COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

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COSA SONO? COSA SONO? Disturbi Specifici di Disturbi Specifici di Apprendimento Apprendimento

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COSA SONO?COSA SONO?

Disturbi Specifici di Disturbi Specifici di ApprendimentoApprendimento

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LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170Art. 1Riconoscimento e definizione di dislessia,disgrafia, disortografia e discalculia

1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la

disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di

apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si

manifestano in presenza di capacita' cognitive adeguate,

in assenza di patologie neurologiche e di deficit

sensoriali, ma possono costituire una limitazione

importante per alcune attivita' della vita quotidiana.

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

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2. Ai fini della presente legge, si intende per

dislessia

un disturbo specifico che si manifesta con una

difficolta' nell'imparare a leggere, in particolare

nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero

nella correttezza e nella rapidita' della lettura.

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

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3. Ai fini della presente legge, si intende per

disgrafia

un disturbo specifico di scrittura che si

manifesta in difficolta' nella realizzazione

grafica.

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

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LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

4. Ai fini della presente legge, si intende per

disortografia

un disturbo specifico di scrittura che si

manifesta in difficolta' nei processi

linguistici di transcodifica.

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LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

5. Ai fini della presente legge, si intende per

discalculia

un disturbo specifico che si manifesta con

una difficolta' negli automatismi del calcolo

e dell'elaborazione dei numeri.

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LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la

discalculia possono sussistere separatamente o

insieme.

7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai

commi da 2 (dislessia) a 5 (discalculia), si tiene

conto dell'evoluzione delle conoscenze

scientifiche in materia.

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Andrea, 18 anni

Un consiglio ai bambini e ragazzi con la mia stessa difficoltà

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E’ un disturbo che può manifestarsi E’ un disturbo che può manifestarsi anche in un soggetto in età evolutiva, anche in un soggetto in età evolutiva,

ma a causa di una lesione, di un trauma ma a causa di una lesione, di un trauma che interviene in un sistema che che interviene in un sistema che precedentemente era INDENNEprecedentemente era INDENNE

E’ un disturbo che si manifesta E’ un disturbo che si manifesta quando si incomincia a leggere e a quando si incomincia a leggere e a

scrivere, ma è PREESISTENTEscrivere, ma è PREESISTENTE

DISLESSIA ACQUISITADISLESSIA ACQUISITA

DISLESSIA EVOLUTIVADISLESSIA EVOLUTIVA

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IL MONDO SCIENTIFICO RICONOSCE IL MONDO SCIENTIFICO RICONOSCE

CHE CHE

La dislessia evolutiva è un disordine La dislessia evolutiva è un disordine neurologico di origine genetico. Il neurologico di origine genetico. Il

disordine/disabilitàdisordine/disabilità permanepermane nel tempo nel tempo e può manifestarsi associato ad altre e può manifestarsi associato ad altre

disabilità: disortografia, disgrafia, disabilità: disortografia, disgrafia, discalculia. discalculia.

le cause esatte della Dislessia non sono le cause esatte della Dislessia non sono ancora completamente chiareancora completamente chiare

MA……MA……

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gli studi sul funzionamento gli studi sul funzionamento delle differenti strutture delle differenti strutture anatomiche del cervello, anatomiche del cervello,

mostrano dellemostrano delle

specifiche specifiche

differenze rispetto ai soggetti differenze rispetto ai soggetti normolettorinormolettori..

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Il problema riguarda Il problema riguarda l’elaborazione dei rapporti l’elaborazione dei rapporti tra suoni e simboli graficitra suoni e simboli grafici

FONEMAFONEMA GRAFEMAGRAFEMA

LA

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Fase logograficaFase logografica

Fase alfabeticaFase alfabetica

Fase ortograficaFase ortografica

Fase lessicaleFase lessicale

La parola scritta viene analizzata lettera per lettera

La parola scritta viene analizzata secondo regole ortografiche

leggere le parole conosciute senza bisogno di operare la conversione grafema (simbolo o lettera) - fonema (suono)

La parola scritta viene trattata come un disegno

EMMA

cane

ghiro

luna

Organizzazione gerarchicaOrganizzazione gerarchicadell’apprendimento della lettoscritturadell’apprendimento della lettoscrittura

/ giro

/l’una

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LETTURA FONOLOGICA

Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu lapiro quodre amizio gamapi falaso tigomo nivaba barloma giagna dagumi buglia strova defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea vostia fucido avelli vicepo chiore digato

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LETTURA LESSICALE

Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime.

Icnrebidile he?

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Salò 29/10/2010 laboratorio “DSA”Damiola - Bertelli

Pare che un estroso pittore……..sia divertito a tracciare sul……..fulvo mantello larghe , scure pennellate………..

La tigre è un animale …….corpo snello, agilissimo nel salto…….assai scattante.

E’ molto feroce: …….con facilità animali anche più……..di lei, azzannandoli alla gola …….abbattendoli con forza e rapidità …….

Ma come è diversa quando, ……., si tiene accanto i suoi…….

I tigrotti le tirano la…….., le balzano addosso, le fanno…….e tanti piccoli scherzi.

NELLA FORESTA LA TIGRE

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• Quando leggiamo saltiamo dalle 7 alle 14 lettere per riga

• Perché contestualizziamo

• Le informazioni contestuali che vengono sia dalla sintassi che dalla semantica consentono di economizzare

• Il buon lettore è quello che ha buona capacità di utilizzare il contesto semantico e sintattico per economizzare

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MECCANISMI DEL PROCESSO DI LETTURA

MECCANISMO DI DECIFRAZIONE lo scritto viene analizzato nelle unità

che lo compongono.

MECCANISMO PERCETTIVO

MECCANISMO DI ANTICIPAZIONE si basa su indici linguistici ed

extralinguistici.

MECCANISMO COGNITIVO

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SolitamenteSolitamenteLA DECODIFICALA DECODIFICA

AVVIENEAVVIENEININ

AUTOMATICO

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I ragazzi dislessiciI ragazzi dislessici non riescono ad automatizzare non riescono ad automatizzare

questa corrispondenza, questa corrispondenza, per cui il processo di lettura risulta per cui il processo di lettura risulta

rallentato, faticoso, con errori rallentato, faticoso, con errori frequenti che persistono a lungo nel frequenti che persistono a lungo nel

tempo nonostante le frequenti tempo nonostante le frequenti correzioni.correzioni.

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Possibili problemi della Possibili problemi della decodificadecodifica

casa “c” “a” “s” “a”

animale

bagno

lampo

emimale

bango

lompa

Yacht ““boat”boat”

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COMPRENSIONE

DECODIFICA

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se la decodifica è DIFFICOLTOSADIFFICOLTOSA

TUTTA L’ATTENZIONE SI SPOSTA SU

QUESTA E

LA COMPRENSIONE AVVIENELA COMPRENSIONE AVVIENEIN SECONDO TEMPOIN SECONDO TEMPO

con grande dispendio di energia.

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Comprensione della letturaComprensione della lettura

Se riesci a capire tutte le parole, riesci a capire

tutto il senso del brano…?!?

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chefraconsistecontinuamentecorrispondenticurvadisegnavariazionegraficoconosciutaisolatiriconosciuto

varianosolospessoseunopuntirelazioneinsiemetabellavalorivariabilimostrare

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Se la relazione conosciuta fra le variabili consiste in una tabella di valori corrispondenti, il grafico consiste solo dell’insieme corrispondente di punti isolati.

Se è riconosciuto che le variabili variano continuamente, spesso, si disegna una curva per mostrare la variazione.

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Lo scorso Sernio, Flinghedoro e

Pribo stavano nel Nervino,

treppando cami gioppi e clemando

grepi borti.

Ecco che uno strezzo ditto bufa

nel tresco di Flinghedoro. Pribo

glappa e glappa: “Oh,

Flinghedoro” chita, “lo strezzo

ditto tunna nel tuo grappo!”

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Leggere e decodificareLeggere e decodificare

Difficoltà nella simmetria

pp dd qqbb

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seBer bia“Su” pis ta, “doq moracco

gli top nno erepues odcor nappi amou trascn’al ato qcorn”. lapido

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biam gi qcor eraat

Doq oman aredo nch

Chi an.

erra? e seSus

si loris eBer onide

Pos var qos ta. Bu

amola

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amola

adis npossi varlo.

seSusa

qin eroall lemol

I pam isimis avo vol

roeci

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racc ere toil

totem ogli tut qodcor

dober

npo noin eBer

i lo taro cu talolavò.

dor cina

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dinid rau lai

I pam ensa hee na qea.

ronoc del

mi ndu diba

Ber seil egran pel

ta podcorni

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leber rlonel

mette rno.

fo

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DECODIFICA DECODIFICA COMPRENSIONECOMPRENSIONE

MAGGIORMENTE MAGGIORMENTE compromessa è la compromessa è la capacità di decodificacapacità di decodifica

MINORE MINORE è la comprensione del testoè la comprensione del testo

≠≠

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L’ENERGIA MENTALE CHE L’ENERGIA MENTALE CHE VIENE USATA NELLA VIENE USATA NELLA

DECODIFICA E’ DECODIFICA E’

QUINDI QUINDI

TOLTA AL PROCESSO DI TOLTA AL PROCESSO DI COMPRENSIONE DEL TESTOCOMPRENSIONE DEL TESTO

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ESPRESSIONE ORALEESPRESSIONE ORALE

QUELLA SPECIE DI PIGNA, GIALLA, QUELLA SPECIE DI PIGNA, GIALLA, CHE SERVE PER IL MAISCHE SERVE PER IL MAIS

LA PANNOCCHIALA PANNOCCHIA

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DISNOMIADISNOMIA

è il problema di non trovare le paroleè il problema di non trovare le parole

È il fenomeno della parola sulla punta È il fenomeno della parola sulla punta della linguadella lingua

Almeno 3-4 volte al giorno capita a tutti

Ai dislessici succede almeno un centinaio di volte

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“Parole e linguaggi non sembrano avere alcun ruolo

nel mio meccanismo di pensiero. Il mio pensiero

consiste in immagini”

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Salò 29/10/2010 laboratorio “DSA”Damiola - Bertelli

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C’è la credenza che per riuscire in matematica bisogna essere portati e avere

una particolare intelligenza

sbagliare in matematica mette in dubbio le proprie capacità intellettive

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In matematica l’errore è evidente e non si può mettere in discussione

Non poter ricorrere alle strategie che normalmente consentono di cavarsela

(diligenza, maggior impegno …)

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E’ tutto inutile

Non sono portato

Non mi piace

Non sono motivato

Non mi impegnoNon riesco

Mi sento inadeguato

Provo ansia e

disagio

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• Fin dalla nascita è presente una rappresentazione della numerosità

• I neonati sono capaci di distinguere PICCOLE numerosità (2/3) anche relative a differenti oggetti

Possedere il senso della numerosità significa:

- essere in grado di dire se due insiemi hanno o no la stessa numerosità

- essere capaci di riconoscere un cambio nella numerosità: quando si aggiungono oggetti all’insieme o quando si tolgono oggetti all’insieme

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Gli scimpanzè associano numeri arabici fino a 6 oggetti

Sheba ha imparato a scegliere fra 3 insiemi di caramelle quello corrispondente ai segni sul

cartoncino (●, ● ● , ● ● ●)poi le caramelle sono state sostituite dal numero

arabico (1, 2, 3) e ha imparato ad addizionare oggetti e numeri arabici

Sa scegliere il vassoio con il maggior numero di cioccolatini!!!

La capacità numerica è universale

Anche gli animali contano

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La capacità numerica è universale

Anche gli animali contano

La capacità numerica è universale

Page 53: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Wynn (1992)- Bambini di 4/5 mesiI bambini guardano più a lungo gli eventi che violano

le loro aspettative.

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Wynn (1992)- Bambini di 4/5 mesiI bambini guardano più a lungo gli eventi che violano

le loro aspettative.

Page 55: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Simon, Hespos, Rochat (1995) - Bambini di 4/5 mesi

Maggiore l’effetto numerosità dell’effetto identità

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Simon, Hespos, Rochat (1995) - Bambini di 4/5 mesi

Maggiore l’effetto numerosità dell’effetto identità

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Prova di subitizing

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Prova di subitizing

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Il modulo numerico innato negli adulti

ANCHE NEGLI ADULTI IL LIMITE SUPERIORE DI SUBITIZING E’ BASSO

4

Mandler e Shebo, 1982

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I TRE SISTEMI FUNZIONANO IN BASE A

Meccanismi Semantici

regolano la comprensione della quantità

3 = Meccanismi Lessicali

regolano il nome del numero

3 = tre

Meccanismi Sintattici

Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre

33= 3 decine e 3 unità

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PROCESSI SINTATTICI La grammatica numerica

SISTEMA NUMERICO38,24

. Unisci in 1333 l’1 a 333

13 letto al contrario è 31 che ha significato.

SISTEMA VERBALE,

.

Qui se APE lo leggi al contrario non ha senso

EPA

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Errori del sistema dei numeri

• 23 è minore di 17

• 319 (scritto)

316 (letto)

• milletrecentosei

1000306

• Centoventiquattro

100204

• 2005 (dettato)

2050 (scritto)

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Errori del sistema del calcolo

• 3 x 8 = 27 ERRORE NEL RECUPERO DI FATTI

• 370 – ERRORE PROCEDURALE

124 =254

• 109 + ERRORE VISUOSPAZIALE

52 = 629

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 34 x esegue una somma errore intelligente. Attenzione alla componente

2 = visuo-spaziale, il x è spostato di pochi gradi dal +. _______ Lavorare sul visuo e non sulla moltiplicazione. 36

322 - usa il verbale, più grande meno il più piccolo. 36=_______ 314 225 5 usa il numerico ma parte da dx (dal 5), come in tutte le

22 14 altre operazioni

2 verbale: leggiamo da sx a dx

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PROBLEM SOLVING

• NON E’ INNATO• NON SI AUTOMATIZZA• NON ESISTE IL DISTURBO SPECIFICO DI

PROBLEM SOLVING

• COMPRENSIONE (quanti sono, meno di, più di)

• RAPPRESENTAZIONE

• CATEGORIZZAZIONE

• MEMORIA

• PIANIFICAZIONE

• SVOLGIMENTO

• MONITORAGGIO ED AUTOVALUTAZIONE

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La situazione in Italia

Scuola elementare:

+ 20% della popolazione scolastica

• 5 bambini per classe con difficoltà di calcolo

• 5 - 7 bambini per classe con difficoltà di soluzione dei problemi

(ogni classe 25 alunni circa)

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Fine scuola superiore:

solo il 20% ritiene di avere buone competenze matematiche

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JARLD

(International Academy for Research in Learning Disabilities)

• 2,5 % della popolazione scolastica presenta difficoltà in matematica in comorbidità con altri disturbi

• Discalculia severa: 2 bambini su 1000 (0,2%)

+ del 90% della popolazione inizia il percorso d’apprendimento con un profilo conforme a disturbo specifico dell’apprendimento (falsi positivi)

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ABILITA’ DI CALCOLO

ABILITÀ SPECIFICA CHE SI AUTOMATIZZA

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Rappresen-tazione interna: quantità,

numerosità, confronto,

contare

Sistema di processamento dei numeri: comprensione e produzione;

traduzione orale-scritto (semantica e sintassi)

Fatti aritmetici: segni, tabelline, calcoli “frequenti”

Procedure di calcolo:

incolonnamento, riporto, algoritmi

Soluzione di problemi

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Art. 2Finalita'

1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalita':

a) garantire il diritto all'istruzione;

b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di

supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo

delle potenzialita';

c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;

d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessita'

formative degli studenti;

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

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e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle

problematiche legate ai DSA;

f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;

g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia,

scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di

formazione;

h) assicurare eguali opportunita' di sviluppo delle capacita' in ambito

sociale e professionale.

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

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Art. 3Diagnosi

1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gia' assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possonoprevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.

2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.

3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attivita‘ non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170

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Salò 29/10/2010 laboratorio “DSA”Damiola - Bertelli

diagnosi

• Non è il punto• di arrivo

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….MA …..

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IL PUNTO DI PARTENZA

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PER UN LUNGO VIAGGIO

NON SEMPRE COMODO!!!

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GENITORE

SENSO DI COLPA

RIVENDICAZIONE DI DIRITTI

NON SEMPRE IN POSSESSO DEGLI STRUMENTI

•INTERFERENZE

•SOVRAPPOSIZIONE

•SCAVALCAMENTO

INSEGNANTI

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L’organizzazione scolastica

è unica

Tutti i docenti sono a pari livello

Dirigente scolastico

Italiano matematica inglese

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DSA

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È un sistema meravigliosoÈ un sistema meravigliosoMAMA

nei ragazzi con dsa non FUNZIONA nei ragazzi con dsa non FUNZIONA CORRETTAMENTECORRETTAMENTE

Non riescono a recuperare la parola e Non riescono a recuperare la parola e quando la recuperano la ripongono nel quando la recuperano la ripongono nel

posto sbagliatoposto sbagliato

II RR

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Ogni azione che svolgiamo Ogni azione che svolgiamo coinvolgecoinvolge

compito associativocompito associativo

O

compito cognitivocompito cognitivo

Più di uno alla Più di uno alla voltavolta

Uno solo alla voltaUno solo alla volta

Ogni azione che svolgiamo Ogni azione che svolgiamo coinvolgecoinvolge

compito associativocompito associativo

O

compito cognitivocompito cognitivo

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Non ci si trova in presenza di Non ci si trova in presenza di

unauna disabilitàdisabilità

MAMA

di una mancata di una mancata

acquisizione acquisizione

di unadi una abilitàabilità

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Salò 29/10/2010 laboratorio “DSA”Damiola - Bertelli

I DSA sono ragazzi cheI DSA sono ragazzi che

•Evocano nell'adulto alte aspettative, ma sono lenti.

• Sono poco affidabili Sono poco affidabili (ora imparano, poco dopo dimenticano), (ora imparano, poco dopo dimenticano),

deludenti (continuano a fare gli stessi errori).deludenti (continuano a fare gli stessi errori).

•Stanno poco attenti, non vedono l'ora di Stanno poco attenti, non vedono l'ora di terminare i compiti.terminare i compiti.

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Salò 29/10/2010 laboratorio “DSA”Damiola - Bertelli

• Stare loro a fianco mentre Stare loro a fianco mentre fanno ifanno icompiti è snervante, ci deprime, ci irrita.compiti è snervante, ci deprime, ci irrita.

• Nelle cose pratiche sono bravi, Nelle cose pratiche sono bravi, comprendono ciò che viene spiegato a comprendono ciò che viene spiegato a voce, ciò che viene detto dalla televisionevoce, ciò che viene detto dalla televisione

sembrano persino curiosi !

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non è MANCANZA DI ATTENZIONE

NON METTE BENE A FUOCO LE COSE

NON PRESTA ATTENZIONE A NULLA

PRESTA ATTENZIONE A TUTTO CONTEMPORANEAMENTE

DISTRAIBILITA’ DISTRAIBILITA’

succede anche per la lingua

I ragazzi con dsa sono distraibili

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Correre dei rischiCorrere dei rischi

Le persone con dsa non amano le sorprese Le persone con dsa non amano le sorprese

Hanno alle spalle anni Hanno alle spalle anni

di poche gratificazionidi poche gratificazioni

e e

molte frustrazionimolte frustrazioni

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Di che cosa hanno bisogno gli Di che cosa hanno bisogno gli studenti con dsa?studenti con dsa?

Hanno bisogno di adultiHanno bisogno di adulti cheche

COMPRENDANO LE LORO COMPRENDANO LE LORO DIFFICOLTÀDIFFICOLTÀ

cheche

CONOSCANO LE STRATEGIE PER CONOSCANO LE STRATEGIE PER AIUTARLIAIUTARLI

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Misure educative e didattiche di supporto

1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilita‘ didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.

2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, garantiscono:

a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;

b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonche‘ misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualita' dei concetti da apprendere;

Page 94: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

c) per l'insegnamento delle lingue straniere,

l'uso di strumenti compensativi che

favoriscano la comunicazione verbale e che

assicurino ritmi graduali di apprendimento,

prevedendo anche, ove risulti utile, la

possibilita' dell'esonero.

3. Le misure di cui al comma 2 devono

essere sottoposte periodicamente a

monitoraggio per valutarne l'efficacia e

il raggiungimento degli obiettivi.

Page 95: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

L’intervento compensativo

• Misure compensative e dispensative– Concedere tempi più lunghi per lo svolgimento del

lavoro– Ridurre il numero di esercizi da eseguire– Sollevare il carico di lavoro relativo ai calcoli

consentendo l‘utilizzo degli strumenti compensativi– Assicurarsi della corretta decodifica del testo e quindi

della comprensione delle consegne scritte– Proporre i problemi per mezzo di rappresentazioni

grafiche

“Messa a fuoco” delle potenzialità, non delle difficoltà

Page 96: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Cosa non fare per i DSA

• Leggere di più non migliora l’abilità di lettura

• Gli esercizi ripetitivi non provocano generalizzazione dell’apprendimento

• L’uso di un compenso/dispensa non riduce le possibilità di sviluppo della competenza

• Ciò che non è terminato a scuola non può essere finito a casa

• La quantità di lavoro a casa deve essere compatibile con il livello raggiunto dal ragazzo

Page 97: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Strategie didattiche per i DSA

• Scomposizione del compito

• Lavoro separato sulle diverse componenti

• Valutazione separata delle diverse componenti

• Uso di strumenti che aggirino il disturbo (e liberino energie per l’apprendimento)

Page 98: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Strumenti compensativi

• tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri

• tavola pitagorica• tabella delle misure, tabelle delle formule,

calcolatrice• registratore,• cartine geografiche e storiche, tabelle della

memoria di ogni tipo• computers con programmi di videoscrittura con

correttore ortografico e sintesi vocale,commisurati al singolo caso

• cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi)

Page 99: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Strumenti dispensativi

• Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.

• Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

• Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.

• Organizzazione di interrogazioni programmate.

• Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.

Page 100: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Se comprendo bene le istruzioni

sembra tutto più facile…

Se ho gli strumenti e le strategie adatti

ad affrontarlo

il compito è…“più facile”.

Se so dove devo dirigere i miei

sforzi

…vedo cose che altrimenti non

vedo, tutto preso dalla

comprensione delle consegne

Page 101: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.
Page 102: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

I TALO SVEVO

ROMANZI ERE/ NARRATORE

Doppia f ormazione culturale

Trieste [madre italiana (I talo) padre tedesco (Svevo)] Crocevia di razze e di culture

Debiti culturali:

MARX (economista che ha elaborato la dottrina comunista)

NIETZSCHE (fi losofo tedesco “Al di là del bene e del male”)

DARWIN (scienziato: teoria dell’evoluzione e della selezione

naturale)

SCHOPENAUER (fi losofo tedesco: divide gli uomini in

lottatori: uomini che vivono a partire dall’azione: prima di

pensare agiscono e contemplatori: uomini che non agiscono

perché non riescono a superare “il momento della passione”:

pensano alle diverse soluzioni che potrebbero essere legate ad

una decisione non decidono)

DECADENTISMO (coscienza della crisi di identità, di

conoscenza …)

VI TTI MI SMO

CONSAPEVOLEZZA DELLA CRI SI

“ROMANZO ANALI TI CO O PSI COLOGI CO” (Freud): flusso

di coscienza, monologo interiore, fi lo logico

TRILOGIA (romanzi ambientati nel contesto impiegatizio)

- 1892 “Una vita” (normale, qualsiasi, da inetto)

- 1898 “Senilità” (vecchiaia interiore, morale, inettitudine)

- 1923 “La coscienza di Zeno” (storia del trattamento

terapeutico del protagonista che diviene consapevole che

la propria malattia è quella dell’uomo moderno.

Nuova struttura per capitoli tematici: preambolo +

pref azione + 6 capitoli

Page 103: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

citosina (C)

guanina (G)

adenina (A)

Il DNA (acido desossiribonucleico):contiene tutte le istruzioni per trasmettere i caratteri ereditari;è una molecola a doppia elica molto lunga e spiralizzata è formato da un gran numero di nucleotidi.

I nucleotidi del DNA sono costituiti dall'unione di1 zucchero (desossiribosio) a 5 atomi di carbonio +un gruppo di fosfato +

una base azotate: pirimidine

purine

timina (T)

Struttura e funzione del DNA

Page 104: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Cellula eucariote

Page 105: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Cellula procariote

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trattamento di pastorizzazione (68 – 75°C per 15 minuti)

Osservanza delle norme igieniche da parte degli operatori durante la manipolazione degli alimenti vaccino

Osservanza delle norme igieniche da parte degli operatori durante la manipolazione degli alimenti

PREVENZIONE DICONTAMINAZIONE

Acqua, latte, pollo, pesceAcqua, carne, frutti di mare, uova

Acqua, alimentiVEICOLO DI CONTAMINAZOPNE

antibioticiTERAPIA

coproculturaDIAGNOSI

24 ore 12-24 ore / 7-14 giorni1-8 oreINCUBAZIONE

Disturbi gastroentericiDisturbi gastroenterici, tifo, paratifo

Disturbi gastroenterici(vomito, diarrea, febre)

SINTOMATOLOGIA

SHIGELLASALMONELLAE. COLISPECIE

infezioni extra-intestinali: ceppi normalmente simbionti migrano in altri organi) infezioni intestinali:non invasive (rimangono nel lume intestinale)invasive (penetrano nelle cellule intestinali e si riproducono attivamente, mutazioni tessuti) infezioni sistemiche:interessano tutti gli organi, si diffondono tramite la via ematica e linfatica

PATOLOGIE

invadono l’intestino dei mammiferi parassiti (+/-); commensali (+/0); mutualisti (+/+) bacilli gram-; F zuccheri e F citrati; ossidasi (-); riducono NO-

3 (+) mobili ed immobili; acapsulati; asporigeni aerobi ed anaerobi facoltativi produttori di indolo-acetico ed ureasi

CARATTERISTICHE DELLA FAMIGLIA

ENTEROBACTERIACEAEFAMIGLIE

Page 118: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Grandezze fisiche

OhmResistenza

HzHertzfrequenza

WWattPotenza

m/sMetri al secondoVelocità

JJouleEnergia lavoro calore

NNewtonForza

m3Metro cuboVolume

m2Metro quadratoArea

KKelvinTemperatura

sSecondoTempo

KgKilogrammoMassa

mMetroLunghezza

SIMBOLO UNITA DI MISURA

NOME UNITA DI MISURA GRANDEZZA FISICA

Page 119: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

8. Eliminate le parentesi graffe, eseguo

9. Prima le moltiplicazioni e le divisioni 10. Poi le addizioni e le sottrazioni

nell’ordine in cui si trovano

7 + 2 x 36 : 12 =7 + 72 :12 =7 + 6 = 13

5. Eliminate le parentesi quadre, eseguo i calcoli nelle parentesi graffe

6. Prima le moltiplicazioni e le divisioni nell’ordine in cui si trovano

7. Poi le addizioni e le sottrazioni nell’ordine in cui si trovano

7 + 2 x {8 + 4 X 7} :12 =7 + 2 x {8 + 4 X 7} :12 =7 + 2 x {8 + 28} :12=7 + 2 x {36} :12=

2. Eliminate le parentesi tonde, eseguo i calcoli nelle parentesi quadre

3. Prima le moltiplicazioni e le divisioni nell’ordine in cui si trovano

4. Poi le addizioni e le sottrazioni nell’ordine in cui si trovano

7 + 2 x {8 + 4 X [4 + 9 : 3]} :12 =

7 + 2 x {8 + 4 X [4 + 3]} :12 =

7 + 2 x {8 + 4 X [7]} :12 =

1. Prima eseguo i calcoli nelle parentesi tonde secondo la procedura imparata

7 + 2 x {8 + 4 X [4 + 9 : (5 - 2)]} :12 =

7 + 2 x {8 + 4 X [4 + 9 : (3)]} :12 =

7 + 2 x {8 + 4 X [4 + 9 : 3]} :12 =

IndicazioniEspressione

Page 120: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

proporzioni

: = : atm atmbar barimposto

1 fase

: atm atm bar

X =

atm bar

bar

.

2 fase risolvo bar : = X

Page 121: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

48 2 30 224 2 15 3 12 2 5 56 2 13 3 1 1 48 = 24 X 3 30 = 2 X 3 X 5M.C.D. (48 ; 30) = 24 X 3 X 5 = 240

Il m.c.m. di più numeri è il più piccolo tra i multipli comuni a tutti i numeri.È uguale al prodotto dei fattori comuni e non comuni con il massimo esponente

m.c.m.minimo comune multiplo

48 2 30 224 2 15 3 12 2 5 56 2 13 3 1 1 48 = 24 X 3 30 = 2 X 3 X 5M.C.D. (48 ; 30) = 2 X 3 = 6

Il M.C.D. di più numeri è il più grande tra i divisori comuni a tutti i numeriÈ uguale al prodotto dei fattori comuni con il minimo esponente presi in considerazione una sola volta

M.C.DMassimo Comune Divisore

60 = 22 X 3 X 5È divisibile per30 = 2 X 3X 5

Due numeri sono divisibili se nel dividendo compaiono tutti i fattori primi del divisore elevati a esponente uguale o maggiore

2300 è divisibile per 1003104 non lo è

Sono 0 l’ultima cifra, le ultime due, le ultime tre, …

10, 100, 1000, …

30 (3+0=3) e 27 (2+7=9) sono divisibili per 3, 44 (4+4=8) non lo è

La somma delle sue cifre è 3 o 6 o 93

10 e 16 sono divisibili per 2,21 non lo è

La cifra delle unità è 0 o 2 o 4 o 6 o 82

30 e 25 sono divisibili per 5,44 non lo è

La cifra delle unità è 0 o 55

Esempi Se Un numero è divisibile per

Divisibilità e divisori

LA DIVISIBILITÀ

Page 122: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

conversioni

4,18 J=1 cal

105 Pa (=100.000 Pa)

=1 bar1,013 bar=1 atm=760 tor o mm hg

1 cal : 4,18 J = X cal4,18 J 3 J:

1 cal=

4,18 J

X cal

3 J

Page 123: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

[L]2[M][T]-2[L]2[M][T]-3 ∙ [T]potenza x tempoCalore

[L]-2[M][T]-2[L]-3[M] ∙ [L][T]-2accelerazione x densitàPeso specifico

[L]-3[M][M] / [L]3massa/volumeDensità

[L]-1[M][T]-2[L][M][T]-2 / [L]2forza/superficiePressione

[L]2[M][T]-3[L][M][T]-2∙ [L][T]-1forza x velocitàPotenza

[L]2[M][T]-2[L][M][T]-2∙ [L]forza x spostamentoLavoro

[L][M][T]-2[L] ∙ [M][T]-2massa x accelerazioneForza (peso)

[L][T]-2spazio/tempo2Accelerazione

[L][T]-1spazio/tempoVelocità

[L]3Lunghezza3Volume

[L]2Lunghezza2Superficie (area)

[L]LUNGHEZZA

[T]TEMPO

[M]MASSA

Analisi dimensionale

Page 124: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.
Page 125: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

+

+-

-

α

ARCHI ASSOCIATI

cos

α

sin α

sin α

Page 126: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

+

+-

-

α90°-α

sin (90°-α)= cos α

sin αsin α

cos

α

cos(90°-α)= sin α

Page 127: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

+

+-

-

α90°+α

sin (90°-α)= cos α

sin αsin α

cos

α

cos(90°-α)= sin α

sin (90°+α)= cos αcos(90°+α)= - sin α

Page 128: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

+

+-

-

α180°-α

sin (180°-α)= sin α

sin αsin α

cos

α

cos(180°-α)= - cos α

Page 129: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

+

+-

-

α180°+α

sin αsin α

cos

α

sin (180°+α)= - sin αcos(180°+α)= - cos α

A4

Reazioni vincolari

dispensa

dispensa

radicali

Page 130: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

+-AnOx e-- e-N°ox si ossidariducente

-+CaRid+ e-+ e-N° oxsi riduceossidante

elettrolisipilaossidoriduzioni

Page 131: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.
Page 132: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

10000000000

1000000000

100000000

10000000100000010000010000100010010

3486784401387420489430467214782969531441590496561729819

1073741824134217728167772162097152262144327684096512648

282475249403536075764801823543117649168072401343497

604661761007769616796162799364665677761296216366

9765625195312539062578125156253125625125255

104857626214465536163844096102425664164

590491968365612187729243812793

1024512256128643216842

x10x9x8x7x6x5x4x3x2x

Page 133: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

Qua nule roede Dumond rivo culi mille daQuark Amar sala l’ore compenso di cavupinsocae raoradi fermarlo.A la campa gna dite Ano.“Oh, beh. Disco” fice lurò e “ca tusi loredelitalia”.Mapo carì baldi vide che cami lo penso di

cavurima seco lo papa e delli Talia niente olio afare; e cari baldi se neioala Mary candocontinuò ad ifende reli debbo lidali soprusi

deliforti.Morale: Lubbi di Enza non sempre con Pensa

Page 134: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

CARLO MOBILE E LA LETTURA

Con CARLO MOBILE è possibile ascoltare la lettura diCon CARLO MOBILE è possibile ascoltare la lettura diqualsiasi testo di un qualsiasi programma, dalle e-mail ai qualsiasi testo di un qualsiasi programma, dalle e-mail ai

sitisitiInternet, dai file PDF ai file di Office, scegliendo la lingua, Internet, dai file PDF ai file di Office, scegliendo la lingua,

lalavelocità di lettura o la lettura scandita.velocità di lettura o la lettura scandita.

Il testo letto può essere salvato e ricercato e riascoltatoIl testo letto può essere salvato e ricercato e riascoltatosuccessivamente anche a distanza di tempo.successivamente anche a distanza di tempo.

Page 135: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

CARLO MOBILE ED IL CALCOLO

Il programma è dotato di una Il programma è dotato di una calcolatrice dotata di sintesi calcolatrice dotata di sintesi

vocale, che permette divocale, che permette diascoltare l'intero numero ascoltare l'intero numero

digitato e non solo le singole digitato e non solo le singole cifre che lo compongono, cifre che lo compongono,

nonchè ilnonchè ilsegno e il risultato, di vedere la segno e il risultato, di vedere la

procedura nel suo completo procedura nel suo completo svolgimento, di recuperare isvolgimento, di recuperare i

calcoli precedenti e di copiare calcoli precedenti e di copiare l'intera operazione in un testo.l'intera operazione in un testo.

Page 136: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.
Page 137: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.

4. Agli studenti con DSA sono garantite,

durante il percorso di istruzione e di

formazione scolastica e universitaria,

adeguate forme di verifica e di valutazione,

anche per quanto concerne gli esami di

Stato e di ammissione all'universita'

nonche' gli esami universitari.

Page 138: COSA SONO? Disturbi Specifici di Apprendimento.