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Costruzioni e cemento: la recessione continua Centro Studi Economici e Sociali Osservatorio Congiunturale GEI - Bologna, 16 novembre 2011 Federico Giovannini

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Costruzioni e cemento: la recessione continua

Centro Studi Economici e Sociali

Osservatorio Congiunturale GEI - Bologna, 16 novembre 2011 Federico Giovannini

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Indice

Costruzioni: il quadro internazionaleCostruzioni: il quadro internazionale

Costruzioni: lo scenario italiano Costruzioni: lo scenario italiano

Il settore del cementoIl settore del cemento

2GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

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3GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

La caduta dell’attività in Europa è apparentemente arrivata al fondo…

Nei primi tre trimestri del 2011, l’indice della produzione in costruzioni ha evidenziato una timida ripresa, pur rimanendo vicino ai livelli minimi raggiunti in T4/10

Gli investimenti e i permessi di costruzione residenziali stagnano rispettivamente intorno al 20% e al 50% dei livelli di picco pre crisi

Fiducia e ordinativi stanno lentamente recuperando anche se da livelli estremamente depressi

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InvestimentiPermessi

Fonte: Eurostat; dati trimestrali, destagionalizzati

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Investimenti e permessi residenziali

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Fiducia

Ordinativi

Indicatori di fiducia (saldi %)

Fonte: UE; dati mensili, destagionalizzati

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Totale EdiliziaLavori pubblici

(T1-00=100)

Indice della produzione in costruzioni

Fonte: Eurostat; dati trimestrali, destagionalizzati

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4GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

...ma si accentuano i divari tra paesi, a livello di indicatori di fiducia...

Gli indicatori di fiducia settoriali sono migliorati significativamente in Germania, Francia e Regno Unito. Tuttavia qualche segnale di una nuova battuta di arresto è emerso negli ultimi dati

In Spagna invece fiducia e ordinativi rimangono su livelli molto negativi a conferma che una possibile svolta ciclica è ancora lontana dal materializzarsi

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Fiducia

Ordinativi

Germania: indicatori di fiducia (saldi %)

Fonte: UE; dati mensili, destagionalizzati

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FiduciaOrdinativi

Spagna: indicatori di fiducia (saldi %)

Fonte: UE; dati mensili, destagionalizzati

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Fiducia

Ordinativi

Francia: indicatori di fiducia (saldi %)

Fonte: UE; dati mensili, destagionalizzati

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FiduciaOrdinativi

GB: indicatori di fiducia (saldi %)

Fonte: UE; dati mensili, destagionalizzati

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5GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

...e di investimenti

L’aggiustamento settoriale non sembra essersi ancora esaurito in Spagna...

...mentre in Francia la recessione ha toccato il fondo all’inizio del 2010 grazie all’intenso supporto pubblico agli investimenti

I livelli di attività mostrano un moderato trend di crescita solo in Germani dove la dinamica settoriale continua a mostrarsi anticiclica rispetto agli altri paesi dell’area

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Abitazioni

Altre costruzioni

Totale

Francia: investimenti in costruzioni

Fonte: OCSE; dati trimestrali, destagionalizzati

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Abitazioni

Altre costruzioni

Totale

Germania: investimenti in costruzioni

Fonte: OCSE; dati trimestrali, destagionalizzati

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AbitazioniAltre costruzioniTotale

Spagna: investimenti in costruzioni

Fonte: OCSE; dati trimestrali, destagionalizzati

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Abitazioni

Altre costruzioni

Totale

GB: investimenti in costruzioni

Fonte: OCSE; dati trimestrali, destagionalizzati

(T1-00=100)

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6GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

Segni di forte debolezza permanogono negli USA

Nel residenziale, i livelli di spesa così come i permits e gli starts rimangono stagnanti

Segnali negativi arrivano dai pignoramenti che, sebbene in forte riduzione rispetto al 2010, si aggirano ancora intorno ad una media annuale di 1mln di unità

La componente pubblica risente dell’elevato indebitamento dei singoli stati e dall’inerzia nell’azione di politica economica

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PermitsStartsSpesa in valore (mld.$, sc.dx)

Fonte: US Census; dati mensili, destagionalizzati

Spesa nel residenziale vs permits e starts

(gen. 2000=100)

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Privato

Pubblico

Fonte: US Census; dati mensili, destagionalizzati

Spesa nel non residenziale

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Fonte: NAHB; dati mensili, destagionalizzati

Indicatore di fiducia NAHB

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Azioni preliminari

Aste

Riappropriazioni

Fonti: RealtyTrac; dati mensili

Pignoramenti ('000)

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Indice

Costruzioni: il quadro internazionaleCostruzioni: il quadro internazionale

Costruzioni: lo scenario italiano Costruzioni: lo scenario italiano

Il settore del cementoIl settore del cemento

7GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

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8GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

La recessione nelle costruzioni riguarda tutti i segmenti in Italia

A differenza dell’area euro, la fase recessiva non appare giunta a termine in Italia

In T2/11 la flessione degli investimenti ha riguardato tutti i segmenti

Il dato più negativo è il ritorno in forte flessione del segmento abitativo (tanto più significativo in quanto nel dato sono inclusi gli interventi di manutenzione/ riqualificazione che presentano invece una discreta tenuta)

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ItaliaArea euro

(2000=100)

Fonte: ISTAT, Eurostat; dati trimestrali destagionalizzati

Investimenti in costruzioni

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AbitazioniAltre costruzioni

(2000=100)

Fonte: ISTAT; dati trimestrali destagionalizzati

Italia: investimenti in costruzioni per comparto

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9GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

Dall’inizio dell’anno il grado di fiducia è di nuovo in flessione, pur muovendosi su livelli già assai bassi

Rimane ampia la forbice con la produzione industriale e il recupero mostrato nel mese di agosto può dimostrarsi un dato temporaneo (maggiore produzione in agosto dovuta alla diluizione dei piani ferie aziendali nel corso dell’anno)

Dopo aver mostrato segnali di ripresa, la produzione di cemento è tornata nuovamente a contrarsi in T3/11

…e gli indicatori settoriali non annunciano buone nuove

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Consegne interne di cemento(media mobile 4 termini)

Fonte:elaborazioni su dati AITEC; dati trimestrali

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Materiali da costruzione (ciclo-trend)Produzione industriale (ciclo trend)

(2000=100)

Indice della produzione industriale e di materiali da costruzioni

Fonte: elab. su dati Eurostat; dati mensili dest.

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ItaliaArea euro

Indicatore di fiducia nelle costruzioni

Fonte: Eurostat; dati mensili destagionalizzati

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10GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

…soprattutto nel residenziale

Dopo un discreto rimbalzo (in buona parte dovuto alla rinegoziazione dei mutui) i finanziamenti alle famiglie stanno di nuovo volgendo verso il basso

Gli scambi di abitazioni, che sembravano in lieve recupero nella prima parte del 2010, si sono nuovamente ridotti e sono ormai inferiori del 30% rispetto ai massimi precedenti

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Transazioni abitazioni(migliaia, mm 4 termini)

Fonte: elaborazioni su dati Agenzia del Territorio

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Finanziamento per acquisto abitazioni -erogazioni (mm 4 termini)

(T1-00=100)

Fonte: Banca d'Italia; dati trimestrali

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11GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

Le previsioni disponibili scontano un 2012 ancora negativo…

Il sentimento previsionale accoglieva (nelle previsioni precedenti) l’ipotesi che le costruzioni avessero ancora nel 2011 un segno (leggermente) negativo per tornare a crescere, sia pure moderatamente, nel 2012

Ora si attende invece una ulteriore contrazione nel 2012 (quinto anno consecutivo di flessione)

DEF (set.) -1.4 (0,0) -1.1 (1,2)Ance (sett.) -4.0 (-2,4) -3.2 --CSC (sett.) -1.3 (0,5) -0.8 (1,2)Ref (ott.) -1.7 (-0,2) -1.9 (0,2)Prometeia/ASI (nov.) -1.4 (-0,1) -1.9 (0,3)Euroconstruct (nov.) -3.9 (-0,8) -2.0 (2,5)UE (nov.) -1.5 (-0,7) -0.9 (1,6)Consensus -2.2 (-0,5) -1.7 (1,2)Per memoriaITC E&S studies -2.0 (-0,4) -3.5 --

Investimenti in costruzioni 2011-2012* (var.% in termini reali)

2011 2012

* In parentesi sono richiamati i valori stimati dagli stessi istituti nelle loro precedenti previsioni

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12GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

…e la ns. valutazione è ancora più pessimista

Due aspetti della ns. stima più negativa del consenso:

- nella misura: la flessione tornerebbe in prossimità di quella registrata nel 2010;

- nel profilo, posto che dopo una graduale attenuazione nel 2010 e 2011, il ritmo di contrazione tornerebbe ad aumentare

Inoltre, tutti i segmenti sarebbero contemporaneamente in flessione, con speciale menzione per il residenziale nuovo e per le opere del Genio Civile

2010 2011* 2012**Residenziale -2,5 -1,6 -3,1

di cui:nuovo -8,7 -6,5 -6,5

di cui: manutenzione 2,6 1,7 -1,0

Non residenziale -3,9 -2,0 -3,0

Opere Pubbliche -6,4 -3,0 -5,0

Totale costruzioni -3,7 -2,0 -3,5

Investimenti in costruzioni (var. % in termini reali)

* Preconsuntivo; ** Previsione Centro Studi ITC

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Contents

Costruzioni: il quadro internazionaleCostruzioni: il quadro internazionale

Costruzioni: lo scenario italiano Costruzioni: lo scenario italiano

Il settore del cementoIl settore del cemento

13GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

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14GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

La crisi ha colpito in modo profondo anche il settore del cemento

Crolli dell’ordine del 30, 45, 60% rispettivamente in Italia, USA, Spagna

Il processo di aggiustamento continua in Italia e Spagna

I consumi si sono stabilizzati negli USA grazie ai fondi dell’ARRA e alla ripresa della componente non residenziale privata

Solo la Francia ha recuperato dai minimi di fine 2010

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ConsumptionFrancia

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ConsumptionSpagna

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Consumo

USA

Fonti: elaborazioni su dati Aitec, US Geological Survey, statistiche nazionali e Eurostat; dati trimestrali

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15GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

Rimane ampio il divario con gli investimenti in costruzioni

La flessione nei consumi di cemento amplifica e (spesso) anticipa la flessione nelle costruzioni

Solo in Francia la caduta dei consumi di cemento è stata meno intensa nell’ultima recessione

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Spagna

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Fonte: elaborazioni su dati OCSE e Cembureau; dati annuali; 2011 preconsuntivi e stime interne

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Francia

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Italia

2006=1001981=100 1992=100

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CementoCostruzioni

USA

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16GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

Superata la recessione del 1973, il Pil ha continuato a crescere senza soluzione di continuità nell’area dei paesi più industrializzati (in media al 2.3% p.a.), mentre i consumi di cemento sono caduti in termini assoluti tornando ai livelli di fine anni sessanta

Si è insomma evidenziata una quasi totale divaricazione tra le condizioni macroeconomiche e la domanda di cemento

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Pil

1950-2010 cagr: Consumo di cemento 1,8%Pil 3,3%

UE15+USA+Giappone: Pil e consumo di cemento

Fonti: Cembureau, Maddison database; dati annuali

(1950=100)

L’analisi delle serie storiche presenta indicazioni preoccupanti per i paesi maturi…

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17GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

…e l’Italia non fa eccezione…

A partire dai primi anni ottanta i consumi di cemento in Italia sono stati caratterizzati da cicli a variabilità molto pronunciata

Con la contrazione attesa per il 2011, la domanda di cemento tornerebbe ai livelli del 1972

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CC

Pil

1950-2011* cagr: Consumo di cemento 3,1%Pil 3,2%

Italia: Pil e consumo di cemento

Fonti: Cembureau, Aitec, Maddison database; dati annuali; * 2011: nostre stime

(1950=100)

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18GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

…e le proiezioni a breve puntano ancora in basso…

Sulla base delle stime preliminari fino a giugno 2011, valutiamo la flessione dei consumi per l’intero anno attorno al 4,4%

Il 2011 rappresenterebbe quindi il quinto anno consecutivo di contrazione settoriale (oltre il 30% dal picco del 2006)

La contrazione dei consumi è attesa proseguire anche ad inizio 2012

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ConsumoPrevisionemm a 12 termini

Consumi di cemento (migliaia di tonn.)

Fonte: elaborazioni su dati AITEC, dati mensili

-5,9 -4,4 -2,02010 2011 T1-12/T1-11

Var. % a/a

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19GEI- 16 novembre 2011Italcementi CSES - Italcementi Group

Conclusioni

Per le costruzioni in Italia si prospetta un brusco cambio delle aspettative previsionali; da un quadro che contemplava l’avvio di una molto moderata ripresa alla prosecuzione della fase recessiva

Il cambio di scenario settoriale si è realizzato nella tarda primavera – estate 2011 ed è stato indotto essenzialmente dal peggioramento del quadro macroeconomico

Quest’ultimo impatta sia sul versante privato (minore formazione di reddito, più bassa occupazione, difficoltà nella concessione di credito) sia sul versante pubblico (ove i vincoli di spesa sono diventati ancora più stringenti). Il risultato sarà una contrazione estesa a tutti i segmenti

In queste condizioni, non si vedono i driver di una possibile svolta in senso positivo. La stagnazione potrebbe dunque estendersi anche oltre l’orizzonte del 2012 (quinto anno di caduta dell’output settoriale per un totale cumulato di circa -20%)