Cosa vuoi dire, come fatto il corso Laurearsi in Informatica · Cosa vuoi dire, come èfatto il...

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Cosa vuoi dire, come è fatto il corso Laurearsi in Informatica Informatica non è solo un termine di moda. È anche il nome di un corso di Laurea oggi di grande attualità e, anche lui, decisamente di moda. Attratti dal nome accattivante e dalla prospettata possibilità di trovare facilmente lavoro una volta conseguito il diploma, moltitudini di matricole affollano le aule del primo anno di corso. La decimazione poi è abbastanza spietata: chi si stufa, chi non ce la fa. A deludere le aspettative di chi intraprende questa strada c'è, spesso, la convinzione che le conoscenze immagazzinate grazie al proprio home computer siano sufficienti a spianare le difficoltà per un facile raggiungimento dell'obiettivo finale. Se vi siete iscritti o state per iscrivervi o siete indecisi se farlo, vi sarà probabilmente utile sapere come è organizzato il corso e cosa vi aspetta. di Andrea de Prisco Ol/ohre si sa. è tempo di scuola. Sia per c!li !la da poco ricominciato. sia per c!li !la appenajìnito: ci sono in{al/i tul/i i diplomati '85 c!le intendono proseguire i loro studi presso qualc!le università e c!le ancora non hanno faI/O una scelta circa l'indiri::::::oda seguire. Certo la scelta è tul/ 'altro che/aci- le: basta pensare a quanti laureati già da anni al/endono un loro primo impiego sen:::a troppe speran:::e: non è nuovo sentire di qual- che ingegnere nucleare portiere d'albergo o di medici che dopo la laurea lavorano gratis per anni presso gli ospedali, sol/o lo "gon- nella" del professore. In questa giungla .l'pavenlosa della caccia al!'occupa:::ione il povero neo-sludenle uni· versitario non ha cerlO vilafacile e spesso è cOSlrel/o a fare scelle ajji-el/ate. Si IrOl'a magari a studiare malerie che odia, solo perc!lè qualcuno gli aveva promesso. molto alla spicciola, c!le si sarebbe IrovalO bene all'universilà X corso di laurea Y. MC microcompuler, con queslo al'licolo, spera di dare una mano sia a quanli vogliono "prendere" Informalica, sia a quanti si sono già iscril/i, cercando di descrivere dall'inler· no, ossia per bocca di un quasi-laureando in tale disciplina, cosa ci si può e ci si deve aspel/are dal Corso di Laurea in Informati- Cll. MCmicrocomputer n. 45 - ottobre 1985 Scienze dell'Informazione Bisogna ammettere che oggi l'informati- ca va proprio di moda. Se ne parla davvero tanto. in qualsiasi ambiente o occasione (anche quando non c'entra affatto). L'im- portante è essere al passo coi tempi ... scm- pre. E così capita di sentirsi rispondere in casa propria, alla richiesta di un orario dei treni: "Chiedilo al computer (un 64. ndr), se no a che serve?" Poi, prendere informatica all'università è proprio il massimo: vuoi mettere che hai il posto assicurato "appena" ti laurei! Sarà vero? Speriamo di sì. Ma chi si iscrive que- st'anno, per laurearsi tra 4 o 5 anni, può essere ancora così sicuro? Mi è capitato di leggere su un noto quo- tidiano che la situazione non è più così rosca come un tempo: affermava anzi che gli informatici disoccupati sono centinaia. mentre i più fortunati riescono a "beccare" un posto dopo alcuni anni. Beh, forse così catastrofica la situazione non è. Ho visto laureare a Pisa molte persone che stavano più avanti di me e giuro che nessuna èa spasso: chi lavora presso un centro di cal- colo, chi in grossi centri di ricerca, chi pres- so la stessa università svolgendo la libera professione (i cosiddetti contrattisti). Tutti dopo attese di al più qualche scttimana. Altri prima ancora di laurcarsi, richieden- do la tesi di laurea a ditte (è possibile anche qucsto) chc assumono anchc laurcandi. Il problema, come dctto prima. è sem- mai pcr q uclli che si iscrivono ora. Del rcsto la sfera di cristallo non cc l'ha ncssu- no e certamcntc la "pacchia" prima o poi finirà. Questo corso di laurea ben pochi lo co- noscono e quasi tutti quclli chc si iscrivono lo credono ben diverso. Innanzitutto oc- corre tenere presente che si tratta di un corso di laurea c non di una facoltà: Infor- matica (per csscre più prccisi Scicnzc del- l'lnformazionc) appartiene alla facoltà di Scienze Matcmatichc Fisichc e Naturali. È bene non sottovalutarlo mai. Infatti nei primi due anni di studio, di informatica se ne vcde ben poca: su Il csami del primo biennio, solo due parlano di computcr. tut- ti gli altri riguardano matcrie matcmatiche e fisiche (vedi riquadro [2] a pago 55). Questo, chi si iscrivc al primo anno, di solito non lo sa. Si iscrivc maggiormente chì ha smanettato pcr qualche anno in Ba- sic sul proprio home computer, convinto di imparare meglio all'università qucllo che sa già (niente). Iniziano i corsi. e sui quaderni degli ap- 53

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Cosa vuoi dire, come è fatto il corso

Laurearsi in InformaticaInformatica non è solo un termine di moda. È anche il nome di un corso di Laurea oggidi grande attualità e, anche lui, decisamente di moda. Attratti dal nome accattivante e

dalla prospettata possibilità di trovare facilmente lavoro una volta conseguito il diploma,moltitudini di matricole affollano le aule del primo anno di corso. La decimazione poi è

abbastanza spietata: chi si stufa, chi non ce la fa. A deludere le aspettative di chiintraprende questa strada c'è, spesso, la convinzione che le conoscenze immagazzinategrazie al proprio home computer siano sufficienti a spianare le difficoltà per un facile

raggiungimento dell'obiettivo finale.Se vi siete iscritti o state per iscrivervi o siete indecisi se farlo, vi sarà probabilmente

utile sapere come è organizzato il corso e cosa vi aspetta.

di Andrea de Prisco

Ol/ohre si sa. è tempo di scuola. Sia perc!li !la da poco ricominciato. sia per c!li !laappenajìnito: ci sono in{al/i tul/i i diplomati'85 c!le intendono proseguire i loro studipresso qualc!le università e c!le ancora nonhanno faI/O una scelta circa l'indiri::::::odaseguire. Certo la scelta è tul/ 'altro che/aci-le: basta pensare a quanti laureati già daanni al/endono un loro primo impiego sen:::atroppe speran:::e:non è nuovo sentire di qual-che ingegnere nucleare portiere d'albergo odi medici che dopo la laurea lavorano gratisper anni presso gli ospedali, sol/o lo "gon-nella" del professore.

In questa giungla .l'pavenlosa della cacciaal!'occupa:::ione il povero neo-sludenle uni·versitario non ha cerlO vilafacile e spesso ècOSlrel/o a fare scelle ajji-el/ate. Si IrOl'amagari a studiare malerie che odia, soloperc!lè qualcuno gli aveva promesso. moltoalla spicciola, c!le si sarebbe IrovalO beneall'universilà X corso di laurea Y.

MC microcompuler, con queslo al'licolo,spera di dare una mano sia a quanli vogliono"prendere" Informalica, sia a quanti si sonogià iscril/i, cercando di descrivere dall'inler·no, ossia per bocca di un quasi-laureando intale disciplina, cosa ci si può e ci si deveaspel/are dal Corso di Laurea in Informati-Cll.

MCmicrocomputer n. 45 - ottobre 1985

Scienze dell'Informazione

Bisogna ammettere che oggi l'informati-ca va proprio di moda. Se ne parla davverotanto. in qualsiasi ambiente o occasione(anche quando non c'entra affatto). L'im-portante è essere al passo coi tempi ... scm-pre. E così capita di sentirsi rispondere incasa propria, alla richiesta di un orario deitreni: "Chiedilo al computer (un 64. ndr),se no a che serve?"

Poi, prendere informatica all'universitàè proprio il massimo: vuoi mettere che haiil posto assicurato "appena" ti laurei! Saràvero? Speriamo di sì. Ma chi si iscrive que-st'anno, per laurearsi tra 4 o 5 anni, puòessere ancora così sicuro?

Mi è capitato di leggere su un noto quo-tidiano che la situazione non è più cosìrosca come un tempo: affermava anzi chegli informatici disoccupati sono centinaia.mentre i più fortunati riescono a "beccare"un posto dopo alcuni anni. Beh, forse cosìcatastrofica la situazione non è. Ho vistolaureare a Pisa molte persone che stavanopiù avanti di me e giuro che nessuna è aspasso: chi lavora presso un centro di cal-colo, chi in grossi centri di ricerca, chi pres-so la stessa università svolgendo la liberaprofessione (i cosiddetti contrattisti). Tutti

dopo attese di al più qualche scttimana.Altri prima ancora di laurcarsi, richieden-do la tesi di laurea a ditte (è possibile anchequcsto) chc assumono anchc laurcandi.

Il problema, come dctto prima. è sem-mai pcr q uclli che si iscrivono ora. Delrcsto la sfera di cristallo non cc l'ha ncssu-no e certamcntc la "pacchia" prima o poifinirà.

Questo corso di laurea ben pochi lo co-noscono e quasi tutti quclli chc si iscrivonolo credono ben diverso. Innanzitutto oc-corre tenere presente che si tratta di uncorso di laurea c non di una facoltà: Infor-matica (per csscre più prccisi Scicnzc del-l'lnformazionc) appartiene alla facoltà diScienze Matcmatichc Fisichc e Naturali. Èbene non sottovalutarlo mai. Infatti neiprimi due anni di studio, di informatica sene vcde ben poca: su Il csami del primobiennio, solo due parlano di computcr. tut-ti gli altri riguardano matcrie matcmatichee fisiche (vedi riquadro [2] a pago 55).

Questo, chi si iscrivc al primo anno, disolito non lo sa. Si iscrivc maggiormentechì ha smanettato pcr qualche anno in Ba-sic sul proprio home computer, convinto diimparare meglio all'università qucllo chesa già (niente).

Iniziano i corsi. e sui quaderni degli ap-

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IUNIVERSITA'I

Il corso di laurea

sistema operativo, l'automazione dell'in-formazione posseduta da grosse imprese:non programmi per studi medici, vi prego.Sarebbe come chiamare un ingegnere elet-tronico per far riparare il forno della cuci-na.

! CORSI DI !LAUREA

! FACOL Tf'l' !! FACOL TA' r

+----------+I CORSI 01 !, LAUREA

Laurearsi l1l Inrormatica

formazione applicata alla gestione delleimprese. L'indirizzo tecnico, infine, ha loscopo di formare specialisti nel campo deisistemi di elaborazione.

Come già detto, nel primo biennio, gliinsegnamenti da seguire sono in tutto Il: 7annuali e 4 semestrali. Un insegnamentoannuale, come è faeile immaginare, ha ini-zio a novembre e termina a maggio. Uninsegnamento semestrale inizia a novem-bre per terminare a febbraio o inizia a mar-zo per terminare a maggio (quindi propriosemestrali non si direbbero: però si chia-mano così).

All'università degli studi di Bari a que-sti. nel primo biennio sono aggiunti duecolloqui obbligatori di lingua straniera, u-no di inglese, l'altro a scelta dello studente.

A proposito dell'inglese, c'è da dire chela maggior parte dei testi di studio sono inquesta lingua e quindi è bene attrezzarsi intal senso in anticipo.

AI termine del secondo anno vi è unblocco: possono iscriversi al terzo annosolo gli studenti che hanno superato gliesami di almeno 5 materie annuali (duecorsi semestrali sono valutati come un cor-so annuale). In alcune sedi sono un po' piùbuoni: il blocco non riguarda l'iscrizione.

! FACOL Tf'l' I

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I CORSI 01 !! LAUREA+----------+

I Ff'lCOL Tf'l' r

I CORSI DI !L.AUREA

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+----------+I CORSI 01 I

LAUREA+----------+

Figura 1

Il corso di laurea in scienze dell'informa-zione, per il momento attivo solo in 6 sediunivcrsitarie (Pisa, Torino, Milano, Udi-ne, Bari, Salerno), è diviso in due bienni edè articolato in tre indirizzi. Il primo bien-nio ha lo scopo di fornire allo studente ifondamenti della matematica, della tìsica edell'economia necessari allo studio dellescienze dell'informazione. nonché le tecni-che di base necessarie all'elaborazione del-l'informazione mediante calcolatori elet-tronici.

Il secondo biennio si svolge in tre indiriz-zi a scelta dello studente: Generale, Appli-cativo, Tecnico. L'indirizzo generale ha loscopo di formare laureati orientati versol'analisi dei problemi e lo studio delle me-todologie di elaborazione. L'indirizzo ap-plicativo assicura la preparazione di lau-reati nel campo dell'elaborazione dell'in-

punti tìniscono matrici, algebre di tutti I

tipi, spazi vettoriali, topologie, integrali,convergenze, momenti d'inerzia e qualcheaccenno alla struttura dei calcolatori. Trop-po arduo. meglio cambiare. E così succede:al primo anno arrivano in massa centinaiadi iscrizioni per dimezzarsi al secondo e alterzo anno. Tanto per perdere e far perdereun po' di tempo. È capitato un anno a Pisache quasi 1400 matricole (così sono chia-mati gli studenti del primo anno) si sonopresentate a novembre: non c'erano né au-le né professori a suftìcienza. Le lezionisono inziate con notevole ritardo dovendoistituirc nuovi corsi (A-B-C-D) per renderela frequcnza un tantino più umana. Ricor-do le liti per accaparrarsi un posto a sederein aula: i ritardatari, e spesso succedevaanche al sottoscritto, restavano in piedi o aloro scelta seduti a terra a prendere appun-ti della lezione.

Ciò chc maggiormente non si conosce, ècosa un futuro informatico "farà da gran-de". lo ho cominciato a subodorarlo alterzo anno. precedentemente ero troppoimpegnato a fare matematiche di tutti itipi. Chi si laurea in informatica non è unprogrammatore: niente programmi perstudi medici. Lo dimostra anche il fattoche l'unico esame dove bisogna saper pro-grammare (nel senso comune) è Teorie eApplicazioni delle Macchine Calcolatricidel primo anno. Lì si studia bene un lin-guaggio di programmazione (generalmen-te il Pascal) e all'esame scritto normalmen-te è richiesta la stesura di un programmadato l'algoritmo.

Poi si fa scienza: si studia molto la teoriainformatica. Non crediate che dietro al Pa-scal vi sia solo un grosso compilatore. Visono tanti teoremi nati da ricerche chehanno impegnato per anni i più grandimatematici moderni del mondo: Kleene.Mc Carthy, Rice. Turing, per citarne qual-cuno.

Chi si laurea in informatica sarà in gra-do di partecipare con altri laureati a grossiprogetti quali la creazione di un nuovolinguaggio di programmazione, un super

Figura I - Ogni università è composta da ta1l/e facoltà ognuna delle quali formata dauno o più corsi di laurea.

+---------+I Sc lenze I,I M.F.N.

Figura 2

I M&temat ica

! B iolo§J ia

+--------------+! Informat IC" I

+--------------+

Figura 2 - Ad esempio. a Pisa. la facoltà di Scienze Matematiche Fi.•iche e Naturali ècomposta dai corsi di laurea indicati in figura.

Figura 3 - Un corso di laurea può a sua volta essere artifolato in più indiriz:i.

+ -- - - - - - - - ------ - --- - - --+

~:;:;::~:;:::~~:~~;;;;.;;;~;;;;;;.;...~:~, Indirizzo Tocnico !+-----------------------+

Figura 3

54 MCmicrocomputer n. 45 - ottobre 1985

Laurearsi in !I~/'ormllli('a

Riquadro I

Gli esami

Riportiamo qui di seguito la distinta di tutti gli insegnamenti di Scienze dell'Informazione, estratta dall'Ordinamento degli Studi della Facoltà diScienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Pisa, anno accademico 84-85. Occorre tenere presente che non tutti gli insegnamenticomplementari sono al momento attivi e quindi nella compilazione del proprio piano di studi bisogna sottostare ad alcune restrizioni, di anno in annocomunicate dalla segreteria.

Insegnamenti fondamentali obbligatori co-muni a tutti gli indirizzi per il primo bienno:

I Anno- Fisica l

Analisi Matematica- Geometria- Algebra- Teoria ed Applicazioni delle Macchine

Calcolatrici.

2 AnnoFisica 2

- Analisi Matematica 2- Calcolo Numerico- Calcolo delle Probabilità e Statistica

Sistemi per l'Elaborazionedell'Informazione lRicerca Operativa e Gestione Aziendale

Insegnamenti fondamentali obbligatori co-muni a tutti gli indirizzi per il secondo biennio:- Sistemi per l'Elaborazione

dell'Informazione 2- Metodi per il Trattamento

dell'Informazione- Teoria dell'Informazione e

della Trasmissione

Riquadro 2

Insegnamenti fondamentali obbligatoriper:l'indirizzo generale:

Linguaggi Formali e Compilatori- Metodi di Approssimazione

l'indirizzo applicativo:- Teoria e Metodi dell'Ottimizzazione

Economia e Organizzazione Aziendale(sem.)Trattamento dell'Informazionenell'Impresa (sem.)

l'indirizzo tecnico:- Teoria dei Sistemi- Tecniche Numeriche ed Analogiche

Due insegnamenti annuali (o l'equivalente)dovranno essere scelti tra i seguenti comple-mentari comuni ai tre indirizzi:- Analisi Numerica- Bioelettronica- Calcolo delle Probabilità- Cibemetica e Teoria dell'Informazione- Complementi di Gestione Aziendale- Comunicazioni Elettriche

Controlli AutomaticiControllo dei Processi Industriali

n primo biennio

Documentazione AutomaticaEconometricaElaborazione dell'Informazionenon numericaElaborazione di ImmaginiElaborazione di Testi Letterari

- Elettronica- Fisica Numerica

Fisica SuperioreIstituzioni di Fisica TeoricaIstituzioni di Analisi Superiore

- Istituzioni di Fisica MatematicaLinguaggi Speciali di ProgrammazioneLogica Matematica

- Macchine Calcolatrici AnalogicheTeoria dei ModelliProgetto di Sistemi NumericiSimulazione

- Statistica- Tecniche di Progettazione Automatica

Tecniche DirezionaliTecniche Speciali di ElaborazioneTeoria degli Algoritmi e CalcolabilitàTeoria degli AutomiTeoria dei GiochiTeoria dei GrafiTeoria delle Decisioni

Comuni a tutti e tre gli indirizzi, gli insegnamenti del primo bienniosono in tutto Il: 5 al primo anno, 6 al secondo. Riportiamo brevementei contenuti dei corsi svolti presso l'Università degli Studi di Pisa.

I Anno

Fisica IVettori. Sistemi di riferimento e moto dei corpi. Forze. Lavoro.

Potenza. Energia. Impulso e quantità di moto. Attriti. Moto dei corpirigidi.

Analisi Matematica ICalcolo combinatorio. Disequazioni. Insiemi. Numeri complessi.

Successioni. Funzioni reali di variabile reale. Limiti. Derivate. Infinite-simi e infiniti. Integrali.

GeometriaRisoluzione di sistemi lineari. Vettori e matrici. Detenilinante. Indi-

pendenza lineare. Spazi vettoriali e basi. Prodotto scalare canonico. Ilprocedimento Gram-Schmidt. Spazi euclidei. Autovettori e autovalori.

AlgebraTeoria degli insiemi. Relazioni di ordinamento parziale. Relazioni di

equivalenza. Cardinalità. Insiemi quoziente. Partizioni. Gruppi. Reti-coli. Algrebre di Boole. Logica del I ordine. Linguaggi proposizionali.Linguaggi del I ordine. Calcoli logici.

Teoria e Applicazioni delle Macchine CalcolatriciLinguaggi di programmazione ad alto livello. Espressioni, comandi,

procedure, liste, record e reference. Aritmetica dei calcolatori. Linguag-gi di tipo Assembler. Formato di istruzioni, registri, modi di indirizza-mento. Cenni di semantica denotazionale.

MCmicrocomputer n. 45 - ottobre 1985

2 AnnoFisica 2

Elettrostatica e sue leggi. Corrente elettrica e circuiti ohmmici. Con-densatori. Elettromagnetismo. Forza di Lorenz. Teorema di Ampere.Legge di Faraday sull'induzione elettromagnetica. Circuiti RCL. Pro-prietà magnetiche della materia. Equazioni di Maxwell.

Analisi Matematica 2Integrali indefiniti e definiti. Funzioni di più variabili. Integrali mul-

tipli. Integrali curvilinei. Serie. Equazioni differenziali.

Calcolo NumericoStudio della propagazione dell'errore. Algoritmi di risoluzione di

sistemi di equazioni lineari. Polinomi di interpolazione. Algoritmi diapprossimazione.

Calcolo delle Probabilità e StatisticaCampionamenti. Probabilità composte e condizionate. Teorema di

Bayes. Variabili aleatorie. Speranza matematica, varianza, indice dicorrelazione. Distribuzioni discrete. Densità di distribuzione. Catene diMarkov.

Sistemi per l'Elaborazione dell'Informazione IReti combinatorie e sequenziali di Mealy e Moore. Sintesi e analisi

delle reti. Sistemi di reti. Microlinguaggi e microprogrammazione TS ePS. Parte operativa e parte controllo di un microcalcolatore. Strutturedati. Ricerche in tabelle.

Ricerca Operativa e Gestione AziendaleProblemi di ottimizzazione. Programmazione lineare. Algoritmo del

simplesso. Teoria della dualità. Analisi di stabilità e parametrizzazione.Problemi di programmazione intera. Piani di taglio. Cammino minimo.

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ma solo il divieto di superare esami delterzo c del quarto anno: in questo modouno può "sbiennare" in qualsiasi momentodell'anno. A Pisa. invece. se non si hanno le5 annualità allo scadere del termine si èpraticamente bocciati c se ne parla l'annoprossimo per l'iscrizione al terzo.

Comunque le diversità tra sedi non silimitano solo a faccende burocratiche:spesso ci sono differenze enormi tra i con-tenuti dei corsi. Per esempio Sistemi perl'Elaborazione dell'Informazione I (esamedel secondo anno) a Pisa non ha nulla a chevedere col corrispondente esame di infor-matica a Bari: nella prima sede si studianole reti eombinatorie e sequenziali. nell'altral'organizzazione dei calcolatori vista a varilivelli: linguaggio macchina. sistema ope-rativo, mieroprogrammazione, Assemblere linguaggi di programmazione compilati oin terpreta t i.

Il piano di studi

Ottenuto il nullaosta per l'iscrizione alterzo anno (l'avcr superato almeno 5 esamiannuali) lo studente di scienze dell'infor-mazionc fa le sue prime scelte: l'indirizzo

Riquadro 3

da seguirc c nell'ambito di questo gli esamicomplementari che intende superare. Gliindirizzi possibili come detto sono tre: Ge-nerale, Applicativo. Tecnico, i vari inse-gnamenti si distinguono in:

- obbligatori- obbligatori per un indirizzo- complementariPer attuare queste scelte si consegna alla

segretcria, sempre al momento dell'iscri-zione al tcrzo anno, un piano di studi con-tenente appunto l'indirizzo e gli insegna-menti che lo studente intende seguire. Diquesti ultimi il piano di studi ne conterrà ditutti e tre i tipi (per un totalc di 7 annualitàpcr il secondo biennio): ad esempio, Meto-di pcr il Trattamento dell'Informazione èun esame obbligatorio per tutti gli indiriz-zi, Linguaggi Formali e Compilatori è ob-bligatorio per l'indirizzo generale e cosÌvia. Per ogni indirizzo, poi, si potrannosceglicre due o tre esami complementari(come al solito due esami semestrali conta-no come un esame annuale). La distintadelle possibili scelte è riportata nel riqua-dro [I] a pago 55.

Una nota simpatica di tutto l'andazzouniversitario informatico, riguarda la mo-

Il secondo biennio

tal/l't'uni in IIl/ormalil'{I

da di indicare gli esami (che come avretenotato hanno dei nomi abbastanza lunghi)con una sigla. Così Teorie e Applicazio-ni delle Macchine Calcolatrici diventaTAMC (a scelta dello studente con la cfinale dolce o dura). Progetto Sistemi Nu-merici, PSN; Teorie dell'Informazione edella Trasmissione si abbrevia nel più gra-devole TIT.

Calcolo delle Probabilità e Statistica,che dovrebbe chiamarsi CPS, generalmen-te è arricchito con una I, diventando piùsimpatico in CIPS (forse qualcuno avràpensato Calcolo Inutile ecc.).

Metodi per il Trattamento delle Infor-mazioni (generalmente chiamato "meto-di" ) ha anch'esso la sua brava sigletta.MTI, che sembra essere anche abbrevia-zione di "metodi".

ROGA, Ricerca Operativa e GestioneAziendale, quando non si riesce a passarlodiventa un ROGO ... c cosÌ via.

Da sottolineare che l'uso di queste siglenon è diffuso solo tra studenti, ma invadeprofessori, segreteria, libretti universitari.Fino al punto da dimenticare a volte ilsignificato di una di queste sigle, magari afinc corso.

In questo riquadro troverete un sunto della maggior parte dei pro-grammi degli esami del secondo biennio di Scienze delnnformazione.Per ragioni di spazio. ci scuserete, non abbiamo potutto riservare più dipoche righe per ogni insegnamento.

Sis/emi per 1'Elahora::ione dell'lnforma::ione 2:Funzioni di un sistema operativo. Concetti di base: commutazione,

interruzioni. Concetto di processo in sistemi uniprocessor e multipro-cessor. M ultiprogrammazione c time sharing. Processi concorrenti.Processi cooperanti. Comunicazione tra processi. Politiche di ordina-mento. Gestione statica c dinamica della memoria. Gestione dell'infor-mazIOne.Me/odi per il Trallame/1/0 dell'/n{orma::ione;

Definizione della sintassi e semantica di formalismi. Macchine diTuring. Formalismi ricorsivi. Formalismo di McCarthy. LISP. Dominidi SCOlI. Teorema del punto lisso. Grammatiche e automi per la genera-zione e il riconoscimento di linguaggi. Formalismi di interesse pratico(linguaggi di programmazione). Sintassi (teoria dei linguaggi formali) esemantica (metodo denotazionale). Definizione completa di un lin-guaggio di tipo Pasca!.Linguaggi Formali e Compilmori:

Linguaggi c macchine astratte loro associate. Semantica denota zio-naie c statica. Tipi di dato. Operazioni. Tipi di dato astratti. Specifichealgebriche. Dati con effetti laterali. Controllo di sequenza. Controllodati. Semantica denotazionale delle procedure. Supporto a tempo diesecuzione nei linguaggi Fortran, Algoi 60. Pascal e LISP.Teoria della In{orma::ionC' e Trasmissione:

M isura dell'incertezza di un esperimento finito. Sorgenti di informa-zione discreta. Proprietà dei codici. Codifica in assenza di rumore.Trasmissione con canali rumorosi. Codici correttori. La distanza diHamming. Codici a controllo di parità. Seriedi Fourier. Trasformata diFourier. Il teorema del eampionamento. Processi casuali. Autocorrela-zione. Spettro di potenza dei segnali per la trasmissione dei dati. Ilrumore gausslano.

MelOdi di Approssima::ione:Teorie delle matrici. Autovalori e autovettori. Metodi computazionali.Teoremi di tipo spettrale. Metodi iterativi per la risoluzione di sistemilineari. Interpolazione mediante funzioni spii ne. Processi di Markov,equazioni differenziali. Problemi di risonanza.

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Teoria e Me/odi dell'Ollimi::::a::ione:Convessità: definizioni e teoremi. Programmazione a variabili intere

e miste. Metodi di Lagrance e Kuhn-Tucker. Programmazione quadra-tiea. Metodi del gradiente. Metodi delle penalizzazioni.

Economia e Organi::za::ione A::iendale:Fattori produttivi. I beni e il concetto di utilità. Curve di utilità totale

e marginale. Teoria del prezzo. La domanda c l'offerta. Equilibrio fraproduzione, domanda e occupazione. Investimenti. Bilancia pagamen-ti. Import-export e azione governativa. Innazione da domanda e dapotere di mercato. Investimenti, tecnologia e sviluppo. Cenni sullemonete e principali problemi monetari e bancari. Valutazione economi-ca dei sistemi EDP: analisi, costi. benefici.

Trallame/1/0 dell'/nforma::ione nell'Impresa:Il ruolo del calcolatore nell'impresa. Il documento meccanografico.

Elaborazioni fondamentali, codifica. Gli archivi elettronici. La sicurez-za degli archivi e delle procedure. I metodi di ordinamento: elassifica-zione e impiego. Automazione dei servizi di certificazione anagrafica,problemi di codifica e dimensionamento. La meccanizzazione dei servi-zi vendite e produzione in una cartiera. Un modello di produzione alminimo di un'industria alimentare.Teoria dei Sis/emi:

Controllo di processi. Tecniche digitali per l'elaborazione di segnali.Sistemi a grandi dimensioni. Sistemi dinamici, deterrninistici, lineari.Problema della controllabilità, della osservabilità, del posiziona mentodei poli e della stabilità. Discretizzazione dei sistemi continui. Sistemianticipatori e non. Controllo di processi con calcolatore in linea.Tecniche Numeriche e Analogiche:

Sistemi analogici: trasformata di Laplace, elementi circuitali passivi,teoremi generali delle reti lineari, amplificatori con reazione, amplifica-tori operazionali, generatori di forme d'onda, filtri analogici, elementidi calcolo analogico, memorie analogiche. Sistemi digitali: campiona-mento, quantizzazione e digitalizzazione dei segnali analogici, converti-tori A/D e D/A, sistemi a microprocessore.Analisi Numerica:

Introduzione allo studio degli algoritmi. Procedure ricorsive, "divideet impera". Problema della complessità di calcolo. Analisi e sintesi dialgoritmi nell'algebra matriciale. Calcolo di funzioni razionali. Calcolodi un polinomio. Analisi dell'errore. Calcolo di un insieme di formebilineari. Trasformata discreta di Fourier e sue applicazioni. Teoremacinese del resto. Algoritmi paralleli. Risoluzione in parallelo di unsistema di equazioni.

MCmicrocomputer n. 45 - ottobre 1985

Laureani in In{ormlllica

Fisica due

L'ultimo paragrafo di quest'articolo vo-glio dedicarlo alla pecora nera (a detta del-l'ultra-maggioranza degli studenti) degli e-sami di informatica. È opinione diffusa chela fisica agli informatici serva ben poco: invirtù di questo fallO, la voglia di studiarlanon ce l'ha nessuno. Qualche sforzo si puòfare per fisica uno, poi basta!

E cosi, se a qualcuno del terzo o quartoanno manca un esame del secondo, questoè certamente fisica due. L'odio diffuso perquesta materia è inoltre alimentato dal fat-to che l'esame è tutt'altro che banale, e alcompito scrillo bisogna essere davvero deifisici per raccapezzareisi un po'. Di solitosulle centinaia di studenti che si presentanoall'appello si e no ne passano una decina,una decina e mezza.

Tanto da spingere un gruppo di studenti(e questo non è successo solo a Pisa) aproporre al consiglio di corso di laureal'abrogazione della materia, tull'al più so-stituendola con un esame a scelta. Sonostate raccolte delle firme. Tante. Tantissi-me. In mcno di tre giorni qualche migliaio.Hanno firmato per solidarietà (e soprat-

tullo amore fraterno) anche quelli che cel'avevano l'alla, dopo tanti sforzi e soprat-tutto dopo tanti tentativi.

Per quanto riguarda la proposta deglistudenti non se n'è fatto ancora nulla. Cer-to la cosa non sarà facile, anche perché c'èda un po' di tempo aria di riforma totaledel corso: si parla di portare da 4 a 5 glianni e di istituire un "diploma" di informa-tica ottenibile con soli due anni di studio.

E poi...

Oltre a fisica due, vi sono altri esamiabbastanza difficilotti: sono però esami diinformatica nel vero senso, e questo facombattere con stato d'animo assai mi-gliore. Ad esempio, un esame molto grossoè Metodi per il Trattamento dell'Informa-zione, del terzo anno: si studia la teoria deilinguaggi formali, la eomputabilità, legrammatiche generative, gli automi; in po-che parole tutta la teoria della Scienza del-l'Informazione. Sempre a Pisa, per questoesame è necessario superare una provascritta e una orale. Fin qui niente di nuovo.La durata della prova scrilla (cioè il tempoconcesso allo studente per rispondere ai

quesiti o risolvere problemi. tre o quattroin lUllO) è di una sellimana. Lo serillo durauna settimana: il candidato ritira il estodel compito il lunedì e illuned: succes;ivobisogna consegnare. Nessun timore daparte del professore di copiature: i quesitisono cosÌ difficili che nessuno si fiderebbemai dell'altrui operato. E poi c'è semprel'orale (più di un'ora sollo torchio) checonsente senza problemi al professore divedere se ... è farina del proprio sacco. Il"torchio", in genere, dura un'oretta oqualcosa di più.

Altri esami constano invece di più provescrille e magari tre orali (con tre professoridiversi) o integrati da un progello da svol-gere a casa nei mesi antecedenti la datadell'esame.

Insomma, il cammino non è facile. Perlaurearsi in informatica bisogna davverolavorare sodo. Non a caso solo poche per-sone riescono a la urearsi in tempo (in ger-go, i geni ... ), lUlli gli altri al primo, secondoo terzo anno fuori corso.

Buon lavoro: adesso che sapete cosa viaspella, cercate di non farvi passare la vo-glia. Vi consiglio vivamente, anzi, di farve-la venire! Me

Bioelellronica:Proprietà principali delle cellule viventi. Funzione neuronica, funzio-

ne sinaptica, generazione dei segnali bioelettrici. Classificazione deisegnali deterministici. Proprietà dei sistemi, sistemi lineari, sistemi li-neari tempo-invarianti. Analisi di Fourier per segnali e sistemi. Proce-dure di analisi di dati digitali. Tecniche di filtraggio digitale.Cibernelica e Teoria dell'lnforllla::ione:

Teoria del controllo: feedback negativo, servomeccanismi, stabilitàdei sistemi lineari. Teoria degli algoritmi: algoritmi normali di Markov.Funzioni e relazioni ricorsive. Teoria degli automi: reti di neuroniformali. Teoria dell'informazione: economia di codificazione, teoremidi Shannon.COlllplelllell/i di Gestione Aziendale:

Analisi dei sistemi informativi aziendali. Analisi del flusso informati-vo. Il nusso delle informazioni connesse con la gestione del magazzino,della produzione, delle vendite, dell'approvvigionamento, della conta-bilità e del personale. Soluzioni automatizzate e criteri di progettazionedegli archivi.Comunicazioni Elellriche:

Il canale fisico. Il canale come sistema lineare. Il canale in presenza dirumore. I canali reali. La trasmissione digitale. Il modem per trasmis-sione dati. Il canale PCM. I protocolli di linea. Protocolli sincroni easincroni. L'elaboratore IBM SII. Le reti geografiche: rete telefonica,telex e sistemi di commutazione.Doculllenla::ione AutQmalica:

Linguaggio e metodi per la progettazione concettuale dei sistemiinformatici. I sistemi di gestione di basi e di dati. Sistemi gerarchici,reticolari e relazionali. IMS, IDS-II, SQL/DS. Organizzazione degliarchivi. Organizzazione sequenziale e ordinamento di archivi. Accessiper chiave primaria e secondaria. Organizzazione per associazione.Elabora::ione dell'Informazione non Numerica:

Introduzione all'Artificial Intelligence (AI). Sistemi e strumenti diPRE-AI. Logica dei predicati. Sistemi di regole. Strumenti hardware esoftware per AI. Sistemi di AI. Principi di ingegneria della conoscenza.Conoscenza procedurale e dichiarativa. Deduzioni con conoscenzecontraddittorie. Sistemi esperti. Rappresentazione della conoscenzasecondo Weyhrauch.Elellronica:

Microelettronica digitale. Dispositivi semiconduttori in regime dicommutazione. Circuiti logici. Tecnologie integrate. Microcircuiti digi-tali. Sistemi a microprocessore. Memorie di programma ROM, E-PROM, RAM. Circuiti di refresh. Microprocessori. Riferimenti a CPUcommerciali. Interfacciamento con le periferiche. Gestione delle inter-ruzIOnI.

MCmicrocomputer n. 45 - ottobre 1985

Progello di Sistemi Numerici:Architettura a livello di macchina microprogrammata. Organizza-

zione di calcolatori convenzionali e microprogrammazione. Meccani-smi di comunicazione e sincronizzazione. Architetture parallele. Sup-porti per la gestione della memoria. Architettura al livello del sistemaoperativo. Approcci alla progettazione di un sistema operativo. Tolle-ranza ai guasti e protezione. Programmazio'ne concorrente. Architettu-ra dei sistemi distribuiti. Reti locali.

Simulazione:Sistemi e modelli. Generazione di variabili aleatorie. Variabili casuali

e pseudocasuali. Modelli matematici di sistemi stocastici. Modelli ma-tematici esatti. Modelli di simulazione discreta. Modelli per la valuta-zione. Analisi dell'output. Convalida del modello di simulazione. Lin-guaggi di simulazione.

Sialistica:Richiami e complementi di calcolo delle probabilità, variabili aleato-

rie, funzioni caratteristiche. Stime parametriche. Metodo di massimaverosimiglianza. Intervalli di confidenza. Test statistici: per ipotesisemplici e composte. Test del rapporto di verosimiglianza. InferenzaBayesiana. Probabilità soggettive.

Teoria delle Decisioni:Formazione dei turni dei veicoli: algoritmi di assegnamento e accop-

piamento, tempi di partenza variabili, viaggi periodici. Formazione deiturni del personale viaggiante. Assegnazione dei turni agli autisti: ilproblema di accoppiamento Bottleneck, il package BDROP.Tecniche Speciali di Elaborazione:

Software engineering. La produzione del software. Adattamentodi software esistenti. La qualità del software. La sicurezza del software.Il software dei microprocessori. La gestione della produzione del soft-ware: gestione tecnica, manageriale, economica. Tendenze di evoluzio-ne del software engineering.Teoria degli Algorilmi e Calcolabilità:

Funzioni calcola bili da programmi imperativi: estensioni della teoriaclassica della calcolabilità. Semantica funzionale di un linguaggio ap-plicativo semplice (SL) nell'ambito della teoria della calcolabilità. Se-mantica operazionale di un linguaggio macchina rudimentale (TL).Esempio di compilatore e prova induttiva della sua correttezza.Logica Matemalica

Sistemi formali. Deduzione naturale. Teorie del I ordine. Logicaintuizionistica. Richiami di ricorsività generale. Strutture topo logiche ed'ordine. Ordini parziali, insiemi enumerati. Insiemi enumerati (pre)-completi. Sistemi per l'assegnamento di tipi. Semantica per i tipi. Teore-ma di correttezza.

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