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Editoriale di Davide Pozzi e Plinio Vanini 1 Agrivaltellina alleva SATA: modalità operative ovini e caprini di Germana Cioccarelli e Stefano Giovenzana 2 Agrivaltellina produce Alimentazione bovine Bitto DOP di Selene Erini 3 Quote latte: comunicazione urgente di Antonello Flammia 3 Agrivaltellina: il punto di vista di APA Relazione del Comitato Direttivo anno 2006 4 Agrivaltellina: il punto di vista di CTCB Relazione attività del Consorzio anno 2006 di Adriano Zamboni 5 Riprese TV per il Valtellina Casera DOP di Chiara Moroni 5 Libri genealogici e CAS Mostra mandamentale di Grosio News CAS di Gian Mario Tramanzoli 6 Agrivaltellina eventi AgriValtellina 5 a Fiera agricola: Mostra provinciale del bovino di Razza Bruna Convegno sul marchio AIA “ITALIALLEVA” di Gian Mario Tramanzoli 7 Concorso regionale formaggi di capra di Stefano Giovenzana 7 Agrivaltellina comunica Notizie in breve di CTCB e APA 8 SUSSIDI E CAPITALE UMANO a cura di Plinio Vanini** Direttore responsabile: Chiara Moroni | Sede e redazione: Associazione Provinciale Allevatori Sondrio, Via Bormio 26 | Stampa e impaginazione: Bonazzi grafica Sondrio | Progetto grafico: YO YO di Nadia Braito EDITORIALE CHI FARÀ L’AGRICOLTORE DOMANI a cura di Davide Pozzi* anno tre numero due mar/apr 07 Aut. Trib. SO N. 350 del 26/09/05 • Costo abbonamento Euro 5 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa) - Finanziato dalla misura 1.1 INTERREG III ITA-CH Il mondo dell’agricoltura oggi deve puntare sulla difesa dei sussidi e sulla crescita delle capacità imprenditoriali. Le lotte da fare ora, dopo lunghi anni di PAC e di garanzia dei prezzi, visto il quadro politico ed eco- nomico in continuo cambiamento, sono: 1- non perdere i sussidi che in realtà servono a remunerare l’attività che gli agricoltori fanno per mantenere in vita zone che altrimenti andrebbe- ro a degradarsi e porterebbero a grandi danni per l’ambiente. Come è emerso dall’ultimo congresso sullo stato dell’ambiente ed è stato fatto notare dai governanti di Francia e Inghilterra su tutti, è pos- sibile cambiare ora la tendenza dei disastri am- bientali investendo l’1% del PIL europeo per evi- tare di spendere tra pochi anni più del 5% del PIL europeo per riparare i danni i danni che verranno. I sussidi vanno in questa direzione, evitando, col presidio del territorio problematiche sul piano am- bientale, territoriale e idrogeologico. 2- Le imprese attuali devono confrontarsi col mer- cato globale e per far ciò non possono più conta- re solo sul lavoro manuale e la garanzia dei prezzi (PAC), ma devono puntare anche e sempre di più sul capitale umano che sarà il vero motore del- l’impresa del futuro. Infatti, la società è cambia- ta, chiede nuovi obiettivi all’agricoltura: la qualità, la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente, lo sviluppo rurale. Per far ciò occorre capacità im- prenditoriale, ovvero strategia imprenditoriale, pia- nificazione del mercato e della produzione, coor- dinamento e organizzazione dei fattori della pro- duzione e, in ultimo, rischi d’impresa. Gli sgobboni sono ben accetti, ma saranno sempre più operai agricoli, non imprenditori agricoli. Occorre, quindi, formare, educare all’imprenditorialità, rendere at- traente il mondo dell’agricoltura ai giovani che già sono ricchi di nozioni e di conoscenze sulle tecno- logie avanzate. La modernità dei giovani unita al- l’esperienza dei più anziani potrà creare aziende agricole innovative con buone strategie imprendi- toriali. Oltre a ciò sarebbe necessario che anche le organizzazioni professionali e le amministrazioni pubbliche si impegnassero ad elargire meno capi- tali per trattori e più investimenti per la crescita del fattore umano. ** presidente dell’APA Ecco una domanda su cui riflettere: sono più “agri- coltori” i pionieri che scelgono di lavorare in un am- biente difficile spinti da una forte motivazione etica ed ecologica, o i nativi che non scelgono di operare nelle difficoltà che la valle presenta? Si è dunque agricoltori di montagna per nascita o per vocazione? Credo che nel prossimo futuro, per il bene delle persone e per il bene dell’ambiente alpino, si sarà sempre più agricoltori di montagna per scelta. Una scelta importante e difficile che tutti saranno chia- mati a sostenere senza permettere che un agricol- tore si possa mai sentire emarginato o segregato al ruolo di semplice suppellettile al servizio dell’imma- gine collettiva. Fare agricoltura dovrà tramutarsi in una sorta di servizio mutualistico a favore della collettività e gli allevatori dovranno essere posti al centro delle stra- tegie che regolano lo sviluppo del territorio, pronti ad offrire professionalità e qualità. In questa logica anche il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto dovrà svolgere un ruolo fondamen- tale, ricordando che tutto ciò che ha raggiunto nel corso di questi ultimi anni è stato unicamente l’inizio di un percorso ancora lungo ed importante. Necessaria quindi una svolta ed una riorganizza- zione che permetta di focalizzare il proprio lavoro intorno al ruolo che dovrà assumere l’agricoltura in Valtellina ponendo la stessa quale punto focale per uno sviluppo realmente “sostenibile”, sia in termini di territorio che di cultura. La valorizzazione dei prodotti agro-alimentari a marchio deve diventare uno strumento fondamentale per sostenere questo sviluppo. Non bisogna fare l’errore di pensare ai formaggi a Denominazione di Origine Protetta uni- camente come prodotti da vendere al consumatore finale, ma bisogna considerarli come espressione di un territorio e di un agricoltura fatta da cooperati- ve e da aziende, che a loro volta sostengono singo- le stalle. E’ proprio grazie al lavoro degli agricoltori che viene mantenuto un territorio che, fino a prova contraria, è il territorio che appartiene alla vita quo- tidiana di tutti i valtellinesi. Perché vivere e lavorare in montagna nel corso di questo terzo millennio sarà anche una questione estetica e una scelta di stile. * direttore del CTCB Foto: Chiara Moroni

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Editorialedi Davide Pozzi e Plinio Vanini 1

Agrivaltellina allevaSATA: modalità operative ovini e caprinidi Germana Cioccarellie Stefano Giovenzana 2

Agrivaltellina produceAlimentazione bovine Bitto DOPdi Selene Erini 3Quote latte: comunicazione urgentedi Antonello Flammia 3

Agrivaltellina: il punto di vista di APARelazione del Comitato Direttivoanno 2006 4

Agrivaltellina: il punto di vista di CTCBRelazione attività del Consorzio anno 2006di Adriano Zamboni 5Riprese TV per il Valtellina Casera DOPdi Chiara Moroni 5

Libri genealogici e CASMostra mandamentale di GrosioNews CASdi Gian Mario Tramanzoli 6

Agrivaltellina eventiAgriValtellina 5a Fiera agricola: Mostra provinciale del bovino di Razza BrunaConvegno sul marchio AIA “ITALIALLEVA”di Gian Mario Tramanzoli 7Concorso regionale formaggi di capradi Stefano Giovenzana 7

Agrivaltellina comunicaNotizie in breve di CTCB e APA 8

SUSSIDI ECAPITALE UMANOa cura di Plinio Vanini**

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itoEDITORIALE

CHI FARÀL’AGRICOLTORE DOMANI

a cura di Davide Pozzi*

bimestrale di informazione tecnica dell’A.P.A. e C.T.C.B.

anno tre numero due mar/apr 07 Aut. Trib. SO N. 350 del 26/09/05 • Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale-D.L.553/2003 (conv. in L.27/02/2004) art.1, comma 1, DCB SONDRIO. Costo abbonamento Euro 5 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa) - Finanziato dalla misura 1.1 INTERREG III ITA-CH

Il mondo dell’agricoltura oggi deve puntare sulla difesa dei sussidi e sulla crescita delle capacità imprenditoriali. Le lotte da fare ora, dopo lunghi anni di PAC e di garanzia dei prezzi, visto il quadro politico ed eco-nomico in continuo cambiamento, sono: 1-non perdere i sussidi che in realtà servono a remunerare l’attività che gli agricoltori fanno per mantenere in vita zone che altrimenti andrebbe-ro a degradarsi e porterebbero a grandi danni per l’ambiente. Come è emerso dall’ultimo congresso sullo stato dell’ambiente ed è stato fatto notare dai governanti di Francia e Inghilterra su tutti, è pos-sibile cambiare ora la tendenza dei disastri am-bientali investendo l’1% del PIL europeo per evi-tare di spendere tra pochi anni più del 5% del PIL europeo per riparare i danni i danni che verranno. I sussidi vanno in questa direzione, evitando, col presidio del territorio problematiche sul piano am-bientale, territoriale e idrogeologico. 2-Le imprese attuali devono confrontarsi col mer-cato globale e per far ciò non possono più conta-re solo sul lavoro manuale e la garanzia dei prezzi (PAC), ma devono puntare anche e sempre di più sul capitale umano che sarà il vero motore del-l’impresa del futuro. Infatti, la società è cambia-ta, chiede nuovi obiettivi all’agricoltura: la qualità, la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente, lo sviluppo rurale. Per far ciò occorre capacità im-prenditoriale, ovvero strategia imprenditoriale, pia-nifi cazione del mercato e della produzione, coor-dinamento e organizzazione dei fattori della pro-duzione e, in ultimo, rischi d’impresa. Gli sgobboni sono ben accetti, ma saranno sempre più operai agricoli, non imprenditori agricoli. Occorre, quindi, formare, educare all’imprenditorialità, rendere at-traente il mondo dell’agricoltura ai giovani che già sono ricchi di nozioni e di conoscenze sulle tecno-logie avanzate. La modernità dei giovani unita al-l’esperienza dei più anziani potrà creare aziende agricole innovative con buone strategie imprendi-toriali. Oltre a ciò sarebbe necessario che anche le organizzazioni professionali e le amministrazioni pubbliche si impegnassero ad elargire meno capi-tali per trattori e più investimenti per la crescita del fattore umano.

** presidente dell’APA

Ecco una domanda su cui rifl ettere: sono più “agri-coltori” i pionieri che scelgono di lavorare in un am-biente diffi cile spinti da una forte motivazione etica ed ecologica, o i nativi che non scelgono di operare nelle diffi coltà che la valle presenta?Si è dunque agricoltori di montagna per nascita o per vocazione?Credo che nel prossimo futuro, per il bene delle persone e per il bene dell’ambiente alpino, si sarà sempre più agricoltori di montagna per scelta. Una scelta importante e diffi cile che tutti saranno chia-mati a sostenere senza permettere che un agricol-tore si possa mai sentire emarginato o segregato al ruolo di semplice suppellettile al servizio dell’imma-gine collettiva.Fare agricoltura dovrà tramutarsi in una sorta di servizio mutualistico a favore della collettività e gli allevatori dovranno essere posti al centro delle stra-tegie che regolano lo sviluppo del territorio, pronti ad offrire professionalità e qualità. In questa logica anche il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto dovrà svolgere un ruolo fondamen-tale, ricordando che tutto ciò che ha raggiunto nel corso di questi ultimi anni è stato unicamente l’inizio di un percorso ancora lungo ed importante. Necessaria quindi una svolta ed una riorganizza-zione che permetta di focalizzare il proprio lavoro intorno al ruolo che dovrà assumere l’agricoltura in Valtellina ponendo la stessa quale punto focale per uno sviluppo realmente “sostenibile”, sia in termini di territorio che di cultura. La valorizzazione dei prodotti agro-alimentari a marchio deve diventare uno strumento fondamentale per sostenere questo sviluppo. Non bisogna fare l’errore di pensare ai formaggi a Denominazione di Origine Protetta uni-camente come prodotti da vendere al consumatore fi nale, ma bisogna considerarli come espressione di un territorio e di un agricoltura fatta da cooperati-ve e da aziende, che a loro volta sostengono singo-le stalle. E’ proprio grazie al lavoro degli agricoltori che viene mantenuto un territorio che, fi no a prova contraria, è il territorio che appartiene alla vita quo-tidiana di tutti i valtellinesi.Perché vivere e lavorare in montagna nel corso di questo terzo millennio sarà anche una questione estetica e una scelta di stile.

* direttore del CTCB

Foto: Chiara Moroni

2MAR / APR 07 visitateci sul sito www.apasondrio.it e www.ctcb.it

agrivaltellina alleva

AREA TECNICA APA S.A.T.A. RegioneLombardia

AgricolturaRegioneLombardia

AgricolturaRegioneLombardia

produce

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Il servizio assistenza tecnica agli allevamenti ovini e caprini (SATA) - modalità operative

SERVIZIO DI GERMANA CIOCCARELLI E STEFANO GIOVENZANA *

SERVIZI CONTENUTI

Servizio per il miglioramento del-la gestione aziendale, della qua-lità e della trasformazione del prodotto

consulenza sull’alimentazione, la qualità dei forag-gi e i sistemi di pascolamento;

consulenza agronomica, fi nalizzata al corretto im-piego delle deiezioni, alla stesura di piani colturali e di concimazione per la produzione e la conserva-zione dei foraggi;

consulenza sulla funzionalità delle strutture azien-dali e sulle diverse alterative tecnologiche, con par-ticolare riferimento al dimensionamento aziendale;

verifi ca dell’impianto di mungitura; consulenza sul benessere degli animali consulenza sulla progettazione delle strutture ed

infrastrutture dei locali di trasformazione aziendale; consulenza su programmi di conservazione della va-

riabilità genetica (razze autoctone); consulenza sui programmi di selezione e di miglio-

ramento genetico, anche tramite la scelta dei ma-schi risultati miglioratori (progeny test) e delle fem-mine “miglioratrici” e loro accoppiamento program-mato, anche tramite inseminazione artifi ciale;

interventi per la qualifi cazione del latte caprino e dei suoi derivati;

consulenza alla gestione e al controllo della trasfor-mazione del latte e alla conservazione dei prodotti derivati;

interventi per la qualifi cazione delle carni in base ai dati rilevati sulle carcasse;

supporto tecnico fi nalizzato alla partecipazione a mostre, rassegne, concorsi che abbiano come scopo la promozione del settore (animali, prodotti, ecc.);

valutazione e discussione degli elaborati di sintesi dei dati produttivi e riproduttivi aziendali;

consulenza per l’introduzione di sistemi qualità, au-tocontrollo e certifi cazione aziendale.

Servizio per il miglioramento dei parametri riproduttivi e la pre-venzione delle patologie

consulenza sugli interventi per la eradicazione del-la brucellosi;

consulenza sulle condizioni igienico-sanitarie del-l’allevamento e valutazioni periodiche dello stato degli animali;

pianifi cazione degli interventi di profi lassi specifi ci per: malattie abortive, parassitarie, ambientali, neo-natali e da svezzamento;

valutazione dell’effi cienza riproduttiva; consulenza sul benessere degli animali programmazione dei parti con varie metodiche; valutazione riproduttori maschi adibiti alla monta

naturale; igiene della mungitura.

AZIENDE AD INDIRIZZO LATTE

N. VISITE ANNUALI TOTALI 9 9 9

COMPENSAZIONE +/- 2 +/- 2 +/- 2

di cui: ZOOTECNICO 5 5 5

VETERINARIO 4 4 4

FORMULA DI ASSISTENZA INTERMEDIA

CLASSI DI CONSISTENZA

N. FATTRICI < 30 31-60 > 60

AZIENDE AD INDIRIZZO CARNE

N. VISITE ANNUALI TOTALI 5 5 5

COMPENSAZIONE +/- 1 +/- 1 +/- 1

di cui: ZOOTECNICO 3 3 3

VETERINARIO 2 2 2

% CONTRIBUTO REGIONE 95 93 90

% CONTRIBUTO ALLEVATORE 5 7 10

AZIENDE AD INDIRIZZO LATTE

N. VISITE ANNUALI TOTALI 16 16 16

COMPENSAZIONE +/- 3 +/- 3 +/- 3

di cui: ZOOTECNICO 9 9 9

VETERINARIO 7 7 7

FORMULA DI ASSISTENZA COMPLETA

CLASSI DI CONSISTENZA

N. FATTRICI < 30 31-60 > 60

AZIENDE AD INDIRIZZO CARNE

N. VISITE ANNUALI TOTALI 8 8 8

COMPENSAZIONE +/- 3 +/- 3 +/- 3

di cui: ZOOTECNICO 9 9 9

VETERINARIO 7 7 7

% CONTRIBUTO REGIONE 95 93 90

% CONTRIBUTO ALLEVATORE 5 7 10

Formula di assistenza semplifi cataFormula di assistenza semplifi cata: prevede 3 visite annuali, indipendentemente dalla classe di consistenza. Gli allevatori contribuiscono per il 7% del costo delle medesime. Zootecnico e vete-rinario, valutate le specifi che necessità aziendali, stabiliscono il rispettivo numero di visite, di con-certo con il Coordinatore della sezione.

* tecnici SATA ovicaprini APA Sondrio

Foto di Stefano Giovenzana

Come per il settore bovino vi presentiamo sintesi dei servizi proposti agli allevatori di ovini e caprini. Chi fosse interessato può rivolgersi all’APA per eventuali chiarimenti in proposito.

visitateci sul sito www.apasondrio.it e www.ctcb.it

alleva

AREA TECNICA

agrivaltellina produce

3MAR / APR 07visitateci sul sito www.apasondrio.it e www.ctcb.it

L’alimentazione delle bovine lattifere per la produzione del formaggio Bitto DOP: nuovo regolamento

L’assemblea dei soci del CTCB, riunitasi sa-bato 14 aprile, ha approvato all’unanimità il regolamento proposto dal Consiglio uscente relativo all’alimentazione delle bovine lattifere per la produzione del formaggio Bitto DOP.Tale regolamento si riferisce al nuovo di-sciplinare in protezione nazionale transi-toria che prevede la possibilità di ricorrere all’integrazione alimentare al pascolo. Si tratta di un regolamento volontario adottato dai soci del Consorzio appartenenti alla fi lie-ra Bitto che non sostituisce il Piano dei con-trolli dell’organismo di certifi cazione CSQA, ma lo integra e rende, di fatto, più controllabi-le il punto relativo all’integrazione alimentare.Il regolamento specifi ca, infatti, che gli ali-menti impiegati per l’integrazione devono essere biologici o quanto meno NO OGM e che le ditte mangimistiche interessate a for-nire alimenti zootecnici per la fi liera Bitto, su richiesta dei soci produttori di Bitto, devono sottoscrivere un apposito Accordo di fornitu-ra con il CTCB il quale provvederà a stilare ed aggiornare l’elenco delle ditte qualifi cate.

Di seguito si riporta il testo integrale del Re-golamento per la presa visione da parte di tutti i soci interessati che potranno contatta-re il Consorzio per ricevere chiarimenti (tel. 0342/210247).

“Nel rispetto del Disciplinare di produzione del formaggio Bitto DOP in protezione na-zionale transitoria che consente per le latti-

SERVIZIO DI SELENE ERINI

fere una integrazione alimentare al pascolo, in misura non superiore a chilogrammi tre di sostanza secca per capo e per giorno, con mais, orzo, frumento, soia e melasso in quan-tità non superiore al 3%,

Il presente regolamento, adottato dai soci del Consorzio per la Tutela dei formaggi Valtelli-na Casera e Bitto, stabilisce che:

1) Tali alimenti devono essere biologici o no OGM. Sono privilegiate le formulazioni che permettono di apprezzare visivamen-te le materie prime.

In relazione alle caratteristiche nutrizionali medie dei pascoli della provincia di Son-drio si propongono, a titolo orientativo, le seguenti formulazioni:

• formula a 12,5% di PG (sul t.q.), per situa-zioni di pascolo con buon valore pastora-le, e/o stadio vegetativo precoce/medio:

- mais, orzo, frumento 90%- soia (semi integrali) 10%• formula a 15% di PG (sul t.q.), per situa-

zioni di pascolo a scarso valore pastorale, e/o stadio vegetativo avanzato:

- mais, orzo, frumento 80%- soia (semi integrali) 20%In caso di ricorso a farina di estrazione di

soia, le percentuali delle materie prime saranno riequilibrate per realizzare la per-centuale di PG fi ssata.

2) Le aziende produttrici di alimenti zootecni-ci interessate, su richiesta dei soci produt-

Foto di Elio Della Ferrera

Il Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto di Sondrio infor-ma che il termine per la presentazione della dichiarazione per le vendite dirette scade il 14 maggio 2007. Quest’anno la presentazione della dichiarazione viene effettuata utilizzando il servizio telematico tramite la funzione predisposta sul portale internet del SIAN. Pertanto si prega di presentarsi urgentemente presso i nostri uffi ci in via Bormio n°26, stabile A.P.A., a Sondrio oppure presso i recapiti della Coldiretti munito di:- Carta d’identità- Registro azzurro delle vendite dirette per la compilazione e la registrazione

della quantità prodotta e del numero medio di vacche detenute in stalla nel corso della campagna 2006/2007.

Ricordiamo che la dichiarazione deve essere presentata anche dai produttori che hanno venduto la quota latte nel 2006, pena l’annullamento della quota venduta.Ricordiamo inoltre che ai produttori, che nel corso di un solo anno campagna non hanno utilizzato almeno il 70% della quota latte, la Regione provvederà al taglio della quota non utilizzata.

Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 0342 210247 (referen-te Antonello Flammia).

Quote latteCOMUNICAZIONE URGENTE RELATIVA ALLA DICHIARAZIONE

PER LE VENDITE DIRETTE ANNO 2006/2007

SERVIZIO DI ANTONELLO FLAMMIA

tori di Bitto, devono sottoscrivere l’appo-sito Accordo di Fornitura. Ai fi ni di mag-giore controllo e semplifi cazione della gestione del sistema, l’accordo sarà sot-toscritto tra azienda produttrice di alimen-ti zootecnici e CTCB. Il CTCB provvederà a stilare l’elenco dei produttori qualifi cati e ad aggiornarlo annualmente sulla base della valutazione dei fornitori effettuata a fi ne stagione di alpeggio e delle eventua-li richieste di nuovi inserimenti (i parame-tri di valutazione si riferiscono a qualità di prodotto e di servizio e alla correttez-za nel favorire il CTCB nel controllo del rispetto dell’applicazione del Disciplinare di produzione PT e del presente regola-mento).

3) La ditta mangimistica deve mettere a di-sposizione, per ogni fornitura di prodot-to effettuata presso l’allevatore, due cam-pioni sigillati di mangime destinato ad eventuali controlli analitici.

4) Il socio produttore di Bitto è tenuto a con-servare la documentazione fi scale e mer-ceologica relativa all’acquisto degli ali-menti destinati all’alpeggio: documenti di trasporto e/o fatture, cartellini riportanti il lotto di produzione.

5) Eventuali provvedimenti nei confronti dei soci inadempienti saranno valutati, sui singoli casi, dal CdA del CTCB.”

4MAR / APR 07 visitateci sul sito www.apasondrio.it e www.ctcb.it

agrivaltellina il punto di vista

AREA TECNICA APA

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il punto di vista

Relazione del comitato direttivo A.P.A. attività svolta nel 2006

Signori soci, anche senza l’ausilio dei dati uffi ciali dell’ISTAT, la sensazione più diffusa fra gli addetti era che, an-che nel 2006, l’annata agraria in campo nazionale, avrebbe espresso un ennesimo segno negativo da aggiungere alle campagne precedenti. Nonostante l’economia del paese ha ripreso a correre, l’agricol-tura è rimasta ancora una volta al palo, segnando un calo del 3,1 per cento, confermando un trend negativo che soffoca il settore dal 2002 e che ha avuto un tangibile e occasionale sussulto solo nel 2004. Il mancato aggancio alla ripresa del paese, sembra pertanto legato a fattori strutturali, piuttosto che a fattori di natura congiunturale, come le caren-ze idriche, che pure si sono verifi cate e hanno in-fl uito sulle produzioni e sulle rese riconfermando la progressiva erosione del reddito. Anche l’agricoltu-ra lombarda, che pure annovera alcuni elementi po-sitivi, come l’evolversi delle superfi ci medie azien-dali più che, doppie rispetto alla media nazionale, evidenzia una tendenza all’abbandono che nel solo ultimo biennio ha interessato il 7% degli addetti. Ma è il settore zootecnico lombardo, dall’alto dei circa 23.500 allevamenti, oltre un quarto del patrimonio bovino nazionale, quasi la metà dei suini, circa il 40% della produzione di latte, a subire i contraccol-pi più pesanti. Direttiva nitrati, multe latte, mancato accordo sul prezzo del latte, il dilagare della pirate-ria alimentare sui prodotti italiani sono si emergen-ze contingenti, ma talmente pesanti da richiedere misure adeguate e urgenti in grado di rimettere in carreggiata un settore che in questi ultimi anni ha, inoltre, palesato carenze strutturali e organizzative preoccupati per il proprio futuro. Da quanto sopra evidenziato, si reputa pertanto ir-rinunciabili azioni in grado di creare, condizioni di redditività accettabili per gli allevatori, in caso con-trario il settore allevamento da latte italiano rischia il tracollo economico-fi naziario, con conseguenze pesantissime sui livelli produttivi, occupazionali e sulla bilancia commerciale del Paese. Lo scena-rio attuale è avvilente: per ogni 100 euro pagati dal consumatore fi nale soltanto 19 vanno all’allevatore, 33 all’industria di lavorazione e ben 48 alla distribu-zione; oltre l’80% delle aziende chiude i bilanci in rosso; l’indebitamento verso il sistema bancario ha raggiunto livelli non più sostenibili; più del 60% dei produttori ha già abbandonato l’attività. “In pratica gli allevatori vendono il latte al prezzo di quindici anni fa, assolutamente inadeguato agli attuali oneri produttivi e all’andamento dei consumi e del merca-to latterio-caseario”. . L’andamento Provinciale anno 2006Per meglio comprendere ed inquadrare le note con-giunturali relative al settore zootecnico provinciale per il 2006, è utile tracciare un rapido quadro del-lo stato attuale, sia in termini di consistenza delle aziende, che di volumi produttivi.Alla chiusura dell’ultima annata lattiera, 31 marzo 2006, le aziende in possesso di quota latte sono ri-sultate essere 696, con un totale di 622.575 quintali di latte prodotto. Ancora una volta si evidenzia la progressiva e rapi-da contrazione del numero di aziende, escludendo qui volutamente quelle dedite ad allevamento per auto-consumo, prive di quota, mentre stabile appa-re la quantità totale di latte prodotto. Alla diminuzio-ne del numero delle aziende fa quindi riscontro l’in-cremento in dimensioni di una parte di quelle che continuano ad operare, cosa che permette appunto il mantenimento del livello produttivo. Per quanto riguarda la destinazione del latte va considerato che il 31% del latte è in regime di ven-dita diretta, e quindi caseifi cato, in fondovalle e in alpeggio. Un dato di per sé rilevante, ma la dimen-sione relativa alla quantità di latte trasformata in prodotti caseari è di gran lunga maggiore, in quan-to il conferimento alle cooperative, che trasformano in toto o per la maggior parte, è in regime di con-segna. Il latte caseifi cato ammonta così al 77% del totale.Importante la quota dei prodotti DOP, in attesa dei dati defi nitivi del 2006 e utile considerare che nel

2005 sono state prodotte 1.370 tonnellate di Val-tellina Casera DOP e 340 tonnellate di Bitto, per un totale di latte utilizzato attorno alle 19.000 tonnella-te, pari a un terzo circa del latte complessivamente prodotto in provincia.Quella della trasformazione è, come è normale che sia per la vocazione del nostro territorio, la ricer-ca del valore aggiunto al prodotto latte. Un valore

aggiunto che dovrebbe essere facilitato e veicola-to dal naturale raccordo tra attività agricola ed at-tività turistica. Una sinergia che, se pur da tutte le parti enfatizzata, nei fatti stenta a decollare. Questo peraltro quando ad agire da fattore fortemente li-mitante per la nostra zootecnia vi è la forte contra-zione delle superfi ci foraggiere del fondovalle val-tellinese.

VALUTAZIONI MORFOLOGICHERazza Bruna - RIPUNTEGGIATURE

NOME CROSS ALLEVATORE P.FIN A.M

MARGH PREL-EVI VECTRA PRELUDE x EVIBRUCE CASCINA MARGHERITA 92 90BESSI MARSHALL x PLAYBOY LIBERA ALBERTO 90 90

TEDESCA PLAYBOY x ENSIGNE BARRI UIDIO 90 93MARGH SCH-GOR COGNE SCHIANTO x GORDON CASCINA MARGHERITA 88 92

Razza Bruna - PRIME PUNTEGGIATURE

NOME CROSS ALLEVATORE P.FIN A.M

JECK DEN LANA ET JACKPOT x DENMARK CASCINA IRIS 87 88OMBRA PRELUDE x MACARIO DEL CURTO DAVIDE 86 88

TOMBA NADIA ET TOMBA x BLEND CASCINA MARGHERITA 85 88MARGH. DEVIS JACK PLAY JACKPOT x P.F.B. TUN-TRAD TULPA E.T. CASCINA MARGHERITA 85 88

ZULU PERKINS US x CHIME BARRI UIDIO 85 88

Razza Frisona

NOME ALLEVATORE P.FIN A.M

ARICA AZ. AGR. BODENGO 88 MTIPPI AZ. AGR. BODENGO 87 M

AZ. 681 FALLINI F.LLI 87 M

BOVINE CONTROLLATE SUDDIVISE PER RAZZA - anno 2006

RazzaBovine con-trollate n°

Aziende N.Kg.

Latte mediaTotale Q.li Grasso % Proteine %

BRUNA 6.717 354 6.415 341.101 4,05 3,56FRISONA ITALIANA 3.258 161 7.676 181.429 4,18 3,39PEZZATA ROSSA 634 127 5.771 27.812 4,08 3,49

METICCIA 487 140 5.925 22.894 4,02 3,47JERSEY 29 11 5.552 1,270 5,14 3,94

GRIGIO ALPINA 4 2 4.012 99 4,04 3.39PINZGAU 8 6 5.026 334 4,16 3,72

TOTALE MEDIAANNO 2006

11.137 801 6.705 574.939 4,10 3,50+ 33 - 7 + 162 + 11.278 + 0,01 + 0,03

TOTALE MEDIA ANNO 2005 11.104 808 6.543 563.661 4,09 3,47

* N.B. l’allevamento con più razze viene conteggiato più volte.

MIGLIORI ALLEVAMENTI PER KG PROTEINERAZZA BRUNA

Ragione Sociale Capi controllati Kg latte Grasso % Kg proteine

GIACOMINI MARCO * PIURO 49 9.254 3,64 347ZAMBONI ADRIANO * COLORINA 44 9.346 4,07 342

BARRI UIDIO * DUBINO 120 9.423 3,99 340

RAZZA FRISONA ITALIANA

Ragione Sociale Capi controllati Kg latte Grasso % Kg proteine

AZ.BODENGO *SAMOLACO 83 10.660 4,14 349BARRI UIDIO * DUBINO 10 10.097 3,72 328

AZ.AGR.BARAIOLO * TRAONA 90 8.996 5.38 319

RAZZA PEZZATA ROSSA ITALIANA

Ragione Sociale Capi controllati Kg latte Grasso % Kg proteine

FALLATI MASSIMO * COSIO VALTELLINO 6 8.805 4,20 307ACQUISTAPACE MASSIMO*PIANTEDO 7 7.559 3,93 254AZ.AGR. FALLATI OSVALDO E LIVIO *

COSIO 6 6.225 4,64 230

CAPRE: bollettino dei controlli della produttività del latte 2006

RazzaCapre control-

lateLatte litri Grasso Proteine

Giorni lattazione

Meticcia 80 522 3,21 3,12 193Saanen 566 565 3,08 3,18 205

Camosciata delle Alpi 896 598 3,12 3,19 229Frisa Valtellinese 187 327 3,04 2,91 207

Orobica 261 365 2,64 2,69 185TOTALE 1990 524 3,06 3,11 211

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il punto di vista

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AREA TECNICA

Relazione delle attività del Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto anno 2006Il 2006 ha segnato per il Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto un anno di svolta in quanto sono stati raggiunti molti obiettivi sui quali l’organismo stava lavorando ormai da alcuni anni.In primo luogo il Consorzio ha ottenuto il ri-conoscimento uffi ciale da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, diventando così riferimento unico per i formag-gi a Denominazione di Origine Protetta Bitto e Valtellina Casera. Attraverso questo riconosci-mento, l’ente di tutela potrà dialogare uffi cial-mente con gli organi ministeriali per l’applica-zione della normativa inerente i prodotti a mar-chio e attivare la vigilanza sui due formaggi DOP dalla produzione fi no alla commercializ-zazione. A tal proposito, occorre ricordare che fi no a pochi mesi fa la legge non consentiva ad un Consorzio di tutelare contemporanea-mente due prodotti, mentre questo è ora pos-sibile ed inoltre, grazie alla nuova normativa, l’ente si potrà dotare di nuovi strumenti di con-trollo rivolti sia alla fase produttiva, sia alla fase di commercializzazione. Altro importante traguardo raggiunto dal Con-sorzio è stato quello di riuscire a completare gli iter burocratici inerenti le modifi che dei due disciplinari di produzione dei due formaggi DOP presentati quasi due anni fa, ottenendo anche il benestare dallo stesso MIPAAF riguar-do i piani dei controlli scritti in collaborazione con l’ente di certifi cazione CSQA di Thiene e di alcuni tecnici che operano in provincia nel-l’ambito dell’assistenza tecnica alle aziende agricole.Le modifi che ai disciplinari di produzione sono nate dalla necessità da parte del sistema di dotarsi di regole facilmente controllabili e dal-la considerazione delle esigenze espresse nel corso degli anni da parte dei produttori e degli allevatori soci del Consorzio.Nel corso del 2006 il Consorzio ha trasferito la propria sede presso l’Associazione Provin-ciale Allevatori allo scopo di individuare e in-traprendere sinergie che possano fornire un supporto al sistema produttivo e di trasforma-

zione, in particolare per quanto riguarda l’as-sistenza tecnica alle aziende agricole ed il mi-glioramento qualitativo delle produzioni.Allo scopo di raggiungere meglio gli associati dei due enti e tenerli di conseguenza informati sulle attività che si intendono sviluppare, è sta-to realizzato un notiziario bimestrale dal titolo “Agrivaltellina”, all’interno del quale vengono trattati argomenti legati all’assistenza tecnica, alla normativa di riferimento, all’economia del settore e alla promozione.Nell’ambito di quest’ultima attività il CTCB ha continuato a promuovere i formaggi di Valtelli-na attraverso una serie di iniziative tra le quali la pubblicazione di pubbliredazionali e pagi-ne istituzionali all’interno di alcune riviste del settore della ristorazione e all’interno di alcu-ne delle maggiori guide enogastronomiche d’Italia. Inoltre, in occasione della partecipa-zione a fi ere e manifestazioni a livello regiona-le e nazionale, l’ente ha intrapreso una stretta e costruttiva collaborazione con la Provincia di Sondrio, la Camera di Commercio, il GAL e gli altri Consorzi di Tutela ed Associazioni di Pro-dotto presenti sul territorio. In particolare, sono state realizzate le cosiddette isole sensoriali, ossia strutture mobili che è possibile utilizzare in occasione di fi ere dove vengono raccolte, esposte ed offerte in degustazione tutte le ec-cellenze della Valtellina così da far conoscere al consumatore fi nale le caratteristiche senso-riali delle nostre tipicità.Tra gli eventi più importanti ai quali si è parteci-pato, si ricordano: Vinitaly a Verona; Agrivaltel-lina e Mostra del Bitto a Morbegno, Artigiano in fi era a Milano e Cibus a Parma. Il Consorzio di Tutela ha inoltre aderito ad una iniziativa di promozione dei prodotti DOP, promossa dalla Regione Lombardia, all’interno del circuito del-la Grande Distribuzione.Verso la conclusione dell’anno le risorse sono state utilizzate per impostare una importante campagna promozionale con l’intento di dare maggiore visibilità ed aumentare il valore ag-giunto, in fase di commercializzazione, del Val-tellina Casera che attualmente è il formaggio

che risente maggiormente delle diffi coltà lega-te agli andamenti di mercato. In questi giorni si stanno ottenendo i primi riscontri positivi a se-guito dell’uscita della stessa campagna sulle maggiori riviste specializzate a livello naziona-le e della partecipazione del Consorzio all’in-terno di trasmissioni televisive sulle emittenti regionali (Antenna tre e Telelombardia), il tutto accompagnato da spot televisivi e radiofonici. Nel corso dell’anno, oltre a quanto già indica-to, il Consorzio ha effettuato studi per la rea-lizzazione di programmi più a lungo termine, sia in campo tecnico, con un progetto di ca-ratterizzazione delle nostre produzioni, sia in campo promozionale, attraverso il progetto del multiconsorzio (struttura che potrà coordinare i consorzi). […]Per concludere, si riportano i dati inerenti le produzioni del 2006 riferite alla quantità di pro-dotto marchiato dal CTCB:

Formemarchiate

2006

t. diformaggio

tot.

t. di latte totale

Valtellina Casera 180.126 1.400 16.100

Bitto 24.045 310 3.100

Il Valtellina Casera ha fatto registrare un lieve calo quantitativo rispetto al 2005 dovuto es-senzialmente alle diffi coltà del mercato men-tre, per quanto riguarda il Bitto si è registra-to un calo dell’ 8% dovuto principalmente ai maggiori controlli effettuati sui produttori e alla maggiore rigidità da parte del Consorzio di Tu-tela durante la fase di marchiatura. Cari soci, è stato un piacere lavorare per voi in questi anni di mandato che è ora giunto al ter-mine, anche se manterrò costante il mio impe-gno nel ruolo di vice-presidente. Auguro buon lavoro al neo presidente Maurizio Quadrio e a tutto il consiglio di amministrazione.

Adriano Zamboni

La nuova campagna promozionale del Valtellina Casera DOP è stata presenta-ta a livello nazionale e regionale in que-sti ultimi mesi su carta stampata, radio e televisione. Una campagna di grande ri-lievo dal momento che il Valtellina Case-ra è il formaggio che sostiene l’economia del settore lattiero caseario provinciale e che, grazie al lavoro degli allevatori, mantiene il territorio montano. Per diffon-dere la conoscenza del tipico formaggio di fondovalle che si fa tutti i giorni il Con-sorzio ha partecipato a diversi program-mi televisivi sulle reti regionali. E per gira-re uno speciale su questo formaggio una troupe di TeleLombardia, accompagnata da Selene Erini e Chiara Moroni del Con-sorzio, ha percorso la Provincia di Son-drio, da Chiavenna a Bormio, toccando alcune delle tipiche realtà di produzio-ne del Valtellina Casera DOP. Le riprese

Riprese TV per il Valtellina Casera DOPSERVIZIO DI CHIARA MORONI

sono andate in onda su TeleLombardia, Antenna 3 e Canale 6, in due puntate del programma Terra Italiana diretto dal gio-vane e brillante presentatore Eugenio Ban, molto conosciuto anche per altri programmi musicali da lui condotti: Tut-tunaltramusica e Festa in piazza. In que-sta occasione Eugenio guida attraverso la storia, la tradizione e i luoghi della no-stra provincia in cui dal ‘500 ad oggi vie-ne prodotto tutti i giorni il Valtellina Case-ra DOP. E’ una campagna pubblicitaria da cui ci si aspettano ottimi ritorni e che già sta ri-scuotendo successo: il ricettario ideato appositamente per il lancio della nuova immagine, con ricette tradizionali e non solo, è richiesto da una gran numero di persone che telefonano tutte le settima-ne al numero del Consorzio! Per info tel 0342.210247.Selene Erini e Chiara Moroni con la troupe di Telelombardia.

AREA APA LIBRI GENEALOGICI

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C S

eventi

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PROGRAMMA RITIRO E QUOTAZIONE VITELLI BALIOTTI

BRUNO M. 1,80-2,00 FINO 70 KG

FRISONE M. 1,80-2,00

PEZZATO ROSSO 4,50/ 5,00

INCROCIO B. BELGA 6,00/ 6,50 FINO A 75 KG

ALTRI INCROCI 3,50 / 4,50 FINO 75 KG

PREZZI DI RITIRO

Per dare le prenotazioni si possono contattareSALA (ASS.Zootecnica Valchiavenna) - TEL 339/3399292TRAMANZOLI (APA) - TEL 335/7014523 - UFF. 0342/[email protected]

Prezzi IVA inclusa

AZOTORICORDIAMO AI SOCI ALLEVATORI CONVENZIONATI CON LA CAS CHE PER LA FORNITURA DELL’AZOTO È POSSIBILE FAR RIEMPIRE IL BIDONE DIRETTAMENTE IN AZIENDA. PER OTTENERE QUESTO SERVIZIO È SUFFICIENTE FARE RICHIESTA PRESSO GLI UFFICI DELLA CAS.

ERBA MEDICA DISIDRATATA ITALIANA 3° TAGLIO 15,00PAGLIA NAZIONALE BALLONI QUADRATI 10,00PAGLIA TRINCIATA 13,00FIENO TRADIZIONALE MISTO MEDICA 13,50FIENO MAGGENGO 14,0014,00

QUOTAZIONE VACCHE DA MACELLO CON GRIGLIA DI VALUTAZIONE

LISTINO PREZZI MAGGIO 2007

LE VACCHE DISASTRATE, PER TERRA E CON PH ELEVATO SARANNO CLASSIFICATE E PREZZATE AL MOMENTO DELLA MACELLAZIONE.EVENTUALI DIFFERENZE DI VALORE SI CONCORDANO AL MOMENTO DELLA PESATURA.

kg001-180

kg181/200

kg201/220

kg221/240

kg241/260

kg261/280

kg281/300

kg301/320

kg321/340

kg340/360

kg361/380

P1 1.35 1.50 1.60 1.65 1.70 1.75 1.85 1.90

P2 1.75 1.75 1.80 1.85 1.90 2.00 2.05 2.10 2.20

P3 1.65 1.70 1.75 1.80 1.85 1.95 2.00 2.05 2.20

O1 1.65 1.75 1.80 1.85 1.90 1.95 200 2.0

O2 1.80 1.85 1.90 1.95 2.00 2.05 2.10 2.15 2.25

O3 1.85 1.85 1.80 1.95 2.00 2.05 2.10 2.25

R1 1.95 1.90 1.95 2.00 205 210 2.10

R2 1.95 2.00 2.05 2.10 2.10 2.20 2.25 2.30

LUNEDÌ 30 APRILE 2007

LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007

LUNEDÌ 28 MAGGIO 2007

Mostra zootecnica mandamentale di GrosioSERVIZIO DI GIAN MARIO TRAMANZOLI

La mostra zootecnica mandamentale di Grosio tenu-tasi l’1 aprile e riservata ai bovini di razza bruna ha avuto anche in questa edizione come protagonisti animali provenienti dagli allevamenti di tutto il man-damento di Sondalo, Grosio, Grosotto e Mazzo. La manifestazione è il primo appuntamento primaverile e, nonostante le condizioni climatiche non partico-larmente favorevoli ha visto una buona partecipazio-ne di allevatori e di pubblico, sempre interessato al lavoro di valutazione svolto dall’esperto nazionale Vito Gentile di Taranto, ma pure attento nel coglie-re l’occasione per apprezzare il lavoro di chi opera, spesso in mezzo a mille diffi coltà, nel settore della zootecnia.La parte del leone l’ha fatta l’allevamento Marchesi Adele di Grosotto vincitore del concorso Campio-nessa del giovane bestiame con la manza Dany, e del concorso Campionessa assoluta vacche con la Bovina Panamavincitrice anche del premio di miglior mammella della mostra.

CLASSIFICHE DELLA MOSTRA

Categoria Vitelle 4-10 mesi1 class Rinaldi Bortolo Mazzo2 class Rinaldi Bortolo Mazzo

Categoria Vitelle 10-15 mesi1class Marchesi Adele Grosotto2 class Tramanzoli Cristoforo Grosio

Categoria Manzette 15-20 mesi1 class Besseghini Vincenzo Grosio2 class Sala Domenico Grosio

Categoria Manze 20-25 mesi1 class Rinaldi Bortolo Mazzo2 class Rinaldi Bortolo Mazzo

Categoria Manze 25-32 mesi1 class Marchesi Adele Grosotto2 class Marchesi Adele Grosotto

Categoria vacche asciutte fi no 5 anni1 class Besseghini Francesco Grosio2 class Besseghini Francesco Grosio

Categoria Vacche fi no 3 anni1 class Marchesi Adele Grosotto2 class Besseghini Vincenzo Grosio

Categoria Vacche 3-4 anni1 class Besseghini Vincenzo Grosio2 class Besseghini Francesco Grosio

Categoria Vacche 4-5 anni1 class Cusini Albino Grosio2 class Besseghini Vincenzo Grosio

● Cerco lavoroNeolaureato (in Sociologia ad indirizzo ter-ritorio-ambientale) di 25 anni, con un forte interesse per i formaggi e per l’industria casearia, è disponibile per lavori presso piccoli produttori (anche in malga...) o in aziende di maggiori dimensioni. ANDREA ARCIELLO - Tel. 02.92101057 Cell. 338.6095034

Prezzi al q.le IVA al 10% esclusa.

Prezzi IVA al 10% esclusa.

FORAGGI

Campionessa Panama di Adele Marchesi con l’esperto di razza Vito Gentile.

Vendesi Puledra di 3 anni iscritta al L.G con ottimo punteggio – addestrata a Sella – In-formazioni presso uffi cio CAS

Vendo DAILY trasporto bestiame - 49.10 por-tata utile q.li 22 - Telefonare 347 6884833

Per motivi di spazio il servizio sulla mostra mandamentale Valmalenco sarà pubblicato sul prossimo numero.

Categoria Vacche 5-10 anni1 class Marchesi Adele Grosotto2 class Marchesi Adele Grosotto

Categoria Vacche oltre 10 anni1 class Sala Domenico Grosio2 class Besseghini FrancescoGrosio

Categoria Vacche asciutte oltre 5 anni1 class Cusini Albino Grosio2 class Besseghini FrancescoGrosio

Premiati i tori di Franzini Guido e Tramanzoli Cristoforo

Foto disponibili in fi le ( telefonare Tramanzoli 335 7014523)

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7MAR / APR 07

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AgriValtellina - 5a fi era agricolaLa quinta edizione di AgriValtellina ha incorona-to la regina della Mostra provinciale del bovi-no di Razza Bruna, promossa dall’Associazio-ne Provinciale Allevatori in collaborazione con l’Associazione Nazionale Razza Bruna. Ad ag-giudicarsi il titolo più ambito del concorso, al termine della valutazione di Domenico Ronza-ni, esperto dell’Anarb, è stata Rab Katy Play-boy, di Angelo Rabbiosi di Cosio Valtellino, che ha conquistato il podio come Campiones-sa assoluta Vacche del concorso dopo essersi imposta nella categoria Vacche in lattazione ol-tre 5 anni, bissando il risultato della passata edi-zione. Campionessa di riserva è risultata Margh Sch-Gor Cogne, dell’Azienda agricola “Casci-na Margherita” di Bormio, che si è aggiudicata anche il titolo di “Migliore mammella” della Mo-stra. Nella classifi ca generale, per la categoria Vacche in lattazione fi no a 30 mesi si è imposta “Ira”, di Alberto Libera, Colorina, seguita da “Prisca”, di Giustino Tavasci, Gordona. Nella categoria Vacche in lattazione da 30 a 36 mesi primo premio per “Rab Viola”, di Angelo Rab-biosi, mentre il secondo è andato “Aurora”, di

Barri Uidio, Dubino, che ha primeggiato anche nella categoria Vacche in lattazione da 3 a 4 anni con “Zulu”, davanti all’Azienda agricola “Ca-scina Margherita” con “Tomba Nadia”. Per le vacche in lattazione da 4 a 5 anni il capo “Par-tenza”, dell’azienda agricola “Paggi Roberto”, di Prata Camportaccio, si è imposto su “Emi”,

In occasione di AgriValtellina, si è tenuto un importante convegno sulla presentazione del Marchio “Italialleva”, marchio ideato dall’Associazione Italiana Allevatori, A.I.A , organismo nazionale della Associazione Provinciale Allevatori A.P.A .Il Marchio è sinonimo di garanzia di origine, sicurezza e igiene dell’alimento di ori-gine animale, che proviene da aziende zootecniche italiane che operano in base a un processo produttivo controllato e certifi cato, nel rispetto del benessere animale e dell’ambiente.Al convegno, introdotto dal presidente dell’APA Vanini Plinio e relazionato dal diret-tore dell’AIA dr Paolo Scrocchi e dal Dr Massimo Timini dell’APA di Sondrio, hanno partecipato le realtà valtellinesi che operano nel settore zootecnico produttivo e di trasformazione.Presenti pure le rappresentanze delle associazioni di categoria a conferma dell’ inte-resse comune per la salvaguardia delle produzioni di qualità. Il sistema APA dispone di strumenti tecnico strutturali e organizzativi in grado di dare garanzie, in modo univoco e omogeneo a tutte le aziende socie presenti sul territorio di competenza, ai fi ni della certifi cazione dei processi produttivi delle aziende zootec-niche, per la sicurezza degli alimenti di origine animale (latte, carne e formaggio).Il messaggio uscito dal convegno non lascia spazio a dubbie valutazioni ed invita i produttori del settore zootecnico ad essere sempre più attenti alla garanzia delle proprie produzioni non tralasciando la valorizzazione delle tipicità territoriali.

Convegno sul marchio AIA “ITALIALLEVA”

SERVIZIO DI GIAN MARIO TRAMANZOLI

dell’azienda agricola Enrico Mazzoni di Tala-mona.Per le Vacche in lattazione “produttive e longe-ve” il primo premio è infi ne stato conquistato da “Bimba”, di Alberto Libera di Colorina, men-tre l’ambito riconoscimento “Vacca d’oro”, è sta-to assegnato a “Marianna”, vacca di otto parti dell’Azienda agricola “Pizzo Scalino” di Leo-nardo Nani, Lanzada.Nel concorso Giovani allevatori, Vitelle 8 – 12 mesi, è stata l’Azienda agricola di Adriano Zam-boni a presentare “Gala”, il capo che si è ag-giudicato il titolo di campionessa assoluta, men-tre Campionessa di riserva è stata valutata “Rab Fantastica Denmark”, di Angelo Rabbiosi, Co-sio Valtellino. Nella giornata di Sabato si è svolto il concorso di valutazione dei giovani allevatori appartenenti al gruppo Bjc (Bruna junior club) e agli studen-ti della scuola di agraria di Sondrio, un gran-de successo sia per la folta partecipazione, 11 gruppi di valutazione, che per la professionalità manifestata nel valutare e commentare le classi-fi che di valutazione.

Anche quest’anno, in occasione di Agrivaltel-lina, la “sezione ovica-prini” dell’APA ha volu-to organizzare il concor-so regionale dei prodotti lattiero caseari a base di latte di capra, a par-tire dal caprino fresco e aromatizzato, alle ca-ciotte più o meno stagionate, alla ricotta, allo yogurt.Oltre ai produttori valtellinesi, hanno parteci-pato anche aziende delle provincie di Como, Bergamo e Brescia per un totale di 19 parteci-panti con ben 41 prodotti.Ottimi i risultati conseguiti dalle aziende val-tellinesi che hanno fatto registrare i seguenti piazzamenti:Bianchini Raffaella di Tartano – 1° caprino fre-sco, 1° caciotta stagionata, 2° yogurt“Il Capretto” di Talamona – 2° caciotta giova-ne, 3° ricottaDella Maddalena Giorgio di Montagna V. - 2° caciotta stagionataCattaneo Dario di Postalesio – 2° ricotta, 3° yogurtAqua Fracta di Piuro – 1° ricotta.I prodotti presentati al concorso sono poi stati offerti al pubblico durante le degustazioni gui-date svolte nell’ambito della manifestazione.

Formaggi di capra in concorso

SERVIZIO DI STEFANO GIOVENZANA

SERVIZIO DI GIAN MARIO TRAMANZOLI

Giovani allevatori BJC e studenti scuola agraria.

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888

agrivaltellina comunica

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Notizie in breveEletto il nuovo Consiglio di Amministrazione del CTCBSabato 14 aprile si è tenuta a Sondrio l’As-semblea Ordinaria dei soci del Consorzio per la Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bit-to durante la quale vi è stato il rinnovo delle cariche sociali. I nuovi componenti del Consi-glio di Amministrazione sono: presidente Mau-rizio Quadrio, vicepresidenti Adriano Zamboni e Fabio Sala, consiglieri Giancarlo Bongiolatti, Michele Codega, Vincenzo Cornaggia, Fran-co Marantelli Colombin, Ivo Mazzoni, Maurizio Bongetta, Gianmaria Moiola, Vincenzo Besse-ghini e Ivo Londoni; componenti del Collegio Sindacale: sindaci effettivi Giovanni Cioccarel-li, Marco Dell’Acqua ed Emanuele Ghirardel-li, sindaci supplenti Luciano Borserini, Renato Ciaponi.

Valtellina Casera DOP e Bitto DOP nell’Atlante QualivitaI formaggi DOP della provincia di Sondrio compaiono sull’Atlante dei prodotti agroali-mentari italiani Dop, Igp e Stg, realizzato dalla Fondazione Qualivita per il Ministero delle Po-litiche Agricole Alimentari e Forestali. L’Atlan-te costituisce una pubblicazione di carattere scientifi co di assoluta completezza e rigore. Si tratta di uno strumento di ricerca e di analisi della qualità nel settore agroalimentare in gra-do di offrire un quadro completo e dettagliato del mondo dei prodotti certifi cati italiani.

Formaggi in piazzaDomenica 15 aprile le vie principali di Sondrio sono state invase dai… formaggi! Vi è stata la prima edizione della mostra-mercato dei for-maggi di montagna che aveva visto qualche mese fa, sempre nelle stesse vie, un’edizione “zero”. Durante la giornata i numerosi visitato-ri hanno potuto degustare, acquistare e curio-sare tra le tante bancarelle alla scoperta dei formaggi. Degustazioni guidate, laboratori di cucina, caseifi cazione in diretta, menù a tema nei ristoranti… ce n’è stato per tutti i gusti! Un evento organizzato dall’Associazione De Gu-stibus che sabato ha aperto la manifestazione con un convegno sulle eccellenze nel territo-rio alpino. Tra i banchi d’assaggio anche quel-lo del Consorzio CTCB per la promozione del Valtellina Casera e Bitto.

Accordo per la determinazio-ne del prezzo del latte alla stalla:01/04/2007 – 31/03/2008Assolatte e le organizzazioni professionali agri-cole (Coldiretti, Federlombarda, Cia) alla pre-senza del Ministro PAOLO DE CASTRO e del vice presidente e assessore Agricoltura della Regione Lombardia VIVIANA BECCALOSSI hanno siglato l’accordo per la determinazio-ne del prezzo del latte prodotto in Lombardia a valere per il periodo 01/04/07 – 31/03/08. Il nuovo prezzo per ogni 1.000 litri di latte intero e genuino reso refrigerato alla stalla a + 4 C° è di 331,56 + IVA 10% (33,16)= 364,72 .Per quanto concerne la qualità si fa riferimento alla seguente tabella parametrica:

Grasso 3,70 – 3,80 g/dl - FranchigiaProteine 3,25 – 3,30 g/dl - FranchigiaCarica Batterica 30.000-100.000 - FranchigiaCellule Somatiche 300.001-350.000 - Fran-chigiaN.B.: Ai premi ed alle penalità va aggiunta l’IVA di legge al 10%.

Nuova Convenzione per la determinazione dei costi di smaltimento dei capi mortiE’ stata recentemente rinnovata la convenzio-ne con la ditta Alberio S.p.a. e altri partner per il ritiro e la distruzione degli animali morti vale-vole per tutta la provincia di Sondrio per l’an-no 2007. Novità del nuovo accordo, valevole anche come base su cui elaborare i premi per eventuali stipule di polizze assicurative per gli animali previsti in tabella, riguarda l’estensione del ritiro per i Suini e gli Ovicaprini.

Specie e Classifi ca-

zione

Rimozionee

TrasportoDistruzione TOTALE

Bovino fi no a 6 mesi

55,00/presa

10,00/capo

65,00/Capo

Bovini da 6 a 18 mesi

85,00/presa

35,00/capo

120,00/Capo

Bovini oltre 18 mesi

85,00/presa

45,00/capo

130,00/Capo

Bufalini fi no a 6 mesi

65,00/presa

20/00/capo

85,00/Capo

Bufalini a 6 a 18 mesi

85,00/presa

40,00/capo

125,00/Capo

Bufalini ol-tre 18 mesi

85,00/presa

50,00/capo

135,00/Capo

Suini

Ovicaprini

0,15/Kg.Con minimo

tassabileDi 50,00/

Ritiro

Per le richieste di intervento Vi segnaliamo i se-guenti numeri telefonici:ALBERIO spa 031/935186Sig.Ivano 335/5659347Sig.a Katia 335/291655

I contributi a favore dell’agri-coltura di montagnaA partire dal 20 marzo 2007 fi no a lunedì 15 ot-tobre compreso è possibile presentare doman-da di contributi per l’agricoltura in montagna previsti dall’articolo 23 della legge regionale 7/2000. Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite il SIARL (sistema infor-mativo agricolo della regione Lombardia). Le organizzazioni sindacali agricole sono a dispo-sizione degli agricoltori interessati per chiari-menti o per la predisposizione delle domande.

Gare WesternL’ANEW (Associazione Nazionale Equitazione Western) organizza il Campionato 2007 di gare Western per i cavalli di razza Hafl inger, in col-laborazione con Associazione Provinciale Alle-vatori Milano - Lodi, ed in occasione di gare Western Anew in Lombardia. Le competizioni saranno regolamentate da Giudici Anew. In oc-casione di ogni gara verrà stilata, oltre a quella generale, una classifi ca riservata ai soggetti di razza Hafl inger con i relativi montepremi.Per le date e le località dove verranno svol-te le manifestazioni visitate il sito internet www.anewitalia.it

MANIFESTAZIONI ZOOTECNICHE EQUINI

DATA LOCALITA’ MANIFESTAZIONESPECIE E/O

RAZZA INTERESSATA/E

RILEVANZA(internazionale,

nazionale, regionale,

provinciale)

5/1/07 TREVIGLIO (BG) MOSTRA HAFLINGER EQUINI RAZZA HAFLINGER ITALIA REGIONALE

9/22/07 CLUSONE (BG) RASSEGNA UNIRE EQUINI / SELLA ITALIANO REGIONALE

9/23/07 CLUSONE (BG) RASSEGNA / MOSTRA HAFLINGER

EQUINI RAZZA HAFLINGER ITALIA PROVINCIALE

20-22/04/200728-01/05/2007 TRAVAGLIATO (BS) MOSTRA CAVALLO RAZZA

HAFLINGER PROVINCIALE

24-26/08/2007 ORZINUOVI (BS) FESTA HAFLINGER PROVINCIALE20-21/10/2007 BIENNO (BS) MOSTRA ZONALE HAFLINGER PROVINCIALE

29.09.07 ASSO (CO) FESTA del CAVALLO EQUINI INTERPROVINCIALE

07.10.07 CARENNO (LC)MOSTRA

INTERPROVINCIALE del CAVALLO AVELIGNESE

EQUINI INTERPROVINCIALE

05-06/05/2007 BORGHETTO LODIGIANO (LO)

MOSTRA INTERPROVINCIALE DEL

CAVALLO HAFLINGER RASSEGNA DEL

CAVALLO HAFLINGER

HAFLINGER INTERPROVINCIALE

5/26/07 GRAFFIGNANA (LO) RASSEGNA UNIRE DEL CAVALLO DA SELLA EQUINI

9/2/07 LENTATE SUL SEVESO (MI)

MOSTRA INTERPROVINCIALE DEL

CAVALLO HAFLINGER RASSEGNA DEL

CAVALLO HAFLINGER

EQUINI INTERPROVINCIALE

OTTOBRE 2007 TRUCAZZANO (MI)

PREMIO INTERREGIONALE NORD OVEST DEL

CAVALLO DA SELLA

EQUINI INTERREGIONALE

10-11/10/2007 INVERUNO (MI)MANIFESTAZIONE CON

CAVALLI HAFLINGER (DA DEFINNIRE)

EQUINI

9/16/07 PAVIA RASSEGNA CAVALLI RAZZA AVELINESE

CAVALLO RAZZA AVELIGNESE INTERPROVINCIALE

10/28/07 SOMAGGIA -SAMOLACO (SO)

MOSTRA INTERPROVINCIALE DEL

CAVALLO HAFLINGERHAFLINGER INTERPROVINCIALE

30-31/03/2007 1/04/2007 BUSTO ARSIZIO (VA) MALPENSACAVALLI EQUINI NAZIONALE