Costituzione

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1 COSTITUZIONE della POPOLAZIONE di NOMADELFIA COSTITUZIONE della POPOLAZIONE di NOMADELFIA Nomadelfia - 2000

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COSTITUZIONEdella POPOLAZIONE

di NOMADELFIA

COSTITUZIONEdella POPOLAZIONE

di NOMADELFIANom

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2000

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COSTITUZIONE della POPOLAZIONE

di NOMADELFIA

NOMADELFIA18 giugno 2000

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CONGREGATIO PRO CLERICIS

DECRETO

Prot. N. 20000490

La Comunità denominata Nomadelfia, Associazione privatadi fedeli, in data 22 maggio 1994 ha ricevuto, mediante De-creto Prot. N. 94001494, l�approvazione �ad quinquenniurn�degli Statuti che regolano la sua vita e il suo funzionamento.Approvazione che, consultato l�Em.mo Card. Camillo Ruini,Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e l�Ecc.moMons. Giacomo Babini, Ordinario di Grosseto, è stata rinno-vata con decreto Prot. N. 99002438, del 4 gennaio u.s.

QUESTA CONGREGAZIONE

VISTO che gli Statuti hanno recepito le necessarie modificheproposte e che, pur essendo attualmente localizzata in Dioce-si, questa Associazione spesso opera oltre i limiti circoscrizio-nali ed anche oltre quelli nazionali,

APPROVA DEFINITIVAMENTE

gli Statuti dell�Associazione, a norma dei cc. 321 - 326 e stabi-lisce, in pari tempo, che il Rappresentante della Sede Apostoli-ca, previsto dagli Statuti, sia un Delegato nominato da questoDicastero.

Si lascia alla competenza dell�Ecc.mo Ordinario di Grosseto,d�intesa con la Direzione dell�Associazione, concordare gliaspetti giuridici e pastorali parrocchiali riferiti alla Comunitàdi Nomadelfia, in conformità con la legislazione canonica e,per quanto possibile, tenendo presente le peculiarità propriedella suddetta Comunità. Inoltre si riconosce all�Associazionela personalità giuridica privata, a norma del canone 322.

Dalla Congregazione per il Clero, nella solennità della San-tissima Trinità,

18 giugno 2000

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Art. 1

DENOMINAZIONE E FINE

�Nomadelfia� significa: �La fraternità èlegge�.

La Popolazione dei Nomadelfi� è una�Associazione privata� di volontari cattoli-ci, chierici e laici (cfr. can. 298 e ss. C.I.C.),che vivono le decisioni statutarie delFondatore.

I suoi membri si chiamano �Nomadelfi�perché per essi l�amore fraterno è legge,in eroica applicazione della loro fede.

Operano insieme in solidale fraternità cri-stiana, al fine di assicurare e diffondere lostato evangelico dei �liberi figli di Dio� e didedicarsi ad opere di bene, a sollievomateriale e ad elevazione spirituale del-l�umanità.

Di fronte allo Stato Italiano si regola se-condo gli articoli 36, 37 e 38 del vigenteCodice Civile Italiano1.

1 v. pag. 65.

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Art. 2

CONDIZIONI PER ESSERE NOMADELFI

Essere Nomadelfi è una vocazione ad unamissione eroica.

Possono essere Nomadelfi coloro che:

- hanno compiuto 21 anni

- sono cattolici professanti apertamente laFede e la Morale secondo gli inse-gnamenti e la disciplina della ChiesaCattolica

- rinunciano a possedere beni a qualsiasititolo e di qualsiasi natura, e accettanodi essere poveri nel senso di avere solo ilnecessario ad una vita dignitosa.

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Art. 3

IMPEGNI DEL NOMADELFO

Ogni Nomadelfo è tenuto a dare la suaopera eroicamente, con zelo e con quellagenerosità che è l�espressione tangibiledelle sue promesse e dell�intima aspirazio-ne che ha dichiarato di possedere per farsiNomadelfo.

Le caratteristiche della personalità del No-madelfo sono fissate nella lettera di donZeno ai figli del 30.7.19612.

In modo particolare si impegna:

- a ubbidire all�autorità costituita

- a prestare la sua attività senza alcuncompenso economico nelle iniziativedella Popolazione

- a non lavorare alle dipendenze di terzepersone fisiche o morali, e non specula-re sul lavoro altrui, né direttamente néindirettamente

- a versare al fondo comune della Popo-lazione tutti i beni ricevuti a qualsiasi titolo.

2 v. pag. 90.

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Art. 4

SOBRIETÀ

I Nomadelfi, come singoli e come Popola-zione, devono vivere sobriamente, secon-do le vere esigenze umane, nello spiritodei consigli evangelici ed in particolare del�Discorso della Montagna�3, che per iNomadelfi non è un semplice consiglio, maè legge.

3 v. pag. 69.

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Art. 5

COSTUME

Il costume manifesta la forza spirituale chegarantisce a Nomadelfia la sua continuitànel presente e nel futuro, perché è proprionel costume rigorosamente osservato cheessa potrà fortificare e sviluppare in pro-fondità le radici del suo spirito e della suaindole apostolica.

Il costume si rivela soprattutto:

- nel vestire, che deve essere modesto,funzionale ed elegante

- nel linguaggio semplice e sobrio

- nel comportamento riservato e improntatoa serena severità.

Il Successore, il Presidente e il Consigliodegli Anziani indicano le norme del costu-me e vigilano affinché esso venga amoro-samente osservato e sia il riflesso fedeledella spiritualità propria dei Nomadelfi, cheli sprona a santificare tutte le forme dellavita umana e a conservare in esse la divi-na presenza.

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Art. 6

PROPRIETÀ DEI BENI

La Popolazione dei Nomadelfi possiedesolo i beni necessari per lo svolgimentodella propria attività istituzionale.

Essa provvede a fornire ai propri membri imezzi di sostentamento e le attrezzaturenecessarie per svolgere le attività dirette araggiungere i fini costituzionali.

La titolarità e la gestione del patrimonioimmobiliare a disposizione della Popola-zione dei Nomadelfi sono affidate alla�Fondazione Nomadelfia�.

In caso di scioglimento il fondo comune èdestinato alla Congregazione per l�evan-gelizzazione dei popoli.

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Art. 7

COMPONENTI E STRUTTURA

La Popolazione dei Nomadelfi è così com-posta:

- Chierici

- Mamme di Vocazione

- Celibi per Elezione

- Coniugi o Vedovi

- Nomadelfe Mamme

- Uomini e donne non coniugati

- Minorenni facenti parte delle famiglie peraffidamento o per nascita.

La posizione in Nomadelfia può essere di:Effettivi, Postulanti, Figli, Ospiti.

La Popolazione dei Nomadelfi è struttura-ta in famiglie, gruppi familiari e borgate.

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Art. 8

SACERDOTI E DIACONI

I Sacerdoti e i Diaconi di Nomadelfia, im-mersi corpo ed anima nella vita dei gruppifamiliari, nel vivo nascere ed esplicarsi dellavoro, alla pari di tutti; formati alla plasti-cità delle sane ed elevanti ricreazioni di tuttii fratelli; approfonditi negli studi della pa-rola di Dio e dell�insegnamento della Chie-sa; permeati di intima confidenza filiale efraterna con Cristo Eterno Sacerdote e Sal-vatore; dediti in tutta la traiettoria della loroesistenza a capire, fin anche nelle più deli-cate sfumature, la volontà di Dio in se stessie nei fratelli; vinti dal fascino di donareCristo al mondo, anche attraverso il loroolocausto quotidiano, sono l�anima sacer-dotale di Nomadelfia per cui devono ren-dersi degni e sicuri di offrire, in tutte le loroespressioni, la certezza ai fratelli che essisono il loro riposo, la loro luce, il loro pal-pito divino, �Alter Christus�; amabili, imi-tabili, sempre porta aperta alla �Resurre-zione di quanti, avendo errato, voglionoritornare alla Vita�.

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Il rapporto tra i chierici che fanno partedella Popolazione dei Nomadelfi e il loroVescovo è debitamente specificato nell�ap-posita Convenzione con la Diocesi dove ichierici sono incardinati.

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Art. 9

MAMME DI VOCAZIONE

All�apice delle conquiste dell�Amore chediscende dal Cielo attraverso lo stessoCalvario sta la �Madre� immacolata, le cuifibre cristalline della verginità hanno vibra-to la divina maternità sul Figlio dell�Uomo,crocifisso tra le orride e ribelli passioniumane.

All�apice delle conquiste che Dio stesso havoluto donare al mondo nella sua Chiesasuscitando le vocazioni dei Nomadelfi,stanno le �Mamme di Vocazione�, strettealla Vergine, offerenti a Dio tutto il loroessere per trasformarsi, attraverso questovivo, perenne e palpitante olocausto, inviva, perenne e soprannaturale sorgentedi maternità, rigeneranti in se stesse evibranti in tutte le loro fibre i figli Noma-delfi, cui la tomba o un abbandono aveva-no stroncato la vita, buttandoli desolati nelgelido, umiliante ed arido cimitero dei sen-za famiglia.

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Esse incarnano perenne l�inno di vita che iNomadelfi, riconoscenti, cantano allaVergine Madre, sicuri che fino a quando inNomadelfia fiammeggeranno vive ed ope-ranti quelle lampade di verginea e subli-me maternità, essi saranno i Nomadelfi.

La scelta di questo status vitae deve esseremanifestata con atto pubblico.

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Art. 10

CELIBI PER ELEZIONE

Il Celibe per Elezione è un Nomadelfo Effet-tivo che, per seguire la propria vocazionepersonale, rinuncia allo stato coniugale.

La scelta di questo status vitae deve esseremanifestata con atto pubblico.

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Art. 11

CONIUGI

I Coniugi Nomadelfi sono trasportati da unamore tutto perfuso dalla più alta spiritua-lità che lega tanto sacramento ai fini socialiper i quali Dio stesso l�ha istituito e, comeNomadelfi, dalla più generosa volontà difare partecipi del loro amore di Babbo e diMamma altri figli che, per qualsiasi sven-tura, avessero perduto il santo e divinosorriso di quell�amore.

Il presente art. riguarda anche i vedovi.

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Art. 12

NOMADELFE MAMME

Le Nomadelfe Mamme sono nubili allequali possono essere affidati figli, purchédiano la certezza morale di non andare almatrimonio se non con chi sia disposto acondividere pienamente la loro missionesecondo lo spirito dell�art. 11.

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Art. 13

EFFETTIVI

Sono dichiarati Effettivi i Postulanti che,dopo il periodo di prova, sono riconosciutiidonei con decisione unanime della Presi-denza e del Successore.

A loro è richiesta la conoscenza approfon-dita della Costituzione riguardo la letterae lo spirito nel suo complesso e nei singoliarticoli.

Essi devono firmare la Costituzione peraccettazione sull�altare davanti allaPopolazione.

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Art. 14

POSTULANTI

Fermo restando il principio che le vocazio-ni sono affidate da Dio alla Chiesa, l�am-missione di nuovi membri è decisa dallaPresidenza in accordo con il Successore.

Se essi riconoscono nei richiedenti le qua-lità basilari per divenire Nomadelfi, il Pre-sidente con atto ufficiale li sottopone aduna prova di almeno tre anni.

In qualsiasi momento essi possono inter-rompere la prova ed escludere i Postulan-ti, i quali, sia in questo caso, sia nel casodi non ammissione alla fine del triennio diprova, devono immediatamente lasciareNomadelfia. In via eccezionale il Presidentepuò consentire loro di rimanervi tempora-neamente in qualità di ospiti.

I Postulanti lavorano nelle attività loro in-dicate dal Presidente, senza alcuna prete-sa di carattere economico.

Per essere ammessi alla prova, devono avercompiuto 18 anni.

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I coniugi Postulanti sono ammessi alPostulantato solo se ne fanno domandaentrambi.

Possono essere ammessi tra i Postulantianche coniugi legalmente separati coramEcclesia.

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Art. 15

FIGLI

Nomadelfia accoglie, come figli, minoren-ni battezzati o che possono essere battez-zati e che sono moralmente o materialmen-te in stato di abbandono, anche tempora-neo, e li affida alle proprie famiglie.

La famiglia alla quale sono affidati ha ildovere di amarli, curarli ed educarli allapari degli altri figli.

Tutti i figli sono educati conformemente alledirettive pedagogiche impartite dal Fonda-tore, con l�incondizionato aiuto solidale ditutti: è questa la �Paternità e Maternità insolido�.

Per nessun motivo i figli possono essereestromessi fino alla maggiore età; posso-no tuttavia essere temporaneamente inviatipresso persone o istituzioni fuori di Noma-delfia per ragioni educative o professiona-li, o per cause di forza maggiore, sempreperò sotto la tutela di Nomadelfia, alme-no di fatto.

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L�accoglienza e l�affidamento dei figli allefamiglie spetta al Presidente in collabora-zione con il Successore. Essi potranno con-sentire ai figli che hanno raggiunto i 21anni e non hanno fatto domanda comePostulanti di rimanere temporaneamentein Nomadelfia.

All�istruzione d�obbligo dei figli minorennisi provvede con apposite scuole istituitedalla Popolazione dei Nomadelfi, presso lequali l�insegnamento è impartito anche incorrispondenza con i programmi previstidall�ordinamento civile.

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Art. 16

OSPITI

Secondo la tradizione di Nomadelfia gliospiti vengono accolti nello spirito del Van-gelo: �Ero forestiero e mi avete ospitato�.

Il Presidente li accoglie e si accorda conloro circa i rapporti con Nomadelfia. Puòdimetterli in qualsiasi momento senza cheessi possano avanzare alcuna pretesa dicarattere economico.

Gli ospiti si impegnano a rispettare l�am-biente, ad osservare il costume, a parteci-pare alle attività della Popolazione secon-do le indicazioni della Presidenza ed edu-care i figli secondo la pedagogia del Fon-datore.

Gli ospiti devono firmare, per conoscenzae accettazione, quanto nella Costituzioneli riguarda.

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Art. 17

FAMIGLIE

Le famiglie possono essere composte da:

- mamme di vocazione

- coniugi

- Nomadelfe mamme

- vedove, separate o nubili con figli

- vedovi o separati con figli

Le famiglie non possono pretendere o ri-fiutare figli in affido.

Le famiglie sono organizzate in gruppi fa-miliari e non possono vivere isolate, se nonper causa di forza maggiore.

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Art. 18

GRUPPI FAMILIARI

I gruppi familiari vengono composti dallaPresidenza e sono retti da un Capogruppo.

Non possono essere formati da meno di 3famiglie, con un numero di membri noninferiore a 20 e non superiore a 35.

Nel gruppo familiare ciascuna famiglia hal�abitazione indipendente, mentre sono incomune cucina, sala da pranzo, laboratorie quanto altro può essere realizzato in talforma senza sminuire la personalità giuri-dica, morale e spirituale delle singole fa-miglie nelle loro essenziali esigenze.

Nella distribuzione delle singole personee delle famiglie nelle abitazioni non si de-vono permettere forme di promiscuità chepossano costituire occasione di immorali-tà, e neppure isolamenti eccessivamentedispendiosi.

Nei rapporti tra famiglia e famiglia vige lastessa legge di amore fraterno che lega isingoli Nomadelfi.

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Ogni 3 anni, dopo una giornata di esercizispirituali, la Presidenza scioglie i gruppifamiliari e li ricompone in modo che pos-sibilmente ogni famiglia e ogni membrocambi gruppo, abitazione e famiglie conle quali era già insieme in precedenza, re-stando comunque immutata l�unità dei sin-goli nuclei familiari.

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Art. 19

BORGATE

I gruppi familiari sono organizzati inBorgate.

Queste sono composte dalla Presidenza esono rette da un Consiglio direttivo e am-ministrativo, le cui competenze sono sta-bilite dai Regolamenti.

Il Presidente di tale consiglio è chiamato�Capoborgata�.

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Art. 20

ORGANI COSTITUZIONALI

Sono organi costituzionali:

- l�Assemblea e il Direttore dell�Assemblea

- il Presidente e il Consiglio di Presidenza

- l�Economo e il Consiglio Amministrativo

- il Capoborgata e il Consiglio di Borgata

- il Capogruppo

- il Congresso dei Figli

- il Capogiudice e il Collegio dei Giudici

- il Consiglio degli Anziani

- il Collegio dei Sacerdoti

- il Successore del Fondatore.

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Art. 21

ASSEMBLEA

L�Assemblea è l�organo legislativo e deli-berativo della Popolazione dei Nomadelfi.

È composta da tutti i Nomadelfi Effettivi,ed è convocata e presieduta dal Direttoresecondo le norme stabilite dai Regolamenti.

Essa formula le leggi per l�attuazione dellapresente Costituzione ed approva iprogrammi della Presidenza ed il rendicon-to economico e finanziario annualepresentato dal Consiglio Amministrativo,secondo i Regolamenti e la tradizione diNomadelfia.

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Art. 22

PRESIDENZA

La Presidenza è l�organo esecutivo, diretti-vo della Popolazione.

È composta da un Presidente e da dueVicepresidenti.

È retta dal Presidente, mentre i Vicepresi-denti gli sono collaboratori in tutte le man-sioni previste dalla presente Costituzioneed in quelle che egli riterrà di affidare loro,congiuntamente o separatamente, finoanche a sostituirlo in caso di impedimentoo di assenza, ma con facoltà limitate allesue personali direttive.

La Presidenza organizza e controlla la vitadella Popolazione in tutte le sue forme.

Le competenze sono elencate nei Regola-menti.

Il Presidente è il legale rappresentante dellaPopolazione dei Nomadelfi in giudizio edavanti a tutti gli organi della Chiesa e delloStato.

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Art. 23

CONSIGLIO AMMINISTRATIVO

Il Consiglio Amministrativo ha il compitodi realizzare i programmi economici for-mulati dalla Presidenza, come ratificatidall�Assemblea.

Esso è formato dal Presidente di Nomadel-fia, che lo presiede, dall�Economo e daaltri tre membri eletti dal Consiglio degliAnziani.

All�Economo sono attribuiti poteri in ordi-ne alla gestione economica, così come sta-bilito dai Regolamenti.

Il Consiglio Amministrativo non può bloc-care iniziative dell�Assemblea o della Pre-sidenza, ma può ricorrere all�arbitrato delConsiglio degli Anziani.

Il Consiglio degli Anziani controlla l�am-ministrazione mediante tre revisori dei contida esso nominati al suo interno.

A tutte le riunioni del Consiglio Ammini-strativo deve essere invitato il Successore.

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Art. 24

CAPOGRUPPO

Il Capogruppo dipende dalla Presidenza ela rappresenta nel gruppo familiare, inabituale rapporto con il Presidente.

Con lui tutti gli effettivi sono corresponsa-bili dall�andamento del gruppo.

Promuove l�armonia fra le persone e lefamiglie, coordina le varie attività delGruppo e verifica la partecipazione dei sin-goli alle attività della Popolazione.

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Art. 25

CONGRESSO DEI FIGLI

Il Congresso dei Figli è costituito da tutti ifigli dai 12 ai 21 anni.

In esso trattano i loro problemi ed esprimo-no le loro proposte presso gli altri organicostituzionali, secondo i Regolamenti.

È presieduto da un membro che abbia com-piuto 18 anni, scelto con votazione dalCongresso.

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Art. 26

COLLEGIO DEI GIUDICI

Il Collegio dei Giudici è costituito da nonmeno di tre membri, uno dei quali, chia-mato Capogiudice, lo dirige.

Il Collegio dei Giudici dirige tutte le opera-zioni di voto e la procedura elettorale.

Su richiesta dei singoli e degli organi co-stituzionali concilia le liti ed esamina i casidi infrazione alle leggi, al costume, alla di-sciplina della Popolazione.

Lo stesso Collegio dei Giudici insieme alSuccessore si pronuncia in ordine a que-stioni che implicano l�incostituzionalità didelibere, provvedimenti e iniziative degliorgani costituzionali.

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Art. 27

CONSIGLIO DEGLI ANZIANI

Il Consiglio degli Anziani è composto da 12membri, eletti fra coloro che hanno com-piuto 40 anni e hanno vissuto almeno 10anni come Nomadelfi Effettivi, ed è presie-duto da un membro scelto dal Consiglio.

Il Consiglio degli Anziani:

- elegge l�Economo e tre membri delConsiglio Amministrativo

- controlla il Consiglio Amministrativo

- nomina al suo interno tre Revisori deiConti

- arbitra in caso di mancata unanimitànelle votazioni

- vigila insieme alla Presidenza che la vitae il costume siano secondo lo spirito diNomadelfia

- è organo consultivo della Presidenza edel Collegio dei Giudici.

Gli Anziani sono i consiglieri naturali delSuccessore.

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Art. 28

COLLEGIO DEI SACERDOTI E DIACONI

Il Collegio è costituito dai sacerdoti e dia-coni che fanno parte della Popolazione deiNomadelfi.

Il Successore, il Parroco, i sacerdoti, i dia-coni di Nomadelfia devono condurre lastessa vita di ciascun Nomadelfo. Essi sonotenuti ad esercitare le loro mansioni con-facenti allo stato clericale e devonoattenersi agli impegni della Convenzionecon il proprio Ordinario.

I sacerdoti non possono essere eletti allecariche costituzionali.

I rapporti tra il Presidente e il Parroco ven-gono chiariti in accordo con il Successore.

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Art. 29

SUCCESSORE

Il sacerdote Zeno Saltini è il Padre e il Fon-datore di Nomadelfia.

La sua figura e missione di Padre e Fonda-tore si perpetuano nella persona del sa-cerdote Successore, nei termini espressi inquesto articolo.

Il Successore ha il diritto:

- di essere informato, da parte dei singolie da parte degli organi competenti, del-lo svolgersi della vita di Nomadelfia

- di presenziare a qualsiasi adunanza del-l�Assemblea e degli organi collegiali diNomadelfia, e di convocarli ogniqual-volta lo ritenga opportuno

- di porre il veto a iniziative economiche,morali e spirituali che di fatto contrasti-no con la natura, la sostanza e lo spiritodella presente Costituzione

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- di sconfessare il singolo nomadelfo chesia in disaccordo con la Chiesa o che per-sista ostinatamente nel sostenere idee incontrasto con la natura di Nomadelfia.

Il Successore è eletto dall�Assemblea se-condo i Regolamenti.

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Art. 30

DEMOCRAZIA DIRETTA

La Popolazione dei Nomadelfi socialmen-te è organizzata sotto forma di democra-zia diretta, intesa e applicata secondo ilpensiero del Fondatore.

Esprime la sua volontà ed esercita i poteriattraverso le elezioni, le votazioni e lenomine.

La partecipazione alle Assemblee è obbli-gatoria. Per causa di forza maggiore èammesso il voto per delega.

Hanno diritto di voto solo i NomadelfiEffettivi.

Il voto è obbligatorio e nelle elezioni è sem-pre segreto.

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Art. 31

ELEZIONI - VOTAZIONI - NOMINE

Nelle elezioni e nelle votazioni la maggio-ranza è della metà più uno degli aventi di-ritto al voto.

Nei ballottaggi la maggioranza è dellametà più uno dei voti, esclusi i bianchi e inulli.

Tutte le votazioni devono essere confermatecon voto di unanimità.

Il Consiglio degli Anziani, il Presidente e iVicepresidenti, il Capogiudice e i Giudici,il Direttore dell�Assemblea sono scelti daiNomadelfi Effettivi con elezioni.

L�Economo e il Consiglio Amministrativosono nominati dal Consiglio degli Anziani.

Il Capoborgata è eletto dai NomadelfiEffettivi della Borgata.

Il Capogruppo è nominato dalla Presidenza.

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Art. 32

CARICHE

A tutte le cariche costituzionali possonoessere eletti o nominati solo i NomadelfiEffettivi.

Tutte le cariche elettive sono incompatibilifra di loro.

L�accettazione delle cariche è obbligatoria.

Le dimissioni possono essere accettate solodall�organismo che ha effettuato l�elezio-ne o la nomina.

Le nomine alle cariche resesi vacantidevono avvenire al più presto possibile ecomunque non oltre tre mesi dall�iniziodella vacanza.

Tutte le cariche durano 4 anni. Si puòessere eletti al massimo per tre mandaticonsecutivi, ad eccezione dell�Economo edel Consiglio degli Anziani.

La carica di Successore è a vita, secondo iRegolamenti.

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Art. 33

REVOCHE

La revoca del Presidente e dei Vicepresi-denti, del Direttore dell�Assemblea e delCapoborgata può essere disposta solo perreferendum secondo i Regolamenti.

Perché la revoca sia valida deve raccoglie-re i suffragi di almeno tre quarti degli aventidiritto al voto.

La revoca del Capogruppo è disposta dal-la Presidenza.

La revoca dei membri del ConsiglioAmministrativo è disposta dal Consigliodegli Anziani.

I membri del Consiglio degli Anziani e delCollegio dei Giudici non sono soggetti arevoca.

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Art. 34

REGOLAMENTI

I compiti e le prerogative degli organi co-stituzionali vengono stabiliti dall�Assembleacon appositi Regolamenti, su proposta deirelativi Organismi.

I Regolamenti Generali sono proposti dalConsiglio degli Anziani.

In mancanza di disposizioni particolari,l�Assemblea deve attenersi ai principi fon-damentali e generali della presente Costi-tuzione e della tradizione della popolazio-ne dei Nomadelfi.

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Art. 35

POTERI STRAORDINARI

In casi eccezionali e di emergenza l�Assem-blea, col voto favorevole di tre quarti degliaventi diritto, può avocare a sé per un tem-po determinato, in tutto o in parte i poterie le funzioni delle cariche costituzionali edesercitarli a mezzo di organi straordinari,previo benestare del Rappresentante dellaSanta Sede presso Nomadelfia.

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Art. 36

ASSOCIAZIONI

In Nomadelfia, con l�approvazione dell�As-semblea, possono costituirsi associazioniparticolari di Nomadelfi, i quali, oltre asoddisfare a tutte le obbligazioni chederivano dal fatto di essere Nomadelfi,assumono altri maggiori doveri e compitiin armonia con le finalità di Nomadelfia econformemente ai Regolamenti.

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Art. 37

GIORNATA DEI NOMADELFI

La giornata dei Nomadelfi, secondo la tra-dizione e i Regolamenti, deve essere orga-nizzata e occupata nel seguente modo:

- nei giorni festivi in conformità delle leg-gi della Chiesa e le esigenze della vitadella popolazione.

- nei giorni feriali: in lavori specializzati inaziende, laboratori, servizi o scuole indi-cati dalla Presidenza; in lavori di massa,di gruppo, di borgata o in altre attività adiscrezione della Presidenza; in attivitàculturali varie.

Il tempo rimanente è utilizzato per il riposo,i pasti, le ricreazioni, opere di bene e liberepratiche di elevazione spirituale, con esclu-sione assoluta di qualsiasi forma di ozio.

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Art. 38

LAVORO

Dio è amore. Gli uomini sono �immaginee somiglianza di Dio�.

Per i Nomadelfi è giusto, dignitoso e do-vuto atto d�amore, lavorare insieme peressergli �Unum� nel collaborare dando allamateria, alla ragione, allo spirito e allaFede tutte le realizzazioni utili al dovuto esanto benessere comune.

I Nomadelfi devono stare in guardia pernon cadere in un abisso che sempre li ac-compagnerà insidioso: ritenere di averesolo essi diritto ai beni che si sono procu-rati con il loro lavoro.

Collaboratori di Dio, ma �servi inutili�, ri-conosceranno solo a Dio la proprietà deibeni, condividendoli con i fratelli, semprealla pari, quando sapientemente e pruden-temente non preferiscano privarsene persollevare altri più bisognosi o meno esperti.

Qualunque attività diretta a soddisfare levere esigenze umane è lavoro.

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Art. 39

LAVORI SPECIALIZZATI

I Nomadelfi maggiorenni devono dedicar-si a lavori specializzati nelle forme e nelleaziende loro indicate dalla Presidenza.

Le attività domestiche sono equiparate ailavori specializzati.

Tutte le attività lavorative devono esseredirette da Nomadelfi Effettivi. In esse lavo-rano solo i membri della Popolazione, fat-ta eccezione per il personale tecnico chenon si possa trovare in Nomadelfia.

I minorenni sono indirizzati dalla Presiden-za a mestieri o professioni confacenti alleloro naturali inclinazioni.

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Art. 40

LAVORI DI MASSA

Il lavoro di massa è un atto di squisita fra-ternità che testimonia nel campo del lavo-ro l�Unum evangelico, evitando che i lavo-ri pesanti, monotoni o ripetitivi venganosvolti da pochi.

I lavori di massa possono essere generali,di borgata o di gruppo.

Sono obbligati a prendervi parte secondo icasi tutti i componenti idonei della Popola-zione, della borgata o del gruppo, nello stes-so orario e possibilmente nello stesso luo-go, e in un�attività di comune natura per tutti.

Devono essere lavori manuali economica-mente convenienti e utili. Devono essereusate in aiuto le attrezzature meccanicheche risultano tecnicamente necessarie perla buona riuscita dei lavori.

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Art. 41

CULTURA

Per cultura s�intende: possedere quelle co-noscenze di Dio, delle sue rivelazioni e dellesue cose create; delle sue leggi naturali esoprannaturali; delle conquiste delle virtùe delle scienze scaturite dal lavoro uma-no, per modellarsi nella verità a vivere Dioe solo Dio santificando tutte le espressionidella vita umana, non accettando, con di-gnità e consapevolezza, qualsiasi falsifica-zione ed alterazione che gli uomini immet-tano nella vita a mortificazione delle ar-monie dovute tra Dio e le sue creature.

La cultura dei Nomadelfi deve esserenecessariamente aderente, vantaggiosaed adeguata alla loro missione, appro-fondendo soprattutto l�insegnamento delFondatore.

Tutta la Popolazione, in particolare iNomadelfi effettivi, è obbligata a parteci-pare alle attività culturali stabilite ed orga-nizzate dalla Presidenza su indicazione delSuccessore.

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Art. 42

ESERCIZI SPIRITUALI E CONGRESSI

Ogni anno i Nomadelfi devono partecipa-re agli esercizi spirituali di durata noninferiore a 10 giorni, che si svolgonosecondo la tradizione della Popolazione deiNomadelfi.

I figli parteciperanno a corsi di esercizispirituali nelle forme che si addicono allaloro età e capacità.

Secondo le esigenze della vita della popo-lazione, Presidenza e Successore possonoconvocare Congressi su temi specifici.

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Art. 43

SCUOLA FAMILIARE

La Scuola Familiare di Nomadelfia è unascuola �vivente�, in quanto partecipa allavitalità della Popolazione. Essa si fonda suldiritto dei genitori di educare i figli ed èbasata sulle linee pedagogiche del Fonda-tore, sotto la responsabilità di tutta laPopolazione.

I figli fino a 18 anni devono frequentare laScuola Familiare.

La Presidenza, con il Successore, nominaun responsabile, che deve essere unNomadelfo Effettivo, e insieme scelgono icoordinatori e i responsabili dei vari ciclied ambiti scolastici.

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Art. 44

APOSTOLATO

La Chiesa ha il Mandato dell�Apostolato nelmondo.

Nomadelfia, fin dalle origini, partecipaattivamente, anche come Popolazione,all�Apostolato della Chiesa, dando vita atestimonianze e incontri nel popolo.

Tutti i Nomadelfi devono essere disponibilia quelle iniziative alle quali il Fondatoreha dato vita, e a quelle che si prospette-ranno in avvenire.

In Nomadelfia le decisioni delle iniziativeper l�Apostolato e la sua attuazione spet-tano al Collegio dei Sacerdoti in accordocon la Presidenza.

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Art. 45

POLITICA

Per politica i Nomadelfi intendono l�attivi-tà di popolo diretta a soddisfare le vereesigenze umane per tutti, secondo lo spiri-to del Giudizio Universale.

La politica così intesa interessa i Nomadelfi,sempre.

In essa danno generoso il loro soffio dileale, volontaria, eroica e santa fraternità,senza lasciarsi coinvolgere nei facili intri-ghi, nella mancanza di lealtà verso il po-polo e nell�abuso della forza e del potere.

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Art. 46

EREMO

L�eremo è un�istituzione particolare dellaPopolazione che opera al di fuori dellefamiglie, dei gruppi familiari e delleborgate.

È così chiamato per singolare tradizione deiNomadelfi, e non è una segregazionepunitiva.

Come ambiente morale e spirituale sipresta a favorire Nomadelfi Effettivi venutia trovarsi in gravi difficoltà di caratterespirituale o per causa di comportamentinon coerenti allo spirito di Nomadelfia.

L�ammissione all�eremo è decisa dallaPresidenza.

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Art. 47

LITI

La Popolazione dei Nomadelfi non permet-te che si facciano liti tra i suoi membri.

Se ragioni di contrasto nascono tra due opiù Nomadelfi o Postulanti, questi devonoricorrere alla correzione fraterna comerichiede il Vangelo.

Se il contrasto persiste, devono rivolgersial Collegio dei Giudici che aprirà unprocedimento secondo i Regolamenti.

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Art. 48

FATTI PRIVATI GRAVI

Chi fosse a conoscenza di gravi fatti privaticontro la morale, deve segnalarli esclusi-vamente al Successore o al Presidente, cheinsieme decideranno sulla permanenza omeno in Nomadelfia di chi ha commessoil fatto.

Tutti, compreso l�interessato, sono tenutialla massima riservatezza, per evitare ognipossibilità di scandalo.

I fatti gravi che riguardano i chierici ven-gono trattati dal Successore con l�Ordina-rio dove sono incardinati.

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Art. 49

DIMISSIONARI ED ESCLUSI

Il Nomadelfo Effettivo che liberamente de-cide di dimettersi deve avvisare il Presidentein tempo utile, affinché non rimanganoscoperte le mansioni a lui affidate.

Egli non è tenuto a motivare la propriadeterminazione.

Se un Nomadelfo Effettivo rifiuta di corri-spondere agli impegni e alle obbligazioniderivanti dalla sua appartenenza alla Popo-lazione dei Nomadelfi, adducendo che nonè adatto o che non si sente di farlo, egli stes-so, con questo, si dichiara inidoneo e vienesottoposto a procedimento di esclusione.

Il Nomadelfo Effettivo che recede dal suostatus vitae deve immediatamente lasciarela Popolazione dei Nomadelfi.

Se uno dei coniugi si dimette o viene esclu-so, l�altro coniuge deve seguirlo.

L�eventuale riammissione di dimissionari edin particolare degli esclusi sarà valutata, casoper caso, dalla Presidenza e dal Successore.

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Art. 50

CONDIZIONI DI USCITA

Gli esclusi, i dimissionari, i figli che hannoraggiunto la maggiorità e gli ospiti che la-sciano Nomadelfia, non possono avanza-re alcuna pretesa di carattere economico.

Nomadelfia deve provvederli del necessa-rio in indumenti e attrezzature familiari nelcaso che ne abbiano bisogno e non sianoin grado di provvedere da soli.

Postulanti e ospiti possono chiedere la re-stituzione di quanto eventualmente aves-sero depositato al momento dell�ingressoo durante il periodo di prova.

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Art. 51

RAPPORTI E CONTROVERSIECON L�ESTERNO

In qualsiasi caso di controversia all�ester-no della Popolazione dei Nomadelfi, i sin-goli, gli organi, gli uffici e la Popolazionestessa, prima di adire gli organi giudiziaridello Stato devono ottenere la licenza scrit-ta del Successore.

I rapporti e gli eventuali contrasti con la�Fondazione Nomadelfia� sono trattati ecomposti dal Presidente di Nomadelfia edal Presidente della Fondazione, congiun-tamente tra loro e, se necessario, con lacollaborazione di tecnici competenti desi-gnati dalle stesse parti interessate.

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Art. 52

SEDE DI NOMADELFIA

L�Unum evangelico è la caratteristica distin-tiva di Nomadelfia.

La Popolazione dei Nomadelfi rimane uncorpo unico, anche se vengono costituitidiversi centri territorialmente divisi e distan-ti. I rapporti tra questi sono disciplinati daiRegolamenti.

I luoghi in cui si insediano i Nomadelfi sichiamano Nomadelfia, con l�aggiunta diuna indicazione particolare che li contrad-distingua.

La residenza della Presidenza è stabilita dalConsiglio degli Anziani, secondo le esigen-ze del bene comune dei Nomadelfi.

La sede legale della Popolazione dei Noma-delfi è quella in cui risiede la Presidenza.

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Art. 53

INTERPRETAZIONEDELLA COSTITUZIONE

All�interpretazione della Costituzione prov-vede un�apposita Commissione compostadal Successore, quale garante che Noma-delfia continui il cammino tracciato dalFondatore, dal Capogiudice e da seimembri scelti dall�Assemblea, di cui tre delConsiglio degli Anziani.

La Commissione è convocata e presiedutadal Successore, che inviterà anche ilRappresentante della Santa Sede pressoNomadelfia, e convocherà all�occorrenzaaltri Nomadelfi e tecnici sull�argomento datrattare all�ordine del giorno.

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Art. 54

MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE

La presente Costituzione non è soggetta adaggiunte o modifiche che non siano sostan-zialmente aderenti alla natura, al fine e allastruttura della Popolazione dei Nomadelfi.

Il procedimento di revisione costituzionalepuò aver luogo soltanto se ne fanno richie-sta scritta al Collegio dei Giudici almenotre quarti dei Nomadelfi Effettivi.

La proposta di revisione deve essere discus-sa e votata in apposita seduta straordina-ria dall�Assemblea.

Ai lavori di revisione costituzionale deve es-sere invitato il Rappresentante della SantaSede presso Nomadelfia.

Per l�approvazione è richiesta la maggioran-za di nove decimi degli aventi diritto al votoe la votazione è fatta per appello nominale.

I votanti che non accettano le modificheapprovate si dichiarano non idonei a vive-re Nomadelfia, devono lasciarla e per lorosi applica quanto disposto nell�art. 50.

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Dal CODICE CIVILE ITALIANO

Art. 36ORDINAMENTO E AMMINISTRAZIONE

DELLE ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE

L�ordinamento interno e l�amministrazione delleassociazioni non riconosciute come persone giu-ridiche sono regolati dagli accordi degli associati.

Le dette associazioni possono stare in giudizionella persona di coloro ai quali, secondo questiaccordi, è conferita la presidenza o la direzione.

Art. 37FONDO COMUNE

I contributi degli associati e i beni acquistati conquesti contributi costituiscono il fondo comunedell�associazione. Finché questa dura, i singoliassociati non possono chiedere la divisione delfondo comune, né pretenderne la quota in casodi recesso.

Art. 38OBBLIGAZIONI

Per le obbligazioni assunte dalle persone che rap-presentano l�associazione i terzi possono far va-lere i loro diritti sul fondo comune. Delle obbli-gazioni stesse rispondono anche personalmen-te e solidalmente le persone che hanno agito innome e per conto dell�associazione.

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APPENDICIalla

COSTITUZIONE

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I

LA PAROLA DI DIO

Dalla Sacra Scrittura

Quanto è prezioso, quanto è delizioso che i fra-telli vivano insieme... là il Signore dona la bene-dizione e la vita per sempre. (Sal 133)

Le Beatitudini(dal Vangelo secondo Matteo, cap. 5 - 7)

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e,messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi di-scepoli. Prendendo allora la parola, li ammae-strava dicendo:

Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti,perché saranno consolati.

Beati i miti,perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.

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Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguite-ranno e, mentendo, diranno ogni sorta di malecontro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esul-tate, perché grande è la vostra ricompensa neicieli. Così infatti hanno perseguitato i profetiprima di voi.

Sale della terra e luce del mondo

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdes-se il sapore, con che cosa lo si potrà render sa-lato? A null�altro serve che ad essere gettato viae calpestato dagli uomini.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascostauna città collocata sopra un monte, né si accendeuna lucerna per metterla sotto il moggio, ma so-pra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelliche sono nella casa. Così risplenda la vostra lucedavanti agli uomini, perché vedano le vostre operebuone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

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Superiorità della legge cristiana

Non pensate che io sia venuto ad abolire la Leg-ge o i Profeti; non sono venuto per abolire, maper dare compimento. In verità vi dico: finchénon siano passati il cielo e la terra, non passeràneppure un iota o un segno dalla legge, senzache tutto sia compiuto. Chi dunque trasgrediràuno solo di questi precetti, anche minimi, e in-segnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà con-siderato minimo nel regno dei cieli. Chi invece liosserverà e li insegnerà agli uomini, sarà consi-derato grande nel regno dei cieli.

L�amore al prossimo

Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supe-rerà quella degli scribi e dei farisei, non entrere-te nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucci-dere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.Ma io vi dico: chiunque si adira con il propriofratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi diceal fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; echi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco dellaGeenna.

Se dunque presenti la tua offerta sull�altare e lìti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa controdi te, lascia lì il tuo dono davanti all�altare e va�

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prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi tornaad offrire il tuo dono.

Mettiti presto d�accordo con il tuo avversariomentre sei per via con lui, perché l�avversarionon ti consegni al giudice e il giudice alla guar-dia e tu venga gettato in prigione. In verità tidico: non uscirai di là finché tu non abbia paga-to fino all�ultimo spicciolo!

Indissolubilità del matrimonio

Avete inteso che fu detto: Non commettere adul-terio; ma io vi dico: chiunque guarda una donnaper desiderarla, ha gia commesso adulterio conlei nel suo cuore.

Se il tuo occhio destro ti è occasione di scanda-lo, cavalo e gettalo via da te: conviene che peri-sca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto iltuo corpo venga gettato nella Geenna. E se latua mano destra ti è occasione di scandalo, ta-gliala e gettala via da te: conviene che periscauno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuocorpo vada a finire nella Geenna.

Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, ledia l�atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ri-pudia sua moglie, eccetto il caso di concubina-to, la espone all�adulterio e chiunque sposa unaripudiata, commette adulterio.

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Sobrietà nel linguaggio

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Nonspergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giu-ramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: néper il cielo, perché è il trono di Dio; né per laterra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; néper Gerusalemme, perché è la città del gran re.Non giurare neppure per la tua testa, perché nonhai il potere di rendere bianco o nero un solocapello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no;il di più viene dal maligno.

Mai più vendetta

Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio edente per dente; ma io vi dico di non opporvi almalvagio; anzi se uno ti percuote la guancia de-stra, tu porgigli anche l�altra; e a chi ti vuole chia-mare in giudizio per toglierti la tunica, tu lasciaanche il mantello. E se uno ti costringerà a fareun miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti do-manda e a chi desidera da te un prestito nonvolgere le spalle.

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Amare i nemici

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimoe odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate ivostri nemici e pregate per i vostri persecutori,perché siate figli del Padre vostro celeste, che fasorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buo-ni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.Infatti se amate quelli che vi amano, quale me-rito ne avete? Non fanno così anche i pubblica-ni? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,che cosa fate di straordinario? Non fanno cosìanche i pagani? Siate voi dunque perfetti comeè perfetto il Padre vostro celeste.

Evitare la gloria degli uomini

Guardatevi dal praticare le vostre buone operedavanti agli uomini per essere da loro ammirati,altrimenti non avrete ricompensa presso il Padrevostro che è nei cieli. Quando dunque fai l�ele-mosina, non suonare la tromba davanti a te,come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nellestrade per essere lodati dagli uomini. In verità vidico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.Quando invece tu fai l�elemosina, non sappia latua sinistra ciò che fa la tua destra, perché latua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, chevede nel segreto, ti ricompenserà.

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Quando pregate, non siate simili agli ipocriti cheamano pregare stando ritti nelle sinagoghe enegli angoli delle piazze, per essere visti dagliuomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto laloro ricompensa. Tu invece, quando preghi, en-tra nella tua camera e, chiusa la porta, prega ilPadre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vedenel segreto, ti ricompenserà.

La vera preghiera: il Padre nostro

Pregando, poi, non sprecate parole come i pa-gani, i quali credono di venire ascoltati a forzadi parole. Non siate dunque come loro, perchéil Padre vostro sa di quali cose avete bisognoancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pre-gate così:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato iltuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tuavolontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi ilnostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri de-biti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, enon ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro col-pe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;ma se voi non perdonerete agli uomini, neppureil Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

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Digiunare in segreto

E quando digiunate, non assumete aria malinco-nica come gli ipocriti, che si sfigurano la facciaper far vedere agli uomini che digiunano. In veri-tà vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.

Tu invece, quando digiuni, profumati la testa elavati il volto, perché la gente non veda che tudigiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e ilPadre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Non accumulate tesori sulla terra

Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tigno-la e ruggine consumano e dove ladri scassinanoe rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo,dove né tignola né ruggine consumano, e doveladri non scassinano e non rubano. Perché làdov�è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

La lucerna del corpo è l�occhio; se dunque il tuoocchio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce;ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corposarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te ètenebra, quanto grande sarà la tenebra!

Nessuno può servire a due padroni: o odierà l�unoe amerà l�altro, o preferirà l�uno e disprezzerà l�al-tro: non potete servire a Dio e a mammona.

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Abbandonarsi alla Provvidenza

Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevidi quello che mangerete o berrete, e neancheper il vostro corpo, di quello che indosserete; lavita forse non vale più del cibo e il corpo più delvestito? Guardate gli uccelli del cielo: non semi-nano, né mietono, né ammassano nei granai;eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non con-tate voi forse più di loro? E chi di voi, per quantosi dia da fare, può aggiungere un�ora sola allasua vita? E perché vi affannate per il vestito?Osservate come crescono i gigli del campo: nonlavorano e non filano. Eppure io vi dico che ne-anche Salomone, con tutta la sua gloria, vestivacome uno di loro. Ora se Dio veste così l�erbadel campo, che oggi c�è e domani verrà gettatanel forno, non farà assai più per voi, gente dipoca fede? Non affannatevi dunque dicendo:Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Checosa indosseremo? Di tutte queste cose si pre-occupano i pagani; il Padre vostro celeste infattisa che ne avete bisogno. Cercate prima il regnodi Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose visaranno date in aggiunta. Non affannatevi dun-que per il domani, perché il domani avrà giale sue inquietudini. A ciascun giorno bastala sua pena.

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Non giudicare

Non giudicate, per non essere giudicati; perchécol giudizio con cui giudicate sarete giudicati, econ la misura con la quale misurate sarete mi-surati. Perché osservi la pagliuzza nell�occhio deltuo fratello, mentre non ti accorgi della trave chehai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuofratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuoocchio, mentre nell�occhio tuo c�è la trave? Ipo-crita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi civedrai bene per togliere la pagliuzza dall�occhiodel tuo fratello.

Non profanare le cose sante

Non date le cose sante ai cani e non gettate levostre perle davanti ai porci, perché non lecalpestino con le loro zampe e poi si voltino persbranarvi.

Efficacia della preghiera

Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bus-sate e vi sarà aperto; perché chiunque chiedericeve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aper-to. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un panedarà una pietra? O se gli chiede un pesce, daràuna serpe? Se voi dunque che siete cattivi sape-

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te dare cose buone ai vostri figli, quanto più ilPadre vostro che è nei cieli darà cose buone aquelli che gliele domandano!

La regola d�oro col prossimo

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Leggeed i Profeti.

La porta stretta

Entrate per la porta stretta, perché larga è laporta e spaziosa la via che conduce alla perdi-zione, e molti sono quelli che entrano per essa;quanto stretta invece è la porta e angusta la viache conduce alla vita, e quanto pochi sono quel-li che la trovano!

I falsi profeti

Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi investe di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dailoro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uvadalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni alberobuono produce frutti buoni e ogni albero cattivoproduce frutti cattivi; un albero buono non può

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produrre frutti cattivi, né un albero cattivo pro-durre frutti buoni. Ogni albero che non producefrutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

I veri discepoli:non chiacchiere, ma fatti

Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entre-rà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontàdel Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno inquel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noiprofetato nel tuo nome e cacciato demòni neltuo nome e compiuto molti miracoli nel tuonome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho maiconosciuti; allontanatevi da me, voi operatori diiniquità.

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e lemette in pratica, è simile a un uomo saggio cheha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde lapioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti esi abbatterono su quella casa, ed essa non cad-de, perché era fondata sopra la roccia. Chiun-que ascolta queste mie parole e non le mette inpratica, è simile a un uomo stolto che ha costru-ito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia,strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbat-terono su quella casa, ed essa cadde, e la suarovina fu grande.

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Gesù insegnavacome uno che ha autorità

Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le follerestarono stupite del suo insegnamento: egli in-fatti insegnava loro come uno che ha autorità enon come i loro scribi.

La Prima Comunità Cristiana(Atti 4, 32)

La moltitudine di coloro che erano venuti allafede aveva un cuore solo e un�anima sola e nes-suno diceva sua proprietà quello che gli appar-teneva, ma ogni cosa era fra loro comune.

Gli Apostoli se ne andavano dal Sinedrio lieti peressere stati oltraggiati per amore del nome diGesù (Atti 5, 41).

(Scritto a grandi lettere sul frontone esterno del-lo studio di don Zeno a S. Giacomo R. dal 1935al 1963)

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LE CARATTERISTICHEDELLA NUOVA CIVILTÀ

(cfr. �Dirottiamo la storia del rapporto umano�,1998, p. 69 - 70)

�Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente�(Mt 16, 16)

Queste sono le caratteristiche fondamentali chedevono possedere i collaboratori di Cristo in Cri-sto a fondare la Nuova Civiltà:

- sono nati a vita nuova (Gv 3, 1-8)

- obbediscono al nuovo comandamento evan-gelico: �Amatevi l�un l�altro come io ho amatovoi� (Gv 13, 34)

- vivono individualmente, familiarmente, social-mente, politicamente il rapporto umano secon-do la preghiera sacerdotale di Cristo: �Tutto quel-lo che è mio è tuo e tutto quello che è tuo è mio(Gv 17, 10) così siano essi consummati in unume le genti conosceranno che tu mi hai mandato�(Gv 17, 23).

La vera dottrina della Fede

�Signore a chi dovremmo andare? Tu hai paroledi Vita Eterna e noi abbiamo visto e abbiamocreduto che Tu sei il Cristo� (Gv 6, 68).

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II

LA PAROLA DEI PAPIE DEI VESCOVI

Pio XI, 6 novembre 1926

�Continua: il Papa è con te�.

Mons. Giovanni Pranzini,Vescovo di Carpi,al sorgere dell�Opera Piccoli Apostoli

�Hic digitus Dei�.

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Decreto di mons. Carlo De Ferrari,Vescovo di Carpi

CARLO DE FERRARI

Per grazia di Dio e della Sede Apostolica Vesco-vo di Carpi.

Considerando che l�Opera �Piccoli Apostoli� fon-data in Diocesi dal Sac. Zeno Saltini, col bene-placito del compianto Predecessore di s.m. mons.Pranzini, funziona da cinque anni producendolarghe messi di frutti spirituali, morali e civili inmezzo alle umili folle e principalmente tra i pic-coli, con segni evidenti della Benedizione di Dio;

DICHIARIAMO

detta Opera sotto la nostra personale protezio-ne, tutela e canonica giurisdizione, approvan-dola nei suoi nobili ideali, e più nelle sue inizia-tive di profonda bonifica cristiana e sociale.

Dalla nostra residenza Vescoviledi Carpi 25 - 7 - 1937

Carlo, Vescovo

d. Medardo Zalotti, Segretario

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Mons. Vigilio Federico Dalla Zuanna,Vescovo di Carpi, 16 settembre 1941

�Quest�Opera è nata nel Cuore di Cristo�.

Dal discorso di Pio XII al popolodi Roma, 10 febbraio 1952

�È d�uopo che ciascun fedele, ciascun uomo dibuona volontà, riesanimi con risolutezza degnadei grandi momenti della storia umana, quantopersonalmente possa e debba fare, come suocontributo all�opera salvifica di Dio, per venirein soccorso di un mondo, avviato com�è oggi ver-so la rovina... È tutto un mondo che occorre rifa-re dalle fondamenta, che bisogna trasformareda selvatico in umano, da umano in divino; valea dire secondo il Cuore di Dio. Da milioni di uo-mini si invoca un cambiamento di rotta... Il giu-stificato timore del tremendo avvenire, che deri-verebbe da una colpevole inerzia, vinca ogni ti-tubanza e fissi ogni volontà�.

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Giovanni Paolo II, Castelgandolfo,12 agosto 1980,dopo la Serata di Nomadelfia

�... la vostra esperienza che forse è un seme pic-colo, ma come seme piccolo deve crescere e di-ventare più grande e forse permeare successi-vamente la civiltà del mondo futuro. Se siamovocati ad essere figli di Dio e tra noi fratelli, al-lora la regola che si chiama Nomadelfia è unpreavviso e un preannuncio di questo mon-do futuro, dove siamo chiamati tutti�.

Giovanni Paolo IIin visita a Nomadelfia,21 maggio 1989

�Don Zeno ve l�ha insegnato con la sua vita che,ad un mondo talora ostile e lontano dalla fede,occorre rispondere con la testimonianza dellapropria vita, con opere e segni visibili di amorefraterno. Nomadelfia può fare questo e lo sa fare,poiché essa è un popolo che si ispira, come diceil suo nome, alla legge della fraternità�.

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III

LA PAROLA DI DON ZENO

Preghiera ufficiale di Nomadelfiapubblicata in occasione della promulgazionedel Decreto4 di mons. Carlo De FerrariS. Giacomo R., 2 agosto 1937

�O Gesù, Salvatore del mondo, proteggi Noma-delfia, affinché anch�essa, nella Tua Chiesa Cat-tolica, Ti sappia seguire eroicamente, santifican-do tutte le forme della vita umana, e conservan-do in esse la Tua presenza�.

Direttiva decisa dai Piccoli Apostolipresente mons. Carlo De Ferrari,Vescovo di Carpi,alla chiusura degli Esercizi SpiritualiQuartirolo, 15 settembre 1937

�Se nell�eroico cammino, qualche Piccolo Apo-stolo diserta, cade o tradisce, gli altri nel nomedi Gesù proseguono�.

4 v. pag. 84.

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Direttiva data in occasionedella venuta delle prime mamme

S. Giacomo R. 1942

�Cari Piccoli Apostoli: non esiste apostolato sen-za pericolo. Guai a voi se amate il pericolo, guaia voi se temete il pericolo�.

Aff. mo vostro don Zeno P. A.

Dalla Costituzione di Nomadelfia del 1948Borgata S. Giovanni B. - Fossoli, 14 febbraio 1948

�Questa Costituzione non rappresenta nulla dinuovo per noi Piccoli Apostoli avendo noi stessi -radunati in Assemblea Costituente dal 4 al 14febbraio 1948 - sanzionato solo e tutto ciò chefin dal 1931 abbiamo, nel Signore, attuato comenostra vita e come attività sociale; constatando,da segni evidenti, essere questa stessa legge lanostra vocazione�.

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Il patto dei Nomadelfi maggiorenni

Natale 1958

I - Prometto di professare la Fede Cattolica nellaperfetta ubbidienza alla Santa Madre Chiesa, siaquanto alla dottrina, sia quanto al culto, siaquanto al costume.

II - Mi impegno di vivere nella Comunità di No-madelfia secondo il nuovo comandamento diGesù Salvatore del Mondo, che dice: �Amatevil�un l�altro come io ho amato voi�.

III - Prometto ubbidienza e rispetto al Fondatoree Padre dei Nomadelfi, e ai suoi successori.

IV - Amerò i figli comunque affidatimi dalla Prov-videnza, amerò i miei fratelli e sorelle Nomadel-fi, amerò i popoli e l�umanità tutta con il soloamore che è secondo il Cuore di Dio, rinnegan-do ogni mio sentimento che non sia secondoquesto amore.

V - Prometto di ubbidire con santa auto discipli-na alle leggi della Comunità di Nomadelfia.

In fede, e nel nome del Signore

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LA PERSONALITÀDEI NOMADELFI MAGGIORENNI�conditio sine qua non�per essere dei loroLettera programmatica inviata da don Zeno il 30 luglio 1961ai babbi e alle mamme di Nomadelfiadurante un corso di esercizi spirituali.

Domenica, 30 luglio 1961

Cari figli,

questa lettera programmatica è un documentoche per voi è legge. È la prima legge scritta checome vostro padre e fondatore vi impongo.

Essa è condizione senza della quale non si puòessere accettati a superare il nuovo passo sul-l�eroico cammino di Nomadelfia. Questa lette-ra, dunque, per voi è legge. Nomadelfia nonscende a patti, ma vi esclude o tutto al più viinvia per obbedienza ad un �eremo� particola-re, dove l�anima si eserciterà per tentare la ri-vincita su se stessa, al fine di essere ammessatra i Nomadelfi.

Prima di risalire l�altare devo agire su voi nellamia piena autorità di padre e fondatore su un pia-no che chiamerei di inesorabile santa giustizia.

Agirò secondo il motto �nelle cose certe giusti-zia, nelle incerte mia personale libertà d�azionee in tutte amore�.

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Sette sono i punti di questa legge:

1 - Oggettività

2 - Fraternità

3 - Parità

4 - Amore alla propria missione o vocazione

5 - Ubbidienza eroica

6 - Non giudicarsi l�un l�altro

7 - Meditare e pregare secondo gli insegnamenti e le leggi della Chiesa

Conclusione: L�impegno

Già il vento violentissimo della prova ha comin-ciato a soffiare; al quale ciascuno deve resistere�forte nella fede�.

Non dimenticate la decisione dei primi, fatta nelcongressino di Quartirolo nel 1937: �Se nell�eroi-co cammino qualche Piccolo Apostolo cade, di-serta o tradisce, gli altri nel nome di Gesù pro-seguono�.

LA LEGGE IRREVOCABILE

Il Signore vi ha portato ad un punto della vostravocazione nella quale avete bisogno di deciderela nuova conquista spirituale. Chi tra voi non lofacesse prontamente cadrebbe e Nomadelfiasarebbe da lui tradita.

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Che Iddio vi illumini e che voi accettiate la suaLuce. Lo dovete fare perché questa è la volontàdel Signore.Lo dovete fare perché questa è la vostra voca-zione e la vostra nobilissima aspirazione.

CHE COSA VUOLE DUNQUEIL SIGNORE DA VOI?

1 - Oggettività

Adesso Nomadelfia non può più fare un passoavanti se voi non correte con l�anima vostra su-bito a quella oggettività della quale vi ho parla-to spesse volte. Dovete essere oggettivi nel com-portarvi di fronte alla vita vostra e alle relazioniumane che il Signore vi offre nel corso della vo-stra operosità a Lui dedita. Per vincere questadurissima battaglia è necessario che voi vi per-suadiate che bisogna affrontarla eroicamente,rinunciando a tutto ciò che può essere opinioneo sentimento e risentimento personale, ma vive-re ed accettare la verità com�è; non come non èo come - per nostro egoismo - vorremmo chefosse. Fare così è oggettività santa.

Le cose sono quelle che sono, e non quello chevorremmo che fossero; l�amore deve amare lecose che sono amabili e non quelle che si devo-no scartare, allontanare, combattere come no-stre avversarie o come non appartenenti al no-stro vivere e alla nostra vocazione.E questo è oggettività santa.

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Perché io possa aiutarvi a vincere questa nuovabattaglia spirituale è necessario che vi lasciateguidare e che nelle cose che sono a voi coman-date non vogliate fare a vostro modo; ma fac-ciate secondo verità, cioè secondo la volontà delSignore, non con mestizia, ma con letizia.

È oggettività santa fare lietamente quello e so-lamente quello che vuole il Signore.

Se il vivere in fraternità a qualcuno pesa e lorende triste, questi se ne vada; perché non sa-rebbe la sua vocazione.

Infatti, chi in Nomadelfia non è lieto di viverequesta vita fraterna si fa schiavo di anime chenon vogliono e non possono essergli padrone;per cui deve andarsene altrove in cerca di liber-tà o di schiavitù, cioè in cerca di una felicità cheNomadelfia non può procurargli per il fatto cheessa �pensa diversamente�.

2 - Fraternità

Il Signore vuole che finalmente siate tra voi fra-telli non secondo la vostra carne, non secondola vostra volontà, ma secondo la sua legged�amore.

Se amate solamente le persone che in Noma-delfia vi sono simpatiche e non amate anchequelle che appaiono cattive o che ripugnano alvostro sentimento, non siete degni di essere obabbi o mamme di Nomadelfia.

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In questo caso la Comunità deve punirvi severa-mente fino anche a scacciarvi come traditori dellavostra delicatissima e bellissima missione.

3 - Parità

Il Signore vuole che vi trattiate alla pari e chenon vi sentiate l�uno superiore all�altro vantan-do diritti che non avete.

Fratelli e sorelle in Nomadelfia significa esseresinceramente alla pari e significa obbedire aquelli che tra voi coprono cariche o mansioni chevengono loro affidate dalla Comunità.

Questi vi sono solamente superiori nelle cose cheli riguardano secondo il loro incarico e nei solilimiti dell�incarico. Superiori per qualsiasi altromotivo non ne esistono e non ne dovranno maiesistere a Nomadelfia. Sarebbe la morte dellaComunità.

Quando un uomo o una donna sono stati accet-tati come maggiorenni in Nomadelfia, siano essiconiugati in matrimonio o no, entrano a far par-te della Comunità alla pari di tutti e nessun altrovincolo li deve abbassare da quel livello di libe-ra fraternità. Ricordatelo sempre questo aspettodi Nomadelfia, in qualsiasi occasione. Ché nonvi sarà mai lecito fare diversamente.

La sola autorità che vi rimane l�uno nei confrontidell�altro è quella di farvi fratelli buoni e premu-rosi nell�esservi di reciproco aiuto sempre e so-

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prattutto nelle ore difficili, l�uno di sostegno al-l�altro, sinceramente, cioè dal fondo del cuore.

4 - Amore alla propria missione o vocazione

Il Signore vuole che amiate la vostra missione dinomadelfi.

a) Questo significa che oggetto del vostro amo-re deve essere tutto ciò che riguarda la vostravocazione, della quale dovete rispondere dandoragione del come avete trattato tutte le cose dellaComunità, come le avete sentite vostre secondola fraternità, come le avete usate.

Se per le cose che sono in vostro possesso perl�uso necessario e le cose in possesso di altri no-madelfi o che sono destinate a uso personaledei singoli o ad usi vari non avete lo stesso amo-re e la stessa premura, non sareste degni diNomadelfia, ma sareste �mercenari� egoisti, se-veramente punibili.

b) Se verso le anime, minorenni e maggiorennid�ambo i sessi, non sentite la stessa spinta spiri-tuale a correre in aiuto di tutti e di ciascuno,anziché aspiranti alla Gloria eterna, sareste dia-bolici, veramente infernali.

La vostra presenza in Nomadelfia sarebbe unavera disgrazia. Non sia mai. La maledizione diDio scenderebbe su voi inesorabile.

Avete promesso l�amore non dalla carne e nondalla volontà vostra, ma dalla volontà di Dio.

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Deviare è mostruosità, mostruosità che sconcer-terebbe tutta l�armonia della Comunità.

c) Dovete amare tutto ciò che i vostri fratelli e levostre sorelle nomadelfi amano secondo il Cuo-re di Dio.

d) Dovete amare con disinteresse e senza riser-ve le anime che la comunità vi affida come ospi-ti, per ragioni che a voi non devono interessarese non vi fossero rivelate dalla comunità in viariservata o anche notoria. Indagare comunquequelle ragioni sarebbe grave disubbidienza.

e) Dovete amare qualsiasi opera di apostolatola comunità promuova in favore del popolo inqualunque nazione e qualsiasi grado di civiltàessa viva; in favore di qualsiasi persona buona ocattiva, amica o nemica.

5 - Ubbidienza eroica

Il Signore vuole da voi la più eroica forma diobbedienza.

a) Modellate l�anima vostra secondo lo spiritodel �Discorso della Montagna� e capirete checosa si intende per ubbidienza. Capirete perchéS. Benedetto pretende dai suoi seguaci o figli:�Oboedientia sine mora�, che significa obbedien-za pronta e generosissima.

b) Non mancate mai di rispetto alle persone chela Comunità investe di autorità su di voi dandoad esse speciali incarichi. In coloro che coman-

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dano dovete sempre vedere non le persone mala Comunità. Alle quali persone dovete rispettoe obbedienza. Se poi queste mancheranno al lorodovere e abuseranno della loro carica, sareteubbidienti se avviserete immediatamente la Co-munità attraverso i suoi organi competenti.

6 - Non giudicarsi l�un l�altro

Non giudicatevi tra voi, in via assoluta, se nonvolete essere giudicati severamente fino ad es-sere scacciati dalla comunità. Pensate che la di-scordia quasi sempre nasce dal fatto che le ani-me in lite o in intimo contrasto si giudicano traloro e per questo non appartengono più allo spi-rito della Comunità, avendo con ciò stesso estir-pato dall�anima la legge della fraternità che è lalegge della loro vocazione, la loro vocazione.State in guardia, perché Satana su questo puntogioca sempre le sue carte e vince quasi sempre.

7 - Meditare e pregare secondo gli insegnamen-ti e le leggi della Chiesa

Meditate a fondo le �verità eterne�, sempre, tutti igiorni, tutto il giorno. Se non lo farete fallirete.

Pregate non soltanto meditando, ma anche sot-to tutte le forme private e pubbliche che la Chie-sa insegna e che ci offre o da scegliere secondoil nostro spirito oppure che ci impone sotto penadi peccato.

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Conclusione: L�IMPEGNO

La vocazione è un fatto religioso che, unitamen-te all�impegno connaturale alla religione, diventaanche impegno particolare che determina - persua natura - un rapporto di giustizia ben defini-bile tra ciascuno di noi e Nomadelfia.

Figli carissimi, battetevi eroicamente in questasanta battaglia. Di nulla temete, perché tra voichi vorrà essere da Dio sarà, vedrà, farà; e chinon vorrà essere da Dio, o che non avrà la no-stra vocazione, cadrà, o diserterà o tradirà; osarà comunque escluso, tagliato fuori.

Figli carissimi, vi arride vicinissima la vittoria, ilsuperamento, la nuova terra promessa, un mon-do nuovo dove la fraternità �secondo il Cuore diDio�, è legge, è costume, è intelligente e cordia-le modo di essere cittadini suoi.

Amen

Vi benedico

Vostro affezionatissimo don Zeno

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L�idea di Nomadelfia

16 giugno 1963

L�idea di Nomadelfia è questa:

FONDARE UN VIVENTE POPOLO NUOVO NEL-LE �VISCERE� DELL�UMANITÀ, LA CUI LEGGEPOSITIVA SIA LA FRATERNITÀ CRISTIANA SE-CONDO LA MORALE E LA DOTTRINA DELLACHIESA CATTOLICA IN TUTTE LE SUE RADICALICONSEGUENZE LOGICHE IMPEGNATIVE CHEDETERMINANO UN MODO DI ESSERE INDIVI-DUALE, FAMILIARE, SOCIALE E POLITICO CA-RATTERISTICO E SOLAMENTE PROPRIO DEI �LI-BERI FIGLI DI DIO�.NOMADELFIA È UNA NUOVA CIVILTÀ.

Nomadelfia ha già una sua costituzione, soggettaa modifiche previo nulla osta del fondatore e deisuoi successori.

In merito, il fondatore dovrà stabilire un regola-mento che fissi come e quando potrà interveniresia per dare il suo nulla osta, sia per imporre unveto all�esplicarsi della vita della Comunità. Eglidovrà inoltre stabilire su quali punti ha diritto edovere di agire nella sua qualità di fondatore eper imporre la sua volontà attraverso il nulla ostao il veto. Questo regolamento deve essere ac-cettato da tutta la Popolazione dei Nomadelfi

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all�unanimità e sottoscritto dai singoli maggio-renni Nomadelfi attualmente facenti parte dellaComunità come effettivi, e da tutti e ciascunonuovi ammessi all�atto stesso di essere accettatiformalmente, come conditio sine qua non.

Per idea di Nomadelfia intendo la cultura comesinteticamente ho espresso in un discorso tenu-to a Nomadelfia di Fossoli, applicata vivente nellavita, integralmente, dei Nomadelfi. I miei discorsitenuti a Nomadelfia, nelle Chiese, nei luoghiprivati e pubblici, a chiunque diretti, sono la cul-tura dei Nomadelfi, quindi l�idea di Nomadelfia:idea che deve essere vivente in ciascuno deimaggiorenni e insegnata facendola vivere neiminorenni, per i quali il vivere dei maggiorennideve essere, pena la esclusione dalla Comunità,insegnamento vivente in tutte le espressioni del-la persona.

Ho pensato di costituirmi una Commissione Cul-turale che sovraintenda alla formazione cultura-le dei Nomadelfi d�ambo i sessi e di qualunqueetà. E questo nella mia qualità di fondatore e diPadre dei Nomadelfi. Per la stessa ragione costi-tuirò delle squadre di pronto intervento tra i mieifigli maggiorenni e minorenni alle quali la Co-munità dovrà dare ampi poteri, me vivente, perintervenire là dove non si viva secondo la Costi-tuzione e che nessuno provveda come di doveremorale secondo coscienza retta e coerente allalegge e all�idea di Nomadelfia.

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La cultura di Nomadelfia, me vivente e fino aquando sarò nelle mie piene facoltà mentali,sono io, nel senso che non ammetto degenera-zioni in via assoluta anche oltre le facoltà che misono riconosciute e che mi saranno riconosciutecostituzionalmente.

La durissima esperienza che ho fatto in merito,mi impone di piegare tutti i figli a studiare e avivere la cultura come la intendo io. Facendoquesto, essi finiranno per crearsi una documen-tazione e un patrimonio di idee e di esperienzasulle quali, morto io, potranno tranquillamentevivere sicurissimi di donare al mondo una nuovaluce, una nuova civiltà, come riflesso eroico del-la vitalità intima della Chiesa, alla quale i No-madelfi appartengono e dovranno sempre ap-partenere nella più vivente ed eroica ortodossiacome civili.

Chi rifiuterà questa mia direttiva, rifiuterà conciò stesso la mia Paternità di Fondatore.

Amen

don Zeno

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19 agosto 1969

Io non accetterò qualsiasi altra espressione cul-turale che voleste impostare contrastante la mia.Tra i libri che ho scritto, tre sintetizzano molto lamia cultura: Dopo XX secoli, Non siamo d�ac-cordo, L�uomo è diverso.

Dalla lettera di don Zeno al Papa18 gennaio 1972

Accanto a questi tre libri, si deve mettere il quar-to: Dirottiamo la storia del rapporto umano. �Èmia profonda convinzione che questo libro do-vrà essere a fondamento della cultura che pro-porremo al mondo�.

Dal libro �Dirottiamo la storiadel rapporto umano� (1998, p. 82)

Meditateli, assimilateli per potere parlare co-scientemente del cambiamento di rotta e soste-nere efficacemente questo dirottamento, perché

�CHI SOLO COMPRENDENON COMPRENDE,CHI PARTECIPA COMPRENDE�.

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Dal vademecum�Dunque... si va al Varco�

Nomadelfia, 4 aprile 1979

Nel Congresso tenuto a Nomadelfia di Grossetodal 29 al 31 marzo 1979, presente il Padre Piaz-zano, è stato deciso che i Nomadelfi entrano nelvarco. Il Varco è questo: entrare nella nuova cre-azione �et vetera transierunt�; dunque il passag-gio dalla vecchia alla nuova civiltà. Siamo en-trati nella �nuova creazione� e nati quindi �i li-beri figli di Dio�, generanti il nuovo popolo deiNomadelfi. Da questa rinascita evangelica sientra nell�orbita della nuova civiltà sognata eattesa dalle genti. Il miracolo per noi è possibi-le. Dice infatti S. Gregorio Nisseno, padre dellaChiesa: �Una diversa generazione è apparsa euna vita diversa, e un diverso modo di vivere, lanostra natura ha subito un cambiamento�. �Stir-pe eletta, gente santa, popolo della conquista�.(1 Pt 2,9)

don Zeno benedicente

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INDICE

Denominazione e fine ................ pag. 5Condizioni per essere Nomadelfi ... � 6Impegni del Nomadelfo ................ � 7Sobrietà ....................................... � 8Costume ...................................... � 9Proprietà dei beni ......................... � 10Componenti e struttura ................ � 11Sacerdoti e Diaconi ...................... � 12Mamme di Vocazione ................... � 14Celibi per Elezione ........................ � 16Coniugi ........................................ � 17Nomadelfe Mamme ..................... � 18Effettivi ......................................... � 19Postulanti ..................................... � 20Figli .............................................. � 22Ospiti ........................................... � 24Famiglie ....................................... � 25Gruppi Familiari ........................... � 26Borgate ........................................ � 28Organi costituzionali .................... � 29Assemblea .................................... � 30

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Presidenza .................................. pag. 31Consiglio Amministrativo .............. � 32Capogruppo ................................. � 33Congresso dei Figli ....................... � 34Collegio dei Giudici ...................... � 35Consiglio degli Anziani ................. � 36Collegio dei Sacerdoti e Diaconi ... � 37Successore ................................... � 38Democrazia diretta ....................... � 40Elezioni - Votazioni - Nomine ......... � 41Cariche ........................................ � 42Revoche ....................................... � 43Regolamenti ................................. � 44Poteri straordinari ......................... � 45Associazioni ................................. � 46Giornata dei Nomadelfi ................ � 47Lavoro .......................................... � 48Lavori specializzati ........................ � 49Lavori di Massa ............................ � 50Cultura ......................................... � 51Esercizi Spirituali e Congressi ......... � 52Scuola Familiare ........................... � 53Apostolato .................................... � 54

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Politica ....................................... pag. 55Eremo .......................................... � 56Liti ................................................ � 57Fatti privati gravi ........................... � 58Dimissionari ed Esclusi ................. � 59Condizioni di uscita ...................... � 60Rapporti e controversie con l�esterno .. � 61Sede di Nomadelfia ...................... � 62Interpretazione della Costituzione .. � 63Modifiche alla Costituzione........... � 64

Dal Codice Civile Italiano .............. � 65

* * *Appendici alla Costituzione ........... � 67I - La parola di Dio ...................... � 69II - La parola dei Papi e dei Vescovi ........................... � 83III - La parola di don Zeno ............. � 87

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Stampato in Nomadelfia - gennaio 2001