presso l’oratorio di Corti a Costa Vol-pino.La commissione tecnica tennistavolo augura a tutti un santo Natale ed un felice anno nuovo.

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Commissione tecnica bocceComunicato N° 5 del 22 Dicembre 2008

Trofeo «Orologeria Ottica Nodari – Piamborno»

Partita Terna Coppia Singolo TotaleCasa della scarpa Edolo- A.S.D.oratorio Don Bosco 12-02 12-02 09-12 33-16

Seg de Marie Cimbergo B- Vall.giochi Sonico 08-12 09-12 12-0 29-24

Bar Sport S.Giulia A- Gratacasolo A 09-12 04-12 03-12 16-36

Mart. Macchine Esine- Gratacasolo B 12-08 12-05 12-11 36-24

Gratacasolo C- Centro anziani Malegno 04-12 04-12 03-12 11-36

Pizzeria Astra Edolo- Bar alla Fonte Cogno 1 05-12 12-10 08-12 25-34

Bar alla Fonte Cogno 2- Pizzeria Alpi Edolo 08-12 11-12 12-11 31-35

Seg de Marie Cimbergo A- U.I.S.P.Berzo 03-12 12-03 07-12 22-27

Bar Sport S.Giulia C- Auto Moreschi Malanno 10-12 06-12 08-12 24-36

Classifica1 Pizzeria Alpi Edolo 1752 Auto Moreschi Malonno 1723 Gratacasolo A 1694 Vallecamonica giochi Sonico 1665 Segheria De Marie Cimbergo A 1616 Segheria De MARIE CIMB. B 1607 Bar Sport S.Giulia C 1567 Centro Anziani Malegno 1568 Martinazzi Macchine Malegno 1529 Casa della Scarpa Edolo 14210 Bar alla fonte Cogno 1 13611 U.I.S.P. Berzo Inferiore 13412 Bar alla fonte 2 12613 Bar Sport S. Giulia A 12314 Pizzeria Astra Edolo 11815 Oratorio Gorzone 10716 Gratacasolo B 10117 Gratacasolo C 90

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