COSA Il nostro Il nostro itinerario UNA SUGGESTIVA PASSEGGIATA IN UNANTICA CITTÀ IMMERSA NEL VERDE...

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COSA Il nostro Il nostro itinerario itinerario UNA SUGGESTIVA PASSEGGIATA IN UN’ANTICA CITTÀ IMMERSA NEL VERDE DI ANSEDONIA. Progetto”Archeologi per un giorno” Progetto”Archeologi per un giorno” Storia Storia

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COSA

Il nostro Il nostro itinerarioitinerario

UNA SUGGESTIVA PASSEGGIATA IN UN’ANTICA CITTÀ IMMERSA

NEL VERDE DI ANSEDONIA.

Progetto”Archeologi per un Progetto”Archeologi per un giorno”giorno”

StoriaStoria

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L’ANTICA CITTÀ DI COSA.

La città di Cosa sorge sulla costa La città di Cosa sorge sulla costa del Mar Tirreno,fu fondata nel 273 del Mar Tirreno,fu fondata nel 273 a.C. e controllava il territorio a.C. e controllava il territorio compreso tra il fiume Albegna, compreso tra il fiume Albegna, l’attuale Pescia Romana e il mare, l’attuale Pescia Romana e il mare, fino all’isola del Giglio e quella di fino all’isola del Giglio e quella di Giannutri. Questa sua collocazione Giannutri. Questa sua collocazione era molto importante per i Romani. era molto importante per i Romani. Le colonie fondate da Roma Le colonie fondate da Roma avevano, soprattutto in quel avevano, soprattutto in quel periodo, la funzione sia di tenere periodo, la funzione sia di tenere sotto controllo i precedenti abitanti sotto controllo i precedenti abitanti della zona, che di respingere gli della zona, che di respingere gli attacchi dei nemici. Cosa, in attacchi dei nemici. Cosa, in situazione strategica e munita di situazione strategica e munita di imponenti imponenti mura, sembrava , sembrava rispondere esattamente a questa rispondere esattamente a questa definizione: era infatti circondata definizione: era infatti circondata da Etruschi ostili e si affacciava sul da Etruschi ostili e si affacciava sul mar Tirreno da cui si mar Tirreno da cui si preannunciava l’attacco dei terribili preannunciava l’attacco dei terribili Cartaginesi. Cartaginesi.

Il nome di Cosa derivò da quello Il nome di Cosa derivò da quello più antico di Cusi o Cusia, relativo più antico di Cusi o Cusia, relativo ad un piccolo centro etrusco ad un piccolo centro etrusco disposto sul luogo dell’attuale disposto sul luogo dell’attuale Orbetello.Orbetello.

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Il centro urbano presentò, fin dalla fondazione, un impianto costituito da una fitta griglia di strade che si incrociavano determinando sia lunghi isolati rettangolari per le case dei coloni, sia aree più ampie destinate ad ospitare edifici pubblici. Due erano le aree pubbliche della città: l’Acropoli, sede dei luoghi di culto (templi) e il Foro, sede dell’attività politica della comunità. Ai piedi del promontorio in cui sorgeva la colonia fu costruito il porto della città: Portus Cosanus. Nel 90 a.C. Cosa diventò municipium e i suoi abitanti ottennero la cittadinanza romana. Intorno al 71 a.C. la città fu saccheggiata e incendiata in circostanze fino ad oggi rimaste ignote e restò abbandonata fino all’età augustea, quando fu ricostruita ma parzialmente e limitatamente alle aree d’interesse pubblico (Foro e Acropoli), riducendosi comunque a centro di culto.

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Agli inizi del sesto secolo d.C.gli antichi edifici romani vennero ulteriormente danneggiati. In questo periodo Cosa potrebbe essere stata una fortezza bizantina posta a contrastare l’avanzata dei Longobardi. Risale forse a questo tempo il cambiamento del nome in Ansedonia.

In seguito Cosa/Ansedonia passò ai Franchi e, per volere di Carlo Magno, fu poi donata come feudo all’Abbazia delle Tre Fontane di Roma.

Atria posti all’ingresso del FòroAtria posti all’ingresso del Fòro

Fòro: resti del Tempio della ConcordiaFòro: resti del Tempio della Concordia

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IL NOSTRO ITINERARIO.

Abbiamo visitato i resti dell’imponente cerchia di mura e i numerosi ruderi che spuntano tra gli ulivi. La porta Fiorentina fa da ingresso agli scavi della città romana e, seguendo la strada sterrata, siamo arrivati ad un moderno edificio,

sede del locale Antiquario.

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Durante il percorso abbiamo Durante il percorso abbiamo notato la presenza di notato la presenza di cisterne per l’approvvigionamento idrico per l’approvvigionamento idrico che spuntano numerose in questo che spuntano numerose in questo territorio e magazzini (horreum) territorio e magazzini (horreum) la cui posizione permetteva il la cui posizione permetteva il tempestivo immagazzinaggio di tempestivo immagazzinaggio di merci provenienti da Porto Ercole, merci provenienti da Porto Ercole, porto della colonia prima della porto della colonia prima della realizzazione dell’ approdo realizzazione dell’ approdo marittimo situato ai piedi del marittimo situato ai piedi del promontorio, località la Tagliata.promontorio, località la Tagliata.

Continuando a salire possiamo Continuando a salire possiamo vedere la vedere la “Casa dello Scheletro “ il cui nome deriva appunto da il cui nome deriva appunto da uno scheletro rinvenuto nella uno scheletro rinvenuto nella cisterna.cisterna.

Abbiamo poi visitato il Abbiamo poi visitato il Foro, la , la Basilica, le terme e attraverso la Basilica, le terme e attraverso la via sacra, siamo arrivati via sacra, siamo arrivati all’Acropoliall’Acropoli, sede di edifici di , sede di edifici di

culto.culto.

Ogni domus aveva la sua piccola Ogni domus aveva la sua piccola cisterna cisterna

per il consumo domestico per il consumo domestico d’acquad’acqua..

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Fulcro di Fulcro di questa questa abitazione è abitazione è l’atrium l’atrium con con impluviumimpluvium su su cui si cui si affacciano una affacciano una serie di serie di eleganti eleganti ambienti.ambienti.

LA CASA DELLO SCHELETROLA CASA DELLO SCHELETRO

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Particolare di una Particolare di una decorazione decorazione pavimentale. Gli pavimentale. Gli ambienti della casa ambienti della casa erano molto eleganti e erano molto eleganti e contraddistinti da fini contraddistinti da fini decorazioni.decorazioni.

Nella parte Nella parte posteriore posteriore della casa si della casa si estende estende un’area un’area scoperta, scoperta, l’hortusl’hortus, alla , alla quale si quale si accede da accede da un portico un portico colonnato.colonnato.

LE CASE ROMANE: PERLE CASE ROMANE: PER

SAPERNE DI PIÙSAPERNE DI PIÙ

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L’Acropoli era occupata da L’Acropoli era occupata da due edifici sacri, il maggiore due edifici sacri, il maggiore era il Capitolium, tempio era il Capitolium, tempio dedicato alla triade Giove-dedicato alla triade Giove-Giunone-Minerva e simbolo Giunone-Minerva e simbolo della religione di stato.della religione di stato.

Sull’arx era anche un altro Sull’arx era anche un altro piccolo tempio dedicato forse piccolo tempio dedicato forse alla divinità del mare e della alla divinità del mare e della fecondità chiamata dai romani fecondità chiamata dai romani Mater Matuta.Mater Matuta.Planimetria dell’Acropoli:Planimetria dell’Acropoli:

A) VIA SACRAA) VIA SACRA

B) CAPITOLIUMB) CAPITOLIUM

C) ALTAREC) ALTARE

D) PRÒNAOD) PRÒNAO

E) CISTERNAE) CISTERNA

F) CISTERNEF) CISTERNE

G) TEMPIO DI MATER MATUTAG) TEMPIO DI MATER MATUTA

H) CINTA MURARIAH) CINTA MURARIA

I) PORTE I) PORTE

L’ACROPOLIL’ACROPOLI

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RESTI DEL TEMPIO DI RESTI DEL TEMPIO DI MATER MATUTAMATER MATUTA

Il tempio si presenta con un basso podio in opera poligonale, Il tempio si presenta con un basso podio in opera poligonale, sopra cui si innalzano i resti dei muri della cella. sopra cui si innalzano i resti dei muri della cella.

Il podio è pavimentato e poco profondo. Sono ancora visibili i Il podio è pavimentato e poco profondo. Sono ancora visibili i resti della fila di quattro colonne che stavano sulla fronte. resti della fila di quattro colonne che stavano sulla fronte. L’altare, di forma trapezoidale, era posto di fronte alla facciata L’altare, di forma trapezoidale, era posto di fronte alla facciata del Tempio.del Tempio.

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Il Capitolium, fu Il Capitolium, fu innalzato intorno al 170-innalzato intorno al 170-150 a.C.150 a.C.

Il tempio era Il tempio era caratterizzato da tre caratterizzato da tre celle, da un profondo celle, da un profondo prònao a quattro prònao a quattro colonne sulla fronte e colonne sulla fronte e da un altro podio da un altro podio rivestito di lastroni rivestito di lastroni sagomati.sagomati.

Una grande cisterna di Una grande cisterna di forma oblunga, scavata forma oblunga, scavata nella roccia, era nella roccia, era destinata ad accogliere destinata ad accogliere le acque piovane.le acque piovane.

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A sinistra e a destra sono visibili A sinistra e a destra sono visibili gli atria. Questi edifici avevano gli atria. Questi edifici avevano

funzione commerciale funzione commerciale

ForoForo

Resti dell’arco d’ingressoResti dell’arco d’ingresso

Intorno al 180 a.C. davanti agli atria Intorno al 180 a.C. davanti agli atria furono eretti dei porticati e intorno alla furono eretti dei porticati e intorno alla piazza fu costruito un sistema di piazza fu costruito un sistema di conduttura in travertino che conduttura in travertino che permetteva la raccolta dell’acqua permetteva la raccolta dell’acqua piovana in ampie cisterne sotterranee.piovana in ampie cisterne sotterranee.

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FÒRO: RICOSTRUZIONEFÒRO: RICOSTRUZIONE

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Planimetria del FòroPlanimetria del Fòro

a) Arco d’ingresso a) Arco d’ingresso

b) Atria publicab) Atria publica

c) Basilicac) Basilica

d) d) Complesso Curia Comitium

e) e) Tempio della Concordia

f) f) Carcere

g) Pozzetti per travi g) Pozzetti per travi

h) Fòro h) Fòro

i) Cisterna i) Cisterna

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La Basilica era un edificio La Basilica era un edificio pubblico, sede di tribunali e pubblico, sede di tribunali e luogo di ritrovo dei cittadini luogo di ritrovo dei cittadini per trattare affari. per trattare affari.

Nel IV secolo d.C. dentro Nel IV secolo d.C. dentro la Basilicala Basilica

fu costruita una piccola fu costruita una piccola chiesa cristiana.chiesa cristiana.

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Il comitiumIl comitium era era destinato destinato all’assemblea all’assemblea cittadina: si cittadina: si presentava come presentava come un edificio un edificio scoperto con scoperto con gradinate gradinate concentriche. concentriche.

La curiaLa curia invece invece corrispondeva al corrispondeva al

senato di Roma, ed era senato di Roma, ed era il luogo di governo il luogo di governo

della cittàdella città..

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TEMPIO DELLA CONCORDIATEMPIO DELLA CONCORDIA

Del Tempio Del Tempio della Concordia della Concordia si conserva solo si conserva solo un basamento, un basamento, su cui si su cui si innalzavano innalzavano una cellauna cella

e un pronao cone un pronao con

quattro quattro colonne. Anche colonne. Anche questo Tempio questo Tempio nel Medioevo nel Medioevo subì una subì una trasformazione trasformazione in chiesa in chiesa cristiana.cristiana.

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CARCERE (fine III sec.a.C.)CARCERE (fine III sec.a.C.)

Il carcere era formato da

due stanze di forma rettangolare e da un ambiente

sotterraneo coperto a volta, la cella vera e

propria.

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Le mura sono il monumento maggiore Le mura sono il monumento maggiore di Cosa: si sviluppano per 1500 metri di Cosa: si sviluppano per 1500 metri circa ed hanno 17 torri quadrate ed circa ed hanno 17 torri quadrate ed una tonda. Le torri costituiscono una tonda. Le torri costituiscono un’innovazione per l’architettura un’innovazione per l’architettura militare romana: Cosa è la prima militare romana: Cosa è la prima colonia munita di un sistema colonia munita di un sistema difensivo così evoluto.difensivo così evoluto.

Una delle 17 torri quadrateUna delle 17 torri quadrate

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I CIBI DEI ROMANI

In genere i pasti quotidiani dei ricchi erano tre.

La colazione poteva consistere in gallette secche, formaggio, uova, o frutti accompagnati da fette di focaccia all’olio o al miele.

I Romani conoscevano molte varietà di frutta, ma quelle più diffuse erano le mele e i fichi. Si consumava anche molta uva e si gradivano certi frutti di bosco come le more.

A metà della giornata si faceva un pasto leggero,il pranzo. Si mangiavano uova, pesce, un po’ di verdura. Si beveva acqua o vino allungato con acqua.

Il pasto forte della giornata era la cena: i poveri si accontentavano di un purè di fave o di zuppa di verdura.

I ricchi invece abbondavano nella scelta di cibi.Nel caso di una festa, la cena, particolarmente abbondante, era chiamata banchetto.

Il banchetto, a cui partecipavano anche le donne,poteva iniziare con un antipasto, formato da uova sode, olive, insalata di malva, salse piccanti, crostacei, frutti di mare.

Poi si passava ai piatti principali, che potevano consistere in cinghiale, rombo, gallina, carne (le portate variavano da 3 a 7).

I contorni erano a base di legumi, insalate, bietole e carote.

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LE ABITAZIONI ROMANE

La casa si differenziava notevolmente a seconda dello stato La casa si differenziava notevolmente a seconda dello stato sociale . sociale .

I ricchi e i patrizi abitavano in case eleganti e piene di I ricchi e i patrizi abitavano in case eleganti e piene di comodità, le domus. comodità, le domus.

Queste avevano le pareti rivestite di marmi o decorate con Queste avevano le pareti rivestite di marmi o decorate con affreschi; avevano pavimenti ricoperti di mosaici ed erano arredate affreschi; avevano pavimenti ricoperti di mosaici ed erano arredate con mobili lussuosi, con tendaggi e tappeti.con mobili lussuosi, con tendaggi e tappeti.

Oltre alle lussuose case di città, i ricchi possedevano Oltre alle lussuose case di città, i ricchi possedevano ville in campagna in campagna o al mare o vicino ai laghi. o al mare o vicino ai laghi.

I contadini abitavano con i loro animali in case molto semplici, spesso I contadini abitavano con i loro animali in case molto semplici, spesso poco più che capanne costituite in genere da un’unica stanza, dove si poco più che capanne costituite in genere da un’unica stanza, dove si mangiava e si viveva. e si viveva.

La plebe in città viveva in case a più piani (insulae, donde il nostro La plebe in città viveva in case a più piani (insulae, donde il nostro sostantivo isolati), o addirittura in baracche di legno e di canne sostantivo isolati), o addirittura in baracche di legno e di canne ammassate nei quartieri periferici più poveri, come la ammassate nei quartieri periferici più poveri, come la suburrasuburra, il , il quartiere della Roma antica tra il Viminale e l’Esquilino, abitato da quartiere della Roma antica tra il Viminale e l’Esquilino, abitato da gente malfamata e misera. gente malfamata e misera.

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Per meglio sfruttare le risorse dei campi gli Per meglio sfruttare le risorse dei campi gli antichi Romani utilizzavano la villa rustica: antichi Romani utilizzavano la villa rustica: questa era formata da un complesso di questa era formata da un complesso di edifici, che ospitavano una comunità di edifici, che ospitavano una comunità di agricoltori per la coltivazione dei terreni agricoltori per la coltivazione dei terreni circostanti, alle dirette dipendenze del circostanti, alle dirette dipendenze del proprietario terriero.proprietario terriero.

Potremmo paragonare la villa rustica alle Potremmo paragonare la villa rustica alle nostre fattorie, con ampi cortili e vasche nostre fattorie, con ampi cortili e vasche per abbeverare gli animali (allevati per per abbeverare gli animali (allevati per l’alimentazione o come bestie da tiro per gli l’alimentazione o come bestie da tiro per gli aratri).aratri).

Queste ville erano costruite in mura di Queste ville erano costruite in mura di mattoni, con magazzini, stalle, e varie mattoni, con magazzini, stalle, e varie stanze anche per ospitare i servi.stanze anche per ospitare i servi.

LA VILLALA VILLA

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COSA: RESTI DI UNA STRADA

Il sistema di costruzione Il sistema di costruzione delle strade prevedeva lo delle strade prevedeva lo scavo di un fosso scavo di un fosso profondo qualche metro, profondo qualche metro, che poi veniva riempito che poi veniva riempito con pietre di diverse con pietre di diverse dimensioni per dimensioni per assicurare solidità al assicurare solidità al manto stradale. Lo manto stradale. Lo strato superficiale era strato superficiale era costituito da grandi costituito da grandi pietre di forma regolare, pietre di forma regolare, disposte <<a schiena disposte <<a schiena d’asino>>, in modo che d’asino>>, in modo che l’acqua piovana l’acqua piovana scorresse verso i lati. Le scorresse verso i lati. Le strade erano larghe circa strade erano larghe circa 5 metri e permettevano il 5 metri e permettevano il percorso dei carri in percorso dei carri in entrambi i sensi di entrambi i sensi di marciamarcia.

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Tra il III e il II secolo a.C. i Tra il III e il II secolo a.C. i Romani costruironoRomani costruirono numerose numerose strade strade nella penisola italiana, nella penisola italiana, che consentivano che consentivano veloci veloci spostamenti delle truppe, spostamenti delle truppe, comunicazioni postali comunicazioni postali e e commerciali.commerciali.

Lungo le strade si trovavano Lungo le strade si trovavano stazioni di posta, in cui era stazioni di posta, in cui era possibile mangiare e riposare: possibile mangiare e riposare: qui i corrieri, inoltre, potevano qui i corrieri, inoltre, potevano cambiare cavallo. In questo cambiare cavallo. In questo modo un messaggio inviato dalla modo un messaggio inviato dalla Gallia Cisalpina arrivava a Roma Gallia Cisalpina arrivava a Roma in poco più di una settimana, con in poco più di una settimana, con una media di circa 75 chilometri una media di circa 75 chilometri al giorno.al giorno.

A una distanza fissa di un A una distanza fissa di un migliomiglio, corrispondente a circa , corrispondente a circa un chilometro e mezzo, si un chilometro e mezzo, si trovavano cippi di pietra, detti trovavano cippi di pietra, detti pietre miliaripietre miliari, che indicavano la , che indicavano la distanza di quel punto dal foro di distanza di quel punto dal foro di Roma.Roma.

LE STRADE ROMANE

COSA: STRADA ALL’INGRESSO DEL FÒROCOSA: STRADA ALL’INGRESSO DEL FÒRO

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Località “La Tagliata”, il porto di CosaLocalità “La Tagliata”, il porto di Cosa

Il porto fu costruito ai piedi Il porto fu costruito ai piedi del promontorio del promontorio

in cui sorgeva la colonia. in cui sorgeva la colonia. Alle spalle dell’approdo era Alle spalle dell’approdo era un’ampia laguna costiera un’ampia laguna costiera di cui oggi si conserva solo di cui oggi si conserva solo un residuo: il Lago di un residuo: il Lago di Burano.Burano.

Sia la posizione, che la Sia la posizione, che la costruzione di moli e costruzione di moli e frangiflutti, permettevano frangiflutti, permettevano un ricovero sicuro per le un ricovero sicuro per le imbarcazioni, ed evitavano imbarcazioni, ed evitavano l’insabbiamento del porto. l’insabbiamento del porto. Per quest’ultimo scopo fu Per quest’ultimo scopo fu sfruttata la forza delle sfruttata la forza delle correnti d’un emissario correnti d’un emissario della laguna e di una della laguna e di una grande fenditura naturale grande fenditura naturale nella roccia (Spacco della nella roccia (Spacco della Regina). Questi canali Regina). Questi canali venivano aperti o chiusi venivano aperti o chiusi mediante paratie di legno, mediante paratie di legno, in modo che la corrente in modo che la corrente forzata, spazzasse i detriti forzata, spazzasse i detriti accumulati nel bacino del accumulati nel bacino del porto. Successivamente, porto. Successivamente, forse a causa di una frana, forse a causa di una frana, lo Spacco della Regina fu lo Spacco della Regina fu sostituito da un canale sostituito da un canale artificiale: “La Tagliata”.artificiale: “La Tagliata”.

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Il rifornimento d’acqua Il rifornimento d’acqua avveniva per mezzo di un avveniva per mezzo di un efficiente sistema di efficiente sistema di cisterne , di cui una è cisterne , di cui una è visibile di fronte alle visibile di fronte alle antiche terme , dall’ altra antiche terme , dall’ altra parte del viottolo: ha parte del viottolo: ha forma quadrangolare, forma quadrangolare, quattro pilastri al centro, quattro pilastri al centro, che sorreggevano la che sorreggevano la copertura ed è munita di copertura ed è munita di un rivestimento ad un rivestimento ad intonaco, necessario per intonaco, necessario per impermeabilizzare le impermeabilizzare le pareti. pareti.