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Per il suo impatto sulla città e per le sue soluzioni controcor- rente, costituisce un episodio altissimo ed emblematico negli interventi residenziali sudame- ricani. Destinato alla classe me- dia, il terreno delle Torri si attesta a ridosso del centro sto- rico, in posizione leggermente rialzata rispetto alla città. L’area si trova, infatti, compressa tra un asse viario, la Plaza de Toros, ed il Parco dell’Indipendenza, su di un terreno con una forte inclinazione che permette solamente soluzioni in altezza. Salmona preferisce il laterizio: una scelta difficile perché è il materiale delle case in stile Tudor, delle costruzioni pove- re e di provincia; lo apprezza però perché è un materiale durevole, ricco espressivamen- te e di costo contenuto. Tre torri asimmetriche in pianta ed in altezza su di una piattaforma totalmente calpe- stabile per 294 appartamenti, 32 piani in elevazione, un dise- gno radiale caratteristico per ogni torre che copre due piani di garage in un’area a ridosso del Parco dell’Indipendenza descrivono sinteticamente il progetto. Prevale finalmente un disegno ricco formalmente, ma senza alcun elemento superfluo, dalla raffinata pla- stica ottenuta con il semplice mattone. Alle torri si accede provenendo da diversi punti; da sud, naturale contatto con il centro della città, si assiste al gioco di rampe, scalonate e piani che attraversano il confinante Parco. La piattaforma denuncia la volontà dell’architetto di creare uno spazio sociale e permeabile: l’asilo infantile, la sala comunale e i locali pubblici man- tengono sempre vitale l’area di contesto. 4 CIL 122 Claudio Varini Progetti Può sembrare paradossale che un uomo, formato nello studio di Le Corbusier, progetti in un Paese in grande espansione quale la Columbia, più attento alle regole di Leon Battista Alberti, all’umanesimo ed alla cultura storica del Mediterraneo che ad una estetica fatta di una espressione esuberante e di una tecnologia trionfante, come è possibile trovare in grandi maestri latinoamericani, da Costa a Niemeyer, da Legorreta a Villanueva. La sua progettazione è piuttosto un esercizio etico, forte, di grande compromesso sociale, senza simbolismi o retoriche. Il mattone gli era congeniale, in quanto poteva vibrare con le sue texture e i suoi cromatismi, segnare il passo del tempo, le sue ombre; poteva essere plasmato per realizzare composizioni, strutture, accentazioni sempre diverse. Sono poche le architetture che mostrano, non solo la maestria dell’architetto, ma anche, e soprattutto, la sua capacità di affrontare con coraggio, con apertura e creatività, il senso di spazio sociale e di appartenenza. Spesso, con pretesto della sicurezza, ogni architettura viene recintata, sorvegliata, separata fisicamente dal suo intorno. Salmona, invece, elimina ogni barriera. Chiama, piuttosto, gli utenti, gli abitanti, i passanti ad essere parte della sua architettura, a farla vivere. Non consideri il lettore europeo queste come affermazioni retoriche. In un Paese con il 60% di poveri, lacerato da una guerra intestina che favorisce solamente chi delle armi e di altri traffici vive, diverse opere di Salmona sono non solo oggetto di culto degli architetti, ma anche di frequentazione “povera”, di gente che vive in condizioni di miseria o limitatezza. Sono costoro, che intraprendono un viaggio attraverso un parco,su per i tetti di un luogo che appartiene loro e che li fa sentire parte integrante, che accedono per la prima volta a una biblioteca pubblica, quelli che riuscivano a gratificare un insoddisfatto cronico come Rogelio. Ci vuole uno sguardo particolare per intendere, oltre alla maestria, la profondità e la ragion d’essere che si cela in questi progetti: ed è proprio la sorpresa uno dei principali ingredienti dei progetti si Salmona. rogelio salmona Il progetto etico, la natura ed il tempo complesso residenziale torri del parco, bogotà, 1965-70 Nella pagina a fianco: la torre B vista dal Parco Nazionale.

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Costruire in laterizio 122_04_09 rogelio salmona, Il progetto etico, la natura ed il tempo

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Per il suo impatto sulla città eper le sue soluzioni controcor-rente, costituisce un episodioaltissimo ed emblematico negliinterventi residenziali sudame-ricani.Destinato alla classe me-dia, il terreno delle Torri siattesta a ridosso del centro sto-rico, in posizione leggermenterialzata rispetto alla città. L’areasi trova, infatti, compressa traun asse viario, la Plaza de Toros,ed il Parco dell’Indipendenza,su di un terreno con una forteinclinazione che permettesolamente soluzioni in altezza.Salmona preferisce il laterizio:una scelta difficile perché è ilmateriale delle case in stileTudor, delle costruzioni pove-re e di provincia; lo apprezzaperò perché è un materialedurevole, ricco espressivamen-te e di costo contenuto.Tre torri asimmetriche inpianta ed in altezza su di unapiattaforma totalmente calpe-stabile per 294 appartamenti,32 piani in elevazione, un dise-gno radiale caratteristico perogni torre che copre due pianidi garage in un’area a ridossodel Parco dell’Indipendenzadescrivono sinteticamente ilprogetto.Prevale finalmente un disegno

ricco formalmente, ma senza alcunelemento superfluo, dalla raffinata pla-stica ottenuta con il semplice mattone.Alle torri si accede provenendo dadiversi punti; da sud, naturale contattocon il centro della città, si assiste algioco di rampe, scalonate e piani cheattraversano il confinante Parco.La piattaforma denuncia la volontàdell’architetto di creare uno spaziosociale e permeabile: l’asilo infantile, lasala comunale e i locali pubblici man-tengono sempre vitale l’area di contesto.

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Può sembrare paradossale che un uomo, formato nello studio di Le Corbusier,progetti in un Paese in grande espansione quale la Columbia, più attento alleregole di Leon Battista Alberti, all’umanesimo ed alla cultura storica delMediterraneo che ad una estetica fatta di una espressione esuberante e di unatecnologia trionfante, come è possibile trovare in grandi maestri latinoamericani,da Costa a Niemeyer, da Legorreta a Villanueva. La sua progettazione è piuttostoun esercizio etico, forte, di grande compromesso sociale, senza simbolismi oretoriche. Il mattone gli era congeniale, in quanto poteva vibrare con le sue texturee i suoi cromatismi, segnare il passo del tempo, le sue ombre; poteva essereplasmato per realizzare composizioni, strutture, accentazioni sempre diverse.Sono poche le architetture che mostrano, non solo la maestria dell’architetto, maanche, e soprattutto, la sua capacità di affrontare con coraggio, con apertura ecreatività, il senso di spazio sociale e di appartenenza. Spesso, con pretesto dellasicurezza, ogni architettura viene recintata, sorvegliata, separata fisicamente dal suointorno. Salmona, invece, elimina ogni barriera. Chiama, piuttosto, gli utenti, gliabitanti, i passanti ad essere parte della sua architettura, a farla vivere.Non consideri il lettore europeo queste come affermazioni retoriche. In un Paesecon il 60% di poveri, lacerato da una guerra intestina che favorisce solamente chidelle armi e di altri traffici vive, diverse opere di Salmona sono non solo oggettodi culto degli architetti, ma anche di frequentazione “povera”, di gente che vive incondizioni di miseria o limitatezza. Sono costoro, che intraprendono un viaggioattraverso un parco, su per i tetti di un luogo che appartiene loro e che li fa sentireparte integrante, che accedono per la prima volta a una biblioteca pubblica, quelliche riuscivano a gratificare un insoddisfatto cronico come Rogelio.Ci vuole uno sguardo particolare per intendere, oltre alla maestria, la profondità ela ragion d’essere che si cela in questi progetti: ed è proprio la sorpresa uno deiprincipali ingredienti dei progetti si Salmona.

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Il progetto etico,la natura ed il tempo

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Nella pagina a fianco:la torre B vista dal Parco Nazionale.

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La torre B vista dall’alto.

Lo spazio di pertinenza degli edifici ètotalmente accessibile ed integratoall’intorno. La scalonata, che costeggiala Plaza de Toros e la Torre B per colle-gare due vie che attraversano la città,evidenzia una struttura essenzialmentebarocca.Le masse in elevazione presentano unosviluppo che alterna setti verticali cie-

chi, con funzione portante, a faccecaratterizzate da fasce orizzontalivetrate ed in laterizio della stessadimensione. L’enfasi su una ritmicabinaria si apprezza soprattutto nell’ar-ticolazione dei volumi che, nei terraz-zamenti e nei balconi, Salmona evi-denzia con fasce laterizie ogni duepiani. Questo doppio ritmo è scandito

dalla sovrapposizione degli apparta-menti duplex, dove balconi e terrazzeprolungano virtualmente, con la lororigogliosa piantumazione, l’estensionedell’adiacente Parco.Il tamponamento perimetrale confor-ma spezzate a dente di sega, generatedalle perpendicolari ai due setti radialidi pertinenza: una sorta di “smazzata”in senso orario. Risulta interessanteosservare come la complessità plani-metrica non vada a scapito dell’abita-bilità degli spazi, abilmente composti egenerosamente dimensionati.Nelle Torri del Parco, Salmona model-la elementi verticali con superficiintersecate e ritmate mediante roto-traslazioni, dove la massa si alterna adilatazioni orizzontali continue chetrasmettono un senso di leggerezza.Setti sottili in cemento armato, dispo-sti radialmente, sono attraversati daleggeri solai con struttura reticolarealleggerita in cemento vibrato.

Planimetria. Da sinistra: la torre C, la Plaza de Toros (in basso), la torre A, la torre B ed il percorso scalonatoche attraversa il Parco e collega la piattaforma delle torri.

La torre C vista dall’alto.

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Proprio per la concomitanza di unaserie di soluzioni non convenzionali,che hanno causato a suo tempo forticritiche, le Torri sono rimaste nelPaese un esempio unico di creativitá atutto campo e simbolo della Bogotámoderna.

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Dettaglio della pavimentazione in corrispondenza dell’asilo infantile.

Scheda tecnicaProgetto: Rogelio SalmonaCollaboratori: Cecilia Castillo,

Leonor Martínez,Luis E.Torres,María V. de Téllez e altri

Strutture: Domenico Parma Committente: Banco Central Hipotecario Cronologia: 1965, progetto;

1970, realizzazione

In alto, piante dell’appartamento tipo da tre stanzedelle torri A e C.

In basso, piante dell’appartamento tipo da quattrostanze delle torri A, B e C.

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Il sistema a ventagliodelle facciate nella torre C.

Dettagli della culminazionedel solaio di coperturadelle scale nelle torri B e C.

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Vista delle torri da sud. In primo piano il Parco dell’Indipendenza.