Cremazione diossine in atmosfera
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Università degli Studi di PadovaUniversità degli Studi di PadovaFacoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Medicina e Chirurgia
CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE
DEGLI IMPIANTI di CREMAZIONE DEGLI IMPIANTI di CREMAZIONE
nella PROVINCIA di VENEZIAnella PROVINCIA di VENEZIA
A.R.P.A.V A.R.P.A.V
Dipartimento Provinciale di VeneziaDipartimento Provinciale di Venezia
Giuliano TrevisanGiuliano Trevisan
Ottobre 2010Ottobre 2010
Dr.ssa Barbara LorenzoniDr.ssa Barbara Lorenzoni T.P.A. Massimo ZamengoT.P.A. Massimo Zamengo
T.P.A. Lorenzo PenzoT.P.A. Lorenzo Penzo
RingraziamentiRingraziamentiRINGRAZIO I MIEI COLLEGHI PER L’ATTIVITÀCHE HANNO SVOLTO A RINGRAZIO I MIEI COLLEGHI PER L’ATTIVITÀCHE HANNO SVOLTO A
DISPETTO DELLE REGOLE ATTUALI, CHE NON HANNO MAI VALORIZZATO DISPETTO DELLE REGOLE ATTUALI, CHE NON HANNO MAI VALORIZZATO SUFFICIENTEMENTE LA FATICA, L’IMPEGNO E LA PROFESSIONALITÀ SUFFICIENTEMENTE LA FATICA, L’IMPEGNO E LA PROFESSIONALITÀ
NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DI QUESTO LAVORO.NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DI QUESTO LAVORO.
ObiettiviObiettiviDESCRIVEREDESCRIVERE,, VALUTAREVALUTARE e e STIMARESTIMARE
le emissioni in atmosfera in particolare di alcunile emissioni in atmosfera in particolare di alcuniComposti Organici PersistentiComposti Organici Persistenti (POP’s). (POP’s).
CONFRONTARECONFRONTARE i livelli emissivi stimati i livelli emissivi stimati
con quanto riportato a livello Europeocon quanto riportato a livello Europeo
FORNIRE INFORMAZIONIFORNIRE INFORMAZIONI utili al popolamento utili al popolamento dell’dell’Inventario delle fonti di EmissioniInventario delle fonti di Emissioni
di inquinanti in atmosfera (di inquinanti in atmosfera (INEMARINEMAR))
tentare di tentare di INDIVIDUARE LE IMPRONTEINDIVIDUARE LE IMPRONTE delle abbondanze relative delle abbondanze relative
caratteristiche nelle emissioni di questo processocaratteristiche nelle emissioni di questo processo
PERCHÉ un’INDAGINE sulle EMISSIONI PERCHÉ un’INDAGINE sulle EMISSIONI
degli IMPIANTI CIMITERIALI di degli IMPIANTI CIMITERIALI di
CREMAZIONE?CREMAZIONE?
INDIAINDIA
10 10 %%
73 73 %%
77 77 %%75 75
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71 71 %%
73 73 %%
43 43 %%
18 18 %%
27 27 %%
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4,5 4,5 %%
47 47 %%
4 %4 %
33 33 %%
29 29 %%
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100PERCENTUALI EUROPA
La CREMAZIONE in EUROPA nel 2006La CREMAZIONE in EUROPA nel 2006
MEDIA EUROPEAMEDIA EUROPEA 39 %39 %
4646 IMPIANTI IMPIANTI5858˙̇500500 CREMAZIONI CREMAZIONI
STIMASTIMA 1 impianto per provincia 1 impianto per provincia entro 15 anni nel Nord Italiaentro 15 anni nel Nord Italia
La CREMAZIONE in ITALIA nel 2007 La CREMAZIONE in ITALIA nel 2007
MEDIAMEDIA 10.3 %10.3 %
Percentuali di cremazione in Percentuali di cremazione in Italia vicine al Italia vicine al 30 %30 % nel nel 20502050
7 7 impiantiimpianti
7˙450 7˙450 cremazionicremazioni
BE
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PERCENTUALI PROVINCIALI
Circa 50 % Circa 50 %
sul totale regionalesul totale regionale
11,4 %11,4 %
VENETO 2007VENETO 2007
CREMAZIONE DEI RESTI CREMAZIONE DEI RESTI MORTALI MORTALI
CENERI di CREMAZIONECENERI di CREMAZIONE
(1500-2000 gr)(1500-2000 gr)
PROCESSO DI OSSIDAZIONE PROCESSO DI OSSIDAZIONE
POST COMBUSTIONEPOST COMBUSTIONE
RAFFREDDAMENTO FUMIRAFFREDDAMENTO FUMI
DOSAGGIO DOSAGGIO REAGENTEREAGENTE
FILTRAZIONE FUMIFILTRAZIONE FUMI
RESIDUI DI FILTRAZIONERESIDUI DI FILTRAZIONE
SCARICO IN SCARICO IN ATMOSFERAATMOSFERA
CINERARIO CINERARIO
Cimitero di VeneziaCimitero di Venezia
ASPETTO ASPETTO ETICO RELIGIOSOETICO RELIGIOSO
ASPETTO ASPETTO TECNOLOGICOTECNOLOGICO ASPETTO AMBIENTALEASPETTO AMBIENTALE
Dal punto di vista tecnico è unDal punto di vista tecnico è un PROCESSO IRREVERSIBILEPROCESSO IRREVERSIBILE mediante il quale un corpo, con mediante il quale un corpo, con
l’intenso calore e l’evaporazione, viene ridotto in cenere; l’intenso calore e l’evaporazione, viene ridotto in cenere; un modo veloce di fare quello che compie la un modo veloce di fare quello che compie la
natura in molti anni. natura in molti anni.
SALA del CoommiatoSALA del Coommiato
Cimitero di Marghera Cimitero di Marghera
Congeneri
210 COMPOSTI SINGOLI (CONGENERI) ORGANOCLORURATI210 COMPOSTI SINGOLI (CONGENERI) ORGANOCLORURATI 75 Policlorodibenzodiossine 135 Policlorodibenzofurani75 Policlorodibenzodiossine 135 Policlorodibenzofurani
PCB
DIOSSINE e FURANIDIOSSINE e FURANIpolychlorinated dibenzo-p-dioxins (PCDD) polychlorinated dibenzofurans (PCDF) polychlorinated dibenzo-p-dioxins (PCDD) polychlorinated dibenzofurans (PCDF)
Sono compostiSono composti LIPOSOLUBILI LIPOSOLUBILI
Diossine e Furani sono sostanze classificate come sicuramente Diossine e Furani sono sostanze classificate come sicuramente CANCEROGENECANCEROGENE inserita nel gruppo 1, “Cancerogeni per l'uomo” dalla inserita nel gruppo 1, “Cancerogeni per l'uomo” dalla IARCIARC, dal 1997, dal 1997
Mediamente il 90% Mediamente il 90% dell'esposizione umanadell'esposizione umana alla diossina avviene alla diossina avviene attraverso gli alimentiattraverso gli alimenti (in particolare (in particolare dal grasso di animali a loro volta esposti) e non direttamente per via aerea FENOMENO di dal grasso di animali a loro volta esposti) e non direttamente per via aerea FENOMENO di BIOACCUMULOBIOACCUMULO
DEPOSIZIONE al SUOLODEPOSIZIONE al SUOLO
NANOGRAMMI = 10NANOGRAMMI = 10-9-9 grammi PICOGRAMMI = 10 grammi PICOGRAMMI = 10-12-12 grammi grammi
11aa fase - PIANIFICAZIONE dell’ INTERVENTO fase - PIANIFICAZIONE dell’ INTERVENTO
Progettazione del controlloProgettazione del controllo
Sopralluogo IspettivoSopralluogo Ispettivo
Verifiche Gestionali Funzionalità impiantiVerifiche Gestionali Funzionalità impianti
Procedure di controlloProcedure di controllo
DOSATORE REAGENTE
Sopralluogo IspettivoSopralluogo Ispettivo
Sistema di Sistema di condensazionecondensazione
22aa fase - CAMPIONAMENTO EMISSIONI fase - CAMPIONAMENTO EMISSIONI
ATTIVITÀ PRELIMINARIATTIVITÀ PRELIMINARI Attività di laboratorioAttività di laboratorioTrattamenti di CleaningTrattamenti di Cleaning
Trattamento di Trattamento di pulizia pulizia
Preassemblaggio Preassemblaggio evitare evitare
contaminazionicontaminazioni
Trasporto Trasporto in situin situ
ATTIVITÀ in SITOATTIVITÀ in SITOLogistica / analisi preliminariLogistica / analisi preliminari
Misure preliminariMisure preliminariUNI 10169 UNI 10169
UNI-EN 1948 UNI-EN 1948 UNI-EN 13284UNI-EN 13284
Linea PrelievoLinea Prelievo
ALTEZZA del CAMINO:ALTEZZA del CAMINO: 8 8 ÷ 10 m÷ 10 m
DIAMETRO del CAMINO:DIAMETRO del CAMINO: 0.300 m 0.300 m
VELOCITA’ dei FUMI IN CAMINO:VELOCITA’ dei FUMI IN CAMINO: 8 8 ÷÷ 20 m/s 20 m/s
PORTATA FUMI SECCHI :PORTATA FUMI SECCHI : 1200 Nm3 /h 1200 Nm3 /h
TEMPERATURA dei FUMI EMESSI:TEMPERATURA dei FUMI EMESSI: 125 °C 125 °C
Dicembre 2008Dicembre 2008Luglio 2008Luglio 2008Ottobre 2008Ottobre 2008
Il campionamento è la fase più importante dell’analisiIl campionamento è la fase più importante dell’analisi
INDICE ISOCINETICOINDICE ISOCINETICOUNI-EN 13284UNI-EN 13284
RECUPERI STANDARD MARCATIRECUPERI STANDARD MARCATIEN 1948EN 1948
PARAMETRI di VALIDAZIONEPARAMETRI di VALIDAZIONE
3a fase - ANALISI - EN 1948/2-3 Method EPA 1613B/19943a fase - ANALISI - EN 1948/2-3 Method EPA 1613B/1994
1 - Estrazione1 - Estrazione
2 - Purificazione2 - Purificazione
3 – Determinazione 3 – Determinazione HRMS HRMS
HRMS HRMS
ConcentrazioneConcentrazioneDiossineDiossine
RISULTATI RISULTATI
OUTPUTOUTPUTPCDD/FPCDD/F nei fumi nei fumi
2,44 ng I-TEQ/Nm32,44 ng I-TEQ/Nm3
(min 0,01 – max 7,95)(min 0,01 – max 7,95)
INPUTINPUTDiossina nel grasso del sangueDiossina nel grasso del sangue
9,4 ÷ 16,1 9,4 ÷ 16,1 pg/g grassopg/g grasso Corrispondente a emissione diCorrispondente a emissione di
0,08 ÷ 0.14 0,08 ÷ 0.14 ng ng I-TEQI-TEQ/m3/m3
D.Lgs 133/05 limite 0,1 D.Lgs 133/05 limite 0,1 ng ng I-TEQ/m3I-TEQ/m3
IPAIPA nei fumi nei fumi4˙300 ng/ Nm34˙300 ng/ Nm3
(min 15,2 – max 20˙990)(min 15,2 – max 20˙990)
D.Lgs 133/05 limite 10D.Lgs 133/05 limite 10˙̇000 000 ngng I-TEQ/m3 I-TEQ/m3
RIFORMAZIONERIFORMAZIONE
Fattori di EmissioneFattori di Emissione
MEDIA EuropaMEDIA Europa
Impianto 1Impianto 1
Impianto 2Impianto 2
Impianto 3Impianto 3
11,4 11,4 µµg I-TEQ/cremazioneg I-TEQ/cremazione
1,6 1,6 µµg I-TEQ/cremazioneg I-TEQ/cremazione
0,04 0,04 µµg I-TEQ/cremazioneg I-TEQ/cremazione
Quantità stimata emessa per CremazioneQuantità stimata emessa per Cremazione
4,4 4,4 µµg I-TEQ/cremazioneg I-TEQ/cremazione(min 0,016– max 14,3)(min 0,016– max 14,3)
MEDIE IMPIANTO 1
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
350,0
TCDD PCDD HxCDD HpCDD OCDD TCDF PCDF HxCDF HpCDF OCDF
MEDIE IMPIANTO 2
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
350,0
TCDD PCDD HxCDD HpCDD OCDD TCDF PCDF HxCDF HpCDF OCDF
Abbondanze relative
MEDIE IMPIANTO 3
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
TCDD PCDD HxCDD HpCDD OCDD TCDF PCDF HxCDF HpCDF OCDF
Impianti 1 e 2 Impianti 1 e 2 similari similari Prevalenza Prevalenza di Furani sulle Diossinedi Furani sulle Diossine
Abbondanze relative
Abbondanze relative
Impianto 1Impianto 1
Impianto 2Impianto 2
Impianto 3Impianto 3 TC
DD
PC
DD
Hx
CD
D
Hp
CD
D
OC
DD
TC
DF
PC
DF
Hx
CD
F
Hp
CD
F
OC
DF
IMPIANTO2_2003
IMPIANTO1_2008
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
IMPRONTE CONGENERI su polveri FILTRO
IMPIANTO2_2003 IMPIANTO1_2008
Polveri da filtrazione Polveri da filtrazione Impianto 1 e Impianto 2Impianto 1 e Impianto 2
Impianto 3Impianto 3CorrispondenzaCorrispondenza con impianti con impianti
a tecnologia similea tecnologia simile
L’Impronta delle DIOSSINEL’Impronta delle DIOSSINE
????…... INQUINIAMO ANCHE DA MORTI ?INQUINIAMO ANCHE DA MORTI ?
Diossina Diossina Concentrazione Concentrazione media nei fumimedia nei fumi
2,44 ng 2,44 ng I-TEQI-TEQ/m3 /m3 (min 0,01– max 7,95)(min 0,01– max 7,95)
Quantità di DIOSSINE emesseQuantità di DIOSSINE emesse
20 mg20 mg I-TEQ I-TEQ/anno/annoSu circa 4000 cremazioniSu circa 4000 cremazioni
Incenerimento RSUIncenerimento RSU
5 mg 5 mg I-TEQI-TEQ/anno/anno4848˙̇000 tonn.RSU 000 tonn.RSU (media 2001-2008)(media 2001-2008)
D.Lgs 133/05 incenerimento rifiuti D.Lgs 133/05 incenerimento rifiuti 0.1 ng 0.1 ng I-TEQI-TEQ/m3/m3
(*)Mercurio (*)Mercurio Concentrazione Concentrazione nei fuminei fumi
min min 0.0030.003 mg/m3 - max mg/m3 - max 0.2900.290 mg/m3 mg/m3
EMISSIONI DA IMPIANTI DI CREMAZIONE Venezia 2001EMISSIONI DA IMPIANTI DI CREMAZIONE Venezia 2001 *A.Santarsieroa, G. Trevisanb, G. Cappielloa,
G.Formentonb and E. Dell'Andreab
In Italia, attualmente, la cremazione In Italia, attualmente, la cremazione non è consideratanon è considerata una fonte di emissione una fonte di emissione rilevante di rilevante di diossine.diossine. Ma a livello locale l’impatto può essere significativo qualora l’impianto crematorio sia Ma a livello locale l’impatto può essere significativo qualora l’impianto crematorio sia inserito in un contesto agricolo o urbano inserito in un contesto agricolo o urbano
I I risultatirisultati sperimentali ottenuti in questo lavoro sperimentali ottenuti in questo lavoro sono in lineasono in linea con i dati riportati nell’inventario con i dati riportati nell’inventario Europeo delle emissioni, confermando, anche se stimati su poche misure, sia i fattori di emissione Europeo delle emissioni, confermando, anche se stimati su poche misure, sia i fattori di emissione che le concentrazioni di diossina. che le concentrazioni di diossina.
È stata stimata in È stata stimata in 20 mg I-TEQ /anno20 mg I-TEQ /anno la quantità di diossine emesse dagli impianti di cremazione la quantità di diossine emesse dagli impianti di cremazione presenti in provincia di Venezia. Allo stato attuale questo valore risulta essere presenti in provincia di Venezia. Allo stato attuale questo valore risulta essere circa quattro voltecirca quattro volte la la stima della quantità annua emessa dall’impianto di incenerimento RSU presente nell’area del comune stima della quantità annua emessa dall’impianto di incenerimento RSU presente nell’area del comune di Venezia. di Venezia.
Le emissioni in atmosfera sono Le emissioni in atmosfera sono caratterizzate da specifica improntacaratterizzate da specifica impronta delle abbondanze relative delle abbondanze relative legate alla geometria dell’impiantolegate alla geometria dell’impianto
La formazione di diossine e furani, può essere minimizzata mediante l’applicazione delle Best La formazione di diossine e furani, può essere minimizzata mediante l’applicazione delle Best Available Technology (BAT), che devono essere contestualizzate nel luogo in cui questi impianti Available Technology (BAT), che devono essere contestualizzate nel luogo in cui questi impianti sono giocoforza inseriti.sono giocoforza inseriti.
Viste le risultanze della presente indagine e la tendenza all’aumento del fenomeno nei prossimi Viste le risultanze della presente indagine e la tendenza all’aumento del fenomeno nei prossimi anni, risulta opportuno che lo Stato Italiano tratti l’argomento con una anni, risulta opportuno che lo Stato Italiano tratti l’argomento con una specifica legislazione specifica legislazione
CONCLUSIONICONCLUSIONI
La formazione di diossine e furani, può essere minimizzata mediante l’applicazione delle Best La formazione di diossine e furani, può essere minimizzata mediante l’applicazione delle Best Available Technology (BAT), che devono essere contestualizzate nel luogo in cui questi impianti Available Technology (BAT), che devono essere contestualizzate nel luogo in cui questi impianti sono giocoforza inseriti.sono giocoforza inseriti.
Viste le risultanze della presente indagine e la tendenza all’aumento del fenomeno nei prossimi Viste le risultanze della presente indagine e la tendenza all’aumento del fenomeno nei prossimi anni, risulta opportuno che lo Stato Italiano tratti l’argomento con una anni, risulta opportuno che lo Stato Italiano tratti l’argomento con una specifica legislazione specifica legislazione
Le emissioni in atmosfera sono Le emissioni in atmosfera sono caratterizzate da specifica improntacaratterizzate da specifica impronta delle abbondanze relative delle abbondanze relative legate alla geometria dell’impiantolegate alla geometria dell’impianto
La formazione di diossine e furani, può essere minimizzata mediante l’applicazione delle Best La formazione di diossine e furani, può essere minimizzata mediante l’applicazione delle Best Available Technology (BAT), che devono essere contestualizzate nel luogo in cui questi impianti Available Technology (BAT), che devono essere contestualizzate nel luogo in cui questi impianti sono giocoforza inseriti.sono giocoforza inseriti.
Viste le risultanze della presente indagine e la tendenza all’aumento del fenomeno nei prossimi Viste le risultanze della presente indagine e la tendenza all’aumento del fenomeno nei prossimi anni, risulta opportuno che lo Stato Italiano tratti l’argomento con una anni, risulta opportuno che lo Stato Italiano tratti l’argomento con una specifica legislazione specifica legislazione
RISULTATIRISULTATI
RISULTATIRISULTATI
IPAIPAPCDD/FPCDD/F
≈ 600 mt
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione