Costituzione italiana e ambiente · Costituzione italiana ma anche a livello di diritto...

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Il 1 gennaio 1948 la Costituzione, dopo il Referendum sulla Repubblica (2 giugno 1946), entrava in vigore in tutta Italia. L’ambiente occupa una parte importante all’interno non solo della Costituzione italiana ma anche a livello di diritto internazionale. Costituzione italiana e ambiente Art. 9 La Repubblica: promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. “La regione, la provincia, i comuni regolamentano e tutelano l'ambiente con provvedimenti e disposizioni nel rispetto della Costituzione italiana.”

Transcript of Costituzione italiana e ambiente · Costituzione italiana ma anche a livello di diritto...

Il 1 gennaio 1948 la Costituzione, dopo il Referendum sulla Repubblica (2 giugno 1946), entrava in vigore in tutta Italia.

L’ambiente occupa una parte importante all’interno non solo della Costituzione italiana ma anche a livello di diritto internazionale.

Costituzione italiana e ambiente

Art. 9La Repubblica:promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnicatutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.“La regione, la provincia, i comuni regolamentano e tutelano l'ambientecon provvedimenti e disposizioni nel rispetto della Costituzione italiana.”

Il pianeta Terra offre all’uomo una grande quantità e varietà di risorse,che l'uomo

impiega, prevalentemente per fini energetici.Il continuo crescente sfruttamento di tale

risorse, crea problemi di compatibilità con l' ambiente. I problemi dell' ambiente si

ripercuotono anche sulla salute dell' uomo minacciando la sua stessa sopravvivenza.

La tecnologia non controllata è considerata una delle principali responsabili di questa situazione problematica; essa però può fornire una valido

contributo per contrastare il degrado dell'ambiente come le ecotecnologie nella soluzione delle principali

problematiche della sostenibilità (depurazione,smaltimento,trattamenti speciali,

riciclo, riusi ecc.) senza dimenticare l'importanza dei nostri comportamenti attenti ad evitare inutili

sprechi e a risparmiare energia.

La salute e l’integrità dell’ambiente sono però compromesse da atteggiamenti e scelte umane sbagliate che portano ad alcune minacce:

•Inquinamento radioattivo•Inquinamento dell’aria

INQUINAMENTOINQUINAMENTORADIOATTIVORADIOATTIVO

La radioattività è la proprietà che hanno gli atomi di alcuni elementi di emettere spontaneamente radiazioni ionizzanti

La radioattività non é stata inventata dall'uomo, anzi, al contrario, l'uomo é esposto alla radioattività fin dal momento della sua apparizione sulla Terra. Solo recentemente (circa 100 anni fa), con i lavori dello scienziato francese Henry Becquerel, l'uomo ha scoperto l'esistenza della radioattività. Fin dalla formazione della Terra, circa cinque miliardi di anni fa, la materia era formata da atomi stabili non radioattivi e atomi instabili radioattivi.

Col trascorrere dei millenni, la maggior parte degli elementi radioattivi, attraverso il processo di decadimento, hanno cessato di essere tali.

Tuttavia, esistono ancora oggi in natura alcuni isotopi radioattivi, e non é cessato l'apporto esterno di radioattività prodotto dal bombardamento di raggi cosmici a cui siamo tuttora

sottoposti. Ecco perché tutto quello che ci circonda é "naturalmente" radioattivo.

Simbolo che indica la radioattività(negli ospedali, nei luoghi di lavoro..)

Differenti tipi di radioattività

I differenti tipi di radioattività sono:Radioattività alfa Radioattività beta

Radioattività gammaCiascun tipo di radioattività ha un proprio "potere penetrante" e

"modalità di schermatura"

Le radiazioni alfa, per la loro natura, sono poco penetranti e possono essere completamente bloccate da un semplice foglio di carta.

Al contrario delle radiazioni alfa e beta, le radiazioni gamma sono molto penetranti, e per bloccarle occorrono rilevanti spessori di materiali ad elevata densità come il piombo.

Le radiazioni beta sono più penetranti di quelle alfa, ma possono essere completamente bloccate da piccoli spessori di materiali metallici (ad esempio, pochi millimetri di alluminio).

Per poter considerare nella giusta luce gli effetti della radioattività sull'uomo, é necessarioanzitutto prendere in considerazione l'esposizione alle radiazioni naturali. A tale "bagno diradioattività", in cui l'uomo é immerso fin dalla sua origine, gli organismi viventi si sono datempo adattati.La dose annualmente assorbita da ogni individuo della popolazione per effetto dellaradioattività naturale é mediamente di 2,4 mSv/anno.

Nella radioattività naturale la componente principale è costituita dai radionuclidi primordiali presenti in varie quantità nei materiali inorganici della crosta terrestre (rocce, minerali). La seconda è costituita dai raggi cosmici e dai radionuclidi cosmogenici. Quando ci si riferisce a tutte queste sorgenti, si parla

di fondo naturale di radiazioni. In generale le rocce ignee e i graniti contengono concentrazioni più elevate delle rocce sedimentarie come il calcare e il gesso. L'uranio, come anche il torio, è più

abbondante nelle rocce acide che in quelle basiche.

Nell'aria, la radiazione naturale è dovuta principalmente alla presenza di radon e toron. Numerosi materiali da costruzione emettono quantità relativamente modeste di radon. Molto più radioattivi

sono il granito, la pietra pomice. Tuttavia la principale sorgente di radon si situa quasi sempre nel terreno sottostante le case. I livelli di

concentrazione nell'aria sono fortemente variabili a seconda delle condizioni ambientali.

Anche le acque contengono una certa quantità di radioattività, dovuta sia alle piogge che trasportano le sostanze radioattive dell'aria, sia alle acque di drenaggio che convogliano nei bacini idrici sostanze

radioattive presenti nelle rocce e nel suolo.

Tutti questi problemi, che coinvolgono sia l' esposizione dei lavoratori che della popolazione stessa alla radioattività, è preso in considerazione nella normativa di legge italiana, che stabilisce le appropriate misure di protezione da adottare. Sono soggette alla normativa anche delle attività che si svolgono in

particolari luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie, catacombe, grotte e sotterranei. In tali luoghi di lavoro, la concentrazione di radon e toron potrebbe infatti essere particolarmente elevata.

Da quando l'uomo ha scoperto la radioattività, le proprietà di vari radioisotopi sono state sfruttate per impieghi pacifici e purtroppo, talvolta anche a scopi bellici. L'esposizione a dosi

più o meno elevate di radiazioni ionizzanti può avere effetti a lungo termine che possono provocare cancro o leucemia. Tali effetti si manifestano in modo aleatorio, che non si può

predire in modo certo per ciascuna persona sottoposta alle radiazioni.In questi casi, si parla di probabilità di accadimento, che cresce o diminuisce a seconda

dell'entità più o meno rilevante della dose assorbita. La stima di tale probabilità è ricavata dai dati sperimentali (epidemiologia) ottenuti osservando le conseguenze dell'esposizione alle

radiazioni su persone o gruppi di persone (ad esempio: i giapponesi sopravvissuti alleesplosioni nucleari di Hiroshima e Nagasaki; i lavoratori e le popolazioni limitrofe esposti alle

conseguenze di incidenti in installazioni nucleari).

Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti

Si è potuto così stabilire che la probabilità di insorgenza di cancro leucemia è elevata per alte dosi, mentre è assai limitata per basse dosi. Il limite massimo di dose stabilito dalla legge italiana per le persone del pubblico è 1 millisievert (1mSv) / anno al di sopra della dose naturale di radiazioni. Secondo gli studi sugli effetti a lungo termine, questa dose corrisponde ad una probabilità di sviluppo di un cancro o leucemia mortale pari a 1 / 100.000 .

RadiazioniQuando si parla di materiale radioattivo si intende un materiale che emette una radiazione ionizzante. La radiazione ionizzante altro non è che una serie di particelle o onde elettromagnetiche che hanno un’energia sufficiente da poter staccare gli elettroni da un atomo o da una molecola, ovvero di ionizzarli.Per esempio le molecole che compongono il nostro DNA potrebbero venir danneggiate al punto di non essere più in grado di effettuare la copia di se stesse. Quando questo avviene, la cellula contenente il DNA mal funzionante potrebbe venir danneggiata o morire. Il danno dovuto all’esposizione di alte dosi radioattive si divide in due categorie: somatico e genetico. Il danno somatico descrive gli effetti sul funzionamento fisiologico del corpo umano. Il danno genetico, invece, si riferisce al danno alle cellule in fase di riproduzione e che può portare anche a malfunzionamenti ereditari, come malformazioni o cromosomi danneggiati.

INQUINAMENTOINQUINAMENTODELL’ARIADELL’ARIA

LE EMISSIONI DI GAS SERRA

Sono chiamati gas serra quei gas presenti in atmosfera, che sono trasparenti alla radiazione solare in entrata sulla Terra.Il vapore acqueo (H2O), il biossido di carbonio (CO2), l'ossido di di azoto (N2O) e il metano (CH4) sono i gas serra principali nell'atmosfera terrestre.

Sono aumentate le emissioni provenienti dallo smaltimento deirifiuti, dai processi industriali e dalle industrie energetiche e dai trasporti.

EFFETTO SERRA (naturale)Nell'atmosfera sono normalmente presentigas in grado di esercitare quello che viene

definito effetto serra, grazie al quale, sullaTerra, con una temperatura media intorno ai 16° C,

viene garantita la vita delle diverse specievegetali e animali. Per migliaia di anni la

composizione dell'atmosfera si è mantenuta pressoché

costante, garantendo l'equilibrio del sistema.

EFFETTO SERRA ( amplificato)

I gas serra si comportano come ivetri di una serra: sono trasparenti alla luce

e al sole,che lasciano passare,ma sono opachi al calore,che respingono verso il basso.

L'aumento di questi gas dovuto alle attività umane hanno subito sensibili variazioni causando un aumento dell’effetto serra naturale e conseguenze negative per gli

ambienti naturali e per il clima.

Conseguenze aumento dell’effetto serraL’aumento dell’effetto serra potrebbe cambiare la distribuzione delle piogge sul globo; i deserti avanzerebbero e si perderebbero molti terreni agricoli. Invece le zone fredde come la Siberia e il Canada acquisirebbero un clima mite e potrebbero avere zonecoltivabili………………….

....Conseguenze:…………potrebbero fondere parzialmente le calotte polari: si innalzerebbe il livello dei mari e molte città costiere (New York,Venezia,Calcutta,..) resterebbero sommerse.

Piogge acide:Sono chiamate piogge acide quelle precipitazioni (non solo piogge, ma anche neve e grandine) che contengono acidi diluiti nell'acqua. Questo fenomeno si manifesta sopratutto nei paesi più industrializzati. Esse sono causate dallo zolfo liberato con la combustione del carbone, del gasolio e dell'olio combustibile. L'anidride solforosa trasportata anche per migliaia di km in quota subisce delle reazioni chimiche trasformandosi in acido solforico solubile in acqua, cioè piogge acide che causano danni alla vegetazione, ai monumenti e agli edifici delle città.

L'Ozono (simbolo O3) è un gas bluastro che occupa una zona particolare, detta ozonosfera, dell’atmosfera terrestre che si trova a circa 20-30 km d’altezza.

Questo ozono svolge la funzione importantissima di scudo contro i raggi ultravioletti presenti nella luce del Sole.

Immagine dello strato di ozono che avvolge la terra, si noti il profondo diradamento sull'Antartide (2001).

Buco dell’ozonoSi definisce comunemente buco nell'ozono  l’ assottigliamento dello strato di

ozono della stratosfera che si è riscontrato a partire dai primi anni ottanta (stimata intorno al 5% dal 1979 al 1990).

Lo strato di ozono (O3) funge da filtro per le radiazioni ultraviolette (trattenendo da solo circa il 99% della radiazione UV

solare), che possono essere dannose per la pelle (melanomi), causare una parziale inibizione della fotosintesi delle piante (con conseguente rischio di

diminuzione dei raccolti) e distruggere frazioni importanti del fitoplancton che è alla base della catena alimentare marina.

Conferenze internazionali per l’ambiente

Le principali conferenze per l'ambiente, dal 1987 ad oggi

1987: protocollo di Montreal. Ampliato nel 1996, esso impegna i Paesi firmatari ad eliminare gradualmente l'utilizzo e la produzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono stratosferico1992: A Rio De Janeiro si tiene la conferenza mondiale sull'ambiente e lo sviluppo. In questa occasione è approvata la dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo sviluppo, la cosiddetta Agenda 21, e sono firmate le convenzioni sui cambiamenti climatici, sulla biodiversità e gettate le promesse per quella contro la desertificazione1997: Alla conferenza di Kyoto i Paesi firmatari della convenzione di Rio sui cambiamenti climatici definiscono un protocollo che stabilisce tempi ed entità della riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2012 e individua le politiche e le azioni operative che si dovranno sviluppare.

2002: a dieci anni da Rio de Janeiro si e tenuto a Johannesburg il Summit Mondiale dello Sviluppo Sostenibile. Vengono messi in risalto i problemi sociali e economici, mentre passano i secondo piano quelli ambientali.2008: parlamento Europeo sempre più “verde”.il Parlamento Europeo ha obbligato i Paesi membri a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 30% entro il 2020.2009: Dall'7 al 18 dicembre si è riunita a Copenaghen la 15esima Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. L’accordo raggiunto non contiene nessun impegno quantificato sui tagli di emissioni di CO2, ne’ a medio ne a lungo termine. I paesi industrializzati metteranno nero su bianco i propri impegni di riduzione di gas serra per il 2020 entro i prossimi mesi. L’intesa invece mette per iscritto alcuni impegni finanziari come quello di 3,6 miliardi di dollari per il periodo 2010-2012 da parte Usa. La bozza d’accordo prevede una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra entro il 2050.

“La Terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla Terra”

Attle - Duwamish

“Quando togliamo qualcosa alla Terra, dobbiamo anche restituirle qualcosa. Noi e la Terra dovremmo esser

compagni con uguali diritti. Quello che noi rendiamo alla Terra può esser una cosa così semplice e allo

stesso tempo così difficile come il rispetto”Jiemmie Begay – Indiano Navajo

”LA MIA TERRA"

..............PER LA MIA GENTE QUALSIASI COMPONENTE DELLA TERRA E' SACRO.QUALSIASI AGO SPLENDENTE DI PINO,QUALSIASI SPONDA SABBIOSA,

QUALSIASI RADURA ERBOSA, QUALSIASI INSETTO.SAPPIAMO CHE L'UOMO BIANCO NON COMPRENDE IL NOSTRO SISTEMA DI VITA.

PER LUI UN PEZZO DI TERRA E' LO STESSO DI UN ALTRO.EGLI E' LO STRANIERO CHE VIENE DURANTE LA NOTTE E PRENDE DALLA TERRA

TUTTO CIO'CHE GLI OCCORRE.LA TERRA NON E’ SUA SORELLA, SEMMAI SUA AMICA......

NON VI E' NESSUN POSTO TRANQUILLO NELLA CITTA' DELL'UOMO BIANCO.NESSUN LUOGO DOVE SI POSSA ASCOLTARE LO STORMIRE DELLE FRONDE IN

PRIMAVERA E IL RONZARE DEGLI INSETTI......QUANDO I BISONTI SARANNO STATI TUTTI STERMINATI,E I CAVALLI SELVAGGI TUTTI DOMATI, QUANDO GLI ANGOLI SEGRETI DELLE FORESTE SARANNO INVASI DALL'ODORE DI MOLTI UOMINI E LA VISTA DELLE COLLINE SARA‘ OSCURATA DAI

FILI CHE PARLANO ALLORA L'UOMO CHIEDERA':DOVE SONO GLI ALBERI E I CESPUGLI? SCOMPARSI!

DOV'E' L'AQUILA?SCOMPARSA!E COSA SIGNIFICA CIO‘ SE NON LA FINE DELLA VITA E L'INIZIO DELLA

SOPRAVVIVENZA?

Dalla lettera del capo indiano Seathl inviata al presidente degli USA Franklin Pierce nel 1855

SVILUPPO SOSTENIBILE……UNA SOLUZIONE ATTUABILEI nativi americani già avevano compreso l’importanza di uno sviluppo sostenibile.Perché il progresso attuale sia sostenibile è necessario che le azioni dell’uomo siano tali da permettere alla generazione successiva di ricevere la stessa quantità di risorse che noi abbiamo ricevuto da quella precedente; l’unico modo per riuscire in tale intento è utilizzare le risorse ad un ritmo tale che esse possano essere rigenerate naturalmente.

Dobbiamo rivedere i nostri standard di vita per permettere uno sviluppo sostenibile a tutta la

popolazione mondiale.

L’impronta ecologica mette in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.Per esempio la disponibilità ecologica nazionale è di 1.4 ettari pro capite, invece ogni italiano ha un’impronta ecologica pari a 4.5 ettari pro capite. Ciò significa che ognuno di noi è in deficit ecologico di 3.1 ettari, cioè ognuno di noi consuma 3.1 ettari di terreno appartenenti ad altre popolazioni.

L’IMPRONTA ECOLOGICA